Sanità

Recanati, sabato 11 in scena l'Acqua Day 2019: tutto il programma completo della giornata

Recanati, sabato 11 in scena l'Acqua Day 2019: tutto il programma completo della giornata

Sabato 11 maggio, presso la splendida cornice della Piazza Giacomo Leopardi di Recanati, l'AAto 3 Macerata organizza la terza edizione di ACQUADAY, la più grande festa dedicata all’acqua, l’unica nel suo genere in Italia. L’evento vuole essere un momento di divertimento per grandi e piccoli, ma anche un’occasione di riflessione al fine di sensibilizzare i cittadini a un uso corretto e responsabile della risorsa più preziosa per la vita umana. Quest’anno il programma è davvero ricco e adatto a tutte le età. Direttamente da RAI YO-YO Oreste Castagna farà ballare e divertire i più piccini con uno spettacolo coinvolgente e trascinante. I ragazzi più grandi potranno assistere alle simpatiche gag degli youtuber più famosi d’Italia, MATT e BISE, e fare un selfie con loro. Al termine della premiazione dei ragazzi vincitori del concorso “Sì-Amo l’acqua”, gli ospiti potranno assistere allo spettacolo di due tra i comici più amati d’Italia, Marco Marzocca e Giulio Impastato, membri notissimi della TV. Inoltre nella piazza ci sarà un’area allestita con gonfiabili giganti e playground e non mancherà l’animazione itinerante con babydance, bolle di sapone gigante e molto altro per far divertire i tantissimi ragazzi che accorreranno per una giornata di puro divertimento. Ai bimbi partecipanti verrà offerto un simpatico gadget ricordo, ma non solo, ci saranno pop corn e zucchero filato gratis per tutti!

06/05/2019 10:43
Taglio del nastro per la Farmacia didattica dell'Università di Camerino

Taglio del nastro per la Farmacia didattica dell'Università di Camerino

È stata inaugurata questa mattina la Farmacia Didattica dell'Università di Camerino. Presente alla cerimonia, accompagnata dal convegno "Nuove frontiere della professione farmacista", il Rettore Claudio Pettinari e il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Ceriscioli ha espresso soddisfazione per la nuova struttura in una Facoltà che "nonostante il sisma è riuscita a mantenere la capacità didattica, la ricerca, conservando il rapporto con gli studenti e le imprese del territorio". Nella Farmacia didattica gli studenti potranno seguire le fasi del processo di dispensazione del farmaco e apprendere le basi per offrire ai pazienti consulenze per farmaci da banco, consigli sull'aderenza ai piani terapeutici. La Farmacia è stata realizzata con il contributo della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), che ha promosso, dopo il sisma, una raccolta di fondi per iniziative di rilancio di attività di Unicam nel settore del farmaco. (Photo credit: ANSA Marche)

03/05/2019 16:54
“Far morire di fame” le cellule del tumore: la parola agli oncologi maceratesi Battelli e Faloppi

“Far morire di fame” le cellule del tumore: la parola agli oncologi maceratesi Battelli e Faloppi

Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori italiani, sostenuto da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, in collaborazione con il gruppo di Marco Foiani, direttore Scientifico dell'IFOM e Ordinario di Biologia Molecolare dell'Università degli Studi di Milano. È notizia di ieri infatti che il gruppo di ricercatori italiani ha individuato un meccanismo che può far “morire di fame” il cancro. Lo studio è stato condotto su cellule umane in vitro e sui topi e dimostra che una dieta ipoglicemica e l’assunzione di metformina (un farmaco contro il diabete) possono uccidere le cellule tumorali attraverso un inedito meccanismo molecolare. “A breve – ha annunciato il coordinatore della ricerca Saverio Minucci – inizierà la sperimentazione clinica sui pazienti.” Abbiamo deciso di osservare ciò che lo studio ha fatto emergere insieme al primario di Oncologia dell’Ospedale di Macerata, il Dottor Nicola Battelli e al Dirigente Medico oncologo, il Dottor Luca Faloppi, premiato nel 2017 al Congresso Nazionale dell’AIOM come migliore pubblicazione scientifica dell’anno con “Metformin effects on clinical outcome in advanced HCC patients receiving sorafenib: validation study”. “Quelli che sono emersi sono dati molto interessanti perché è da un po’ di tempo che gli studi stanno andando avanti in questo senso – ha commentato il Dottor Battelli -. Ciò che è certo è che bisogna traslare i risultati dai modelli di laboratorio alla pratica clinica mediante studi sui pazienti. Gli esperimenti hanno fatto emergere che un’alimentazione abbastanza stretta, combinata con la metformina, riesce a ridurre l’attività del tumore e quindi a farlo regredire.” “Il Dottor Faloppi, nella sua pubblicazione, ha dimostrato, con studi preliminari, che in una particolare forma di tumore del fegato, l’uso della metformina sembra rendere la terapia oncologica, meno efficace – ha commentato il Primario di Oncologia -. Prima però di affermare che lo studio possa avere un reale effetto sui pazienti, sono necessarie delle ulteriori valutazioni approfondite sui malati di tumore, valutazioni che devono riguardare un’ampia casistica di pazienti.” “La fase della ricerca deve quindi poi essere traslata nell’uomo sia per osservare la tossicità dei farmaci sia per comprendere se effettivamente questi agiscono sulla malattia e sono in grado di dare dei risultati benefici – ha osservato Battelli -. Nel Centro di Ricerca di Macerata ci sono diversi studi in atto per dimostrare se un farmaco è migliore dell’altro e ha degli effetti benefici migliori rispetto a un altro.” “La metformina potrebbe al contrario avere degli effetti positivi sul tumore alla mammella ma queste sono tesi, come hanno osservato i colleghi di Milano, che devono però poi sempre essere validate sul paziente stesso” ha concluso Battelli. Ma cos’è la metformina? È un ipoglicemizzante che abbassa la glicemia. Nello studio condotto a Milano si osserva come “riducendo il tasso glicemico con la dieta e somministrando metformina, si inibisce la plasticità metabolica e così vengono fatte morire le cellule tumorali" ha spiegato il Dottor Minucci. “Siamo davanti a una notizia corretta ma è importante valutare nel complesso gli effettivi benefici sul paziente – ha osservato il Dottor Faloppi -. La metformina infatti, se associata a una determinata dieta, sembra avere un ruolo protettivo, un aumento quindi della morte cellulare e una conseguente regressione del tumore negli animali. Bisogna vedere se poi questo studio, ‘somministrato’ sulle persone, dà gli stessi risultati. È importante inoltre, come osservato dal Primario Battelli, fare degli studi clinici su grandi numeri di pazienti che validino ciò che viene sperimentato in laboratorio.” “Inoltre l’oncologia non riguarda un singolo tumore ma i tumori sono tanti, partono da diversi organi e prevedono un trattamento specifico sempre diverso – hanno concluso i due oncologi -. È fondamentale, in questo senso, che la ricerca vada avanti e ci dia, in un futuro, delle risposte certe.”

