"Nessuna bocciatura del sito de la ‘Pieve’ da parte dell’Arpam". Lo afferma il direttore dell'Area Vasta 3 dell'Asur, Alessandro Maccioni che spiega: "L’Agenzia Regionale per la protezione ambientale della Regione Marche con una lettera ha preso atto delle analisi dell’Asur e suggerisce ulteriori approfondimenti procedendo con una vera e propria caratterizzazione del sito che la Conferenza dei Sindaci di Macerata ha indicato per l’ubicazione del nuovo ospedale. L’Arpam, nel documento, spiega che per avere risultati certi occorrerà effettuare un’analisi di rischio sito specifica, che dovrà considerare i livelli di tossicità, il grado di mobilità, la persistenza nelle diverse matrici ambientali dei contaminanti rilevanti, le vie di esposizione, e i recettori o bersagli della contaminazione, e infine definire e individuare il c.d. punto di conformità ed il livello di rischio accettabile". È stata l'Asur, ricorda il direttore, su indicazione della Regione Marche, ad avviare i carotaggi per avere informazioni precise sull'area della Pieve. "Oggi l’Arpam ha definito un percorso per avere ulteriori approfondimenti sulla porzione del sito dove l'Asur ha predisposto le analisi. Per snellire il più possibile i tempi l'Asur continuerà sul percorso indicato dalla Conferenza dei Sindaci, ed effettuerà carotaggi su altre aree della Pieve per verificarne l'idoneità".
Via libera all'unanimità dalla commissione “Salute" alla proposta di legge per favorire la vita indipendente delle persone con disabilità. La pdl (testo originario a firma Mastrovincenzo e Volpini), che può contare nel 2019 su risorse per 1,3 milioni di euro, nel riconoscere come fondamentale e strategico il benessere e il miglioramento della vita della persona con disabilità, promuove e sostiene progetti personalizzati di vita indipendente per accompagnare l'individuo disabile nel processo di inclusione nei vari contesti: familiare, scolastico, formativo, lavorativo, ricreativo e sociale.“Si tratta di una importante normativa - evidenziano i relatori di maggioranza e opposizione, Fabrizio Volpini (Pd) ed Elena Leonardi (Fdi) - frutto di un lungo lavoro della commissione che in questi mesi, attraverso diverse audizioni, ha ascoltato le istanze di chi vive questa condizione quotidianamente. La personalizzazione dei progetti che devono essere calibrati sulle esigenze del singolo e il sensibile aumento delle risorse messe a disposizione per concretizzarli sono alcuni dei punti di forza della normativa”.La pdl in particolare, definisce i progetti personalizzati di vita indipendente come strumenti per facilitare l'autosufficienza e l'integrazione sociale delle persone con disabilità. Nel testo legislativo vengono definiti i destinatari degli interventi e gli assistenti personali quotidiani per i quali la regione promuove percorsi formativi. E' prevista l'istituzione del “Comitato tecnico regionale per la vita indipendente” cui spetta, tra l'altro, il compito di valutare i progetti ai fini dell'ammissibilità al finanziamento e provvedere al monitoraggio dei risultati conseguiti
A seguito dei controlli e delle analisi effettuate nella zona della Pieve, come noto indicata per la costruzione del nuovo ospedale unico provinciale di Macerata, è stata ritenuta inadeguata dall'Arpam a causa del diffuso inquinamento dell'area.
Come riferisce il Corriere Adriatico oggi in edicola, infatti, è arrivata la lettera dell'Arpam con il risultato dagli ulteriori controlli fatti sul terreno che ha confermato quanto già indicato precedentemente dalla società pesarese incaricata dall'Asur Av3: l'area è risultata totalmente inquinata in tutti i punti presi in esame. Inoltre l'Arpam ha esortato a continuare i controlli e le analisi anche nei pozzi. La segnalazione è stata ovviamente inviata anche alla Procura che procederà per le eventuali responsabilità dell'inquinamento.
L'intero territorio dovrà necessariamente essere bonificato a prescindere dall'utilizzo che se ne farà, ma ciò sicuramente richiederà dei tempi lunghi e dei costi ancora da valutare.
In questa situazione si stanno inevitabilmente valutando delle alternative: riprende quota l'ipotesi Villa Potenza. Ma l'unica certezza pare quella che l'ospedale unico resterà soltanto un progetto ancora per molto tempo.
Avviato il punto di raccolta farmaci validi non scaduti a Tolentino, alla farmacia di Alberto Marcelletti in via Roma dove è stato posizionato un contenitore. I medicinali raccolti verranno destinati all’Asp civica assistenza ex casa di riposo di Tolentino, dove ieri mattina è stato illustrato il progetto da Pierluigi Monteverde, delegato di Macerata del Banco farmaceutico.
