Covid-19: l'epidemia in provincia di Macerata nei grafici di Petro

Covid-19, calano i contagi come effetto della zona gialla: l'analisi dell'ingegner Petro

Covid-19, calano i contagi come effetto della zona gialla: l'analisi dell'ingegner Petro

Cari lettori bentornati al nostro consueto appuntamento. La settimana scorsa è entrato a pieno regime l'effetto della zona gialla quindi ristoranti chiusi la sera, didattica a distanza e coprifuoco notturno. I risultati che abbiamo avuto questa settimana vanno oltre le mie più ottimistiche aspettative. I nuovi positivi giornalieri nelle Marche sono scesi del 30% in una settimana, e non dovrebbe essere dovuto dal solo "fare meno tamponi" poichè la settimana precedente avevamo una media del 33% di tamponi positivi contro il 26% medio di questa settimana, quindi è una riduzione reale dei contagi. Per le Marche questo indicatore ha ancora senso mentre, per le regioni del Nord che utilizzano i tamponi rapidi (non inclusi nei dati comunicati) il rapporto positivi/testati perde significato. Anche a livello nazionale vediamo un inizio di discesa dei casi ovvero un calo dell'8%. Quindi, restrizioni come la zona gialla, potevano anche essere sufficienti per una regione come la nostra, se prese in tempo: sarebbe bastato che le restrizioni del 24 ottobre fossero state anticipate di 1 o 2 settimane e non avremo avuto certamente necessità di zone Arancioni o particolari restrizioni oltre quelle del 24 Ottobre. Le terapie intensive, ricoveri e decessi come sappiamo seguono i contagi con una settimana di ritardo e vediamo che la crescita delle terapie intensive scende ad un 10% settimanale che porta a 7 settimane il tempo di sopravvivenza del sistema sanitario prima del crack, ma iniziando a vedere un calo dei contagio è plausibile che questa settimana inizieranno a scendere anche le terapie intensive. Le Marche sono state, dopo la Liguria, la miglior regione per calo dei contagi il che ci proietta in alto, al secondo posto della classifica. Ricordiamo che gli effetti della zona arancione li inizieremo ad intravedere alla fine di questa settimana e si paleseranno completamente solo in quella successiva quindi potremo anche presupporre un ulteriore calo. Quello nella nostra regione che rimane preoccupante è che le strutture "ordinarie" sono finite e non resta che la riconversione degli ospedali in covid hospital, come successo a Marzo, in caso di incremento ulteriore dei contagi. Personalmente sono confidente che la prossima settimana si libereranno varie risorse ospedaliere. Nel resto d'italia vediamo che l'Umbria ha avuto un calo simile al nostro e che anche le regioni in zona rossa hanno registrato importanti cali nei contagi anche se ancora di entità lontana rispetto a quelli che abbiamo avuto ad aprile. Questa seconda ondata dovrebbe farci capire ancora come il tempismo sia la cosa più importante anche di più che costruire ospedali perchè nessun sistema sanitario può reggere una crescita esponenziale del raddoppio settimanale, basta anticipare le chiusure di una settimana per dimezzare le risorse ospedaliere richieste, anticiparle di 2 significa ridurle del 75% come anche evitare decessi inutili e con restrizioni minori.  

24/11/2020 13:13
Covid-19, gli effetti nelle Marche del dpmc del 24 ottobre analizzati nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, gli effetti nelle Marche del dpmc del 24 ottobre analizzati nei grafici dell'Ingegner Petro

