In vista della partita di calcio tra Osimana e Maceratese, in programma domenica 23 marzo 2025 allo stadio "Diana" di Osimo, la Prefettura di Ancona ha emesso un provvedimento che vieta la trasferta per i tifosi residenti nella provincia di Macerata. La decisione arriva a seguito dei disordini verificatisi durante un incontro precedente tra le due squadre (10 marzo 2023),nel quale si erano verificati scontri violenti tra tifoserie che avevano richiesto l'intervento delle forze dell'ordine.
Il provvedimento, che mira a prevenire possibili disordini, stabilisce anche che la vendita dei biglietti per gli altri settori dello stadio sarà esclusivamente riservata ai residenti della provincia di Ancona. I tagliandi potranno essere acquistati solo presso le ricevitorie autorizzate e previa esibizione di un documento di identità. La restrizione è stata presa per motivi di sicurezza pubblica, in seguito a valutazioni da parte delle autorità competenti, tra cui il questore di Ancona e l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive.
La società Maceratese ha espresso il proprio rammarico per le disposizioni adottate, invitando i tifosi a rispettare le indicazioni delle autorità. Nonostante la restrizione, l'incontro si preannuncia di grande interesse per gli appassionati di calcio delle due squadre. La Maceratese, infatti, cercherà di consolidare la sua posizione in vetta, dove è appaiata con il Montecchio Gallo, impegnato nella difficile trasferta di Chiesanuova, mentre l'Osimana, sesta in classifica, tenterà di rosicchiare qualche punto all'Urbino, che la precede.
Arriva il primo trionfo stagionale per il settore giovanile arancionero guidato dal direttore tecnico Nicola Bacaloni. La formazione Under 18 targata CBF Balducci Paoloni Macerata (in collaborazione con la Volley School, formata insieme alle società Paoloni Appignano e Volley Macerata, e con la società Eurovolley Pollenza) ha infatti conquistato il titolo di campione provinciale 2025 nella finalissima giocata domenica scorsa nel campo neutro di Pollenza. Una sfida secca tra le maceratesi e la US Volley 79 Civitanova, nettamente vinta dalle ragazze allenate da coach Marco Valenti e dal vicecoach Germano Baccifava: 3-0 il risultato finale, con parziali di 25-19, 25-13, 25-12.
Grazie a questo successo, che bissa il titolo conquistato l’anno scorso, la CBF Balducci Paoloni Macerata andrà a giocarsi anche il titolo regionale Under 18 nelle prossime settimane. Le arancionere, tra l’altro, sono campionesse delle Marche uscenti e proveranno a riconquistare il titolo regionale dopo il successo del 2024.
A guidare la formazione arancionera al successo nella finale provinciale, la palleggiatrice e capitano della squadra Valeria Mercante, reduce dalla recentissima e ulteriore convocazione con il Club Italia. L’atleta della CBF Balducci Paoloni, infatti, ha preso parte dal 10 al 14 marzo in Sardegna allo stage di allenamenti del Club Italia del Centro, su convocazione del DT delle giovanili femminili Fipav, Marco Mencarelli.
Le ragazze dell’Under 18 che hanno conquistato il titolo provinciale sono: Capodacqua Alessia, Ciccarelli Alice, Costantini Sara, Dignani Caterina, Fabbroni Matilde, Gattafoni Giorgia, Mercante Valeria, Montecchiari Lucrezia, Pacioni Giada, Pasquinelli Sofia, Salvucci Chiara, Spernanzoni Luce, Tartabini Chiara, Teloni Cristina Andrea, Tittarelli Viola Maria.
Un oro, un argento e quattro bronzi. È questo il bilancio, più che onorevole, della pattuglia del Santo Stefano Sport ai campionati italiani di atletica paralimpica indoor e al campionato invernale lanci, svoltisi lo scorso fine settimana al Pala Casali e all'attiguo Campo Italico Conti di Ancona.
Tre gli atleti schierati, tutti nei lanci, dalla storica associazione sportiva di Porto Potenza Picena impegnati in otto competizioni. Fabio Staffolani conquista il gradino più alto del podio nel lancio del disco cui aggiunge una terza piazza nel getto del peso. Argento nel disco e bronzo nel giavellotto per Giovanni Lo Iacono, già primatista mondiale, che ritorna a gareggiare per i colori nero-verdi con cui ha iniziato la sua carriera agonistica nel lontano 1978 e al quale è andato il titolo di atleta più longevo della competizione.
Fa registrare due significativi terzi posti, nel disco e nel giavellotto femminili, Agnieszka Ciesla. Soddisfazione è stata espressa dalla responsabile tecnica del Santo Stefano Sport, Luisa Pocognoli: "Una prima stagionale complessivamente positiva che ci fa ben sperare nel prosieguo dell’attività agonistica. Prossimo impegno sarà la fase regionale di qualifica per i campionati italiani assoluti".
Livello completato. Così recitavano le maglie celebrative del Trodica domenica scorsa, richiamando il mondo della Playstation per festeggiare la matematica vittoria del campionato di Promozione, arrivata grazie al successo per 2-0 sulla Palmense.
E in effetti, la cavalcata trionfale della squadra di mister Buratti ha avuto qualcosa di virtuale, di straordinario. A parlare sono i numeri, davvero da Playstation, che descrivono un dominio assoluto: la vittoria del campionato è arrivata con ben quattro giornate d'anticipo, frutto di un percorso quasi perfetto.
In 26 partite disputate, i biancoazzurri hanno collezionato 62 punti, frutto di 20 vittorie, 4 pareggi e appena 2 sconfitte, entrambe lontano dal San Francesco, dove invece la squadra si è rivelata imbattibile: 11 vittorie e 2 pareggi in 13 partite casalinghe, per un totale di 35 punti conquistati tra le mura amiche.
Anche in trasferta il Trodica ha fatto valere la propria forza, con 9 vittorie, 2 pareggi e, come detto, solo 2 sconfitte. Ma il dato più impressionante è senza dubbio quello dei gol segnati: 62 in 26 partite, una media di quasi due reti e mezzo a incontro.
A trascinare l'attacco biancazzurro è stata la coppia d'oro Chornopyshchuck-Bonvin, autori rispettivamente di 16 e 14 reti, per un totale di 30 gol in due. Una degna dei migliori Del Piero e Trezeguet.
Dietro di loro Lion Giovannini, fermo a quota 9, che nelle ultime quattro partite avrà la possibilità di diventare il terzo giocatore del Trodica ad andare in doppia cifra. Solida anche la fase difensiva, con appena 22 reti incassate, seconda miglior difesa del campionato dietro al granitico Casette Verdini di mister Lattanzi, che ne ha subite solo 20.
Questi numeri potranno essere solo migliorati nelle ultime 4 gare, ma già raccontano di una squadra costruita con intelligenza e ambizione dalla dirigenza, che ha messo a disposizione di mister Buratti una vera e propria corazzata. Merito assoluto poi al tecnico, capace di trovare la giusta formula per valorizzare il grande potenziale offensivo senza perdere solidità e di gestire al meglio uno spogliatoio vincente.
Un plauso speciale va poi alla tifoseria delle "Teste Matte", che con il suo calore e la sua costante presenza sugli spalti si è rivelata l'uomo in più in questa stagione memorabile. Il Trodica ha scritto una pagina di storia, ora si punta al prossimo livello: l'Eccellenza.
(Foto di Marcello Valentini)
Domenica scorsa, presso il palazzetto dello sport "Giulio Chierici", si è svolta la 15ª edizione della Coppa di Karate Città di Tolentino, organizzata sotto l’egida del C.S.E.N. (Centro Sportivo Educazione Nazionale). L’evento, curato dal Direttore Tecnico del Dojo Kyu Shin Karate, Maestro Fabrizio Tarulli, in collaborazione con il comitato Csen provinciale di Macerata, ha confermato ancora una volta il suo grande successo.
