Varie

La tac cardiaca. Conversazione con il dr. Umberto Negro

La tac cardiaca. Conversazione con il dr. Umberto Negro

La moderna tecnologia medica propone degli esami innovativi, meno invasivi ed anche più sicuri e veloci nella rilevazione di anomalie tissutali e strutturali dei vari organi. A questo virtuoso sviluppo di indagine è interessato il cuore, un organo essenziale per il buon funzionamento dell’intero organismo. Nella osservazione della variegata tecnologia di diagnosi della funzione del cuore merita una particolare attenzione la TAC cardiaca (Cardio-TC) per i vantaggi che può apportare nell’ambito di una ricerca che ha sempre bisogno di approfondimenti con una velocità di rilevazione di minuscoli elementi che possono essere propedeutici ad una seria malattia. Ne parliamo con il Dott. Umberto Negro, specialista in radiodiagnostica, consulente del centro medico Associati Fisiomed dove dispone di specifiche apparecchiature di ultima generazione. Dottor Negro, perché conviene fare una Tac cardiaca? La Cardio-TC è un esame non invasivo che permette di valutare con estrema precisione le arterie coronarie, identificando eventuali stenosi o placche aterosclerotiche. È utile per la diagnosi precoce di malattie cardiovascolari, evitando procedure più invasive come la coronarografia.  Quando è indicata la Cardio-TC? L’esame è consigliato nei pazienti con dolore toracico atipico, fattori di rischio cardiovascolare (fumo, ipertensione, diabete, colesterolo alto) o familiarità per malattia coronarica. Inoltre, viene spesso utilizzato per la valutazione preoperatoria in pazienti candidati ad interventi cardiaci.  Quanto è importante l’esperienza del medico radiologo? L’interpretazione delle immagini della Cardio-TC richiede grande esperienza e competenza. Un radiologo esperto sa distinguere tra vari tipi di placche coronariche, valutare la severità delle stenosi e correlare i risultati con i sintomi del paziente, riducendo il rischio di diagnosi errate.  La Cardio-TC può sostituire altri esami cardiologici? In alcuni casi sì, specialmente nei pazienti a basso-moderato rischio cardiovascolare, nei quali può evitare esami invasivi come la coronarografia. Tuttavia, non sostituisce test funzionali come la prova da sforzo o la risonanza cardiaca, che valutano la risposta del cuore in condizioni di stress.  

02/03/2025 11:15
Il bambino della prima fila e quel giorno in cui conobbi la gioia

Il bambino della prima fila e quel giorno in cui conobbi la gioia

Era bello lui! Capelli castani dorati, occhi nocciola, caldi come il tepore di un camino acceso quando fuori è freddo. Così lo ricordo, lui, il bambino della prima fila, quello bravo, il prediletto dalla maestra, quello che con l’espressione seriosa e quasi scontrosa, sapeva già tutto. Io riservata, seduta al banco in fondo, in ultima fila; lo osservavo con una certa soggezione. Guardavo quel maglioncino di lana a righe nei toni della terra, che vestiva una schiena che, seppur ancora piccolina, si presentava dritta e fiera. La lontananza e la mia timidezza rendevano ogni giorno un vero inferno: c’era una distanza incolmabile tra il mio desiderio di chiedergli un temperino e tutti quei banchi tra di noi. La mattina percorrevo la strada che mi conduceva a scuola con una certa agitazione mista ad euforia, facevo di corsa le due rampe di scale fino alla mia classe, per poi bloccarmi sulla soglia della porta, sopraffatta dagli eventi e rassegnata mi sedevo al mio posto. Eravamo alla fine degli 70, in quel tempo la nostra Playlist musicale era: Isotta, Furia, Zorro, La bella lavanderina… Allora ebbi la fortuna di una maestra illuminata che, un giorno a ricreazione, chiuse la porta della nostra classe, fece spazio, accese un giradischi giallo e tempo qualche secondo fece partire la nostra canzone:  “Isotta Isotta dai che ce la fai, Strombetta, metti la marcia e vai!” Entusiasti cominciammo tutti a ballare! In una manciata di minuti avvenne la magia! Le tre file di banchi tra me e lui scomparvero, in un’istante conobbi la felicità! La gioia è l’emozione più desiderata dall’uomo a cui noi tutti tendiamo fin dalla prima infanzia. Credo che il suo significato più vero non sia tanto nell’emozione in sé nel momento stesso in cui la viviamo, che dura pochi istanti per poi dissolversi, ma nel percorso che viviamo per arrivare alla sua conquista. Quando siamo nel flusso, l’emozione che sperimentiamo è più profonda rispetto alla soddisfazione finale che otteniamo quando si avvera un desiderio. Durante il processo scopriamo noi stessi, acquisiamo nuove conoscenze, evolviamo, affrontiamo sfide e difficoltà fino ad arrivare al raggiungimento dell’obiettivo. Ogni passaggio di questo percorso ci dona gratificazione e fiducia conducendoci alla meta. La gioia non è legata solo al conseguimento del proprio sogno, ma alla capacità di vivere con consapevolezza e apprezzamento l’esperienza presente del viaggio, che porterà alla sua realizzazione.

02/03/2025 11:00
Installa uno spy-software nel cellulare della moglie per monitorare le sue chiamate: condannato

Installa uno spy-software nel cellulare della moglie per monitorare le sue chiamate: condannato

Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana "Chiedilo all'Avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate, hanno interessato principalmente la tematica relativa alla violazione della segretezza delle conversazioni telematiche altrui, attraverso l’utilizzo di strumenti informatici. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Tolentino che chiede: "E’ penalmente sanzionabile chi installa un programma informatico per intercettare le comunicazioni telefoniche di un altro soggetto, anche se poi non sono stati utilizzati?".  Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione estremamente attuale, su cui ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione con la sentenza n. 15071 del 2019, affermando la responsabilità penale di un marito, che aveva collegato il cellulare della moglie ad uno "Spy-Software" per monitorarle le chiamate, punendolo pertanto ai sensi dell'ex art. 617-bis del codice penale, il quale stabilisce espressamente: "Chiunque, fuori dei casi consentiti dalla legge installa apparati, strumenti, parti di apparati o di strumenti al fine di intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche tra altre persone è punito con la reclusione da uno a quattro anni". Difatti, nel caso in esame, la Suprema Corte ha valutato la punibilità dell’uomo, sulla base di un’autorevole interpretazione del diritto vivente, fornita proprio dalle Sezioni Unite, con sentenza n.26889 del 2016, la quale ha permesso di includere i programmi informatici denominati "Spy-Software", nella categoria degli apparati indicati espressamente dalla norma del codice penale appena citata, chiarendo che "l’evoluzione tecnologica ha consentito di apportare strumenti informatici del tipo software, solitamente installati in modo occulto su un telefono cellulare, un tablet o un PC, che consentono di captare tutto il traffico dei dati in arrivo o in partenza dal dispositivo e, quindi, anche le conversazioni telefoniche" (Cass. Pen.; Sez. Un.; Sentenza n. 26889 del 28/04/2016). Si è, dunque, evidenziata una categoria aperta e dinamica, suscettibile di essere implementata per effetto delle innovazioni tecnologiche che nel tempo, consentono di realizzare scopi vietati dalla legge. Inoltre, secondo la ricostruzione operata dalla Corte di legittimità chiamata a pronunciarsi sull’obiezione sollevata dall’uomo, in relazione alla circostanza che la moglie fosse stata di fatto avvertita dal figlio, circa l’installazione di tale programma sul suo cellulare, senza però smettere mai di usarlo, si è rilevato che il riferimento alla norma penale di cui all’art. 617-bis c.p., ha lo scopo di anticipare la tutela alla riservatezza e libertà delle comunicazioni, attraverso la sanzione dei fatti prodromici all’effettiva lesione del bene, non essendo dunque necessaria alcuna condotta ulteriore. Pertanto, in adesione a tale autorevole orientamento della Suprema Corte e in risposta alla domanda della nostra lettrice, è da intendersi che: "Ai fini della configurabilità del reato in esame deve aversi riguardo alla sola attività di installazione e non a quella successiva dell'intercettazione o impedimento delle altrui comunicazioni, che rileva solo come fine della condotta, con la conseguenza che il reato si consuma anche se gli apparecchi installati non abbiano funzionato o non siano stati attivati" (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza del 05.04.2019, n. 1507). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.      