Cari lettori bentornati alla nostra rubrica, purtroppo le speranze della scorsa settimana sono state in parte disilluse. Il contagio seppur lentamente continua a crescere: abbiamo avuto un incremento del 17% dei casi, più alto della media nazionale. Un'oscillazione verso l'alto dopo una grossa discesa è nell'ordine delle cose, però lascia un pò di amaro in bocca. Oramai si è completamente palesato l'effetto del dpcm attivo dal 24 ottobre, ovvero una chiusura light con bar aperti il fine settimana. In quel periodo alcune regioni avevano preso già provvedimenti più stringenti come Campania, Sardegna e Lombardia; mentre altre litigavano ancora per tenere aperti i ristoranti la sera (Bolzano) e piste da sci (Valle d'Aosta). Guarda caso le ritroviamo come le 2 regioni più colpite d'Italia. Il rallentamento è evidente, ma purtroppo le misure sono state prese quando il tracciamento era praticamente già saltato ovunque, con strutture ospedaliere già sotto pressione. La prossima settimana vedremo in atto l'effetto della prima divisione in zone. In pratica, per quel che riguarda le Marche, il coprifuoco notturno. Sinceramente non credo che sia una norma che porti particolari benefici, mentre per vedere gli effetti della zona arancione dovremo aspettare fine novembre. I nodi principali sono stati quelli che evidenziavo fin dall'inizio, ovvero le scuole senza mascherina in classe ed i luoghi al chiuso senza mascherina, come bar, ristoranti e palestre. Non penso che come efficacia fra zona rossa ed arancione cambi molto specie in contesti di piccoli paesi come la nostra Regione. La corsa delle terapie intensive rallenta ancora dello stesso passo di come erano rallentati i contagi la settimana precedente. Anche i decessi stanno rallentando: il loro incremento si assesta al 30% settimanale. Da ciò si desume come il picco dovrebbe verificarsi tra 3-4 settimane.  Il punto è chiaro: si possono potenziare quanto si vuole le strutture ma, se il contagio è lasciato libero, in poco tempo il sistema collasserebbe anche se avessimo il doppio di ospedali e personale o anche il quadruplo. Quadruplicare le risorse quando il virus è in corsa libera darebbe solo 20 giorni in più prima del collasso. Riprendo un grafico che ogni tanto tiro fuori, la letalità media a 6 giorni. Vediamo come l'indice abbia ricominciato a salire dallo 0.8% di questa estate all'1.7% attuale: questo dato è un misto di tracciamento saltato, che ci porta a perdere anche un 50% di casi reali, e di maggiore carica virale che porta ad ammalarsi in maniera più grave. La tabella si riempie sempre più di arancione e rosso tanto che di giallo ne rimane ben poco. Non essendosi arrestata la corsa dei contagi, ma solo rallentata, era solo questione di tempo affinché la regione Marche dovesse prendere provvedimenti più stringenti. I dati dei ricoveri di questa settimana in alcune regioni, tipo la nostra, sono falsati per il cambio di conteggio, ovvero non si contano più i ricoveri in pronto soccorso. Dai dati quotidiani della regione notiamo che 36 degli 86 ricoveri in pronto soccorso delle Marche sono nella provincia di Macerata. Fattore che evidenzia come il Maceratese sia particolarmente sotto pressione con i ricoveri ed i casi gravi. In qualche regione si inizia ad intravedere un calo dei contagi, seppur molto lieve, mentre le terapie intensive rimangono in crescita ovunque. A livello nazionale forse vedremo qualche differenza significativa la prossima settimana con gli effetti delle prime zone rosse ed arancioni mentre, come detto, per noi ci vorrà fine mese. Con questo quadro purtroppo resta difficile sperare in un sereno Natale. molto dipende sempre dal nostro comportamento.  

17/11/2020 13:33
Covid-19, gli effetti nelle Marche delle ultime chiusure analizzati nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, gli effetti nelle Marche delle ultime chiusure analizzati nei grafici dell'Ingegner Petro

