Con una serie di accordi con i Consigli Notarili delle Marche, l’Università di Macerata, Dipartimento di Giurisprudenza, ha dato attuazione alla convenzione quadro tra Ministero della Giustizia, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e Consiglio Nazionale del Notariato che consente di svolgere i primi sei mesi di tirocinio per l'accesso alla professione notarile già durante l'ultimo anno del corso di laurea in Giurisprudenza.
L’Ateneo maceratese ha sottoscritto accordi con i distretti di Macerata e Camerino, Ancona, Ascoli Piceno e Fermo. Avviati contatti anche con Pesaro. In questo modo, i laureandi UniMC in Giurisprudenza, prima di aver conseguito il titolo universitario, potranno svolgere negli studi notarili della regione sei dei diciotto mesi stabiliti per il praticantato, obbligatoriamente richiesto per partecipare all'esame di abilitazione alla professione. Si tratta di un primo passo per valorizzare la formazione relativa alla professione del notaio all’interno del corso di Giurisprudenza che porterà alla realizzazione anche di seminari trasversali.
“Le Università stanno cambiando, l’offerta formativa tradizionale non regge più. Lo sforzo comune di costruire sinergie diventa ancora più importante nell’ottica delle trasformazioni che entrambe le istituzioni devono affrontare. Dobbiamo aprirci alle contaminazioni reciproche per reggere le sfide del cambiamento”, ha commentato il rettore Francesco Adornato presentando la finalità degli accordi insieme al direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Stefano Pollastrelli, al professor Roberto Acquaroli che ha coordinato il progetto, al consigliere nazionale Marche – Umbria del Notariato Michele Gentilucci e i presidenti dei Consigli notarili Benedetto Sciapichetti per Macerata e Camerino, Pietro Ciarletta per Ancona e Albino Farina per Ascoli e Fermo.
Il progetto nasce dalla necessità di creare un effettivo collegamento fra il contesto universitario e quello lavorativo-professionale, attraverso un dialogo più intenso e diretto fra mondo accademico e attività notarile. Allo stesso tempo - è stato detto - la collaborazione tra accademia e studi notarili permette di conoscere una professione di grande fascino, ma che gode di minor appeal mediatico rispetto a quelle di magistrato o avvocato e che sta conoscendo una crisi vocazionale. Il percorso per l’accesso, lungo e complesso, può scoraggiare anche i giovani più brillanti, che spesso ignorano che i posti disponibili per un concorso da notaio sono superiori a quelli della magistratura, che non è vero il mito che il notariato sia una professione solo per i figli dei notai, dal momento che l’80 per cento non ha parenti che hanno aperto loro le porte della professione, che dai concorsi escono vincitori in maniera paritaria uomini e donne. La figura del notaio è considerata un presidio di legalità, presente anche nei paesi più piccoli, e dalla spiccata rilevanza sociale, che deve confrontarsi con ambiti nuovi come quello della digitalizzazione.
L’anticipo della pratica già durante il corso di studi consente di trasmettere ai giovani una più immediata conoscenza culturale e metodologica e di ottimizzare i tempi di accesso all'esercizio della professione. Gli studenti che potranno anticipare la pratica notarile durante l’ultimo anno del corso di laurea dovranno essere in regola con gli esami. Lo studio notarile dovrà essere frequentato per almeno 200 ore nell’arco dei sei mesi per almeno otto ore alla settimana distribuite su minimo due giorni settimanali.
La sperimentazione “Biologia a curvatura biomedica" è al secondo anno di vita al Liceo classico Leopardi di Macerata. I licei classici e scientifici che hanno attivato il percorso di orientamento e potenziamento da 63 che erano nel 2018/19 ora sono 135. Aderendo alla sperimentazione gli studenti del triennio scelgono di seguire 50 ore addizionali l'anno, composte da lezioni con docenti di scienze e docenti medici, laboratori pratici, visite in strutture sanitarie e, infine, test utili a prepararsi al meglio alla prova di ingresso a Medicina.
L’interessante opportunità è stata presentata ieri in Aula Confucio ai genitori degli studenti iscritti alla prima annualità 2019/2020 dalla Dirigente Annamaria Marcantonelli con la partecipazione del Dott. Romano Mari, Presidente dell'Ordine dei Medici di Macerata e i docenti Prof.ssa Cinzia Romitelli, coordinatrice e il Prof. Fabio Caucci referente del progetto. La sperimentazione nata da un accordo tra Miur e Fnomceo affronta tematiche che saranno parte integrante sia degli studi universitari che della vera e propria professione ma, soprattutto ha come obiettivo far capire, prima ancora della maturità, se si ha davvero attitudine a diventare medici.
Continuano ad arrivare premi per i risultati delle ricerche condotte dal gruppo di Anatomia veterinaria di UNICAM.
Infatti dopo il premio dedicato a giovani ricercatori vinto dalla Dottoressa Elena De Felice al Convegno della Società Italiana delle Scienze Veterinarie (SISVET) svoltosi ad Olbia questo giugno, il Comitato scientifico SISVET ha assegnato, due settimane fa, alla Professoressa Paola Scocco il premio poster della sessione Morfologia. Il poster illustrava i risultati delle ricerche che da anni il gruppo di anatomia veterinaria (in collaborazione con i ricercatori di botanica applicata, di fisiologia veterinaria e di chimica di UNICAM, con gli economisti di Bologna e con anatomici e zootecnici di Perugia) porta avanti focalizzando lo studio sulle modificazioni a livello molecolare, microscopico e macroscopico, dell’apparato digerente di ovini allevati sui pascoli seminaturali delle nostre montagne, comparando sia momenti funzionali del pascolo che andamento climatico.
Queste ricerche rivestono particolare importanza per lo sviluppo del territorio proprio perché l’approccio multidisciplinare con cui vengono impostate consente di offrire agli allevatori soluzioni per incrementare il reddito aziendale attraverso una gestione conservativa dei pascoli, anche in considerazione della crescente aridità estiva.