I cittadini potranno portare in farmacia medicinali da prescrizione medica, non usati e non scaduti con validità non inferiore a 8 mesi, che verranno inseriti nel contenitore previa ispezione dell’integrità del prodotto. Sono esclusi i farmaci che appartengono alle tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope, quelli da conservare a temperature controllate della catena del freddo, quelli ospedalieri, fascia H. Ogni mese il contenuto andrà alla casa di riposo. I farmaci che lì non verranno utilizzati saranno destinati ad altri enti.
Ieri, all’evento, oltre al presidente dell’Asp Giorgio Sbaraglia, erano presenti la coordinatrice Moira Scalzini, il farmacista Alberto Marcelletti, il presidente del Rotary di Tolentino Stefano Gobbi. Il sodalizio tolentinate sostiene economicamente il progetto. Quello di Tolentino è il quinto punto di recupero farmaci validi non scaduti della provincia. I contenitori sono già presenti in due farmacie di Civitanova Marche ed in una di Morrovalle grazie al Rotary di Civitanova, in una di Gagliole ed un’altra a Tolentino su richiesta del club tolentinate. La prossima settimana verrà avviato un sesto punto di raccolta a Castelraimondo.
Il progetto di recupero, partito due anni e mezzo fa in provincia di Macerata, sta registrando ottimi risultati. Sono stati recuperati 6274 farmaci per un valore di 86mila euro. Un brillante risultato economico quindi. Il progetto è importante anche per una educazione della persona, ad una sua responsabilizzazione a non sprecare quello che è ancora possibile utilizzare. "Un’attività – dice Monteverde – in linea con l’aspetto educativo rappresentato dal concetto del “non sprecare” e quindi riutilizzare un bene prezioso qual è il farmaco. L’atto di donare dà valore al farmaco che non viene più utilizzato e in tal senso non è più un “rifiuto”, ma un’eccedenza".
Con l'avvicinarsi dell'estate la Regione Marche si organizza per offrire la miglior accoglienza turistica anche sotto il profilo sanitario e dispone di attivare una Potes turistica nel territorio di Numana e Sirolo ed un'altra a Gabicce Mare per la stagione estiva. L'atto è stato approvato dalla Giunta che ha dato mandato all'Asur di procedere con l'organizzazione sanitaria dei servizi.
Nell'area di Numana e Sirolo la Potes, con copertura H24, sarà di tipologia Msi (equipaggio autista, soccorritore ed infermiere), a decorrere dal primo luglio e fino al 31 agosto 2018. Nel Comune di Gabicce la Potes turistica attivata sarà H12 dal lunedì al venerdì, e H24 sabato e domenica, dal 15 giugno e fino al 16 settembre 2018. L'attivazione delle Potes in aggiunta delle permanenti è opportuna per assicurare l'adeguata assistenza alle persone presenti in queste località che nel periodo estivo, con l'ingente flusso di turisti, aumentano considerevolmente.
Mercoledì 8 giugno 2018, alle ore 17, presso la Sala Consiliare del Comune di Civitanova Marche si terrà il convegno “Tiroide è energia”, organizzato dall’Associazione Malati Tiroidei delle Marche in collaborazione con il Comune di Civitanova Marche e con l’ATAC Civitanova Spa. L’appuntamento, organizzato in prossimità della Settimana Mondiale della Tiroide, ha l’obiettivo di focalizzare le problematiche e le casistiche del funzionamento di questa fondamentale ghiandola nei periodi e nelle diverse situazioni di fertilità femminile e di gravidanza.
Dopo i saluti delle autorità, rappresentate dal sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, dall’assessore alla Famiglia – Comunità - Istruzione del medesimo comune Barbara Capponi, e dal presidente ATAC Civitanova Marche Massimo Belvederesi, l’incontro si aprirà con la donazione ufficiale, ad opera della generosa sensibilità del Trust per la Vita Carla Pepi di un ecografo di ultima generazione all’Amatim, l’associazione presieduta da Cristina Bolzicco, che fin dalla sua nascita è impegnata in screening di prevenzione nel territorio regionale.
L’ecografo verrà utilizzato nelle campagne di prevenzione a partire da Civitanova Marche, in cui verranno effettuati screening gratuiti alla tiroide nei giorni di 22 e 29 giugno dalle ore 16,30 alle ore 19,30 presso la Farmacia comunale n.1 in Via Dante Alighieri, 5, cui occorre telefonare per prenotare la visita.
Il convegno, moderato dal dott. Ernesto Brianzoni, sarà articolato nelle relazioni della dott.ssa Francesca Silvetti, medico endocrinologo ("Tiroide e Fertilità"), del dott. Carlo Manni, medico nucleare ("Tiroide e Gravidanza"), della dott.ssa Francesca Capoccetti ("Tumore Tiroideo e Gravidanza"); in conclusione verrà anche dato spazio a testimonianze di pazienti con le loro esperienze individuali in merito.