03/05/2019 15:54
Nel 2019 in arrivo dalla Regione  Marche nove milioni in più per l'Area Vasta 3

Nel 2019 in arrivo dalla Regione Marche nove milioni in più per l'Area Vasta 3

Nove milioni di euro in più per l'Area Vasta 3 per il 2019 rispetto al bilancio 2018. È quanto emerge dal primo incontro tra il servizio Sanità della Regione e la direzione generale dell’Asur sulle risorse per il 2019. Investimenti che serviranno per continuare a migliorare i servizi sanitari dell'Area Vasta e per fare nuove assunzioni. "Un risultato importante che è frutto di un impegno condiviso, che ci ha visto in prima linea – commentano il vice capogruppo in Consiglio regionale, Francesco Micucci, e l'assessore Angelo Sciapichetti –. Insieme, consapevoli delle richieste del territorio, abbiamo fatto presente alla Giunta le esigenze emerse dal confronto con il direttore Alessandro Maccioni e con i cittadini. E la Giunta, attraverso l'Asur, ha recepito le istanze. Le risorse messe a bilancio per il 2019 e destinate all'Area vasta 3 – proseguono Micucci e Sciapichetti – sono fondamentali per continuare ad investire in strutture, servizi, tecnologie e personale. Un riconoscimento anche per l'ottimo lavoro svolto fino ad oggi dal direttore e da tutti gli operatori sanitari dell'Area Vasta 3. Ci auguriamo – concludono – che come lo scorso anno in corso d'opera possano essere trovare ulteriori risorse per raggiungere i livelli del Consuntivo 2018 e che anche dal lato degli investimenti possano essere integrate le risorse fin qui previste".

02/05/2019 19:24
Da giugno nelle Marche niente spesa fissa sulle ricette per i redditi più bassi

Da giugno nelle Marche niente spesa fissa sulle ricette per i redditi più bassi

Nelle Marche da giugno le persone con reddito Isee inferiore ai 10mila euro annui, non dovranno più pagare la quota fissa di 10 euro ("superticket") sulla ricetta per prescrizioni di prestazioni di specialistica ambulatoriale (visite e diagnostica). Lo ha deciso la giunta, su proposta del presidente della Regione, Luca Ceriscioli, come "segno di attenzione verso chi ha più bisogno e chi è in difficoltà". Lo scopo è "rendere più accessibili i servizi essenziali come quelli sanitari". Non pagare la tassa sulla ricetta, dice il presidente, "è un passo importante verso i cittadini, permetterà di accedere alle cure con minori preoccupazioni, soprattutto per le persone che a fine mese devono far quadrare i propri conti. Una scelta importante perché la sanità sia sempre più un bene pubblico accessibile a tutti. L'unico impegno che chiediamo ai cittadini con un reddito basso - conclude - è di rivolgersi ai Caf dei sindacati per richiedere l'Isee e presentarsi agli sportelli Asur con la relativa certificazione".   (Fonte Ansa)

29/04/2019 18:30
Sanità, Ceriscioli ha presentato la App MyCUP per prenotare visite ed esami

Sanità, Ceriscioli ha presentato la App MyCUP per prenotare visite ed esami

Arriva la app MyCUP Marche per prenotare, o disdire, le visite specialistiche e gli esami diagnostici, senza fare code al Cup o attendere al telefono. Il meccanismo, collegato ad altri provvedimenti adottati dalla Regione Marche, dovrebbe abbattere le liste di attesa. "La app, scaricabile da Google Play e Apple Store, si può usare su pc, tablet o smartphone" ha spiegato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, tramite il sistema Spid o Cohesion e va sempre abbinata alla ricetta dematerializzata. "È necessario inquadrare con il dispositivo il codice a barre per visualizzare le possibilità di visita o esame a disposizione, secondo un codice di priorità: U entro 72 ore, B entro 10 giorni, D entro 30/60 giorni, P fino a 180 giorni. E poi cliccare per prenotare". Alla nuova app è collegato anche il meccanismo del bonus-malus introdotto dalla Regione Marche con una delibera di Giunta.

17/04/2019 10:35
Maccioni chiarisce la situazione del reparto di Igiene e Sanità Pubblica di San Severino Marche

Maccioni chiarisce la situazione del reparto di Igiene e Sanità Pubblica di San Severino Marche

"In merito alle dichiarazioni apparse su Il Resto del Carlino del 12 aprile, si rappresenta come le stesse risultino non rispondenti a verità" così il Direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni che tiene a fare delle precisazioni su quanto riportato dal quotidiano. "[...] Lo stesso dicasi per il servizio di igiene e prevenzione. È andato in pensione Giuseppe Moretti  che è stato sostituito da una collega ma non è stato assunto nessun nuovo medico per quel servizio" queste le dichiarazioni a cui fa riferimento il Direttore dell'Area Vasta 3. "Infatti il dott. Giuseppe Moretti è stato collocato a riposo nel novembre 2017 e nel periodo successivo, i servizi di Igiene e Prevenzione sono stati riorganizzati su tutto il territorio dell’AV3 con criteri di omogeneità delle prestazioni sanitarie nel pieno rispetto dei vincoli di prossimità verso tutti i cittadini residenti e con particolare riferimento ai piani di vaccinazione obbligatoria - prosegue Maccioni -. Nel 2018 sono stati assunti quattro medici a tempo indeterminato: la dottoressa Chiara Cappuccini e il dottor Andrea Malavolta nel mese di luglio, la dottoressa Monica Poiani e la dottoressa Francesca Cioccoloni nei mesi di agosto e settembre." "Con Determina n.1309/AV3 del 31 /10/2018 è stato nominato il nuovo primario di Igiene e Sanità Pubblica che, dal primo momento della nomina a oggi, ha lavorato e sta lavorando nel processo di integrazione in Area Vasta delle prestazioni rese al cittadino. Questi sono i fatti documentati da atti concreti" conclude Maccioni.

