Accade così, in un pomeriggio d’autunno, durante una passeggiata nelle campagne di Sant’Angelo in Pontano a circa un centinaio di metri dal centro del paese: due escursionisti notano al bordo di un bosco, l’esemplare di un maestoso albero di mela rosa dei Sibillini. I due incuriositi dall’imponenza della pianta decidono di fotografarla e prenderne le misure: il fusto ha un diametro di 1 metro e 68 centimetri per un’altezza di oltre 7 metri. Difficile stabilirne l’età ma molto probabilmente ha più di 70 anni. Forse tra gli esemplari di mela rosa più antichi delle Marche? E’ insolito immaginare un albero di mele così grande! Non sarebbe da stupirsi dato che il Comune di Sant’Angelo in Pontano già vanta il primato per il Tiglio più grande delle Marche con diametro di metri 4,36 e un’età di circa 200 anni. Di certo il melo santangiolese non versa in buone condizioni per il suo stato di abbandono: molto probabilmente la nevicata dello scorso Gennaio ha spezzato tanti dei suoi rami.
La mela rosa dei Sibillini è un frutto antico dal sapore particolare e persistente, con una polpa acidula e zuccherina ed un profumo intenso e aromatico; in passato molto ricercata per la sua conservabilità: raccolta nella prima decade di Ottobre si conserva perfettamente fino a primavera. Per anni questo frutto è stato dimenticato perché commercialmente poco appetibile in quanto non era in grado di competere con le moderne mele presenti sul mercato: più grandi, regolari e dai colori brillanti. Negli ultimi tempi questo prelibato prodotto è ritornato in auge grazie all’impegno dell’Associazione dei Produttori delle Mele Rosa dei Monti Sibillini e dal 2008 è stato riconosciuto come Presidio Slow Food.
Il ritrovamento di questo imponente albero di mela rosa dei Sibillini nel territorio di Sant’Angelo in Pontano avviene proprio nel periodo della raccolta e dei festeggiamenti di questo particolare frutto in alcuni Comuni del maceratese e del fermano.
Niente casette per Natale a Visso. La brutta notizia, che in realtà era nell'aria già da qualche settimana, è stata ufficializzata questa mattina dal sindaco Giuliano Pazzaglini.
"Terminato l’ultimo sopralluogo" scrive Pazzaglini "non posso che prendere atto e comunicare a tutti che per Natale non riusciremo a consegnare nessuna area, esclusa, forse, quella del campo sportivo.
La prossima settimana organizzerò degli incontri in località da individuare per aggiornare gli assegnatari e per valutare le azioni da fare.
Oltre a quella legale nei confronti del consorzio, su cui stiamo lavorando e alla quale eventualmente potrebbero aderire anche i privati, la discussione verterà anche su quali altre azioni compiere.
Come sempre la mia lealtà è nei confronti della popolazione quindi do disponibilità piena a realizzare qualunque iniziativa si decidesse di intraprendere.
In attesa di comunicare date e luoghi chiedo a tutti di diffondere la notizia che stiamo organizzando".
Sulla scia di un post su Facebook riguardante la manifestazione animalista a Civitanova di mercoledì primo novembre, dove una signora lamentava il fatto che le scene trasmesse fossero troppo cruente, sta proseguendo incessante da qualche giorno una disputa a suon di commenti, tra animalisti-vegetariani-vegani da un lato e onnivori dall'altro.
Gli schieramenti sono fortemente sbilanciati dal lato dei "mangiatori di cadaveri", come vengono apostrofati coloro che apprezzano la carne dalla controparte, che sono in netta maggioranza ma i portatori di ideali vegani sono molto agguerriti e si difendono strenuamente, ribattendo colpo su colpo.
Gli argomenti messi sul campo a sostenere le diverse tesi sono abbastanza noti, gli uni pensano che senza carne sia impossibile far crescere sano un bambino, mentre gli altri ribattono che mangiando carne, consumerebbero inevitabilmente più medicine, data la non salubrità della ciccia. Nella valanga di commenti di seguito al post iniziale, non manca l'ironia, con battute sulla lattuga morta per sfamare un vegetariano o cuccioli di carota strappati alla madre e finiti sul piatto di un vegano.
Inevitabili anche foto di salsicce, bistecche e grigliate miste che però non divertono particolarmente i fan vegani che accusano gli altri mancanza di consapevolezza e ignoranza, sia alimentare che scolastica, puntando il dito sul non corretto uso della lingua italiana nello scrivere i commenti. Nel finale si trascende con accuse a luci rosse, con qualcuno che auspica di subire tradimenti dalle mogli agli onnivori e dall'altra parte, facendo allusioni pesanti ad un determinato tipo di insaccato che piacerebbe anche alle donne vegane.
(foto di repertorio)
Martedi 31 ottobre a Pesaro il Comitato Vita di Paese ha finalmente consegnato le giacche e i pantaloni acquistati con i fondi raccolti dalle cene, dalle vendite dei braccialetti e con il contributo di Mountain Store di Matelica ai Volontari del Soccorso Alpino della Stazione di Macerata.
Durante la serata è stato proiettato il docufilm "senza possibilità di errore" offertoci dal regista Mario Barberi, dalla GiUMa Produzioni e Trento Film Festival un filmato degli interventi che i volontari marchigiani hanno effettuato durante il terremoto ed un filmato delle riprese sulla situazione delle nostre montagne e dei paese feriti dal sisma effettuato dal Corpo con i droni per conto della Regione Marche.