Bentornati cari lettori al nostro consueto appuntamento per discutere della precedente settimana e capire cosa ci aspetterà per il futuro. Dopo molti articoli pessimisti finalmente posso osare qualche termine ottimistico, si inizia a vedere un calo sostanzioso dei nuovi contagi e dobbiamo pensare che le restrizioni in vigore dal 26 ottobre sono visibili solo negli ultimissimi giorni indicativamente solo dai dati di sabato 8 novembre pertanto possiamo auspicare che saranno pienamente visibili in questa settimana. Notiamo come dai raddoppi settimanali a cui eravamo abituati siamo passati ad un aumento del 20% nazionale e del 10% nella regione Marche, ancora ovviamente questo effetto si inizierà a vedere veramente nelle terapie intensive fra questa settimana e la prossima. Su questo argomento quelli come me che si dilettano nell'analizzare la situazione c'è chi vede il rallentamento finora accaduto come un effetto di saturazione dei posti in terapia intensiva. Personalmente invece mi sento di essere ottimista e pensare che il calo che vediamo nella crescita dei ricoveri sia legato ai minori contagi e che nei prossimi giorni vedremo un calo ancora più marcato dei ricoveri critici e magari una loro stabilizzazione.  Vediamo come dicevamo che la crescita dei contagi ha subito un brusco rallentamento e spero la prossima settimana di potervi descrivere la tanto agognata inversione. Vediamo che l'inizio del rallentamento dei contagi di due settimane fa ha portato al rallentamento di decessi e terapie intensive in quella scorsa pertanto è auspicabile che il sostenuto calo dei contagi della precedente fermerà molto la corsa di terapie intensive in questa settimana appena cominciata. Nella classifica regionale ho inserito i colori della classificazione zone del governo, mettendo quelle note al momento dell'articolo, la Campania è in bilico. La posizione nella nostra classifica non è molto indicativa di come si verrà classificati , possiamo vedere in genere che sono più colpite giustamente quelle nel fondo della classifica ma paradossalmente anche le prime. Da come si è capito vengono presi in considerazione vari indicatori tra cui crescita contagi e ricoveri e la disponibilità di posti letto, quest'ultimo fatto penalizza molto il meridione. La nostra regione fortunatamente è fra quelle in cui è maggiormente rallentato il contagio anche se si registra ancora un elevato incremento di ricoveri che fortunatamente si riescono a gestire anche grazie alla presenza del Covid Hospital. Ero molto sorpreso di come inizialmente Bolzano non fosse zona rossa infatti la perdita di tempo nell'attuare restrizioni severe gli fa prendere la maglia nera di questa settimana con oltre lo 0.1% giornaliero medio di contagio della popolazione, una progressione tremenda che se non arrestata porterebbe la situazione totalmente fuori controllo in 2 settimane. Peggiora sensibilmente il Piemonte, nella parte alta della classifica vediamo che la zona Rossa ed arancio viene data a chi ha mostrato un alto incremento di casi facciamo notare anche come la situazione in Sardegna si sia stabilizzata dopo i danni provocati dal turismo estivo e dai signori della movida sconsiderata.

