Lasciare fluire la vita: dall'uscita dalla "comfort zone" alla scoperta del proprio "demone"
Viviamo gran parte delle nostra esistenza pensando di poter controllare tutto, senza rischiare troppo, per non perdere le nostre certezze; abbiamo adempiuto alle aspettative della società e della famiglia di origine, così abbiamo trovato la nostra "Comfort Zone" dove non si sta malissimo, ma neanche tanto bene.
Poi arriva un momento, spesso un fattore scatenante esterno, che ti fa fermare un attimo dandoti modo di ascoltare una flebile voce interiore che ti chiede attenzione.
Possiamo, a questo punto, scegliere di dare spazio a questo "Sussurro della nostra Anima", che desidera essere vista o di ignorarlo, continuando, in maniera apparentemente tranquilla, la vita.
Quando optiamo per l’ascolto diamo inizio ad una nuova fase della nostra evoluzione.
Decidere di ascoltarci e di lavorare su ciò che sentiamo comporta un percorso spesso doloroso e allo stesso tempo vivo ed intenso, che ci permette di far posto ad un nuovo sentire e pensare.
Lasciamo andare il certo per accogliere l’incerto, lottiamo per uscire dalle nostre rassicuranti abitudini, per aprirci al nuovo che verrà, senza alcuna forma di controllo o di aspettativa su noi stessi o sugli altri; rispettiamo il naturale fluire degli eventi, fiduciosi che tutto nella vita accade per una ragione, perché da ogni esperienza, bella o brutta che sia, abbiamo molto da apprendere.
Impariamo a sostare nel disagio per comprenderlo e viverlo completamente per poi trasformarlo in un insegnamento, accedendo così ad un livello più alto di conoscenza di ‘Noi Stessi’, fino alla scoperta della nostra originaria Natura.
Allontaniamo i pensieri invadenti e limitanti lasciandoci guidare dal nostro Daimon, la nostra sapienza interiore più antica e pura a cui gli antichi greci davano molta importanza, perché è lui che rappresenta la nostra essenza più vera, il talento per cui siamo nati, che ci conduce a ciò a cui siamo destinati.
Esprimere il nostro Daimon ci porta alla Felicità che in greco è espressa appunto con la parola Eudamonia che significa la "buona riuscita del nostro Demone", cioè la realizzazione della nostra vocazione, l’unica in grado di donarci l’appagamento vero, cioè la felicità.
Iniziamo, in questo modo, a vedere il mondo con una nuova energia che vibra in tutto ciò che facciamo.
Così cominciamo a lasciare fluire la vita in tutta la sua bellezza, seguendo il nostro destino, impariamo a farci attraversare dalle emozioni senza bisogno di controllo, dandoci il permesso di sbagliare, liberi dal giudizio altrui, perché sappiamo che lungo la nostra strada non dobbiamo temere nulla se ci lasciamo permeare con fiducia dalla vita stessa.
Lasciare andare non significa debole rassegnazione, anzi implica una grande forza e libertà interiore, perché la nuova consapevolezza di chi siamo ci guida verso ciò che sentiamo giusto per noi. Con questa forma di accettazione rimettiamo in moto il cammino della nostra anima.
Lavorando su di noi, ci conosciamo, ci perdoniamo e ci accettiamo con pace interiore, arrendendoci alla nostra natura e a ciò che semplicemente è. Accogliamo ogni esperienza la vita ci porti, lasciando andare ogni attaccamento per aprire il cuore a sé stessi e agli altri per costruire legami autentici.
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