Un nuovo reparto con nuovi posti letto e personale medico, infermieristico, parainfermieristico e sociosanitario dedicato, poi un progetto che farà del “Bartolomeo Eustachio” un centro di riferimento a livello nazionale per le ernie e, infine, l’annuncio di nuovi investimenti per le strutture e della nomina di nuovi responsabili di unità operative per tutta l’Area Vasta 3 dell’Asur Marche.
“Quello di oggi è un grandissimo giorno per tutto il territorio”. Con queste parole il direttore generale dell’Av3, dottor Alessandro Maccioni, ha salutato la cerimonia ufficiale del taglio del nastro della Lungodegenza all’ospedale civile di San Severino Marche. Presenti all’evento anche il presidente della Regione e assessore alla Salute, Luca Ceriscioli, il sindaco, Rosa Piermattei, il consigliere regionale e membro della Commissione sanità della Regione Marche, Francesco Micucci, il consigliere provinciale Tarcisio Antognozzi giunto in rappresentanza del presidente dell’ente, Antonio Pettinari, assente per motivi istituzionali, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, l’assessore Sara Bianchi, numerosi altri esponenti politici locali, i dirigenti medici del presidio, rappresentanti di enti, istituzioni e associazioni.
“Nel 2016 – ha ricordato ancora il dottor Maccioni – ho dovuto chiudere il reparto di ostetricia a San Severino Marche ma a tre anni, con orgoglio, festeggio questa attesa apertura che rappresenta un grosso segnale d’attenzione nei confronti della struttura e di tutta la comunità locale e non solo”.
Il nuovo reparto, inaugurato dopo la ristrutturazione delle due ali del terzo piano, da giugno vedrà attivati 20 nuovi posti letto ma ospita anche le attività di supporto compresi gli studi medici, le postazioni per gli infermieri, gli ambulatori per le visite e le medicazioni, una sala tv, la mensa, i locali per l’archivio e una sala ricreativa. I lavori hanno permesso il rifacimento completo degli impianti, compreso quello di aria condizionata, e delle controsoffittature oltre che della pavimentazione. Nuovi anche gli arredi e il mobilio, i bagni, le porte e l’atrio di ingresso. Interventi che, complessivamente, hanno richiesto un investimento di circa 900mila euro.
A far funzionare la Lungodegenza ci penseranno due nuovi medici, cinque infermieri e sei operatori socio sanitari dedicati alla speciale Unità operativa.
“Sono emozionata - ha sottolineato prima di tagliare il nastro il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha aggiunto – Teniamo molto al nostro ospedale che è una struttura bella e di vitale importanza anche per la sua posizione. Il nuovo reparto di Lungodegenza era importante per il nostro ma anche per i Comuni limitrofi. Avevamo bisogno di un’altra eccellenza e oggi ci è stato presentato anche l’interessantissimo progetto che farà del nostro ospedale un centro di riferimento a livello nazionale per le ernie. Con l’occasione poi insieme al dottor Maccioni ho anche fatto visita ai nuovi spazi per le vaccinazioni, un altro traguardo raggiunto”.
“In tre anni e mezzo, per quanto riguarda l’ospedale di San Severino Marche – ha spiegato ancora il direttore Maccioni – abbiamo investito più di 3 milioni di euro solo sulle strutture e alcuni lavori devono ancora essere terminati. La spesa di gestione per questo presidio è incrementata di 1,2 – 1,3 milioni di euro soprattutto per quanto riguarda l’Oculistica, un’eccellenza insieme ad altre, che ha visto aumentare la produzione di ben il 20%”.
Maccioni ha poi annunciato la nomina, a far data dal 1 giugno, del dottor Francesco Alesiani a responsabile dell’Unità operativa semplice dipartimentale di ematologia.
“Per la sanità c’è un disegno generale e dentro questo si lavora. A volte i tempi fanno sfuggire questo disegno perché fare i lavori spesso è complicato e reso difficile da procedure e da una serie di autorizzazioni. Ogni volta che completiamo un intervento però questo disegno torna – è intervenuto all’inaugurazione del nuovo reparto presso l’ospedale “Bartolomeo Eustachio” il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, che ha anche sottolineato – Abbiamo rinunciato a reparti per i quali non potevamo dare garanzie in termini di sicurezza ma abbiamo potenziato le vocazioni di singole strutture come nel caso dell’ospedale settempedano che sarà mantenuto, così come saranno mantenuti quelli di Camerino e Civitanova Marche, anche dopo la realizzazione del nuovo presidio a Macerata. La testimonianza di quanto e come funzionino queste strutture – ha poi concluso sempre Ceriscioli riferendosi al nosocomio locale – arriva da chi usufruisce dei servizi che vengono forniti ai cittadini, in termini di cure, dai tanti professionisti che qui operano”.
“La zona montana della nostra provincia ha bisogno di sperare e progettare il futuro e di non perdere nulla – ha ricordato, portando il saluto della Provincia, il consigliere provinciale Tarcisio Antognozzi che ha sottolineato come il territorio sia “pieno di eccellenze sanitarie” e infine ricordato la “posizione baricentrica di San Severino Marche”. Di “tratto distintivo della serietà con cui si lavora” – ha infine parlato il consigliere regionale Francesco Micucci.