02/03/2025 10:45
San Severino, opportunità abitative: aperto il bando per l'assegnazione di alloggi pubblici

San Severino, opportunità abitative: aperto il bando per l'assegnazione di alloggi pubblici

Il Comune di San Severino Marche ha emesso un avviso per la formazione di una graduatoria degli aspiranti assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica per l’anno 2025. Il bando è rivolto ai nuclei familiari che necessitano di un alloggio di dimensioni idonee alle esigenze del proprio nucleo familiare ad un canone di locazione inferiore a quello di mercato. Possono presentare la domanda i soggetti o i nuclei familiari in possesso di alcuni particolari requisiti previsti dal Regolamento comunale per l’assegnazione degli alloggi Erp tra i quali figurano l’essere cittadini italiani o di uno Stato aderente all’Unione Europea, ovvero cittadini di Paesi che non aderiscono all’Unione Europea, titolari di permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o possessori del permesso di soggiorno di durata biennale, l’avere la residenza o prestare attività lavorativa nel Comune di San Severino Marche, il  non essere titolari di una quota superiore al 25% del diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento su una abitazione, ovunque ubicata, adeguata alle esigenze del nucleo familiare che non sia stata dichiarata inagibile dalle autorità competenti ovvero, per abitazione situata nel territorio nazionale, che non risulti unità collabente ai fini del pagamento delle imposte comunali sugli immobili. Il nucleo familiare richiedente deve avere un reddito Isee di € 13.877,00. Per le famiglie mono-personali, tale limite, risulta pari ad € 16.652,40. Inoltre i richiedenti non possono aver mai avuto precedenti assegnazioni in proprietà o con patto di futura vendita di un alloggio realizzato con contributi pubblici o finanziamenti agevolati in qualunque forma concessi da parte dello Stato o da enti pubblici, salvo che l’alloggio non sia più utilizzabile o sia perito senza aver dato luogo ad indennizzo o risarcimento del danno e non devono aver riportato negli ultimi dieci anni  condanna per delitti non colposi per i quali la legge prevede la pena detentiva non inferiore nel limite massimo edittale a due anni. Possono altresì beneficiare degli alloggi di edilizia sovvenzionata i soggetti che abbiano provveduto all’integrale risarcimento dei danni ed estinzione di ogni debito, entrambi derivanti dai reati sopra citati. Gli aspiranti assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica dovranno presentare istanza utilizzando l’apposita modulistica fornita dal Comune di San Severino Marche in distribuzione gratuita presso l’ufficio Servizi Sociali sito in piazza del Mercato (tel. 0733/641311) o scaricabile dal sito istituzionale dell’ente dove è presente il bando completo al link https://www.comune.sanseverinomarche.mc.it/bandi-benefici-cms/bando-pubblico-per-la-formazione-della-graduatoria-degli-aspiranti-allassegnazione-di-alloggi-di-edilizia-residenziale-pubblica-nel-comune-di-san-severino-marche/. Le domande dovranno pervenire allo stesso ufficio, nelle modalità previste, entro e non oltre il 30 aprile ore 23:59. Per eventuali informazioni, si prega di contattare i seguenti numeri telefonici: 0733/641305 – 0733/641311.

01/03/2025 17:00
Meschini e i vini della Fattoria Colmone della Marca: "Vi racconto quando l' ‘1,618’ finì sulle tavole del G20”

Meschini e i vini della Fattoria Colmone della Marca: "Vi racconto quando l' ‘1,618’ finì sulle tavole del G20”

