Un altro passo importante verso la riqualificazione della città alta. La giunta comunale ha adottato un piano particolareggiato di iniziativa pubblica per disciplinare la ristrutturazione degli edifici di Borgo Casette, l'unica zona A, ovvero di carattere storico-artistico, dell’intero territorio comunale, che non aveva ancora uno specifico strumento attuativo per effettuare interventi più consistenti rispetto alle sole manutenzioni ordinarie e straordinarie.
Non appena diventerà esecutivo, il piano consentirà di comprendere quali sono gli interventi eseguibili sui singoli edifici, a partire dagli adeguamenti sismici ed energetici compatibili con le recenti normative ed agevolazioni fiscali messe a disposizione dallo Stato
"Stiamo portando avanti un grande progetto di riqualificazione di alcune zone di Civitanova - fa sapere Roberta Belletti, assessore all'Urbanistica - a partire dal borgo medioevale. Con questo piano, infatti, dopo aver acquisito i pareri della Soprintendenza Archeologica Belle Arti, della Provincia di Macerata e dell'Asur, i proprietari avranno la possibilità di ristrutturare le proprie case secondo criteri ben definiti ed univoci.
“Uno strumento, dunque, per metterli nelle condizioni di investire nel recupero degli stabili del centro storico con l'obiettivo di avere una città ancora più bella e nel contempo restituire l’immagine urbana coerente con il particolare contesto abitativo".
Borgo Casette, infatti, si trova proprio all'ingresso di Civitanova Alta, e ad ovest è delimitata dalla strada provinciale Bivio Delle Vergini e dal Belvedere del Pincio. Le manutenzioni ordinarie, straordinarie, ristrutturazioni e ricostruzioni sugli edifici esistenti dovranno avvenire con materiali, colorazioni delle facciate ed infissi che siano in sintonia con l’ambiente circostante tipico di un centro storico.
"È obiettivo di questa amministrazione - ha concluso l'assessore Belletti - rilanciare la città attraverso una rigenerazione urbana, un insieme di programmi di recupero e riqualificazione del patrimonio immobiliare e degli spazi preesistenti".
Nel corso del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, il prefetto Flavio Ferdani e il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli hanno firmato un protocollo d'intesa per il fondo per la prevenzione e il contrasto delle truffe nei confronti della popolazione anziana.
Il progetto del Ministero dell'Interno destina circa 16mila euro alla realizzazione di una campagna informativa e formativa e all'attuazione di interventi di supporto anche psicologico rivolti agli anziani per scongiurare situazioni di rischio.
L'intesa siglata prevede una serie di attività che il comune di Macerata destinatario del finanziamento, dovrà organizzare entro il 31 ottobre 2023. "La sottoscrizione del protocollo costituisce un momento importante di collaborazione istituzionale per contrastare tale grave fenomeno perché le truffe perpetrate a danno della popolazione anziana - ha commentato il prefetto Ferdani -costituiscono fatti assai deplorevoli e sicuramente la prevenzione è l'arma più importante per combattere questa tipologia di reato".
"È fondamentale la collaborazione dei cittadini non più giovani ma anche di tutti gli altri cittadini affinchè si rivolgano alle forze di polizia, segnalando ogni situazione di rischio di truffa, perché questi reati determinano non solo danni economici ma anche psicologici in chi li subisce, accentuando la loro fragilità" ha aggiunto il prefetto Ferdani.
"Obiettivo dell'intervento - ha detto il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Francesca D'Alessandro - è quello di mettere in campo, grazie a un lavoro di rete e sinergico, azioni per tutelare e far uscire dall'isolamento i più fragili, per metterli in contatto con i servizi comunali e soprattutto con il mondo dell'associazionismo e del volontariato".
"Realizzeremo iniziative concrete di prevenzione e informazione dedicate alle persone che maggiormente sono esposte ai raggiri,come ad esempio gli anziani, con l'obiettivo di renderli più consapevoli degli eventuali rischi che corrono e di cosa fare per evitarli così da poter vivere più serenamente e in sicurezza. Nelle attività di prevenzione un ruolo importante verrà svolto dalle forze dell'ordine che garantiranno interventi ad hoc di prevenzione e contrasto al fenomeno delle truffe" ha concluso D'Alessandro.
Bella e calorosa atmosfera, dopo due anni di saluti virtuali a distanza, in occasione dello scambio di auguri per le feste di Natale organizzato come tradizione dall’Amministrazione comunale per il personale di palazzo Sforza. In moltissimi hanno accolto l’invito del sindaco Fabrizio Ciarapica e si sono ritrovati per un brindisi nella Sala del Consiglio comunale, occasione anche per un bilancio del lavoro annuale svolto.
Presenti insieme al primo cittadino Ciarapica, il vicesindaco Claudio Morresi, gli assessori Roberta Belletti, Manola Gironacci, Giueseppe Cognigni, Barbara Capponi, Ermanno Carassai, i consiglieri comunali Pietro Croia e Lavinia Bianchi, Silvia Squadroni, Niccolò Renzi, Paola Fontana, Paola Campetelli e il pluridecorato Sergio Marzetti, salutato dalla platea con un grande applauso.
In aula anche il segretario generale Sergio Morosi, la comandante della Polizia locale Daniela Cammertoni, e i dirigenti Concetta Moroni, Andrea Castellani, Paola Recchi, Antonella Castellucci, il direttore della Pinacoteca Enrica Bruni e i funzionari di ogni settore.
Con un caloroso affetto, i colleghi hanno salutato anche l’usciere Lorenzo Zucchini, che ad inizio 2023 inizierà a godere della pensione dopo 42 anni di lavoro, di cui la maggior parte in una ditta privata.
