Con un’ottima partecipazione di pubblico, nell’Aula Magna dell’ITC “Gentili” di Macerata si è svolto il convegno “La gioia del gioco. I ragazzi di oggi e una passione da ritrovare”.
L’incontro è stato organizzato per ricordare Graziano Colotti, venuto a mancare due anni fa ed indimenticato protagonista di molte attività sportive e culturali nel territorio maceratese.
Per iniziativa di un gruppo di amici, che con lui hanno collaborato ed hanno condiviso il suo impegno soprattutto nel calcio giovanile, a questo secondo convegno è stato invitato mister Ezio Glerean, che, dopo un’ottima carriera da calciatore professionista, ha legato la sua fama di allenatore alle straordinarie stagioni che hanno portato il piccolo Cittadella alla ribalta della serie B, ma ha anche lavorato in altre realtà importanti: Palermo, Padova, Venezia, ecc.
Ma mister Glerean è anche un grande appassionato di calcio giovanile ed un attento osservatore dei cambiamenti che quest’ultimo sta vivendo negli ultimi decenni. Con lui sul palco mister Antonio Lacara, preparatore dei portieri e da sempre suo stretto collaboratore, e Guglielmo De Feis, esperto di calcio ed oggi direttore sportivo.
In platea tanti protagonisti del mondo dello sport giovanile maceratese, allenatori, dirigenti, arbitri, e soprattutto ragazzi, che hanno seguito con grande attenzione il dibattito.
Dopo una breve introduzione, la serata si è aperta con un ricordo di Graziano Colotti attraverso la lettura di un messaggio di saluto di Matteo Marani, già direttore del “Guerin Sportivo” e oggi di “Sky Sport 24”, che con Graziano condivideva un’amicizia nata ai tempi della pubblicazione del libro di Marani su Arpad Weisz (“Dallo scudetto ad Auschwitz”, recentemente riletto da Federico Buffa in uno dei suoi documentari sportivi). Il messaggio di Marani ne ha ricordato l’umanità, la gentilezza, l’intelligenza, l’ironia, ma anche il grande impegno e la particolare capacità di guardare al calcio con occhi diversi, puntando a costruire, soprattutto con i giovani, su basi più solide e su valori più profondi rispetto a quanto si fa nel calcio di oggi: “Loro parlavano di miliardi e lui di vivai. Loro pensavano al business e lui al messaggio che arrivava dai suoi ragazzi, dei quali era sempre fiero e preoccupato per ciò che sarebbe stato”.
Il ricordo si è poi arricchito grazie al contributo di Alferio Canesin, assessore allo sport del Comune di Macerata, che ha portato il saluto dell’amministrazione (che ha patrocinato l’evento) ed ha ricordato Graziano anche come amico personale, sottolineandone il costante impegno non solo nel calcio, ma in tutte le attività sociali del quartiere e della città.
Si è passati poi al tema centrale del convegno e cioè le grandi difficoltà che il calcio e lo sport giovanile affrontano oggi rispetto al passato, nonostante si abbiamo a disposizione strutture più adeguate e professionalità decisamente più preparate. Eppure, e lo si può costatare tutti, troppi ragazzi vivono oggi lo sport senza passione, partecipano in maniera abulica e spesso abbandonano nel pieno della loro maturazione.
Riguardo a tali problematiche, mister Glerean in più occasioni ha sostenuto alcune tesi molto interessanti e le ha poi svolte in maniera chiara e netta nel libro “Il calcio e l’isola che non c’è” (Mazzanti Libri ME Publisher, 2014), in cui ha esaminato la situazione attuale confrontandola con le esperienze vissute in prima persona dalla sua generazione, cioè quelle degli oratori, delle interminabili partite giocate per strada, o quelle sperimentate in altre zone d’Europa, soprattutto in quell’Olanda che all’epoca di Johan Cruijff ha ispirato la sua idea di calcio.
Uno dei primi aspetti toccati è stato la figura dell’allenatore, che senz’altro oggi è messa in secondo piano da tutte le altre che ruotano attorno alle società sportive e spesso attorno ai ragazzi, anche molto giovani. Si verifica sempre più una sorta di delegittimazione del suo ruolo e ciò appare assolutamente sbagliato, poiché il mister, per i ragazzi, è e deve essere una figura di riferimento, certamente come istruttore, ma soprattutto come educatore, anzi come “ispiratore”, come colui che deve fornire loro spunti e strumenti sempre nuovi per appassionarsi al gioco. Se non nasce questa passione infatti, se non c’è emozione nel gioco, per i ragazzi anche le poche ore passate al campo sono una fatica, una costrizione, un “giocare al gioco di altri” e non al proprio.
Secondo Glerean oggi non sono i ragazzi ad essere cambiati rispetto a quelli una volta, ma sono gli adulti che hanno commesso una “invasione di campo” e si sono appropriati del gioco. E tutto ciò non ha dato frutti: i ragazzini hanno meno piacere nel giocare, troppi di loro smettono molto presto, mancano i campioni e mancano idee, anche in coloro che pure avrebbero il compito di monitorare, gestire e difendere la passione che ruota attorno allo “sport nazionale”. Le statistiche sono impietose: oltre il 70% dei bambini maschi si iscrive alle scuole calcio, ma più della metà smette entro i 15 anni.
E allora bisogna avere il coraggio di cambiare; bisogna che l’allenatore del settore giovanile non si preoccupi più così tanto di tecnica o tattica, ma, come ripete più volte Glerean, si dedichi ad “allenare il cuore”, a far provare ai ragazzi la pura gioia del gioco. Come? Facendoli divertire e lasciandoli più liberi. Spesso invece noi adulti vogliamo istruirli verso una strada, quella della ricerca dei risultati o di altri obiettivi che per loro in quel momento non hanno alcun significato. Il compito dell’adulto deve essere solo quello di far nascere in loro il piacere del gioco.
E questo passa attraverso la competizione. Secondo Glerean i bambini devono poter sentire la competizione come un divertimento, imparando che si può vincere ma anche perdere; e se questo accade non deve essere un dramma ma, al contrario, uno stimolo per crescere e fare meglio. E gli adulti devono lasciare i ragazzi liberi di scegliere, liberi di giocare, addirittura di autogestirsi nelle partite.