Giovanni Meschini è il titolare di Fattoria Colmone della Marca, unica azienda produttrice della Doc ‘I Terreni di San Severino Marche’, vino che ha avuto grandi riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale. La relazione del vino con la famiglia Meschini risale dagli anni ’60, quando Piero, il padre di Giovanni, appena sposato, era andato in Piemonte a lavorare come responsabile di un vigneto di Barolo e di Nebbiolo. Giovanni, la conoscenza ti è stata trasmessa da tuo padre. Quali sono i valori che ti ha lasciato? “Io sono nato lì, in Piemonte, tra i filari. Chiaramente questa regione era molti anni avanti in termini sia di gestione di vigneti che di lavorazione. A me piace definire la nostra cantina come una piccola realtà piemontese delocalizzata nelle Marche. Mio padre ha trasmesso alla nostra famiglia questa passione per il vino e ci ha trasferito i suoi valori: il rispetto della terra, la passione e la dedizione al vigneto per poter avere un prodotto di altissima qualità, poi da vinificare, in cantina”. Come mai hai fatto questa scelta di vita, di proseguire in questo settore? “Per me è stata una scelta coraggiosa perché ho lasciato molti anni fa, la Poltrona Frau, per dedicarmi alla cantina, e ho sempre vinificato dagli inizi degli anni 2000. La scelta di vita è stata facile perché il settore del vino è un mondo affascinante, ricco di creatività ma anche di tradizione, dà grandi soddisfazioni”.  Hai mai avuto dei dubbi? “Dubbi? Ne ho avuti a volte, ma la scelta di proseguire poi è stata naturale, ormai sono più di 20 anni che portiamo avanti Fattoria Colmone e le Marche in tutto il mondo”. Hai degli eredi a cui trasmettere l’impegno per questa attività di famiglia? “Ho due figli maschi, il maggiore sta facendo carriera all’estero, e quindi è uno dei ‘cervelli’ che è andato a lavorare lontano dall’Italia, mentre il minore è ancora un po’ piccolo, ma ho speranza che possa proseguire la storia di famiglia nel vino. Diciamo che tutti e due i miei figli si sono inseriti nella cantina, aiutano quando ho bisogno e questo è motivo di grande orgoglio e soddisfazione. È un po’ quello che ci hanno insegnato i nostri genitori, abbiamo sempre lavorato fin da piccoli nel ristorante di famiglia ed io sto cercando di far lavorare loro nella cantina in modo che questa passione possa crescere anche nei miei ragazzi”. Quale consiglio ti senti di dare ad un giovane che vorrebbe intraprendere questo percorso? “Il consiglio che posso dare ad un giovane è di fare le cose con passione, nel rispetto delle tradizioni, ma tenendo sempre un occhio aperto e diretto all’innovazione perché comunque sono stati fatti grandi passi in avanti e la qualità del vino è migliorata tantissimo”. San Severino Marche è tra i comuni colpiti dal sisma, quanto è stato difficile affrontarlo? Poi nel 2020 è arrivata anche la pandemia da Covid… “In quel momento ero anche vice sindaco, mi ricordo che sono stati momenti durissimi, San Severino Marche è stato uno tra i comuni con il più alto numero di sfollati, abbiamo avuto l’aiuto della protezione civile e dei vigili del fuoco. Molto spesso per supportare la popolazione abbiamo cercato di farli sentire a casa, più che in missione. Questi volontari venivano invitati anche dalle famiglie e dai ristoranti, questo creava uno spirito di squadra molto forte. La pandemia è stata micidiale, svegliarsi un giorno, a fine febbraio… con dei rumors relativi a questo virus e poi, a marzo, mese in cui clienti di tutto il mondo hanno chiuso. Vivevamo in una grande incertezza, non c’era idea di cosa sarebbe potuto capitare, l’azienda comunque è riuscita a sopravvivere a momenti davvero duri, ora stiamo ricostruendo. In realtà anche il mercato internazionale ha subito delle grosse trasformazioni, molti importatori e distributori hanno sofferto i danni della pandemia e non ce l’hanno fatta, questo ha richiesto una ricostruzione dell’organizzazione commerciale in giro per il mondo anche per noi” Qual è la specialità della Fattoria Colmone della Marca? “La specialità di Fattoria Colmone è sicuramente la DOC, è la più piccola d’Italia, ‘I Terreni di San Severino Marche’ con la denominazione Moro che noi produciamo ormai dal 2006, con la quale abbiamo portato in giro per il mondo il nome delle Marche e del nostro comune. È una DOC unica per le caratteristiche che il Monte Pulciano acquisisce alle nostre altitudini, quindi ci rende unici nel nostro genere, da qui prende vita anche l’1,618. Ma un’altra delle caratteristiche, quella che forse all’inizio ci ha fatti diventare famosi nel mondo, è stata la vinificazione del bianco delle uve di San Giovese e Merlot che produciamo ormai da 20 anni. Sono delle vinificazioni molto particolari che sono state apprezzate in molti ristoranti stellati, dal Canada agli Stati Uniti fino al Giappone”. Il tuo vino, il ‘1,618’ in edizione limitata, è finito sulle tavole del G20 a Roma, te l’aspettavi questo brillante traguardo? Puoi raccontarci questa esperienza? Perché questo nome? “La storia dell’1,618 è bellissima. Mi fu detto ‘Perché non partecipi e non mandi i vini per il G20?’, io risposi ‘Ma dai, con tutte le cantine importanti è difficile che scelgano una realtà piccola come la nostra’ ed invece con grandissima sorpresa, ricevetti una telefonata ‘Guardate, il Dott. Cernilli, uno dei fondatori del Gambero Rosso, è considerato dunque uno dei grandi esperti del vino italiano, vi ha scelto, devi mettere il vino in macchina e portarlo senza fermarti mai a Roma. Una grande emozione. Ho saputo che il vino è stato molto apprezzato, talmente tanto che il sommelier del primo ministro, che a quel tempo, era Mario Draghi. Egli si era interessato al vino e a prenderlo in considerazione per tenerlo nelle cantine del primo ministro. Il numero è interessante perché 1,618 è il numero aureo, o proporzione divina, rappresenta l’armonia in natura. Le piramidi sono state costruite con questa ratio, così come il Partenone o l’Uomo Vitruviano di Dante, le galassie sono regolate da questa ratio, così come le spirali delle chiocciole o il rapporto tra ape maschio e ape femmina all’interno di un’arnia, è dunque un numero magico. Il più grande complimento che si può fare ad un vino è dire che è armonico”.  Oltre alle visite guidate, la tua famiglia punta anche su iniziative di carattere didattico culturale e ricreativo, come la vendemmia didattica, puoi parlarcene? “Facciamo spesso visite guidate sia ai nostri clienti italiani che ai turisti, offriamo delle degustazioni, il posto è incantato, siamo in cima ad una delle più belle colline delle Marche, con una vista a 360° che lascia senza parole. Cerchiamo quindi di divulgare quello che facciamo, sicuramente le degustazioni sono il modo migliore per introdurre le persone alle caratteristiche ed ai dettagli che normalmente non riuscirebbero a percepire, almeno per la maggior parte degli enoappassionati. La vendemmia didattica invece è una novità, abbiamo appena aderito, sarà un’ulteriore opportunità per avere persone che possano comprendere meglio qual è la passione che ci anima e quanta cura mettiamo nella selezione dei nostri prodotti”. Progetti in cantiere? “Il vino offre la possibilità di esprimere la propria creatività, la nostra produzione è sotto molti punti di vista atipica, facciamo dei vini che quasi solo noi produciamo, o perlomeno la maggior parte di essi. L’ultimo nato è il Petit Vermut, un Vermut artigianale ottenuto dal nostro vino di Petit Verdot, ed abbiamo in cantiere un progetto per realizzare un metodo classico sempre ottenuto da Blanc De Noir, quindi da Petit Verdot, che in realtà non è altro che una vinificazione in bianco come fanno del resto con il Pinot Noir per lo Champagne”.

01/03/2025 15:04
Camerino, la dipendente comunale Chiara Scarano va in pensione

Camerino, la dipendente comunale Chiara Scarano va in pensione

Mattinata speciale al comune di Camerino. L'amministrazione comunale e tutti i colleghi, infatti, hanno salutato la dipendente Chiara Scarano, dell'ufficio personale, che da oggi sarà in pensione. "Ringraziamo Chiara per il lavoro svolto per tanti anni - dichiara il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli - Va in pensione sicuramente un dipendente storico del comune, che ha dato un contributo sempre importante per la macchina amministrativa. A lei va l'augurio dell'amministrazione comunale per il raggiungimento di questo traguardo e per il suo futuro".

