Ci ha lasciati Bergoglio, all'età di 88 anni. La dolorosa perdita - tale è sempre la dipartita di un essere umano - ci offre se non altro l'occasione per svolgere alcune considerazioni generali sulla sua figura e sul modo in cui ha gestito in questi anni la Chiesa di Roma. La prima doverosa precisazione riguarda il fatto che Bergoglio, tecnicamente, non è mai stato Papa: secondo quanto abbiamo mostrato estesamente nel nostro libro "La fine del Cristianesimo", Benedetto XVI non rinunciò mai al munus petrino, rinunciando soltanto al ministerium: spiegato in termini semplicissimi, Ratzinger rinunciò a esercitare il ruolo di Papa senza però mai rinunciare a quel ruolo.
Con l'ovvia conseguenza per cui rimase fino alla fine Papa: per questo motivo, l'elezione di Bergoglio nel 2013 fu un atto nullo più che invalido. Come è noto, il papa può essere uno soltanto e non si fa un nuovo Papa finché quello in carica non è morto o non ha rinunciato al munus, non al ministerium.
D'altro canto, Ratzinger ha continuato a vestirsi da papa anche dopo il 2013 e non ha mai detto apertamente che il papa era Bergoglio, giocando sempre su quella ambiguità che il giornalista Andrea Cionci ha definito "codice Ratzinger". Dunque, a conti fatti, la sede papale risulta vacante fin dal 31 dicembre del 2022.
Per quel che concerne il modo in cui Bergoglio ha amministrato la Chiesa, limitandoci anche in questo caso a sunteggiare ciò che abbiamo scritto nel nostro libro prima citato, possiamo dire che egli ha favorito in ogni modo i processi in atto di evaporazione del Cristianesimo, promuovendo una neochiesa smart e liquida, post-cristiana e aperta all'immanenza nell'atto stesso con cui si è chiusa integralmente alla trascendenza.
Quella di Bergoglio è stata una religione del nulla, nella forma di un nichilismo postcristiano che di fatto ha contribuito a svuotare del tutto il cristianesimo rendendolo semplice copertura ideologica della globalizzazione liberalprogressista. Se Ratzinger aveva resistito eroicamente all'evaporazione del Cristianesimo, mettendo al centro la tradizione, la filosofia e la teologia, e per questo motivo venendo osteggiato senza tregua dall'ordine dominante, Bergoglio ha agito nella maniera diametralmente opposta e proprio per questo è stato da subito il beniamino dell'ordine egemonico: anziché resistere alla evaporazione del Cristianesimo, la ha propiziata in ogni modo.
Ha svuotato il cristianesimo, rendendolo di fatto indistinguibile dalla civiltà dei consumi: ai tempi di Bergoglio, il buon cristiano e il buon consumatore coincidono in tutto e per tutto. Negli anni settanta Pasolini notava che il cristianesimo era a un bivio fondamentale, così cristallizzandolo: o il cristianesimo ripartirà dalle origini e dalla opposizione a un mondo che non lo vuole più oppure si suiciderà e si scioglierà nella civiltà dei consumi.
Con Ratzinger abbiamo assistito al tentativo di dar vita alla prima ipotesi di Pasolini. Con Bergoglio viceversa abbiamo rilevato il trionfo della seconda. Ecco, in sintesi, il giudizio critico su Bergoglio. Il fatto che il discorso mainstream lo stia celebrando a reti unificate, dopo aver sempre criticato spietatamente Ratzinger perfino dopo la sua dipartita, non è se non la conferma di quanto abbiamo poc'anzi sostenuto.
Il bacio nel dipinto "Les Amants" di Renè Magritte riesce a sublimare l’essenza della dicotomia tra vicinanza ed estraneità degli amanti. Il panno che copre il volto dei due protagonisti, che si baciano, è il simbolo della separazione nell’intimità, di quella distanza emotiva, frutto della paura di un disvelamento autentico della propria entità.
Una difficoltà di connessione profonda, che, invece di allontanare, accende e ad alimenta il desiderio. Uno slancio nato dalla mancanza, una tensione all’altro placata solo dalle carezze del prescelto. Assenza e disponibilità rappresentano l’eterna danza su cui si muovono gli amanti.
Una coreografia che si nutre di insicurezza, dove si impara a vivere la presenza nell’assenza, perché è nella lontananza che la relazione si nutre di intensità per un incontro che forse avverrà.
Il confine tra il reale e l’ideale è labile, l’amante una proiezione del nostro sogno d’amore, un dialogo interiore con uno sconosciuto nel silenzio di un’esperienza non ancora vissuta. Nel non detto le loro parole, il noi l’illusione di pochi istanti. Non esiste il progetto, solo l’attimo presente che nella sua potenza si veste di eterno.
Un mondo fragile, costruito tra due anime al di fuori di un tempo e di uno spazio, vita rubata, rituali che nel tempo scriveranno la loro storia. La precarietà la loro condizione. In ogni saluto il dubbio di un addio, poi subito dissipato dalla sete di rinnovare il patto silente.
Rivoluzionari che sfidano il rischio, nessuna richiesta, solo dono. Esseri vulnerabili nell’incertezza del domani, l’impulso più tenace di ogni ragione. L’illusione di libertà li muove l’uno verso l’altro, per poi incontrarsi stretti in un mondo che esclude la realtà fuori, il segreto loro complice, il taciuto una presenza ingombrante.
Il tempo dell’attesa si muove tra la nostalgia di quello che è stato ed il desiderio di ciò che sarà. Due esseri imperfetti nella loro fragilità, alla costante ricerca dell’ebrezza di nuove emozioni sopite nel tempo, ma inconsapevoli figli di una ferita da guarire.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente le controversie che possono insorgere tra cittadino ed Azienda Sanitaria Territoriale, in particolare quando la stessa viene meno ai propri doveri.
Di seguito la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da un nostro lettore di Macerata, che chiede: "Nel caso in cui sono costretto a rivolgermi ad una struttura sanitaria privata non convenzionata, posso chiedere il rimborso delle relative spese all’Ast?".
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ai controversi rapporti tra cittadino ed Asur riguardo alla tempestività delle cure mediche non rimandabili. A tal proposito è utile riportare una recente sentenza di merito secondo la quale, "il paziente che si rivolge ad una struttura sanitaria privata, non convenzionata con il sistema sanitario nazionale, ha diritto al rimborso delle spese mediche se il ricovero è stato effettuato in stato di urgenza e necessità”, il tutto accertato sulla base dei presupposti richiesti dalla disciplina dettata in materia sanitaria dal D. Lgs. n. 502/1992.
Ed invero, il D. Lgs. n. 502/92, in particolare l'art. 1, stabilisce che il Servizio sanitario nazionale assicura, attraverso risorse pubbliche, i livelli essenziali di assistenza nel rispetto dei principi della dignità della persona umana, del bisogno di salute, dell'equità nell'accesso all'assistenza, della qualità delle cure e della loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze e prevede che siano posti a carico del Servizio sanitario le prestazioni sanitarie che presentano, per specifiche condizioni cliniche o di rischio, evidenze scientifiche di un significativo beneficio in termini di salute, a livello individuale o collettivo, a fronte delle risorse impiegate.
Tenuto conto di ciò, l’elemento essenziale di discrimine nel riconoscere o meno l'insorgenza del diritto soggettivo al rimborso delle suddette spese da parte della Azienda Sanitaria territorialmente competente è l'effettiva ricorrenza di una comprovata situazione, non soltanto di pericolo di vita o di rischio di aggravamento della malattia per l'assistito, ma anche di impossibilità per la struttura pubblica convenzionata di offrire a costui l'intervento o la cura nei tempi e modi utili, alla luce delle conoscenze medico - scientifiche.
