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Indipendenza emotiva, l'unica strada per una relazione sana

Indipendenza emotiva, l'unica strada per una relazione sana

Siamo abituati a  sentire parlare del narcisita per la frequenza con cui questi soggetti sono coinvolti in relazioni fatte di violenza psicologica e/o fisica, ma altrettanto importante è provare a capire quali sono le caratteristiche della vittima potenziale di questi soggetti.

Ricordiamo brevemente che il narcisista , secondo il DSM (Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) , è caratterizzato da manie di grandezza, necessità di essere adulato secondo la percezione che ha di sé stesso, e soprattutto mancanza di empatia. 

I soggetti con disturbo narcisistico di personalità tendono a svalutare le altre persone in modo da poter prevaricare ed affermare il loro senso di superirotà.

L’autostima di questi soggetti dipende dalla considerazione positiva degli altri che lui ricerca in modo ossessivo, ed è quindi, proprio per questo, molto fragile. 

Sono infastiditi dalle critiche degli altri e non tollerano il fallimento che li fa sentire così frustrati da generare in loro vere e proprie esplosioni di rabbia.  

Ma chi è la potenziale vittima di questi soggetti? La “preda” preferita è solitamente una persona, diremmo, empatica, all’opposto del narcisista. Ma è necessario fare alcune precisazioni.

Se è vero che l’empatia è la capacità di porsi nello stato d’animo dell’altro,  una cosa diversa è l’eccesso di empatia: quest’ultima caratteristica fa perdere di vista la propria individualità. Il proprio valore personale, i propri bisogni, desideri e necessità cedono di fronte a quelli dell’altro. Ed è proprio questa la caratteristica di molte vittime del narcisista.

In una relazione con un narcisita, queste tendenze porteranno la sua vittima a cercare di trovare sempre un senso e una giustificazione anche agli atti più turpi e violenti. 

Di fatto molto spesso la vittima non si rende conto di essere tale e di venire lentamente distrutta, ma pensa di essere lei quella inadeguata ad un rapporto con un soggetto di siffatta “pseudo-grandezza”.   

Giunge a mettere in dubbio le proprie percezioni, fino a convincersi che le continue svalutazioni subite siano fondate, con enormi sensi di colpa. 

Per questo continua a restare nella relazione, anche quando il narcisista diventa scostante, svalutante, fino ad accettare ogni tipo di sopraffazione, di violenza, e ad annullare completamente sé stessa e la sua stessa vita.

Di fatto la vittima non è tale in senso totalmente passivo. 

La sua insicurezza, la sua dipendenza emotiva,  causate da pregresse situazioni traumatiche, creano un gancio al narcisista.  E’ una sofferenza  intollerabile per la vittima pensare di essere abbandonata, e ciò  le fa giustificare e accettare anche che è inaccettabile. Confonde con l’amore la figura di chi la sta invece lentamente distruggendo. Tutto ciò non ha invece nulla a che vedere con una relazione sana nè tantomento con il sentimento di amore.

 

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