10/11/2020 13:09
Covid-19, i contagi continuano a correre: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, i contagi continuano a correre: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Bentornati cari lettori a questa cronaca settimanale. Purtroppo i contagi continuano a correre a ritmo sostenuto, ma meno della scorsa settimana.Rispetto ai raddoppi a cui eravamo purtroppo abituati, la settimana precedente abbiamo avuto un incremento di circa il 60% dei nuovi contagi con la nostra regione che si assestata circa alla media nazionale. Vediamo finalmente nel nostro grafico che oltre i contagi hanno iniziato a rallentare la loro crescita anche i ricoveri in terapia intensiva, questi effetti non dovrebbero essere ancora collegati all'ultimo DPCM ma a qualcosa accaduto prima , probabilmente ad una maggiore attenzione della popolazione e le primissime restrizioni, questa settimana dovremo vedere il riflettersi di questi cambiamenti anche sui ricoveri, invece sui contagi dovremo iniziare ad apprezzare concretamente gli effetti dell'ultimo DPCM ovvero 75% didattica a distanza e chiusura locali alle 18. Abbiamo 2022 ricoverati in terapia intensiva proiettando una crescita del 50% settimanale andremo in sofferenza fra circa 3 settimane, in pratica siamo riusciti a guadagnare quasi una settimana di tempo, speriamo di poter vedere migliorare le proiezioni nella prossima puntata. Notiamo ancora il trend di riduzione del rapporto ricoveri su persone positive mentre continua a salire la porzione di ricoveri in terapia intensiva, questo purtroppo significa che sono cambiati i criteri per il ricovero, vengono ricoverate solamente persone in condizioni abbastanza gravi vedendo i dati regionali sulle terapie semi intensive circa doppie a quelle intensive potremmo estrapolare che una persona ricoverata su 3 è in condizioni critiche e sta lottando per la vita. Nella classifica regionale a cui ho aggiunto gli attuali positivi per milione di abitanti ed i decessi della seconda ondata sempre rapportati alla popolazione, vediamo come la situazione in Val D'Aosta sia davvero critica, l'1.6% della popolazione oggi risulta infetta ma probabilmente lo sarà oltre il 3%, dall'inizio della seconda ondata sono morte 262 persone per milione di abitanti contro i 59 della media nazionale e certamente ne moriranno molti altri a causa dell'impennata di ricoveri, lo 0.13% della popolazione risulta ricoverata, La Lombardia sta ricadendo nell'incubo assieme a Bolzano che superano la Liguria. La nostra regione mantiene stabile il settimo posto.L’Irlanda ha fatto un lockdown chiudendo tutto tranne scuole e luoghi di lavoro, divieto di spostamento oltre 5km e come vediamo i risultati sono stati evidenti. La Germania chiude locali e ristorazione lascia aperte le scuole ma hanno preso queste decisioni nella situazione che noi avevamo la prima settimana di ottobre quando se leggete i miei articoli avevo iniziato a dire che occorrevano strette specie sulla scuola. Personalmente ritengo che le scuole siano stato un grande catalizzatore di contagi perchè a differenza della Germania i nostri ragazzi erano in classe senza mascherina perfino alle superiori , in Germania era imposta fin dalla quinta elementare. Dai dati a disposizione notiamo anche che il tasso di positività degli insegnanti sia cresciuto da ottobre ben più che la media della popolazione pertanto oltre che i trasporti nelle classi senza mascherine si aggirava il contagio. Speriamo che le misure di Dad parziale e chiusura alle 18 dei locali siano sufficienti, anche se nutro qualche dubbio e visto il ritardo con cui sono state prese, saranno necessarie ulteriore strette. Molte regioni hanno messo la Dad completa per le superiori e sinceramente occorre più che coprifuochi notturni che portino alla chiusura di bar e ristoranti poiché purtroppo rimangono uno dei veicoli di contagio maggiori.  

03/11/2020 13:00
Covid-19, la settimana "nera" delle Marche: l'andamento del virus nell'analisi dell'ingegner Petro

Covid-19, la settimana "nera" delle Marche: l'andamento del virus nell'analisi dell'ingegner Petro

Cari lettori, bentrovati al consueto appuntamento settimanale con il racconto dell'epidemia. Purtroppo la nostra regione questa settimana, dopo il Trentino, è stata in assoluto la peggiore con un pauroso aumento del 130% circa di contagi e ricoveri, numeri che ci iniziano a portare ben lontano dalla posizione di isola felice che avevamo ad agosto. In compenso si inizia ad intravedere un piccolo rallentamento della corsa dei contagi a livello nazionale. Questo dato non è certo dovuto all'ultimo Dpcm, di cui vedremo i primi effetti solo la prossima settimana, ma probabilmente un misto fra le chiusure effettuate da De Luca e Fontana. Nel grafico degli indici vediamo una lieve conferma che forse qualcosa stia cambiando. Abbiamo contagi e terapie intensive che stanno rallentando mentre i decessi hanno avuto un forte rialzo a seguito ovviamente di quello pauroso dei contagi della scorsa settimana. Parliamo a questo punto di numeri, un famoso virologo ha affermato in tv che i sintomatici sono solo il 5%. Mi chiedo come questi signori possano fare il loro mestiere e come si permettano di andare sui media nazionali dicendo simili baggianate che tendono solo ad alimentare comportamenti scorretti e le bizzarre idee negazioniste. Il 5% sono il numero di positivi ricoverati con sintomi, generalmente quindi in condizioni gravi che richiedono un'assistenza ospedaliera e di questi oltre il 10% è in terapia intensiva. Se guardiamo la nostra regione oltre il 25% dei ricoverati (dunque circa un 1.3% dei positivi) è in condizioni critiche, ovvero in terapia intensiva o sub intensiva. Nei ricoveri rispetto ai positivi notiamo una leggera flessione mentre, in proporzione, aumentano i ricoveri gravi. Questo segnale è contraddittorio e le motivazioni possono essere due: la prima è che sono cominciate più dimissioni dagli ospedali, la seconda (e purtroppo ce lo fa sospettare il recente servizio della trasmissione Report) riguarda le strutture sanitarie che iniziano ad essere al collasso, con pazienti che vengono tenuti ore in isolamento nelle ambulanze.La settimana nera della nostra regione ci fa precipitare in classifica al settimo posto ma con una grossa tendenza al peggioramento. Lo screening nizia a soffrire moltissimo con il 20% di positivi sulle nuove diagnosi, ma vediamo regioni come Liguria e Valle d’Aosta che sono al 40 - 50% (praticamente le stesse percentuali di marzo). Buffo come regioni dove i contagi sono parecchio elevati come il Trentino e la Valle d'Aosta siano quelle che spingano di più per ottenere deroghe e poter fare più aperture, potremo definirlo un simposio di incoscienza.Signori la situazione non è grave. Le misure prese dal governo sono, da un lato tardive e dall'altro forse troppo leggere per la gravità della situazione e del trend che se continua così non lascia che 3 settimane prima di ricadere nella situazione di marzo. Non sarei sorpreso se il governo entro questo fine settimana, o entro il prossimo, predisponga chiusure ancora più stringenti.Chiudo con una nota di speranza: si sta osservando come uno dei vaccini in via di sperimentazione abbia una forte risposta immunitaria nei soggetti anziani, forse potrebbe essere la svolta e per Natale dovrebbero arrivare le prime 2 o 3 milioni di dosi, stando alle dichiarazioni che si possono raccogliere.  