Tutto questo ha permesso ai presenti di poter veramente rendersi conto di quali interventi il CNSAS è in grado di svolgere 24 ore su 24 per 365,o 366 se bisestile, giorni l'anno. E' stato veramente emozionante vedere certe immagini ed è stato altrettanto emozionante sentire la loro Presidente, Paola Riccio, che con orgoglio raccontava la rapidità e le modalità con cui tutti loro sono intervenuti durante il sisma. E' stato veramente un onore per il Comitato ringraziare queste persone davvero speciali donando capi di abbigliamento (e sempre per "l'effetto domino" del bene ...porta bene... ringraziamo anche Montura che ha donato un dvd del docufilm ad ogni volontario e alla loro presidente e la proprietà del Cinema Astra che ci ha concesso la sala e il tecnico Alessio gratuitamente).
Francesco Pastorella e Francesca Mileto, coordinatori dei Comitati Terremoto Centro Italia, non sono convinti delle precisazioni fatte dal commissario straordinario Paola De Micheli in merito alla lettera inviata ai sindaci nei giorni scorsi sulla ripresa del pagamento delle tasse nelle zone terremotate.
Per Pastorella e Mileto non c'è stato alcun fraintendimento sul contenuto della missiva e hanno a loro volta inviato una mail a De Micheli chiedendo ulteriori delucidazioni. In mezzo a tutto questo, la conferma di una manifestazione di protesta domenica mattina alle 12.30 in piazza della Libertà a Macerata in concomitanza con l'arrivo del commissario straordinario in Prefettura.
"Nutriamo forti dubbi sul chiarimento che il commissario De Micheli ha provato a dare in merito alla lettera sul pagamento dei tributi inviata ai sindaci e da noi notificata attraverso i social.
Avvalendoci della preziosa collaborazione del prof. Alberto Cavallaro (ODCEC Macerata), proviamo a far chiarezza.
Si sta facendo confusione tra diverse norme e misure.
Nel comunicato" dicono Pastorella e Mileto "si confonde la ripresa dei versamenti sospesi delle imposte con la misura agevolativa prevista dalla “zona franca”.
Ciascuno dei provvedimenti va preso singolarmente perché NON COINCIDE ,TRA LE VARIE MISURE, SIA PER LA TEMPISTICA CHE PER I SOGGETTI
INPS E INAIL
La sospensione è terminata al 30 settembre 2017 (in piena emergenza giuridica), pertanto le imprese HANNO GIÀ RIPRESO I VERSAMENTI del 16 ottobre, relativi alle mensilità di settembre.
E’ stato invece prorogato il versamento dei contributi sospesi a maggio 2018 con massimo 24 rate da pagare direttamente agli enti previdenziali.
VERSAMENTI SOSPESI, BUSTA PAGA PESANTE, ZFU
Tornando al comunicato, le misure affrontate sono le seguenti:
1) recupero versamenti sospesi 2016 e 2017 per i soggetti con reddito d’impresa e professionale
2) recupero busta paga pesante.
3) ZFU (Zona Franca Urbana)
In generale il comunicato fonde, erroneamente, il recupero dei versamenti sospesi 2016 e 2017 con le agevolazioni ZFU.
LE DUE MISURE NON SONO SOVRAPPONIBILI
Il 30 novembre scade la sospensione del versamento dei tributi, iniziata dalla data dei diversi terremoti.
Il 16 dicembre si dovrà procedere al versamento dei tributi sospesi in unica soluzione, nel senso che non è prevista nessuna rateazione diretta. Come misura agevolativa è stato previsto la possibilità di accedere ad un finanziamento agevolato, i cui oneri saranno a carico dello stato, che va richiesto entro l’8 novembre (con comunicato dell’Abi lo proroga al 14 novembre) per il pagamento di tali tributi.
PROBLEMATICHE
Le modifiche fatte e promosse anche dal comunicato non risolvono due problematiche :
1) TEMPISTICA
I contribuenti interessati devono fare richiesta entro i primi di novembre di un finanziamento che deve coprire anche le imposte in scadenza a novembre e dicembre 2017, naturalmente non conoscendone gli importi effettivi ma solo presunti per i versamenti successivi alla data della richiesta.
2) PLAFOND DI RISORSE DISPONIBILI
Ci siamo recati in banca ed alcuni funzionari ci hanno detto che non garantivano la capienza dei fondi disponibili.
In caso di mancato accesso al finanziamento RIMANE COME UNICA POSSIBILITA’ IL PAGAMENTO IN UNICA SOLUZIONE AL 16 DICEMBRE!
Non ci è chiaro inoltre se la presenza di tale finanziamento (pur garantito) possa influenzare negativamente il rating di solidità finanziaria dell’impresa con conseguente incremento di costi per accedere ad altri servizi finanziari.
Il comunicato parla inoltre di imposte 2018 anche se non sono mai state chiarite le modalità di sospensione di tali imposte.
ZONA FRANCA URBANA (ZFU):
nel comunicato si prevede che tale misura annulli o quasi il versamento delle imposte sospese da corrispondere.
QUESTA INDICAZIONE E’ FUORVIANTE, spieghiamo perché :
Tipologia dei tributi: Il versamento riguarda tributi (di vario genere) del 2016 e 2017, mentre la ZFU riguarda solo specifici tributi (Ires, Irpef, Irap, contributi dei dipendenti e Imu) del 2017 (quindi no 2016 e,per esempio, no iva).
Soggetti beneficiari: diverse le differenze alla zfu è riservata alle imprese e SONO ESCLUSI I PROFESSIONISTI (salvo che per i contributi) . Inoltre per l’accesso alla zfu i soggetti devono aver subito una diminuzione del 25% del fatturato, altrimenti sei escluso.