In apertura, l’assessore al personale Claudio Morresi ha voluto riservare una speciale accoglienza ai neoarrivati. “Non ho avuto ancora occasione di conoscere le nuove risorse – ha detto Morresi - e vorrei approfittare proprio di questa bella occasione per chiamare per nome i neo assunti del 2022 e dare loro il benvenuto da parte di tutti.
“Sono in totale 15 persone, tre arrivate nel 2022 con mobilità e 12 per concorso, in diverse posizioni D1, C1 e B3. Auguro loro, e a tutti voi qui oggi, buon lavoro e soddisfazioni per il futuro”.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica si è detto soddisfatto del saldo positivo tra assunzioni e cessazioni, ma non ha mancato di sottolineare che la pianta organica è ancora in carenza in relazione al numero della popolazione.
“A due anni dalla pandemia – ha detto il primo cittadino - ci tenevo fortemente ad organizzare di nuovo questa tradizione e finalmente siamo qui. Questi momenti di condivisione sono importanti, sono poche le occasioni per vedersi fuori dall’ufficio e scambiare momenti di vita e di umanità”.
“Voglio ringraziarvi di persona per il prezioso lavoro che ogni giorno portate avanti con passione, dedizione e senso di responsabilità: un impegno da cui dipende non solo il buon funzionamento dell'ente, ma la stessa qualità dei servizi erogati alla nostra città, professionalità che in molti anche da fuori città mi riferiscono di aver ricevuto”.
“Certo sono stati anni difficili, il vostro lavoro è stato indispensabile e oggi vi chiedo un impegno ancor più forte in questo momento difficile per tutti. Ci attende un anno impegnativo, dove siamo chiamati a far fronte alla crisi economica ed energetica e a confrontarci con una città che cambia ed ha sempre più necessità”.
“Non dobbiamo mai perdere di vista l’obiettivo: lavorare per rendere Civitanova più bella e più attrattiva, per offrire più servizi, disponibilità e vicinanza al cittadino. La burocrazia purtroppo allontana, quindi è importante saper fornire aiuto e risolvere le questioni”.
L’invito è quello di guardare sempre avanti con speranza e fiducia. Perché al di là di tutto, l’organizzazione comunale è davvero una grande famiglia che deve essere d’esempio e di riferimento per tutti; una famiglia fiera ed orgogliosa di essere al servizio di questa bellissima città, in prima linea ed ogni giorno. Buon Natale a voi e ai vostri familiari”. Al termine tradizionale brindisi con le specialità del bar Maretto.
L’ultima indagine del Censis sulla "Povertà Educativa" - riferendoci alla regione delle Marche - restituisce un quadro che, in assenza di interventi mirati, rischia nel prossimo futuro di preoccupare l’universo “scuola e giovani”. Il tasso di abbandono scolastico nel 2021 si è attestato al 7,9%: uno dei dati più contenuti tra le regioni italiane, di 4,8 punti inferiore alla media nazionale e anche al di sotto dell’obiettivo del 9% fissato a livello continentale per il 2030.
Ma il dato positivo deve essere considerato anche in virtù del numero di studenti che nell’ultimo anno non hanno effettivamente abbandonato gli studi, sebbene il loro livello di apprendimento risulti oggi insufficiente (c.d. 'abbandono implicito'). Nei test Invalsi 2020/21, il 29% dei marchigiani di III media si è attestato sui livelli di competenza 1 e 2 in italiano (relativi a 'competenza' e 'sopravvivenza'), al di sotto della media nazionale (39% circa). Tutte le province gravitano intorno al 30%, con dati leggermente positivi solo nel casi di Fermo (33,5%) e Ascoli Piceno (33,05%).
In base a una media ponderata, quella di Macerata risulta la provincia con la cifra peggiore: circa 15%. A influenzare questo dato concorronno diversi fattori, per lo più legati al progressivo spopolamento delle zone terremotate e alla riduzione degli investimenti nelle attività locali. L’attenzione, inoltre, è già dirottata verso interventi di grande portata, con riguardo per la ricostruzione post sisma e il rilancio delle imprese (priorità incluse nel Fondo Complementare al Pnrr le aree Sisma del Centro Italia).
Nell’operazione di contrasto ai divari educativi attualmente esistenti in Italia, il Pnrr ha predisposto 19,44 miliardi di euro (sui 235 totali suddivisi per missione) destinati al potenziamento dei servizi di istruzione, cui vanno aggiunti altri interventi trasversali alle diverse missioni. Dell’intera cifra, solo 1,5 mld di euro andranno investiti nel contrasto alla dispersione scolastica: i 500 mln già stati improntati dall’ex ministro Patrizio Bianchi (oggi sostituito da Giuseppe Valditara) serviranno in questo senso a finanziare progetti in 3.198 scuole con studentesse e studenti nella fascia 12-18 anni.
È stata completata la ristrutturazione del collegio Bongiovanni di Camerino, ribattezzato oggi "Residence Next Generation" e di proprietà della Curia vescovile. Ci sono voluto 20 mesi di lavori per recuperare i danni causati dalle scosse sismiche del 2016.
Oggi l'inaugurazione dei locali ristrutturati alla presenza, tra gli altri, della sottosegretaria dell'Università e della Ricerca Augusta Montaruli, del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, del commissario straordinario alla ricostruzione post terremoto Giovanni Legnini e del rettore dell'ateneo camerte Claudio Pettinari. A fare gli onori di casa il vescovo, monsignor Francesco Massara e il sindaco Roberto Lucarelli.