Pertanto, l’urgenza ed indifferibilità dell'intervento terapeutico da un lato, ed impossibilità per la struttura pubblica di approntare in modo tempestivo tale intervento dall'altro, costituiscono vere e proprie condizioni legislativamente imposte per il riconoscimento del diritto soggettivo al rimborso da parte del SSN delle spese sanitarie sostenute in regime di assistenza non convenzionata.
Ebbene, in risposta al nostro lettore risulta corretto affermare che, "sussistono i presupposti per il riconoscimento del diritto al rimborso delle spese mediche affrontate dal paziente da parte dell’Asur quando tale intervento è caratterizzato da un’effettiva situazione di urgenza e lo stesso risulta adeguato perché migliorativo delle condizioni fisiche della ricorrente e della sua aspettativa di vita, sempreché il Servizio sanitario nazionale non poteva offrire in tali tempi l'assistenza specializzata richiesta per l'esecuzione dei trattamenti terapeutici" (Tribunale di Brindisi, sentenza n. 1059/2020).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Quando si parla di salute e forma fisica, spesso l’attenzione si concentra esclusivamente sul peso corporeo. Tuttavia, questo dato da solo fornisce un'informazione limitata e non riflette in modo accurato la reale composizione del nostro corpo. I parametri antropometrici, infatti, sono numeri “sterili” se non vengono integrati con un'analisi più approfondita, come quella della composizione corporea. Due persone con lo stesso peso possono avere strutture corporee profondamente diverse: una può presentare una maggiore quantità di massa muscolare, l’altra una prevalenza di massa grassa.
Per comprendere davvero come siamo fatti e per monitorare il nostro stato di salute, è quindi fondamentale valutare la composizione corporea in modo semplice, affidabile e accessibile. Tra le metodiche più diffuse per farlo troviamo la bioimpedenziometria (BIA), un esame non invasivo e indolore che utilizza un impedenziometro per far passare una corrente elettrica a bassa intensità attraverso i tessuti corporei.
Poiché il corpo umano è costituito in media per il 65% da acqua, e i diversi tessuti si comportano come conduttori o isolanti in base al loro contenuto idrico, la BIA sfrutta queste proprietà per ottenere informazioni dettagliate. I tessuti magri, come i muscoli, conducono bene l’elettricità grazie all’elevata presenza di acqua ed elettroliti, mentre i tessuti adiposi e le ossa si comportano da isolanti. Attraverso la misurazione di resistenza e reattanza, e l'elaborazione dei dati tramite software dedicati, è possibile ottenere una stima accurata dello stato nutrizionale, idrosalino e metabolico della persona.
La BIA consente, ad esempio, di valutare la massa grassa, la massa magra, il contenuto di acqua corporea totale, e la sua distribuzione tra compartimenti intracellulare ed extracellulare. Questi dati permettono anche di individuare condizioni cliniche specifiche, come l’obesità sarcopenica – caratterizzata dalla presenza di massa grassa in eccesso e ridotta massa muscolare, spesso non evidente guardando il solo peso. È inoltre possibile rilevare ritenzione idrica, edema, e perfino situazioni più gravi come la cachessia, una marcata perdita di massa muscolare legata a malattie croniche.
Anche per chi pratica sport, la bioimpedenziometria rappresenta uno strumento prezioso. Monitorare la massa muscolare è fondamentale per prevenire eventuali riduzioni, che possono verificarsi in seguito ad allenamenti troppo intensi o prolungati, oppure a causa di un’alimentazione non adeguata al tipo di sforzo fisico sostenuto e al livello di idratazione. Valutare regolarmente la composizione corporea consente quindi di ottimizzare sia la performance atletica che il recupero, riducendo il rischio di infortuni e sovraccarichi.
Conoscere la propria composizione corporea è quindi un passaggio fondamentale prima di intraprendere un programma alimentare o un percorso di attività fisica. Questo consente di stimare in modo personalizzato il metabolismo basale, il fabbisogno energetico e di monitorare con precisione le variazioni dei diversi compartimenti corporei. La BIA si configura così come uno strumento essenziale per pianificare interventi efficaci e realmente su misura, che puntano al miglioramento della salute e del benessere complessivo.
Nei giorni di Macerata Racconta è quasi fatale, per accadimenti che si narrano attorno a protagonisti cittadini, raccomandare una rilettura delle “Lettere di Abelardo ed Eloisa”. Nel nostro caso sono più lettere di missione per fruire di una relazione che accorate rimembranze di una passione, ma sempre di sentimenti si tratta.
Come ognun sa la vicenda dei due amanti francesi è struggente e intensissima: ha percosso dal Medioevo ai giorni nostri il cuore di chiunque l’abbia ascoltata. Condensata, andò così: otto secoli or sono una bellissima fanciulla sedicenne colta e bionda, Eloisa, s’invaghì di Abelardo, maestro filosofo di enorme popolarità. I due, come scrivono, si amano “follemente e senza prudenza” – e qui torna la nostra attualità – e finiscono non bene: lei incinta e in convento, lui evirato e scomunicato.
Ma molti anni dopo si scambieranno queste lettere dove si e ci raccontano l’amor perduto che per lei è rimpianto e per lui dannazione. Si parva licet vicenda simile si vive a Macerata con due protagonisti che chiameremo Senzalardo lui visto che è magro e attempato e Micalòlisa lei in perenne lotta con l’anagrafe. E forse in ossequio alla sentenza popolare che sostiene: con l’uso non si consuma. Di che cosa si tratti ognuno è libero d’interpretare. Or bene pare che queste lettere di missione giacciano, alimentando più che la compassione il pettegolezzo divertito di solerti funzionari municipali, tra l’ufficio del personale e l’ufficio cassa in attesa di riscossione.
Si citano in queste “lettere”, viaggi che Senzalardo e MIcalòlisa hanno compiuto per conto della cosa comune e per il bene comune in alcuni appuntamenti tra il festivaliero, l’incombenza di parte e l’esposizione ostentata di risultati ai così detti stakeholders.
Anche Abelardo ai suoi tempi girava molto e anche Eloisa, da quel che si diceva, amava compiacersi della sua popolarità. Ma la particolarità di queste lettere di missione è che Senzalardo e Micalòlisa chiedono il rimborso, attestando il medesimo e contemporaneo impegno, con un viaggio separato, ma con l’affitto della medesima dimora. È un po’ come a Natale quando ci ripropongono “Una poltrona per due”, in questo caso sarebbe una matrimoniale per due: letti uniti, ma conti separati!
Attenzione, non bisogna farsi prendere da fervori pentastellati che c’è spreco di pubblico denaro e dunque puzza d’irregolarità: pare che, fino a Corte dei Conti contraria, due amministratori della medesima giunta possano andare a soddisfare la stessa incombenza con due missioni distinte. Semmai balza all’occhio che il numero di camera e, da quel che si mormora a livello corridoio, l’indirizzo dell’albergo siano i medesimi in entrambe le lettere di missione, ma può capitare che, a esempio, la stanza sia grande e si decida di fare a metà delle spese di soggiorno.
Se poi l’uso del talamo sia stato promiscuo non è pertinenza amministrativa. Semmai diventa imprudenza, ma pare che si amino come già Abelardo ed Eloisa al di là di ogni prudenza – un convegno dei nostri due celebratosi il 25 aprile. Pare che Micalòlisa si già assolta dal vincolo matrimoniale, ma aspetta ansiosa la liberazione di lui con la consorte che a quel che si sa fa una certa resistenza. Comunque pare che dismessa le fascia tricolore Senzalardo si sia diretto con l’amata a San Severino dove in un noto locale – complimenti per la scelta gastronomica, si mangia davvero bene, un po’ meno per quella sulla privacy, non ha salette riservate – sulla strada per Crispiero, buen retiro del nostro, i due hanno pranzato in corrispondenza di affettuosi sensi.