Tempistica di accesso: i versamenti sospesi vanno effettuati entro 16 dicembre 2017. Per l’accesso alla zfu va presentata la domanda entro il 20 novembre (nuovo termine), ma il beneficio viene concesso successivamente a seguito di decreto, e pertanto NON SARANNO DISPONIBILI PER LA DATA DEL VERSAMENTO CHE DOVRÀ ESSERE EFFETTUATO E/O FINANZIATO
Capienza delle agevolazioni: le risorse messe a disposizione sono limitate e verranno ripartite tra i richiedenti. Fintanto non ci sarà il decreto non sarà possibile conoscere il beneficio concesso.
PROBLEMATICHE ZONA FRANCA URBANA:
Estensione della “zona franca”: hanno inserito nella zfu tutti i comuni presenti negli allegati senza distinzione, comprendendo anche città come Macerata, Fabriano, Teramo, Ascoli Piceno e altre che hanno subito danni importanti, ma sicuramente meno rilevanti e devastanti rispetto ad altre realtà.
Questa estensione potrebbe comportare una ridistribuzione su quantità elevate di soggetti con conseguente riduzione del beneficio concedibile anche per i soggetti che operano sulle zone più danneggiate
Per l’accesso alla zfu, per i territori dell’allegato 1e 2 è previsto una riduzione del fatturato del periodo 1.9.2016 31.12.2016 rispetto allo stesso periodo del 2015. PER LE ZONE COLPITE DAL SISMA DI FINE OTTOBRE CI SONO DUE MESI DI FATTURATO NON IMPATTATO DAL TERREMOTO CHE INFLUENZANO PERÒ I PARAMETRI DI VALUTAZIONE
Rimane comunque incomprensibile l’accesso ai benefici concesso alle nuove imprese rispetto all’esclusione delle vecchie imprese salvo riduzione sostanziale (25%) del fatturato. Le aziende che hanno operato con immense difficoltà nel territorio e magari hanno conseguito fatturati simili o ridotti in misura inferiore al 25% sono escluse.
Rimangono delle problematiche di natura tecnica non previste dalla normativa, quali la definizione del fatturato, chiarito con il termine ricavi dal Mise almeno per le imprese ma non chiaro per i professionisti; operazioni straordinarie
Quasi 2.000 aziende hanno chiuso e sono stati persi circa 20.000 posti di lavoro!
Bisogna smettere di giocare a Risiko nel cratere , assegnando le priorità in base alle reali esigenze di chi ha perso tutto e che ha sempre pagato le tasse, ma dovrebbe ricominciare a farlo soltanto dopo che gli saranno ricostruite case, strade, scuole, negozi, ripristinati i servizi primari, supportata la ripresa economica !
Non ci stiamo ad essere utilizzati come bancomat o a fare da spettatori a passerelle elettorali per questo o quel candidato!
Domenica 5 novembre , alle ore 12 ci troveremo in piazza Libertà (Macerata) per chiedere conto di quanto sopra riportato al Commissario De Micheli (alla quale abbiamo già inviato una mail)".
Viaggi per appassionati che vogliono vivere la tradizione, conoscere la cultura e scoprirei luoghi. Tutto questo viene reso possibile grazie alle idee di Maurizio Serafini e Andrea Antonini con VianDante, un'associazione culturale per viaggiatori, coloro che non vogliono semplicemente andare in vacanza, ma vivere un'esperienza profonda e suggestiva.
Quattro viaggi ogni anno per una trentina di persone, una sorta di elite che sceglie di andare all'avventura, con escursioni, mostre, spettacoli, accompagnati da guide di eccezione scelte appositamente in base al contesto in cui si trova, come scrittori, filosofi, botanici, storici, geologi e molto altro.
E proprio per la festa di Halloween appena trascorsa, la meta scelta è stata la Romania, più precisamente la suggestiva Transilvania, alla scoperta dei luoghi del famoso Conte Vlad, meglio conosciuto come il Conte Dracula. I 32 partecipanti, in maggioranza marchigiani provenienti dalle cinque province, hanno visitato i boschi del terrore, i castelli, tra cui quello di Dracula della fortezza di Poenari raggiunto dopo aver percorso 1500 gradini in mezzo alla natura, le chiese fortificate, ovvero completamente circondate dalle mura di cinta, tra cui quella di Prejmer, patrimonio UNESCO; ma hanno anche partecipato alle danze tradizionali, alle feste in tema horror, alle esperienze letterarie come quella fatta a Sibiu, alla simulazione del processo alle streghe in piazza a Sighisoara e per finire la serata nelle terme più grandi d'Europa a Bucarest.
Un Viaggio con la "V" maiuscola, fatto di esperienze vere e proprie, durante il quale i partecipanti hanno conosciuto a 360° la terra visitata. Ma non finisce qui, perchè VianDante ha già pensato anche a Capodanno, per il quale è previsto un viaggio in Tirolo e in Austria per scoprire il mondo della conosciutissima Principessa Sissi. Tutto ciò, inoltre, è reso possibile anche grazie all'assistenza tecnica offerta dall'agenzia di Tolentino Nuova Faltur Viaggi.
Venerdì 3 novembre sono state inaugurate diverse strutture sanitarie ed amministrative dell'Ospedale di Macerata.