Alla manifestazione hanno partecipato numerose società sportive provenienti dalla regione Marche e dalle regioni limitrofe, tra cui Umbria, Abruzzo, Emilia Romagna, nonché la Federazione di San Marino. Un totale di circa 450 atleti ha dato vita a oltre 650 prove nelle varie specialità, regalando al pubblico uno spettacolo di alto livello tecnico e sportivo.
Tra le 24 società in gara, la Scuola di Karate “Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli” del Maestro Fabrizio Tarulli ha ottenuto risultati straordinari. Con 64 atleti schierati sul tatami, la squadra ha conquistato ben 105 medaglie (34 ori, 25 argenti e 46 bronzi), garantendosi il primo posto assoluto nella classifica a squadre.
Al secondo posto si è classificata la ASD Dynamic Sporting Club del Maestro Roberto Carota, seguita al terzo posto dalla ASD Scuola Karate Wado Ryu Cuprense del Maestro Giuseppe Morelli. La Fesam Federazione di Arti Marziali della Repubblica di San Marino ha raggiunto il quarto posto, rappresentata dal Presidente Maurizio Mazza, per la prima volta membro del Comitato Olimpico di San Marino. Al quinto posto si è piazzata la ASD Hagakure Karate, guidata dai Maestri Rossano Rubiconti e Giovanni Maurizi.
L’evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione dell'amministrazione comunale di Tolentino e della società di gestione del palazzetto dello sport. Inoltre, il Maestro Fabrizio Tarulli, in qualità di Responsabile Arbitri Csen della regione Marche, ha convocato per la competizione 30 Ufficiali di Gara Csen provenienti da Marche, Umbria, Toscana, Abruzzo e Lazio.
Soddisfazione è stata espressa dal direttore tecnico Fabrizio Tarulli, dal Presidente del Comitato Csen Macerata Maestro Giuseppe Lambertucci e da tutto lo staff tecnico per l’ottima riuscita della manifestazione. L'evento ha dimostrato la grande passione per il karate e il costante impegno degli atleti e delle società partecipanti.
Dopo questo grande successo, gli atleti del Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli sono già pronti per il prossimo importante appuntamento: la Coppa Nazionale di Karate Csen, che si terrà il 26 e 27 aprile a Pescara.
Dopo un campionato combattuto fino all'ultima partita, la Banca Macerata Fisiomed ha conquistato la permanenza in Serie A2, regalando un'altra stagione di grande pallavolo alla città e alla regione. Il tie-break ottenuto contro Ravenna ha sigillato una salvezza che, sebbene sofferta, è il frutto del duro lavoro di giocatori, staff tecnico e dirigenza.
A commentare il risultato sono proprio i protagonisti di questa impresa, che tra soddisfazione, riflessioni e speranze per il futuro, tracciano un bilancio della stagione. Italo Vullo, direttore generale, riconosce il merito collettivo: "Va diviso tra società, staff, ma soprattutto giocatori. La stagione è iniziata in salita e abbiamo vissuto momenti difficili, ma il nostro obiettivo è stato raggiunto. Ora siamo pronti a pianificare il futuro".
Maurizio Castellano, primo allenatore, sottolinea il valore del lavoro svolto: "Nel girone di ritorno abbiamo trovato il nostro equilibrio. Questa società ha inseguito la Serie A2 per dieci anni, e in due stagioni abbiamo ottenuto promozione e salvezza. Non era scontato. Abbiamo ricevuto critiche ingiuste, ma i ragazzi hanno dimostrato di valere la categoria."
Samuil Valchinov, protagonista in campo, guarda avanti con entusiasmo: "Sono orgoglioso di aver contribuito alla salvezza. È stata la mia miglior stagione, non solo per i numeri ma per la costanza di rendimento. Per il futuro vedremo, ma i playoff potrebbero essere un obiettivo". Todor Dimitrov, alla sua prima esperienza in Italia, racconta la sua emozione: "È stato difficile, ma bellissimo. La città, la lingua, il team, l’allenatore: mi sono trovato benissimo. Ora vedremo cosa ci riserverà il futuro."
Giuseppe Ottaviani, tra soddisfazione e un pizzico di rammarico: "Abbiamo raggiunto l’obiettivo, ma avremmo potuto fare di più. Ora testa alla Coppa Italia, ci sarà da divertirsi". Con la permanenza in A2 assicurata, Banca Macerata Fisiomed guarda già al futuro con rinnovate ambizioni, pronta a scrivere un altro capitolo della sua storia sportiva.
Venerdì 15 marzo, presso il Teatro la Filarmonica di Macerata, si è svolta la terza edizione del Premio Nazionale Maurizio Mattei, riconoscimento destinato al dirigente nazionale particolarmente distintosi nell’ultima stagione sportiva. Quest’anno il prestigioso premio è stato assegnato a Marco Falso, coordinatore del settore tecnico dell’AIA.
La serata, organizzata dal presidente dell’AIA di Macerata Gilberto Sacchi, ha visto la partecipazione di numerose personalità del mondo arbitrale: il presidente dell’AIA Antonio Zappi, vincitore dell’ultima edizione, il vicepresidente Michele Affinito, la componente del Comitato Nazionale Valentina Finzi, il designatore ed ex arbitro di Serie A, Oberdan Pantana, il dirigente AIA Katia Senesi e il presidente AIA Formia Vincenzo Marino. Presenti anche gli arbitri della sezione di Macerata, gli assessori comunali Riccardo Sacchi e Andrea Marchiori, nonché la moglie e i figli di Maurizio Mattei.
L'evento ha avuto un inizio emozionante con l'esibizione del baby prodigio del piano Alberto Cartuccia Cingolani, che ha incantato il pubblico con la sua maestria, regalando momenti di pura magia musicale. La serata è poi proseguita con una cena conviviale e la proiezione di un video emozionale dedicato a Maurizio Mattei.
Il momento culminante è stato il conferimento del Premio Nazionale Maurizio Mattei a Marco Falso, che ha espresso la sua profonda gratitudine: “Maurizio Mattei per me è stato un grande mentore, un punto di riferimento per un’intera associazione. Il suo prestigio, le sue doti tecniche e arbitrali andavano veramente oltre. È stato il formatore di generazioni di arbitri, un maestro della classe arbitrale. Aveva la grande dote di individuare il talento prima che esso stesso emergesse. Sono onorato di ricevere questo premio, lo ringrazierò e porterò nella mia mente per sempre."
Parole di grande stima sono state pronunciate anche dal Presidente dell'AIA Antonio Zappi: “Siamo a casa di Maurizio, un monumento per la nostra associazione, e ho l’onore di premiare il mio successore in questo speciale riconoscimento a un dirigente che si è distinto per le sue particolari doti associative”.
Abbiamo raccolto ai nostri microfoni anche il toccante ricordo di Lorenzo Mattei, figlio di Maurizio: “L'orgoglio più grande è l'educazione che a me e mia sorella ha saputo trasmettere. Papà diceva sempre che l'arbitro deve essere come l'alpinista: non deve mai perdere lo sguardo dalla cima della vetta. Quindi se c’è una lezione che possono imparare da lui i tanti ragazzi presenti qui stasera è quella di puntare in alto essendo se stessi, rimanendo umili e allenandosi sempre”.
Una serata intensa ed emozionante, che ha reso omaggio a una figura cardine del mondo arbitrale come Maurizio Mattei e ha celebrato l'impegno e la passione di chi continua a portarne avanti l'eredità. Mattei, tra i più grandi arbitri della sezione di Macerata, ha diretto ben 125 gare in Serie A, distinguendosi per competenza e integrità. Dopo la carriera sul campo, ha ricoperto ruoli di grande responsabilità all'interno dell'Associazione Italiana Arbitri, diventando un punto di riferimento per intere generazioni di direttori di gara.