A questo proposito sono stati mostrati alcuni filmati relativi ad un progetto che il Sassuolo Calcio sta mettendo in atto, proprio seguendo le proposte di mister Glerean; nella categoria Esordienti del Sassuolo l’allenatore la domenica va in tribuna con i genitori, lasciando ai ragazzi la libertà e la responsabilità di organizzare la squadra, fare i cambi, condurre autonomamente la gara. È una sperimentazione che si sta proponendo anche in altre società (Roma, Juventus) e che soprattutto sta dando risultati positivi: i ragazzi crescono in modo più responsabile, con più personalità, effettuano scelte di gioco, sperimentano il valore della meritocrazia, il senso dell’autogestione; e crescono la passione, la collaborazione, l’impegno di tutti.
Tutto ciò delinea una nuova figura dell’allenatore, che nel corso della settimana dovrà organizzare attività e giochi, in competizione, con classifiche, creando così sempre nuove emozioni, ma poi dovrà poi piano piano mettersi da parte, rimettendo i ragazzi al centro del gioco.
La discussione è poi proseguita, sotto lo stimolo di Guglielmo De Feis e i contributi di Antonio Lacara, su tanti altri aspetti, come ad esempio il ruolo dei genitori, spesso oggi lasciati sulle tribune ad urlare ed inveire e che invece vanno resi coscienti del fatto che al primo posto deve essere sempre messa la soddisfazione dei loro figli, non le loro aspettative; i genitori non vanno allontanati, ma coinvolti nella creazione di un ambiente più sereno e una mentalità diversa da quella attuale.
Non si è parlato di tattiche, e Glerean, sia detto di passaggio, in questo campo è stato un innovatore straordinario con il suo 3-3-4 proposto nei lontani primi anni ’90; un modulo che ha ispirato il film d’esordio alla regia del premio Oscar Paolo Sorrentino, “L’uomo in più”, titolo che deriva proprio da quello schema.
Non si è parlato di strategie di calciomercato, o di tanti altri temi che oggi riempiono giornali e programmi sportivi. Si è discusso invece di quel calcio meno chiacchierato, ma più vero e nettamente più importante sul piano educativo e sociale che tanto piaceva a Graziano Colotti e a cui ha dedicato tanto impegno.
A conclusione della serata, gli organizzatori hanno voluto ringraziare tutti gli intervenuti. In particolare la famiglia di Graziano che ha partecipato con piacere all’incontro; poi ovviamente i relatori, per la competenza e la serietà delle riflessioni che hanno sviluppato e per i tanti suggerimenti che hanno offerto ai tecnici presenti; gli allenatori, i genitori, i dirigenti ed i ragazzi presenti, per l’attenzione con cui hanno seguito e gli interventi che hanno proposto; ed infine i tanti “amici di Graziano” che hanno contribuito all’ottima riuscita della manifestazione e che senz’altro continueranno anche in futuro, nella loro attività quotidiana, a diffondere le sue idee ed i suoi valori.
Atleti di ieri e di oggi in pista per la festa del 70° compleanno della Sef Macerata.
Si è svolta ieri, sabato 20 maggio, allo stadio Helvia Recina, nonostante la pioggia e il tempo inclemente, la Staffetta 70x100 organizzata dalla società di Atletica leggera Master Sef Macerata. In pista anche la Giunta comunale capitanata dal sindaco Romano Carancini e composta dagli assessori Alferio Canesin, Stefania Monteverde, Narciso Ricotta, Mario Iesari e Marika Marcolini.
Tra i partecipanti, oltre agli iscritti Sef attuali, alcuni veterani e fondatori della società sportiva tra cui il pediatra Costantino Gobbi, il funzionario comunale Gianfranco Gentili, il professore di educazione fisica Alberto Massarini oltre ad atleti di altre società podistiche tra cui Carlo Scheggia, Ulisse Gentilozzi, Gianluca Urbani, Giorgio Ferrucci.
Ad aprire la competizione, il capitano della squadra maschile della Sef Macerata, Francesco Bettucci, plurimedagliato in campo nazionale ed europeo, mentre a percorrere i 100 metri finali è stata la rappresentante della squadra femminile Giulia Perugini, atleta che vanta nel suo ricco palmares un campionato mondiale master e vari titoli a livello nazionale ed europeo.
Foto di Carlo Torresi
Sensazioni positive in casa Volley Potentino. Le parole del tecnico Adriano Di Pinto fanno capire che il suo rinnovo e quello dello staff tecnico sono una formalità.
Intanto, l’ambiente sprizza euforia grazie alla due giorni di provini, mentre con lo spareggio al PalaPrincipi per l’accesso alla fase finale della Junior League tra Kemas Lamipel Santa Croce ed Exprivia Molfetta (in campo oggi, domenica 21 maggio, alle 16.30), si chiude un weekend all’insegna dei giovani talenti tra Potenza Picena e Civitanova Marche.
A partire da venerdì il tecnico biancazzurro, coadiuvato dal suo secondo Luca Martinelli, dal terzo allenatore e scout-man Michele Massera, ma anche dai tecnici Alessandro Fammelume e Francesco Russo, ha seguito una quarantina di ragazzi giunti da tutta Italia, con una buona rappresentanza marchigiana. Gli atleti in passerella, sia Under che Over, grazie all’organizzazione della Sport Service e al sostegno di altri procuratori, si sono allenati con impegno per due mattine al PalaPrincipi e hanno messo in mostra le proprie capacità nei match del venerdì pomeriggio all’Eurosuole Forum. L’attività si è chiusa ieri con un allenamento tecnico seguito da un “bagherone” finale e un colloquio di gruppo con l’allenatore biancazzurro e il dg Carlo Muzi.
"Ho visto Under 23 con buone capacità e gli Over che già conoscevo - ha affermato coach Di Pinto - hanno confermato di essere validi. Sono emersi almeno quattro profili interessanti da studiare perché rispecchiano quello che cerca la GoldenPlast Potenza Picena. Quest’esperienza è servita ai ragazzi, che si sono subito amalgamati e hanno carpito indicazioni interessanti confrontandosi tra loro, ed è servita al mio staff perché valutare così tanti pallavolisti in due giorni è stato impegnativo, ma soddisfacente. Lo spirito era quello giusto e, seppur semplici, gli allenamenti avevano richiami tecnici importanti. I miei collaboratori e il Volley Potentino parlano la mia stessa lingua. Lavoriamo all’unisono per il futuro".