Prima del taglio del nastro del nuovo reparto il dottor Angelo Buonsanto, responsabile dell’Unità operativa di Chirurgia week-surgery ha infine presentato il progetto che farà dell’ospedale cittadino un centro di riferimento a livello nazionale per le ernie, l’ottavo in tutta Italia: “La scorsa settimana abbiamo eseguito i primi interventi in laparoscopia con la tecnica Tep. La nostra chirurgia è sempre più sartoriale, non tutte le ernie sono uguali. Qui ho trovato una grossa tradizione che, insieme allo straordinario lavoro che a Camerino faceva negli anni Novanta il dottor Chioma, altre figure, altrettanto straordinarie, sono oggi pronte a portare avanti”.
Oltre alla sanità si è parlato pure di viabilità. Il Governatore delle Marche Ceriscioli ha ribadito l’importanza della “bretella” San Severino Marche – Tolentino: “È arrivato un finanziamento di 80 milioni di euro per questo asse viario significativo anche per i poli ospedalieri che si stanno creando in questa provincia”.
Un robot umanoide alto 58 cm che parla, balla e canta: il suo nome è Estrarobot. È stato donato da Estra Prometeo alla Fondazione Salesi un po' di tempo fa per rallegrare i piccoli ricoverati del nosocomio dorico.
Dall'inizio del mese, in accordo con i due istituti di scuola superiore IIS Marconi-Pieralisi di Jesi e IC Faà Di Bruno di Marotta che l'hanno programmato, lavora anche nel reparto di Chirurgia Pediatrica, quando poco prima di essere operati, in fase di sedazione, i piccoli ricoverati non hanno più il conforto dei genitori.
Il progetto è stato illustrato ieri ad Ancona dal presidente della Fondazione Salesi Michele Caporossi, insieme al direttore della Fondazione Carlo Rossi e a quello della Chirurgia Pediatrica Ascanio Martino.
"Studi recenti - ha spiegato Caporossi - hanno dimostrato che l'utilizzo dei robot in fase preoperatoria riduce l'ansia e il dolore, favorendo l'esito positivo dell'intervento e la riduzione di anestetici".
(Fonte ANSA Marche)
È stata presentata questa mattina in conferenza stampa presso la Sala Giunta del Comune di Civitanova Marche la Onlus “La Mar”.
Nata dall’idea dell’oncologo Dottor David Mariani, che cura e assiste quotidianamente tante persone, la Onlus è stata fondata assieme a Piero Marchesini, Wladimiro Bonifazi e Susanna El Sahrawy ed ha l’obiettivo di offrire sostegno ai malati oncologici nelle varie fasi di terapia, dalla diagnosi all’appoggio dei familiari.
"Cercheremo di assistere i malati - ha detto Mariani - con servizi che vanno dalla messa a disposizione degli specialisti fino alle cure per la persona, anche le più elementari come la fisioterapia, la collaborazione domestica, il servizio di trasporto verso le strutture ospedaliere, il servizio di parrucchieria a domicilio e molto altro. In sintesi, dai servizi più importanti ai più basilari".
"La nostra attività - specifica Mariani - sarà sinergica e complementare a quello che già viene fatto nel territorio da realtà come ad esempio l'Ant che svolge un'attività enorme, preziosa e imprescindibile per le persone con patologie oncologiche".
"La nascita di una nuova realtà che andrà a svolgere un ruolo così prezioso per il nostro territorio è decisamente un momento importante - ha detto l'assessore ai servizi sociali e Welfare, Barbara Capponi - questo è l'indice di quanto la nostra comunità e il nostro tessuto sociale e associativo sia vivo e in fermento".
La Onlus parte già con una importante base di servizi pianificati che intende assolvere fin da subito. Tra i servizi attivi vi è quello infermieristico e di Oss domiciliare, quello di collaborazione domestica e di parrucchieria anche a domicilio. Tra le convenzioni attivate vi sono quelle con strutture per terapie riabilitative, fisiochinesi, idrochinesi e terapie strumentali. Attive anche convenzioni con servizi estetici e di cura della persona nonché con strutture alberghiere e b&b, in regione e fuori regione, a beneficio di familiari e caregiver dei pazienti.
Già attive anche collaborazioni con professionisti medici di numerose specialità che metteranno il proprio tempo, competenze e professionalità a disposizione per gli obiettivi meritori di questa Onlus.
Tra i servizi in via di attivazione anche quello di convenzioni e collaborazioni con strutture di radio diagnostica.
Il grande obiettivo, poi, è quello di riuscire ad occuparsi anche dei trasporti non sanitari con auto pubblica per spostamenti tra il domicilio e le strutture ospedaliere o riabilitative.
Il sostegno alla Onlus può essere fatto con tesseramento, donazioni libere o 5 per mille all’Iban IT82Q0854968990000070172721 Banca di Filottrano.
La prima iniziativa ufficiale di raccolta fondi della Onlus sarà sabato 25 maggio alle ore 20 con una cena, presso l’Hotel Cosmopolitan, di via De Gasperi 2, presentata dalla giornalista televisiva Alda D’Eusanio e allietata dalla presenza del comico di “Colorado”, Nando Timoteo.
L’ordine delle professioni infermieristiche di Macerata, oltre alle sue attività istituzionali, è da sempre attento alla formazione ed aggiornamento professionale dei propri iscritti. Una formazione dall’alto valore tecnico ma anche di notevole interesse ed utilità per il cittadino come ad esempio l’evento del 10 maggio al teatro di Montecosaro sulla Donazione del midollo osseo in compartecipazione con l’ADMO.