13/04/2019 15:33
Ospedale di Civitanova Marche: le donazioni del Banco Marchigiano e del Lions Club Cluana (FOTO E VIDEO)

Ospedale di Civitanova Marche: le donazioni del Banco Marchigiano e del Lions Club Cluana (FOTO E VIDEO)

Si è svolta questa mattina, presso l’Ospedale di Civitanova Marche, la cerimonia di consegna delle donazioni effettuate dal Banco Marchigiano di Credito Cooperativo e dal Lions Club Civitanova Marche Cluana. Presenti il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il Direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, il Sindaco della città rivierasca Fabrizio Ciarapica, il Presidente del Banco Marchigiano Sandro Palombini, il Presidente del Lions Club Civitanova Marche Cluana Dania Battistelli. L’Istituto di Credito ha donato al nosocomio della Città materiale informatico in favore del Pronto Soccorso mentre il Lions Club una somma in denaro per l’acquisto di poltrone per chemioterapia in favore dell’oncologia di Civitanova Marche. “Penso che il vero valore di queste donazioni, oltre ovviamente alla strumentazione, risieda nell’aspetto umano – ha commentato il Presidente della Regione Marche Ceriscioli -. È importante che una comunità si sia mobilitata per essere vicina ai professionisti, dimostrando solidarietà e vicinanza.” Il Direttore Maccioni, ha sottolineato “la sinergia delle donazioni che sono state messe in atto.” Una collaborazione “tra pubblico e privato, tra associazioni e volontariato che, chi amministra una Città, ha il dovere di portare avanti” ha osservato il primo cittadino di Civitanova Marche. “Il nostro Ospedale rappresenta un’eccellenza del territorio e, colgo l’occasione, per portare alla luce una delle nuove patologie che si sta maggiormente insediando nella nostra società: l’alzheimer.” Un’attenzione, quella del Banco Marchigiano di Credito Cooperativo dimostrata già in passato “alla fine del 2018 e all’inizio del 2019 – ha osservato il Presidente Palombini -. Le richieste di donazioni sono davvero tantissimi e noi, per quanto ci è possibile, cercheremo di portare sempre avanti queste attività che rappresentano uno degli obiettivi di una Banca del territorio.”

12/04/2019 20:22
"Il nuovo piano Socio Sanitario Regionale": se ne discute a Corridonia con i rappresentanti del PD

"Il nuovo piano Socio Sanitario Regionale": se ne discute a Corridonia con i rappresentanti del PD

La Federazione Provinciale del PD ha organizzato, per venerdì 12 aprile, presso la sala convegni dell’hotel Grassetti a Corridonia, un’Assemblea Pubblica per discutere sul Nuovo Piano socio sanitario Regionale 2019-2021. Saranno presenti all’iniziativa il Governatore della Regione Marche, Luca Ceriscioli e il segretario regionale del PD, Giovanni Gostoli oltre oltre ad Assessori, Consiglieri Regionali, sindaci e amministratori. "L’incontro vuole essere un’occasione di confronto con gli attori interessati e con la cittadinanza sugli obiettivi che si intendono perseguire con la riforma del Piano Socio Sanitario, in termini di un significativo miglioramento della qualità dei servizi sanitari erogati nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità - spiegano i rappresentanti provinciali dem -. In particolare nell’incontro verranno trattati gli obiettivi strategici del nuovo Piano, ovvero “cosa” la Regione intende realizzare per garantire la migliore sanità per i suoi cittadini e soddisfare i loro bisogni, e le conseguenti direttrici di sviluppo, ovvero “come” la Regione vuole raggiungere gli obiettivi definendo modalità, strumenti, azioni, investimenti."

11/04/2019 14:45
"DataRoom", inchiesta della Gabanelli: Marche al top per sicurezza e qualità dei pronto soccorso

"DataRoom", inchiesta della Gabanelli: Marche al top per sicurezza e qualità dei pronto soccorso

La sanità marchigiana ha gli standard più alti di sicurezza e qualità nei suoi pronto soccorso, punti nascita e reparti ad alta specializzazione (neurochirurgia, chirurgia vascolare, cardiochirurgia).  E’ quanto rileva la rubrica di data journalism “DataRoom” di Milena Gabanelli che ha analizzato i servizi in strutture sanitarie in giro per l’Italia . I dati sono stati raccolti da Dataroom Regione per Regione sulla base delle schede di dimissioni ospedaliere (Sdo) del 2017, le ultime ufficiali.  “Trecento sono i reparti che non rispondono a requisiti di qualità in Italia. Uno solo viene indicato nelle Marche: il punto nascita di Fabriano già dismesso – spiega il presidente Ceriscioli - Segno quindi di una grande qualità e sicurezza delle strutture sanitarie della nostra Regione. Aver fatto scelte che hanno privilegiato livelli massimi nei servizi offerti ai pazienti, in rapporto a chi ha preferito mantenere magari più diffusi i servizi sul territorio senza però garantire gli standard, è stata una scelta difficile nel momento in cui si è fatta ma oggi viene ripagata e soprattutto ripaga  i marchigiani con qualità dell’assistenza, sicurezza delle cure e  l’uso appropriato dei soldi pubblici. Sappiamo quanto ci sia ancora da fare per corrispondere alle esigenze e alle istanze dei cittadini, per questo il risultato raggiunto è uno stimolo a fare sempre meglio, consapevoli dei tanti sacrifici che sono ogni giorno chiamati a fare tutti coloro che operano in sanità". 