Grande partecipazione di pubblico e atleti, al palasport comunale “Albino Ciarapica”, per la seconda edizione del Trofeo Settempeda, evento sportivo di judo promosso dall’associazione J-Etic, diretta dal maestro Boris Giachetta, con il patrocinio del Comune.
L’iniziativa ha visto accogliere squadre provenienti un po' da tutte le Marche e anche dalle regioni limitrofe animando così una domenica di sport e divertimento. Sul tatami si sono confrontati piccoli campioni esordienti, cadetti e le squadre Kohaku Shiai per gli over 18 prima dei bambini, dei fanciulli e dei ragazzi. A portare il saluto dell’Amministrazione comunale è stato l’assessore allo Sport, Paolo Paoloni.
Domenica scorsa, il palazzetto dello sport di Tolentino ha ospitato la quindicesima edizione della Coppa Karate, che ha visto la partecipazione di oltre 350 atleti provenienti dal centro e dal nord Italia. L'evento, organizzato dal Dojo Kyu Shin di Tolentino in collaborazione con l'assessorato allo sport del comune di Tolentino e il Comitato Regionale Marche Karate Csen, ha regalato una giornata all'insegna dello sport e della passione per le arti marziali.
Il Karate-Kai di Civitanova Marche ha schierato ben 15 atleti, dai più piccoli ai più grandi, che si sono distinti in diverse prove. Durante la mattinata, gli atleti si sono cimentati nelle competizioni tecniche di palloncino e kata, mentre nel pomeriggio è stato il turno degli agonisti, che hanno gareggiato nelle specialità del kumite (combattimento) e kata (forma).
Il bottino complessivo di medaglie è stato di 3 ori, 11 argenti e 11 bronzi. A rappresentare con impegno e dedizione i colori civitanovesi sono stati Alessio Ascenzi, Greta Bonifazi, Alice Braconi, Marco Di Matola, Stefano Fanelli, Mattia Mariucci, Edoardo Marziali, Matteo Mataloni, Anastasiia Michuda, Vittorio Micucci, Jacopo Natalucci, Alessandro Pompili, Mattia Quaglietti, Michele Renzi e Diego Zaniolo. Tutti gli atleti hanno dato il massimo, affrontando le prove con determinazione e spirito sportivo. Un plauso particolare va al presidente sociale Umberto Tocchetto, che ha seguito i ragazzi con passione e competenza in veste di coach.
L’evento ha rappresentato un'importante occasione di confronto e crescita per i giovani atleti, contribuendo a promuovere i valori del karate e dello sport in generale. Un ringraziamento speciale va agli organizzatori e a tutti coloro che hanno reso possibile questa splendida giornata di sport e amicizia.
Al "Comunale" di Villa San Filippo, la Sangiustese Woman ospita la CF Maceratese nel match valido per il ventunesimo turno del Campionato di Eccellenza femminile. Il match è un monologo delle biancorosse che mettono in ghiaccio il risultato già al termine del primo tempo portandosi sullo 0-6 contro una Sangiustese ordinata ma timorosa.
Stollavagli realizza una quaterna salendo a quota 32 goal stagionali, la classe 2010 Rita trova la sua prima tripletta con la squadra maggiore dimostrando grinta e carattere. A referto sono andate anche Salvucci, autrice di una preziosa doppietta, insieme a Picchio e Micheloni con una marcatura ciascuna.
Ad inizio ripresa, le ospiti devono rinunciare all'estremo difensore Ranalli che lascia in anticipo il terreno di gioco. Tedeschi corre ad indossare i guantoni ma dalle sue parti non ci saranno particolari pericoli. La Rata ottiene la seconda vittoria di fila per 11-0 e approfitta del passo falso della Recanatese portandosi a due punti dalla vetta con una partita da recuperare.
Le ragazze di Mister Claide Torresi bissano il sedicesimo successo del campionato confermandosi miglior attacco del Girone unico con 112 centri messi a segno. Nella prossima giornata la CF Maceratese osserverà un turno di riposo mentre la Sangiustese farà visita alla capolista Recanatese.
SANGIUSTESE WOMAN - CF MACERATESE 0-11
SANGIUSTESE W: Sassaroli, Nebbia, Rosini (34' Mariani), Franchini (70' De Carolis), Giacomini, Pistola, Buratti (79' Ramoni), Merlonghi, Pistolesi, Moretti, Prosperi. A disposizione: Serafini, Marinucci, Tempestilli. Allenatore: Giuseppe Brutti.
CF MACERATESE: Ranalli (45' Persichini), Tedeschi, Creti, Picchio, Ciccale (65' Carducci), Fodali, Micheloni, Salvucci (69' Pierluigi), Stollavagli, Fermani (79' Tarulli), Rita. A disposizione: Silvestrini, Crispini. Allenatore: Claide Torresi.
MARCATRICI: Picchio 3', Salvucci 10', 18', Stollavagli 14', 45' (pt), 45' (st), 60', Rita 28', 81', 88, Micheloni 69'.
ARBITRO: Davide Gismondi - Sezione di Macerata.
NOTE: ammonita Merlonghi, angoli 2-3, recuperi 1'-0', le due squadre hanno osservato un minuto di silenzio in memoria di Riccardo Agabio (ex vicepresidente vicario e reggente CONI nel 2012).
Sono stati ben 38 i primati nazionali registrati sulla pista del Palacasali e sull’attiguo campo Italico Conti. Oltre 250 gli atleti partecipanti in rappresentanza di 44 società sportive provenienti da tutta la penisola. Tante le stelle azzurre protagoniste alle Paralimpiadi di Parigi: dalla civitanovese Assunta Legnante, neo eletta consigliere nazionale in rappresentanza degli atleti, a Rigivan Ganeshamoorthy per proseguire con Ambra Sabatini (al debutto nel salto), Ndiaga Dieng, Arjola Dedaj, Marco Cicchetti, Valentina Petrillo, Giuliana Chiara Filippi e il recordman iridato di frame runner Carlo Calcagni.
È proprio il colonnello del Gruppo Paralimpico Difesa Carlo Calcagni che si rende autore di una doppietta da primato siglando prima il tempo di 9.62 nei 60 T72, per poi migliorare il riferimento nei 400 col crono di 1:01.35 con cui abbassa il precedente che già portava il suo nome. Doppio record anche per Viola Miclini (CUS Brescia), che nella categoria T38 riscrive i primati dei 60 piani in 10.87 e dei 400 in 1:33.60.
Proprio sui 400 metri migliorano i propri precedenti primati anche Ndiaga Dieng (Paralimpico Difesa) per la categoria T20 con 49.07 e Riccardo Bagaini (Paralimpcio Difesa, G.S.H. Sempione) fra i T47 con il crono di 51.07. Simone Caldarera (FC Contesse) fa suo il record nazionale T37 col tempo di 1:06.55, mentre in 53.44 Francesco Nicoli (Francesco Francia) si prende il primato per la categoria T13.
Nella velocità, Valentina Petrillo (Omero Bergamo) abbassa il proprio primato nei 60 T12 che già le apparteneva, portandolo a 8.19. Migliora il record nazionale anche Marco Cicchetti (Paralimpico Difesa, G.S.H. Sempione), capace di portare il nuovo limite italiano nei 60 T44 a 7.45; mentre Riccardo Dalla Mana (Fiamme Oro) si riprende il primato della categoria T11 sulla distanza grazie a un tempo di 7.90.
Scrivono il loro nome nell’albo dei record italiani anche Giuseppe Testa (Olympia Athletic Team), Gian Marco Ballin (Assindustria Sport) e Christian De Mase (Acli III Millennio), che tagliano il traguardo rispettivamente in 19.75 tra gli atleti T51, 7.99 per la categoria T38 e 9.63 nei 60 T36, con De Mase capace di ripetersi anche nei 400 abbassando il suo precedente record con il tempo di 1:16.02. Nella categoria T33 al femminile ci pensa Maria Criscione (Handy Sport Ragusa) a migliorare il limite italiano sulla distanza con 25.91
Soddisfazioni anche dal salto in alto, dove Pietro Cicero (FC Contesse) eguaglia il primato italiano T13 grazie a un 1,30 fatto segnare al primo tentativo, mentre Umberto Marin (FC Contesse) migliora il proprio precedente record nazionale T46 saltando 1,26.