Una sala riunioni gremita di giornalisti e tifosi, presso l'Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche, ha fatto da cornice alla presentazione ufficiale di Giampaolo Medei, nuovo tecnico della Cucine Lube Civitanova. Il vernissage ha dato la possibilità alla stampa e agli appassionati di conoscere più da vicino il neo allenatore dei campioni d'Italia, tornato in Italia dopo cinque stagioni nel campionato francese ma soprattutto tornato a casa, visto che Medei è nato a Treia ed ha mosso i primi passi da tecnico proprio nel Club cuciniero, vincendo tra i vari trofei anche una Champions League nel 2002 e uno scudetto nel 2006 come secondo allenatore biancorosso.
"Sono molto felice ed emozionato oggi - ha detto Giampaolo Medei - sicuramente orgoglioso a livello personale perché ritrovo amici e soprattutto casa mia, ovvero la Lube. Ho iniziato ad allenare a 20 anni il minivolley con questa società, capite bene che per me è bellissimo essere di nuovo qua con il ruolo di capo allenatore, in uno dei Club più importanti del mondo. Una soddisfazione grande, ora però la fase dell'emozione deve finire perché bisogna programmare la nuova stagione: abbiamo obiettivi importanti, ritrovo questa società dopo 11 anni e devo dire che è molto cresciuta, credo che la squadra che sta nascendo sia di altissimo livello".
"Con l'arrivo del nuovo allenatore Medei abbiamo fatto una scelta nel segno della continuità - ha spiegato il direttore sportivo Giuseppe Cormio - e crediamo nei valori di un tecnico nato e cresciuto in questo territorio. Scelta effettuata anche nella continuità di un metodo di lavoro, visto che Giampaolo è l'assistente di Chicco Blengini in Nazionale: nella stagione appena conclusa abbiamo gestito un gruppo e lavorato nel migliore dei modi, dunque sappiamo che se Chicco ha scelto Medei come suo secondo in azzurro potremmo portare avanti questo metodo anche con la nuova squadra. Il nostro nuovo allenatore non ha mai potuto finora avere la fortuna di esprimere le sue capacità nel suo Paese, ma l'ha fatto all'estero, mettendosi in discussione, un aspetto che mi piace molto perché significa credere in sé stessi".
Infine il saluto della presidente di A.S. Volley Lube, Simona Sileoni: "Una presentazione con il sorriso dopo un addio con il sorriso. Siamo stati subito concordi in società nella scelta di Giampaolo Medei come nuovo primo allenatore: non dimenticherò mai la Champions League vinta da lui come secondo allenatore nel 2002. Dunque poter riaverlo con noi è un onore, così come è stupendo che alla guida della nostra squadra ci sia una persona del nostro territorio".
La Mille Miglia 2017 è in pieno svolgimento. Ieri, venerdi 19 maggio, la seconda tappa, Ferrara-Roma, ha toccato la nostra Regione.
Pur non interessando quest'anno direttamente la nostra Provincia, i cronometristi maceratesi sono stati chiamati a prendere parte alla manifestazione e si sono distinti per professionalità nella prova cronometrata Scheggia- Gubbio.
Record di partecipanti: oltre 500 le auto provenienti da ogni dove per la corsa più bella del mondo.
Molti i nomi famosi e i volti noti: con il nunmero 14, Gianni Morandi; con il 22, il regista e sceneggiatore Alberto Ferrari e signora; con il 54, Alessandro e Sebastiano Marzotto, solo per citarne qualcuno.
Sei gli equipaggi femminili, tra cui il 282 (Ivana Cattazzo e Sabrina Bignotti) e il 414 (Maria e Luigia Gaburri).
Tra le auto d'epoca militari, con il numero 9M il generale di corpo d'armata Giuseppe Maggi.
La corsa si concluderà domani, domenica 21 maggio, con la passerella finale a Brescia.
(Foto di Pierdamiano Lucamarini)
Con il rituale affollamento delle aree paddock e le verifiche effettuate presso il Centro Congressi e sul parcheggio Bozzoni, è scattata la seconda prova del Campionato Italiano Velocità Montagna.
L’Automobile Club Macerata e l’Associazione Sportiva AC Macerata hanno ricevuto la positiva risposta del mondo delle salite, con un numero record di presenze, circa 170, un’edizione che si prospetta tra le più esaltanti a livello sportivo.
Ad iniziare dal primo confronto in Italia degli assi Simone Faggioli (Norma M20FC-Zytek) e Christian Merli (Osella Fa30-Fortech), fino al debutto di Marco Gramenzi con la nuova AR-MG Furore-Zytek. Il confronto al vertice sarà da ultimo respiro: tra le vetture sport e formula ci sarà battaglia con Omar Magliona, Michele Fattorini, Domenico Cubeda, Domenico Scola leader assoluto di campionato dopo il successo calabrese del Reventino, Francesco Leogrande con la Wolf, Luca Ligato, Achille Lombardi, Diego Degasperi con la monoposto Lola-Honda, “O’Play” passato alla categoria CN, e anche i piloti marchigiani Andrea Vellei, ascolano con una Gloria a motore motociclistico Suzuki e Francesco Michea Carini, osimano con un prototipo Osella Pa21 Evo.
Non mancano le supercar, dalle Ferrari di Lucio Peruggini, Luca Gaetani e Roberto Ragazzi, alla bellissima Lamborghini Huracan di Bruno Jarach e la Nmw Z4 di Marco Jacoangeli. Marco Sbrollini di Pergola su Lancia Delta Evo, l’ascolano Amedeo Pancotti su Bmw M5 e Abramo Antonicelli di Porto Recanati su Bmw M3 in gruppo E1 Italia ed E2SH daranno sicuramente il massimo sui tornanti casalinghi.
Nelle categorie inferiori tra gli altri Antonio Scappa, Salvatore D’Amico (Renault New Clio), Giuseppe Aragona (Peugeot 106), Francesco Savoia (Mini Cooper), Rachele Somaschini (Mini Cooper), sapranno dire la loro. Dieci i piloti della Sarnano Corse: Marco Gentili, Alberto Scagnetti, Carmine Ciccotelli, Sandro Tidei, Luca Attorresi, Andrea Canzonetta, Samuele Meloni, Massimo Silenzi, Piergiuseppe Monaldi ed Emanuele Miliucci.
Marco Gramenzi è in fibrillazione per il debutto con il suo nuovo bolide a base Alfa Romeo: “Ho chiamato la mia macchina Furore, che è un paese sopra Amalfi, dove le curve di una vecchia cronoscalata sono dedicate ai piloti che vi hanno corso, come 'don Mimì' Scola, Maurizio Jacoangeli. Il posto è meraviglioso e la passione motoristica altrettanto. Hanno istituito un premio intitolato al tedesco Georg Plasa per un pilota delle salite in base ai risultati e alla sportività e nella prima edizione del 2015 l’hanno consegnato a me”.