Infine, il 25 ottobre la Dottoressa Elena De Felice ha ricevuto dal Comitato scientifico dell’Associazione Italiana sullo Studio degli Animali da Laboratorio (AISAL) il premio per il miglior poster presentato al XXVI convegno nazionale AISAL di Bologna. Il poster trattava delle ricerche condotte, in collaborazione con gli anatomici della Federico II di Napoli, sull’espressione della Nesfatina nel nuovo animale modello emergente, il pesce Notobranchius furzeri. La nesfatina è una molecola anoressizzante, la cui espressione e regolazione sono note nei vertebrati ma di cui si sa ben poco di come vari durante l’età. Con questo fine si è deciso di caratterizzare la distribuzione della nesfatina nel cervello e nell’intestino di Notobranchius furzeri, il modello animale attualmente più utilizzato negli studi sull’invecchiamento. I risultati ottenuti in un animale così filogeneticamente distante dall’uomo pongono l’accento sul ruolo fondamentale che la nesfatina gioca nell’asse intestino-cervello e rappresentano la base morfologica utile per espandere gli studi riguardanti i disturbi dell’alimentazione, quali anoressia ed obesità.
L’alluminio possiede caratteristiche ottimali per il riciclo: può essere riciclato al 100% e riutilizzato all’infinito per dare vita ogni volta a nuovi prodotti. Tutto l'alluminio prodotto nel nostro Paese proviene dal riciclo e non differisce per nulla da quello ottenuto dal minerale originale poiché le caratteristiche fondamentali del metallo rimangono invariate. Anche per il 2018, l’Italia si conferma Paese di eccellenza a livello europeo per quantità di alluminio riciclato prodotto ed è stato possibile grazie all’azione combinata di istituzioni, imprese, operatori, cittadini e comuni.
Il Consorzio Nazionale CiAl ha tra i propri compiti quello di garantire il recupero e l’avvio al riciclo degli imballaggi in alluminio post-consumo provenienti dalla raccolta differenziata organizzata dai Comuni italiani: lattine per bevande, scatolette e vaschette per gli alimenti, bombolette aerosol, tubetti, foglio sottile, tappi e chiusure. Quest’attività ha permesso, in questi ultimi anni, grazie a un incremento delle quantità raccolte, di raggiungere e superare gli obiettivi previsti dalla normativa europea.
Comunicare ed informare i cittadini, a partire dai più giovani, è uno degli strumenti che ha permesso di raggiungere risultati così importanti ed incoraggianti in termini di raccolta e recupero di alluminio. E’ nato così il progetto didattico Alugame che sta interessando gli Istituti Secondari di I grado della regione Marche. Un progetto innovativo che coinvolge gli studenti attraverso la sana competizione.
Dopo una lezione interattiva del relatore Stefano Leva, si passa alla fase di verifica: le classi con i risponditori wireless alla mano si sfidano rispondendo alle domande multi-risposta a tempo. Il gruppo che ottiene il punteggio più alto passa alla Finale Regionale prevista a Dicembre dove sarà possibile conquistare, oltre al titolo di Campione Regionale Alugame 2019, anche importanti premi per le Scuole e per i ragazzi.
Protagonisti, venerdì, dell’accattivante contest gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Enrico Medi” di Porto Recanati. Ottimi i risultati raggiunti attraverso la gara/verifica. Le classi 2^A e 2^D hanno ottenuto il pass per la Finalissima Regionale.
“È fondamentale parlare di queste tematiche - ha dichiarato il professor Andrea Cappelli -. Spero che le giovani generazioni siano attente a queste attività che proponiamo e che comunque trattiamo quotidianamente. Attraverso il “gioco” si riescono a trasferire più nozioni rispetto alla tradizionale lezione. Grazie per l’opportunità!”
Il Consiglio di amministrazione odierno dell’Università di Macerata ha approvato la conclusione della procedura di avviso pubblico esplorativo finalizzata al reperimento di un immobile da destinare a nuovo polo didattico e uffici amministrativi dell’Ateneo. La scelta è caduta sul complesso immobiliare di Piazza Pizzarello, in parte realizzato e non completato, di proprietà della Italappalti srl di Porto San Giorgio.
Il CdA dell’Ateneo ha approvato l’avvio delle procedure finalizzate all’’acquisizione dell’intero complesso, fatta eccezione per la torre a vetri in via Emanuele Filiberto. L’acquisizione effettiva si perfezionerà al termine del complesso iter previsto dall’avviso che prevedeva una serie di verifiche tecnico-amministrative e l’ottenimento delle autorizzazioni di legge. Espletata questa fase, e definita pertanto la procedura, potrà procedersi al perfezionamento dell’acquisto e al completamento dell’immobile.
In considerazione della complessità oggettiva dell’operazione, l’Ateneo si riserva di fornire nei prossimi giorni una più dettagliata illustrazione dell’intervento previsto che, come si ricorderà, è finalizzato a mettere a disposizione dell’utenza universitaria - nel più breve tempo possibile - un edificio localizzato in posizione strategica e dotato di elevati requisiti di sicurezza antisismica.
Le manifestazioni di interesse pervenute erano tredici e, tra queste, cinque, avendo superato il vaglio di ammissibilità, sono state sottoposte ad accurata valutazione.
Dopo un’attenta analisi di punti di forza e debolezza, opportunità e rischi, il giudizio finale complessivo, supportato dagli uffici tecnici, ha portato a privilegiare l’immobile non ancora ultimato di via Pizzarello, ritenuto il più vantaggioso e rispondente alle finalità perseguite dall’Ateneo.
L’edificio, di oltre cinquemila metri quadri, presenta un sistema strutturale di recente realizzazione che permetterà di conseguire un’elevata sicurezza antisismica e si trova in una posizione strategica rispetto alle attuali sedi universitarie e al sistema cittadino dei servizi logistici di trasporto.
La “scuola del futuro” in tempo reale: è il nuovo campus scolastico nell’area delle ex Casermette a Macerata dove si sta lavorando alacremente per consentire il trasferimento degli istituti Dante Alighieri ed Enrico Mestica nelle sedi ormai in dirittura di arrivo.
Una scuola moderna, funzionale, con standard di sicurezza assoluti così come altissimi saranno quelli dell’efficienza energetica, con aule luminosissime tinteggiate con i colori della terra, azzurro come il cielo, verde come l’erba, dove materiali innovativi si sposano al legno, al vetro, all’acciaio, con percorsi tattili per rispondere al bisogno di orientamento e guida degli ipovedenti e ancora le vasche in legno installate nel giardino interno per gli alunni che hanno scelto di seguire il metodo Montessori, due palestre, una vivace e originale aula magna e un polo natatorio il cui progetto ha ricevuto il plauso della Federazione Italiana Nuoto.
Tutto questo, e molto di più, hanno potuto toccare con mano le dirigenti delle scuole Enrico Mestica e Dante Alighieri, Sabina Tombesi e Laura Vecchioli accompagnate dal sindaco e dal Commissario alla Ricostruzione post Sisma Centro Italia Piero Farabollini in un percorso di ricognizione al cantiere.