Per la verità Micalòlisa è stata – così riferiscono gli involontari astanti – occhiuta dispensatrice di consigli alimentari preoccupata, e giustamente, della tenuta fisica di lui: poco pane, niente dolci, vitella tenera in attesa di altra e ben più raffinata carne da consumarsi in altro modo, certo un tartufetto, un bicchier di ottimo vino, ma niente stravizi. Micalòlisa indossava un manteau bluette damascato in stile militar-tardobarocco – del resto lei alberga palazzi barocchi che sente come cosa o casa sua a Macerata – su un pantalone candido, Senzalardo impeccabile in tailleur blu notte con camicia bianca e cravatta regimental sui toni scuri. Lui la guardava estasiato ben consapevole che in agro cecorum beati monoculi, mentre lei già pregustava il finale: come cavallini a perdifiato lungo la via agra dell’amore nel giorno della resistenza. Almeno così a Macerata si racconta.
Il comandante della polizia locale di Macerata Danilo Doria ha firmato un'ordinanza relativa alla regolamentazione temporanea della circolazione per Borgo Santa Croce.
Il provvedimento si è reso necessario a seguito del sopralluogo effettuato oggi dagli agenti della polizia Locale dopo la richiesta di intervento da parte di un cittadino per problemi di viabilità su un tratto di carreggiata di Borgo Santa Croce interessato da avvallamenti e fratture del fondo bituminoso. L'Apm è stata interessata per i relativi interventi.
Il provvedimento della Polizia locale prevede nel tratto di Borgo Santa Croce dal civico 155 al 159, da oggi e fino al termine dei lavori con orario 0-24, il divieto di transito e l'interruzione della circolazione stradale per tutte le categorie di veicoli e pedoni e il limite massimo di velocità in 30 km/h.
Tra le prime cose da fare se se ne deve installare uno in casa, nel condominio o in negozio o in ufficio c’è contattare una ditta e chiedere un preventivo per l’ascensore: serve a farsi un’idea della spesa da sostenere, ma anche dei tempi e degli interventi necessari per la realizzazione dell’impianto. Come sempre quando si tratta di lavori in casa il consiglio è, se possibile, di chiedere più preventivi diversi a ditte differenti in modo da farsi un’idea più completa delle soluzioni disponibili e dei relativi costi. La parte più difficile in questo caso potrebbe essere confrontare i vari preventivi per ascensori ricevuti alla ricerca di quello migliore e non solo più conveniente in termini economici: ecco qualche consiglio utile per districarsi tra le varie cifre e voci.
Confrontare i preventivi per l’ascensore online su Ascensoristi.com
Molto popolari quando si tratta di scegliere fornitori domestici come quelli di gas ed energia per esempio, i comparatori online possono essere uno strumento utile anche nel momento della scelta della ditta di ascensori: questi siti permettono, infatti, di impostare prima una serie di criteri per la selezione dei professionisti e di confrontare in un secondo momento le soluzioni offerte dalle singole ditte o tecnici. Se stai cercando professionisti esperti nella manutenzione, installazione e riparazione di ascensori e montacarichi, Ascensoristi.com è il punto di riferimento ideale: ti offre la rete dei tecnici qualificati più rapidi, sicuri e certificati per il corretto funzionamento del tuo impianto elevatore.
Come confrontare preventivi per ascensori diversi e a cosa fare attenzione
A preventivi in mano, leggere e confrontare le singole voci è il modo migliore per rendersi conto di quale conviene di più: non tutte le ditte di ascensori, infatti, offrono gli stessi servizi soprattutto nella fase post-vendita.
Il prezzo indicato nel preventivo dell’ascensore o del montacarichi potrebbe includere la sola installazione e non anche il collaudo necessario prima di metterli in funzione. A un totale più alto richiesto in fase di preventivo potrebbero corrispondere condizioni migliori per quanto riguarda la garanzia dell’ascensore o del montacarichi (che in genere dura un anno). Ci sono ditte che comprendono nel preventivo dell’ascensore anche il costo dei lavori di muratura, adeguamento degli impianti elettrici, eccetera necessari per l’installazione. Altri ascensoristi prevedono – e la formula è sempre più comune – un costo extra che copre l’intervento 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 in caso di malfunzionamento o emergenze e/o la manutenzione periodica prevista per legge.
Scendere nel dettaglio di ogni singola voce del preventivo dell’ascensore, capire cosa copre e confrontarla con altre voci simili di preventivi di altre aziende è l’unico modo insomma per capire cosa si sta pagando e quanto.
Naturalmente perché sia possibile confrontare i preventivi degli ascensori in modo così dettagliato è indispensabile trasparenza da parte delle varie ditte nel compilarli, che è di per sé indice di affidabilità e professionalità degli esperti ascensoristi a cui ci si è rivolti. Da clienti è altrettanto importante riuscire a fornire alla ditta a cui si richiede il preventivo per l’ascensore informazioni dettagliate e precise su numero di piani, metrature delle cabine, numero di condomini se l’ascensore è condominiale, eccetera sulla base di cui formularlo.
Anche uno dei cinque castelli di Caldarola sarà protagonista dell’iniziativa nazionale Primavera nei borghi, organizzata da Archeoclub d’Italia. Grazie alla sede Marca di Camerino, presieduta da Fiorella Paino, per la manifestazione in programma in tutto lo Stivale domenica 27 aprile, sarà coinvolto anche il borgo di Pievefavera di Caldarola.
Al mattino dalle 10 alle 12.30, e al pomeriggio dalle 15.30 alle 18, sarà possibile partecipare alle visite guidate nel borgo medievale, nell’area archeologica e nell’Antiquarium, da poco inaugurati dopo i lavori di riallestimento. Sono infatti stati eseguiti i lavori di ristrutturazione nel piccolo museo che ha riaperto le sue porte ai visitatori, offrendo di nuovo la possibilità di ammirare la sua collezione archeologica, frutto dei ritrovamenti casuali restituiti dal territorio, grazie anche al senso civico di tanti cittadini, e dallo scavo della Soprintendenza che ha interessato la villa romana rinvenuta nell’area adiacente all’Antiquarium. Sarà dunque possibile vivere un'esperienza completa, integrando la visita agli scavi con l'esposizione museale e il gioiello del piccolo borgo. L’obiettivo della manifestazione è quello di conoscere la bellezza del territorio e promuoverne la ricchezza ambientale e architettonica anche attraverso l’arte: è per questo che alle 17 è in programma anche una lettura a più voci sulla Marchesa Margherita Sparapani Gentili Roccapadule a Pievefavera.
Una performance che riguarderà la nobildonna nata a Camerino nel 1735, viaggiatrice e appassionata di letteratura e scienze naturali. «Siamo grati alla sede di Camerino dell’Archeoclub e alla sua presidente - dice il sindaco di Caldarola Giuseppe Fabbroni - per aver scelto Pievefavera in occasione della giornata nazionale Primavera dei borghi. Una vetrina importante per l’area archeologica e l’Antiquarium da poco riaperti ai visitatori. Questa iniziativa è anche l’esempio di come si debba fare squadra tra territori, valorizzando non solo le bellezze del proprio Comune, ma anche quelle dei centri vicini». L’evento è patrocinato dal Comune di Caldarola e vedrà anche la sinergia dell’Associazione Olio Coroncina che preparerà la degustazione dell’olio evo Coroncina, tipico di questa zona.