"Questa è la prova che la ricostruzione si può fare e si può fare bene - ha detto il vescovo -. È una ricostruzione strutturale, sociale ed economica ed è un segno tangibile che se c'è la collaborazione tra tutti gli enti gli obiettivi si possono raggiungere". "È la più grande struttura che si riapre oggi nel centro storico con 130 posti letto che saranno affidati all'Università di Camerino e quindi destinati agli studenti - ha aggiunto monsignor Massara -, una speranza anche per gli altri che devono iniziare ancora la ricostruzione".
"La sottosegretaria Montaruli ha evidenziato l'importanza della ristrutturazione dell'edificio "per la città di Camerino e per tutta l'università italiana. Sono disposta fin da subito a lavorare perché Unicam sia ulteriormente potenziata".
"Questa ricostruzione sia un forte stimolo per l'avvio di altri cantieri del centro storico", ha invece detto il commissario Legnini. "Oggi è una giornata molto importante e la filiera istituzione ha dimostrato di funzionare", ha sottolineato infine il governatore Acquaroli. Aggiungendo che "c'è una ricostruzione più importante che è quella di dare un futuro a questi territori, riportare famiglie, imprenditori e giovani".
Acquaroli ha sottolineato l'importanza di collegare le zone terremotate e in generale le Marche al resto del Paese e del mondo: "Dobbiamo superare il gap infrastrutturale con l'aiuto anche delle istituzioni nazionali ed europee", ha concluso.
"Gettare delle ombre sugli importi finanziati senza conoscere le reali situazioni e le disposizioni di legge, determina nel cittadino un'immagine non reale dell'attività amministrativa in essere. Il ruolo da consigliere comunale è sicuramente un ruolo importante, di controllo dell'attività amministrativa e di sollecitazione della giunta di portare a soluzione alcune tematiche che interessano la cittadinanza”. L'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Civitanova, Ermanno Carassai, risponde alle consigliere comunali Mirella Paglialunga e Letizia Murri in merito all’intervento sui fondi Pnrr, per gli asili nido.
“E dunque logico – continua Carassai - che il consigliere debba essere informato ma nel contempo che si informi. Mi chiedo, dunque, se era necessario predisporre un’ interrogazione per conoscere l'effettiva entità degli importi finanziati, la proprietà delle aree scelte e le tempistiche stabilite con la disciplina del Pnrr quando per acquisire tale informazioni era sufficiente un semplice colloquio, anche telefonico, con il funzionario preposto”.
“Deduco, dunque, che il fine è sicuramente un altro. Le cifre citate dalle consigliere sono diverse in quanto non considerano gli incrementi di prezzo comunicati successivamente all’approvazione della graduatoria, dal Ministero. Pertanto gli asili nido finanziati sono i seguenti: riqualificazione per Il Grillo Parlante (1.001.000 euro con incremento capienza per 7 bambini) e Il Cavalluccio Marino (1.210.000 euro con incremento di 15 posti). Asili ex novo nella zona San Marone (2.494.800 euro con 60 posti).
“Zona ex Micheletti (1.344.000 euro con capienza di 28 unità) importo, questo corretto dal Ministero in conformità della scheda di progetto; zona Fonte San Pietro nella città Alta (1.108.800 euro con capienza di 28 posti). Strutture, che nel complesso, permetteranno un incremento totale di 138 posti in più rispetto ad oggi”.
“Per quanto attiene alla tempistica, la disciplina del Pnrr prevede: aggiudicazione lavori entro il 31 marzo 2023; inizio lavori entro il 30 giugno 2023 e fine lavori il 31 dicembre 2025. salvo eventuali proroghe ministeriali in quanto gli enti locali si trovano in estrema difficoltà per quanto attiene i pareri relativi alla soprintendenza o per eventuali varianti urbanistiche”.
Sui luoghi scelti Carassai spiega: "Il bando del Pnnr prevedeva che il comune fosse nella disponibilità delle aree e quindi viste le tempistiche la scelta è ricaduta in queste zone". Poi aggiunge: “La realizzazione di tali strutture finalizzate alla fascia di età fino a 3 anni permetterà di raggiungere gli obiettivi fissati da Lisbona in quanto si supererà l’obiettivo prefissato del 33% di copertura dei servizi socio-educativi”.
Si sono svolte questa mattina, alle ore 13,00, le prove di evacuazione antincendio presso i quattro plessi lavorativi comunali in ottemperanza alle disposizioni del sulla sicurezza sul lavoro.
Dopo il suono dell’allarme, i dipendenti sono scesi in piazza XX Settembre ed hanno seguito le istruzioni della Sea Gruppo srl di Fano, ditta incaricata per la sicurezza RSPP del comune.
Il segretario generale Sergio Morosi ha inoltre riepilogato le norme di comportamento e le buone prassi, mostrando il quadro elettrico posizionato su vicolo Sforza, sottolineando l’importanza di seguire le procedure corrette in caso di emergenza ai nuovi assunti che hanno effettuato per la prima volta l’esercitazione.
Situazione covid in progresso nelle Marche nella settimana 9-15 dicembre, secondo il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe che rileva un miglioramento dell'incidenza per 100mila abitanti (428,4) e una diminuzione dei nuovi casi di -18,7% rispetto alla settimana precedente.
Sopra media nazionale i posti letto in area medica (23%) mentre sono sotto media nazionale i posti letto in terapia intensiva (1,3%) occupati da pazienti Covid-19. La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 12,8% (media Italia 10,6%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da COVID-19 da meno di 180 giorni, pari al 1,9%.
La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 12% (in linea con la media Italia 12%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 4,5%.