"Siamo orgogliosi di questa nuova opportunità data alla cittadinanza di prevenzione concreta – ha spiegato l'assessore Barbara Capponi - perché oltre all'evento formativo, grazie alla sinergia tra Amministrazione comunale e Amati, la cittadinanza avrà la possibilità di effettuare screening gratuiti, importantissimi per la salute".
L’incontro è intenzionalmente aperto alla popolazione tutta e totalmente gratuito, ed i medici convenuti saranno a disposizione al termine degli interventi in programma per rispondere a domande, curiosità, approfondimenti da parte dei partecipanti che interverranno all’incontro.
"Ringraziamo la Banca di Credito cooperativo - ha detto Bolzicco – per aver sin da subito sposato la causa e per il supporto complessivo all'iniziativa, l'Atac e i dottori che si sono messi a disposizione. La nostra associazione opera nella Regione Marche e ha bisogno di nuovi volontari, quindi chi fosse interessato può chiamarci e collaborare".
"L'Atac – ha detto Massimo Belvederesi – è sempre più un'azienda di servizi a 360° e svolge una funzione sociale dopo l'acquisizione dell'azienda Farmacie. Siamo lieti di collaborare in questa occasione mettendo a disposizione i locali comunali e saremo lieti di collaborare anche a future iniziative sociali".
Successo e grande partecipazione per il convegno "Un brindisi per la prevenzione", organizzato dall'azienda vitivinicola e dolciaria Alberto Quacquarini in collaborazione con i medici dell'Area Vasta 3, che si è tenuto nella giornata di ieri, 23 maggio, presso palazzo Claudi a Serrapetrona.
Sono intervenuti, oltre a Mauro Quacquarini dell'azienda vitivinicola, il dott. Roberto Catalini, Direttore UOC Medicina di Macerata, il dott. Nicola Battelli, Direttore UOC Oncologia di Macerata e il dott. Alessandro Maccioni, Direttore dell'Area Vasta3.
Il convegno è nato dall'esigenza di dare una risposta a quanti quotidianamente si pongono domande sulla genuinità dei prodotti che mangiamo, sui prodotti che sono realmente nocivi alla salute e soprattutto sulle quantità, che fanno la differenza: dall'esigenza insomma di lanciare l'idea di una vera e propria "cultura del mangiare".
"Lavorando da anni nella produzione e distribuzione di prodotti vitivinicoli e dolciari - ha affermato Mauro Quacquarini - capita spesso che mi venga chiesto quanto possano far male ad esempio, i salumi, o i formaggi, o ancora il vino. Da qui l'idea di organizzare un convegno con medici qualificati che potessero dare delle risposte concrete. La premessa è che la dieta mediterranea è considerata in assoluto la migliore, che deve poi essere adattata in base alle esigenze personali di ogni singolo".
Il convegno ha creato inoltre la possibilità da parte del pubblico di intervenire in prima persona e, di porre quindi domande specifiche direttamente ai medici.
"Un grande ringraziamento - ha concluso Quacquarini - va poi al Direttore dell'Area Vasta3 Alessandro Maccioni e alla Fondazione Claudi, che ha messo a disposizione un palazzo meraviglioso, i quali hanno permesso la realizzazione di questo incontro".
Molti soddisfatti della riuscita del convegno anche i dottori Catalini e Battelli che ha ritenuto questo incontro un momento di conoscenza per i partecipanti in merito alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e oncologiche, anche attraverso delle buone abitudini alimentari: "Abbiamo avuto una soddisfacente risposta dal pubblico che è intervenuto attivamente con domande pertinenti e molto interessanti. Già precedentemente avevamo portato l'argomento nelle scuole e nelle piazze e cercheremo sempre più, anche attraverso i prossimi appuntamenti in programma, di diffondere l'importanza della prevenzione".
Effettuato il collaudo del nuovo mammografo digitale da poco installato permettendo in settimana la riapertura dell’attività del Servizio di Mammografia dell’Unità Operativa di Radiologia presso l’Ospedale di Civitanova Marche, diretta dalla dottoressa Carla Belleggia.
Il nuovo mammografo digitale, il cui costo ammonta a circa 184.000 euro, consentirà di acquisire immagini in tempi rapidi riducendo notevolmente il disagio per le pazienti.Lo strumento è dotato di una stazione di refertazione dedicata con monitor ad altissima risoluzione che fornisce immagini di elevata qualità.Il nuovo mammografo rappresenta l’ultima generazione del settore che unitamente a quello già installato presso l’Ospedale di Comunità di Recanati lo scorso ottobre migliora e innova l’imaging senologico in tutto il Distretto di Civitanova - Recanati.