Un percorso che il sindaco e il commissario Farabollini hanno voluto programmare per far verificare e allo stesso rendere consapevoli dello stato di avanzamento del cantiere, coloro che in prima persona lavoreranno nelle due nuove scuole. La visita fa seguito a quelle già effettuata con i rappresentanti dei genitori degli studenti dei due istituti scolastici e a “Cantiere aperto”, l’iniziativa che nel giugno scorso, ha offerto l’opportunità alla cittadinanza di vedere l’area delle ex Casermette un evento reso possibile grazie alla disponibilità del commissario straordinario per la ricostruzione Enrico Farabollini.
“L’attenzione sul polo di Macerata è grande e ben riposta non solo perché rappresenta una svolta dell’offerta scolastica cittadina – chiosa il Commissario alla Ricostruzione Piero Farabollini –. Stiamo portando rapidamente a termine le rifiniture di un percorso progettuale e costruttivo complesso e, a tratti, accidentato come è fisiologico che sia per una tra le più importanti opere pubbliche del cratere. L’Alighieri e la Mestica, la cui inaugurazione è prevista a breve, sono un’eccellenza frutto dei criteri della massima sicurezza sismica e funzionale, un luogo ideale dove implementare quell’offerta formativa di qualità che contraddistingue i due istituti”
Un intervento quello del nuovo polo scolastico, per un investimento di 16 milioni di euro finanziati con ordinanza 14 del Commissario alla ricostruzione e con il contributo del Qatar, che si estende su un lotto di 24.000 mq per una volumetria di 60.324 mc, in grado di accogliere circa 1.000 studenti, il quale andrà a integrarsi con un popoloso quartiere della città e che vedrà rigenerata un’area degradata da anni.
Le classi terze dell’Istituto Comprensivo “Egisto Paladini” di Treia sono state impegnate nella manifestazione di Legambiente nei giorni 18, 23 e 24 ottobre. Anche quest’anno la Città di Treia ha aderito all’iniziativa di volontariato ambientale “Puliamo il mondo”, arrivata alla 27^ edizione, coinvolgendo le classi terze dell’Istituto Comprensivo “Egisto Paladini” delle scuole di Treia, Passo di Treia e Chiesanuova in attività all’insegna del senso civico e della tutela dell’ambiente.
La mattinata è stata inaugurata dai saluti della Dirigente scolastica Angela Fiorillo e della vice Sara Coluccini, nonché dell’Assessore all’Ambiente e ai Servizi Educativi Luana Moretti, che hanno sottolineato il valore del territorio e la necessità di rispettarlo, mantenendo puliti gli ambienti che frequentiamo ogni giorno. Per l’occasione sono stati forniti gratuitamente dall’Amministrazione comunale guanti, sacchetti per la differenziata, pettorine e cappellini, che i bambini hanno usato per raccogliere la sporcizia nei cortili delle scuole di Passo di Treia e Chiesanuova e nei giardini di San Marco a Treia; il tutto si è svolto sotto la sorveglianza degli insegnanti, dell’addetto all’Ufficio Ambiente Sandro Farabollini e di alcuni ragazzi del Servizio Civile. Una grande lezione di educazione ecologica, ambientale e civica, accolta con entusiasmo dal personale docente e svolta dai bambini con interesse e divertimento.
Alla fine del progetto, ogni classe ha ricevuto una bandiera con lo stemma di Legambiente – Ente organizzatore del progetto – da appendere in aula per ricordare questa esperienza.
L’Amministrazione comunale ha infine offerto la pizza a tutti i bambini, che hanno così concluso la giornata con una piacevole merenda.
“Puliamo il mondo” è un progetto organizzato da Legambiente, con Anci, Upi e i Ministeri dell’Ambiente e dell’Istruzione. L’Amministrazione ha spiegato che continuerà ad aderire a queste proposte di sensibilizzazione ambientale, coinvolgendo attivamente i bambini sul territorio, per formare adulti responsabili verso tematiche ormai urgenti anche a livello globale, nell’interesse di tutta la Comunità.
“Il terremoto nel Centro Italia del 2016. La gestione delle emergenze a Camerino e nei territori limitrofi” è il tema del convegno in programma all’Università di Camerino dal 28 al 30 ottobre, organizzato nell’ambito di EmTASK, corso di perfezionamento in emergenze territoriali, ambientali e sanitarie dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Obiettivo del corso EmTask, diretto dal prof. Mauro Soldati di Unimore, è quello di fornire una solida preparazione di base e competenze interdisciplinari che possano favorire un approccio olistico nella prevenzione, gestione e superamento delle emergenze al fine di operare in modo consapevole in caso id eventi calamitosi.
L’evento di Camerino, reso possibile dalla collaborazione tra Unicam e l’Ateneo emiliano, rappresenta, dunque, una sorta di laboratorio sul campo per gli iscritti al corso.
Il convegno si aprirà lunedì 28 ottobre alle ore 15.00 presso la Sala Convegni del rettorato con i saluti delle autorità e seminari su tematiche quali la gestione delle emergenze nel comparto Difesa, aspetti normativi, giuridici e sanitari nella gestione delle emergenze, pericolosità geologiche ed effetti sismoindotti. La giornata di martedì 29 ottobre sarà invece dedicata alla visita nelle zone rosse dei principali Comuni colpiti dal sisma, quali Visso, Norcia, Arquata del Tronto, Castelluccio di Norcia.
Nella giornata conclusiva di mercoledì 30 ottobre sono previsti gli interventi del Prefetto, del Direttore Generale Unicam, del Commissario Straordinario per la Ricostruzione, del Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, cui seguirà la visita alla zona rossa di Camerino accompagnati dal Sindaco Sandro Sborgia.
Per Unicam, l’organizzazione della giornata è a cura del dott. Domenico Aringoli della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie.