Giovedì 24 Aprile si è svolto a Recanati l’incontro dal titolo Ambiente e Rifiuti: Verso La Strategia Rifiuti Zero con le classi prima e seconda dell’Istituto Comprensivo Badaloni - primaria Carlo Urbani, a Recanati, organizzato da Marche Rifiuti Zero insieme a due volontari dell’Associazione Il Borgo di Montecosaro, Chiara e David.
Con le due classi siamo partiti da Wall-e, il film della Pixar del 2008, che racconta di un futuro apocalittico in cui il nostro pianeta diventa inabitabile a causa della sovrapproduzione di rifiuti. Come i bambini hanno subito notato, quel futuro è sfortunatamente plausibile e la cosa che li ha fatti subito riflettere è stato che quel pianeta era vuoto e Wall-e si sentiva fondamentalmente molto solo. L’associazione tra solitudine e rifiuti li ha prontamente ispirati: per un mondo più pulito bisogna agire insieme!
Abbiamo poi visto alcune azioni che possiamo mettere in pratica prendendo da esempio il piccolo robottino. Wall-e ha due superpoteri, definiti così anche dai bambini: il primo è quello di saper come smaltire i rifiuti, che nel cartone il robottino compatta e mette da parte, mentre noi possiamo fare la raccolta differenziata per fare in modo che vengano poi riciclati; il secondo invece è saper riconoscere cosa è un rifiuto e cosa no. Wall-e, infatti, colleziona tutti gli oggetti che possono tornargli utili, come un pezzo di ricambio, una lampadina o una scarpa che diventa un vaso. Anche noi dobbiamo specializzarci nel saper distinguere cosa può avere una seconda vita e cosa no. I bambini, però, sono già più bravi degli adulti: Giulia ci racconta che regala i i suoi vestiti alla sorella più piccola; Irene si diverte a trasformare vecchi cartoni in lavoretti con cui decora la sua camera; Riccardo aveva donato tutti i giochi di quando era più piccolo alla Caritas, che ha provveduto a regalarli ad altri bambini che potevano averne bisogno.
Tra quiz e giochi, Chiara e David hanno parlato ai ragazzi della Strategia Rifiuti Zero, attraverso le Tre R dell’economia circolare: Riduci, Riusa, Ricicla. Dopo aver appurato che i rifiuti in natura non esistono e sono prodotti solo dall’uomo, abbiamo cercato soluzioni e azioni adatte ai bambini e soprattutto alle scuole. Gli alunni hanno raccontato ai volontari dell’associazione Il Borgo che la loro è una scuola plastic-free e ognuno di loro ha la sua personale e colorata borraccia, mentre le maestre hanno ognuna una tazza in ceramica per il caffè. Al momento della ricreazione hanno anche fatto vedere loro che da casa si portavano la merenda preparata dai genitori: su suggerimento delle maestre, i genitori si sono organizzati per preparare merende salutari e, anche queste, non imballate.
Nella seconda parte dell’incontro abbiamo invece lavorato con la fantasia. Partendo dal fumetto Le Avventure di Superborghetto per Salvare l’Ambiente, scritto proprio dagli stessi volontari de Il Borgo, ogni bambino ha immaginato un Supereroe dell’Ambiente che potesse aiutare il mondo a diventare un posto a Rifiuti Zero. Ognuno di loro si è sbizzarrito a raccontare la storia e il potere del proprio eroe. Hanno immaginato GatMiao, un gatto in grado di far scomparire i rifiuti miagolando, una fata in grado di trasformare la plastica in fiori, Ninja abilissimi a raccogliere i rifiuti, poi ancora una Superfarfalla in grado di attirare sulle sue ali tutte le cartacce che sono a terra ed infine Polvere-man, un supereroe che polverizza i rifiuti in una sostanza che aiuta a far crescere gli alberi da frutto e tanto altro.
La mattinata si è conclusa tra abbracci e tanta speranza verso un mondo più pulito da costruire insieme. La cosa che ha colpito di più i volontari è stata vedere tanti bambini entusiasti di prendersi cura dall’ambiente, accompagnati da maestre consapevoli e da una scuola impegnata, che li aiuta a conoscere il mondo per quello che è, grazie anche ad iniziative come queste. Alla fine, come ci insegna anche il finale di Wall-e, l’unico modo per amare il pianeta è quello di amare prima noi stessi e il nostro prossimo, che sia un compagno di scuola, un fratello o un genitore. Così che il cambiamento non arrivi solo grazie a delle rigide regole ma sia possibile a partire dall’Amore che proviamo per ogni essere vivente.
Viaggiare all'estero è un piacere e un'esperienza che arricchisce la nostra vita. Quando prepariamo il programma di viaggio e la valigia, facciamo poco caso all'importanza del tasso di cambio, cioè al prezzo della valuta che dovremo utilizzare nel Paese straniero dove atterreremo.
Se il viaggio è all'interno dell'Eurozona, ovvero in una delle 20 nazioni che hanno adottato l'euro, neanche dobbiamo preoccuparcene. Tuttavia basta organizzare un viaggio in Polonia, in Norvegia o in Svezia, per restare nel nostro continente, ed ecco che nella lista delle cose di cui occuparsi rientra anche la moneta locale, necessaria per l'acquisto di souvenir, del biglietto d'ingresso a eventi o musei.
Cambio valuta: il viaggiatore nel ruolo dell'investitore
Il tasso di cambio è il rapporto tra il valore di due valute, ad esempio tra l'euro e il dollaro statunitense oppure l'euro e la sterlina inglese. Conoscere il prezzo di cambio tra l'euro e la valuta del Paese che visiteremo è importante, perché è questo prezzo che decreta la quantità di euro da spendere per ottenere la valuta straniera.
Il meccanismo è ben noto agli investitori in valute straniere, i quali sono abituati a effettuare acquisti giornalieri di moneta straniera nel mercato forex, cioè il mercato delle valute straniere.
L'attività di scambio svolta dagli investitori, quotidianamente o su archi temporali più ampi, si definisce forex trading, volendo tradurre in italiano, commercio sul forex.
Anche quando acquistiamo sterline per viaggiare nel Regno Unito stiamo effettuando un'operazione di trading sul forex. La situazione si ripeterà al termine del viaggio, quando ci troveremo nella necessità di dover convertire in euro le sterline rimaste nel portafoglio.
Conoscere i tassi di cambio per cogliere il momento giusto
L'ipotetico viaggio nel Regno Unito sopra citato, per descrivere le operazioni di acquisto e vendita di sterlina inglese, ci offre l'opportunità di sottolineare un aspetto economico importante.
I tassi di cambio subiranno una variazione dal momento in cui acquistiamo la valuta straniera a quello in cui, al rientro dal viaggio, la venderemo.
Da viaggiatori soddisfatti di aver conosciuto nuovi luoghi, con i souvenir da distribuire a parenti e amici, faremo forse poco caso alla differenza di prezzo tra acquisto e vendita. Un investitore, invece, farebbe particolare attenzione, perché da queste due operazioni deriva il suo profitto.
Nella pratica, se prima del viaggio acquistassimo sterlina a un prezzo alto per rivenderlo al rientro a un prezzo più basso, nelle nostre tasche rientrerebbero meno euro.
Dunque, anche se l'obiettivo primario del nostro viaggio è conoscere nuovi luoghi e vivere momenti unici, uno sguardo ai tassi di cambio è sempre una buona pratica per gestire al meglio il conto economico complessivo del viaggio.
Con un po' di attenzione ai tassi di cambio potremmo eventualmente rientrare in Italia con qualche euro in più, semplicemente sfruttando, a nostro favore, la fluttuazione dei prezzi di cambio. Il portafoglio non potrebbe che esserci grato.
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Saranno circa 600 i giovani attesi per il Giubileo degli adolescenti della Diocesi di Macerata in programma il 25 e 26 aprile. Appuntamento segnato dalla commozione per la morte del Santo Padre Francesco e dalla conseguente sospensione da parte della Santa Sede della canonizzazione del beato Carlo Acutis (inizialmente prevista per il 27 aprile).