10/04/2019 13:32
Camerino, sospetto caso di morbillo tra gli studenti: scatta la profilassi

Camerino, sospetto caso di morbillo tra gli studenti: scatta la profilassi

Caso sospetto di morbillo nella comunità che alloggia presso i moduli abitativi universitari in Via Vallicelle. Ecco il comunicato a firma del direttore dell'Area Vasta 3 Dott. Alessandro Maccioni in merito. "Si comunica che è stato notificato in data 06/04/2019 un caso di sospetto morbillo. In seguito all'indagine epidemiologica si è provveduto a vaccinare gli operatori sanitari del 118 suscettibili che hanno assistito il caso indice. Inoltre è stata valutata l'eventuale possibilità di contagio della comunità studentesca che alloggia presso i moduli abitativi universitari in via Vallicelle a Camerino. Si fa presente che l'unità operativa di Malattie infettive e cronico degenerative ha provveduto ad informare gli studenti ivi domiciliati. Nell'attesa della conferma di laboratorio è stata offerta la vaccinazione ai suscettibili in data 07/04/2019, per gli studenti non presenti è stata data la disponibilità a presentarsi per la vaccinazione presso gli ambulatori di San Severino Marche il giorno lunedì 08/04/2019 dalle ore 16.30 alle ore 18.00 e l'ambulatorio di Matelica il giorno 09/04/2019 dalle ore 14.30 alle ore 16.00. Infine è stato contattato il responsabile del centro commerciale "Sottocorte Village", ove il caso indice si reca con regolarità per invitare gli esercenti delle attività commerciali, qualora suscettibili, a recarsi presso gli ambulatori del servizio ISP per effettuare la vaccinazione".

07/04/2019 20:44
Ritardata diagnosi: responsabilità medica e risarcimento del danno

Ritardata diagnosi: responsabilità medica e risarcimento del danno

Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana “Chiedilo all'Avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alla responsabilità medica per danno da ritardata diagnosi. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Cingoli che chiede: “In quali circostanze è possibile richiede il risarcimento danni al medico che ha ritardato la valutazione diagnostica di una malattia?” Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione estremamente sensibile, su cui ha avuto modo recentemente di pronunciarsi la Suprema Corte con sentenza n. 8461/2019, in una causa che ha riguardato la morte di una paziente alla quale era stato diagnosticato tardivamente un male di natura maligna. In tale circostanza, nella valutazione circa l’eventuale responsabilità del medico che aveva eseguito la prima visita alla paziente, la Corte di Cassazione si è uniformata a quanto enunciato dalle Sezioni Unite nel 2008 con la sentenza n. 576, ovvero che: “ In tema di responsabilità civile, il nesso causale tra la condotta o l'omissione illecita e il danno ingiusto, inteso quale fatto materiale (c.d. "nesso di causalità materiale"), va accertato secondo le regole dettate dagli artt. 40 e 41 c.p., per effetto dei quali, tale nesso di causalità va escluso solo quando, al momento in cui è stata tenuta l'azione o l'omissione, l'evento di danno appariva assolutamente imprevedibile ed inverosimile, alla luce delle migliori conoscenze scientifiche del momento” (Cass. Civ. Sez. Un. Sent. n. 576/2008). Difatti, in base a tale orientamento, per un’idonea valutazione circa la responsabilità del soggetto autore dell’azione o dell’omissione, deve necessariamente sussistere un’indissolubile relazione tra tale condotta e l’evento dannoso verificatosi, nel senso che se fosse possibile eliminare astrattamente la prima, ovvero l’azione o l’omissione, il danno non si sarebbe realizzato. Inoltre, nel caso che ci occupa, deve essere compiuta un’ulteriore valutazione, in relazione alla circostanza per la quale, anche nell’ipotesi in cui tale epilogo, ovvero l’evento dannoso, si sarebbe comunque verificato, se è dimostrato che la condotta attiva od omissiva del soggetto in questione ha in ogni caso aggravato o velocizzato il procedimento di accadimento di tale evento, è sempre ravvisabile una responsabilità in capo a quest’ultimo, risarcibile in ambito civile sia in termini di danno patrimoniale, sia in quelli di danno non patrimoniale. Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice e in adesione con il più autorevole orientamento della Suprema Corte, si può affermare che: “E’ configurabile il nesso causale tra il comportamento omissivo del medico e il pregiudizio subito dal paziente, qualora attraverso un criterio necessariamente probabilistico, si ritenga che l’opera del medico, se correttamente e prontamente prestata, avrebbe avuto serie ed apprezzabili possibilità di evitare il danno verificatosi”; aggiungendo inoltre che, in tali circostanze, “Si dovrà applicare la regola della preponderanza dell’evidenza o del “più probabile che non” al nesso di causalità, fra la condotta del medico e tutte le conseguenze dannose che da essa sono scaturite"( Cass. Civ.; Sez. III, Sent. n. 8461/2019; dep. 27.03.2019). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

07/04/2019 10:00
Rotary Tolentino. Studio della funzionalità tiroidea al "Tacchi Venturi" di San Severino

Rotary Tolentino. Studio della funzionalità tiroidea al "Tacchi Venturi" di San Severino

È in corso all'istituto comprensivo “Tacchi Venturi” di San Severino Marche il progetto “Tirotary”, promosso dal Rotary di Tolentino al fine di monitorare la funzionalità della tiroide in una fascia d’età, tra gli 11 ed i 14 anni, durante la quale avvengono i maggiori cambiamenti ormonali e fisici. In questi giorni gli alunni della scuola settempedana, pari a circa 280 ragazzi, vengono sottoposti allo screening gratuito. Con tale progetto si è data la possibilità ai ragazzi, previa autorizzazione delle famiglie, di sottoporsi ad una anamnesi, una visita e una ecografia alla tiroide avvalendosi della preziosa collaborazione di una équipe medica di alto livello. Il progetto è stato accolto positivamente e ha riscosso consensi tra i ragazzi e le famiglie. Stanno collaborando per l’attuazione del service il medico Stefano Gobbi, l'ecografista Maurizio Lucarelli, responsabile dell’Unità operativa semplice dipartimentale di Radiologia, istituita nell’ambito del Dipartimento dei Servizi dell’Area vasta 3, i volontari della Croce Rossa Italiana. Un ringraziamento va ai responsabili del Centro medico Blu Gallery di San Severino Marche. Erano presenti, la mattina dell'avvio del progetto, anche il dirigente scolastico, Sandro Luciani e Vanna Bianconi, vice sindaco e assessore comunale ai servizi alla persona. Al termine dello screening nella scuola di San Severino Marche si terrà un incontro per illustrarne l'esito. Lo studio epidemiologico è dal 2009 che viene proposto dal Rotary di Tolentino.