Marche sempre indietro nel tasso di copertura vaccinale con quarta dose, che è del 21,% rispetto alla media Italia del 28,4%. La popolazione 5-11 che ha completato il ciclo vaccinale è pari 20,6% (media Italia 35,3%) a cui aggiungere un ulteriore 2,% (media Italia 3,2%) solo con prima dose.
Gimbe fornisce anche l'elenco dei nuovi casi per 100mila abitanti dell'ultima settimana suddivisi per provincia: Fermo 559 (-14,7% rispetto alla settimana precedente); Ascoli Piceno 515 (-15,1%); Macerata 411 (-9,3%); Ancona 388 (-25%); Pesaro Urbino 311 (-21,8%)
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dal legale Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa ai metodi d’insegnamento degli insegnanti ed il rapporto con i loro alunni. Ecco la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Macerata che chiede: “A quali responsabilità va incontro la maestra che adotta metodi d’insegnamento anche violenti?
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto delicata, su cui ha avuto modo recentemente di pronunciarsi la Corte di Cassazione, rappresentando, riguardo alle condotte contornate da qualsiasi utilizzo della violenza poste in essere da una maestra, che, Ipotizzare un mero abuso dei mezzi di correzione o di disciplina il quale «consiste nell'uso non appropriato di metodi, strumenti e, comunque, comportamenti correttivi o educativi, in via ordinaria consentiti dalla disciplina generale e di settore nonché dalla scienza pedagogica, quali, a mero titolo esemplificativo, l'esclusione temporanea dalle attività ludiche o didattiche, l'obbligo di condotte riparatorie, forme di rimprovero non riservate».
Su questo fronte i giudici chiariscono che l'uso di determinati metodi poco ortodossi «deve ritenersi appropriato, quando ricorrano la necessità dell'intervento correttivo, in conseguenza dell'inosservanza, da parte dell'alunno, dei doveri di comportamento su di lui gravanti, e la proporzione tra tale violazione e l'intervento correttivo adottato, sotto il profilo del bene-interesse del destinatario su cui esso incide e della compressione che ne determina».
Di conseguenza, «qualsiasi forma di violenza, invece, sia essa fisica che psicologica, non costituisce mezzo di correzione o di disciplina, neanche se posta in essere a scopo educativo. E qualora di essa si faccia uso sistematico, quale ordinario trattamento del minore affidato, la condotta non rientra nella fattispecie di abuso dei mezzi di correzione, bensì in quella di maltrattamenti».
Tirando le somme, «l'abuso di mezzi di correzione o di disciplina, qualora sistematico e tale da determinare all'interno della classe un regime di abituale prevaricazione in danno degli alunni e di una loro afflizione, integra il più grave delitto di maltrattamenti»; e per escludere l'abuso dei mezzi di correzione in luogo del più grave reato di maltrattamenti è sufficiente rilevare la commissione di vari e reiterati episodi da parte della maestra verso i suoi alunni condotte caratterizzate da violenza fisica, ingiurie e minacce, che come non possono mai annoverarsi tra i mezzi di correzione consentiti e, in ipotesi, suscettibili di un uso inappropriato».
Pertanto, in linea con la più recente giurisprudenza di legittimità e in risposta alla domanda della nostra lettrice, si può affermare che: “Commette il reato più grave di maltrattamenti invece di quello di abuso dei mezzi di correzione la maestra che reitera condotte violente siano esse fisiche sia verbali quali minacce e ingiurie in quanto non possono mai annoverarsi tra i mezzi di correzione consentiti” (Cass. Pen., Sez. VI, sentenza n. 46924 del 12.10.2022). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Il consiglio delle donne ha votato di proporre dei desk informativi sulla tutela delle vittime di violenza di genere, presso il supermercato Cityper di Macerata, durante il periodo festivo.
Sono stati previsti 2 appuntamenti dalle h 17 alle h 19 dei giorni 17 e 22 dicembre, poiché in questi periodi è alta l’affluenza per l’acquisto dei regali natalizi.
Ai tavoli informativi è prevista la presenza non solo di alcune componenti del consiglio delle donne, della presidentessa Sabrina De Padova, ma anche della cooperativa il Faro con la responsabile dei servizi antiviolenza Elisa Giusti e la vicequestore Patrizia Peroni molto attenta, attiva e partecipe a questa problematica.
“Sono state fornite informazioni sui diversi numeri di telefono da contattare, sulle città e le vie dove sono presenti i centri antiviolenza, sono state ascoltate le persone e indirizzate su come comportarsi”, spiega la presidentessa Sabrina De Padova.
“Durante la giornata di ieri si sono avvicinate persone di diversa età, sesso e nazionalità, a chiedere informazioni, ringraziandoci per il servizio di sensibilizzazione e di informazione che offriamo sul territorio”.
“Nei giorni scorsi, come si ricorderà, si è sviluppato un incendio presso la ditta Rimel S.R.L. sita in località Casette Verdini nel Comune di Pollenza. A tal proposito il sindaco Sclavi aveva ritenuto di adottare alcune misure a tutela della salute e della incolumità pubblica”. Si tratta della premessa dell’ultima nota stampa del Comune di Tolentino in merito alle precedenti ordinaze atte scongiurare il rischio di ripercussioni sulla cittadinanza locale.
“Preso atto della comunicazione - prosegue il comunicato - pervenuta dal Dipartimento di Prevenzione ASUR Marche Area Vasta 3 riguardante la comunicazione in esito ai campioni effettuati in campo su vegetali a foglia larga per la ricerca di contaminanti, dalla quale si evince ‘che la fase acuta dell’incendio si è risolta nell’arco delle 48 ore e che nelle valutazioni dei valori dei contaminanti sono state prese in considerazione le misure standard di incertezza analitica come indicate dai laboratori di riferimento, in questo primo step, il suddetto monitoraggio ha dato esito favorevole per le filiere alimentari’ (leggi qui).