Rivisto in parte ma non rimandato il calendario degli eventi promossi dal servizio della Pastorale Giovanile diocesana che vedrà in totale 750 accreditati tra studenti delle scuole secondarie di primo grado (383) e degli istituti superiori (201), educatori e catechisti (166). Giovani provenienti dalle 22 parrocchie della Diocesi in rappresentanza dei tredici Comuni e della quasi totalità delle Unità Pastorali che la compongono.
Le varie attività previste e accompagnate dalla preghiera per papa Francesco vogliono far vivere ai presenti il significato autentico del Giubileo: il valore della Porta Santa, il senso del pellegrinaggio, la confessione e la conferma delle promesse del Battesimo.
Ad aprire il Giubileo degli adolescenti saranno i giovani dalla classe 1° alla classe 3° degli istituti superiori. Il ritrovo è previsto per venerdì 25 aprile alle ore 17 presso l'oratorio Don Bosco di Tolentino; dove alle ore 18 inizieranno le varie attività: alle ore 20, cena condivisa, poi, alle 21, serata in piazza Martiri di Montalto con un'attività a tema musicale; alle ore 22, momento di preghiera per il Santo Padre, "un tempo breve ma intenso - scrivono gli organizzatori - dove fare memoria di quanto trasmesso dal Papa per un 'omaggio alla gioia', riprendendo le parole spesso ripetute da Bergoglio".
Tre le località coinvolte nel programma di sabato 26 aprile: per le scuole superiori appuntamento ancora a Tolentino per la preghiera delle ore 7:30 e, mezz'ora più tardi, l'inizio del pellegrinaggio verso Urbisaglia con le reliquie di Carlo Acutis lungo il percorso della via Lauretana. Ad attenderli (l'arrivo è previsto per le ore 12) i giovani delle scuole medie prima del pranzo e dell'inizio del Penitenziale e del pellegrinaggio a piedi verso l’Anfiteatro romano.
Da lì, dopo le confessioni, alle ore 16, due gruppi si sposteranno verso l’Abbadia di Fiastra per un momento di incontro il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi e per il rinnovo delle promesse battesimali.
Il Giubileo degli adolescenti si chiuderà, infine, con un momento di festa, ancora all'Abbadia di Fiastra, con il Cinecircolo Giovanile Socioculturale (Cng) Minòt di Macerata. Un particolare ringraziamento va ai comuni di Tolentino e Urbisaglia, alle parrocchie coinvolte, oltre che ai tanti volontari impegnati nell’organizzazione delle due giornate, oltre che dell’accoglienza, della logistica e dei pasti.
Il comune di Recanati commemora il prossimo venerdì 25 aprile l'80° anniversario della Liberazione con una cerimonia organizzata in collaborazione con Anpi Recanati. La manifestazione si svolgerà in ottemperanza alle disposizioni governative assunte con la deliberazione del lutto nazionale di cinque giorni, proclamato a seguito della scomparsa di Papa Francesco.
"Sarà una manifestazione all'insegna della sobrietà nel rispetto del lutto per la morte del Santo Padre - ha dichiarato il sindaco di Recanati Emanuele Pepa -. Tuttavia, resta dovere dell'amministrazione comunale e della comunità recanatese onorare quanti sacrificarono la propria vita per assicurare alla Nazione un futuro di libertà e democrazia, che costituiscono i valori fondanti della nostra Repubblica".
Le celebrazioni avranno inizio alle ore 10 da via 1° Luglio, dove partirà il corteo delle autorità civili e militari che giungerà in piazza Leopardi per la deposizione delle corone d’alloro. Seguiranno gli interventi del sindaco Pepa e del presidente di Anpi Recanati, Sandro Apis. Partecipa una rappresentanza del Concerto Musicale ‘Beniamino Gigli’ di Recanati, che accompagnerà il corteo fino in Piazza Leopardi.
Sarà presente anche una delegazione della Diocesi di Macerata ai funerali di papa Francesco in San Pietro sabato 26 aprile. A comunicarlo è stato il vescovo Nazzareno Marconi a margine della Veglia di preghiera per la morte del Papa che ha avuto luogo martedì sera nella Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista nel capoluogo.
"Abbiamo avuto la conferma e ci stiamo preparando per partecipare alle esequie del Santo Padre insieme a una delegazione di sacerdoti - ha spiegato il vescovo Marconi -, sarò presente anche in rappresentanza della Conferenza Episcopale Marchigiana per esprimere la gratitudine e tutto l'affetto che più volte papa Francesco ha dimostrato nei confronti della Chiesa delle Marche".
Monsignor Marconi ha rivolto anche un suo personale invito ai tanti fedeli presenti in Cattedrale: "Chiedo davvero a tutte le persone di buona volontà di accompagnare questo momento con una preghiera sincera per il Santo Padre Francesco - ha concluso il Vescovo - e perché dal cielo si ottenga un nuovo Papa che possa portare avanti la sua missione secondo il cuore del Signore". I funerali di papa Francesco si svolgeranno nella Basilica di San Pietro in Vaticano sabato 26 aprile alle ore 10.
Lunedì 5 maggio al Teatro Comunale Giuseppe Piermarini di Matelica è in programma la IV Edizione di Giornate Bigiarettiane. Esse sono di fondamentale importanza, ogni anno servono per ricordare la figura di Libero Bigiaretti (Matelica 16 maggio 1905 - Roma 3 maggio 1993), in un progetto che è stato ideato nel 2021 dall’assessorato alla Cultura del Comune di Matelica, grazie alla direzione scientifica del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, al contributo della Regione Marche e degli istituti del territorio e all’Help S.O.S. Salute e Famiglia ODV.
Dal 2021 la città di Matelica ha deciso di coltivare quel network intellettuale che rappresenta l’eredità più preziosa dell’autore, concentrando le risorse nel progetto annuale delle Giornate Bigiarettiane. Alle 9 il saluto istituzionale del sindaco di Matelica Denis Cingolani e dell’assessore alla Cultura Barbara Cacciolari. Alle 9.30, l’intervento della professoressa Michela Meschini e della Prof.ssa Carla Carotenuto, entrambe dell’Università di Macerata.
In seguito le letture a cura degli studenti dell’IPSIA Don Pocognoni - sede di Matelica, dell'ITC Giovanni Antinori - sede di Matelica e dei Licei Varano-Antinori di Camerino. Ci sarà inoltre il dibattito con delle conclusioni, modera l’evento la giornalista Alessandra Pierini. Alle 12 verrà apposta la targa commemorativa dedicata a Libero Bigiaretti. La cittadinanza è invitata a partecipare, l’ingresso è libero. Per informazioni è possibile contattare il Comune di Matelica - Ufficio Cultura al numero 0737 781870 oppure all’email tourismocultura@comune.matelica.mc.it.
Poeta e scrittore, Libero Bigiaretti è nato a Matelica e trasferitosi giovanissimo a Roma con la famiglia, non dimenticò mai la terra d’origine, che restò un luogo dell’anima immancabilmente presente sullo sfondo dei suoi innumerevoli scritti. Esordisce nel 1936 come poeta con Ore e stagioni, lavora come giornalista per "Lettere d’oggi", collabora con Pietro Nenni a "Mondo Operaio" e all’ "Avanti". Inizia la sua attività di romanziere con Esterina nel 1942. Seguono tra le altre Carlone (1950), I figli (1954), I racconti (1961), Le indulgenze (1966) che ottiene il premio Viareggio.