Ingresso gratuito e bus navetta per raggiungere il percorso di gara dal paese.
“Mi sto dando molto da fare, è un mese che non seguo più il mio lavoro, non faccio altro che avere contatti utili per dare un futuro alla Maceratese”. Alessandro Chiaraluce non ha ancora perso la speranza di salvare il sodalizio biancorosso dal fallimento. Lui osimano, da sempre tifoso della Rata, continua a muoversi, lontano dalle luci della ribalta. “Non voglio esibirmi, non sono nessuno” dice Chiaraluce, ma se non fosse stato per il suo impegno, la Maceratese non sarebbe riuscita a portare a termine il campionato, basti pensare solo alle spese per le trasferte ed in un caso a quelle per gli steward.
“Qui non si tratta di trovare una brava persona come è Giorgio La Cava, con il quale sono sempre stato in contatto – spiega Chiaraluce – La Cava è pronto a fare la spalla, a dare una mano, perché ama Macerata. Bisogna trovare qualcuno molto potente perché la situazione è abbastanza compromessa anche se risolvibile, risanabile. Qualcuno che voglia metterci le mani e possa avere un ritorno”.
Poi Chiaraluce scende nei particolari. “Ho tre grandi trattative in corso. Una di queste è con una società di serie A che possa far diventare Macerata un bacino per le proprie seconde squadre. Aspetto poi una risposta da Confindustria, ho fatto delle indagini, ho cercato di interessare, sentire, sondare quali sono le intenzioni di imprenditori primari del maceratese e vedere se si può fare veramente una cordata tra questi”.
“A tale proposito ho preparato delle brochure, una fotografia dell’attuale Maceratese, come si è arrivati a questa situazione pesante, quali sono i progetti e quali le possibilità di riuscita. In questa composizione sono stato aiutato da Andrea Verdolini e Gianluca Stambazzi. Entro giovedì della prossima settimana avrò delle risposte, dopo di che sarà tutto deciso”.
“I problemi nella Maceratese vengono dal passato – aggiunge Alessandro Chiaraluce - La situazione debitoria è stata sempre sottaciuta, ma era vera. Ci sono debiti tributari e due spauracchi: alcune poste di bilancio che non vanno bene e la denuncia di Spalletta alla Tardella che verosimilmente potrebbe generare una verifica da parte della Guardia di Finanza. Non è facile trovare chi sia disposto a comprare un’azienda in odore di verifica”.
Come nasce la passione di Alessandro Chiaraluce per la Maceratese? “Mio padre amava il calcio – racconta Chiaraluce - Un amico un giorno gli disse: “C’è uno stadio nuovo a Macerata e una squadra che gioca benissimo”. Lui andò a vedere la partita e si entusiasmò. Io giocavo con la Libertas Osimo, avevo tredici anni, andai a vedere questo stadio e mi appassionai. Erano i tempi di Dugini, Turchetto, Gennari, Olivieri, Attili, Rega, Prenna, Gerardi. Successivamente un mio amico di scuola, Giovanni Giacco, giocava con la Maceratese, ed ho cominciato a frequentare l’Helvia Recina, mi è piaciuto molto l’ambiente. Da mezzo secolo seguo la squadra, salvo otto o nove anni durante i quali sono stato in Russia per la mia professione”.
Domenica alle 16.30 sfida infuocata Al Tullio Morgagni di Forlì: i padroni di casa, infatti, ospiteranno il Fano per la gara d’andata dei play-out retrocessione. Per allontanare lo spettro della Serie D sarebbe fondamentale per i granati uscire dall’impianto romagnolo con un risultato positivo, propedeutico per un ritorno meno esplosivo dal punto di vista della tensione. Inoltre, non va dimenticato che in caso di parità nelle due partite (sia come risultati che come differenza reti) il Fano avrebbe dalla sua il vantaggio del miglior posizionamento in classifica per scongiurare la retrocessione. Fare questi calcoli a 180’ (e forse più) dal fischio finale, però, è decisamente anacronistico.
C’è da scendere in campo domenica pomeriggio e giocarsi una gara che, comunque, si annuncia decisamente elettrizzante. Le statistiche casalinghe del Forlì fanno ben sperare i granata: i romagnoli, infatti, contano più risultati positivi in trasferta (tre vittorie e nove pareggi nella stagione regolare) di quanti non ne abbiano collezionati al Morgagni (cinque vittorie e quattro pareggi), sebbene i punti totali facciano pesare la bilancia sulle gare interne (diciannove i punti conquistati in casa, quindici quelli in trasferta). Sempre rimanendo sul tema curiosità, anche il Fano ha le sue, come per esempio il fatto che le sconfitte subite al Mancini siano superiori a quelle incassate lontano dall’impianto di casa (nove le sconfitte casalinghe, otto quelle in trasferta). A livello di punti, invece, la differenza per il Fano è davvero minima: in totale nella stagione regolare ne ha collezionati trentanove, quasi equamente distribuiti (venti in casa e diciannove in trasferta). Insomma, questa analisi non dà risposte definitive ad eventuali scommettitori, perché il fattore casa/trasferta semplicemente non è un aspetto fondamentale per queste due squadre. Esplorando opzioni alternative, ci si potrebbe orientare sulla quantità di gol: insieme all’Ancona ultimo in classifica nella stagione regolare, il Fano ha chiuso con il secondo peggior attacco del campionato (solo ventotto le reti realizzate in trentotto incontri) dopo il Lumezzane penultimo (ventisei gol all’attivo); per altro, di queste ventotto reti, i granata ne hanno messe a segno solo dodici nelle diciannove partite giocate in trasferta.
Statistiche leggermente migliori per il Forlì, che di reti ne ha segnate trentadue in totale, di cui ventuno in casa. Quanto a difese, però, nettamente meno battuta quella del Fano (quarantadue reti incassate) rispetto a quella del Forlì (cinquantacinque gol al passivo). Di certo, vista l’importanza della posta in palio, è difficile immaginarsi una gara aperta e spettacolare, anche perché la tensione sarà ai massimi livelli. Dunque tutte le opzioni “conservative” (X primo tempo, Under 2,5, No Gol) sono da tenere in grande considerazione. Per i più esosi, ci si può anche sbilanciare cercando di azzeccare il risultato esatto della partita (con quote ovviamente molto generose), per i più parchi invece ci sono sempre a disposizione le doppie chance per limitare i rischi. Siete scommettitori coraggiosi o prudenti? Mettetevi alla prova: Eurobet offre un bonus di benvenuto di 100 euro ad ogni nuovo iscritto! Vi incitiamo a leggere l’analisi completa del bookmaker su sportytrader.it, dov’è spiegato passo passo come approfittare del bonus. Non resta che tentare la sorte...