“E considerate che è comunque opportuno ricordare alla popolazione le buone pratiche domestiche che prevedono che gli ortaggi vengano sempre consumati previo accurato lavaggio con acqua potabile, vista la mappa dei punti di prelievo allegata alla comunicazione di cui sopra, è stata ravvisata la necessità di revocare l’Ordinanza N. 197 del 09-12-2022”. Cessano ufficialmente, dunque, le indicazioni e le raccomandazioni indicate nei giorni scorsi dalla suddetta ordinanza.
In data 16 dicembre si è tenuta a Macerata una riunione di Protezione Civile sul dissesto idrogeologico fortemente voluta e convocata dal Prefetto Ferdani e dal Presidente della Regione Acquaroli. All’incontro hanno preso parte anche il Presidente della Provincia Sandro Parcaroli e tutti i sindaci dei Comuni del territorio, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco e i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e dei Forestali.
“L’incontro - ha dichiarato Ferdani - ha costituito un’opportunità per affrontare il tema del dissesto idrogeologico alla luce anche degli eventi metereologici fuori scala che hanno interessato diversi Comuni della Provincia ed un momento di riflessione sull’importanza della cura del territorio e della sua manutenzione attraverso iniziative da adottare e interventi programmati da porre in essere sia sotto il profilo del rischio idrogeologico che idraulico attraverso criteri condivisi di sussidiarietà e massima collaborazione tra le Istituzioni”.
La riunione ha consentito inoltre di illustrare le raccomandazioni operative contenute nella Direttiva del Dipartimento di Protezione Civile per prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni di frana e alluvione durante le stagioni autunnale e invernale 2022/2023.
Si sono aggiunti temi relativi alla pianificazione di protezione civile con aggiornamento degli scenari di rischio, ai presidi territoriali idraulici e idrogeologici, al sistema di allertamento con recepimento della messaggistica di allertamento per la tempestiva attivazione delle conseguenti misure di protezione civile, procedure di attivazione e di comunicazione e informazione alla popolazione la cui partecipazione alle attività di protezione civile è prevista in virtù del Decreto Legislativo n.1 del 2 gennaio 2018.
Per contro i sindaci dei Comuni maceratesi hanno potuto interloquire con le strutture tecniche della Regione al fine di acquisire chiarimenti e elementi di conoscenza sul tema. Il Presidente Acquaroli, coadiuvato dal Vice Commissario agli eventi alluvionali del 15 settembre scorso Ing. Babini e dal direttore del Genio Civile di Macerata Ing. Marzialetti, ha effettuato una sintesi dello stato delle opere in corso di realizzazione o in fase di progettazione da parte della Regione sulle aste fluviali e sui punti di criticità del territorio provinciale.
Le 36 opere rientrano nel complessivo piano di interventi programmato dal governo Regionale, il quale ha previsto per i prossimi tre anni uno stanziamento corposo: oltre 21 milioni di euro, per le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Oltre a ciò il Presidente Acquaroli ha indicato le linee guida che fanno parte del nuovo governo regionale e che dovranno essere seguite per una complessiva politica di messa in sicurezza del territorio, che dovrà essere sempre di più fatta da interventi tempestivi, da procedure semplificate, da minori ostacoli burocratici e formali e da un coordinamento dei soggetti competenti nellepolitiche di difesa del suolo e dell'assetto idrogeologico del territorio.
L'incontro si è concluso con l'indicazione di procedere ad acquisire un quadro conoscitivo generale ai fini di una definitiva mappatura delle aree a rischio idrogeologico presenti nell’ambito provinciale attraverso un’apposita scheda di rilevazione da redigere a cura dei sindaci dei Comuni, da affiancare a quanto già risulta nelle aree circa la sussistenza di concreti ed elevati rischi per l’incolumità pubblica.
Il comune di Recanati ha approvato la convenzione con il Cosmari per l’attivazione del "servizio di ispettori ambientali" al fine di un corretto funzionamento delle attività di conferimento di rifiuti urbani a difesa dell’ambiente.
"Abbiamo attivato questo servizio per educare alla tutela dell’ambiente - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - in rispetto anche dei tanti cittadini che si comportano correttamente, consapevoli del valore di mantenere pulita e decorosa la nostra bella città. Ricordiamoci che il corretto conferimento dei rifiuti urbani oltre a tutelare l’ambiente permette di contenere i costi di smaltimento, costi che poi si ripercuotono in tutte le famiglie".
Un’operazione di controllo del territorio finalizzata, in primis, a un'attività di prevenzione e formazione e solo successivamente, se ne ricorreranno le condizioni oggettive, ad un'attività repressiva nei confronti di coloro che si renderanno responsabili di violazioni in materia di corretta modalità di conferimento dei rifiuti urbani.
"Con l'attivazione di questo servizio - ha dichiarato l’assessore all'ambiente Michele Moretti - ci proponiamo di aumentare la corretta raccolta dei rifiuti per contrastare ed educare quello zoccolo duro di cittadini che ancora non osservano le norme della raccolta porta a porta conferendo i loro rifiuti fuori dagli orari e dai giorni stabiliti e ancora peggio senza una differenziazione. Purtroppo, c’è da rilevare che ci sono anche cittadini che abbandonano rifiuti ingombranti e speciali in luoghi appartati".