In pedana non delude le aspettative il campione paralimpico del lancio del disco F52 Rigivan Ganeshamoorthy (Anthropos), che alla prima uscita stagionale conclude la propria prova con la misura di 27,98 dopo aver fatto segnare un notevole 11,30 nel getto del peso al mattino. Doppio primato italiano per Chiara D’Amicis (Francesco Francia), che prima si toglie la soddisfazione di far segnare il nuovo record nel disco F40 con un lancio da 11.33 e poi si ripete nel pomeriggio con una prova nel getto del peso che le vale 4,50.
Migliora il riferimento nel peso anche per la categoria F38 al femminile, grazie a Maria Luisa Garatti (Rosa Running Team) che ottiene 5,33; mentre Sonia D’Addabbo (Keep FIT) migliora il proprio record F37 grazie al 6,63 al quarto tentativo. Al maschile è Luigi Casadei (Anthropos) a riscrivere il primato F20 con un lancio da 11,29 e Nicky Russo (Atletica Virtus Lucca) si prende il record F35 con 11.79. Buoni riscontri anche dal disco F64 al maschile, dove Lorenzo Tonetto (Trionfo Ligure) mette a segno 43,02 al terzo tentativo.
Testimonial di eccezione durante le gare promozionali Assunta Legnante, che a seguito delle sue prove in pedana in cui ha conquistato punti per Anthropos Civitanova nella Coppa Italia Lanci con tanto di record italiano indoor di 11,09 nel getto del peso, ha incontrato i giovani atleti regalando loro l’emozione di condividere la pedana con una campionessa paralimpica.
Risultati di rilievo anche nel salto in lungo che catalizza l’attenzione grazie a un Marco Cicchetti (Paralimpico Difesa, GSH Sempione 82) in grande forma che si regala un miglior tentativo da 6,76 fra i T44. Sulla stessa pedana fa il suo esordio nel lungo T63 Ambra Sabatini (Fiamme Gialle), che dopo una gara in crescita fa segnare un convincente 4,64. Anche la categoria T13 al maschile regala spettacolo, con Francesco Curtinovis (Real Eyes Sport) che scrive il nuovo record italiano con 5,77 davanti a Emanuele Pangher, al suo esordio nei salti e capace di piazzare un miglior tentativo da 5,60 migliorando il precedente primato nazionale. Nuovo record anche per Riccardo Dalla Mana (Fiamme Oro Padova), che dopo quello nei 60 metri nella giornata inaugurale migliora anche il limite nazionale nel salto in lungo T11 atterrando a 5,34.
Al femminile per la stessa categoria, buoni riscontri da parte di Arjola Dedaj (Anthropos) che termina con un salto da 4,40. Incoraggiante anche la prova del giovanissimo Daniele D’Adda (Omero Bergamo) classe 2011, che tra i T12 porta a casa un miglior tentativo da 4,28. Tanti i primati anche dalla pista, con Giuliana Chiara Filippi che abbassa il proprio record nei 200 T64 tagliando il traguardo in 29.54 e Francesco Loragno (Elite Academy Bari) che si prende la soddisfazione di scrivere il suo nome accanto al miglior tempo italiano indoor nei 200 T64 con 23.80.
Completa la tripletta di primati nazionali Cristian De Mase (Acli III Millennio), che dopo i 60 e i 400 fa suoi anche i 200 T36 correndo in 33.82; mentre Viola Miclini (CUS Brescia) segna il secondo record nel corso della manifestazione, fermando il cronometro in 37.75 nei 200 T38. Migliora il primato che già gli apparteneva Nicholas Zani grazie al tempo di 47,42 nei 200 T33, allungando così la striscia di record italiani conquistati da GSH Sempione 82 nel corso della due giorni, a cui si aggiunge anche quello conquistato da Laura Morato nei 60 T54 con 13.02.
Un’edizione da record sia dal punto di vista agonistico che da quello organizzativo. Il neo presidente Federale Mariano Salvatore si è complimentato per l’impeccabile gestione dei campionati con il presidente dell’Anthropos Civitanova Nelio Piermattei, alla sua tredicesima organizzazione della kermesse tricolore su venti edizioni disputate. “Un evento in costante crescita e di grande qualità sportiva come dimostrano i risultati – ha sottolineato Nelio Piermattei – credo sia anche una importante vetrina per la nostra regione oltre che per i nostri atleti. Si tratta di un’organizzazione imponente di cui i volontari e lo staff dell’Anthropos, unitamente ai tecnici federali e ai giudici di gara, sono elementi preziosi e fondamentali”.
Una risposta di carattere e sostanza alla sconfitta di mercoledì e alla sfortuna che continua a bersagliare la squadra. La Halley Matelica, priva di Mentonelli ed Eliantonio, perda nel primo quarto pure Dieng (infortunio alla caviglia), ma stringe i denti e nel finale stavolta, a differenza del match contro la Stella Ebk Roma, non sbanda e si prende due punti che pesano e non poco sul campo dell’Esperia Cagliari. Oltre a valere il ritorno in vetta alla classifica.
Eppure l’avvio stavolta era stato shock per i matelicesi, accolti al PalaEsperia da un parziale di 10-2 che non lasciava presagire nulla di buono. La Vigor pian piano carbura e torna in scia sul finire del primo quarto, quando Dieng scivola girandosi la caviglia: la sua partita finisce lì e coach Trullo è costretto così a ricorrere spesso a quintetti piccoli, avendo a disposizione solo Musci e Morgillo sotto canestro. La Halley mostra il suo volto migliore nel secondo quarto, nel quale tocca pure il +10 (31-41) prima che la bomba dello scatenato Giordano sulla sirena fissi il punteggio di metà gara sul 34-41.
La partita si fa sempre più maschia nel secondo tempo. La Vigor segna la miseria di 5 punti nel terzo quarto e vede Cagliari rifarsi sotto minacciosa. I sardi sorpassano in apertura di quarto periodo, salendo pure a +5 (61-56 a 5’ dalla fine). Ma i biancorossi stringono i denti in difesa, si aggrappano al duo Riccio-Zanzottera in attacco e trovano la forza di riportarsi avanti all’imbocco dell’ultimo minuto. Il momento chiave arriva a 55” dalla sirena: sul 60-63, Cagliari spreca in attacco commettendo uno sfondamento, le proteste rossoblu portano al fallo tecnico, Zanzottera realizza dalla lunetta e sull’attacco successivo Riccio trova la tripla del 60-67, che di fatto vale game, set e match.
Un successo preziossimo anche perché arriva nella giornata in cui scivolano sia la Carver Roma (a Porto Recanati) che la Italservice Pesaro (a Roma sponda Stella EBK): per cui la Halley torna al primo posto in coabitazione con i pesaresi (ma con la differenza canestri colorata di biancorosso) e può pensare al match di domenica prossima contro la WeCom Ortoetruria Viterbo che apre il girone di ritorno con più serenità.