Il motocross tricolore protagonista domani, domenica 21 maggio, al campo di gara del “San Pacifico”.
Sul tracciato, di recente rimodellato dal Moto Club Settempedano, saranno di scena i piloti del Campionato italiano MX Junior.
La Federazione italiana ha scelto questo circuito per quella che è una delle specialissime della prima fase del campionato, che a giugno arriverà a Savignaro sul Panaro prima delle finali in calendario a luglio a Montalbano Jonico, in provincia di Matera, ad agosto a Ponte a Egola, in provincia di Pisa, e ultima gara a settembre a Castellarano, in provincia di Reggio Emilia.
Queste le classi che accenderanno i motori: debuttanti (65 cc), cadetti (65 cc), junior (85 cc, 150 cc 4 tempi), senior (85 cc, 150 cc 4 tempi), junior (125 cc 2 tempi).
A San Severino Marche sono attesi i Moto Club più esperti e capaci in Italia che, assieme a tutto lo staff della Federazione Motociclistica Italiana, accompagneranno i giovani piloti in un lungo percorso che arriverà fino a settembre.
La cittadina ai piedi dei Monti Sibillini si è accesa anche con i protagonisti del Campionato Italiano Salita Autostoriche.
Una settantina i concorrenti che hanno risposto al richiamo della Sarnano-Sassotetto, dedicata al campione automobilistico marchigiano, vittorioso in tante gare in montagna, di durata e del GP d’Italia di F.1 del 1966.
L’Automobile Club Macerata e l’Associazione Sportiva AC Macerata hanno lavorato alacremente per fornire un evento all’altezza della tradizione, superando le non poche difficoltà sopraggiunte dagli eventi sismici e dalle forti nevicate. L’Amministrazione Comunale e la Provincia di Macerata hanno creduto nella volontà di continuità e se vogliamo, di rinascita, per un evento estremamente significativo per il territorio.
Il percorso di 8.877 metri teatro di gara vedrà così ritornare le affascinanti vetture storiche per un nuovo confronto dopo le gare di Montefiascone, Cortona e Scarperia. Si preannuncia una bella battaglia, con in lizza Piero Lottini e Stefano Peroni con le sport Osella, Sandro Zucchi, Angelo Bologna con le sport Lucchini, il pilota di casa Pierluigi Carnevaletti di Senigallia con una Bogani, ma anche le monoposto del campione italiano monoposto, l’osimano Antonio Angiolani (March-Toyota) e Giuliano Peroni con una Martini MK32, sono candidati a un piazzamento di vertice. Da considerare anche Tiberio Nocentini (Chevron B19), Ildebrando Motti (Porsche Carrera RS), Matteo Adragna (Porsche 911RS), Massimo Vezzosi (Bmw 2002-Schnitzer), Antonio Di Fazio (NSU Brixner) e la Alta Sport di Georg Prugger che rievoca i tempi eroici anteguerra.
Rivedere le vetture che hanno scritto la storia della cronoscalata che ha preso avvio nel 1969 dopo la scomparsa di Scarfiotti è entusiasmante. Nei cinque raggruppamenti si potranno rivivere tanti appassionanti momenti che hanno richiamato sui tornanti maceratesi tanti campioni della montagna. I protagonisti più quotati si possono ammirare nell’area paddock di Piazza della Libertà, con due salite di prove ufficiali, che inizieranno oggi, saabto 20 maggio, alle 14:30, dopo la conclusione delle verifiche sportive e tecniche.
Antonio Angiolani, tricolore in carica per il 5° raggruppamento: “Malgrado alcuni problemi fisici dopo un recente intervento non sono voluto mancare a questa gara, alla Sarnano-Sassotetto vale la pena esserci. Per me è legata a tanti ricordi di gioventù, vedremo cosa riuscirò a fare".
La gara di domenica 21 maggio sarà su manche unica con partenza alle ore 9:30.
Un gruppo di genitori del settore Giovanile della Recanatese ha scritto una lettera alla società. "Cara Recanatese, - scrivono i genitori - non è importante se sarà serie D o eccellenza, se percorri una strada lunga e colma di insidie c'è sempre una decisione da prendere ad ogni crocevia. Ad ogni inizio stagione, calciatori, genitori, allenatori e dirigenti saliamo tutti sull'autobus che ci porterà a vivere nuove esperienze e sensazioni forti, partecipando attivamente alla comunità calcistica che viene a crearsi nel contesto di un comune stadio di calcio. Vittorie e sconfitte si consumano quotidianamente sul campo e sugli spalti, lasciando subito dopo il passo alla crescita formativa di bambini, ragazzi e uomini che amano il calcio in quanto elemento sociale di aggregazione. Il nostro autobus ha sempre aperto le porte a chi voleva salire o scendere, è confortevole ed è sempre arrivato a destinazione e ci auguriamo che continui a farlo. Grazie".
Un gesto che è stato molto apprezzato dalla squadra che ha voluto ringraziare i genitori e i giovani giocatori per il sostegno e per il vero spirito sportivo che hanno dimostrato. "Queste parole - risponde la Recanatese - ci riempiono di orgoglio, avvalorano il lavoro portato avanti da anni e serviranno da ulteriore incentivo per proseguire nella nostra missione:la cura e lo sviluppo del Settore Giovanile.E se in tutti questi anni questa società si è sempre distinta in questo senso è anche grazie ai genitori dei nostri ragazzi, alla collaborazione ed alla fiducia che ci hanno sempre dimostrato".
Ogni giorno che passa si riducono sempre di più le speranze di trovare una via di uscita alla crisi societaria che attanaglia la Maceratese. Entro il prossimo 30 giugno dovranno essere pagati i debiti sportivi pregressi, e dovrà essere approntata la tassa di iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro con la relativa fideiussione.
“La situazione è abbastanza compromessa, chi non lo dice non è una persona realista” dice Giorgio La Cava, l’imprenditore perugino che da tempo cerca “alleati” locali per provare a dare un futuro alla Maceratese. “Che i conti fossero un po’ ballerini si sapeva – aggiunge La Cava - ma la situazione della Maceratese si è complicata con il passaggio di quote al napoletano Liotti”.