27/10/2020 12:57
Covid-19, arriva il "previsto" peggioramento nelle Marche: l'analisi dell'ingegner Petro

Covid-19, arriva il "previsto" peggioramento nelle Marche: l'analisi dell'ingegner Petro

Bentornati al nostro consueto appuntamento cari lettori, purtroppo la situazione è sempre più allarmante. Finché solo io e pochi altri, fin da quest'estate, avvisavamo come qualcosa stesse cambiando in peggio molti mi additavano come "gufo" o "terrorista del covid", ma il problema è che ora si sta conclamando tutto e, sinceramente,  in maniera molto più rapida di come potessi prevedere. Come vediamo l'indice di contagio nazionale si attesta a 2 ovvero abbiamo il doppio dei contagi medi giornalieri della scorsa settimana, il che è gravissimo: ogni settimana i casi raddoppiano. Ma la cosa più preoccupante e purtroppo prevedibile è che di pari passo iniziano a crescere ricoveri, terapie intensive e decessi. Le terapie intensive stanno iniziando ad aumentare, di settimana in settimana, con una percentuale pari al 70%. Con molto probabilità in quella che ci apprestiamo a vivere correranno ancora di più. Attualmente in Italia ne abbiamo attive 797, il che significa che il punto critico lo raggiungeremo entro un mese. Chi parlava di lockdown natalizi lo potremmo chiamare "illuso ottimista". La situazione è ben peggiore anche perché le norme prese non cambieranno la rotta delle terapie intensive prima di 3 settimane. Inoltre, diciamolo, sono norme troppo leggere rimangono aperte molte delle attività che portano ad un aumento dei contagi. Quello che occorre è prendere atto che si sono fatti gravi sbagli nella gestione della ripresa scolastica e soprattutto dei trasporti che sono il vero punto debole di tutto. A mio giudizio personale solo il governatore campano De Luca sta affrontando correttamente la situazione.  Questa settimana riporto il grafico che ci indica quanti sono i ricoverati rispetto agli attualmente positivi. Vediamo che il tasso di ricoverati è circa il 5%, ma si nota come tra i ricoverati ci siano sempre più persone in terapia intensiva, proporzionalmente. Avere sempre più sintomatici in rapporto agli attualmente positivi è un segnale che lo screening sta soffrendo molto. Oramai molte regioni sono oltre il 10% di rapporto tra positivi e testati. Non fatevi ingannare dai numeri che molti impreparati postano sui social ma anche nelle televisioni nazionali. Il rapporto si fa tra positivi e nuove diagnosi, che sono circa solo la metà dei tamponi. Quindi, quando leggete 5% avete davanti qualcuno che non ha capito che numeri sta leggendo. Stessa cosa per la letalità: tanti riportano 0.3% ma stanno dividendo i decessi per i contagi dello stesso giorno, cosa ovviamente errata poichè vanno rapportati ai casi di almeno 6 giorni prima ed in questo caso la letalità è attorno all'1% attualmente. Mica si muore nello stesso giorno che avviene il responso del tampone. Guardano la classifica, seppur peggioriamo moltissimo i nostri numeri, le Marche rimangono al quarto posto.  Notiamo inoltre come la Sardegna abbia riguadagnato molte posizioni, segno che senza la movida estiva le cose nell'isola vanno meglio. La Valle d'Aosta vince quasi tutte le maglie Nere ad eccezione della nuova di questa settimana per i ricoveri in ospedale, che va alla Liguria.  Settimana prossima vorrei darvi buone notizie, ma devo essere sincer: prepariamoci a giorni di continuo e rapido peggioramento. Lo sapete, qui non trovate parole rassicuranti, ma semplicemente previsioni basate sull'analisi dei dati.  