28/02/2025 17:40
Macerata, autovelox in superstrada: ecco dove e quando saranno attivi a marzo 2025

Macerata, autovelox in superstrada: ecco dove e quando saranno attivi a marzo 2025

La Prefettura ha reso noto il calendario delle postazioni degli autovelox che saranno installati lungo la superstrada nel mese di marzo 2025. Sul sito internet dell'ente, nell'apposita sezione dedicata, è possibile consultare l'elenco delle postazioni attive giorno per giorno. Un elenco che verrà aggiornato mensilmente. Da sottolineare come il calendario faccia riferimento agli autovelox gestiti sia dalla polizia stradale di Macerata che dalle polizie locali dei singoli comuni.  IL CALENDARIO COMPLETO DI MARZO 2025 1 marzo: P.L. Camerino Km 39+590 monti-mare 13:00-19:00 2 marzo: P.L. Caldarola Km 58+600 monti-mare 13:00-18:00 3 marzo: P.L. Tolentino Km 77+270 monti-mare 08:00-13:00; PL Montecosaro Km 12+400 mare-monti 08:00-13:00 4 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00; Polstrada Macerata Km 104+200 monti-mare 08:00-14:00 5 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00 6 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00; Polstrada Macerata Km 104+200 monti-mare 08:00-14:00 7 marzo: P.L. Caldarola Km 58+600 monti-mare 08:00-13:00 8 marzo: P.L. Tolentino Km 77+270 monti-mare 08:00-13:00 9 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00 10 marzo: P.L. Tolentino Km 69+200 mare-monti 08:00-13:00; PL Montecosaro Km 12+400 mare-monti 13:00-18:00 11 marzo: P.L. Caldarola Km 58+600 monti-mare 08:00-13:00; P.L. Corridonia Km 85+000 mare-monti 08:00-13:00 12 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00; Polstrada Macerata Km 104+200 monti-mare 08:00-14:00 13 marzo: P.L. Corridonia Km 85+000 mare-monti 13:00-18:00; P.L. Camerino Km 39+590 monti-mare 08:00-13:00 14 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00; Polstrada Macerata Km 104+200 monti-mare 08:00-14:00 15 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00; Polstrada Macerata Km 104+200 monti-mare 08:00-14:00 16 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00; Polstrada Macerata Km 104+200 monti-mare 08:00-14:00 17 marzo: PL Montecosaro Km 12+400 mare-monti 08:00-13:00 18 marzo: P.L. Tolentino Km 69+200 mare-monti 13:00-19:00; P.L. Corridonia Km 85+000 mare-monti 08:00-13:00 19 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00 20 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00; Polstrada Macerata Km 104+200 monti-mare 08:00-14:00 21 marzo: P.L. Camerino Km 39+590 monti-mare 08:00-13:00 22 marzo: P.L. Tolentino Km 77+270 monti-mare 08:00-13:00; P.L. Caldarola Km 58+600 monti-mare 13:00-18:00 23 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00 24 marzo: P.L. Caldarola Km 58+600 monti-mare 08:00-13:00 25 marzo: PL Montecosaro Km 12+400 mare-monti 08:00-13:00; P.L. Corridonia Km 85+000 mare-monti 13:00-18:00 26 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00; Polstrada Macerata Km 104+200 monti-mare 08:00-14:00 27 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00; P.L. Camerino Km 39+590 monti-mare 13:00-19:00 28 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00 29 marzo: P.L. Tolentino Km 69+200 mare-monti 08:00-13:00; P.L. Camerino Km 39+590 monti-mare 08:00-13:00 30 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00 31 marzo: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti 08:00-14:00; Polstrada Macerata Km 104+200 monti-mare 08:00-14:00

28/02/2025 16:00
Cessapalombo e Camporotondo, il vice ambasciatore indiano in visita: "Qui una grande comunità"

Cessapalombo e Camporotondo, il vice ambasciatore indiano in visita: "Qui una grande comunità"

Il vice ambasciatore dell'India in Italia, Amararam Gurjar, è stato ricevuto questa mattina nella sala consiliare del comune di Cessapalombo dal sindaco Giuseppina Feliciotti e dall’assessore Ermanno Micucci, insieme a una delegazione di residenti di origine indiana. Visita analoga è avvenuta anche nel comune di Camporotondo di Fiastrone, dove la delegazione è stata accolta dal sindaco Massimiliano Micucci. La visita arriva dalla volontà dell'India di rafforzare ancora di più i rapporti con l’Italia e con i territori dove c'è un maggior numero di residenti che provengono dall'India. "L’appuntamento che ci è stato concesso dai sindaci - ha detto il vice ambasciatore Gurjar - ci ha fatto molto piacere, perché l’obiettivo del nostro Primo ministro è quello di rafforzare i rapporti con l’Italia, soprattutto in ambito culturale, anche sulla spinta del lavoro avviato tra il nostro primo ministro e il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni. La comunità indiana è molto grande in queste zone e vi ringraziamo per la disponibilità che i vostri comuni hanno sempre avuto nei confronti dei nostri concittadini". Dal canto suo, il sindaco Feliciotti ha evidenziato come "le molte famiglie presenti a Cessapalombo e nelle vicine Camporotondo e San Ginesio, si sono integrate molto bene nel tessuto sociale. Il tempio, dedicato al culto della loro religione, che si trova a Colfano, nel comune di Cessapalombo, è poi un punto di riferimento per molti di loro che ci rendono partecipi della festa che ogni anno organizzano a ottobre". Un momento di commozione nel ricordare Kumar Manjit, il 50enne indiano, padre di famiglia, morto a ottobre scorso a seguito di un incidente stradale con la sua ape, a Tolentino e residente a Cessapalombo: "Era lui - ha detto Feliciotti - che organizzava con grande entusiasmo la festa e ci invitava a partecipare. Siamo sempre stati presenti. Credo che dopo la sua morte il tradizionale appuntamento non sarà più come prima". E a proposito della festa di Pargat Dives Bhagawan Valmiki Ji, la richiesta del vice ambasciatore è stata quella di installare una statua del dio Bhagawan Valmiki Ji nei pressi del tempio. "Ci rendiamo disponibili a valutare con gli uffici comunali i permessi necessari e ad accogliere la richiesta per l’installazione della statua - ha concluso il sindaco -, ci muoveremo sin da subito e aggiorneremo il vice ambasciatore su come si potrà procedere".      

27/02/2025 15:20
Carnevale a Macerata: dalle frappe agli scroccafusi, i dolci tipici del giovedì grasso (FOTO e VIDEO)

Carnevale a Macerata: dalle frappe agli scroccafusi, i dolci tipici del giovedì grasso (FOTO e VIDEO)

Oggi è giovedì grasso, il giorno che dà inizio alla settimana di Carnevale, ricca di musica, colori e costumi. Anche i dolci sono ormai diventati una tradizione, un modo per passare il tempo in famiglia durante la loro preparazione. Dolci di tutti i tipi e ogni luogo ha la sua ricetta tipica e di riferimento. "Abbiamo le castagnole, farcite con nutella o crema. Ci sono poi le classiche frappe, bianche e rosse. Infine i limoncini. Tipici della zona maceratese sono gli scroccafusi, che possono essere serviti con zucchero a velo o con alchermes - ci racconta Dante Pettorossi, titolare di Nino Caffè -. I più richiesti sono sicuramente le castagnole alla nutella, ma anche gli scroccafusi”. Questi ultimi, gli scroccafusi, venivano tradizionalmente cotti nel forno a legna e, secondo una superstizione, si diceva che se una persona entrava nella stanza mentre i dolci venivano preparati, il risultato finale poteva essere negativo. Ad oggi si fanno anche fritti, come le frappe o chiacchiere e le castagnole. I limoncini, una girella di impasto croccante fritto dal sapor agrumato, cambia nome a seconda della provincia; nel fermano infatti vengono chiamate arancine. Varie ricette quindi che vanno ad arricchire le tavole dei maceratesi, tra tradizione e gusto.  