Dal 1952 al 1964, come molti intellettuali italiani tra i quali Volponi, Pampaloni, Codignola, collabora con Adriano Olivetti a Ivrea, dove dirige l’ufficio stampa della sua azienda, divenendo uno dei più preziosi animatori del suo circolo culturale. Insieme all’amico Corrado Alvaro è stato tra i fondatori del Sindacato Nazionale Scrittori.
La Festa dell’Europa promossa dal Comune di Macerata, giovedì 8 maggio, vedrà la partecipazione del Ministro per gli Affari Europei, le politiche di coesione e il Pnrr Tommaso Foti. L’appuntamento, promosso dal Comune in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Affari Europei -, la Regione Marche, la BCC Recanati e Colmurano, l’Università di Macerata e la Scuola di Dottorato, si svolgerà al teatro Lauro Rossi a partire dalle 10:30.
"Siamo davvero onorati che il Ministro Tommaso Foti abbia scelto Macerata per trascorrere questa significativa giornata, la Festa dell’Europa – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Un appuntamento che, di anno in anno, ha rafforzato l’identità della città a 360 gradi e che rappresenta un’occasione per approfondire le tematiche legate all’Europa, sviluppando una profonda rete di conoscenza e di scambio per i nostri giovani".
Durante la mattinata saranno presentati i lavori del concorso "L'Europa per Me" e, successivamente, premiati i vincitori del contest; protagonisti dell’evento saranno le studentesse e gli studenti degli istituti secondari di primo e secondo grado del Comune di Macerata. Il Ministro Foti, intervistato dal giornalista Raffaele Vitali, dialogherà con gli studenti sul significato e sull’opportunità dell’essere cittadini europei.
A seguire, alle 12:30, agli Antichi Forni, il Ministro Foti presiederà la cerimonia di inaugurazione della mostra multimediale "L’Italia in Europa, L’Europa in Italia", promossa e realizzata dal Dipartimento per gli Affari Europei della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con l’agenzia Ansa, che sarà visitabile l’8, il 9 e il 10 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 17:30 alle 22:30 e il 12 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
L'esposizione ripercorre attraverso oltre 100 foto i momenti salienti dell’integrazione europea dalla Guerra Fredda ad oggi e offre l’opportunità di conoscere non solo il percorso di costruzione dell’Unione e l’azione dell’Italia, ma soprattutto il “valore aggiunto” dell’essere cittadini europei.
La mostra, articolata in periodi di 10 anni, è arricchita di un progetto di realtà aumentata: grazie all’app dedicata ("L’Italia in Europa - L'Europa in Italia" su Apple Store, "litaliaineuropa" su Play Store) è possibile rivivere come in una macchina del tempo sia i momenti salienti dell’integrazione europea sia gli eventi mondiali e gli avvenimenti di costume e società che hanno caratterizzato questi decenni di storia, inquadrando sul proprio dispositivo (tablet o smartphone) le foto esposte contrassegnate con l’icona play per attivare i contenuti multimediali, video e testimonianze originali.
Grazie alla collaborazione della Scuola di Dottorato dell’Università degli Studi di Macerata e ai volontari di Servizio Civile Nazionale, è possibile fruire di visite guidate per le classi scolastiche che ne fanno richiesta via mail a: ufficio.europa@comune.macerata.it
Il Direttore Regionale di Confcommercio Marche Massimiliano Polacco e la Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo Alessandra Florio hanno siglato oggi un accordo che mette a disposizione delle aziende regionali associate 170 milioni di nuovo credito per finanziamenti a favore della competitività e delle transizioni e prevede commissioni agevolate per l’intero 2025 sui pagamenti POS per accrescerne la competitività e favorire la nascita di nuove attività commerciali.
Una collaborazione strategica per sostenere concretamente le imprese in un momento di grande complessità del mercato e di trasformazione economica, che si inquadra nel più ampio accordo nazionale grazie al quale la Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo guidata da Stefano Barrese si prefigge l’obiettivo di accompagnare insieme a Confcommercio le piccole e microimprese del settore in programmi di crescita e di rafforzamento. Nel periodo 2020-2024, infatti, Intesa Sanpaolo ha erogato circa 18 miliardi di euro alle aziende del commercio al dettaglio e all’ingrosso italiane.
L’iniziativa si rivolge alle imprese associate a Confcommercio Marche con soluzioni finanziarie e condizioni dedicate, servizi di consulenza e iniziative congiunte sul territorio e, in particolare, si caratterizza per l’azzeramento delle commissioni sui micropagamenti Pos, una misura di grande attenzione verso gli esercenti che la Banca aveva già attivato nel 2022 e che oggi conferma per l’intero 2025 rispondendo così a una esigenza manifestata a più riprese soprattutto dalle realtà commerciali più piccole, con l’obiettivo di favorire la diffusione dei pagamenti digitali.
Viene inoltre agevolato l’accesso al credito delle imprese di minori dimensioni grazie a soluzioni completamente digitali: i finanziamenti a breve termine saranno direttamente accessibili dal canale internet dedicato - sia in fase di domanda che in fase di perfezionamento – con la possibilità di mantenere la consulenza del proprio gestore bancario e potendo al contempo amministrare l’operatività dalla propria azienda.
In particolare, è previsto un pacchetto di misure pensate per rispondere alle esigenze più urgenti degli imprenditori, tra cui: soluzioni e strumenti di pagamento multicanale ed evoluti (es. SmartPOS) che abilitano molteplici servizi (es. mance); accesso ad un nuovo innovativo processo del credito dematerializzato e digitalizzato; supporto ai progetti di investimento in digitalizzazione ed energie rinnovabili; definizione di modelli di business in chiave sostenibile, anche grazie ai Laboratori ESG di Intesa Sanpaolo; strumenti per facilitare la nascita di nuove attività e lo sviluppo dell’imprenditoria femminile.
"L’accordo che è stato siglato segna un rinnovo della collaborazione tra Confcommercio Marche ed Intesa Sanpaolo che è già fattiva e che nel corso degli anni ha dato risultati significativi per le nostre imprese associate - commenta il Direttore Regionale Confcommercio Marche e Direttore Generale Confcommercio Marche Centrali, Massimiliano Polacco - Rilanciare l’intesa in un periodo così difficile e complicato come questo, significa offrire un ulteriore supporto alle imprese Turistico-Ricettive e del Terziario di mercato. Abbiamo di fronte nuove sfide e vogliamo dare risposte concrete alle aziende che in questi anni hanno dovuto fare i conti con la guerra russo-ucraina, l’aumento del caro energia e le ultime turbolenze internazionali. Per supportarle in un momento storico quantomeno delicato, raddoppiamo i nostri sforzi mettendo in campo accordi come quello con Intesa Sanpaolo che punta a sostenere il rafforzamento e lo sviluppo di settore offrendo risposte alle questioni più attuali come l’innovazione, la transizione digitale e la sostenibilità ambientale".
Commercio: lo scenario e le dinamiche marchigiane
A cura del Research Department Intesa Sanpaolo
Nelle Marche le imprese del commercio sono circa 28.500, il 22% del totale delle imprese della regione e il 2,7% delle imprese del commercio in Italia. Gli addetti del settore sono 92.700, di cui circa 27.600 nella provincia di Ancona, seguita da Pesaro e Urbino (21.000), Macerata (20.900), Ascoli Piceno (13.900) e Fermo (9.200). Il valore aggiunto del commercio regionale è pari a quasi 5 miliardi di euro (il 12% del valore aggiunto regionale e il 2,3% di quello nazionale).
Assumono un ruolo rilevante le microimprese (meno di 10 addetti) che rappresentano in Italia il 96% del totale e impiegano il 53,9% degli addetti. Queste percentuali salgono rispettivamente al 99,6% e al 72,8% quando si aggiungono le piccole imprese (tra 10 e 49 addetti). Le imprese medie e grandi (rispettivamente tra 50 e 249 addetti e più di 250 addetti), pur assorbendo solo il 27,2% degli occupati, incidono per il 43,1% in termini di valore aggiunto, grazie a buoni livelli di produttività del lavoro, sostenuti da una buona propensione a investire.