20/10/2020 11:30
Covid-19, impennata del numero dei contagi nelle Marche: l'analisi nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, impennata del numero dei contagi nelle Marche: l'analisi nei grafici dell'Ingegner Petro

Bentornati cari lettori al nostro appuntamento settimanale che purtroppo sta assumendo toni sempre più cupi. Abbiamo avuto un incremento dei contagi paragonabili a quelli dovuti alla settimana di ferragosto praticamente raddoppiando in una settimana arrivando numericamente come casi rilevati praticamente ai livelli di Marzo anche se ora ovvio possiamo stimare che vengano rilevati un 50% di casi contro un 10% di Marzo. Giusto per mostrare quanto sia ridicola una tabellina che gira nel web che paragona le 2 situazioni a Marzo erano veri  50 - 70 mila contagi giornalieri, questa settimana probabilmente saremo a casi veri fra 9 e 11 mila.  Per avere gli effetti del nuovo DPCM dovremo aspettare circa 2 settimane quindi se ci sarà un cambio di trend lo vedremo a negli ultimi giorni del mese. Le terapie intensive sono aumentate di un 30% di pari passo con i ricoveri. Il problema che fra 10 giorni arriveranno le terapie intensive dovute all'incremento dei positivi di questa settimana. In Italia abbiamo 452 terapie intensive attive considerando il trend del 30% attuale si ritorna alla situazione tremenda di marzo in 8.5 settimane ovvero subito prima di Natale. La nostra regione è ancora messa abbastanza bene ma anche per noi la prossima settimana probabilmente la situazione delle terapie intensive è destinata ad aumentare bruscamente.Un caso rilevante la Campania hanno attive 64 terapie intensive su 99 ordinarie e 299 totali contando quelle attivabili in emergenza, con questo tasso in 10 giorni finiranno le terapie intensive ordinarie ed in sole 6 settimane anche quelle di emergenza ed il fatto che questa settimana i contagi siano saliti del 70% certo non fa ben auspicare. Personalmente ritengo che se non si prendano immediatamente seri provvedimenti in Campania la situazione potrebbe precipitare molto presto a livelli dell'incubo bergamasco a De Luca rimangono 2 massimo 3 settimane per decidere secondo le previsioni. Una cosa che sta saltando è l'efficacia dello screening , anche qui si mostra l'ignoranza nel web dove dicono : "trovano più positivi perchè fanno più tamponi" , il problema è che i tamponi sono sempre meno in proporzione a quelli che servirebbero a livello nazionale abbiamo un tasso di positività sui tamponi del 6.8% consideriamo che andando sopra il 3% si iniziano a perdere molti casi ed abbiamo regioni come Val D'Aosta e Liguria dove abbiamo sfondato addirittura il 10%.Vediamo appunto la Valle D'Aosta accaparrarsi tutte le maglie nere per positivi , terapie intensive e screening mentre la Calabria mantiene la maglia rosa, La situazione possiamo continuare a ritenere relativamente sotto controllo solo in Calabria , Basilicata e Molise mentre purtroppo la nostra regione si sta sempre più allontanando dalla zona di sicurezza,Ultima considerazione, generalmente non critico su questa pagina le scelte politiche regionali , ma devo dire che le esternazioni del nuovo Governatore Acquaroli sull'app Immuni sono decisamente sconsiderate. Potete rileggere le mie vecchie puntate sulle considerazioni tecniche riguardo Immuni ma riassumendole: l'MIT di Boston gli assegna il voto massimo per trasparenza e rispetto della privacy ed inoltre è anche disponibile il codice sorgente. Il problema reale di questa applicazione è che il Governo non abbia mai veramente puntato sulla sua promozione; se fosse stata resa semi-obbligatoria probabilmente avremo fra il 60 ed il 90% dei contagi in meno di oggi. Basti vedere ad esempio come in Sud Corea l'uso intensivo delle tecnologie di tracciamento riesca a mantenere la situazione perfettamente sotto controllo.