I primi alle ore 10 sono stati i nuovi locali dell'Ala Ovest al sesto piano destinati al day surgery e chirurgia ambulatoriale e terapia del dolore; sono previste due nuove sale operatorie destinate a tutti gli interventi di chirurgia ambulatoriale e all’attività di Day Surgery che fino ad oggi sono stati erogati all’interno del blocco operatorio. Grazie alla donazione dell’Azienda Lube Cucine è stata allestita anche una cucinetta interna destinata ai nuovi locali del 6° piano. Nuovi locali anche per il servizio di endoscopia digestiva, per la preparazione dei radiofarmaci che necessitano di strumenti organizzativi e apparati tecnici ad hoc per garantire la qualità e la sicurezza del radiofarmaco. Inoltre nuovo il Data Center, per garantire il funzionamento h24 del Sistema Informativo Integrato Ospedaliero. La digitalizzazione dei processi sanitari deve essere supportata da un sistema informativo ospedaliero adeguato che, oltre ad agevolare i professionisti nella loro professione e rendere loro disponibili informazioni sanitarie degli assistiti in cura più complete possibile, deve fornire anche tutti i dati informativi sulle attività per non perdere i finanziamenti nazionali. La Struttura ospedaliera di Macerata avrà anche una seconda sala emodinamica, un nuovo mammografo e farà investimenti in nuove apparecchiature per i reparti di radiologia, rianimazione, risonanza magnetica
Alle ore 12 il tour d'inaugurazioni si è spostato in via Annibali a Piediripa per i nuovi locali amministrativi e degli ambulatori dell'Area Vasta 3, resisi necessari a seguito dell'inagibilità delle sedi precedenti. Alle ore 14:30 a Sarnano si è riaperta la sede distrettuale, temporaneamente chiusa a seguito degli eventi sismici. Alle 16:30 inaugurata la nuova sede del Presidio Ospedaliero di Tolentino, ossia presso il Distretto.
A Civitanova Marche i progetti in essere presso la struttura ospedaliera sono rappresentati dal completamento dei lavori per la Piastra del Nuovo DEA, adeguamento delle sale operatorie con realizzazione, all’interno del Blocco Operatorio, di nuovi locali per la sterilizzazione, installazione della nuova Risonanza Magnetica, realizzazione della Camera di Criocongelamento, ed infine è stato presentato lo studio di fattibilità per la richiesta di finanziamento per la realizzazione del nuovo Centro Trasfusionale con ampliamento del Laboratorio Analisi.
Per la struttura ospedaliera di San Severino Marche è in corso di modifica il progetto che prevede l’apertura della lungodegenza con 20 posti letto ed è stato deliberato l’acquisto di un nuovo mammografo.
Domenica 29 ottobre, in Macerata presso l’Hotel Claudiani si è svolta la tavola rotonda “Accogliamoli a casa nostra; buone pratiche di inclusione sociale” promossa da Refugees Welcome Macerata, con grande successo di partecipazione dei cittadini: nella sala gremita hanno contribuito al proficuo confronto l’Assessore ai Servizi Sociali Marika Marcolini e Carla Scarponi dello SPRAR Comune di Macerata, per il GUS Franca Angeli con Alessandro Andrenacci di Perigeo, per il Centro di ascolto-Caritas Claudia Manuale e Mario Bettucci e Refugees Welcome Italia con Ahmed Ousman ed Annalisa Ubertoni, moderatore Stefano Trovato del Ccna “Accoglienza migranti”.
L'incontro è nato dalla necessità delle istituzioni e dalle associazione di ribadire le buone pratiche di inclusione sociale dei migranti, che partendo in primo luogo dalla famiglia, costituiscono una reale porta di accesso alla società ed al vivere civile. E' con questi buoni principi che l'esperienza della rete europea e italiana di Refugees Welcome è riuscita a divenire un modello di accoglienza compreso e riproposto universalmente. Questo percorso per la formazione dei nuovi cittadini necessita però di avere dalla sua parte una burocrazia più disponibile quanto celere nel concedere ai cittadini gli strumenti della normale vita quotidiana: la carta di identità, l’iscrizione a scuola, il permesso di lavoro e l’accesso al reddito, la patente di guida, la possibilità di sottoscrivere un contratto di locazione.
L’inclusione sociale dei migranti richiede infatti un coordinamento e una comune strategia da parte delle istituzioni statali, regionali, comunali e delle associazioni affinché essi diventino una risorsa in grado di cooperare con lo sviluppo economico e culturale della società italiana, senza più limitarsi a rappresentare soltanto "un'emergenza". In conseguenza a ciò, l’impegno delle istituzioni comunali e le associazioni proseguirà in un tavolo di lavoro e programmazione.
La giornata di domenica si è conclusa intorno al buffet dell’aperitè di “Sotto il ciliegio”, la tea house cittadina, accompagnato dai prodotti della bottega del Commercio Solidale.
Passaggio del testimone in Questura a Macerata. L'attuale questore, il dottor Giancarlo Pallini, dopo due anni è stato nominato Questore di Ferrara e assumerà ufficialmente l'incarico il 20 novembre.
Al suo posto a Macerata ci sarà il dottor Vincenzo Vuono, Dirigente Superiore che arriva dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno.
C'è odore di contestazione nell'aria per le delusioni che continuano ad arrivare ai terremotati. La lettera ai sindaci del cratere nella quale si ricorda che la popolazione terremotata, dal prossimo 16 dicembre, dovrà ricominciare a pagare le tasse è l'ultima di una serie di decisioni imposte ad un popolo già fin troppo sofferente.