Altri tre mammografi con le stesse caratteristiche stanno per essere installati presso gli Ospedali di Macerata, San Severino Marche e di Tolentino.Con tali acquisizioni la Direzione dell’Area Vasta 3 ha inteso rendere omogenea e all’avanguardia il servizio per la diagnosi del tumore al seno.Su tutti i mammografi entro breve sarà inoltre attivata la funzione di tomosintesi che andrà a migliorare la qualità e la visibilità delle lesioni, riducendo gli effetti di sovrapposizione dei tessuti. Tutto ciò potenzierà l’attività dello screening mammografico, riducendo i richiami per gli approfondimenti diagnostici.
Arriva anche a Macerata la discussa campagna di ProVita Onlus per i quarant’anni dell’introduzione della legge 194 sull’aborto in Italia.
Il camion vela e i manifesti di ProVita, dislocati in 100 province italiane, lanciano messaggi diversi. Da "Non sono un fatto politico, non sono un’invenzione della Chiesa. Sono un bambino, guardami", a "Tu eri così a 11 settimane. Tutti i tuoi organi erano presenti. Il tuo cuore batteva già dalla terza settimana dopo il concepimento. Già ti succhiavi il pollice. E ora sei qui perché la tua mamma non ha abortito", fino a quelli che indicano un'alternativa possibile all'aborto: "Mamma, non ti pentirai di avermi avuto…E se proprio non puoi tenermi con te, dammi in adozione, fammi vivere!".“
Promotore dell’iniziativa la onlus Pro Vita, recentemente al centro delle polemiche per il maxi-manifesto appeso a Roma e poi fatto rimuovere dall’amministrazione della sindaca Raggi.
"La parte del 'contratto' Lega-M5s per il Governo riguardante la sanità potrei averla scritta io". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, del Pd, a margine della presentazione di un report regionale sull'organizzazione dei servizi sanitari e sociali territoriali. Il governatore ha indicato vari punti del 'contratto' che coincidono con la visione della Regione: "rifiuta modello ospedalocentrico, parla della medicina per acuti come di una realtà che deve tenere insieme anche l'alta tecnologia, parla moltissimo del territorio del ruolo del medico di medicina generale da rivedere come perno dell'intero sistema".
"Dopo aver letto quella pagina sulla sanità, fatta molto bene, - ha osservato Ceriscioli - dico che la nostra impostazione del sistema sanitario va benissimo per i futuri sviluppi". Il presidente è rimasto sorpreso di come a livello locale M5s sostenga un modello "policentrico con tanti ospedali: dicono tutto il contrario rispetto a quello che è scritto a livello nazionale". (Ansa)
Gli Ospedali Riuniti di Ancona sono stati riconosciuti tra le eccellenze italiane idonee alla somministrazione dello Spinraza, l’unico farmaco efficace che ha reso la SMA, l’atrofia muscolare spinale, una malattia non più mortale! Il farmaco va infatti somministrato secondo specifici protocolli ed in centri autorizzati per competenze consolidate sulla patologia e per la multidisciplinarietà della presa in carico dei malati. Il Reparto di Neuropsichiatria Infantile del Salesi, diretta dalla Dr.ssa Nelia Zamponi e il Centro Malattie Neuromuscolari di Torrette diretto dal Prof. Leandro Provinciali, sono stati riconosciuti idonei alla somministrazione del prezioso farmaco. Le equipe di entrambi i centri si sono velocemente attivate, consentendo la somministrazione dello Spinraza sia a bambini sia ad adulti affetti da SMA.
“Un traguardo significativo per l’A.O. Ospedali Riuniti di Ancona e per la Regione Marche” - ha dichiarato Roberto Frullini, Presidente della Fondazione Paladini, attiva da 10 anni nel campo delle malattie neuromuscolari – “Entrambe le istituzioni hanno realmente compreso la necessità di affrontare le Malattie Neuromuscolari in maniera specifica ed eccellente migliorando la qualità della vita dei marchigiani e dei tanti pazienti delle regioni limitrofe affetti da queste patologie”
L’atrofia muscolare spinale (Sma) è una patologia neuromuscolare caratterizzata dalla progressiva morte dei motoneuroni, le cellule nervose del midollo spinale che impartiscono ai muscoli il comando di movimento.