Gli ispettori ambientali sono figure professionali, coordinate da Cosmari Srl, preposte alla vigilanza e al controllo del rispetto delle norme vigenti in materia di gestione di rifiuti nonché alla constatazione, alla contestazione e al riferimento delle violazioni rilevate agli organi competenti. Le attività di vigilanza degli ispettori ambientali partiranno in città dal 2023 e avranno una ciclicità settimanale.
Prosegue la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne "Questo non è amore": la questura di Macerata, su iniziativa del Consiglio delle donne del comune di Macerata e in collaborazione con il centro antiviolenza "Sos Donna", nel pomeriggio di oggi e del prossimo 22 dicembre, sarà presente presso il Centro Commerciale “Valdichienti” di Piediripa per sensibilizzare sulla delicata questione del contrasto alle violenza di genere.
Saranno allestiti spazi informativi dove personale specializzato della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Macerata e del Centro Antiviolenza cittadino potranno dare consigli e suggerimenti per segnalare e denunciare ogni forma di maltrattamento e violenza domestica.
Un gesto di sensibilità del Consiglio delle donne maceratese che ha fortemente voluto questa iniziativa, perché "non solo il 25 novembre, ma ogni giorno può essere l'occasione per entrare in contatto con le donne per informarle e quindi prevenire situazioni di violenza che si vivono soprattutto in ambito familiare. Anche durante le feste".
Papa Francesco ha firmato il decreto di venerabilità di Padre Matteo Ricci. Provvidenzialmente questo decreto arriva nel giorno in cui a Macerata riapre alla vita cittadina e al culto pubblico la Chiesa – Collegiata dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, chiesa gesuitica annessa al collegio dei Padri dove lo stesso Padre Matteo Ricci studiò da giovane e cominciò il suo cammino verso la consacrazione religiosa da gesuita.
Con questo atto molto importante il processo per la Beatificazione di Padre Matteo raggiunge l’ultimo traguardo: la Chiesa dichiara che tutte le indagini svolte in questi anni, prima a livello diocesano poi vaticano, confermano la santità di Padre Matteo. Ora si attende solo una conferma “più alta” con le prove di un miracolo avvenuto per intercessione di Padre Matteo Ricci.
"Di fatto da oggi, con la firma del Papa, i cristiani di tutto il mondo sono incoraggiati a pregare per l’intercessione di Padre Matteo, a seguirne gli esempi di santità ed a conoscerne e diffonderne gli insegnamenti spirituali. Esprimo la gioia di tutta la comunità maceratese e la gratitudine al Santo Padre per questo passo importantissimo verso la Beatificazione del nostro grande storico concittadino" sottolinea il vescovo della diocesi di Macerata Nazzareno Marconi.
Nuovi alloggi turistici alberghieri al posto dell'ex hotel Diana. La giunta comunale di Civitanova Marche ha adottato ieri mattina il piano di recupero che permetterà la realizzazione in centro e a due passi dal mare e dalla piazza, una nuova struttura al servizio della città.
"Un'altra area di Civitanova - ha detto Roberta Belletti, assessore all'urbanistica - sarà riqualificata mediante la realizzazione di questa moderna e funzionale struttura che sarà sicuramente un valore aggiunto per il turismo, settore strategico per l'economia del nostro territorio. Un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato, che consentirà non solo la riqualificazione ma sarà un vero e proprio intervento di rigenerazione urbana".
Il progetto, per il quale è stata mantenuta la volumetria esistente, prevede la realizzazione di 19 residenze turistico-alberghiere, costituite da monolocali con camera, angolo cottura e relativo servizio igienico, distribuiti su 5 piani, collegati verticalmente sia dal vano scala che dal vano ascensore. Tutte le pareti esterne saranno rivestite da isolante a cappotto opportunamente intonacate e tinteggiate con colore bianco, grigio e giallo ocra, ad eccezione di una piccola porzione lungo via Cavour che sarà rivestita con specifica carta da parati da esterno.
La struttura, con composizione architettonica e caratteristiche tipologiche e finiture dal sapore contemporaneo, prevede due aree esterne destinate a parcheggio, una più grande di circa 162 metri quadrati e un’altra di 35 metri quadrati, quest'ultima destinata a persone diversamente abili.
Lo scatolificio Giorgi Srl di Tolentino, committente del progetto, riqualificherà un tratto di via Cavour attraverso la sostituzione dell’asfalto stradale, la relativa segnaletica sia verticale che orizzontale e la realizzazione di nuovi marciapiedi su entrambi i lati stradali. Progettista è l’architetto Luigi Guardiani di Montegranaro.
Arpam ha diffuso in mattinata un ulteriore aggiornamento dei dati relativi al monitoraggio dell’aria a seguito dell'incendio avvenuto all'azienda di smaltimento rifiuti elettronici "Rimel" nella notte tra il 5 e il 6 dicembre scorsi.
Si tratta di nuovi elementi che forniscono un quadro più completo della situazione, rispetto ai risultati resi noti due giorni fa, relativamente al prelievo effettuato presso la scuola materna di Casette Verdini (leggi qui).
L'analisi delle polveri, eseguita dal servizio laboratorio multisito Arpam, ha evidenziato il raggiungimento di "livelli importanti nell’aria ambiente" di idrocarburi policiclici aromatici (IPA), metalli; diossine e furani (PCDD e PCDF) PCB diossina simili (PCB DL).