Questo il commento di coach Trullo a fine partita: «E’ stata una partita che abbiamo praticamente sempre condotto, solo che, perdendo anche Dieng, siamo rimasti con le rotazioni veramente ridotte all’osso. Vincere qua oggi era importante per la situazione in cui siamo e credo che abbiamo fatto un ottimo primo tempo, che avremmo dovuto chiudere avanti di 10 o 12 ma che per un’ingenuità abbiamo finito solo a +7. Nel secondo tempo abbiamo sbagliato tanti tiri aperti, costruendone anche di buoni ma senza trovare il canestro. Credo che abbiamo pagato la stanchezza alla lunga, ma era importante vincere oggi e l’abbiamo fatto su un campo dove chi ha vinto ha sempre dovuto sudare. Speriamo di recuperare Eliantonio a breve e speriamo che per Dieng non si tratti di nulla di grave, quantomeno possiamo essere contenti per un Musci che sta recuperando sempre più il ritmo partita dopo il lungo stop. Al di là di tutto, però, oggi sono contento, il risultato è sicuramente positivo».
ESPERIA CAGLIARI-HALLEY MATELICA 63-69
CAGLIARI: Manca ne, Cabriolu 2, D'Elia ne, Giordano 24, Potì 9, Thiam 4, Picciau 7, Locci 1, Maresca 8, Bartolozzi 8, Pili ne, Sanna. All.: Manca.
MATELICA: Arnaldo 6, Rolli 2, Panzini 2, Pali ne, Dieng, Morgillo 11, Zanzottera 17, Riccio 21, Gaeta ne, Musci 10, Eliantonio ne. All.: Trullo.
ARBITRI: Zara, Cherchi.
PARZIALI: 16-18, 18-23, 12-5, 17-23.
Ufficio stampa Vigor Basket Matelica
Obiettivo centrato. Grandi notizie dal taraflex del Banca Macerata Forum con i biancorossi che si assicurano la salvezza nei primi due set, lasciando i due punti restanti agli ospiti della Consar Ravenna. L’ultima giornata della serie A2 Credem Banca si conclude col risultato di 2-3, punteggio che fa sorridere entrambe le squadre.
I romagnoli si prendono i meriti della vittoria, con i padroni di casa che possono finalmente esultare coi loro tifosi il mantenimento della categoria. Il pubblico non riesce a gioire per il risultato - complice un dispendio di energie importantissimo a inizio partita -, ma può farlo per il percorso della squadra di coach Castellano, capace davvero di crederci e non mollare fino alla fine. Mvp è l’opposto Klapwijk, autore di una partita dal grande spessore tecnico e caratteriale.
Ci si gioca tutto in campo e Castellano non può certo fare a meno del suo sestetto collaudato. Marsili-Klapwijk in diagonale principale, Ottaviani-Valchinov sono le bande, Fall-Berger al centro, Gabbanelli libero.
Coach Valentini mette in campo la sua Ravenna con Russo al palleggio opposto a Guzzo, Vukasinovic-Tallone come schiacciatori, Grottoli-Canella al centro, Goi in seconda linea.
CRONACA - Equilibrio delicato a inizio partita, ma questo Klapwijk per Macerata è una sicurezza: 5-4 in avvio con l’olandese da posto 1. L’ace di Ottaviani prova a indirizzare un set che non vuole ancora avere un padrone (14-12), con Macerata oscilla fra i due e i tre punti di vantaggio per tutta la parte centrale. È sul venti, Berger a spingere i suoi verso la conquista del primo set. Ci prova Pozzebon a chiuderlo dal servizio, ci riesce Fall (25-23). Manca un solo set alla salvezza.
Grande agonismo e confusione iniziale, Vukasinovic spinge in pallonetto il punto del 4-5 nel secondo set. Ravenna continua avanti, appoggiandosi molto su Guzzo (5 punti per lui nel set), ma è Klapwijk che continua a spingere i suoi (86% per un’altra partita monstre dell’olandese). Ichino, con un ottimo subentro, impatta il parziale a quota 11, ma subito dopo Valchinov spara out dai nove metri. L’errore del neoentrato Bertoncello avvicina il Banca Macerata Forum all’obiettivo grosso dei suoi: Klapwijk fa esplodere il pubblico che si alza in piedi sull’attacco di Berger dal centro. È salvezza (25-22).
Terzo set con probabile meno adrenalina rispetto ai precedenti. Il pallonetto di Guzzo è beffardo, Gabbanelli non intuisce: Ravenna passa a condurre sul 4-5, rimanendoci per tutta la durata del set, dimostrando grande livello e costanza. Macerata resta in scia e Valchinov prova a riavvicinare i suoi per chiudere subito i conti con la pipe del 17-19. Berger è della stessa idea, è suo l’ace del 19-20. Il time-out di Valentini del 22-22 spiega tutta la prestazione incolore dei suoi, Macerata vuole chiudere in bellezza. Klapwijk porta la contesa ai vantaggi, giocati in modo implacabile dalle due squadre. Accorcia la Consar, 26-28.
Momento complicato per i biancorossi a inizio quarto set (5-7): Ottaviani si accomoda in panchina per Ichino. Macerata prova a rientrare, ma Guzzo continua la sua opera: 9-11 ospite con un cliente scomodo al servizio come Vukasinovic. Valchinov in battuta dimostra di essere un po’ appagato, Grottoli poi lo stampa in pipe: 11-14. Grandi proteste in campo romagnolo per un intervento spettacolare in difesa dello stesso centrale, ma si prosegue: 15-16. Fall prima festeggia in griddy, poi però spara fuori in attacco (18-20). Arriva un recupero incredibile in difesa di Macerata, ma è Tallone a far fuggire i suoi. Klapwijk rimette in parità la contesa, ma è l’errore di Berger a portarla al tie-break, 22-25.
Ci sono Dimitrov e Ichino in campo nel tie-break, ma è di Russo dai nove metri il primo punto. La prima parte del tiebreak prosegue in equilibrio col cambio-palla delle due squadre che ha la meglio sulle rispettive fasi muro-difesa. Arriva Guzzo a provare a rompere gli schemi: cambio campo sul 5-8. Il +3 ravennate rimane intatto, frutto di una Macerata scarica mentalmente. Klapwijk lascia il campo dolorante dopo uno scontro di gioco sul 10-13, ma è Ichino a pareggiare i conti subito dopo. La regular season si conclude con l’attacco di Guzzo (13-15).
Banca Macerata Fisiomed – Consar Ravenna 2-3 (25-23, 25-22, 26-28, 22-25, 13-15)
Banca Macerata Fisiomed 2: Pozzebon, Marsili 3, Ichino 7, Ferri 1, Valchinov 10, Ottaviani 10, Fall 10, Dimitrov 3, Klapwijk 26, Berger 12, Gabbanelli (L1). NE: Sanfilippo, Palombarini (L2). All. Maurizio Castellano, Ass. Federico Domizioli
Consar Ravenna 3: Selleri, Vukasinovic 14, Guzzo 26, Tallone 12, Canella 11, Russo 4, Zlatanov, Bertoncello, Feri, Grottoli 8, Goi (L1). NE: Copelli, Pascucci (L2). All. Antonio Valentini, Ass. Saverio Di Lascio.
Arbitri: Michele Marotta e Dario Grossi
MVP: Klapwijk
Note: Durata set: 29’, 29’, 31’, 26’, 16’ per 2 ore e 11 minuti.
Battute punto Macerata 7 con 28 errori, Ravenna 10 con 20 errori. Muri punto Macerata 4, Ravenna 5. Attacco punto Macerata 67%, Ravenna 69%. Ricezione positiva Macerata 43% (31% perfetta), Ravenna 54% (31%).
(Photo Credits: Mauro Pianesi)
La Cbf Balducci Hr non si ferma e firma la dodicesima vittoria consecutiva, espugnando per 3-0 il palasport di Lecce nella sfida della seconda giornata di ritorno di Pool Promozione: un risultato che permette alle arancionere di restare saldamente al secondo posto (a +6 su Messina) quando mancano tre giornate alla fine della seconda fase della Serie A2 Tigotà.
Una vittoria costruita con una prestazione solida in attacco (49% contro il 33% delle salentine), con le difese della mvp Bresciani (93% in ricezione) e con i 25 punti di Decortes, top scorer assoluta del match. Prezioso anche il contributo di Fiesoli, Allaoui e Morandini, determinanti nei finali di secondo e terzo set. Melendugno si aggrappa ai 10 muri di squadra ma non sono sufficienti a spezzare il ritmo delle arancionere che continuano a correre in classifica.