“Io mi sono laureata all’Università del Male con lode, ho imparato il Bene, dallo sterco ho estratto l’oro. Mi colpisce doppiamente quando oggi da una signora di Padova, all’uscita dalla chiesa, sento dire a un giornalista “che affoghino pure tutti gli emigranti”. E da un uomo di Lodi sento chiamare i bambini che non hanno accesso alla mensa comune “zecche di cani”. Mi spaventa il terrorismo cieco, il fanatismo islamico, il vento nero che soffia di nuovo in Europa e non solo. Mi chiedo come mai l’uomo non impari niente dai propri crimini e continui a perpetrarli: si fa sedurre da nazionalismi, razzismi, odi, egoismi. Costruisce muri, recinti di filo spinato, non ha pietà per chi fugge da guerre, fame, violenze e torture. Invece di confrontarsi con il passato nega la propria complicità e responsabilità per ciò che è accaduto ieri, accade oggi e potrebbe accadere domani. A che cosa sono serviti i gulag e i campi di sterminio?”.
Sono parole che pesano, ancora di più se a pronunciarle è una donna come Edith Bruck, scrittrice internazionalmente nota, poetessa e giornalista ungherese testimone dell'Olocausto. “La mia Università si chiama Auschwitz. Luogo assunto a simbolo del Male tra i 1635 campi di concentramento nella civilissima Germania, di cui alcuni nei paesi occupati e alleati con Hitler, compresa l’Italia”, ha detto oggi durante la sua intensa lectio doctoralis all’Università di Macerata che le ha conferito la laurea honoris causa in Filologia Moderna.
“Il felice incontro – ha sottolineato in apertura della cerimonia il rettore Francesco Adornato - fra la Poetessa e l’Università di Macerata può considerarsi paradigmatico della missione dell’Ateneo: raccogliere una memoria, custodirla e farne una consegna per le giovani generazioni di studenti. E non solo. Edith Bruck, con la testimonianza della sua scrittura e della sua vita, fa memoria e lancia il suo grido di dolore come monito all’umanità”.
Ad accogliere la scrittrice è stato un teatro della Filarmonica gremito non solo di autorità e docenti, ma di un pubblico variegato con tanti giovani. “Raramente ho visto una città così bella, pulita e calma”, ha commentato la scrittrice, visibilmente commossa. “Ho ricevuto altre lauree honoris causa, ma non ero emozionata come qui, perché sono contornata di amore, di affetto, quasi una famiglia”. Al termine del suo intervento, ha letto alcune delle lettere ricevute dai tantissimi studenti che ha incontrato nelle scuole e una scelta di poesie accompagnata al pianoforte dal maestro Riccardo Joshua Moretti.
Il filo rosso che attraversa e unisce sei decenni della sua attività creativa è la memoria della Shoah, della cui testimonianza Edith Steinschreiber, in arte Edith Bruck, si è addossata il peso e il dovere, come l’amico Primo Levi.
“La memoria del trauma insieme storico e privato ha segnato l’esistenza dell’autrice e viene trasferito e rivissuto nel corpo e nei pensieri dei personaggi autobiografici dei suoi romanzi. Deportata ad Auschwitz nella primavera del 1944, insieme ai genitori, a due fratelli e a una delle tre sorelle, a soli tredici anni Edith Bruck si trova faccia a faccia con l’evento nero che ha travolto la vita di sei milioni di ebrei e di cinque milioni fra dissidenti politici, omosessuali, zingari, disabili. Un vissuto indimenticabile, che l’ha resa orfana dei genitori, l’ha privata di un fratello, dell’infanzia, degli affetti familiari, di una casa alla quale far ritorno”, ha spiegato nella laudatio la ricercatrice di critica letteraria e letteratura comparata Michela Meschini, che ha anche curato per le Eum la raccolto di poesie “Versi vissuti”.
“Il conferimento della Laurea honoris causa riconosce il profondo valore umanistico e letterario della sua scrittura e il contributo offerto dalle sue opere alle culture di pace e alle esperienze di costruzione del dialogo e di resistenza civile” recitava il dispositivo di conferimento letto dal direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Carlo Pongetti.
"Di Auschwitz non si guarisce - ha raccontato la poetessa - né scrivendo né parlando, ma è un vissuto che va raccontato soprattutto ai giovani, per il loro presente e futuro." E Edith Bruck, ungherese di nascita, lo ha fatto adottando, da adulta, la lingua italiana, da quando è arrivata nel Belpaese nel 1954. “L’italiano per me è la salvezza, la libertà, la corazza che mi protegge dal dolore che suscita la mia lingua natìa. È orfana di genitori, odori, sapori, che evocano i ricordi più dolorosi”.
E sui pericoli dell’oblio: “L’amico-fratello di lager Primo Levi, ferito e depresso per l’ondata di negazionismo, mi aveva detto che non sperava più, non sapeva più scrivere; pochi giorni dopo si uccise – ha proseguito Bruck -. Anch’io penso spesso che non c’è più speranza, che è inutile scrivere, gridare, testimoniare, ammonire le coscienze. Poi mi dico: fai, cammina, parla, racconta, non arrenderti finché c’è e ci sarà un solo lettore, una sola persona in più che abbia capito che ogni uomo ha diritto alla stessa dignità e non ci sono sott’uomini, ma solo sotto ideologie che portano alla barbarie, varrà sempre la pena di scrivere, di ricordare per vivere e di vivere per ricordare”.
Si è svolta nella giornata di ieri la finale di “Start Cup Marche”, la Business Plan competition riservata a studenti e ricercatori che abbiano brillanti idee imprenditoriali a contenuto innovativo e aspirino a costituire un’impresa, anche di tipo spin-off universitario. La StartCup è organizzata dall’Università di Camerino in collaborazione con UBI Banca, Uni.Co e ODCEC, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili di Macerata - Camerino
La cerimonia di premiazione dei tre progetti vincitori, ai quali sono stati assegnati i tre premi da 9.000, 7.000 e 5.000 euro (tutti sotto forma di contributo per l’innovazione da utilizzare esclusivamente per la realizzazione del progetto presentato) si è svolta presso la sala convegni del Rettorato del Campus Universitario.
Ad aggiudicarsi il primo premio il progetto ITD Lab, al secondo posto EUROCAM e al terzo posto Viracity. A conclusione della mattinata “Viracity” ha ricevuto il premio speciale UBI Banca come miglior progetto per la sostenibilità, “per aver meglio rappresentato, nel progetto proposto, la tematica della sostenibilità sociale ed ambientale.”
I lavori sono stati aperti dai saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari, dal professor Daniele Rossi, Delegato del Rettore per Start-up, spin-off e incubatore tecnologico e dai rappresentanti degli enti promotori della Start Cup Marche successivamente i finalisti hanno presentato i loro progetti.