13/10/2020 14:58
Covid-19, l'indice di contagio torna a salire: l'andamento del virus nell'analisi dell'ingegner Petro

Covid-19, l'indice di contagio torna a salire: l'andamento del virus nell'analisi dell'ingegner Petro

Purtroppo questa settimana distrugge l'ottimismo che si era creato la scorsa puntata (leggi qui), l'indice di contagio si assesta a 1.37 con tendenza a salire. Vediamo che si è manifestato un nuovo fenomeno, probabilmente dovuto all'entrata a regime del sistema scolastico ed universitario che inizia a mostrare i suoi effetti. Anche nella regione Marche i contagi si sono bruscamente rialzati di oltre il 60% rispetto alla scorsa settimana, davvero un peccato perchè il trend di risalita sembrava interrotto.  Un altro fenomeno che si sta manifestando, assieme all'apertura delle scuole, riguarda i momenti di svago e divertimento. Ci si sta spostando nei locali al chiuso e questo fa una gigantesca differenza rispetto alla situazione estiva con i locali all'aperto.  Notiamo, inoltre, che le terapie intensive e i ricoveri hanno smesso di rallentare la loro salita e si assestano ad un tasso di crescita del 20% settimanale, ma se l'indice di contagio rimarrà così alto, in 3 settimane ricominceranno a crescere più velocemente anche i casi gravi. Attualmente abbiamo 323 terapie intensive attive sul territorio nazionale.  Nonostante il grosso incremento, le Marche mantengono il terzo posto nella tabella riguardante le Regioni, questo in virtù del fatto che comunque il peggioramento è stato generalizzato. La densità delle terapie intensive nelle nostra regione si allinea a quello delle altre in relazione ai contagi. La Calabria mantiene la maglia rosa ed in pratica solo lei assieme al Molise si discosta dal resto della Nazione. La maglia nera dei contagi questa settimana va a Trento mentre la Liguria mantiene quella delle terapie intensive.  La lente, però, cade sulla Campania che inizia a presentare una situazione complicata: è la regione con più contagi a livello numerico e la terza con più contagi rispetto alla popolazione.  Esorto tutti i miei lettori a rispettare le norme, in particolare nei luoghi chiusi, poiché la situazione stà prendendo una brutta piega.      

06/10/2020 13:45
Covid-19, calano i contagi nelle Marche: l'andamento del virus nell'analisi dall'ingegner Petro

Covid-19, calano i contagi nelle Marche: l'andamento del virus nell'analisi dall'ingegner Petro