In particolare, le concentrazioni degli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) in località Casette Verdini, espresse come valori medi delle 24 ore, "sono risultate apprezzabilmente superiori a quelle riscontrate nel periodo invernale presso una stazione di fondo urbano presa come riferimento (Ancona Cittadella), soprattutto nei campioni prelevati tra il 6 e 7 dicembre (6,28 ng/m3) e tra i giorni 8 e 10 dicembre (13,37 e 5,34 ng/m3)".
"Limitatamente al Benzo(a)pirene, considerato l'indicatore principale di questa classe di composti, si evidenzia che le concentrazioni rilevate rispettano sempre il valore obiettivo stabilito" per legge (1 ng/m3) "ad eccezione del campione n. 8475 prelevato tra i giorni 8 e 9 dicembre, nel quale la concentrazione è di 1,33 ng/m3. Va tuttavia precisato che il valore obiettivo è riferito alla media annuale" evidenzia in una nota Arpam.
Per quanto riguarda i metalli, "i dati rilevati come valore medio delle 24 ore", a Casette Verdini, "manifestano il superamento del valore obiettivo previsto dalla normativa di settore per il Cadmio (6,67 ng/m3 nel campione prelevato tra il 6 e il 7 dicembre 2022). In località Pollenza Scalo invece, il giorno 6 dicembre, i superamenti sono stati riscontrati sia per il Cadmio (25,49 ng/m3) che per il Nichel (30,94 ng/m39".
"Anche nel caso dei metalli, va precisato che il valore obiettivo è riferito alla media annuale, mentre i dati del monitoraggio si riferiscono generalmente alla media delle 24 ore", puntualizza Arpam. In generale, confrontando i dati ottenuti con i valori caratteristici della zona, nei primi giorni di monitoraggio sono risultate particolarmente elevate le concentrazioni di Cadmio, Nichel, Piombo, Cobalto, Rame, Zinco, Stagno e Antimonio. Nei campionamenti effettuati successivamente al 10 dicembre, le concentrazioni dei metalli sono rientrate nei range di accettabilità.
La concentrazione nell’aria di diossine e furani, in termini di tossicità equivalente (TE), ha raggiunto dati "particolarmente elevati" per il campionamento effettuato tra i giorni 6 e 7 dicembre a Casette Verdini (5250 fg-TEQ/m3 a fronte di una soglia critica di 300 fg-TEQ/m3)
"Una diminuzione di tali inquinanti nell’aria si è avuta nelle successive 24 ore (2297 fg-TEQ/m3) - precisa Arpam -, ma nel campionamento effettuato tra il giorno 8 e 9 dicembre 2022 la concentrazione delle Diossine/Furani è salita a 24804 fg-TEQ/m3, probabilmente a causa delle avverse condizioni meteoclimatiche che hanno ostacolato la loro diluizione. Seppur una repentina diminuzione della tossicità sia stata riscontrata nel campione n. 8477 prelevato tra il 9 e 10 dicembre 2022, i valori di fondo della zona non sono comunque stati raggiunti".
In conclusione, Arpam ribadisce che "la qualità dell’aria riscontrata nei giorni immediatamente successivi all’incendio" che ha coinvolto la Rimel, "ha subito importanti ripercussioni per l’emissione di metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e di diossine e furani in seguito alla combustione di materiali e rifiuti presenti nello stabilimento".
Il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica ha consegnato questa mattina le chiavi del nuovo ufficio mobile allestito per il servizio infortunistica stradale usato dagli ufficiali della Polizia locale responsabili del N.O. Circolazione, Traffico e Infortunistica Stradale.
Alla cerimonia di consegna, che si è svoltasi in piazza XX Settembre sotto l’abete natalizio donato dal comune gemellato di Esine, erano presenti anche il comandante commissario coordinatore Daniela Cammertoni, il commissario Eugenio Autiero e il vice commissario Cinzia Latini, e i sette agenti del gruppo Infortunistica Stradale. A benedire il nuovo mezzo è intervenuto il parroco don Mario Colabianchi.
Il nuovo mezzo, un Volkswagen Caddy, andrà a sostituire il vecchio Fiat Doblò utilizzato da 15 anni che ora sarà collocato definitivamente a riposo. L’ufficio mobile è dotato degli ultimi dispositivi all’avanguardia, consentendo rapidi spostamenti nel territorio. All’interno è munito di tutte le attrezzature necessarie per effettuare gli interventi in sicurezza: sirena, lampeggianti, segnaletica mobile, torce, stampante, piani di appoggio etc.
“La Polizia locale di Civitanova Marche – ha spiegato il comandante Cammertoni - assicura l’infortunistica stradale lungo le strade comunali nell’arco orario 7,30/19,00 in tutti i giorni feriali. Nei mesi di luglio ed agosto il servizio è esteso all’una di notte e coinvolge tutto il personale di ruolo. Il personale dispone di un software di gestione dati e di attrezzature informatiche all’avanguardia che assicurano la massima precisione e completezza nella formazione dei fascicoli dei sinistri, di un nuovo etilometro portatile utilizzabile anche come precursore nel caso di sospetti stati di ebbrezza”.
“La consegna di questo nuovo mezzo oggi – ha dichiarato il sindaco Ciarapica – si inserisce in un percorso virtuoso che ha contraddistinto il Corpo dei Vigili: rafforzamento del personale, nuove divise, corsi di aggiornamento e formazione, nuove dotazioni e strumentazioni che contribuiscono a garantire la sicurezza, aspetto cui teniamomassimamente. Vogliamo mettere i nostri agenti in condizione di operare al meglio, con attrezzature moderne: nel 2023 arriveremo alla sostituzione del 90% del parco auto. Voglio ringraziare la Comandante Cammertoni e ciascuno di voi per il servizio svolto: Civitanova è una città che richiede tanto impegno, ma sono sicuro che fornirete sempre massima responsabilità per garantire un servizio efficiente”.