Il prossimo evento formativo sarà organizzato a Porto Sant’Elpidio ed affronterà il tema della vulnologia, branca della Medicina che si occupa dello studio del Processo di Riparazione Tissutale dei meccanismi alla base e dei mezzi terapeutici idonei per favorirla (in particolare la guarigione delle ferite difficili). Considerando che come incidenza arriva ad interessare circa 2 milioni di pazienti, sicuramente è un argomento cogente e rilevante. Per la sanità rappresenta una problematica con un peso assistenziale ed economico importante, per cui è opportuno affrontarla con un appropriata organizzazione e mettendo a disposizione le migliori cure. La ricerca e la letteratura hanno fatto passi da giganti negli ultimi anni pertanto è fondamentale che la creazione di personale esperto e competente sia di pari passo alla scienza.
All’uopo è stato quindi ideato questo corso in collaborazione con La Fenice (centro medico diagnostico di Porto Sant’Elpidio) il quale ha a disposizione la terapia iperbarica, una validissima arma per chi si occupa di lesioni cutanee croniche. Ma cos’ è la terapia iperbarica? L’ Ossigenoterapia Iperbarica (OTI), è una terapia attuata mediante la respirazione di ossigeno puro in un ambiente pressurizzato a pressione superiore rispetto a quella atmosferica. L’appuntamento è quindi il 31 maggio presso i locali del ristorante Il Gambero di Porto Sant’Elpidio dove relazionerà il prof. Bosco Gerardo dell’Università di Padova, massimo esperto di medicina iperbarica in Italia, insieme ad altri autorevoli professionisti.
In seguito ad un'ispezione svoltasi nell'aprile scorso, e fatta da direttivo nazionale dopo una segnalazione arrivata dalla Croce rossa regionale , è stata commissariata la Croce Rossa di Visso con il conseguente allontanamento del presidente Giovanni Casoni. Lo stesso è rimasto in carica anche in seguito all’indagine che sta coinvolgendo lui e il sindaco e senatore leghista Giuliano Pazzaglini, indagati entrambi a vario per reati contro la pubblica amministrazione in merito alle donazioni per il sisma.
La scelta del commissariamento è stata presa per "un palese conflitto di interessi in capo al presidente del comitato e una impossibile valutazione della consistenza associativa del comitato stesso", è scritto nel provvedimento del direttivo nazionale.
Provvedimento che sottolinea anche una «mancanza di evidenza di cassa che avrebbe dovuto essere presente". Una situazione che il direttivo nazionale definisce «grave» e per cui è stato ritenuto necessario il commissariamento.
Momento difficile quindi in casa Lega ed in casa Pazzaglini, considerando l'imminenza delle elezioni ed il fatto che Casoni sia un suo fedele collaboratore del Senatore del Carroccio.
A Casoni subentrerà da commissario Silvano Giori mentre Serena Amati e David Celi diventeranno vice commissari. Spetterà poi al presidente regionale indire nuove elezioni per la Croce rossa di Visso.
Sono Bolzano, Pescara e Nuoro le aree più “sane” d’Italia. A dirlo è la classifica sull’Indice della Salute stilata da Il Sole 24 Ore. Dall’incrocio di ben 12 marcatori nasce il report del quotidiano economico-finanziario nazionale che, quest’anno, ha posizionato agli ultimi posti, tra le 107 province del nostro Belpaese, Rieti, Alessandria e Rovigo. Le grandi città che possono vantare un posto di merito solo Milano, Cagliari e Firenze.
La fotografia scattata da Il Sole 24 Ore è il risultato della media dei punteggi ottenuti dai diversi territori nei singoli indicatori. Uno spaccato della nostra Italia che evidenzia anche la debolezza dei piccoli centri: la differenza più evidente si ha infatti tra le città e le aree interne. Queste ultime soffrono molto la distanza dai servizi essenziali.
Nella classifica finale dell’indice di salute, Macerata si classifica 68esima, al di sotto della media, con 469,9 punti. Ma andiamo ad analizzare nel dettaglio il report stilato da Il Sole 24 Ore. Il nostro capoluogo “vanta” la 20esima posizione per quanto riguarda il tasso di mortalità. Macerata si posiziona al 65esimo posto per la mortalità per tumore. Nella classifica per l’aumento della speranza di vita, il Capoluogo ricopre una delle peggiori posizioni: 105esima sulle 107 province italiane. Sale invece di posizione quando si analizza il consumo di farmaci per diabete (25esima) e il consumo di farmaci per ipertensione (19esima). Per quanto riguarda la recettività ospedaliera Macerata si posiziona a metà classifica, alla 58esima posizione, mentre per l’emigrazione ospedaliera il Capoluogo ricopre la 74esima posizione.
Nella classifica finale sono le seguenti le posizioni delle province della Regione Marche: Ancona (32), Ascoli Piceno (65), Macerata (68), Fermo (69), Pesaro-Urbino (79).
IL LINK PER VISIONARE NEL DETTAGLIO LA CLASSIFICA DE IL SOLE 24 ORE
Oltre cento lavoratori, provenienti dalle varie realtà della sanità privata marchigiana, hanno partecipato alla mobilitazione tenutasi oggi, alle ore 13.00, in occasione del passaggio del Giro d'Italia a Porto Potenza Picena davanti al Santo Stefano.
I lavoratori hanno chiesto il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto da oltre dodici anni, e il riconoscimento della dignità e professionalità lavorativa. "Non è accettabile che nel momento in cui la Regione si apre al privato, i salari dei dipendenti siano bloccati e non si riconosca, da parte delle aziende private, neanche un meritato premio di produttività concordato con i sindacati - ha commentato il Segretario Generale Fp Cisl Marche, Luca Talevi -. La "concorrenza" pubblico e privato ha bisogno di pari regole salariali, mentre oggi purtroppo questo non accade. La sanità privata marchigiana ha oltre 4.000 addetti e circa la metà operano nel maceratese."