06/04/2019 15:00
Ceriscioli: " Prestazioni sanitarie al 100% nei tempi previsti. Vogliamo azzerare le liste d'attesa con il bonus-malus"

Ceriscioli: " Prestazioni sanitarie al 100% nei tempi previsti. Vogliamo azzerare le liste d'attesa con il bonus-malus"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche:  “Vogliamo azzerare le liste d’attesa. L’applicazione del “bonus malus” in sanità  garantirà l’erogazione del 100% delle prestazioni nei tempi previsti dalla legge Ogni anno mediamente 2500 cittadini dell' av3 non ricevono la prestazione sanitaria nei tempi previsti, con questo provvedimento tutti avranno la risposta. Servono ancora due mesi di lavoro per mettere a punto le misure organizzative di questo meccanismo che sancisce un nuovo patto di responsabilità tra cittadini e istituzioni sanitarie – spiega il presidente Luca Ceriscioli- Quando l’iter sarà ben definito per i cittadini sarà possibile avere la prestazione prenotata nei tempi dovuti: che sia una breve (10 gg), una differita (30/60gg), una programmata (180gg), sarà comunque erogata nel periodo previsto per legge". Grazie al “bonus”, se la sanità pubblica non dovesse essere in grado di dare la prestazione, il cittadino verrà inserito in una lista di garanzia e richiamato in tempo utile per accedere al servizio. L’intero sistema sanitario regionale si farà garante di trovare gli spazi opportuni.  Scatterà invece il “malus” nel caso in cui un cittadino abbia prenotato una visita e poi non si presenti e non la disdica nei tempi (2gg lavorativi), perché pagherà comunque il dovuto. Il mancato annullamento della visita è una situazione che capita spesso nonostante il recall 7 giorni prima dell’appuntamento. Tutti i termini e i casi di esclusione della sanzione (ad esempio un lutto, sciopero dei mezzi pubblici o un incidente stradale) saranno indicati nella ricetta. "Quello che metteremo in campo - prosegue Ceriscioli - è quindi un meccanismo di equità e giustizia perché, chi prenota e non utilizza gli spazi, li toglie a chi ne ha invece diritto o necessità Sono convinto che questo sia un sistema molto efficace che responsabilizza da una parte il sistema pubblico, che deve offrire, in ogni caso, la prestazione e responsabilizza anche ognuno di noi: quando abbiamo una vista programmata dobbiamo rispettare l’appuntamento. Nel percorso di discussione delle misure di attuazione verranno coinvolti anche i Comitati di partecipazione dei cittadini che abbiamo già incontrato.  Sarà tutto trasparente, tutto chiaro perché sarà scritto nella ricetta entro quando si potrà disdire la visita e per facilitare tutte le operazioni di prenotazioni e di disdetta si sta creando una rete capillare che ad oggi comprende 40 laboratori di analisi (su 49) e 8 farmacie. L’apertura di questi punti di prenotazione, senza nessun aumento di costi per la sanità regionale, crea una serie di condizioni favorevoli per i cittadini: è molto più facile il dialogo con l’operatore, soprattutto per la popolazione più anziana che ha bisogno di assistenza, la distribuzione sul territorio riduce gli spostamenti e i tempi per ottenere la prestazione ed infine alleggerisce il lavoro dei canali tradizionali riducendo le code. In questo nuovo percorso la ricetta elettronica (dematerializzata) è uno strumento molto importante per la gestione corretta della prescrizione e della prenotazione. Avere un codice identificativo numerico consente di disporre immediatamente di tutti gli elementi della prenotazione. La Regione ha attivato la ricetta elettronica  da qualche mese e a febbraio siamo circa al 50% dei medici prescrittori che la fanno per i loro pazienti. Viene rilasciata dal medico del servizio sanitario nazionale e dai medici  convenzionati (medico di famiglia, pediatra, specialista). E’ pronta e a breve sarà presentata anche un’app per le prenotazioni on line facilmente utilizzabile da tutti”.      

03/04/2019 11:52
Montecassiano e Area Vasta 3, i locali dell’ex Ospedale destinati a una struttura per malati psichici (FOTO)

Montecassiano e Area Vasta 3, i locali dell’ex Ospedale destinati a una struttura per malati psichici (FOTO)

L’ex Ospedale di Montecassiano, in seguito al sisma, aveva ospitato le scuole comunali della Città. Il Direttore dell’Area Vasta 3, il Dottor Alessandro Maccioni, e il primo cittadino di Montecassiano, Leonardo Catena, hanno annunciato oggi, nel corso di una conferenza stampa, la presentazione del nuovo progetto. Il primo piano dell’ex Ospedale, inaugurato dopo un lungo restauro nel 2010, verrà infatti destinato a una struttura terapeutica per malati psichici: il progetto prevede l’allestimento di 20 posti letto e vedrà la luce sul complesso conventuale abbandonato dai francescani. “Parliamo di una struttura nuovissima che è stata pensata per una attività a servizio della psichiatria – così il Direttore dell’Area Vasta 3, il Dottore Alessandro Maccioni, sulla destinazione d’uso dei locali al primo piano dell’ex Ospedale -. Una struttura ex novo che dà la massima dignità ai pazienti che devono fare questo tipo di percorso; un progetto di alta qualità sia medica sia infermieristico-assistenziale.” “Verrà quindi rifatto tutto il reparto di psichiatria che passera da sette a 16 posti letto, come previsto dalla norma - ha proseguito Maccioni parlando di una struttura il cui costo annuo di gestione è di un milione 240 mila euro -. ll Comune di Montecassiano ha poi realizzato il parcheggio funzionale alla struttura che conta circa 50 posti auto”. “Una vicenda che si è protratta per alcuni anni e che oggi vede la sua conclusione: per questo credo sia doveroso ringraziare tutta l’Area Vasta 3 e il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – il commento del primo cittadino di Montecassiano, Leonardo Catena -. È una giornata storica per la nostra Città perché da oltre 40 anni l’edificio non veniva utilizzato: siamo riusciti, insieme alla Direzione dell’Area Vasta 3, a sbloccare i lavori e concluderli per un progetto eccellente.” “Da qui a poche settimane, o al massimo qualche mese, riapriremo un presidio socio sanitario che mancava da troppo tempo a Montecassiano – ha proseguito Catena -. Questo progetto ci permette anche di trattare il tema in modo non stigmatizzante e ci dà modo di parlare della malattia psichiatrica correttamente. Inoltre stiamo anche lavorando per integrare al presidio psichiatrico altri servizi che sono già in cantiere.” “Quello odierno è un risultato straordinario per Montecassiano, che è stato possibile grazie alla tenacia di tutti gli attori coinvolti e ora aspettiamo con ansia che il servizio prenda avvio – ha concluso il primo cittadino -. Ci tengo a sottolineare anche il fatto che siamo rimasti coerenti rispetto al progetto originario, che non è mai stato snaturato.” “La locomotiva è partita, sta sul giusto binario e indietro non si torna – con queste parole ha chiosato il Direttore Maccioni spiegando che il progetto -, presentato negli scorsi giorni in Regione, verrà approvato velocemente, d’intesa con il Presidente Ceriscioli, e quindi nella seconda metà dell’anno, i locali dell’ex Ospedale di Montecassiano, potranno assolvere alla loro nuova funzione.”