Nel primo set subito protagonista Decortes con 9 punti, la CBF Balducci HR fa subito il break ad inizio parziale e lo tiene fino in fondo con l’attacco gestito fluidamente dalla regista Bonelli: 18-25. Nel secondo set Melendugno cresce in attacco ma la ricezione arancionera resta più che solida, a fare la differenza, soprattutto nel finale, i 4 ace maceratesi che indirizzano il parziale fino al 21-25 finale.
Nel terzo set le salentine ci provano, tornano sempre sotto in ogni occasione di ben 3 break della CBF Balducci HR sempre ricuciti (Tanase sugli scudi con 6 punti e il 62% in attacco) ma devono cedere ai colpi di Battista e Decortes e all’ultimo punto di Fiesoli, 22-25.
LA PARTITA - Coach Lionetti riparte con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Giunta scende in campo con Caracuta-Malik, Riparbelli-Biesso, Tanase-Joly, Ferrario libero.
Le arancionere partono forte in difesa con i contrattacchi vincenti di Decortes e il muro di Bulaich (0-4), Bonelli mura l’1-6, Riparbelli accorcia a filo rete ma Bulaich va ancora a segno (3-8). Melendugno trova due muri vincenti con Biesso (5-8), le arancionere restano a +4 (6-10) e con Decortes e Bulaich guadagnano il 7-13, l’argentina mette anche il 10-15 e l’opposta maceratese il diagonale dell’11-17.
La palla di Decortes danza sul nastro e cade nel campo salentino (15-20), Caruso va a segno (15-21), Bulaich non trova la riga (17-21) ma Bonelli a filo rete firma il 17-23. Il set si chiude con l’ace di Decortes (18-25).
Nel secondo set la Narconon parte meglio (5-1) approfittando di un calo arancionero, Decortes e Battista rispondono (5-3), arriva l’ace di Mazzon (6-5) e ancora Decortes guadagna il 6-6 in contrattacco. Melendugno si rilancia col muro di Biesso (9-7) ma c’è il fallo in palleggio di Caracuta (10-10), Decortes va ancora (10-11), Bulaich anche (12-13), l’opposta arancionera firma il 12-14.
Tanase ferma Mazzon (14-14), Battista va a segno (14-15). Arriva il contrattacco di Decortes (15-17) seguito da quello di Battista (15-18), Melendugno non molla con Mali (18-19), Caruso va in primo tempo (18-20), Allaoui entra al servizio e firma l’ace (18-21), Decortes la imita dai nove metri due volte di fila (19-24), Riparbelli ferma Bulaich (21-24), chiude Mazzon (21-25).
Bulaich porta la Cbf Balducci Hr sul 2-4 nel terzo set, Battista firma il 3-6 e il 4-7, Tanase contrattacca e riporta in parità (7-7) e trova anche l’8-7, ci pensa Battista a sbloccare (8-8). Il muro Melendugno e un errore arancionero consegnano il +3 alle salentine (11-8), Decortes contrattacca (12-11), Malik sbaglia e Mazzon confeziona il 12-13, c’è un altro errore salentino (12-14), Battista va a segno per il 14-16.
C’è l’errore di Tanase (14-17), Decortes va (15-18) ma c’è il muro di Tanase (17-18), Decortes contrattacca (17-20). Tanase non trova il campo (17-21) sempre sul servizio di Fiesoli, Bulaich non trova la riga (19-21), c’è l’invasione di Caruso (20-21). Decortes mette il 20-22, Allaoui al servizio propizia il 20-23 di Bulaich, c’è il muro di Joly (22-23) che poi sbaglia (22-24), una difesa di Fiesoli cade nel campo Narconon per il 22-25 finale.
IL TABELLINO
NARCONON VOLLEY MELENDUGNO - CBF BALDUCCI HR MACERATA 0-3 (18-25 21-25 22-25)
NARCONON VOLLEY MELENDUGNO: Biesso 8, Malik 7, Joly 8, Riparbelli 5, Caracuta, Tanase 14, Ferrario (L), Andrich 3, Passaro, Badalamenti. Non entrate: Maruotti, D'Onofrio (L), Fioretti. Allenatore Giunta.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Battista 11, Caruso 3, Decortes 25, Bulaich Simian 12, Mazzon 5, Bonelli 3, Bresciani (L), Allaoui 1, Morandini, Fiesoli. Non entrate: Busolini, Mennecozzi (L), Orlandi, Sanguigni. Allenatore Lionetti.
Arbitri: Di Bari, Autuori.
Note - Durata set: 22', 24', 27'; Totale: 73'. MVP: Bresciani
(Credit foto LVF)
Salta nuovamente il fattore campo nei playoff scudetto. La reazione dei biancorossi arriva con prepotenza all'ombra della Madonnina in gara 2 dei quarti di finale. Incitata da un nutrito gruppo di Predators, la Cucine Lube Civitanova espugna l’Allianz Cloud con il massimo scarto (16-25, 16-25, 20-25) riportando in parità (1-1) il primo turno degli scontri diretti nella corsa al tricolore.
A farla da padrone in attacco è l’opposto Lagumdzija, mvp, top scorer con 19 punti ( il 73% di positività, 2 ace e 1 muro) e unico atleta dell’incontro in doppia cifra. La Lube legittima la prova autoritaria con 8 ace a 0 e 10 muri a 0, ma non vanno trascurate le numerose azioni difensive di ottima fattura. L’unica vera reazione di Milano arriva sul finire del terzo parziale, quando ormai è tardi. La serie ora è apertissima.
Gara 3 è in programma domenica 23 marzo (ore 18) all’Eurosuole Forum. Prima, però, capitan Fabio Balaso e compagni scenderanno in campo mercoledì 19 marzo (ore 20.30), tra le mura amiche, a caccia della rimonta europea nella finale di ritorno della Challenge Cup contro i Polacchi del Bogdanka LUK Lublin.
LA GARA - Cucine Lube Civitanova in campo con Boninfante al palleggio, Lagumdzija opposto, Bottolo e Nikolov laterali, Chinenyeze e Podrascanin centrali, Balaso libero. Padroni di casa dell’Allianz Milano schierati con Porro in cabina di regia e Reggers terminale offensivo. Kaziyski e Louati in banda, Schnitzer e Caneschi centrali, Catania libero.
Nel primo set la Lube è decisamente sul pezzo. Trainata dagli 11 punti di Lagumdzija (90% con 1 ace e 1 muro), la formazione cuciniera centra 3 ace e 5 block, attaccando con il 74% di squadra. Il primo break è di Milano con Kaziyski (8-6), ma il muro di Chinenyeze vale il pari (8-8) e con un parziale di tre a zero la Lube mette il naso avanti (8-9).
Supportati dai Predators, i marchigiani trovano un cospicuo vantaggio con i colpi di Lagumdzija (11-15), volano sul +5 con l’attacco a sorpresa di Boninfante (12-17) e dilagano con il muro di Nikolov (14-20). Sul 15-21 entra in campo per i padroni di casa Otsuka, mvp di Gara 1, ma il giapponese incassa i due ace del nuovo entrato Poriya (15-23). Il muro biancorosso chiude il parziale (16-25).
Secondo parziale fotocopia, per dominio, durata e punteggio. Anche per efficacia di Lagumdzija (5 punti con il 100% di positività). Milano accusa subito il colpo. Al rientro Civitanova si porta sul + 5 dopo l’ace di Nikolov (2-7). Sugli errori di Kaziyski e Louati i biancorossi prendono il largo (5-13) e, sul fronte opposto, Piazza inserisce Otsuka per Louati.