“È una grande soddisfazione effettuare questa premiazione di Start Cup Marche, fortemente voluta dall’Università di Camerino e resa possibile anche grazie alla collaborazione con moltissimi attori del nostro territorio – ha dichiarato il Rettore Pettinari –. La nostra Università crede molto nelle potenzialità di studenti, laureati e ricercatori e per tale motivo crediamo che aiutarli nel settore dell’auto-imprenditorialità, per generare occupazione giovanile e creativa sia fondamentale”.
"Da anni siamo a fianco dell'università di Camerino in questa manifestazione perché riteniamo che valorizzare i giovani talenti e favorire la nascita di nuove imprese sia uno dei compiti di una banca del territorio come la nostra - ha dichiarato Paolo Galli, responsabile della direzione territoriale Macerata Ovest di UBI Banca -. Abbiamo scelto di premiare quelle idee imprenditoriali che, oltre ad avere un solido business plan, vanno nella direzione di sviluppare un'economia sempre più sostenibile".
La Start Cup Marche è l’unica della nostra Regione ad essere accreditata dal Premio Nazionale dell'Innovazione, promosso dall’Associazione PNI-Cube, l’associazione che riunisce gli incubatori e le business plan competition accademiche italiane. Le tre idee progettuali vincitrici entreranno dunque in competizione con i vincitori delle Start Cup di altri atenei italiani, partecipando di diritto all’edizione 2019 del Premio Nazionale dell'Innovazione, che si terrà a Catania a fine novembre.
In Via Betti, nell'area attigua alla scuola materna, proseguono i lavori per la costruzione del nuovo asilo nido di Pieve Torina. L'edificio sarà completato entro la prossima primavera e, oltre ad essere antisismico, sarà costruito utilizzando soluzioni ecologiche e sostenibili. Una delle principali peculiarità è rappresentata dal fatto che gli alberi presenti nel terreno scelto per erigere l'edificio saranno inglobati dalla costruzione.
"Quando parliamo del futuro di Pieve Torina - sottolinea il primo cittadino Alessandro Gentilucci - parliamo delle nuove generazioni, che per noi sono sempre al primo posto. Lo abbiamo dimostrato con la scuola elementare e media Paoletti, la prima del cratere ad essere ricostruita, e successivamente con l'inaugurazione della scuola materna. Ora aspettiamo che veda la luce anche il nido d'infanzia, un servizio importantissimo che va ad ampliare l'offerta dedicata alle famiglie di questo territorio".
A circa un anno di distanza dall'ottenimento del finanziamento, al quale hanno contribuito Regione Marche e Associazione Italiana Calciatori, quello che sembrava solo un sogno si appresta a diventare realtà. Il nuovo asilo sarà presto pronto ad accogliere i bambini da 0 a 3 anni e lo farà con le sue pareti colorate, le sue grandi finestre e tutte le innovative soluzioni assolutamente green adottate per questa nuova costruzione.
La sede UNITRE di Civitanova Marche, organizza per il giorno 25 ottobre 2019 alle ore 15.30, presso l’Aula Magna dell’Istituto Superiore “Leonardo da Vinci”, la conferenza dal titolo “Omaggio a Leonardo". L’evento, che vuole celebrare l’uomo simbolo del Rinascimento italiano in occasione dei 500 anni dalla sua morte, sarà introdotto dalla Presidente Unitre Marisa Castagna, a cui seguiranno gli interventi del professor Stefano Papetti, del professor Umberto Piersanti, del professor Giuseppe Rivetti, della professoressa Maria Grazia Baiocco e del professor Alfredo Sorichetti.
Con l’occasione, sarà anche istituito il 1° “Premio alla Cultura Unitre Civitanova Marche": si tratta di un riconoscimento conferito a chi si è particolarmente distinto nel diffondere cultura nell'ambito educativo e sociale. Seguirà la premiazione e relativa consegna di una targa e, in concomitanza di questo evento, verrà anche aperto il nuovo Anno Accademico 2019/2020.
L’iniziativa di Unitre, rientra tra le numerose proposte che questa associazione, ogni anno, offre alla comunità civitanovese, attraverso un calendario ricco di eventi, di attività didattiche e culturali, dimostrando, ancora una volta, la volontà di aprirsi alla società e al territorio, attraverso la sua intensa attività di promozione, ricerca, studi e iniziative culturali, nell’interesse degli associati e della cittadinanza tutta.
Unitre è un’Associazione di Promozione Sociale senza scopo di lucro, basata sul volontariato con sedi su tutto il territorio nazionale e all’estero. Gli obiettivi primari perseguiti dall’Unitre di Civitanova, fin dal lontano 1992, sono quelli di “educare, formare ed informare”.
La manifestazione è stata organizzata, con valido e lodevole impegno, dalla struttura locale di Unitre Civitanova Marche. Per iscriversi non occorrono titoli di studio, è sufficiente aver compiuto 18 anni e il versamento di una piccola quota associativa.
Segreteria e sede delle lezioni presso l'Istituto superiore Leonardo da Vinci di Civitanova Marche
I Partners di Unitre sono il Comune di Civitanova Marche, la Regione Marche e la provincia di Macerata.
L’Hackathon, la maratona degli studenti che ha ormai fatto il giro d’Italia invadendo di nuove idee e progetti la scuola italiana, dal 17 al 20 ottobre ha fatto tappa anche a Matera. 88 studenti tutti frequentanti il quarto anno della scuola superiore divisi in 10 team si sono confrontati su come si possano sensibilizzare le nuove generazione agli obiettivi stabiliti dall’agenda 2030. Per 48 ore i giovani studenti provenienti da tutte le regioni d’Italia sono stati impegnati fino a tarda notte in questa sfida: discussioni, ricerche, condivisione di idee sono state senza dubbio le parole chiave che hanno contraddistinto questa maratona.
Tra le 30 scuole partecipanti non è mancato il Liceo classico e linguistico Leopardi di Macerata che da anni fa di queste sfide un importante punto di forza: a rappresentare il liceo maceratese sono stati Maria Elena Damiani, Lorenzo Germondani, Matteo Ortolani e Giulia Porfiri accompagnati dell’insegnante referente del progetto Margherita Apolloni. Gli studenti maceratesi hanno partecipato in modo attivo e con successo alla maratona che si è conclusa sabato 19 ottobre. Il liceo Leopardi infatti non si è fermato alle preselezioni ma è andato in finale con il team di Maria Elena Damiani. I due team finalisti hanno esposto il loro progetto nella cornice della caratteristica Casa Cava di fronte alle più alte autorità del ministero dell’Istruzione tra cui anche il ministro stesso Lorenzo Fioramonti.
