Albo Unico Nazionale degli Architetti: cos’è?
Vi è un obbligo da considerare, al termine del percorso scolastico di architettura: il laureato può accostarsi alla professione previa registrazione all’Albo Unico Nazionale, gestito dall’Ordine Nazionale degli Architetti.
Il calcolo di professionisti quali architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori è gestito dall’Albo Unico Nazionale che rileva tutti gli ammessi negli Ordini provinciali italiani e consente di fare ricerche e consultare gli elementi concernenti un determinato professionista; inoltre ingloba il CNAPPC: Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori italiani.
Di cosa si occupa un architetto?
Chi desidera svolgere il mestiere di architetto deve assolutamente approfondire nel concreto, che tipo di mansioni potrà svolgere: i professionisti nell'ambito dell' architettura mettono a servizio le loro preparazioni tecniche per disegnare, progettare e svolgere un'azione di controllo su progetti già definiti.
Controllano e dirigono attività riguardanti il loro campo specifico, svolgono importanti studi sulle tipologie dei materiali impiegati nelle costruzioni e s'interessano persino di controllarne il percorso di costruzione e adattamento all'ambiente.
Il campo dell'architettura è molto vasto e comprende parecchie sfaccettature:
- Controllare rilievi, fare calcoli o sviluppare misurazioni;
- Sostenere progettazioni, costruzioni e esaminando anche opere civili e strutture industriali;
- Effettuare controlli presso i cantieri costruttori;
- Mettere in sicurezza e garantire la solidità di determinate strutture;
- Effettuare ricerche sulle particolarità tecnologiche dei materiali adoperati;
- Intervenire in occasione di restauri operando anche per garantire i recuperi architettonici;
- Progettare opere architettoniche
Il CNAPPC e le sue funzioni
Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori è un'istituzione pubblica presente all’interno del Ministero della Giustizia.
L'ente dispone e supervisiona l’apparato ordinistico italiano, con la mansione di organizzare l’Albo professionale, controllando le giuste prassi di attuazione della professione.
La carica istituzionale del consiglio permette allo stesso, di essere riconosciuto come tramite autorizzato dal Governo italiano, incrementando gli interessi politico/culturali nonché di formazione rivolte ai registrati.
Iscrizione all’Ordine: il percorso
Senza aver superato l’esame statale non è concesso registrarsi all’Albo Unico degli Architetti.
Il suddetto esame si svolge a cadenza annuale e in un paio di sessioni.
A queste fasi possono partecipare i possessori del titolo di studio idoneo, se acquisito entro il termine prefissato.
L'Esame da sostenere per iscriversi all'ordine statale, è organizzato in quattro prove: due analisi scritte, un compito pratico e una verifica orale.
Se l’Esame di Stato si concluderà con risultato positivo, il passo successivo sarà proprio quello di registrarsi all’Ordine degli Architetti, logicamente nella Provincia in cui si risiede.
Con l’iscrizione all’Ordine, il professionista potrà approvare progettazioni, ragguagli tecnici o cominciare il suo percorso da libero professionista.
Albo Unico degli Architetti: quali sono i vincoli formativi per chi ne è membro?
Quanti CFP occorrono?
I Corsi Accreditati per Architetti possono essere organizzati, oltre che da ordini e collegi, anche da associazioni di iscritti agli albi, e da altri soggetti autorizzati, come nel caso dei corsi accreditati e organizzati da Uniformare.
Quest'ultima è una realtà che ha preso consistenza nel corso degli anni, avvalorando sempre più la propria offerta formativa: professionisti della formazione, preparati e costantemente aggiornati, permetteranno analisi e confronti determinanti per svolgere la professione, anche nell’ottica di videocorsi che comunque permettano l’acquisizione dei giusti cfp.
Il supporto agli interessati è garantito da una sempre rinnovata scelta di proposte che, già dal sito, vengono largamente chiarite.
Occorre tenere a mente che per proseguire con la professione, l'immatricolato nell’albo, deve obbligatoriamente aver raggiunto un numero prestabilito di crediti: 60 crediti formativi professionali (CFP), dei quali 12 basati sulla preparazione inerente la deontologia e i regolamenti ordinistici.
Si possono dunque ottenere i Cfp indispensabili partecipando a congressi, praticantato, assemblee, accertamenti tecnici e a tutte le proposte istruttive ammesse e riconosciute dagli Ordini della categoria.
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