Lo scorso 27 settembre 2017, data storica per le persone malate di SMA e per i tanti genitori dei bambini affetti dalla forma più grave, l’AIFA ha dato il via libera alla commercializzazione di Spinraza, l’unico farmaco efficace che ha reso questa malattia non più mortale. L’approvazione della terapia ha comportato in Italia anche la definizione di nuovi standard di cura, la cui applicazione ha richiesto la messa in campo di risorse per la formazione dei centri che somministreranno la terapia. La fase di sperimentazione ha dimostrato una riduzione del rischio di mortalità del 50%, la respirazione in molti casi è tornata autonoma e la degenerazione della malattia a livello motorio è rallentata. Alcuni bambini del gruppo trattato con Nusinersen (principio attivo di Spinraza) hanno raggiunto un controllo completo del capo, della capacità di rotolare, di sedersi e di mantenere la posizione eretta. Non si tratta ancora di una cura definitiva, ma di grande impatto nell’aspettativa di vita dei malati, considerando che la SMA, nelle forme più gravi, colpisce bambini che già a pochi mesi di vita devono respirare con la tracheostomia e nutrirsi per via enterale attraverso la PEG.
Dal M5S di Tolentino, Civitanova Marche, Recanati, Potenza Picena, Matelica, San Severino Marche e dai simpatizzanti M5S di Pollenza, Montecosaro, Mogliano, Corridonia, Morrovalle, Caldarola, Colmurano, Camerino riceviamo
"In questi giorni, leggiamo dichiarazioni francamente fuori da ogni logica ambientale, sanitaria e politica da parte di alcuni amministratori come il Sindaco di Macerata, Carancini, circa l’inquinamento di una porzione di terreno dove sorgerà l’Ospedale Unico Provinciale.
Il Sindaco di Macerata dichiara che esso riguarda solo una ridotta superficie del terreno, ma le sue dichiarazioni sono in contrasto con quelle del Presidente della Provincia Pettinari che invece ipotizza un reato ambientale.
Come Movimento 5 Stelle consideriamo inaccettabili le dichiarazioni atte a sminuire la gravità dei fatti, in quanto è noto a tutti che l’ospedale verrà edificato nei pressi di un ex discarica, dove, a detta di molti abitanti di Macerata, negli anni che vanno tra i 60 e i 90 è stato buttato di tutto, in seguito interrato. Già è assurdo parlare di costruzione di una nuova struttura ospedaliera (Ospedale Unico Provinciale), in una situazione sanitaria precaria ed insoddisfacente come la nostra, figurarsi edificare una struttura atta alle cure e alla salute dei cittadini in un sito malsano come la Pieve.
Riteniamo irrispettoso verso l'intelligenza dei cittadini, le sue affermazioni del tipo: “Prendendo in esame i parametri per zone commerciali ed industriali non sforerebbero nemmeno” (riferendosi alle diossine e metalli pesanti). Quella frazione, La Pieve, NON E’ zona commerciale ed industriale, non vi sono industrie, ma, terreni agricoli ed abitazioni, quindi, i parametri di cui parla, non sono consoni.
Infine troviamo irricevibili le promesse di bonificare quel terreno, con soldi pubblici, soldi dei cittadini. Nel nostro ordinamento giuridico, vige una legge in base alla quale: “chi inquina paga”. Ci si aspetta da un Sindaco e da chiunque rivesta un ruolo istituzionale, la dichiarazione di un impegno nella ricerca dei responsabili del reato. Le norme impongono all’Amministrazione l’obbligo di individuazione del soggetto responsabile dell’inquinamento e l’emanazione della conseguente ordinanza di diffida alla bonifica.
Constatato ad oggi l’inquinamento di una parte di terreno (e l’altra parte in corso di accertamento), questa area andrebbe comunque bonificata, al di là della costruzione o meno dell’Ospedale Unico. Non si può lasciare un’area contaminata e pensare di bonificarla “solo SE…”. Una volta purificata e resa idonea, dovrebbe essere restituita ai Cittadini.
Che dire infine di Ceriscioli, anche lui con la convinzione che se la zona inquinata è minima, andranno avanti con il progetto dell'Ospedale della Pieve. Un Presidente di Regione, che non risponde nemmeno alle domande di chiarimento di un consigliere regionale del suo partito, circa l’identità del proprietario dell’area sito del nuovo ospedale e del costo di acquisto di essa. Come Movimento 5 Stelle, non vogliamo entrare nella logica partitica e campanilista, che risulta essere l’unico interesse che anima la diatriba della collocazione dell’Ospedale Unico, ma ci teniamo a puntare l’attenzione sull’ambiente e sulla salute, uniche, vere priorità per il bene comune e per il miglioramento della qualità di vita dei cittadini."
Al via i lavori di condizionamento del reparto di Cure Intermedie presso l'ospedale di Comunità di Recanati, così come annunciato dal Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e dal Direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni in occasione dell’inaugurazione del nuovo reparto di Dialisi.