Nelle Marche, il ruolo delle microimprese nel commercio è ancora più rilevante, impiegando il 62,2% degli addetti. In regione la percentuale di imprese di medie e grandi dimensioni del commercio non supera lo 0,3% del totale delle imprese attive, assorbendo quasi il 16% degli addetti.
Il settore, dopo il crollo subito nel 2020 a causa della pandemia, nel triennio successivo ha mostrato una crescita sostenuta, registrando nel 2023 un valore aggiunto superiore dell'8,6%, a prezzi costanti, rispetto ai livelli del 2019. Dopo la frenata del 2024, le attese per il 2025 sono moderatamente positive: il recupero del potere d’acquisto delle famiglie dovrebbe contribuire alla ripresa dei consumi, con effetti positivi sulle attività commerciali.
Nel corso degli ultimi anni le imprese del commercio hanno mostrato una buona crescita degli investimenti, saliti tra il 2016 e il 2022 del +20,5%. Un contributo importante è arrivato dagli investimenti in macchinari e apparecchiature (+15,5%), computer (+67%), software e basi dati (+35%) e R&S (+26,5%). Tuttavia, restano ampi spazi di miglioramento.
Nel biennio 2021-2022, la quota di aziende del settore con almeno tre addetti impegnata in attività di innovazione è stata pari al 37,4%. Pesano le basse percentuali riscontrate tra le imprese più piccole; nelle medie imprese si sale al 65%, mentre nelle grandi si raggiunge il 76%. Se si considera l’adozione di azioni per migliorare la sostenibilità ambientale il dato complessivo di settore si ferma al 37,2%, mentre quello delle grandi sfiora il 70%.
Milano, cuore pulsante dell'economia italiana e capitale mondiale della moda e del design, è una città che non smette mai di stupire. Con il suo mix unico di modernità e storia, Milano offre una vasta gamma di attrazioni per ogni tipo di viaggiatore. Che tu sia qui per affari, piacere o un breve weekend, questa guida ti aiuterà a sfruttare al meglio la tua visita.
Cosa vedere a Milano
Stai programmando il tuo viaggio a Milano? Ecco cosa non puoi assolutamente perderti:
- Il Duomo di Milano. Simbolo della città, il Duomo è una delle cattedrali gotiche più grandi al mondo. Non perdere l'opportunità di salire sulla terrazza per una vista mozzafiato sulla città. L'interno della cattedrale è altrettanto affascinante, con vetrate colorate e statue che raccontano secoli di storia. La piazza antistante è un punto di ritrovo popolare, ideale per osservare la vita cittadina.
- Galleria Vittorio Emanuele II. Adiacente al Duomo, questa elegante galleria commerciale del XIX secolo è ideale per lo shopping di lusso o per sorseggiare un caffè in un ambiente raffinato. Le sue volte in vetro e ferro battuto creano un'atmosfera unica, mentre i negozi storici e i ristoranti offrono un'esperienza autentica milanese.
- Il Castello Sforzesco. Un maestoso castello medievale che ospita diversi musei e mostre. Perfetto per gli amanti della storia e dell'arte. I suoi cortili interni sono spesso sede di eventi culturali, mentre i musei al suo interno espongono opere di artisti come Michelangelo e Leonardo da Vinci.
- Il Cenacolo Vinciano. Non dimenticare di prenotare con largo anticipo per ammirare l'Ultima Cena di Leonardo da Vinci, un capolavoro che attira visitatori da tutto il mondo. L'opera si trova nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie, un sito Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Esperienze uniche a Milano
Milano non è solo bella da vedere, ma anche da vivere grazie alle innumerevoli esperienze che offre, tra cui:
- Passeggiata nei Navigli. Il quartiere dei Navigli è famoso per i suoi canali e per l'atmosfera bohémienne. Ideale per una cena romantica o per un aperitivo all'aperto. Durante il giorno, puoi esplorare le boutique artigianali e le gallerie d'arte, mentre la sera il quartiere si anima con musica dal vivo e locali alla moda.
- Shopping a Corso Buenos Aires. Con oltre 350 negozi, questa via è il paradiso per gli amanti dello shopping. Offre opzioni per ogni budget, dal fast fashion al lusso. Non lontano, il quartiere di Brera offre un'esperienza di shopping più artistica, con negozi di design e gallerie d'arte.
- Arte contemporanea alla Fondazione Prada. Un luogo unico dove scoprire il meglio dell'arte contemporanea in un contesto architettonico sorprendente. La fondazione ospita mostre temporanee e permanenti, ed è un punto di riferimento per gli appassionati d'arte.
Consigli di viaggio
Milano ha un'efficiente rete di trasporti pubblici, che include metropolitana, tram e autobus: il consiglio è quello di acquistare un biglietto giornaliero per spostarti senza pensieri. La città è anche ben servita da servizi di bike-sharing e scooter elettrici, ideali per brevi spostamenti.
Se arrivi in città prima dell'orario del check-in o vuoi sfruttare al massimo il tuo ultimo giorno senza il peso dei bagagli, puoi utilizzare un comodo servizio di deposito bagagli milano centrale. Questa soluzione ti permette di muoverti liberamente e goderti la città senza preoccupazioni.
Cosa mangiare
Milano è famosa per la sua cucina variegata, che spazia dai piatti tipici lombardi alle cucine internazionali. Prova il risotto allo zafferano, l'ossobuco o una pizza in una delle tante pizzerie artigianali della città. Non dimenticare di assaggiare i dolci locali come il panettone o la colomba, specialmente durante le festività.
Montecassiano è tra i comuni assegnatari del Bando PR-FESR 2021-2027 della regione Marche, destinato al potenziamento delle strutture operative di protezione civile e alla messa in sicurezza delle aree di accoglienza della popolazione in caso di calamità. Il finanziamento assegnato ammonta a 60mila euro, risorse fondamentali per la realizzazione di interventi strategici e concreti in ambito di prevenzione e gestione delle emergenze.
Grazie a questo contributo, sarà realizzato l’adeguamento del Centro operativo comunale (Coc) principale, con sede in via Don Ernesto Cingolani. Il progetto prevede: la realizzazione di una sala radio separata dalla sala riunioni, per garantire operatività autonoma e continua delle comunicazioni; l’installazione di luci di emergenza; la creazione di una linea elettrica di backup, collegata sia a un gruppo di continuità (Ups) da acquistare, sia al gruppo elettrogeno di emergenza già in dotazione; l’adeguamento dell’intero impianto elettrico alle nuove esigenze di sicurezza; l’installazione di un sistema di condizionamento dedicato alle due sale del Coc.
Contemporaneamente, saranno eseguiti interventi essenziali in tre aree di emergenza previste dal Piano di Protezione Civile: Area n. 5 (parcheggio via Don Milani), Area n. 9 (parcheggio Z.I. Villa Mattei), Area n. 14 (parcheggio Piazzale Kelebia). Le aree n. 5 e n. 9 sono già classificate come aree di ricovero, impermeabilizzate e idonee all’installazione di 41 container per una capacità di accoglienza complessiva di 489 persone. L'area n. 14, attualmente classificata come area di attesa, verrà trasformata in area di ricovero, aggiornando contestualmente il Piano comunale di Protezione Civile.
