Sit-in a San Martino di Fiastra: in tanti si stringono intorno a Peppina. E il caso finisce su Canale 5
"Mi devono ammanettare se vogliono cacciarmi: dalla mia casa mi porteranno via solo da morta''. Giuseppina Fattori, 95 anni tra due mesi, sfollata nella casetta di legno che i familiari le hanno fatto costruire in un terreno di loro proprietà a San Martino di Fiastra, ma sfrattata per abusivismo, lo ha ripetuto agli oltre 100 manifestanti che oggi si sono ritrovati davanti alla casetta, per darle sostegno: terremotati dei comitati La terra trema noi no, Io non crollo, Salviamo Peppina, e semplici cittadini.
L'anziana viveva da qualche tempo nella casetta di legno donatale dalla famiglia in prossimità della sua abitazione resa inagibile dal sisma; ma la struttura è stata successivamente sottoposta a sequestro giudiziario non avendo ottenuto ancora tutti i permessi necessari, e alla 95enne è stato concesso di rimanere ancora soltanto per altri 15 giorni. Da sola, perchè le figlie non hanno il permesso per poter entrare. Un provvedimento amaro a cui tutta la collettività si è opposta e si sta opponendo con fermezza. Una battaglia intrapesa nel rispetto delle scelte dell'anziana, che ha deciso di vivere i suoi ultimi anni a casa sua nel suo paese.
Durante la manifestazione sono accorsi anche i ragazzi di Forza Nuova Macerata, i quali hanno portato viveri a Peppina e hanno ribadito la loro presenza nella lotto contro questa decisione a detta loro ingiusta.
Presente all'evento anche le figlie di Peppina, Agata e Gabriella Turchetti. "C'è il desiderio e la volontà di promuovere una battaglia culturale, non solo per sanare la situazione di mia madre - ha dichiarato Gabriella - ma una situazione che tocca tutto il territorio dal momento che ci sono centinaia di casette e sono il frutto dello sforzo che i singoli cittadini hanno fatto per rialzarsi e cercare di tornare alla normalità".
"Siamo consapevoli che non abbiamo rispettato pienamente la legge - ha concluso Gabriella Turchetti - però se la casetta di mia madre verrà abbattuta chiediamo a tutte le Procure di tutta Italia di attivarsi per fare piazza pulita di tutto l'abusivismo e di tutti gli ecomostri che hanno devastato la nostra terra e le nostre coste. Ma io non denuncerò situazioni simili a quella di mia madre, non faccio la spia", con chiaro riferimento a chi ha presentato l'esposto verso la casetta di Peppina.
"Quello che serve è una legge straordinaria" ha aggiunto aggiunge Diego Camillozzi, del comitato La terra trema noi no. Il sindaco ha ricordato però che il problema è il vincolo paesaggistico sull'area. A questo punto si attende il giudizio finale dello Stato che dovrebbe arrivare al massimo domani, altrimenti la casetta sarà abbattuta.
Sulla questione si è pronunciato anche l'assessore regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti, il quale ha dichiarato: "La sanatoria resta l’unica soluzione logica e praticabile, visto che l’area è edificabile, così come ci ha detto il sindaco. Abbiamo chiamato i familiari della signora Peppina per rassicurarli. Nessuno toglierà la vecchietta dalla sua struttura provvisoria. Il consulente giuridico tecnico della Presidenza sta già analizzando le pratiche e già domani sarà sul posto per un sopralluogo insieme al Sindaco. La Regione pur non avendo nessuna competenza o possibilità di fare atti in merito alla vicenda della signora Peppina ha incontrato Assessore, Presidente della Regione e neo commissaria il sindaco di Fiastra in loco qualche ora dopo il sequestro e messo a disposizione del Comune e dei familiari i tecnici della Presidenza. Comprendiamo benissimo il disagio e la frustrazione della signora e stiamo cercando di dare una mano per trovare il prima possibile una soluzione che eviti lo sgombero”.
E la storia di Peppina è finita alla ribalta nazionale. Infatti, il programma "Pomeriggio 5", condotto da Barbara D'Urso su canale 5, era in diretta da San Martino di Fiastra alle ore 17 per essere vicino all'anziana e raccontare la sua storia. "Mi hanno trattata come un'assassina" ha detto Peppina "aggiungendo "non me ne andrò neanche se mi metteranno le manette. Voglio morire qui, dove vivo da 75 anni".
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