L’inizio dei lavori è previsto tra mercoledì 16 e giovedì 17 maggio per una durata complessiva di circa 90 giorni lavorativi da svilupparsi su tre fasi. Il reparto interessato si trova al primo piano ed è accreditato per 40 posti letto di Cure Intermedie, di cui 10 gestiti dai Medici di Medicina Generale presenti all’interno della struttura ospedaliera.
Inoltre dopo l’evento sismico che ha colpito l’entroterra maceratese, nello stesso piano, sono stati attivati anche posti letto utilizzati dalla RSA di San Ginesio.
Il reparto si sviluppa su una superficie di circa 1500 metri quadrati ed ha una conformazione strutturale che permetterà la chiusura parziale con climatizzazione per blocchi funzionali. Si partirà dall'ala che sovrasta la nuova Dialisi previo lo spostamento di 20 posti letto. Una volta terminati i lavori di climatizzazione di questa prima parte, si procederà con i lavori di condizionamento di tutto il corridoio di destra che ospita altre camere di degenza, la palestra, la farmacia, i servizi igienici, lo studio medico, la sala d'attesa e altro.
Infine, la terza e ultima fase riguarderà la climatizzazione di tutto il settore che ospita gli ambulatori medici, gli studi medici di medicina generale, la medicheria nonché l’ambulatorio cardiometabolico.
La fine di tutti i lavori di climatizzazione è prevista per il 15/20 luglio 2018, ma già per il 20/25 giugno tutta l’area di degenza sarà perfettamente climatizzata. L'importo dei lavori e di 330.000 euro da assoggettare a ribasso d'asta.
Oggi, 12 maggio, si celebra in tutto il mondo la Festa dell’Infermiere. Infatti, in questo giorno del 1820, nasceva Florence Nightingale fondatrice dell’infermieristica moderna. L'Ordine delle professioni infermieristiche di Macerata come ogni anno ha voluto festeggiare l'evento incontrando i colleghi per una iniziativa di formazione. Più di 100 infermieri si sono radunati per parlare ed aggiornarsi sul tema delle ulcere vascolari, patologia in enorme aumento nella popolazione.
La location è stata la sala riunioni delle cucine Lube a Passo di Treia, azienda sempre disponibile ad ospitare per eventi gli infermieri della provincia. I relatori sono stati infermieri specialisti sull'argomento e medici esperti ed altamente competenti in varie branche operanti nell’area vasta n. 3 di Macerata. Come ha detto il Presidente dell ordine all apertura dei lavori, l obiettivo per L infermiere di oggi è crescere nelle competenze e dare quindi una migliore assistenza ogni giorno ai nostri pazienti rimanendo però ben saldi ai nostri valori assoluti.
L’alto livello di qualità e spessore della manifestazione è stato molto gradito da tutti i presenti che sono sicuramente tornati al proprio lavoro con un bagaglio professionale e di esperienza migliore. Il prossimo appuntamento per gli infermieri maceratesi è il 18 maggio presso l’aula magna dell’istituto commerciale di Macerata dove insieme ai docenti e studenti del corso di laurea in infermieristica Polo di Macerata dell’Università Politecnica delle Marche, si incontreranno per parlare di infermieristica applicata alla medicina di genere.
Con questo appuntamento si chiude il mese di maggio in cui l'Ordine delle professioni infermieristiche ha voluto onorare la figura dell infermiere con eventi che dimostrano come da sempre l'infermiere sia dalla parte del cittadino e lavori per la sua salute.
Sandro Di Tuccio
Dieci posti letto in più per pazienti con patologie acute per le strutture ospedaliere dell'area vasta 3, quella afferente al Maceratese. In particolare 5 posti letto in più all'ospedale di Macerata ed altri 5 a quello di Civitanova Marche. A stabilirlo è l'ultima delibera della Giunta regionale, del 23 aprile scorso, passata al vaglio della commissione Sanità questo pomeriggio e che l'ha approvata. "Una decisione importante per il territorio, che risponde alle esigenze dei cittadini, migliorando il servizio sanitario regionale, essendo anche il frutto di un'attenta analisi del fabbisogno della provincia e dei suoi abitanti". Questo il primo commento del vice capogruppo in Consiglio regionale, Francesco Micucci, che aggiunge: "Quest'atto concreto è la dimostrazione di quanto ho sempre affermato e sostenuto, nonostante le accuse e le critiche dell'amministrazione comunale di Civitanova Marche ed in particolare del suo sindaco Fabrizio Ciarapica, e cioè che la struttura ospedaliera di Civitanova sarebbe stata al centro di misure di potenziamento da parte della Regione Marche e di aumento dei posti letto. Questa delibera mette a tacere qualsiasi chiacchiera o polemica e sottolineo che l'aumento della disponibilità degli spazi di degenza è solo l'ultimo degli interventi che hanno interessato il nosocomio cittadino".