"La Cisl ritiene fondamentale questa mobilitazione in ogni tappa del Giro d'Italia, chiedendo la solidarietà a sportivi e cittadini, perché la salute è un bene collettivo che deve vedere i lavoratori operanti in un contesto lavorativo in grado di valorizzare le professionalità presenti - ha concluso il rappresentante della Cisl -. Le strutture private marchigiane, e di gran parte dell'Italia, sono in ampio utile e hanno le risorse per riconoscere ai lavoratori almeno il rinnovo del contratto nazionale."
Nella bellissima cornice del teatro Lauro Rossi di Macerata è andato in scena il seminario di formazione per medici, infermieri e studenti “ gli orizzonti della ricerca scientifica nella promozione della salute”.
L’evento organizzato dall’università Politecnica delle Marche corso di Laurea in infermieristica e Ordine delle professioni infermieristiche di Macerata, con il patrocinio del Comune di Macerata e dell’area vasta n. 3, fa parte del Your Future Festival organizzato dalla Politecnica anche nell’ambito dei festeggiamenti del 50mo della fondazione dell’istituzione.
L’evento è stato un momento per sottolineare come la promozione della salute sia un evento fondamentale per la sanità pubblica. Dopo il saluto iniziale del sindaco Romano Carancini e della dottoressa Buccolini, in rappresentanza del Asur Macerata, si sono susseguite sul palco le relazioni del presidente dell OPI Macerata Dott. Sandro Di Tuccio sul ruolo dell’infermiere nella promozione della salute; a seguire la professoressa Rippo, docente e ricercatrice della Politecnica, nonché direttrice del polo didattico di infermieristica a Macerata, ha relazionato sulla ricerca e l’invecchiamento. Il professore Taiano ha parlato dell’attività fisica e salute, seguito dalla dietista Dott.sa De Introna che ha parlato degli strumenti ministeriali per la promozione della salute legati ad una corretta alimentazione.
Molto apprezzata anche la relazione del Dott. Nanni su dipendenze patologiche legate all’era digitale. Hanno concluso l’evento alcuni studenti del corso di studi di Infermieristica di Macerata, guidati dalla dottoressa Fiorentino, che hanno presentato i risultati di uno studio osservazionale su un progetto educativo fatto su studenti maceratesi. I circa duecento partecipanti all’evento, costituitida infermieri, medici e studenti in infermieristica sono rimasti entusiasti della giornata formativa, momento di crescita culturale e di educazione alla salute per tutti. La partnership tra corso di Laurea in infermieristica e ordine infermieri di Macerata è diventato appuntamento consueto e di alto spessore culturale e formativo, sia per i professionisti che per la cittadinanza. L’appuntamento è per il prossimo maggio con un altro evento formativo.
Avrà inizio oggi pomeriggio alle ore 15 l’Incontro Formativo Ares, giunto alla sua ottava edizione ed aperto a tutti i soci Ares con il riconoscimento di crediti formativi.
L’IFA 8 intitolato “Un’ora dopo…one week later - Interventi integrati in medicina delle catastrofi" avrà luogo presso il Salone dell’Ostello Comunale e terminerà nella mattinata di domenica 19. Dopo i saluti delle Autorità, in particolare del Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco, del Coordinatore Regionale della Protezione Civile David Piccinini e del Delegato alla Protezione Civile per il comune Francesco Paletti, seguiranno importanti contributi sui temi quali ad esempio quelli della medicina delle catastrofi, sul ruolo della Protezione Civile Regionale e Nazionale, sulle strutture sanitarie campali regionali e nazionali e sulla Gestione dell’emergenza di Corinaldo a seguito del tragico evento accaduto lo scorso dicembre. Momenti di formazione molto significativi dove le lezioni teoriche saranno alternate con esercitazioni pratiche che riguarderanno circa un’ottantina di partecipanti.
L’ARES, associazione fondata nel 1999 per iniziativa di alcuni operatori sanitari che hanno partecipato all’intervento della Regione Marche nell’ambito della Missione Arcobaleno in Albania a favore della popolazione Kosovara, considera la formazione dei propri soci nell’ambito specialistico della Medicina delle Catastrofi come principio necessario per poter garantire trattamenti sanitari adeguati in caso di maxiemergenza o disastro. Per questo motivo, sin dalla sua nascita, si è adoperata per la crescita e la diffusione fra i soci dei principi sopra citati.
L’esigenza di formare un gruppo operativo di intervento sanitario in caso di necessità nasce dalla consapevolezza che nelle fasi acute di catastrofi l’improvvisazione non contribuisce a determinare un intervento efficace. E’ noto che i protocolli della medicina delle catastrofi sono differenti dalle pratiche mediche ordinarie, così come i materiali e le specializzazioni richieste, a seconda del genere di evento da fronteggiare, per i quali occorre quindi una preparazione costante. L’ARES persegue, senza fini di lucro, esclusivamente finalità di solidarietà sanitaria e sociale nel campo dell’assistenza alle persone colpite da eventi calamitosi attraverso l’organizzazione e la formazione degli associati.
L’Associazione, iscritta all’elenco nazionale delle Associazioni Onlus di Protezione Civile, si configura come risorsa sanitaria straordinaria che si attiva con il centro Operativo Regionale di Protezione Civile nelle situazioni in cui le necessità di una zona disastrata eccedano le capacità sanitarie della stessa zona, anche in sede extra regionale e nazionale.