L’attacco di Lagumdzija toccato da Porro vale il +9 (7-16). In campo per gli ambrosiani c’è anche l’ex biancorosso Larizza. L’Allianz cerca di reagire, ma sul lungolinea di Nikolov la formazione di Medei continua a comandare saldamente (14-22). Anche il secondo set si chiude 16-25 sull’errore di Gardini, entrato nel corso del parziale.
Nel terzo set Milano parte con Otsuka e Louati in banda. Altra partenza da ricordare della Lube, avanti di tre punti sul muro di Podrascanin (4-7). Il muro di Chinenyeze e gli ace di Boninfante (7-14) mettono alle corde l’Allianz. Il primo tempo di Chinenyeze si tramuta nel +8 (9-17). I padroni di casa forzano nel tentativo di riavvicinarsi puntando su buone difese, la mano calda di Reggers e gli spunti di Gardini (17-19). La Lube si scuote e reagisce in attacco, mentre Milano incappa in un errore fatale (17-22). Il match si chiude sull’errore di Otsuka dai nove metri (20-25).
TABELLINO
Allianz Milano - Cucine Lube Civitanova 0-3 (16-25, 16-25, 20-25)
Allianz Milano: Porro 1, Louati 4, Schnitzer 1, Reggers 9, Kaziyski 4, Caneschi 5, Staforini (L), Larizza 0, Catania (L), Barotto 0, Gardini 1, Otsuka 4. N.E. Zonta, Piano. All. Piazza.
Cucine Lube Civitanova: Boninfante 5, Bottolo 7, Chinenyeze 4, Lagumdzija 19, Nikolov 7, Podrascanin 5, Bisotto (L), Balaso (L), Hossein Khanzadeh 2. N.E. Gargiulo, Loeppky, Orduna, Dirlic, Tenorio. All. Medei.
ARBITRI: Giardini (VR) e Brunelli (AN).
NOTE: Durata: 23’, 23’, 29’. Totale: 1H 15’. Milano: battute sbagliate 18, ace 0, muri 0, attacco 43%, ricezione 39% (20% perfette). Civitanova: battute sbagliate 17, ace 8, muri 10, attacco 58%, ricezione 53% (28% perfette). Spettatori: 3.364. MVP: Lagumdzija
(Credit foto: Pizzi)
La Maceratese supera nel finale i Portuali Dorica per 2-1 all’Helvia Recina-Pino Brizi, al termine di una gara combattuta che regala ai biancorossi tre punti fondamentali nella corsa al vertice, mantenendo il duello a distanza con il K-sport Montecchio Gallo, vittorioso 4-0 sul Matelica. Un successo meritato per gli uomini di Possanzini, nonostante il rischio corso nel non chiudere la partita e aver permesso agli ospiti di rientrare in gioco.
Possanzini lancia il rientrare Lucero al centro della difesa. Bongelli, non al meglio, parte dalla panchina insieme al ristabilito Albanesi. In attacco c'è ancora Del Moro dal primo minuto.
Fin dalle prime battute il copione della partita appare chiaro: la Maceratese fa la gara, mentre i Portuali si difendono compatti cercando di colpire in ripartenza. Dopo un primo squillo di Del Moro al settimo minuto, alto da buona posizione, arriva la prima tegola per i padroni di casa con Lucero costretto ad abbandonare il campo per un problema fisico, sostituito da Nicolosi.
La Rata continua a spingere, con Marras e Ruani che sfiorano il vantaggio, ma la rete arriva al 39': sugli sviluppi di un corner battuto da Marras, Mastrippolito svetta più in alto di tutti e insacca di testa l'1-0. I biancorossi sfiorano il raddoppio poco dopo con Cognigni, fermato da un grande intervento di Tavoni. L'unico brivido per Gagliardini arriva nel finale di primo tempo su un'incursione di De Marco, neutralizzata dal portiere di casa.
Nella ripresa i Dockers sfiorano subito il pari con Trabelsi, che spreca una ghiotta occasione sul secondo palo. Il gol del pareggio arriva al 56': la difesa maceratese non riesce a liberare l'area e Guzzini ne approfitta, freddando Gagliardini con un preciso diagonale.
La Maceratese non ci sta e riprende a macinare gioco. Ruani impegna Tavoni su punizione e, poco dopo, lo stesso estremo difensore ospite compie un autentico miracolo su una deviazione ravvicinata di Vrioni, con quest'ultimo che non riesce a ribadire in rete sulla ribattuta. Le proteste biancorosse si accendono al 37' per un tocco plateale di mano in area di Catalani, ma l'arbitro lascia correre.
L'assedio finale della Rata porta i suoi frutti al 40': Marras pennella un cross perfetto per Ruani, che trova la deviazione vincente per il 2-1 definitivo. Gli ospiti tentano il forcing finale, ma l'ultima speranza si spegne su una punizione di Mascambruni ribattuta dalla barriera al quinto minuto di recupero. Al triplice fischio esplode la festa biancorossa, con la Maceratese che conquista tre punti preziosissimi per continuare la sua corsa in vetta.
(Foto Francesco Tartari)
Il re delle volate, anche in terra marchigiana, si conferma Jonathan Milan. Il velocista friulano in forza alla Lidl-Trek vince l'ultima tappa della Tirreno-Adriatico precedendo tutti sul traguardo di San Benedetto del Tronto. Si tratta della seconda vittoria in questa edizione della "Corsa dei due Mari" per Milan. A conquistare, invece, la maglia azzurra di leader della classifica generale il 22enne spagnolo Juan Ayuso, capace di fare letteralmente il vuoto ieri nella tappa regina della Tirreno conclusasi a Frontignano.
Questa mattina una folla festante ha accolto i corridori, come testimoniano le nostre immagini realizzate alla partenza in quel di Porto Potenza Picena. "È una grande soddisfazione vedere tutti i ciclisti al via oggi, così come sono state emozionanti le giornate scorse con le immagini televisive che hanno raccontato la bellezza della nostra regione sul palcoscenico nazionale. Si tratta di uno spettacolo sportivo, ma anche di un'occasione per promuovere il nostro paesaggio alla partenza della stagione turistica primaverile". Ad affermarlo è stato il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, presente a Porto Potenza insieme al presidente di Federciclismo Marche, Massimo Romanelli.
"Questa amministrazione per la prima volta è riuscita a portare una manifestazione così importante e apprezzata come la Tirreno Adriatico in città. È stato un bell'impegno, ma ne è valsa certamente la pena. La giornata di oggi ne è la dimostrazione", le parole della sindaca di Potenza Picena Noemi Tartabini.
Di seguito le nostre immagini e le interviste realizzate alla partenza della tappa odierna:
Il Tolentino vince per 2-0 sul campo dell'Atletico Mariner, nella partita valevole come undicesima giornata di ritorno del campionato di Eccellenza Marche. Risultato che, vista la concomitante sconfitta del Chiesanuova in quel di Monturano, consente ai cremisi di agguantare il terzo posto in classifica, in coabitazione proprio con i biancorossi. Marineros che restano, invece, inchiodati a quota 19 punti, penultimi. A segno, proprio allo scadere di entrambi i tempi di gioco, vanno Lovotti e Peluso (su rigore).
LE FORMAZIONI - Cremisi in campo con la ritrovata coppia d'attacco Moscati-Lovotti, recentemente poco proposta a causa dei fastidi fisici che hanno tormentato il giovane numero 9 del Tolentino. Badiali non ancora pronto per la maglia da titolare, quindi a centrocampo Passarini si affida alla gioventù degli 'under' Manna e Stricker. Padroni di casa schierati con il duo offensivo Rodriguez-Cialini, supportati dalla fantasia di capitan Napolano, capace di agire a tutto campo.
LA CRONACA - Al 3' Atletico Mariner subito pericoloso. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, Oddi si ritrova a colpire a pochi passi dalla porta difesa da Bucosse, ma il suo tentativo al volo finisce alto. Quattro minuti più tardi la replica ospite arriva con l'azione personale di Moscati che sfugge alla marcatura avversaria e penetra in area di rigore, concludendo però troppo sul portiere.