Il nuovo amministratore unico della S.S. Maceratese srl, Claudio Liotti, prima ancora di presentarsi alla città ed ai tifosi biancorossi, ha indetto il silenzio stampa. Da Napoli non arrivano notizie di alcun genere, ma per quanto è dato sapere nessun debito è stato sanato. La Maceratese rischia di morire nel silenzio più assoluto, di perdere la terza serie per l’insolvenza dei dirigenti, fra le mani di chi mai ha avuto a cuore le sorti del sodalizio biancorosso.
“Ho letto le parole di Liotti, ha chiesto due mesi di tempo – fa La Cava - Sembra veramente il film in cui Totò voleva vendere la fontana di Trevi. Io mi auguro che abbiano le risorse, sarei veramente contento per la Maceratese”.
Quando, secondo Giorgio La Cava, si potrà sapere definitivamente che futuro spetta alla Maceratese? “Per me il 3 giugno è la data per dare l’ultimo spintone da una parte o dall’altra. Quando la Lega dirà se la nuova proprietà ha i requisiti di onorabilità e solvibilità necessari, oppure rimanderà la questione alla Covisoc. Forse in quei sette- dieci giorni qualcosa si potrebbe muovere”.
“Per salvare la Maceratese, il discorso economico è preminente, però ci sono anche delle incognite – continua La Cava - Faccia conto che uno abbia tutti i soldi per risolvere i problemi, bisogna fare vari passaggi, non è cosi immediata la soluzione. Liotti, solo per il disturbo di riceverti, qualcosa chiederà. A mio avviso va fatto un encomio ad Alessandro Chiaraluce, l’unico che cerca di unire le forze. Mi dispiace tanto per il gruppo, mi riferisco ai giocatori e all’allenatore. Se la squadra ha fatto così bene in questa situazione, la stagione ventura avrebbe potuto puntare ai play off. Federico Giunti è da elogiare, un allenatore che dopo quello che ha vissuto dice che la sua aspirazione è di rimanere a Macerata, è una brava persona”.
L’esistenza di un gruppo di personaggi locali che fanno riferimento allo studio Berrè nei giorni scorsi ha ridato un pizzico di fiducia alla tifoseria, dopo che l’ex presidente Maurizio Mosca è uscito allo scoperto. Ma le ultime parole pronunciate sull’argomento dal sindaco di Macerata, Romano Carancini, hanno raffreddato gli animi. “Non esiste una cordata e gli ultimi contatti fanno pensare ad un non interesse alla situazione”.
Si apre con il botto il mercato della Cucine Lube Civitanova: il Club cuciniero ha ingaggiato lo schiacciatore statunitense Taylor Sander, classe 1992 per 196 centimetri di altezza. Il fuoriclasse a stelle e strisce tornerà così a giocare nel campionato italiano, dopo l'esperienza a Verona dal 2014 al 2016 nelle sue due prime stagioni da professionista e quella appena conclusa in Cina a Pechino, dove ha vestito per un anno la maglia del Beijing Volley.
Sander arriva alla Lube seguendo le orme del suo compagno di squadra in Nazionale, il regista Micah Christenson: con gli USA il neo biancorosso ha debuttato nel 2014, vincendo subito la World League nello stesso anno e la World Cup nel 2015. Sempre con la maglia a stelle e strisce, Sander ha conquistato il bronzo alle Olimpiadi di Rio 2016, mentre nelle due stagioni a Verona può vantare la vittoria europea della Challenge Cup 2016, meritando anche il titolo di MVP.
Dunque Taylor Sander, cresciuto nella Brigham Young University oltre che nella Nazionali giovanili USA prima di sbarcare in Italia, ritrova il campionato più bello del mondo con la maglia della Cucine Lube Civitanova, con la quale parteciperà anche per la prima volta alla Champions League e al Mondiale per Club.
"Sono molto felice e soddisfatto di entrare a far parte di un Club importante come la Lube - dice dagli USA Sander dopo la firma del contratto - Si tratta di una società dalla grande storia e tradizione, inevitabile essere orgoglioso di vestire questa maglia e di poter aiutare la squadra nella migliore maniera possibile. Accanto a me ci saranno giocatori fortissimi con cui sarò onorato di giocare. Inoltre, ripeto, il poter far parte di uno dei Club migliori del mondo mi carica tantissimo. Forza Lube!".
Bissa il successo di un anno fa, la grande festa finale del Progetto Scuola, edizione numero 23, organizzata dalla A.S. Volley Lube in collaborazione con Rondinella calzature.
Per il secondo anno consecutivo il gran finale si è tenuto all'Eurosuole Forum ed ha visto protagonisti centinaia di studenti delle classi quarta e quinta elementare dell'Istituto Comprensivo Ugo Bassi di Civitanova Marche (Scuole Silvio Zavatti e Anita Garibaldi), coinvolti in partite di minivolley, percorsi di gioco e tante altre attività.
Con il Progetto Scuola A.S.Volley Lube, infatti, cerca di coinvolgere i piccoli alunni delle scuole primarie con dei propri istruttori qualificati al fine di promuovere lo svolgimento dell’attività motoria tra gli studenti: molto interessanti i numeri, complessivamente sono circa 3.000 i bambini della scuole elementari di Civitanova Marche e Macerata.
"Possiamo archiviare un'edizione 2016/2017 davvero molto positiva - dice il responsabile Progetto Scuola di A.S. Volley Lube, Giampiero Freddi - Come Lube ci piace rendere concreto il nostro impegno sociale nei confronti del territorio, stimolando nei bambini lo svolgimento di attività motoria e quindi la pratica dello sport, connessa ad una sana e corretta alimentazione. Voglio ringraziare lo sponsor Rondinella Calzature che da anni sostiene questa iniziativa, le scuole che hanno partecipato con grande entusiasmo, i nostri bravissimi istruttori per la professionalità con cui lavorano".
Nuovo e sicuramente non ultimo exploit della società "Il Grillo", questa volta ai Campionati Regionali Propaganda di nuoto. Sfruttando il “fattore campo”, la propria piscina di Civitanova, il club presieduto da Antonella Citarella ha dominato la manifestazione primeggiando nel medagliere con ben 39 gioie: 15 ori, 12 argenti e 12 bronzi.
Tra le 28 associazioni giunte da ogni angolo delle Marche (in totale 249 atleti) "Il Grillo" si è confermato il top a livello regionale come avviene ormai da anni. La squadra civitanovese era composta da 43 nuotatori impegnati in gare sui 50 metri e seguita dagli istruttori Giovanni Collini, Maurizio Trobbiani, Mario Menghi, Francesca Castellucci e Daniela Corallini.