Attualmente sono iscritti all’ARES circa 400 sanitari marchigiani e di altre regioni e gli sforzi dell’Associazione sono indirizzati soprattutto alla FORMAZIONE e all’ORGANIZZAZIONE.
Un’adeguata Formazione degli associati rappresenta la condizione necessaria affinché l’intervento in situazione di catastrofe si configuri con caratteristiche qualitative tali da giustificare l’azione di specialisti sanitari. Questo modello amplifica le capacità operative e soprattutto riduce il gap che notoriamente si manifesta nelle situazioni critiche fra necessità ambientali e capacità di risposta sanitaria.
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha visitato, nella giornata di ieri, l'ospedale di comunità di Cingoli per inaugurare due nuovi macchinari che andranno a potenziare la struttura: un ecografo e un ortopantografo. Presenti anche l'assessore Angelo Sciapichetti, i consiglieri regionali Francesco Micucci e Enzo Giancarli, oltre al direttore di Area vasta 2 Milco Coacci.
"L'obiettivo di carattere generale della Regione Marche - ha commentato Ceriscioli - è di poter continuare a garantire i servizi che ci sono, dal punto di primo intervento alle cure intermedie, dalla radioterapia ai macchinari per diagnosi urgenti, per dare sicurezza a quella riforma che c'è stata e che è stata interpretata al meglio. Delle 13 strutture che sono state trasformate a seguito del decreto ministeriale, quella di Cingoli è l'unica che è rimasta ospedale perché ha la lungodegenza. È un fatto poco ricordato, ma è stata fatta una scelta perché le 13 strutture non sono tutte uguali e non hanno una collocazione identica".
(Photo Credit ANSA Marche)
Si comunica che, dalla prossima settimana, verrà effettuato un servizio di derattizzazione e disinfestazione nei Comuni dell’Area Vasta 3 con il seguente calendario:
Lunedì 20 maggio
· Ospedale di Recanati
Martedì 21 maggio
· Distretto di Sarnano
· Distretto di San Ginesio
· Centro salute mentale di Tolentino
· Ospedale di Tolentino
Venerdì 24 maggio
· Ospedale di San Severino Marche
Lunedì 27 maggio
· Distretto di Caldarola
· Distretto di Camerino
Mercoledì 29 maggio
· Crass di Macerata
· Comunità di Alberotondo
· Asur di Piediripa
· Ospedale di Macerata
· Distretto di Mogliano
· Distretto di Urbisaglia
· Distretto di Pollenza
· Ospedale di Civitanova
· Gruppo appartamenti di Civitanova
Mercoledì 29 maggio
· Distretto di Corridonia (per questo servizio non è previsto il servizio di disinfestazione ma solo il passaggio di derattizzazione)
Si precisa che se le condizioni meteo rimarranno avverse verrà eseguito il trattamento antilarvale per massimizzare l’efficacia del trattamento. Si invita la popolazione abitante nelle vie circostanti a tenere le finestre chiuse e a prendere le precauzioni opportune, scusandoci per il disagio.
In questi ultimi giorni gli alunni dell'istituto comprensivo “Tacchi Venturi” di San Severino Marche, con dirigente scolastico il tolentinate Sandro Luciani, sono stati sottoposti ad uno screening sulla tiroide grazie al progetto “Tirotary” promosso dal Rotary di Tolentino al fine di monitorare la funzionalità di tale ghiandola in una fascia d’età, tra gli 11 ed i 14 anni, durante la quale avvengono i maggiori cambiamenti ormonali e fisici.
Con tale progetto la scuola ha dato la possibilità ai ragazzi, previa autorizzazione delle famiglie, di sottoporsi ad una anamnesi, una visita e una ecografia alla tiroide avvalendosi della preziosa collaborazione di una équipe medica di alto livello diretta da Stefano Gobbi.
Il progetto è stato accolto positivamente e ha riscosso consensi tra i ragazzi e le famiglie. Sono stati 248 gli alunni sottoposti allo screening, 135 maschi e 113 femmine.
Sul totale dei ragazzi è stato rilevato un solo nodulo in un maschio. Le tiroiditi ad ecostruttura disomogenea sono risultate 42, pari al 17%, di cui 17 maschi e 25 femmine, mentre quelle normali 205, per l'82,6%, di cui 117 maschi e 88 femmine.
Hanno collaborato per l’attuazione del service gli ecografisti Pietro Cruciani, Annibale Francioni e Maurizio Lucarelli, i volontari della Croce rossa di San Severino Marche, la rotariana Giuliana Salvucci. Un ringraziamento va ai responsabili del Centro medico BluGallery di San Severino Marche per la messa a disposizione dell'ecografo.
"La vicenda dell'abrogazione della legge regionale n. 30 del 1987 che determinava i rimborsi spese ai malati oncologici sta assumendo i toni del grottesco" – a dichiararlo è la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi.
"Ricordo – continua Leonardi – che è stata la cosiddetta legge regionale "omnibus" a eliminare quelle norme che permettevano ai malati di tumore di avere il rimborso per le spese di mantenimento nei luoghi di cura e i rimborsi per i viaggi con mezzi propri o di famiglia. Questa legge fu votata contro soltanto dalla sottoscritta e da un altro consigliere regionale, ma votata a favore da tutto il Pd che ha causato pertanto la decadenza della possibilità di rimborso per i malati oncologici che si fanno curare in zone diverse dal loro luogo di residenza".