Ad aggiudicarsi la vittoria, annunciata il giorno seguente in occasione dell’evento “One year to go”, cerimonia di lancio di Expo Dubai 2020 tenuta alla presenza dei ministri Luigi di Maio e Lorenzo Fioramonti e del ministro degli esteri degli Emirati Arabi, sono stati entrambi i gruppi finalisti sia per la categoria junior sia per quella senior. I vincitori non sono riusciti a trattenere la loro emozione per questo traguardo, anzi per questo punto di partenza, che li porterà nel prossimo ottobre all’Expo di Dubai come rappresentanti della scuola italiana.
Il team vincitore della studentessa maceratese si è confrontato sui goals 5 e 10 dell’agenda 2030 (rispettivamente parità di genere e riduzione delle disuguaglianze) e ha proposto la creazione del videogioco W.A.F.F.E., un gioco che mira a sensibilizzare i giovani su questo tema. La dirigente scolastica Annamaria Marcantonelli ha espresso tutta la sua soddisfazione per il risultato ottenuto e conferma ancora una volta l’importanza di queste esperienze, fonte di maturazione e di formazione per studenti e insegnanti.
Interessante convegno per sportivi e non domani, mercoledì 23 ottobre, preso l’Aula Verde del Polo Pantaleoni dell’Università di Macerata.
Alle 15.30 partiranno i lavori di un incontro dal titolo “Sport e Salute Nordic Walking Alimentazione: come cambia nell’agonista e nell’amatore” realizzato da 3 associazioni sportive dilettantistiche di Nordic Walking della provincia che si sono unite (anzi ri-unite): NW Valli della Marca di Civitanova, Settore NW Atletica Avis Macerata e NW Green di Macerata.
Si tratta di un appuntamento ormai consolidato e partecipato, giunto infatti alla 4° edizione a conferma della sinergia esistente tra le tre associazioni e UniMc. Il tema trattato domani è “l’alimentazione nell’agonista e nell’amatore che pratica il Nordic Walking”.
Il convegno si avvarrà e verrà impreziosito dell’intervento di vari professionisti, in primis il marciatore campione italiano Michele Antonelli, vincitore nel 2017 della medaglia di bronzo nella 50 km di marcia di specialità Coppa Europa e 16° nella 50 km di marcia di Doha agli ultimi Campionati Mondiali nel terrificante caldo del deserto del Qatar.
Le tre associazioni di Nordic Walking, unite nel comitato Tris Race 2018, recentemente hanno sostenuto il progetto “Mongolfiera “ dell’Anfass di Macerata (un servizio educativo pomeridiano per adolescenti con disabilità). Lo hanno fatto donando il ricavato della 5° Tappa del Campionato Italiano Nordic Walking Agonistico FIDAL 2019 e 5° Tappa Challenge andate in scena alla Riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra.
"Viva la Gente", che negli ultimi 52 anni è stata in tournée in più di 70 nazioni in tutto il mondo, ha scelto Sarnano come ulteriore tappa (dal 21 al 28 ottobre) e oggi, martedì 22 ottobre, è ospite negli spazi della nuova scuola “E. De Amicis” di Muccia realizzata dalla Andrea Bocelli Foundation e inaugurata lo scorso 26 giugno.
Una delegazione di 10 componenti del cast internazionale proveniente da 20 nazioni animerà le aule e gli spazi della scuola coinvolgendo i giovani studenti in attività di formazione e gioco. Presenti anche i rappresentanti della ABF, in particolare il Direttore Generale Laura Biancalani, che già ieri ha dato il benvenuto ai partecipanti che con le finalità proprie dell’iniziativa trascorreranno il proprio tempo partecipando a progetti sociali e vivranno con le famiglie ospitanti del posto.
Un’altra delegazione, di 80 persone, ha invece approfittato delle giornata per visitare Camerino, tra macerie e i nuovi luoghi quali l’Università. Proprio a Camerino ABF farà tappa per il nuovo progetto di ricostruzione dedicato alla nuova Accademia della Musica. Una giornata con dimostrazioni di ballo e canto con la musica che ha fatto sempre da filo conduttore nelle aule dei Licei di Camerino. La delegazione si è quindi spostata nel centro storico della città fino a Piazza Cavour, San Venanzio, San Domenico, e Orto Botanico accompagnati da Carlo Orsolini, Giuliana Pisciarelli, Vania Valeri e Margherita Santarelli. Presente il consigliere Riccardo Pennesi che ha portato il suo saluto da parte dell'amministrazione, accogliendo e salutando i giovani nella città ducale già questa mattina ai Licei.
Il 26 ottobre alle ore 21.30 Viva la Gente metterà in scena spettacoli pubblici al Palazzetto dello Sport a Sarnano. Il ricavato delle vendite dei biglietti dello spettacolo sarà devoluto al Comune di Sarnano.
Famoso soprattutto per l’intrattenimento ricco di energia, vivace e a portata delle famiglie, il cast farà visita a decine di comunità di tutti gli Stati Uniti, Europa e Messico nei cinque mesi del tour mondiale. Da più di 50 anni, i cast di Viva la Gente girano il mondo facendo spettacoli per milioni di persone, tra cui i quattro straordinari halftime show del Super Bowl.
La visita di Viva la Gente a Sarnano è promossa in collaborazione con la Andrea Bocelli Foundation.
Una città-fabbrica, quattro personaggi, un patto tra loro che non è più di acciaio e diventa sabbia che scivola tra le dita del tempo e del destino. E’ un pugno nello stomaco, una distruzione sapiente di luoghi comuni, un enorme punto interrogativo sul nostro modo d’essere e soprattutto sul nostro futuro. E’ una colata di consapevolezza e insieme d’incertezza, è infine duro come l’acciaio.
Tutto questo è il nuovo romanzo di Angelo Mellone “Fino alla fine”, sottotitolo “romanzo di una catastrofe”.
Abbiamo l’occasione davvero speciale di discutere di questo libro (Mondadori, 160 pg., 18 euro) che è molto di più di un romanzo con l’autore. Angelo Mellone sarà giovedì 24 ottobre, a un mese esatto dall’uscita in libreria di questo suo ultimo lavoro, a Macerata. Alle 17 e 30, grazie all’ospitalità dell’Istituto Agrario “G. Garibaldi – contrada Lornano 6 Macerata - l’autore si confronterà in una “conferenza lettura” con il pubblico stimolato dalle domande della professoressa Paola De Laurentis e di Carlo Cambi.