27/02/2025 10:00
Recanati, prove di atterraggio per l'eliambulanza: testata l'idoneità di 10 siti

Recanati, prove di atterraggio per l'eliambulanza: testata l'idoneità di 10 siti

L’amministrazione comunale e le autorità di Recanati, in collaborazione con gli enti sanitari del territorio, hanno condotto questa mattina importanti test di atterraggio per l'eliambulanza dell'ospedale regionale di Torrette. Il Comune, infatti, è al lavoro per individuare siti idonei da utilizzare come elisuperficie per l’atterraggio in sicurezza dell’aeromobile di soccorso, con la finalità di garantire un servizio sanitario sempre più rapido ed efficiente per i cittadini recanatesi. La fase di studio preliminare del progetto ha visto l'individuazione finora di dieci siti, testati proprio questa mattina da 'Icaro' e dislocati in zone diverse della città leopardiana. Una volta concluse le prove, saranno rese note le aree più idonee per la realizzazione di tre aviosuperfici sulle quali attuare, nel prossimo futuro, il servizio di elisoccorso.  

26/02/2025 18:30
Macerata, arriva il giorno di chiusura dell'isola ecologica di Piediripa: nuovi orari per quella di Fontescodella

Macerata, arriva il giorno di chiusura dell'isola ecologica di Piediripa: nuovi orari per quella di Fontescodella

Da sabato primo marzo, il centro di raccolta di Fontescodella amplierà il proprio orario di apertura al pubblico. Sarà operativo dal lunedì al sabato dalle 8:00 alle 20:00 e la domenica dalle 8:00 alle 13:00, ad eccezione dei mesi di luglio e agosto. Contestualmente, dal 3 marzo verrà chiuso il centro di raccolta di Piediripa in via Volturno, come previsto dai piani di riorganizzazione del servizio. Cosmari informa, inoltre, che diversi anni è attivo il servizio di ritiro domiciliare di rifiuti ingombranti e sfalci. Le modalità di accesso al servizio sono indicate nel portale istituzionale del comune di Macerata e nel calendario annuale disponibile sul sito di Cosmari Ambiente. Il servizio è disponibile su tutto il territorio comunale e riguarda il ritiro di mobili, materassi, frigoriferi, lavatrici, televisori e grandi quantità di sfalci e potature. Per usufruire di questo servizio, è previsto un contributo economico: 5 euro al pezzo per rifiuti ingombranti ed elettrodomestici, 15 euro al viaggio per sfalci e potature con un volume massimo trasportabile da un autocarro, oltre a un diritto di chiamata di 15 euro per ogni intervento.

26/02/2025 17:10
Macerata, gli oli di scarto dalla cucina al motore: progetto nel segno del recupero

Macerata, gli oli di scarto dalla cucina al motore: progetto nel segno del recupero

Crescono ancora a Macerata gli oli vegetali esausti che dalle cucine Roadhouse (Gruppo Cremonini) finiscono nei motori come biocarburante per alimentare la transizione ecologica della mobilità personale. Nel 2024, infatti sono saliti a 930 kg gli oli vegetali esausti trasformati in biocarburante grazie alla collaborazione fra Cremonini ed Hera.  L’attività ha interessato 2 ristoranti del Gruppo Cremonini in provincia. In particolare, i Roadhouse di Macerata e Civitanova Marche, nei pressi del centro commerciale Cuore Adriatico. Il processo inizia con separazione e stoccaggio degli oli di scarto nelle cucine di ogni ristorante da parte di personale appositamente formato da Cremonini. Tali scarti (ad esempio, gli oli di frittura) sono poi prelevati da Hera nei ristoranti e sottoposti a un pretrattamento secondo i rigidi parametri di qualità della Multiutility, che consente poi l'ingresso nelle bioraffinerie, dove avviene la trasformazione in biocarburante. Hera, inoltre, cura trasparenza e tracciabilità dell’intero percorso, certificato da un istituto indipendente secondo lo standard AFNOR XP X30-901, il principale riferimento internazionale per l’implementazione di un sistema di gestione per progetti in ambito economia circolare. Gli oli raccolti a Macerata, si sono uniti a quelli raccolti in tutta Italia, nell’ambito di un progetto di respiro nazionale, che ha visto recuperare nel 2024 oltre 133 tonnellate di oli alimentari di scarto in 220 punti ristoro Chef Express, Roadhouse, Calavera, Smokerey, Billy Tacos e Wagamama. L'utilizzo di biocarburanti prodotti da tale raccolta ha permesso nel 2024 una riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra lungo l’intera filiera di produzione del biocarburante di circa l’83% rispetto al carburante fossile di riferimento per i trasporti, con una mancata emissione di 378 tonnellate equivalenti di Co2 (rispetto alla medesima produzione da fonti fossili).    

26/02/2025 15:10
Macerata, "Come faccio a capire quanto bere se devo guidare?": a lezione di nuovo codice della strada

Macerata, "Come faccio a capire quanto bere se devo guidare?": a lezione di nuovo codice della strada

Interessante incontro organizzato dall'Associazione della Polizia e dall'oratorio, lunedì al salone della Parrocchia Santa Madre di Dio di Macerata con il comandante della polizia stradale di Macerata, Alberto Luigi Valentini, ed il sostituto commissario Franco Carpineti, davanti ad un folto pubblico desideroso di frugare i dubbi sulle nuove disposizioni, che tanta ansia ha suscitato. Tra le novità evidenziate la sospensione immediata della patente per breve periodo, ma solo se si hanno meno di 20 punti. Nel dettaglio si parla di una sospensione per 7 giorni se si hanno da 10 a 19 punti e per 15 giorni se si hanno fino a 9 punti. Sono tantissime le violazioni che la prevedono: dal mancato uso delle cinture di sicurezza, all’uso del cellulare, al sorpasso vietato, al superamento della striscia continua anche con una sola ruota, il mancato rispetto della precedenza ai veicoli e ai pedoni, nonchè altre violazioni meno frequenti. Altro punto evidenziato è la guida in stato di ebbrezza e da parte di chi ha fatto uso di sostanze stupefacenti, nel primo caso cambia solo la sanzione più severa. Come ha sostenuto il presidente della Coldiretti Francesco Fucili, i ristoratori lamentano una forte diminuzione nel consumo di alcolici, che costituiscono un’eccellenza del territorio maceratese. Alle domande su quanto sia possibile bere, la risposta certa è solo quella di fare un alcoltest prima di mettersi alla guida e - se non si vuole utilizzare lo strumento del ristoratore - "ce ne sono molti in vendita ad un costo inferiore all’euro", come ha sostenuto l'assessore alla sicurezza Paolo Renna. Altro discorso per quanto riguarda l’uso di stupefacenti, in quanto la violazione è prevista anche se l’automobilista in quel momento non risulta alterato, ma ha fatto un uso di droga, rilevato al controllo. Si parte, pertanto, da un presupposto che appare piuttosto problematico: stabilire se l'effetto sia o meno presente. "D'altra parte chi fa uso di droga non può considerarsi sicuro alla guida", si è sottolineato durante il convegno    