"Vi piace far passerelle, tante promesse ci fate, non ci rappresentate è stato lo slogan che i manifestanti hanno urlato sabato 21 ottobre in piazza a Montecitorio". Questo si legge sulla pagina Facebook "Terremoto Centro Italia". E nel post si prosegue "Apprendiamo a malincuore che il commissario straordinario De Micheli, sta seguendo fedelmente le orme del suo predecessore, presenziando a tutte le insignificanti inaugurazioni di 5/10 SAE e promettendo misure che non arrivano! Di concreto abbiamo la lettera inviata a tutti i sindaci del cratere nella quale si ricordava che i terremotati dovranno pagare i tributi sospesi entro il 16 dicembre e potranno utilizzare le convenzioni stipulate con le “solite banche”, Monte dei Paschi in testa".
E se indignazione è la parola chiave, la contestazione, quella costruttiva, sembra essere rimasto l'unico strumento in mano a chi in questo lungo periodo di post sisma ha sentito solo parole.
"Domenica - si conlude sulla pagina - è prevista una riunione tra il commissario De Micheli e alcuni sindaci area PD presso la prefettura di Macerata.Sarebbe opportuno accoglierli civilmente manifestando il nostro disappunto a questa incosciente gestione che non considera affatto le reali esigenze dei terremotati".
Attenzione ai furti nei cimiteri. L'allarme arriva dal Gruppo Controllo del Vicinato Civitanova Marche che ha postato su Facebook l'avvertimento di essere prudenti quando si fa visita alle tombe dei propri cari, soprattutto nel mese di novembre quando l'afflusso è maggiore.
"Questi giorni sono pericolosi per i furti nei parcheggi del cimitero - scrive il gruppo Controllo - ed anche all'interno di questi sacri luoghi. Continuate a rispettare i nostri consigli e non lasciate nessuna borsa e/o oggetti di valore in auto. Non vi distraete mentre state visitando i vostri cari defunti e mantenete sempre con voi borse e borselli senza lasciarli neanche per pochi istanti. Ricordatevi che i ladri sono spesso appostati lontano e vi osservano quando arrivate al cimitero a volte anche con dei binocoli".
La lettera inviata dal Commissario alla ricostruzione De Micheli ai Sindaci del cratere, contenente l'avviso che dal 16 dicembre i terremotati titolari di reddito di lavoro autonomo ed i titolari di attività agricole dovranno ricominciare a pagare le tasse comprese quelle sospese, ha causato sconcerto e molta rabbia. Ad un anno dal terremoto la situazione non è cambiata affatto perché la ricostruzione non é iniziata, in molti comuni non sono arrivate le casette SAE inoltre l'economia è ancora in ginocchio.
Abbiamo parlato con una commerciante di uno dei paesi dell'Alto Maceratese distrutti dal sisma la quale ci ha spiegato la situazione di disagio che sta vivendo.
"Il municipio fortunamente ci ha concesso un container dell'area commerciale dove potrò esercitare la mia attività. Ma nonostante l'impegno dell'amministrazione, che ringrazio, i problemi ed i disagi non sono pochi. E la burocrazia non ci aiuta. Per quel che mi riguarda ad oggi il problema principale ce l'ho con il fornitore dei giornali, che sembra non voler agevolare chi ha deciso di riprovarci e fino a quando quest'ultimo non mi darà l'ok non potrò riaprire. Nel frattempo per adibire il container a negozio ho dovuto sostenere delle spese, come credo tutti gli altri commercianti, visto che c'erano delle migliorie da fare per renderlo adatto alle esigenze di vendita ed avere un pò di spazio in più, dal momento che le metrature concesse sono di molto inferiori a quelle che ciascuno di noi possedeva. La mia vecchia fotocopiatrice è stata danneggiata e ho dovuto ricomprarne un'altra che mi permettesse inoltre di recuperare spazio e che mi facesse il lavoro di tre macchinari che altrimenti non mi sarebbero entrati nel nuovo locale. Sempre a causa del terremoto ho dovuto buttare scatoloni di dolciumi scaduti e di oggetti distrutti. Nel caso volessi chiedere un rimborso c'è sempre un cavillo burocratico che ti impedisce di ottenerlo. Noi commercianti vorremmo ricominciare a lavorare e a far ripartire l'economia dei nostri paesi ma senza neanche iniziare lo Stato già ci chiede di riprendere a pagare le tasse sospese pur sapendo quali sono le nostre difficoltà e questo non va bene. Non siamo in grado di pagare tasse finché non riusciremo ad aprire le nostre attività e a recuperare l'anno perduto per causa del terremoto."
Dopo la straordinaria risposta al primo appuntamento di “Faglie d’autunno”, che dal Santuario di Macereto ha aggregato oltre 400 persone nella stalla dell’Azienda agricola Scolastici di Pieve Torina, allestita per l’occasione, la stagione invernale degli eventi culturali nei territori colpiti dal terremoto è pronta a dare manforte per ben due giorni, sabato 4 e domenica 5 novembre, ai “Saperi e Sapori della Mela Rosa”, una delle rassegne più tipiche dell’entroterra maceratese, l’anno scorso annullata a causa degli eventi sismici.
Sarà il concerto di Massimo Giuntini Band (celtic world music), in programma sabato 4 alle 21.30 nella Chiesa di Sant’Agostino, a sancire la stretta di mano tra “Epicentro”, il Comune e la Pro Loco di Monte San Martino, il Consorzio di Tutela Mela Rosa e l’Unione Comuni dei Monti Azzurri. Polistrumentista di Arezzo, Massimo Giuntini è considerato uno dei maggiori interpreti della uilleann pipe, la tipica cornamusa irlandese a mantice, ed andrà a rendere unico nel finale un pomeriggio tutto dedicato, dalle 16, agli stand di mele, prodotti tipici e dolci fatti con la mela rosa e a quelli gastronomici, aperti dalle 19.