A presiedere questo incontro voluto dall’Agrario – uno dei più prestigiosi istituti d’Italia - la professoressa Maria Antonella Angerilli che del “Garibaldi” è la dirigente.
Oltre alle pagine del libro di Angelo Mellone c’è sottostante il tema del rapporto uomo-ambiente, economia-ecologia, biografia-ideologia. Dunque temi di stringente attualità.
Proposti da un autore che è un protagonista reale della comunicazione nel nostro Paese. Angelo Mellone è capostruttura di Rai 1 (tra i suoi programmi c’è Linea Verde e questo racconta anche il suo legame con un’istituzione come l’Agrario di Macerata che ha felicemente oltrepassato i 150 anni di attività) ed ha già scavato coni suoi precedenti romanzi la realtà di Taranto e della sua Acciaieria.
Un mostro per molti, una speranza per tanti, la vita per tutti. Angelo Mellone (Taranto, 1973) è giornalista, scrittore e capostruttura Rai.
Editorialista e inviato di politica, cultura e costume per numerosi quotidiani nazionali, è autore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi. Ha conseguito il dottorato in Sociologia della comunicazione all'università di Firenze e insegna Scrittura alla Luiss "Guido Carli" di Roma.
Autore di diversi libri di saggistica, reportage e lavori teatrali, Fino alla fine è il suo quarto romanzo, dopo Nessuna croce manca (Baldini+Castoldi, 2015), Incantesimo d'amore (Pellegrini, 2016) e La stella che vuoi (Pellegrini, 2017) e al pubblico televisivo è noto tra l’altro come conduttore di “Top2" e di "Grand Tour": due successi di Rai 1.
Spiega così la scelta di dedicare a Taranto e all’acciaieria il suo “Fino alla Fine”: “La mia storia e quella della mia famiglia sono legate all’acciaio. Mio padre, all’interno dell’Italsider, era la matricola 16. In pratica ha visto nascere e crescere il sito industriale di cui è stato il più giovane dirigente. E poi proprio dentro l’Italsider ha conosciuto mia madre che si trasferì da Genova a Taranto".
Ma nel romanzo c’è oltre e altro rispetto all’Acciaieria. Per saperlo l’appuntamento è dunque per giovedì 24 ottobre all’Istituto Agrario di Macerata a partire dalle 17:30. Al termine dell’incontro ci sarà anche un’occasione conviviale con l’aperitivo a base dei grandi salumi di altissima qualità dell'Antica Norcineria Rapari.
Giovedì 24 ottobre, con inizio alle ore 18:30, l’ERDIS Marche (Ente Regionale per il Diritto allo Studio universitario), organizza una Festa dell’Ambiente “ECO-ERDIS” a Camerino, al Servizio Ristorazione del complesso residenziale di Colle Paradiso, alla quale sono invitati tutti gli studenti universitari e parificati.
L’iniziativa s’inquadra in una campagna promozionale di sensibilizzazione degli studenti al rispetto dell’ambiente che comprende: l’eliminazione completa della plastica nei servizi di ristorazione (per circa un milione di pasti all’anno); la raccolta differenziata dei rifiuti nelle residenze universitarie (circa 4.000 posti letto).
“ERDIS, in questi anni, ha fatto un ottimo lavoro sotto tanti punti di vista, grazie alle borse di studio e ai contributi dati agli studenti meritevoli – ha sottolineato il Presidente della Regione, Luca Ceriscioli -. Ora fa un altro passo in avanti importante: ha deciso di eliminare la plastica da tutta l’attività di ristorazione e di mensa, dando testimonianza di una sensibilità vera. Una Regione che dimostra con i fatti e non solo con le parole, la sua vicinanza a tutti quelli che vogliono un mondo con una qualità ambientale superiore”.
Il Presidente dell'ERDIS, il professor Giovanni Di Cosimo, il consigliere ERDIS di Camerino professor Andrea Spaterna e il Direttore Generale, l'avvocato Angelo Brincivalli, hanno ringraziato tutto il personale dell’ERDIS e tutti gli studenti per aver portato il loro contributo in questa battaglia di civiltà e di progresso nell’intera regione Marche.
L’incontro sarà anche l’occasione per presentare la prossima campagna di comunicazione dell’ERDIS Marche che verrà sviluppata in tutti i Saloni dell’orientamento italiani, basata sul concetto di “Campus Marche”, ossia di una Regione che si presenta unita e con uniformità di trattamento per tutti gli studenti universitari e parificati.
Un doppio movimento accompagna oggi il nostro rapporto con la salute e la malattia. Per un verso, lo sviluppo incontenibile delle tecnologie biomediche conosce un’espansione a tutto campo, fino a offrire straordinarie opportunità, non solo per intervenire efficacemente sulle patologie, ma anche per potenziare oltre misura la fisiologia.
Per altro verso, il dibattito sull’etica della cura appare sempre più attento ai costi umani causati da un iperspecialismo spersonalizzante, valorizzando un’idea allargata di cura, che investa la qualità delle relazioni umane di fronte alla fragilità, attraverso e oltre ogni momento tecnicamente terapeutico.
Nascono da questo doppio movimento una serie di interrogativi che saranno al centro del IX Colloquio di etica “Riduzionismo e complessità: ritrovare l’umano, umanizzare la cura” promosso nell’ambito della sezione di Filosofia e scienze umane, Dipartimento di Studi umanistici, Università di Macerata, per giovedì e venerdì, 24 e 25 ottobre, all’Auditorium Unimc.
Parteciperanno filosofi e medici di varie università italiane, oltre ad Aboca, azienda recentemente costituitasi come “società benefit”, in primo piano nel rilancio di una visione sistemica della vita e della cura.
Il Colloquio intercetta alcuni interrogativi attraverso un interessante confronto interdisciplinare: nella prospettiva della medicina molecolare e della genomica, esiste una soglia oltre la quale la tecnologia si ritorce contro l’umano? Come conciliare il metodo riduzionistico, grazie al quale nasce e si sviluppa la scienza moderna, con un’attenzione allargata all’intero e alla complessità dell’umano? Si può ritrovare l’umano e umanizzare la cura, in un’epoca in cui il robot potrebbe prendere il posto dell’infermiere e forse anche del medico?