Micucci ricorda il trasferimento della rianimazione e dell'Utic nei nuovi locali Dea, la realizzazione della camera di criocongelamento, da utilizzare per la conservazione delle cellule staminali, il progetto esecutivo per la realizzazione della camera sterile per la cura delle leucemie acute. E ancora, nel programma di medio termine: l'acquisto di una nuova risonanza magnetica, il trasferimento dell'Unità operativa di Oncologia e di Allergologia e la realizzazione del nuovo centro trasfusionale e l'ampliamento dei laboratori analisi ed infine il completamento del Dea ed il blocco operatorio.
Ora l'aumento dei posti letto per acuti. In particolare, nell'ospedale di Civitanova saranno attivati 5 nuovi posti letto a supporto della potenziata attività di emergenza, portando così la struttura a 191 posti. Gli altri 5 posti previsti per l'area vasta 3 andranno a Macerata, che dunque, complessivamente, raggiunge quota 375, in considerazione dell'attività di emergenza legata alla Breast Unit, alla radiologia interventistica in via di realizzazione e quale hub regionale per la terapia del dolore. Si consolida la specializzazione della struttura di San Severino Marche, che vede invariati i propri posti letto, per la cura e l'assistenza dei pazienti post acuti.
Il progetto è stato ambizioso fin da subito, affinché la perdita “strutturale” causata dal terremoto non determinasse la fine dei servizi ma, al contrario, un potenziamento e un rafforzamento dell’assistenza alla comunità sanginesina. Così, dopo la firma di ieri, che ha siglato l’accordo tra Croce Rossa Italiana e Regione Marche, il primo passo verso una nuova Residenza sanitaria di tipo B a San Ginesio è stato compiuto. Nel dettaglio, la CRI provvederà alla realizzazione della parte relativa agli uffici amministrativi all’interno del progetto generale che, complessivamente, porterà nel centro storico del paese una "Casa della salute integrata socio sanitaria di oltre 40 posti dedicati a RSA, Residenza protetta e Residenza protetta Alzheimer; centro diurno per anziani non autosufficienti; Ambito sociale XVI e Distretto sanitario. “Ambito sociale e distretto lavoreranno insieme - ha spiegato Valerio Valeriani, coordinatore dell’ Ambito territoriale sociale XVI dell’Unione Montana dei Monti Azzurri - I nostri assistenti sociali insieme a operatori del distretto coopereranno per la gestione. Sarà predisposto un punto unico di accesso ai servizi per i cittadini, e nella stessa strutturasi troveranno i nostri uffici amministrativi, gli ambulatori e i medici di medicina generale”.“ La rinascita della RSA, con posti più che raddoppiati, è un risultato straordinario per San Ginesio - ha dichiarato il vicesindaco Eraldo Riccucci - Dobbiamo ringraziare per questo tutti i soggetti coinvolti, e in particolare la Croce Rossa Italiana per la sua generosità”.
“Per noi è una grossa sfida e un grande orgoglio perché vediamo riconosciuto il nostro valore da parte di tutti i donatori - ha commentato Fabio Cecconi , presidente regionale CRI - Per questa regione la CRI ha potuto fare molto. Il 55% delle donazioni è stato investito nelle Marche, sia per interventi di sostegno alla CRI regionale sia, e soprattutto, in ambito sociale con interventi su strutture esclusivamente pubbliche. Questo di San Ginesio è l’ultimo intervento calendarizzato, e ci teniamo molto”.
Presente alla firma di ieri il presidente della Regione Marche, Lica Ceriscioli che ha evidenziato come “la forza del progetto di San Ginesio è quella di mettere il più possibile insieme parte sociale, sanitaria, assistenziale, facendo coincidere ambito sociale e distretto sanitario per un servizio completo alla persona”, e che “anche in questo caso è evidente che la ricetta farmacologica della Ricostruzione è la collaborazione”. Infine il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti, ha ricordato come l’idea sia nata da un comune sentire con il sindaco Mario Scagnetti, che con forza ha portato avanti l’idea della Casa della salute, e ha fatto appello perché “non vengano dimezzati gli ambiti”, dichiarando anche che tre Unioni montane (Monti Azzurri, Marca di Camerino e Potenza, Esino, Musone) e ambiti, Gentilucci e Matteo Cicconi sono pronti ad unirsi e a fare un unico distretto”
Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha inaugurato all'Ospedale di Civitanova la Camera di Criocongelamento per la conservazione delle cellule staminali emopoietiche, realizzata al pianoterra del nuovo corpo di fabbrica adiacente ai locali dove verrà realizzato il nuovo Centro Trasfusionale.