25/02/2025 15:50
Civitanova, agenti in borghese e veicoli civetta: la polizia locale vara il "Piano Sicurezza"

Civitanova, agenti in borghese e veicoli civetta: la polizia locale vara il "Piano Sicurezza"

Dopo il Comitato per la Sicurezza e l'Ordine Pubblico, che ieri ha visto prefetto, sindaco,pPresidente della Regione e forze dell’ordine incontrarsi a Civitanova per dare una risposta ai recenti episodi di microcriminalità, è ufficialmente partito il Piano di Azione strategico organizzato dalla polizia locale in stretta collaborazione con l'amministrazione comunale. Già da ieri pomeriggio, gli agenti, sia a piedi che in auto, hanno effettuato una serie di controlli in molte zone della città e all’interno delle attività commerciali del centro e delle aree periferiche. A questi controlli si aggiungeranno, a partire dal weekend, anche una serie di interventi strategici incentrati sull'uso di personale in borghese e veicoli civetta, con l'intento di rafforzare le azioni repressive.  "Stiamo mettendo in campo tutte le forze per salvaguardare la sicurezza della città - ha commentato il sindaco, Fabrizio Ciarapica - Nessun allarmismo, ma maggiori controlli e interventi mirati. Mentre nei fine settimana saranno intensificati quelli da parte di carabinieri, polizia e guardia di finanza, così come emerso dal Comitato per la Sicurezza e l'Ordine Pubblico, con la polizia locale, abbiamo già attivato il Piano sicurezza. Gli agenti hanno incontrato commercianti e cittadini e hanno raccolto informazioni in un’ottica di collaborazione, fondamentale per contrastare qualsiasi forma di criminalità".  "La nostra presenza è stata particolarmente apprezzata dai commercianti - ha detto il comandante della Polizia Locale, Cristian Lupidi - Siamo determinati a garantire una città più sicura per tutti, e continueremo a monitorare il territorio con estrema attenzione, intensificando ulteriormente i controlli nelle zone più critiche. Il nostro impegno - assicura - è e sarà costante”.         

25/02/2025 14:10
Urbisaglia sostiene Norcia nella candidatura a Capitale Europea della Cultura 2033

Urbisaglia sostiene Norcia nella candidatura a Capitale Europea della Cultura 2033

Il comune di Urbisaglia ha ufficialmente aderito alla candidatura di Norcia a Capitale Europea della Cultura 2033, sostenendo con forza il progetto della Civitas Appenninica. "Questa adesione rappresenta un'importante tappa nel percorso di valorizzazione del territorio, unendo le forze con altre comunità dell'Appennino centrale per promuovere la ricchezza culturale e storica della regione", ha sottolineato il sindaco Riccardo Natalini. Urbisaglia, con la sua storia millenaria, le sue tradizioni radicate e il suo patrimonio culturale, si impegna a partecipare attivamente al progetto. L'obiettivo è quello di promuovere eventi, iniziative e collaborazioni che possano arricchire l'offerta culturale della regione e attrarre visitatori da tutta Europa. "Siamo convinti che la cultura possa essere il motore di un rinnovamento profondo per i nostri territori - ha dichiarato il sindaco Riccardo Natalini -. La candidatura di Norcia offre l'opportunità di mettere in luce le idee, le tradizioni e le innovazioni che caratterizzano l'Appennino. Vogliamo mostrare al mondo la ricchezza del nostro patrimonio culturale e la vitalità delle nostre comunità".  Il Comune di Urbisaglia, quindi, si impegna a partecipare attivamente alle iniziative promosse dalla candidatura di Norcia, collaborando con le altre comunità dell'Appennino per la realizzazione di un programma culturale ricco e coinvolgente. L'obiettivo è quello di presentare una candidatura forte e competitiva, in grado di valorizzare al meglio le potenzialità del territorio.  

25/02/2025 10:20
Civitanova, ripartono i corsi di ginnastica cinese

Civitanova, ripartono i corsi di ginnastica cinese

Sono aperte le iscrizioni per frequentare in maniera gratuita i corsi di ginnastica cinese organizzati dall’Assessorato ai Servizi sociali in collaborazione con il dottor Lucio Sotte, specialista clinico di chiara fama con esperienza pluriennale nel campo della ginnastica cinese e della medicina cinese in generale. Si tratta di un progetto che da anni il comune di Civitanova Marche promuove, nell'ambito dell'iniziative di socializzazione rivolte agli anziani, vale a dire persone che abbiano almeno 55 anni e accoglieranno un massimo di 180 persone. Come negli anni passati, le lezioni saranno articolate in due incontri settimanali della durata di un'ora ciascuno per i due gruppi, nella zona sud e nord della Città, a partire dall’11 marzo. I corsi proseguiranno fino al 30 maggio, sempre nei giorni di martedì e venerdì, presso la palestra del quartiere Risorgimento in via Ugo Bassi, 30 (dalle ore 10 alle 11) e il centro civico Fontespina 2000 di via Saragat, 33 dalle 11:15 alle 12:15. "Ricominciano nel periodo primaverile i corsi di ginnastica cinese organizzati dall’Assessorato alle Politiche sociali - ha detto l'assessore Barbara Capponi -. Si tratta di un progetto cui teniamo molto, che unisce benessere e socialità e coinvolge tantissimi cittadini che desiderano prendersi cura di sé e mettersi in relazione con gli altri. Tengo a ringraziare il dottor Sotte, che da anni mette a disposizione della collettività le sue preziose competenze collaborando con l'amministrazione comunale; l’obiettivo è quello di attivare servizi mirati per le persone in là con gli anni o in situazioni di fragilità, con l’intento di fare prevenzione offrendo percorsi a misura di tutti". Le domande saranno numerate, le iscrizioni sono aperte fino ad esaurimento dei posti. Chi è interessato dovrà presentarsi al terzo piano di palazzo Sforza per compilare la domanda nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00 martedì e giovedì dalle ore 15,30 alle ore 16,30. Info segreteria – Tel. 0733 822248    