I lavori si articoleranno in tre sessioni: la prima, “Tra olismo e riduzionismo: orizzonte etico-epistemologico”, indaga alcune questioni teoriche di fondo, relative ai temi della salute e della malattia, tra ricerca biomedica e valutazione clinica; la seconda, “Il malato e la malattia, tra natura e persona”, si sviluppa in due tavole rotonde, dedicate all’identità presente e futura della medicina, come arte e scienza, e alla ricerca di un nuovo equilibrio nel rapporto tra natura e persona; la terza sessione, “Fragilità e cura”, riprende questi temi sotto il profilo di un’etica del corpo particolarmente attenta alla vulnerabilità.
I Colloqui di etica portano avanti, da quasi un decennio, una riflessione organica intorno ai temi dell’etica della cura, inserendosi quest’anno nelle attività formative del Master Interuniversitario in “Medicina narrativa, comunicazione ed etica della cura”, frutto di una collaborazione tra il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Macerata e la Facoltà di Medicina dell’Università politecnica delle Marche.
Trovare soluzioni alle criticità e alle difficili sfide di legalità, sicurezza e sostenibilità sociale connesse alla coabitazione, in uno stesso stabile, di cittadini di diverse nazionalità. È uno degli obiettivi alla base del progetto Challenge, finanziato attraverso il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (F.A.M.I.), di cui la Prefettura di Macerata è ente capofila in partenariato con le Università di Macerata e Camerino, del Comune di Porto Recanati e dell’Ats On The road Onlus.
“Su questo tema, come su altri argomenti, il lavoro di squadra ha un’importanza strategica e il ruolo della Prefettura è quello di mettere a sistema gli interventi di tutti gli attori del territorio: istituzioni, forze dell’ordine e associazioni. Potremmo parlare della costruzione di un “sistema Macerata”, da intendere come realizzazione di una rete a sostegno del territorio a maglie sempre più fitte” ha commentato il Prefetto Iolanda Rolli in apertura del workshop “Costruzione di nuovi modelli di convivenza abitativa” di venerdì scorso.
Sulla stessa linea il rettore Francesco Adornato. “L’Università non deve essere autoreferenziale ma mettere le proprie competenze al servizio dello sviluppo della società. Quando culture diverse si mescolano tra loro, è necessario trovare un ordinamento legislativo in grado di favorire una convivenza armonica e reciprocamente rispettosa”.
A portare il suo saluto anche l’Ingegnere Roberto Mozzicafreddo, sindaco del Comune di Porto Recanati mentre il Professor Ubaldo Perfetti ha sottolineato come la terza missione che caratterizza gli obiettivi dell’Ateneo sia, “consistente nell’insieme delle attività con le quali entra in interazione diretta con la società e il territorio attraverso, tra l’altro, attività a contenuto sociale a beneficio della comunità anche tramite consulenze tecnico/professionali”.
Nel corso dell’incontro, l’avvocato Ugo Maria Rolfo, Assegnista di ricerca Unimc, ha analizzato la recente disciplina dell’art. 5 sexies della legge 55 del 14 giugno 2019, frutto di una proposta di legge elaborata dal Dipartimento di Giurisprudenza di Unimc, e le sue molteplici ricadute interpretative e applicative. Anche gli avvocati Carlo Patti e Ferdinando Della Corte, consulenti Anaci Roma, hanno aggiunto ulteriori rilievi sulla nomina dell’amministratore giudiziario dei condomini dichiarati degradati; le docenti Carla Moretti e Micol Bronzini della Università Politecnica delle Marche hanno sviluppato il tema della mediazione sociale abitativa mentre Vincenzo Castelli dell’Ats OnTheRoad onlus ha trattato degli interventi di comunità in aree complesse.
"Il workshop - spiega il coordinatore Emmanuele Pavolini di Unimc -si è posto l'obiettivo di offrire strumenti utili alla risoluzione della conflittualità condominiale. Lo ha fatto proponendo sia riflessioni sugli strumenti giuridici utilizzabili che sugli strumenti di mediazione sociale abitativa".
Sono 6498, di cui 602 di origine straniera, i ragazzi che compongono la popolazione degli studenti iscritti nelle scuole di Civitanova, su 303 sezioni. Nel prospetto degli alunni iscritti per l'a.s. 2019/2020 manca l'IPSIA F. Corridoni che non ha provveduto a comunicare i dati richiesti dall’Ufficio scolastico.
I ragazzi delle Secondarie di Secondo Grado sono 2494, numero che comprende la frequenza alle lezioni di 150 stranieri. A seguire, ci sono i bambini della Scuola Primaria che sono 1852 e delle Secondarie di Primo grado con 1243 alunni (122 stranieri), mentre tra i banchi della Scuola dell’Infanzia (ex Materna) siedono quest'anno solo 909 bambini (106 stranieri).
Questa, in dettaglio, la situazione divisa per Istituti comprensivi. Scuola dell’Infanzia (quattro circoli): A Via Regina Elena sono iscritti complessivamente 267 alunni (26 stranieri); a Via Ugo Bassi 282 (36 stranieri); a quello dell’Istituto comprensivo Sant’Agostino 94 (4 stranieri); a Via Tacito, infine, 266 bambini (40 stranieri).
Alla scuola Primaria, anch’essa suddivisa in quattro istituti comprensivi: via Regina Elena con 430 alunni di cui 71 stranieri; via Ugo Bassi con 610 alunni di cui 65 stranieri; Istituto comprensivo Sant’Agostino con 195 alunni di cui 10 stranieri; via Tacito 617 alunni di cui 78 stranieri. Totale 1852 di cui 224 stranieri. Per quanto riguarda le Secondarie di Primo grado: scuola “Ungaretti” 220 studenti di cui 11 stranieri, Annibal Caro 350 studenti di cui 30 stranieri, “Mestica” 382 studenti di cui 60 stranieri e la “Pirandello” 291 studenti di cui 21 stranieri. Totale 1243 (122 stranieri).
Infine, le Secondarie di secondo grado sono 2494: primo in classifica per preferenze anche quest'anno è lo Scientifico con 847 iscritti (13 stranieri), seguito dal Liceo Linguistico 525 di cui 17 stranieri. Poi c’è l’Istituto tecnico commerciale “Corridoni” con 413 di cui 44 stranieri; l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Turistici e della Pubblicità 384 iscritti di cui 71 stranieri; il Liceo Classico “Giacomo Leopardi” passa a 245 con due stranieri; l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato (non pervenuto) e il Liceo delle Scienze Umane “Stella Maris” con 80 iscritti di cui 3 stranieri.