Nella categoria Giovanissimi, primo posto per Alessandro Pescetti a rana, secondo per Carla Muccichini nello stile libero e terzo posto per Beatrice Gaetani nel dorso.
Nella categoria Allievi, una strepitosa Francesca Mazzoni ha annichilito le avversarie conquistando addirittura 4 ori (uno in ogni stile), appena dietro Nicola Pascucci che ha vinto in 3 specialità tranne nel dorso, lì invece ecco il bronzo di Edoardo Di Lupidio.
Nella categoria Ragazzi, bene Leonardo Ciccalè che ha colto il 2° posto nello stile libero e il 3° a rana. Altra piazza d’onore per Karol Giulia Natali nello stile e terza Claudia Ortenzi nel dorso.
Nella Juniores, imprendibile Anna Pizzuti che ha vinto 3 prove e è giunta seconda nella rana. Quattro ottime medaglie anche per Alessandro Di Giacomi che ha primeggiato nel delfino, finendo secondo nello stile e terzo tra dorso e rana. Due medaglie per Claudia Battistelli, oro a rana e argento nello stile imitata da Patrick Dichiara con due gradini più bassi del podio tra rana e stile. Secondo posto per Sofia Melappioni e terzo per Elia Sopranzi entrambi nel delfino.
Tra i Cadetti, protagonista Sasha Sabbioni che ha centrato un oro (stile) e due argenti (delfino e dorso), Gloria Scuffia invece ha preso 2 bronzi tra delfino e stile. Terzo posto anche per Michela Caputo a rana.
Nei Senior, infine, ben 3 medaglie per Tobia Mazza che ha vinto nel delfino arrivando secondo tra rana e stile. Bel secondo posto per Arianna Palmieri nel delfino.
La scuderia siciliana si presenta al Trofeo Scarfiotti con i già tricolori Omar Magliona su Norma-Zytek, Luca Ligato su Osella-Honda e Manuel Dondi all'esordio stagionale con la Fiat X1/9. Sabato le prove ufficiali e domenica la gara della prova marchigiana del CIVM
Gioiosa Marea (ME), 19 maggio 2017. La scuderia CST Sport ritorna agli impegni nel Campionato Italiano Velocità Montagna nel fine settimana a Sarnano. La compagine siciliana schiera un tris di campioni italiani formato da Omar Magliona, Luca Ligato e Manuel Dondi, pronti per il 27° Trofeo Lodovico Scarfiotti, che si disputa salendo dalla caratteristica cittadina della provincia di Macerata fino in cima al Sassotetto.
Anche nel secondo round tricolore Omar Magliona sarà al volante della Norma M20 Fc Zytek. Il già sei volte campione italiano scalpita per il ritorno in uno dei tracciati preferiti. Sulla biposto francese gommata Pirelli il portacolori sardo della CST Sport ha colto un ottimo secondo posto assoluto tre domeniche fa alla Cronoscalata del Reventino, esordio stagionale che l'ha visto anche prendere la testa della classifica nel gruppo dei prototipi E2SC e trovare un promettente feeling con la sportscar preparata dal Team Faggioli. L'obiettivo sarà dunque quello di confermare i positivi riscontri tecnici raccolti in Calabria e di continuare a migliorare la messa a punto approfittando di uno dei tracciati più tecnici e, con i suoi 8877 metri, lunghi dell'intero Tricolore.
Simili obiettivi per Luca Ligato ma nel gruppo dei prototipi CN. Il giovane driver reggino si schiera a Sarnano sulla fida Osella Pa21 Evo Honda anch'essa gommata Pirelli e del Team Faggioli per riprenderà le sfide con la diretta concorrenza della categoria dopo essersi imposto in gara-2 al Reventino. Un risultato che ha proiettato anche lui in testa alla classifica del suo gruppo, oltre a consentirgli di presentarsi a Sarnano con un inedito secondo posto nella classifica assoluta del CIVM.
Al debutto stagionale assoluto, invece, è il rientrante Manuel Dondi. Il campione in carica del gruppo delle estreme auto in versione silhouette del gruppo E2SH si ripresenta alla Sarnano-Sassotetto con la Fiat X1/9 motorizzata Alfa Romeo. Il bolognese è chiamato a una complessa difesa del titolo, vista la nuova e sempre più agguerrita concorrenza diretta, ma dopo gli aggiornamenti invernali ritrova l'evoluta vettura che lo scorso anno ha magistralmente portato al titolo italiano alla prima stagione in pianta stabile nel campionato.
Dopo le verifiche sportive e tecniche di venerdì pomeriggio, due salite di prova animeranno dalle ore 9.00 il sabato dell'evento in provincia di Macerata. Domenica 21 maggio, invece, lo start della Sarnano-Sassotetto per le auto moderne è in programma alle ore 12.00.
Calendario CIVM 2017: 28-30 aprile 19^ Cronoscalata del Reventino (CZ); 8-10 maggio 27° Trofeo Lodovico Scarfiotti (MC); 26-28 maggio 48^ Verzegnis - Sella Chianzutan (UD); 9-11 giugno 7^ Salita Morano - Campotenese (CS); 23-25 giugno 56^ Coppa Paolino Teodori (AP); 30 giu-2 lug 57^ Trento - Bondone; 14-16 luglio 60^ Coppa Selva di Fasano (BR); 28-30 luglio 47° Trofeo Valcamonica (BS); 18-20 agosto 52° Trofeo Luigi Fagioli (PG); 15-17 settembre 59^ Monte Erice (TP); 22-24 settembre 63^ Coppa Nissena (CL); 6-8 ottobre 35^ Pedavena - Croce D’Aune (BL).
Al “Bianchelli” di Senigallia termina l’avventura della Recanatese, superata 3-1 dal Senigallia.
Il goal del momentaneo 2-1 che ha riacceso le speranze di rimonta dei giallorossi è stato firmato da Candidi. Nel finale, la rete dei locali su calcio di rigore ha definitivamente chiuso il match.Domenica al “Della Vittoria” di Macerata, Fermana e Senigallia si contenderanno il titolo regionale.Un plauso va comunque fatto a squadra e staff tecnico della Recanatese per una stagione positiva che ha visto la squadra di Tassi vincere il proprio girone sia nella prima che nella seconda fase.
Grande interesse per appassionati e cittadini per il passaggio del Motogiro d'Italia, ventiseiesima edizione della rievocazione storica motociclistica che si svolse dal 1953 al 1957. La stupenda giornata primaverile ha contribuito alla riuscita dell'evento patrocinato dall'amministrazione comunale di Treia.