01/04/2019 16:29
Sabato 30 il convegno della Società Italiana di Andrologia a Civitanova Marche

Sabato 30 il convegno della Società Italiana di Andrologia a Civitanova Marche

Organizzato dalla sezione Marche, Emilia Romagna e San Marino, si terrà sabato 30 marzo, presso la Sala Convegni dell’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche, il Congresso Nazionale della Società Italiana di Andrologia dal titolo “The dark side of the moon: tutte le novità che vorremmo conoscere in andrologia”, con il patrocinio dell’Asur Marche Area Vasta 3 e della Provincia di Macerata. Una ventina i relatori provenienti da tutta Italia coordinati dalla segreteria scientifica dell’evento composta dai medici specialisti Andrea Fabiani, Daniele Mazzaferro e Luigi Quaresima. Presidente del Congresso è il Dr. Enrico Caraceni, Direttore U.O. Urologia dell’Ospedale di Civitanova: “Il lato oscuro della luna è quello che non si vede. L’obiettivo principale di questo Congresso sarà proprio quello di trattare i temi nascosti, i segreti e anche gli argomenti meno discussi in campo andrologico. E’ così che si passeranno in rassegna tematiche ricorrenti fino a quelle meno frequenti ma che incidono sulla qualità della vita del singolo e della coppia. Troverà spazio di discussione anche il variegato e sempre più importante mondo della nutraceutica – ha aggiunto Caraceni – così come argomenti concernenti la fertilità maschile, vera sfida per il futuro dell’andrologia, alle prese con una preoccupante contrazione del numero di nascite nel mondo occidentale”. Il Convegno, aperto anche ai cittadini, inizierà alle 8,30 e si protrarrà fino all’intero pomeriggio.

29/03/2019 10:44
Sanità, Ceriscioli: "Il 90% del personale con requisiti già stabilizzato, entro l’anno saranno completate le regolarizzazioni”

Sanità, Ceriscioli: "Il 90% del personale con requisiti già stabilizzato, entro l’anno saranno completate le regolarizzazioni”

Dopo aver garantito che non ci sarà nessuna riduzione del personale nella sanità pubblica delle Marche per il 2019 ed  assunto 1200 operatori in più dal 2015, rispettiamo un altro impegno, quello delle stabilizzazioni – spiega il presidente Luca Ceriscioli - Il 90% dei precari, che avevano i requisiti del decreto Madia, sono stati stabilizzati (340 unità tra dirigenza medica e comparto). Il 10% che resta (41 operatori) sarà regolarizzato entro la fine di quest’anno.   Diamo così continuità a quello che è il servizio più sentito e al centro delle nostre politiche che è quello sanitario garantendo qualità nel lavoro, nuove assunzioni e tutto quello che serve per poter rispondere a tanti bisogni che ogni giorno i cittadini ci segnalano.   Per strutturare in modo più solido e strategico l’intero sistema abbiamo bandito una serie di concorsi unificati a tempo indeterminato, le cui graduatorie sono utilizzate da tutte le aziende della regione. Negli ultimi due anni sono stati autorizzati 49 concorsi unificati, di questi 22 sono stati già banditi.    La Regione Marche, con le sue azioni, si distingue per la capacità e volontà di investire prima di tutto nelle persone e nel lavoro. La differenza tra la propaganda e la politica è impegnarsi seriamente per diminuire il precariato e non favorire , invece, misure, come i navigator che lo incrementano ”.

27/03/2019 16:44
Civitanova, l'Associazione Help raccoglie 6mila firme per la guardia medica pediatrica

Civitanova, l'Associazione Help raccoglie 6mila firme per la guardia medica pediatrica

Martedì 26 marzo, nel primo pomeriggio, l’Associazione HELP S.O.S. Salute e Famiglia, con una piccola delegazione composta dalla Presidente Marcucci Cristina, la vicepresidente Avv. Cristina Servi e la consigliera Dott.ssa Anna Czerwinska, ha incontrato il Dott. Maccioni Direttore dell'Area Vasta 3, delegato dal Presidente Ceriscioli, per ricevere le 5.852 firme raccolte per la petizione riguardante l’istituzione della Guardia Medica Pediatrica per la provincia di Macerata. L’incontro è stato positivo, il Direttore si è espresso favorevolmente in quanto ha riconosciuto l’importanza di questa figura, soprattutto nelle zone più interne, la cui distanza con i reparti di pediatria ancora attivi è notevole. Infatti, questo è sottolineato dal fatto che le firme sono state raccolte per la maggior parte nei paesi in cui non c’è un ospedale con un Pronto Soccorso attivo e funzionante. Alle copia delle firme raccolte, l’associazione ha allegato una lettera in cui suggerisce possibili soluzioni per l’attivazione di questa figura, non prevista dalla normativa sanitaria regionale, ma comunque possibile così come è stato fatto in altre regioni (Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia, Puglia, ecc. con tanto di documentazione allegata che lo testimonia): convenzione con i pediatri di libera scelta oppure formazione specifica in ambito pediatrico delle guardie mediche già presenti sul territorio, oppure addirittura un sistema misto tra le due. Nella lettera si auspica anche che la Provincia di Macerata possa essere la prima della Regione Marche per questo servizio in via sperimentale, poi per tutte le province marchigiane. Il Direttore dell’Area Vasta 3, si è reso disponibile per discutere in generale della situazione dell’Ospedale di San Severino Marche; oggi consegnerà tutta la documentazione raccolta al Presidente Ceriscioli, anticipata tramite foto, a cui l’associazione ha ribadito la disponibilità ad un colloquio per un confronto e una discussione sulla tematica. Un ringraziamento è doveroso per quanti si sono adoperati nella raccolta: Federfarma provincia di Macerata, CISL San Severino Marche e Tolentino, Amministrazioni comunali e provinciale, negozi e tante mamme.