"Come Vicepresidente Commissione Sanità, d'accordo con il Presidente Volpini e altri commissari, avevamo deciso di redigere un atto che ripristinasse questa pura ingiustizia, molte infatti, sono state le segnalazioni che mi sono arrivate da malati che si sono visti addirittura negare la consegna del modulo per chiedere il rimborso delle spese sostenute per le cure a causa dell'abrogazione improvvisa della legge - continua la Leonardi -. Uno "scivolone" quello del Pd che le dichiarazioni in conferenza stampa del presidente Ceriscioli non hanno saputo recuperare a pieno, non si sentono del tutto rassicurati quei malati che sono stati sino ad ora seguiti in reparti fuori dalla Regione a cui le decisioni della Giunta non garantisce la continuità del percorso intrapreso."
"La novità della Commissione esaminatrice che valuterà l'opportunità delle scelte fuori regione sa tanto di censura preventiva - si chiede Elena Leonardi - : è una forma coercitiva alla libera scelta? Chi afferma se un servizio qui è di qualità piuttosto che in un altro luogo per un malato oncologico che decide di fare centinaia di chilometri in viaggi con la speranza della guarigione? Per bloccare la mobilità passiva servono investimenti sui reparti che vanno valorizzati perchè siano eccellenze regionali e nazionali e non lo spauracchio per malati disperati di non potersi pagare le cure migliori!
Un altra vicenda, prosegue l'esponente di Fratelli d'Italia, che la dice lunga sulla situazione della sanità pubblica regionale e sull'assenza di un vero e proprio assessore che si coordini in maniera trasparente e razionale con la IV Commissione Permanente."
"Quello che è scandaloso - conclude Leonardi - è che, come accade a volte in Consiglio Regionale, i consiglieri della maggioranza non sanno nemmeno bene cosa vanno a votare quando si tratta soprattutto di norme che la Giunta fa calare dall'alto. "
È il maceratese Mandara Giuseppe, Orto-protesista di professione alla guida della Delegazione F.I.O.T.O. nella Regione Marche.
"Vogliamo contribuire a migliorare il servizio erogato ai pazienti per migliorare il sistema salut - ha spiegato il Dottore -. Questo uno dei tanti obiettivi della Delegazione della F.I.O.T.O., unica associazione riconosciuta dal Ministero della Salute presente con proprie Delegazioni su tutto il territorio Nazionale. Nell’incontro avuto a Senigallia il 6 maggio 2019 alla presenza di tutti i soci il Delegato ha tracciato le linee guida ponendo da subito i temi su cui si baserà la governance Regionale. Particolare ringraziamento alla delegata uscente la Dott.ssa Natascia Properzi per il lavoro finora svolto e a tutto il Consiglio Direttivo formato dal Dott. Marco Manfredi, il Dott. Ferretti Augusto, la Dott.ssa Toschetti Rosalba, il Dott.Falcone Gianluigi e infine, impegnato in altre manifestazioni il Dott. Mancini Cesare."
"Negli ultimi mesi il ruolo della sanità è oggetto di un ampio dibattito al quale vogliamo contribuire facendo sentire la voce delle aziende ortopediche fatte di proposte concrete e di immediata adozione - ha detto il Dott. Mandara Giuseppe nella assemblea generale dei soci, la realizzazione in tempi brevi di un elenco Regionale delle aziende Ortopediche Marchigiane con requisiti di elevata qualità per ottenere non solo l’accreditamento della Regione Marche, ma fornire un servizio di alquanta qualità alle persone aventi diritto, tra l’altro attualmente una delle poche Regioni, le Marche, a non averlo regolamentato in disposizione al DPCM 12 febbraio 2017 pubblicato il18 marzo in Gazzetta Ufficiale. Auspichiamo un incontro a breve, di cui siamo pronti a portare all’attenzione della giunta regionale e dell’assemblea legislativa la nostra proposta.
Ultima delle giornate di screening per il progetto Tirotary, il controllo tiroideo gratuito per tutti gli alunni delle medie e il personale dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche. L’iniziativa, promossa dal Rotary Club di Tolentino con la collaborazione dei volontari della Croce Rossa Italiana, è tornata a scuola nei giorni scorsi ed ha visto coinvolto l’assessore comunale ai Servizi alla Persona, Vanna Bianconi, oltre al dottor Pietro Cruciani del centro medico Blugallery, e il dottor Stefano Gobbi del Rotary Club tolentinate.
Scopo del progetto, uno dei primi a livello nazionale ad essere lanciato negli scorsi anni, è quello di monitorare la funzionalità della tiroide tra i ragazzi delle scuole in una fascia di età dove avvengono i maggiori cambiamenti ormonali e fisici e valutarli preventivamente.
Oggi presso la bellissima cornice del teatro comunale di Montecosaro, concesso dal Comune, gli infermieri maceratesi hanno festeggiato la giornata internazionale dell’infermiere (che cade domenica 12 maggio ) incontrandosi per un evento formativo. Questo appuntamento consueto, organizzato dall’Ordine delle professioni infermieristiche di Macerata per celebrare la professione, ha affrontato quest’anno il tema della donazione.
L’infermiere ogni giorno nel suo quotidiano è chiamato ad affrontare i bisogni delle persone che assiste quindi per festeggiare la loro ricorrenza l’ordine professionale ha pensato ad un momento di sensibilizzazione, sia i professionisti che la cittadinanza, sul gesto della donazione per aiutare gli altri. Si è parlato infatti di donazione di emocomponenti con la dottoressa Cantori del Servizio Trasfusionale dell’area vasta n.3 Macerata.