Una struttura indispensabile per la realizzazione dei trapianti di cellule staminali per i pazienti affetti da patologie neoplastiche ematologiche che va a completare il percorso diagnostico-terapeutico delle stesse. "Una bella giornata per la sanità marchigiana e per una struttura che si caratterizza per i servizi di eccellenza" ha detto Ceriscioli. Dal 1998 presso la Uo di Medicina ed Ematologia dell'Ospedale di Civitanova Marche vengono eseguiti trapianti di cellule staminali, fino ad oggi ne sono stati realizzati quasi 200. La Fondazione Carima ha finanziato la struttura con 148 mila euro, l'Av 3 con 81 mila euro.
(Fonte Ansa)
ONDA, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, in occasione della Festa della mamma, promuove un Open Day dedicato alle Malattie Reumatiche Autoimmuni.L’Ospedale di Civitanova Marche, che fa parte del Network Bollini Rosa, ha aderito al progetto Open Day offrendo alla popolazione femminile, il giorno 11 maggio dalle ore 8.30 alle ore 12.30, presso la Sala Riunioni della Direzione Medica Ospedaliera, un incontro dedicato alle “Malattie Reumatiche Autoimmuni e Fertilità”, patologie tipicamente femminili che si manifestano tra i 15 e i 45 anni in grado di condizionare la qualità della vita delle donne.
Tali patologie, presenti nel periodo più florido e riproduttivo del genere femminile, possono generare tematiche complesse e molto sentite dalle giovani donne, in particolare sulla salute riproduttiva e la pianificazione familiare.
Questa iniziativa permetterà alle pazienti di incontrare gli specialisti, dott.ssa Patrizia Del Medico e dott. Francesco Giorgetti dell’U.O.C. di Medicina Interna ed esperti nel settore, che saranno disponibili a rispondere alle domande sull’argomento con possibilità di colloqui individuali, se richiesti.
Al centro commerciale Cityper, presso la Casa della salute della Croce verde di Macerata, gli studenti del corso di laurea in Infermieristica di Macerata dell'Università Politecnica delle Marche in collaborazione con l'Ordine delle professioni infermieristiche di Macerata, hanno dato vita ad una due giorni di educazione sanitaria sulla medicina di genere per la prevenzione delle malattie cardiovascolari nelle donne. Sono stati distribuiti depliant informativi, sono stati raccolti dati statistici, è stata misurata la pressione arteriosa alle donne di tutte le età che hanno aderito al progetto. Sono stati inoltre forniti consigli su attività fisica, alimentazione e corretto stili di vita per garantire a tutti una buona salute.
Domani si ripete la giornata sempre al Cityper di Macerata dalle 15 alle 19. L'obiettivo è fare educazione sanitaria in maniera capillare perché come dice lo slogan della manifestazione “donna abbiamo a cuore la tua salute”.
Le malattie cardiovascolari e oncologiche sono le prime cause di morte nelle popolazioni industrializzate. La ricerca farmacologica sta sviluppando trattamenti sempre più efficaci per aumentare le percentuali di guarigione o allungare sensibilmente la v ita ai pazienti affetti da queste malattie. Un ruolo determinante è dato dalla prevenzione e in particolare da un corretto stile di vita. Si valuta che circa un terzo dei tumore potrebbe essere evitato seguendo un corretto stile di vita e altrettanto si può dire per le patologie cardio-vascolari. Sempre più spesso si assiste a una divulgazione, talvolta imprecisa e non suffragata da dati scientifici, su “suggerimenti” alimentari in grado di prevenire o, addirittura, curare patologie serie e talvolta molto gravi.
Prendendo spunto da questo, le Uoc di Oncologia e Medicina di Macerata hanno pensato di coinvolgere le cantine della provincia per un progetto di prevenzione oncologica e cardio-vascolare chiamato “Un brindisi per la prevenzione”. Verranno organizzati una serie di incontri nelle cantine stesse per discutere sul ruolo fondamentale dello stile di vita (alimentazione, attività fisica, peso corporeo…) per prevenire o curare le malattie oncologiche e cardio-vascolari. Per mettere in tutto il progetto verranno coinvolte le istituzioni locali (compresi i Comuni interessati), l’Asur, le associazioni sportive e il volontariato, oltre ovviamente le principali cantine della provincia, le Uoc di Medicina e Oncologia di Macerata e soprattutto la popolazione.
Il progetto è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte, oltre al direttore dell'Area Vasta 3 dell'Asur Marche, Alessandro Maccioni, Roberto Catalini, primario dell'Unità complessa di Medicina di Macerata, Nicola Battelli, primario di Oncologia dell'Area Vasta 3, Franco Sopranzi, primario di Nefrologia sempre dell'ospedale maceratese, Riccardo Centurioni, primario di Medicina a Civitanova, e Mauro Quacquarini dell'omonima azienda vitivinicola di Serrapetrona.