Domenica 5 novembre “A piedi nel cratere”, con escursione di 7 km dal Lago di San Ruffino a Monte San Martino e visita all’Azienda Gobbi, rinomata per la produzione della mela rosa. Il ritrovo è alle 9 alla trattoria Vecchio Moro sulle rive del Lago di San Ruffino. Consigliate le scarpe da trekking (info: 335.8063596).
L’arrivo a Monte San Martino è previsto alle 12 per assistere, nella Pinacoteca Civica, alla conclusione del convegno sulla Mela Rosa e pranzare, alle 13, negli stand.
Alle 15 divertimento con lo spettacolo di “Jubal” (musici itineranti): animazione musicale per le vie di Monte San Martino.
Epicentro è un progetto pensato e voluto da Arte Nomade per la “ricostruzione sociale” delle Comunità, ed appoggiato dall’Università di Camerino, dall’Unione dei Monti Azzurri e con la partecipazione di Legambiente. Sopperendo alle stagioni teatrali e alle rassegne invernali sospese, Epicentro/terremoto culturale vuole contribuire a rivitalizzare l’associazionismo e l’incoming turistico, grazie anche al volontariato di artisti di fama nazionale che si sono resi disponibili a partecipare.
Il premier Paolo Gentiloni sarà lunedì 6 novembre a Camerino, per l'inaugurazione del 682/o Anno accademico dell'Università, che ha ripreso le proprie attività già all'indomani delle scosse dell'ottobre 2016.
La visita però sarà breve, per altri impegni istituzionali del presidente del Consiglio, e il sindaco Gianluca Pasqui, responsabile di Anci terremoto, chiederà a Gentiloni di tornare ''presto'' per incontrare una decina di sindaci dei comuni maceratesi più danneggiati. L'esigenza di un colloquio con il capo del Governo era stata prospettata dal sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci. ''L'idea - dice Pasqui all'ANSA - era anche la mia, ma i tempi stretti della visita non rendono praticabile la richiesta, che avanzerò formalmente per un'altra occasione''. L'inaugurazione del nuovo anno di Unicam, sottolinea, è ''una festa non solo per Camerino ma per tutto il territorio di cui l'ateneo è al servizio'', e Falcucci ''ringrazia l'Università''.
(fonte Ansa)
Nuovo intervento all’interno della Galleria delle Fonti.
Per permettere lavori di montaggio e di modifiche all’antenna per il segnale Gsm infatti, il Comando di Polizia locale ha emesso un’ordinanza di chiusura dell’infrastruttura dalle ore 22 di sabato 4 novembre, alle ore 6 di domenica 5. Sarà istituito il divieto di transito nel tratto compreso tra la rotatoria all’incrocio con via Tucci-Fontescodella e quello con via Vittime delle Foibe.
Si svolgerà sabato prossimo, 4 novembre, alle 17 nel Teatro don Bosco di Macerata lo spettacolo Nutriti di emozioni, un evento formativo-motivazionale a sostegno del progetto I fuori classe che finanzia l’attività sportiva di bambini e famiglie in difficoltà economica.
Si tratta di una manifestazione di solidarietà, promossa dalle associazioni Anteas e Albero dei cuori e patrocinata dall’assessorato allo Sport del Comune, che vedrà alternarsi sul palco artisti, sportivi, giornalisti e altri ospiti. Lo scopo è quello di motivare gli spettatori presenti alla pratica sportiva e a sostenere il progetto I fuori classe, nato da un’idea dell’imprenditore locale Antonio Quaranta, che le due associazioni stanno portando avanti con successo dallo scorso anno. Obiettivo è quello di finanziare la pratica sportiva ai bambini tra i 6 e i 13 anni che hanno famiglie in difficoltà economica e che dovrebbero quindi rinunciare a fare sport attivo. Durante lo scorso anno scolastico, i volontari dell’Anteas hanno permesso a quindici bambini di frequentare corsi di scherma, karate, nuoto, danza e calcio. Mediamente per ogni bambino hanno investito 500 euro per la quota di iscrizione alle varie discipline, per le visite mediche, l’abbigliamento e, dove è servito, anche il trasporto.
Per dare visibilità e sostenere l’iniziativa, Anteas e Albero dei cuori hanno quindi organizzato Nutriti di emozioni, l’iniziativa che al Teatro don Bosco, dalle 17 alle 19,30, di sabato prossimo 4 novembre, vedrà sul palco la ballerina e motivatrice Simona Atzori, protagonista assoluta della serata e, accanto a lei, tante altre storie con Paolo Principi, ginnasta della nazionale italiana, Roberto Martini, maratoneta e runner coach, Giammarco D’Orazio, mental coach e Luca Corsalini, giornalista sportivo.
Estetiste ed acconciatori di Confartigianato a scuola di marketing: successo per l’incontro formativo svoltosi presso la sede Confartigianato di Macerata.
Un workshop, quello organizzato da Confartigianato Benessere, di elevatissima qualità per gli imprenditori del settore benessere mirato a fornire tutte le conoscenze gestionali e di marketing strumentali ad attirare nei propri centri Centri e Saloni la clientela ideale creando un rapporto fedele e duraturo, differenziarsi in modo forte dalla concorrenza e vincerla, fronteggiare la crisi aumentando clientela e fatturato e potenziare le proprie capacità imprenditoriali.