“Obiettivo primario di questa Amministrazione comunale si dal suo primo insediamento – ha detto l’assessore Cognigni - era sostituire le vecchie auto a disposizione degli agenti, quindi oggi è una grande soddisfazione completare il percorso con un nuovo mezzo per il 2022. A breve arriveranno altre due autovetture e in sei anni possiamo fare un bilancio positivo poiché l’80% del parco macchine della Polizia locale è stato sostituito”.
“I risultati analitici hanno dato esito favorevole per sicurezza alimentare all’utilizzo degli ortaggi e verdure”. Sono le conclusioni rese note dell’Asur riguardo le analisi effettuate sulle matrici vegetali a più alto rischio di contaminazione, quali ortaggi a foglia larga come insalata e scarola, in seguito all’incendio all’azienda Rimel di Casette Verdini (Pollenza) avvenuto tra il 5 e il 6 gennaio scorsi (leggi qui).
Durante la riunione prefettizia che si era svolta all’indomani del rogo, le autorità competenti avevano dato mandato all’Asur di effettuare dei monitoraggi riguardanti gli ortaggi coltivati nei campi che si trovano nelle vicinanze dell’azienda. Nel frattempo, i vari sindaci dei Comuni coinvolti (Pollenza, Tolentino, Macerata, Urbisaglia e Corridonia) avevano emanato delle apposite ordinanze che, tra le altre cose, avevano vietato il consumo degli stessi ortaggi a foglia larga.
Oggi la direttrice dell'Area VastaTre, Daniela Corsi, ha reso note le ricerche di metalli pesanti - quali idrocarburi policiclici aromatici (IPA), diossine, policlorobifenili (PCB) e furani - che hanno dato un esito favorevole. “È comunque opportuno – si legge in una nota - ricordare a tutti le buone pratiche domestiche nel consumo degli ortaggi e verdure previo accurato lavaggio con acqua potabile”.
L’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore Katiuscia Cassetta, è intervenuta ieri, ad Ancona, all’evento regionale di presentazione del Fesr 2021-2027 alla presenza di Jo Govaerts della direzione generale della politica regionale e urbana della Commissione Europea.
Presenti anche l’assessore regionale alle Politiche Comunitarie Goffredo Brandoni, il dirigente della programmazione integrata risorse comunitarie e nazionali della Regione Marche Andrea Pellei, il presidente della Camera di Commercio Marche Gino Sabatini, Paola Bichisecchi, direttore generale di Confindustria Marche, Claudio Socci dell’Unimc, delegato delle quattro università delle Marche e Vincenzo Sordetti, Silvia Spinaci e Raffaella Rotiroti del Servizio Programmazione integrata Risorse comunitarie e nazionali della Regione Marche.
In questa giornata importante per Macerata, città alla quale è stato riconosciuto dalla Regione Marche un ruolo rilevante nell’esecuzione e nella realizzazione dei progetti finanziati con i fondi europei, il Comune è stato scelto come esempio virtuoso dato che ha dimostrato la propria capacità, dopo il terremoto e la pandemia, di avviare alla conclusione, nell’ultimo biennio, i progetti finanziati con i fondi europei Fesr e Fse della programmazione 2014-2020. Successivamente il dirigente Pellei ha presentato la nuova programmazione 2021-2027.
“Macerata è stata invitata come unico organismo intermedio con capacità di gestione di fondi e grazie a questa opportunità ha sviluppato una strategia integrata con l’acquisizione di nuove competenze e una crescita professionale degli Uffici per mettere a terra importanti progetti per la valorizzazione del territorio, per renderlo attrattivo e offrire opportunità di lavoro e sviluppo – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -.
“Di grande rilevanza è stata l’ottima collaborazione tra Università, imprese ed enti per lo sviluppo dei progetti promossi in città come quello del Mercato delle Erbe. Ora, dopo il lungo percorso di ascolto e analisi delle esigenze del territorio promosso dalla Regione Marche, siamo pronti per accogliere nuove sfide e realizzare gli obiettivi FESR 2021/27 per un’Europa più intelligente, più verde e più vicina ai cittadini”.
La delegazione si è spostata poi a Macerata, dove ha incontrato il vice sindaco Francesca D’Alessandro, l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta e l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi, per visionare i risultati ottenuti attraverso l’attuazione della strategia In.nova Macerata.
Gli interventi, finanziati con fondi europei per un importo di 6 milioni e 600mila euro hanno permesso di realizzare sei principali azioni: la promozione della ricerca e dello sviluppo di soluzioni e tecnologie per la rigenerazione urbana negli ambiti della specializzazione intelligente (attraverso il finanziamento di un cluster costituito da una Ati tra imprese e le quattro università delle Marche), il sostegno all’innovazione e aggregazione in filiere delle Pmi culturali e creative della manifattura e del turismo ai fini del miglioramento della competitività in ambito internazionale e dell’occupazione, (attraverso un bando per le imprese del settore culturale e creativo) lo sviluppo del polo delle scienze naturali e tecnologiche (riqualificazione del Matt, Mercato delle Erbe ed ex Casa del Custode).
E poi ancora lo sviluppo e la promo commercializzazione dei prodotti culturali e turistici, l’illuminazione per l’efficientamento e la riqualificazione del paesaggio urbano e la mobilità e l’accessibilità al sistema urbano.
Le azioni con finanziamento FSE hanno permesso inoltre di realizzare tre corsi di formazione professionale: tecnico del marketing turistico, tecnico del marketing online e operatore dei beni culturali.