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Macerata, nella provincia sempre più giovani abbandonano gli studi. Ecco cosa prevede oggi il Pnrr

Macerata, nella provincia sempre più giovani abbandonano gli studi. Ecco cosa prevede oggi il Pnrr

L’ultima indagine del Censis sulla "Povertà Educativa" - riferendoci alla regione delle Marche - restituisce un quadro che, in assenza di interventi mirati, rischia nel prossimo futuro di preoccupare l’universo “scuola e giovani”. Il tasso di abbandono scolastico nel 2021 si è attestato al 7,9%: uno dei dati più contenuti tra le regioni italiane, di 4,8 punti inferiore alla media nazionale e anche al di sotto dell’obiettivo del 9% fissato a livello continentale per il 2030.

Ma il dato positivo deve essere considerato anche in virtù del numero di studenti che nell’ultimo anno non hanno effettivamente abbandonato gli studi, sebbene il loro livello di apprendimento risulti oggi insufficiente (c.d. 'abbandono implicito'). Nei test Invalsi 2020/21, il 29% dei marchigiani di III media si è attestato sui livelli di competenza 1 e 2 in italiano (relativi a 'competenza' e 'sopravvivenza'), al di sotto della media nazionale (39% circa). Tutte le province gravitano intorno al 30%, con dati leggermente positivi solo nel casi di Fermo (33,5%) e Ascoli Piceno (33,05%).

In base a una media ponderata, quella di Macerata risulta la provincia con la cifra peggiore: circa 15%. A influenzare questo dato concorronno diversi fattori, per lo più legati al progressivo spopolamento delle zone terremotate e alla riduzione degli investimenti nelle attività locali. L’attenzione, inoltre, è già dirottata verso interventi di grande portata, con riguardo per la ricostruzione post sisma e il rilancio delle imprese (priorità incluse nel Fondo Complementare al Pnrr le aree Sisma del Centro Italia).

Nell’operazione di contrasto ai divari educativi attualmente esistenti in Italia, il Pnrr ha predisposto 19,44 miliardi di euro (sui 235 totali suddivisi per missione) destinati al potenziamento dei servizi di istruzione, cui vanno aggiunti altri interventi trasversali alle diverse missioni. Dell’intera cifra, solo 1,5 mld di euro andranno investiti nel contrasto alla dispersione scolastica: i 500 mln già stati improntati dall’ex ministro Patrizio Bianchi (oggi sostituito da Giuseppe Valditara) serviranno in questo senso a finanziare progetti in 3.198 scuole con studentesse e studenti nella fascia 12-18 anni.

 

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