I lavori previsti riguarderanno la predisposizione degli impianti idrico (punto acqua), elettrico (punto luce) e fognario (predisposizione scarichi) in tutte e tre le aree. Il totale dei costi dell’intervento relativo alle aree di emergenza è di 51.100 euro, mentre l’intervento sul Coc ha un valore complessivo di 8.900 euro, per un totale generale di 60.000 euro. Gli interventi saranno avviati entro tre mesi dalla comunicazione ufficiale del finanziamento e saranno conclusi entro sei mesi dall'avvio per le aree, entro tre mesi per il Coc.
"È un passo concreto verso un sistema di Protezione civile più efficiente, moderno e capace di rispondere prontamente a ogni emergenza - ha commentato il sindaco di Montecassiano, Leonardo Catena -. Ringrazio la Regione Marche per il sostegno ricevuto e l'Ufficio tecnico comunale per l’impegno nella progettazione. Un ringraziamento speciale va al comandante della Polizia locale, Paolo Toso, e al gruppo dei volontari di Protezione civile, coordinato da Maria Pia Pirro. Con questi interventi, potenziamo non solo l’infrastruttura operativa, ma anche la sicurezza della nostra comunità".
Il cuore pulsante dell'economia marchigiana, e in particolare della provincia di Macerata, batte forte nel ritmo creativo e produttivo della sua filiera della moda. Un comparto che comprende eccellenze nel calzaturiero e nella pelletteria, ma anche nel tessile e nell'abbigliamento, rappresenta non solo un patrimonio di saper fare artigiano e industriale, ma anche un motore fondamentale per lo sviluppo territoriale. Proprio per sostenere e orientare questo asset strategico verso le sfide e le opportunità del domani, la CNA di Macerata ha promosso un appuntamento di cruciale importanza.
Si è infatti tenuta giovedì 10 aprile 2025, alle ore 18:00, presso la sede CNA di Civitanova Marche situata in via Einaudi n. 436, l'Assemblea Elettiva della CNA Calzaturieri e Pelletterie, componente essenziale della filiera Moda provinciale.
L'evento è andato oltre il semplice rinnovo delle cariche associative, configurandosi come un momento denso di confronto e aggiornamento, progettato per fornire alle imprese partecipanti strumenti concreti e visioni strategiche indispensabili per navigare l'attuale panorama economico.
La filiera della moda maceratese è un ecosistema complesso e dinamico, un intreccio di competenze che definisce l'identità produttiva locale. Riconoscendo questa centralità, l'iniziativa promossa dalla CNA Macerata ha assunto un rilievo particolare, proponendosi come una piattaforma di dialogo attivo.
Gli imprenditori hanno potuto interagire direttamente con esperti di settore, acquisendo conoscenze e stimoli per affrontare proattivamente le complessità del mercato globale. L'obiettivo dichiarato era quello di equipaggiare le aziende con leve strategiche per la crescita, l'innovazione e la competitività duratura.
Focus finanziamenti: opportunità concrete per le imprese della moda
Un capitolo fondamentale dell'incontro è stato dedicato alle risorse finanziarie, linfa vitale per qualsiasi progetto di sviluppo aziendale. Ad aprire le danze degli interventi è stata Paola Fava, figura esperta in qualità di Responsabile dell’Ufficio Finanza Agevolata Area Marche Sud per Uni.Co. Il suo contributo si è concentrato specificamente sui bandi e sulle opportunità di finanziamento attualmente disponibili per le imprese appartenenti al comparto moda. Sono state illustrate le possibilità concrete di accesso a risorse preziose, delineando percorsi e strumenti per sostenere investimenti mirati.
Questo focus ha assunto una rilevanza ancora maggiore se inserito nel contesto di un impegno più ampio da parte della Regione Marche nel supportare il tessuto imprenditoriale locale. Ne è un esempio tangibile, pur riguardando un settore differente ma altrettanto strategico, il recente bando regionale per il turismo, finalizzato alla riqualificazione delle strutture ricettive con contributi a fondo perduto fino a 300 mila euro.
Oggi più che mai per le aziende calzaturiere e pelletterie maceratesi, comprendere a fondo e sapersi muovere tra bandi e contributi di finanza agevolata è diventato cruciale. Si tratta infatti di cogliere occasioni per finanziare progetti di innovazione, percorsi di internazionalizzazione, interventi di efficientamento energetico e molto altro.
Tuttavia, l'accesso a queste forme di sostegno richiede spesso la presentazione di progetti di investimento articolati e ben strutturati. La complessità burocratica e la necessità di una pianificazione dettagliata possono rappresentare un ostacolo. In questo scenario, avvalersi di una consulenza specializzata può trasformarsi in un vantaggio competitivo decisivo, un supporto esperto capace di guidare l'impresa attraverso l'iter di candidatura e massimizzare le probabilità di successo nell'ottenimento dei fondi.
Innovazione e ottimizzazione: il ruolo dell'intelligenza artificiale
Oltre alle risorse finanziarie, un altro pilastro fondamentale per il futuro delle imprese è l'innovazione tecnologica. Su questo fronte è intervenuta Sara Francia, esperta di Intelligenza Artificiale per le imprese e titolare di Esserci Lab. Il suo intervento ha gettato luce su come le nuove frontiere dell'AI possano essere concretamente applicate all'interno delle aziende del settore moda per generare efficienza, risparmiare tempo prezioso e ottimizzare le risorse. Si è parlato di come l'AI possa supportare dalla gestione dei processi produttivi all'analisi dei dati di mercato, fino all'automazione di compiti ripetitivi, liberando energie per attività a maggior valore aggiunto.
La pertinenza di questo tema nel contesto locale era stata recentemente confermata anche da altri eventi significativi. Basti pensare al convegno "L’intelligenza artificiale come leva per lo sviluppo", svoltosi a Civitanova Marche nel febbraio 2025, che aveva visto la partecipazione di istituzioni, accademia (con Unitelma Sapienza) e imprese.
In quell'occasione era emersa la necessità di un equilibrio tra innovazione tecnologica, formazione mirata e visione strategica per realizzare appieno il potenziale dell'AI. L'intervento di Sara Francia all'assemblea CNA si è inserito dunque in un dibattito quanto mai attuale e rilevante per il futuro del tessuto produttivo marchigiano.
Il sindaco Alessandro Gentilucci presenta "La Via del Partigiano": è questo l’evento che il comune di Pieve Torina ha organizzato per celebrare l'ottantesimo Anniversario della Liberazione.
"Ricorderemo il 25 aprile con l’apposizione, commovente e significativa, delle corone al monumento ai caduti per ricordare le vite di chi, con eroismo, combatté per la libertà del nostro Paese dall’occupazione nazifascista - dichiara Gentilucci -. Inoltre, faremo una passeggiata storica lungo il Sentiero delle Acque per riscoprire le azioni di Resistenza che vennero svolte dai partigiani nei territori dell’alto maceratese e, in particolare, nelle nostre zone".
"È il tributo - aggiunge Gentilucci - che dobbiamo ai nostri nonni per averci consentito, oggi, di essere liberi. L’abbiamo intitolato 'la Via del Partigiano' perché queste terre furono teatro di importanti vicende di Resistenza partigiana, e restituire la memoria di quanto accadde qui 80 anni fa è un ulteriore modo per riaffermare l’identità delle nostre comunità».
Ad accompagnare la passeggiata lungo 'la Via del Partigiano' sarà Sergio Bugiardini, storico e presidente dell’Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione di Fermo.L’inizio della passeggiata lungo il Sentiero delle Acque è previsto per le ore 11.
L’avvio del corteo celebrativo accompagnato dalla banda musicale e dalle associazioni combattentistiche sarà invece alle ore 10, con partenza dal piazzale del comune, per proseguire poi con la commemorazione dei caduti al Parco della Rimembranza alle ore 10.30. La partecipazione alla passeggiata storica, così come alle altre iniziative, è libera e aperta a tutti.