Diversi cittadini ed amanti della disciplina hanno salutato con entusiasmo l'arrivo della carovana giunta in Piazza della Repubblica nell'ambito della quarta tappa (San Benedetto del Tronto-Assisi). I motociclisti sono stati accolti dal ViceSindaco Edi Castellani, dall'Assessore allo Sport del Comune di Treia David Buschittari e dal Presidente della Pro Loco di Treia Francesco Pucciarelli. Proprio la Pro Treia ha fatto rifocillare gli oltre 70 motociclisti provenienti da ogni parte del mondo grazie alla disponibilità e all'impegno dei suoi volontari sempre in campo per l'accoglienza turistica e la promozione del turismo della Città.
La partecipazione alla corsa di delegazioni straniere ha permesso alla "Città del Bracciale" di vivere l'evento come una importante vetrina turistica. Tra gli scopi della manifestazione vi è infatti quello di unire sport e cultura attraversando le bellezze di città piccole, medie e grandi. La conclusione del Motogiro è prevista per sabato 20, data della sesta e ultima tappa.
Si parte da San Severino per vivere questo secondo e penultimo appuntamento con le Selettive Centro Sud. A fare la differenza potrebbero essere gli ardui sali-scendi del San Pacifico, dove il 20 e il 21 maggio si dovranno confrontare gli oltre 230 Young Rider iscritti, tra cui ben 23 DebuttantiRound delle Selettive Area Centro Sud. Per tutti si tratterà di un crocevia importante sulla strada della qualificazione alle Finali, che per alcuni potrebbe già indicare la precedenza acquisita, e dunque lo spettacolo in pista non mancherà.
Da segnalare una particolare condizione di Classifica: provvisoriamente tutti i Leader sono a punteggio pieno.
Nella 125 il campione in carica Gianluca Facchetti (Husqvarna – Maddii Academy), forte della perentoria doppia vittoria di Manche al Miravalle di Montevarchi, si presenterà a San Severino con in tasca 500pt. e la relativa Red Plate sulla sua Husqvarna.
I restanti gradini del podio sono provvisoriamente ex aequo tra Matteo Puccinelli (KTM) e Alessandro Manucci (Husqvarna), entrambi a quota 380pt.. Chiudono la Top5, vicinissimi, Dario Crepaldi 260pt. (KTM) e il Sammarinese Andrea Zanotti 250pt. (KTM), presente a Montevarchi non in perfetta forma.
Anche nella 85 Senior il leader provvisorio si trova a punteggio pieno: Andrea Adamo 500pt. (Honda Red Moto – Pardi Royal Pat – Scuola Cross) che sul Circuito Aretino è stato il più veloce fin dalle qualifiche. Gli avversari diretti che occupano i gradini successivi del Podio sono Morgan Bennati 2°/2°(KTM) con i rispettivi 420pt. conseguenti e Mattia Paglionico 3°/3°(KTM) con 340pt.. Le due posizioni seguenti sono a punteggio ravvicinato: quarto Cosimo Bellocci 225pt. (Husqvarna), e quinto con 217pt., dopo una giornata sfortunata, troviamo uno dei piloti più attesi, Pietro Razzini, (Husqvarna) che avrà a disposizione, come tutti, l’occasione per rifarsi.
Nella 85 Junior il ritornello è identico, che conferma anche un pronostico annunciato, quello di Valerio Lata vincente in sella alla sua KTM… Infatti non ha avuto problemi a tenere tutti a debita distanza in pista a Montevarchi, e a mettere a segno la doppia Vittoria dal valore di 500pt, aggiudicandosi così anche la Tabella Rossa.
Alle sue spalle nella classifica assoluta un altro ex aequo tra Nicola Salvini (HUSQVARNA) e Alberto Elgari (KTM) entrambi sul Podio con 380pt.. Completano la Top5 Samuel Bertolli 280pt. (HUSQVARNA) e Simone Marini 240pt. (KTM), in quinta.
Ancora un bottino pieno, questa volta nella 65 Cadetti, con una ennesima doppietta della giornata portata a casa dal vincitore incontrastato Ferruccio ZANCHI (Husqvarna Motorstore GS. FF.OO), che si piazza così anche lui a quota 500pt..
Alle sue spalle ben tre Piloti a distanza ravvicinata tra loro. Si tratta di Simone Mancini (KTM) secondo con 350pt., Alfio Samuele Pulvirenti (KTM) terzo con 340pt., e dal veloce Maurizio Scollo (Husqvarna) con 330pt.. In quinta posizione, leggermente più staccato, si piazza il regolare Brando Rispoli (KTM) con 230pt..
Nella 65 Debuttanti lo spartito non cambia, infatti c’è ancora una Leadership a punteggio pieno (500pt.) da parte di Paolo Martorano (KTM), con Niccolò Mannini (KTM) a 420pt., che sicuramente paga la caduta in partenza accorsagli nella seconda Manche di Montevarchi. Alle loro spalle il regolare Andrea Maria Roberti (KTM – Pardi Royal Pat – Scuola Cross) con al suo attivo 340pt..
Ottima la quarta posizione di Nicholas Frediani a quota 240pt. (Husqvarna - Versilia Corse), mentre chiude la classifica provvisoria delle prime cinque posizioni, con 230 pt., Ayrton Francalanci (Husqvarna), penalizzato da una caduta nella frazione conclusiva al Miravalle.
Per quanto attiene la situazione di Classifica del Challenge Yamaha YZ125 Area Centro Sud, come da copione, ancora parità in vetta tra Francesco Bassi (Yamaha – America Racing) e Lorenzo Rossi (Yamaha – Gaerne) entrambi con 420pt.. Chi invece occupa l’ultimo gradino del Podio a ridosso dei primi due, con 370pt., è Niccolò Salvatori (Yamaha – America racing). Chiudono, ravvicinatissimi tra loro, in quarta Lorenzo Ciabatti 255pt. (Yamaha – Bonanni) e, con 250pt., in quinta si attesta Davide Costantino (Yamaha – Simoncini Racing).
Sabato 20 maggio alle ore 12.30, presso la Sala Riunioni dell'Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche, A.S. Volley Lube presenterà ufficialmente il nuovo primo allenatore della formazione campione d'Italia, il tecnico marchigiano Giampaolo Medei.
Nell'occasione, alla presenza di proprietà e dirigenti del Club cuciniero, saranno svelate anche altre importanti novità che riguardano lo staff tecnico biancorosso.