27/03/2019 12:49
Ceriscioli: "Nessuna riduzione del personale nella sanità, dal 2015 ci sono 1.200 dipendenti in più"

Ceriscioli: "Nessuna riduzione del personale nella sanità, dal 2015 ci sono 1.200 dipendenti in più"

“Nessuna riduzione del personale in sanità nelle Marche per il 2019 -  dichiara il presidente Luca Ceriscioli - È anche bene ricordare che nel 2015, quando abbiamo iniziato il nostro percorso, la spesa del personale in sanità era pari a meno 17 milioni, rispetto al tetto del 2020 (614milioni). Noi abbiamo invertito il corso e siamo arrivati, anzi, a sforare di 4 milioni, avendo prodotto un investimento sul personale di 21 milioni. Questi sono numeri chiarissimi che ci dimostrano come la giunta regionale abbia messo risorse e creduto nella più forte azione mai fatta per la sanità pubblica. Dall’inizio della legislatura abbiamo investito 200 milioni in macchinari all’avanguardia, abbiamo assunto 1200 professionisti per garantire un’assistenza di grande qualità in termini di attività, operatori messi in campo e tecnologie disponibili. Una operazione che ci ha permesso di ridurre anche la mobilità passiva.  Di fronte a un così ampio e forte impegno sulla sanità pubblica risulta evidente che il ruolo del privato sia circoscritto a complemento dell’attività pubblica, solo ad integrazione di alcuni servizi. Nella nostra azione si inserisce la riforma del governo che finalmente ci garantisce la flessibilità sulla spesa. Questo ci permette di non dover rientrare come era invece previsto da un tetto che è nazionale e che quindi non dipende dalla Regione. Possiamo conservare così, per il 2019, gli stessi posti di lavoro che avevamo nel 2018, ovvero 14.207 dipendenti Asur. La proposta di modifica del tetto è in conferenza delle regioni e, grazie al fatto che noi abbiamo i conti in equilibrio, avremo diritto a quei 4 milioni che ci mancavano: quindi garantiremo tutto il personale che abbiamo in servizio. Pertanto, non ci sarà nessuna riduzione nelle aree vaste, anzi stimiamo che grazie ai 4 milioni di flessibilità, alla fine del 2019, potremo contare su qualche professionista in più per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. Nei primi giorni di aprile incontreremo  le organizzazioni sindacali per un confronto”.

26/03/2019 15:24
Macerata, il Direttore del Sert Giuli: "Allarme droga tra i giovanissimi. Prevenzione e informazione per combattere le dipendenze" FOTO E VIDEO

Macerata, il Direttore del Sert Giuli: "Allarme droga tra i giovanissimi. Prevenzione e informazione per combattere le dipendenze" FOTO E VIDEO