A condurre la giornata, alla quale hanno partecipato molti imprenditori del settore benessere di tutta la provincia di Macerata, è stato Silvano Di Bello, coach Beauty Training, azienda n°1 in Italia di formazione e coaching per centri estetici e saloni di acconciatura.
Gli imprenditori presenti nel corso dell’incontro seminariale hanno potuto apprendere l’esclusivo metodo Success Insights®, un sistema elaborato in base alle teorie psicologiche di Gustav Jung, applicate alla gestione aziendale, utilizzandolo al meglio per ottimizzare il lavoro del team e la propria gestione aziendale.
Durante il corso i presenti hanno appreso infatti moltissime nozioni relative alle tecnologie di marketing più all’avanguardia, tra cui come lavorare sulla riconoscibilità e visibilità della propria attività, le più innovative tecniche di web marketing (siti internet, SEO, pubblicità sui social network), come ideare il piano di marketing più adatto al proprio negozio e come gestire convenzioni e partnership.
"In uno scenario economico quale quello attuale - spiega la Responsabile del settore Benessere di Confartigianato dott.ssa Eleonora D’Angelantonio - un supporto professionalizzante sul versante della formazione manageriale è fondamentale per far sì che le imprese del benessere sviluppino sempre piu’ la propria professionalità, siano sempre maggiormente competitive rispetto alle rinnovate esigenze della clientela ed abbiano gli strumenti per affrontare le complesse sfide del mercato".
Il prossimo appuntamento è per lunedi 27 novembre sempre a Macerata con il corso “ Vendere di piu’”, durante il quale i partecipanti avranno modo di apprendere tutte le tecniche e i segreti che permettono di aumentare le vendite e far crescere il proprio fatturato.
La CNA , Associazione artigiani e pmi di Macerata denuncia l’estrema difficoltà degli imprenditori dell’area del cratere del sisma , in particolare quelli che hanno la sede nei comuni più colpiti dell’entroterra, di accedere ai prestiti per pagare le tasse sospese e di usufruire del mutuo secondo la convenzione prevista per legge che attraverso i fondi che Cassa Depositi e Prestiti mette a diusposizione delle Banche contraenti le quali a loro volta erogheranno finanziamento sui conti correnti dei beneficiari richiedenti.
Gli imprenditori lamentano che in molti casi gli Istituti di Credito rimandano a casa gli stessi clienti che intendono accedere ai mutui adducendo motivi di ingorgo nella raccolta delle domande.
CNA Macerata chiede agli Istituti di credito il rispetto delle convenzioni per non creare ulteriori problemi ad imprese che già stanno pagando duramente gli effetti dell’interminabile emergenza post sismica.
CNA chiede inoltre un intervento urgente del Commissario alla Ricostruzione On. De Micheli per sbloccare questa critica situazione e/o di prorogare ulteriormente la data del 16 dicembre per la riscossione delle tasse previste dalla sospensiva accordata dal Governo.
Non possono esserci delle imprese e lavoratori autonomi che potranno usufruire del mutuo ottenuto secondo la convenzione e che potranno quindi restituire le tasse a partire dal 2020 in 5 anni ed altre imprese e lavoratori autonomi costretti , se il Governo non interviene rapidamente , a pagare ad iniziare dal 16 febbraio 2018 in 9 rate . CNA Macerata continua ad assistere i propri associati un tutte le sedi del territorio per l’espletamento delle pratiche relative e a rappresentare verso le Istituzioni presposte i disagi e le difficoltà delle imprese.
A disposizione ora nelle farmacie comunali di Potenza Picena l'holter cardiaco, un nuovo servizio che va ad affiancare il test dell'holter pressorio già presente. L’Holter cardiaco o elettrocardiogramma dinamico completo è un test non invasivo e indolore che permette di registrare 24 ore su 24 l’attività elettrica del cuore tramite un elettrocardiogramma continuo. Al paziente vengono applicati sul torace alcuni elettrodi collegati ad un apparecchio portatile (un piccolo registratore a batteria), che indosserà per 24 ore, di giorno e di notte, così da registrare in modo continuativo, e durante l’espletamento delle normali attività quotidiane, il suo elettrocardiogramma.
“Al termine della prova – precisa la dott.ssa Patrizia Mencacci - il paziente riconsegna l’apparecchio contenente i suoi dati in farmacia dove si provvede alla trasmissione ad una unità ospedaliera di cardiologia che analizzerà per determinare un referto da far valutare al cardiologo o al medico di base per una diagnosi e studiare eventuali patologie cardiache. Nella fattispecie la Farmacia Comunale di Potenza Picena invia i dati all’INRCA di Ancona, eccellenza della cardiologia regionale, che esegue la lettura del tracciato e redige il referto nell’arco di pochissimi giorni”.
In concomitanza è stato eletto il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Macerata, il Dott. Moreno Mariotti, già Direttore delle Farmacie Comunali di Potenza Picena.
Un bilancio della situazione accoglienza a Macerata, attraverso i dati ufficiali di Prefettura e Comune, raccolti grazie all'interrogazione fatta dal consigliere comunale di Forza Italia Andrea Marchiori, il quale ha illustrato il punto della situazione sino ad oggi.
"Il grande inganno dell’accoglienza. Così potrebbe essere il titolo del progetto ministeriale che in questi anni ha coinvolti gli enti locali e le associazioni nella gestione del fenomeno migratorio.