Questa ha illustrato quanto sia fondamentale l’atto della donazione di sangue per aiutare chi ne avesse bisogno. Il sangue è un prodotto non riproducibile in laboratorio quindi è indispensabile la donazione di emocomponenti per salvare vite umane. Il dottor Riccioni, anestesista del reparto Rianimazione dell’ospedale di Macerata nonché coordinatore del centro trapianti regionale, ha parlato ai professionisti presenti della donazione di organi, dei dati della nostra realtà maceratese e di come la volontà di donare gli organi sia un gesto che rappresenta nuova vita per chi ha poche speranze. Il dottor Riccioni, che si occupa di trapianti d’organo dal 2002 ha raccontato 20 anni di esperienza sul campo e in particolare del nosocomio della nostra provincia, ricordando eventi e dati e dimostrando come da un momento di grande dolore possa nascere anche un gesto che dona vita e gioia ad altri.
Infine nel pomeriggio hanno illustrato la loro attività i volontari dell’AIDO sezione di Macerata e Civitanova Marche, dove, tra toccanti testimonianze, hanno illustrato le modalità per diventare donatori di midollo osseo e hanno sensibilizzato i presenti sull’importanza della tipizzazione per creare una banca dati sempre più ricca per salvare vite umane. Gli infermieri maceratesi partecipanti all’evento hanno apprezzato l’evento formativo, momento di crescita professionale ed umana. La speranza è che l’atto della donazione sia sempre più diffuso e sentito sia come gesto che come educazione sanitaria. Per i professionisti maceratesi l’appuntamento è per il prossimo 17 maggio al teatro Lauro Rossi di Macerata per festeggiare i 50 anni dell’università politecnica delle Marche e parlare di promozione della salute.
La Croce Verde di Macerata ha rinnovato il suo consiglio direttivo. A seguito delle votazioni svoltesi nell’assemblea dei Soci del 14 aprile scorso, è stato eletto un nuovo organo direttivo che avrà il compito di guidare la storica Associazione maceratese per il prossimo periodo.
Sono stati eletti Proietti Pannunzi Mauro, Meschini Giorgio, Sbaffi Fabio, Tittarelli Gianluca, Tiburzi Aldo, Scarponi Antonella, Amelia Federica, Torresi Nazzareno e Ciriaco Simone. È stato riconfermato come Presidente Proietti Pannunzi Mauro mentre i due Vice Presidenti saranno Scarponi Antonella e Meschini Giorgio. L’attività finanziaria e gestionale della Croce Verde sarà controllata da due collegi eletti nel corso delle medesime elezioni: quello dei revisori dei conti e quello dei provibiri.
La Croce Verde ringrazia i membri del vecchio direttivo e si appresta a vivere un’impegnativa stagione futura che vedrà sempre l’Associazione maceratese al fianco dei cittadini assicurando l’assistenza sanitaria e lo svolgimento dei servizi alle persone che hanno sempre contraddistinto l’attività del sodalizio.
L’Associazione "Help S.O.S. Salute e Famiglia" con il contributo dei libri donati del gruppo “Io sto con i bambini” fondato tra gli altri dal pediatra dott. Stasolla Salvatore, raccolti da Monica Maggi con il suo progetto “Pagine Viaggianti”, con il coordinamento di Cinzia della Onlus “Mam Beyond Borders”, di Carmen Stella del Comitato “La terra trema il cuore no Onlus”, arrivati poi a San Severino Marche grazie all’instancabile Ornella Giaconi, ha realizzato una piccola libreria nel reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Macerata del dott. Pelagalli Mauro, a disposizione di tutte le mamme e future mamme.
L’idea dell’associazione "Help S.O.S. Salute e Famiglia" è realizzare proprio alcune librerie in alcuni reparti di diversi ospedali. Nel caso di Ostetricia capitano imprevisti durante la gravidanza che costringono le future mamme a stare un periodo più o meno lungo in degenza in reparto, spesso si trascorrono le ore a inventare di tutto pur di passare il tempo: guardare la tv in camera, passeggiare in corridoio, utilizzare il cellulare o leggere un libro portato da casa.
Con la presenza di una libreria le mamme potrebbero avere uno spazio speciale in cui recarsi per ingannare l’attesa. Potrebbero anche nascere scambi di idee interessanti, o magari letture di gruppo.
E non è da sottovalutare l’importanza di leggere al proprio bambino fin quando è in grembo; infatti farlo ad alta voce può essere una prima modalità per gettare le basi del rapporto mammafiglio: qualche pagina del proprio libro preferito, che sia un romanzo, una poesia, una raccolta di filastrocche, al bebè che sta crescendo nel pancione. dedicare qualche minuto della giornata a una consuetudine un po’ particolare, che favorisce il relax della futura mamma e allo stesso tempo regala un surplus di coccole sonore e attenzione al suo piccino.
La consegna è avvenuta in un giorno simbolico per la maggior parte delle donne: la festa della mamma; erano presenti mamme in dolce attesa, papà e mamme con i propri neonati, dottori, ostetriche, infermiere e personale del reparto, il primario della Neonatologia/Pediatria dott. Paolo Francesco Perri accompagnato da collaboratori del suo reparto.
Un ringraziamento anche all’associazione Nati per Leggere di Macerata, rappresentata dalla dottoressa Tubaldi Lucia e alcune lettrici volontarie, che hanno partecipato alla consegna della libreria e che per l’occasione hanno letto dei bellissimi libri per bambini.