Abbiamo incontrato il Direttore del Dipartimento di Dipendenze dell’Area Vasta 3, che comprende i Sert di Macerata, Civitanova Marche e Camerino, il Dottor Gianni Giuli, per cercare di osservare da vicino una realtà che, per i più, è considerata un tabù ma che, per gli esperti, dovrebbe invece essere maggiormente conosciuta proprio perché così si può fare prevenzione e si può cercare, tutti insieme, di combatterla.   “Il Dipartimento di Dipendenze dell'Area Vasta 3 conta circa 1.500 pazienti – spiega il Direttore Giuli -: utenti che dal 2002 al 2017 sono raddoppiati. La maggior parte delle persone che sono in cura al Sert sono eroinomani poi ci sono gli alcolisti e i giocatori d’azzardo. La situazione reale, in termini di numeri però, è ben diversa: per una persona che si cura al Sert ce ne sono quattro fuori che usano la sostanza o che hanno delle dipendenze e non si rivolgono a noi. Questa è la media nazionale ed è un dato che possiamo confermare anche con le nostre unità di strada che evidenziano come l’uso di sostanze stupefacenti sia elevato nei luoghi di aggregazione: moltissimi infatti affermano di aver fatto uso di droghe almeno una volta nell’ultimo anno.”   “Andando a osservare la nostra provincia nel dettaglio, la costa, e quindi nello specifico Civitanova Marche, è sempre stata la zona critica: in primis per la questione relativa all’Hotel House, dove c’è una sacca di disagio importante e dove parte lo spaccio di sostanze stupefacenti, mentre le zone interne sembrano avere un minore impatto del fenomeno” – spiega il Direttore -. Credo che dopo la morte di Pamela (Mastropietro, ndr.) si siano accesi i riflettori su questa situazione, che interessa tutto il territorio maceratese, che è sempre stata grave nella nostra provincia e che noi da tempo denunciavamo.”     Secondo i dati relativi all’anno 2017, i consumatori sono principalmente maschi con un rapporto di 4 a 1 rispetto alle donne, rapporto che diminuisce se parliamo di alcool, di cui rimangono i maggiori dipendenti gli uomini ma con un rapporto 2 a 1. L’età media della tossicodipendenza è di 30 anni mentre se parliamo di gioco d’azzardo l’età media si alza verso gli over 40 e 50 e lo stesso discorso vale per la cocaina e per l’alcool. Ad oggi, l’utente é cambiato – spiega il Dottor Giuli -: mentre quest’ultimo prima era ‘puro’ e quindi utilizzata un solo tipo di droga, per lo più eroina, oggi ne consuma più di una. In questi termini gli stessi spacciatori si sono ‘attivati’ e non vendendo più solo una sostanza ma tutte: questo è un dato allarmante soprattutto se pensiamo che moltissimi giovani si avvicinano al mondo della droga e dalla marijuana possono arrivare con facilità all’eroina.”   Proprio uno dei dati più allarmanti evidenziato dal Dottor Giuli è l’utilizzo della sostanza stupefacente nei giovanissimi. L’età del primo incontro con la droga é sempre più precoce, “Noi abbiamo avuto utenti anche di 12 anni che hanno fatto uso di eroina: in seguito a questi fenomeni, diventati sempre più frequenti, abbiamo aperto un ambulatorio in un luogo diverso dal Sert, in cui la privacy rimane molto stretta e dove facciamo la diagnosi precoce, perché prima si interviene e maggiori sono le probabilità di successo. In questi casi – avverte Giuli – è fondamentale il coinvolgimento della famiglia.”   “Il primo uso, in generale, è sempre quello legato all’alcool che, a 12 anni, è una droga a tutti gli effetti – ci spiega il Direttore -. I minori infatti non hanno l’alcol deidrogenasi, l’enzima che metabolizza l’alcool, diversamente dagli adulti: nel dodicenne quindi la bevanda ha un effetto psicoattivo immediato. Il secondo approccio con lo sballo è la cannabis che, in questo momento, sta vivendo un ‘momento’ particolare. Mi spiego meglio. Con la vendita della cannabis light i giovani pensano sia normale fare uso di cannabinoidi. Non voglio entrare in polemica, ma anche la sostanza light rimane cannabis e rappresenta a tutti gli effetti l’uso di una sostanza stupefacente, anche se a bassissimo dosaggio.”   “Dico alle famiglie di essere attente a questa problematica; nel passaggio tra elementari e medie, il contatto con la sostanza, in termini di conoscenza, è pari al 100%. Non bisogna far finta che il problema non ci sia ma bisogna affrontarlo. Le famiglie devono essere attente ai segnali , come a esempio l’abbassamento del rendimento scolastico, o l’eccessiva sonnolenza diurna, bisogna sapere cosa questi dicono. L’attenzione a queste tematiche però deve essere un discorso che vale per tutti gli educatori in generale, allenatori, docenti, tutti dobbiamo agire perché nessun ambiente è esente dall’uso di sostanze stupefacenti.”   “Mi rendo conto che spesso capita che non si affronta il problema per paura, ma noi non dobbiamo avere paura perché maggiormente si affronta la situazione e meglio è – spiega il Direttore -. Il nostro compito è quello di sviluppare la capacità critica dei giovani e giovanissimi senza parlar loro di stupefacenti. Stiamo portando avanti progettazioni di prevenzioni che partono dalle scuole elementari, dove cerchiamo di interagire con i ragazzi per riuscire a sviluppare alcune abilità cognitive-relazionali, emotive e psicologiche che siano in grado di dotare i giovani di una capacità critica decisionale. Se noi riusciamo in questo, i giovani, quando sarà il momento, sapranno dire ‘no’. Non possiamo far finta di nulla: noi non fermeremo mai i flussi di sostanze, dobbiamo invece diminuire la domanda, è questo il lavoro di prevenzione e di relazione che dobbiamo fare. Il progetto “Built the future”, che abbiamo ideato con il Comune di Macerata e che si sta svolgendo nelle scuole, va proprio in questo senso.     Sulle terapie del Sert, il Dottor Giuli è molto chiaro. “Io non parlo mai di guarigione. La tossicodipendenza è una malattia cronica recidiva: se il nostro cervello prova la sostanza e gli piace, mette quella condizione positiva nella sua memoria e lì rimane, viene “immagazzinata”. Questa memoria biologica dura per tutta la vita, non si cancella più: questa è la verità scientifica . Il cervello però è plastico e una giusta terapia, psicologica e farmacologica, lo può far tornare a una condizione quanto più distante dalla sostanza. Il metadone è un farmaco che stabilizza la dipendenza e permette ai pazienti di affrontare la problematica, come il trattamento residenziale quale è la comunità terapeutica , ma in determinati momenti della vita il rischio del riuso c’è sempre purtroppo. È importante quindi lavorare sulla psicologia della persona, facendogli vedere una parte di vita che magari non ha mai visto perché occupata dalla sostanza. I nostri sono sempre percorsi integrati in cui collaborano medici, psicologi, assistenti sociali: si discute tutti insieme sui vari casi e si decide il percorso in base alla tipologia del paziente. Proprio perché la patologia da dipendenza è grave, è importante che vengano convogliate tutte le forze per un’attività di prevenzione reale: chiunque deve prendersi le proprie responsabilità e fare in modo di operare un cambiamento sul territorio.”   “In merito all’alcolismo, si parla di bere a rischio quando c’è una situazione in cui la dipendenza non appare. Per intenderci, quel comportamento di abuso che possiamo definire ‘abbuffata del fine settimana” . Il bere a rischio poi può rimanere così o può invece cambiare e diventare una dipendenza quando l’abuso diventa giornaliero2 – ha spiegato il Dottor Giuli.   “Sul gioco d’azzardo, a mio parere, c’è stato un vero e proprio progetto industriale della criminalità organizzata e dello Stato che dal 2006 al 2010 hanno investito e aumentato il mercato del 490%: c’è quindi una disponibilità di gioco capillare . Sono inoltre duplicate e centuplicate le modalità del gioco, in cui c’è un meccanismo di vincita e perdita molto veloce – osserva Giuli -. Non abbiamo dati certi perché c’è una fascia di popolazione che gioca e non è patologica, mentre un’altra lo è: ma è difficile identificare quest’ultima. Il comportamento diviene patologico quando si concentra tutto il tempo della giornata lì e quando si investe più di quello che si ha e si arriva all’indebitamento. La disponibilità di gioco inoltre aumenta la possibilità di malattia e proprio per questo credo che ci dovrebbero esserci delle limitazioni degli orari e delle fasce di orario protette - il monito del Direttore -. Anche perché il discorso della cura è molto complicato e non ha per il momento linee guida chiare, allo stato attuale sembra che ciò che funziona di più sono i gruppi di auto mutuo aiuto. Anche in questo caso è prioritario che ci sia un trattamento di tipo psicologico e psicoterapico.”   “Le sostanze varieranno, ce ne saranno sempre di nuove e se vediamo i dati degli ultimi anni dovremmo dire che abbiamo totalmente perso la battaglia ma non bisogna arrendersi: dobbiamo essere sul territorio, fare prevenzione, coinvolgere tutti gli attori. Se possiamo fare anche solo una minima cosa la dobbiamo fare: con la capacità critica e con la cultura si cambiano le cose ed è nostro compito continuare a puntare su questo” ha concluso Giuli che, proprio parlando di prevenzione, cultura e informazione, ha voluto ricordare l’uscita nelle sale cinematografiche, in questi giorni, del film “La mia seconda volta”, che racconta la storia di Giorgia Benusiglio che, dopo aver assunto una pasticca di ecstasy ha rischiato di morire e ha poi subito un trapianto di fegato ed è riuscita a salvarsi. Nel film uno degli attori è Simone Riccioni, che si è sempre impegnato su tematiche sociali. Invito tutti ad andare a vedere questo bellissimo film.      

23/03/2019 14:54
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