25/02/2025 10:20
La guerra sta finendo: Europa e Zelensky sconfitti

La guerra sta finendo: Europa e Zelensky sconfitti

Da qualsivoglia prospettiva, sembra che ormai la guerra in Ucraina si avvii alla propria conclusione. E non possiamo che rallegrarcene. Vladimir Putin, presidente russo, e Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo, hanno già trovato la quadra, come si suol dire. E sono risoluti nella loro decisione di porre fine a questo sciagurato e osceno sconfitto, che già troppi lutti ha causato sia sul fronte russo, sia soprattutto su quello ucraino. Come prevedibile, e nonostante tutti i proclami del guitto Zelensky, attore Nato, e dei cortigiani europei del bellicismo atlantista, l'Ucraina non è nemmeno vagamente riuscita a imporsi e a trionfare sulla Russia. A quanto pare, abbassare la temperatura di un grado e chiudere i rubinetti di casa - come nel 2022 ci chiedevano di fare - non è servito a molto, se non a dare prova del tramonto dell'Occidente. Non era necessaria in effetti una scienza per prevederlo, e solo un'ideologia ottusa come quella dell'Unione Europea poteva far credere il contrario alle masse tecnonarcotizzate e teledipendenti. I veri sconfitti di questa guerra sono, naturalmente, il guitto di Kiev, del tutto simile ai burattini di Mangiafuoco, che una volta utilizzati non servono più e vengono gettati alle fiamme, e poi quell'Unione Europea che fin da subito ha pateticamente assunto la postura del servo e ora come servo senza dignità viene trattato fino in fondo. Non ha vinto soltanto Putin, che naturalmente ha ottenuto ciò che desiderava, frenando l'avanzata dell'imperialismo a stelle e strisce e bloccando finalmente la possibilità dell'ingresso dell'Ucraina nella Nato, braccio armato della violenza della civiltà dell'hamburger. Ha vinto anche il codino biondo che fa impazzire il mondo: soprattutto ha vinto sull'Unione Europea, che ora è più debole che mai ed è ancor più dipendente di prima rispetto al proprio padrone a stelle e strisce. Si potrebbe anzi dire, a posteriori, che questa è stata certamente la guerra della civiltà del dollaro contro la Russia, ma anche e non trascurabilmente il conflitto condotto da Washington contro l'Unione Europea, che ora esce con le ossa rotte. Viene platealmente punita per aver osato in passato guardare alla Russia e alla Cina, tradendo idealmente il proprio sempiterno padrone a stelle e strisce. E ora viene brutalmente riportata alla propria subalternità totale rispetto a Washington, vedendosi costretta a troncare ogni rapporto con la Russia e con la Cina: emblematico risulta il caso del gas, che ora l'Unione Europea è costretta ad acquistare a prezzi esorbitanti da Washington, e che prima, come è noto, comprava a prezzi contenuti da Mosca. E, mentre si registra questa Caporetto, la signora Ursula von der Leyen propone urbi et orbi il riarmo dell'Europa. Vi sarebbe da ridere, se solo non vi fosse da piangere. Il vertice di Parigi tra i paesi europei per discutere della guerra in Ucraina non fa, poi, che segnalare una volta di più la morte ormai evidente dell'Unione Europea, del tutto simile a uno zombie che ancora cammina ma che già da tempo ha abbandonato la vita. Si potrebbe anzi ragionevolmente asserire che l'epilogo della guerra in Ucraina possa intendersi come la pietra tombale sull'Unione Europea. La Russia di Vladimir Putin e gli Stati Uniti d'America del codino biondo che fa impazzire il mondo, Donald Trump, hanno già deciso che la guerra deve finire e lo hanno fatto escludendo integralmente l'Unione Europea dalle trattative. L'Unione Europea dunque continua a essere trattata come un servo senza dignità, ed è giusto che sia così, dato che essa stessa ha da subito assunto l'ignobile postura del servo. Essa, insieme con l'Ucraina del guitto Zelensky, attore Nato, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, è la vera sconfitta della guerra. Non solo perché è stata ridicolmente esclusa dalle trattative di pace, ma anche perché si trova ora a essere decisamente più debole di quanto già non fosse prima che la guerra principiasse. La vittoria di Washington si misura anche da questo: l'Unione Europea si trova ora a essere ancora più soggiogata dalla potenza a stelle e strisce, avendo spezzato i suoi legami con la Cina e con la Russia e trovandosi ora a dipendere in toto da Washington. Sì, la guerra d'Ucraina non è stata solo la guerra della civiltà del dollaro contro la Russia, colpevole di non genuflettersi al suo dominio: è stata anche la guerra che Washington ha condotto contro l'Unione Europea, per punirla per le sue precedenti simpatie verso la Russia e verso la Cina e per renderla ancora più subalterna al proprio dominio. Si pensi anche solo alla controversa questione del gas, che prima l'Europa acquistava a prezzi contenuti dalla Russia e che ora è costretta a comprare a prezzi esorbitanti dal cosiddetto amico americano. Per non parlare poi della Germania, tradizionalmente celebrata come la locomotiva d'Europa: la Germania si trova ora in una crisi profondissima, che si lascia inquadrare sotto il segno della recessione, come limpidamente affiora dal comparto automobilistico in crisi nera. Che succede se crolla la Germania? Non è difficile immaginarlo: con effetto domino, precipita l'intero costrutto tecnocratico dell'Unione Europea, tempio vuoto che santifica il capitale finanziario e quotidianamente umilia e mortifica lavoratori e ceti medi. Se, come ormai pare evidente sotto ogni profilo, l'Unione Europea dovesse crollare, allora non resterebbe che dire con le parole del poeta: nunc est bibendum. Intanto, Enrico Mentana, con l’usuale sobrietà, vomita odio verso i "manigoldi di cartone" (sic!) che osano sostenere le ragioni di Putin e di Trump, offendendo l’invaso: con un piccolo ripasso di storia, sarebbe d’uopo far notare al bardo del pensiero dominante, Mentana, che l’invaso è la Russia, gradualmente accerchiata dall’uccidente fin dagli anni Novanta.

23/02/2025 12:15
Il Rotary Club di Macerata celebra la Festa dei Mestieri: premiata Fiorella Ciamarra Girolami e nominato socio onorario Ugo Belles

Il Rotary Club di Macerata celebra la Festa dei Mestieri: premiata Fiorella Ciamarra Girolami e nominato socio onorario Ugo Belles