Non cambia nulla sui rimborsi chilometrici ai malati oncologici per affrontare le terapie, anzi viene aumentato il rimborso annuo da 750 a 1000 euro. Lo ha detto il presidente della Regione, Luca Ceriscioli oggi in una conferenza stampa, aggiungendo che “nelle ultime ore sono state diffuse notizie false e si è speculato sulla pelle delle persone malate con polemiche strumentali per mere finalità politiche.“ Il presidente ha spiegato che la delibera adottata ieri, con effetti retroattivi al momento dell’entrata in vigore della legge regionale di semplificazione, permette quindi una continuità dei rimborsi per chi ne stava già usufruendo e lascia inalterata la possibilità di spostarsi nel territorio regionale nei tanti , avanzati centri di cura, mantenendo il diritto al rimborso chilometrico. Così come non è cambiato il rimborso per sostenere viaggi in strutture specialistiche fuori regione per curare forme rare o interventi chirurgici oltremodo complessi. Per eventuali casi di mobilità extra regionale la valutazione è affidata al centro regionale di riferimento già esistente.
“Ma il vero cambiamento - ha detto il presidente - sta nel voler far acquisire ai marchigiani la consapevolezza che il sistema regionale, la rete assistenziale oncologica delle Marche è tra le migliori in Italia, sia sotto il profilo della qualità in linea con i protocolli nazionali e internazionali, sia della presa in carico del paziente, avendo anzi macchinari ad alta tecnologia in grado di offrire le migliori terapie. Abbiamo investito tanto in qualità, tecnologia e professionalità e lo sanno anche i cittadini che vengono a curarsi nelle Marche, visto che aumentano ogni anno. Chi specula per pura propaganda danneggia i cittadini marchigiani e colpisce i professionisti che ringrazio perché lavorano con impegno e dedizione assoluta.”
“I marchigiani che dovranno in futuro affrontare un percorso di terapie oncologiche devono sapere che possono usufruire della miglior qualità delle cure sotto casa. Questo ci premeva sottolineare con il provvedimento adottato - ha proseguito Ceriscioli- perché si trattava di superare una situazione storica che risaliva al 1982 quando le Marche a causa della frana di Ancona , non avevano più a disposizione una struttura idonea alle cure e dovevano recarsi fuori regione. Oggi la situazione è radicalmente cambiata.”
In virtù degli investimenti fatti in questi anni in dal 2015 al 2018, la mobilità attiva – cioè i pazienti di altre regioni che vengono a curarsi nelle Marche – è aumentata in termini di produzione di 27 milioni di euro e quella passiva è rimasta stabile a 22 milioni.
Sono poi intervenuti gli oncologi e radioterapisti marchigiani per testimoniare gli standard di qualità raggiunti dalla rete assistenziale.” Perché si tratta nei fatti di una vera e propria rete oncologica regionale – ha detto Nicola Battelli, oncologo a Macerata- ci scambiamo informazioni tra le strutture regionali e con tutti i centri nazionali e internazionali secondo linee guida di cura universalmente adottate e in alcuni casi come a Torrette e a Marche Nord si utilizzano anche terapie sperimentali. “ “La qualità e la quantità delle cure è ormai omogenea su tutto il territorio regionale – ha rimarcato il radioterapista Massimo Cardinali di Ospedali Riuniti di Torrette – e abbiamo a disposizione impianti ad alta tecnologia che permettono cure con bersaglio mirato per non danneggiare organi non malati. “ “ Sono arrivato nelle Marche dall’Umbria – ha detto Alberto Patriti, chirurgo oncologo a Marche Nord - e trovo vincenti gli investimenti fatti sulle persone e sugli strumenti .” “Quello che fa la differenza per un malato oggi è la presa in carico, il prendersi cura del paziente, l’accoglienza, perché ormai le terapie sono nella nostra regione ad un livello di qualità elevato- ha sostenuto la professoressa Rossana Berardi della Clinica Universitaria oncologica – e la nostra struttura sta garantendo questo tipo di prestazioni in maniera eccellente.
Possiamo far viaggiare vetrini, analisi, documentazione clinica tra le strutture, piuttosto che i malati.” Infine è intervenuto il presidente dell ‘Ordine dei medici della Provincia di Ancona , Fulvio Borromei per ribadire il valore del grande patrimonio di competenza professionale acquisito dalla nostra regione anche nella branca dell’Oncologia che dovrà essere trasmesso alle nuove leve di medici, auspicando infine il rafforzamento del rapporto tra medicina territoriale e ospedaliera.
Il Direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni comunica che l'Unità Operativa di Medicina Nucleare-Centro di Riferimento regionale per la Terapia Radiometabolica dell'Ospedale di Macerata, diretta dalla dottotoressa Francesca Capoccetti, aderisce alle manifestazioni della Settimana Mondiale della Tiroide che si terranno dal 21 al 27 maggio 2019.
Lo scopo dell'iniziativa è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica e il mondo scientifico sugli emergenti problemi legati alle malattie della tiroide e sul loro impatto su tutte le fasce d'età, dall'infanzia fino all'età geriatrica.
Nei giorni, 3, 4, 5 e 6 giugno 2019 verranno effettuate gratuitamente delle visite di screening presso il reparto di Medicina Nucleare-Terapia Radiometabolica dellOspedale di Macerata, previo appuntamento, che potrà essere fissato telefonando al CUP Regionale al numero verde 800.098.798 da telefono fisso o al numero 0721.1779.301 di telefono cellulare.
Lo screening è riservato a coloro che non hanno mai eseguito, in precedenza, visite mediche per la tiroide.