La stragrande maggioranza degli individui coinvolti nella selezione per beneficiare del percorso di integrazione, non ha diritto di accesso ai medesimi progetti con la conseguenza che dopo pochi mesi, nelle migliori occasioni, o pochi giorni, vengono estromessi dalle tutele.
Facciamo un esempio: il progetto Sprar “Macerata Accoglie”, che vede il Comune di Macerata quale ente affidatario ed il Gus quale ente gestore, prevede un numero complessivo di 110 richiedenti asilo da inserire in un programma triennale di accoglienza. Il percorso prevede una serie di attività volte sia all’assistenza alla persona che all’integrazione (assistenza sanitaria, alfabetizzazione, inserimento abitativo, inserimento lavorativo, ecc.) che richiede evidentemente un tempo di prolungata permanenza; purtroppo i dati dicono che troppo spesso i richiedenti asilo non posseggono i requisiti per il riconoscimento dello status sicché vengono esclusi e subito avvicendati con altri aspiranti al fine di non far perdere all’ente gestore il contributo ministeriale.
Ma che fine fanno coloro che vengono allontanati? Diventano vagabondi con in tasca un documento di identità e con l’amarezza di aver perso all’improvviso quella forma artificiosa di sostentamento che, evidentemente, poco ha a che fare con l’umana solidarietà.
Il fenomeno non è di poco conto se si considera che nella nostra città gli immigrati accolti nei vari progetti sono attualmente 373 di cui 101 del solo Sprar del Comune. A tale ultimo riguardo un argomento di esame molto significativo è rappresentato dall’esiguo numero di donne che attualmente è solo di quattro; facile comprendere come non vi sia alcuna possibilità di una prospettiva di integrazione familiare e come dai paesi afflitti dalle guerre riescano a fuggire solo i maschi giovani, lasciando indifesi i bambini, le donne e gli anziani.
Viene, poi, naturale domandarsi perché a Macerata, che non è centro di prima accoglienza, giungono immigrati nei cui confronti non è stato ancora accertato lo status e che, ciononostante, riescono ad inserirsi nei progetti ministeriali di accoglienza. In tale contesto vi è senz’altro un grande inganno che mina fortemente la credibilità del progetto nazionale il quale, a luglio 2017, contava 31.313 posti finanziati dislocati in oltre 1.100 comuni.
Altro aspetto critico della questione è il rapporto tra popolazione residente e numero di migranti. Il piano c.d. Morcone, che prende il nome dal prefetto Mario Morcone, capo dipartimento immigrazione del Viminale, a seguito dell’accordo siglato tra Ministero ed Anci, prevede l’inserimento nei comuni di un numero pari 2,5 immigrati per ogni 1.000 abitanti. La scheda ministeriale indica per la nostra città un numero massimo di 139 destinatari da inserire in progetti di accoglienza. Il citato Prefetto, lo scorso anno, ebbe a dichiarare: “I sindaci non possono decidere quello che gli pare sui migranti. Dobbiamo avere sì rispetto per chi è stato eletto, ma si presta giuramento alla Repubblica italiana e non si può interpretare questo giuramento a seconda della convenienza politica”; un monito evidentemente rivolto ai Sindaci che non favorivano l’inserimento dei progetti di accoglienza nei propri comuni nel rispetto delle quota suindicata. Ebbene nel nostro Comune il rimprovero al Sindaco dovrebbe essere mosso a contrario dato che il numero ufficiale censito è di 373, ovvero di quasi il triplo oltre il limite suggerito. Se, poi, a questi si aggiungono le centinaia di persone che non risultano ufficialmente risiedere nel comune ma che, tuttavia, vi dimorano, si comprende bene come il problema diventi rilevante anche in termini di convivenza e controllo.
Proprio sul controllo va fatta l’ultima osservazione. Anzitutto si deve considerare che tutti i migranti che vengono inseriti nei vari progetti di accoglienza hanno diritto ad ottenere immediatamente il documento di identità, sebbene vi sono stati numerosi casi in cui i dati anagrafici rivelati non hanno trovato coincidenza con quelli reali. Successivamente al rilascio dei documenti il Comune procede all’accertamento dell’effettiva permanenza della residenza nel luogo indicato ed in molte occasione si è appurato che ciò non corrispondeva più in quanto il soggetto aveva, di fatto, abbandonato il progetto di integrazione e con esso la residenza a cui era stato destinato. Un notevole sacrificio di energie da parte del personale dell’Ente e del corpo dei Vigili Urbani, spesso vanificato dalla situazione reale che diventa ingovernabile. A questo punto, tenuto conto dell’evidente presenza sul territorio di immigrati senza meta, che vivono di espedienti, si innesca un enorme lavoro di prevenzione e repressione di crimini da parte di tutte le Forze dell’Ordine che da molti mesi stanno presidiando in modo encomiabile le zone della città più sensibili. Ma la gestione del fenomeno migratorio ed il corretto funzionamento dei progetti di accoglienza non può essere rimesso al controllo sulle strade da parte delle FF.OO. perché il problema di fondo rimane quello di migliaia di immigrati abbandonati a se stessi. Ad oggi vi sono ben 112 soggetti a cui è stato negato lo status i quali hanno presentato ricorso amministrativo ancora pendente ed altri 105 la cui domanda è in fase di esame: quanti di questi potranno inserirsi nei progetti e raggiungere l’obiettivo di una vera integrazione che gli possa garantire un futuro dignitoso nel nostro Paese? Qui sta il concetto del grande inganno che, peraltro, costa milioni di euro e diventa veramente un business incomprensibile."