Due lampi che restano gli unici degni di nota nella prima mezz'ora di gioco, tutt'altro che esaltante. È il Tolentino a tenere le redini del possesso palla, ma senza trovare il giusto pertugio. Al 32' a scuotere l'equilibrio ci pensa Napolano con un gran tiro dalla distanza su cui Bucosse interviene deviando la sfera sopra la traversa. Due minuti dopo è Cialini a sfiorare la rete, dopo un bel break dei marineros: la sua mira è solo leggermente imprecisa.
I cremisi rispondono con Salvucci al 35', ma Amato è bravo a bloccare il pallone a terra. Il vantaggio del Tolentino arriva proprio sul finire del primo tempo, al 45', grazie a Lovotti che è bravo ad approfittare di un retropassaggio sanguinoso della difesa di casa che gli consegna la sfera, dribblando Amato e depositando in rete a porta ormai sguarnita. È il risultato con cui si va negli spogliatoi.
Al rientro in campo i marineros si mostrano più spregiudicati, lasciando inevitabili spazi per le ripartenze ospiti in contropiede. Proprio in transizione i cremisi sfiorano il raddoppio ma né Capezzani né Manna approfittano della chance avuta intorno al 60'. Al 73' Bucosse compie un intervento prodigioso opponendosi alla velenosa traiettoria su punizione scagliata da Napolano.
Nel finale l'Atletico preme con forza alla ricerca del pari. All'84' Cialini non trova l'impatto pulito con il pallone e di testa cestina un'ottima occasione. L'arbitro concede ben cinque minuti di recupero. Poco prima dello scadere Moscati viene steso in area di rigore, penalty solare. Dal dischetto Peluso non sbaglia mirando l'angolino basso. Il Tolentino si porta a casa tre punti cruciali in ottica play-off.
Ennesima uscita all'insegna delle vittorie, praticamente del dominio, per il Centro Nuoto Macerata Fior di Grano e per il Centro Salvamento Marche.
Le due società maceratesi hanno partecipato a Roma alla 9° edizione del Memorial "Pino Licciardi" e fatto sfracelli sia a livello individuale che nelle competizioni a squadre. Talmente bravi i rispettivi atleti, che entrambe le società hanno conquistato i vertici della classifica: Centro Salvamento Marche primo Master Elite e Centro Nuoto Macerata secondo Master.
Due giovani del Centro Nuoto Macerata sono stati grandi protagonisti chiudendo con la medaglia d'argento, si tratta di Giorgia Scoccia seconda classificata nella categoria M20 e Riccardo Pietroni secondo nella M25. Risultati eccezionali anche dal punto di vista cronometrico visto che sono valsi addirittura due record italiani nei 25 Sprint con Pinne nelle rispettive categorie! Riccardo ha fermato il crono in 11''09 e Giorgia in 11''59.
Le staffette combinate delle due società, gareggiando insieme come Centro Salvamento Marche, si sono piazzate al primo posto nella competizione SERC (Simulated Emergency Response Competition) e al secondo posto nella Staffetta Lifesaver.
Questi risultati rappresentano un’ulteriore testimonianza del talento dei ragazzi maceratesi e sono anche specchio dell'ottima preparazione evidentemente fornita dai due tecnici Lorenzo Menchi e Riccardo Pietroni (allenatore e concorrente). Un plauso infine agli organizzatori del Memorial “Pino Licciardi”, ancora una volta ben allestito e capace di esaltare lo spirito di squadra e il valore sportivo del nuoto per salvamento
L’Aurora Treia ospita il Corridonia nel match valevole per la ventiseiesima giornata del Girone B di Promozione.
Allegretti torna in attacco per i padroni di casa, mentre in difesa Mister Nocera deve ancora rinunciare ad Andrea Romagnoli dal primo minuto. Per il Corridonia gli assenti sono Mazzocca e Alberione.
PRIMO TEMPO:
Le due squadre dimostrano un buon agonismo a partire dai primi minuti di gara.
La prima occasione nitida viene registrata poco dopo il 20’: l’Aurora colpisce la traversa sugli sviluppi di un corner. Facundo Garcia crossa e la palla viene deviata pericolosamente dalla difesa ospite sul montante superiore.
Sulla ribattuta prova una conclusione decisa Ballanti che viene murata da un avversario.
Il Corridonia risponde al 27’: Atzori pennella un cross dalla sinistra, Galdenzi rimette al centro dalla parte opposta senza però riuscire a trovare la deviazione vincente.
Alla mezz’ora Borrelli prova a spaventare Seghetti da calcio di punizione senza però riuscire a trovare la porta.
L’Aurora sfiora il vantaggio nel finale di primo tempo con Allegretti che non riesce ad insaccare dopo aver raccolto un pallone vagante.
SECONDO TEMPO:
Nella ripresa è l’Aurora a scendere in campo più determinata a trovare il vantaggio.
Il Corridonia si difende con ordine cercando di pungere in contropiede.
Dopo pochi minuti, Borrelli crossa dalla bandierina e trova Ballanti che scodella il pallone in area, Atzori tocca con il braccio ma il direttore di gara lascia proseguire.
Al 58’, Allegretti ha ancora tra i piedi la palla per sbloccare il punteggio ma spara alto dopo essersi ben coordinato.
Il goal che decide la contesa arriva un minuto più tardi. Borrelli pesca il jolly ed effettua un tiro cross che supera Seghetti leggermente fuori dai pali.
Il Corridonia reagisce e costruisce una doppia occasione nel giro di due minuti.
Al 76’, Testa devia in corner un pallone insidioso deviato da Ulivello. Nell’azione successiva, Atzori raccoglie la sfera al limite dell’area e scarica un conclusione che sibila a pochi centimetri dal palo.
L’Aurora sfiora il raddoppio al minuto 84’: su una incomprensione tra Seghetti e Marinelli, Borrelli serve Martin Garcia che spreca.
Il direttore di gara dichiara la fine delle ostilità al termine di cinque minuti di recupero.
Tredicesimo risultato utile consecutivo per l’Aurora che aggancia il Casette al quinto posto e vede vicinissimo un piazzamento nella zona playoff. Un risultato che sembrava utopico al termine del girone di ritorno.
Il Corridonia incappa nella nona sconfitta stagionale e resta fermo a quota 31 punti.
AURORA TREIA: Testa, Ballanti, Dominino, Bonifazi, Marini, Bartolini, Garcia F (43’ Romagnoli F), Giuli (80’ Garcia M), Allegretti (64’ Arias), Borrelli, Wali (72’ Pottetti).
A disposizione: Tiberi, Filacaro, Bontempo, Romagnoli A, Cacciamani.
Allenatore: Francesco Nocera.
CORRIDONIA: Seghetti, Garbuglia (68’ Marinelli), Bordi, Bedetta N (68’ Ruzzier), Del Moro, Dutto, Atzori, Pucci, Ulivello (89’ Diamanti), Galdenzi (53’ Monti), Lattanzi (76’ Kakuli).
A disposizione: Sarracinio, Bedetta F, Prosperi. Allenatore: Giuliano Fondati
MARCATORI: Borrelli 59’.
ARBITRO: Federico Monterubbiano – Sezione di Fermo.
ASSISTENTI: Domenico Bruno – Sezione di Macerata; Mamadou Diando – Sezione di S.Benedetto del Tronto.
NOTE: ammonito Garcia F, espulso Bedetta F (dalla panchina), angoli 4-3, recuperi 0’-5’, presenti oltre 150 spettatori al “Leonardo Capponi di Treia”, le due squadre hanno osservato un minuto di silenzio in memoria di Riccardo Agabio (ex vicepresidente vicario e reggente CONI nel 2012).