Una serata ricca di eventi e significati quella organizzata dal Rotary Club di Macerata in occasione della Festa dei Mestieri, dedicata alla valorizzazione dell’artigianato locale. Tra gli applausi del pubblico, Fiorella Ciamarra Girolami ha ricevuto il prestigioso Premio Tandoi, riconoscimento che celebra il talento e la dedizione degli artigiani del territorio. Consegnando la targa, la Presidente del Rotary Club di Macerata, Irene Tedone, ha sottolineato come l’artigianato rappresenti molto più di un mestiere: è espressione di creatività, un ponte tra passato e futuro. Fiorella Ciamarra Girolami incarna perfettamente questi valori, contribuendo alla valorizzazione della cultura artigiana e alla sua trasmissione alle nuove generazioni. La serata è stata arricchita dall’intervento dell’avvocato e socia del Club Luisa Surdi, che ha affrontato il tema della condizione femminile nel mondo del lavoro. Nel suo intervento ha evidenziato l’importanza di incentivare l’occupazione femminile, illustrando le misure previste dall’ordinamento a sostegno di aziende e privati per favorire l’inserimento lavorativo delle donne. Ha inoltre sottolineato come un aumento dell’occupazione femminile, il miglioramento delle retribuzioni e l’adozione di politiche di conciliazione vita-lavoro possano contribuire a contrastare il fenomeno dell’“inverno demografico”, che vede l’Italia tra i Paesi europei con il più basso tasso di natalità. Un altro momento di grande significato è stato il riconoscimento di Socio Onorario a Ugo Bellesi, giornalista e autore di numerosi volumi e pubblicazioni, attualmente collaboratore della rivista “Civiltà della Tavola”, edita dall’Accademia Italiana della Cucina di Milano. “Anche se il suo percorso da socio attivo si è concluso – ha dichiarato la Presidente Irene Tedone – il suo spirito rotariano resta parte integrante della nostra comunità. È un onore averlo con noi come Socio Onorario, in segno di riconoscenza per il suo impegno e il suo spirito di servizio, che hanno contribuito alla crescita del nostro Club”. Una serata intensa, all’insegna della celebrazione del talento, della cultura e dell’impegno sociale, valori fondanti del Rotary

23/02/2025 12:00
Interno Marche, il progetto di ORAstudio tra i “Best Projects 2024” di Archilovers

Interno Marche, il progetto di ORAstudio tra i “Best Projects 2024” di Archilovers

Il progetto architettonico per l’hotel Interno Marche, curato da ORAstudio, è stato selezionato come uno dei “2024 Best Projects” su Archilovers “per la sua straordinaria estetica, creatività e funzionalità”. Selezionato tra gli oltre 25.000 progetti pubblicati nel 2024, è inserito in una sezione speciale del portale Archilovers, la piattaforma internazionale dedicata ad architetti, designer, ingegneri. “Una bella notizia che ci riempie di gratitudine, che condividiamo con il nostro team e con tutti coloro che hanno lavorato insieme a noi a questo splendido progetto - la dichiarazione di ORAstudio, studio di architettura fondato nel 2017 da Cristiana Antonini, Claudio Tombolini, Michele Bonfigli e Federico Pisani - Arriva dopo un 2024 nel quale siamo cambiati, ci siamo evoluti e siamo cresciuti: molto di quanto fatto vedrà la luce nell’anno che sta arrivando e siamo davvero impazienti di poterlo condividere”. ORAstudio, fondato nel 2017 da Cristiana Antonini, Claudio Tombolini, Michele Bonfigli e Federico Pisani, è composto da un team multidisciplinare in grado di gestire compiutamente il processo progettuale e costruttivo. La mission è quella di creare dei progetti unici, grazie all’integrazione nello studio di diverse competenze, unite da una visione del lavoro moderna che si basa su professionalità, attenzione al cliente, innovazione, sostenibilità, rispetto e cura del servizio. Interno Marche è l'hotel che racconta 60 anni di design italiano e che nasce nella villa liberty di Tolentino che fu sede di Nazareno Gabrielli e Poltrona Frau. Il progetto architettonico e di interior design è stato curato da ORAstudio, ed ha ottenuto due certificazioni di eccellenza per la sostenibilità, entrambe con il massimo del punteggio: LEED®V4 for Hospitality di livello Platino con ben 87 punti, che attesta Interno Marche come primo Hotel LEED Platinum in Italia nel settore e terzo nel mondo, e la certificazione GBC ®Historic Building, protocollo per la conservazione, riqualificazione, recupero e integrazione di edifici storici. Interno Marche vuole essere summa e omaggio all’imprenditore - Franco Moschini - che attraverso Poltrona Frau e marchi come Cassina, Cappellini, Zanotta, Gebrüder Thonet ha contribuito alla diffusione del Made in Italy nel mondo. 3.600 m2 dedicati alla storia del design internazionale e ai suoi protagonisti con 25 camere e 5 suite long stay: diverse una dall'altra ed ispirate, ciascuna, allo stile del progettista cui sono intitolate oltre che ai 5 movimenti stilistici che hanno attraversato l’ultimo secolo. Alle 30 camere si aggiungono un lounge bar, il bistrot restaurant L’Opificio, una SPA con palestra.  

23/02/2025 11:50
Difficoltà quotidiane, come affrontarle

Difficoltà quotidiane, come affrontarle

Quando abbiamo un malessere tendiamo ad arrovellarci alla ricerca della causa e di una soluzione immediata, la mente viene invasa da pensieri ed ipotesi alternative che possano condurci ad una risposta. Mettiamo in atto un’ immane fatica che ha come unico risultato di  aumentare la confusione. Se, invece, provassimo a fare il contrario? Se cominciassimo a fermarci ad ascoltare il vuoto dentro di noi?  Concedersi di non far niente per permettere di far emergere un’energia naturale che risiede in noi ma che soffochiamo spesso con pensieri tossici ripetitivi o con  preconcetti condizionati dalla cultura e dal contesto in cui viviamo. Proviamo ad abbandonare ogni sforzo, prendiamoci un momento per respirare profondamente, per ridurre l’attivazione del sistema nervoso simpatico, responsabile della risposta “lotta o fuga”. La respirazione lenta e profonda stimolerà il sistema parasimpatico che induce calma e rilassamento. Ora immaginiamo il nostro volto felice, soddisfatto; questo semplice esercizio può riattivare energie nascoste che spostano la visuale dal malessere presente ad un altro lato di noi che può condurci a nuove prospettive, sistemando in modo naturale le cose. Più continuiamo ad analizzare il problema, più ci perdiamo dentro, la  nostra mente ha il potere di ingigantire le difficoltà con scenari a volte autolimitanti. Prendere le distanze dalla nostra inquietudine, osservarci in modo diverso può ridimensionare la realtà circostante a cui riusciamo a dare un significato differente. Rimanere fermi su opinioni rigide può condurci lungo una strada chiusa dove non troviamo una via d’uscita. Dall’altro, abbracciare la flessibilità, lasciarsi condurre dal flusso della vita ci apre a nuove prospettive, allora cominciamo a fare ciò che ci viene naturale, in modo spontaneo perché lì troviamo la nostra reale identità a la risposta giusta per noi. Cedere all’energia naturale che sentiamo dentro di noi ci consente di manifestare la nostra essenza. Prendere un primo distacco dal problema presente ci permette di non identificarci con esso, comprendiamo che stiamo vivendo un momento difficile, ma è solo un momento, noi non siamo il nostro malessere. Così proviamo a sostituire i pensieri negativi con quelli positivi. L’insegnamento più potente è l’accettazione dell’incertezza come parte dell’esperienza umana, la nostra vita è piena di situazioni imprevedibili per cui agire senza aspettarsi che ogni cosa sia perfetta ci può donare una sensazione di libertà e serenità.  

23/02/2025 11:00
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