Cari lettori bentornati al nostro consueto appuntamento settimanale, finalmente posso dare la bella notizia di un evidente spezzarsi del trend di crescita dei contagi nella regione. Questa settimana l'indice di contagio è rimasto costantemente sotto 1 e riscontriamo un significativo calo del 18% dei nuovi contagi. Purtroppo non è tutto oro quello che luccica, perchè analizzando la matrice dei contagi sono tutti di origine locale, i rientri dall'estero questa settimana sono stati praticamente nulli, consideriamo che i rientranti dall'estero sono mediamente molto più controllati degli altri cittadini, pertanto prima di essere ottimisti al 100% occorrerà aspettare almeno un'altra settimana. A livello nazionale i contagi continuano a salire si un 10% settimanale , certo sarebbe meglio una stabilizzazione a contagi costanti o meglio in calo , ma attualmente in occidente l'Italia è il paese che sta facendo meglio assieme alla Germania. L'incremento delle terapie intensive e ricoveri continuano a mitigarsi scendendo sotto il 20% settimanale e come detto molto probabilmente si allineeranno ai contagi giornalieri questo ci da un periodo di 29 settimane prima di raggiungere la situazione tremenda del picco dell'epidemia con oltre 4000 persone in terapia intensiva.  Ovviamente non si arriverà a quel livello perchè interverranno chiusure a scongiurarlo ma l'indicazione temporale è importante per capire a che punto siamo. Inoltre 29 settimane ci proiettano in primavera 2021 dove è possibile anche l'arrivo del vaccino, settimanalmente vi aggiornerò di come varierà questo questa specie di "bomba ad orologeria". Dando un occhio alla classifica regionale potremo citare la famosa frase : "Beati gli ultimi che saranno i primi" notiamo che fra le regioni migliori a livello dei contagi ci sono quelle che erano ritenute le peggiori a suo tempo ovvero Marche e Lombardia. Vediamo che alcune regioni sono riuscite a scendere sotto i 20 contagi giornalieri per milioni di abitanti e che si è formato una specie di "blocco adriatico" dall'Emilia Romagna alla Puglia dove la situazione è in miglioramento e dove si registrano meno casi, la maglia rosa va alla Calabria, mentre la Liguria guadagna la doppia maglia nera come regione con più contagi e più terapie intensive attive in rapporto alla popolazione.

29/09/2020 13:20
Covid-19, l'andamento del virus dopo la riapertura delle scuole spiegato dall'ingegner Petro

Covid-19, l'andamento del virus dopo la riapertura delle scuole spiegato dall'ingegner Petro

Bentornati cari lettori al nostro consueto appuntamento settimanale per vedere come è andata l'evoluzione dell'epidemia la settimana precedente e per cercare di capire cosa succederà prossimamente.L'indice di contagio nazionale si è fissato ad 1.08, quindi un incremento medio dei contagi dell'8% settimanale che porta ad un raddoppio dei contagi in circa 2 mesi un ritmo del genere rimane abbastanza sostenibile e compatibile con i tempi del possibile vaccino. La nostra regione mostra ancora però un andamento leggermente peggiore dell'indice nazionale anche se abbiamo registrato un leggero calo dei casi , sarà de vedere di quanto aumenterà il rialzo dei contagi che avremo la prossima settimana visto l'evidente tendenza bisettimanale dei contagi. Il picco della scorsa settimana è comunque stato inferiore a quello delle settimane precedenti.Le terapie intensive, come vi avevo pronosticato già da due settimane fa, stanno rallentando la loro corsa , che è ovviamente legata all'andamento dei contagi, questa settimana abbiamo avuto un rialzo del 20% delle terapie intensive contro il 40% della precedente e del 60% di 2 settimane fa, settimana prossima speriamo rallentino ancora attestandosi ad una crescita di circa un 10% settimanale. Con un 10% di incremento settimanale delle T.I, abbiamo 30 settimane prima del collasso come a Marzo, dalla prossima settimana purtroppo potremo assistere ad un aumento dell'indice di contagio per la riapertura delle scuole. Come vediamo il breve rallentamento dei casi ci fa risalire al terzo posto nella nostra classifica segno evidente che al di là di tutto la regione Marche finora abbia gestito bene l'emergenza e siamo anche una regione con pochissime terapie intensive attive. Preoccupa la Sardegna dove salgono a 12 t.i. attiva per milione di abitanti ed anche la Liguria si appresta a superare le 10 e mantiene la maglia nera nella classifica dei contagi.Guardando fuori dai confini Spagna e Francia stanno andando fuori controllo, ed il Regno Unito anche sta prendendo una brutta direzione. La Germania invece mantiene una situazione abbastanza simile alla nostra ovvero un incremento contagi di un 10% settimanale.Per concludere vi voglio mostrare un esempio di come anche in occidente si possa gestire mantenendo contagi stabili.Nella grande mela come si vede i contagi sono stabili da tempo. New York è un esempio di come sia comunque possibile mantenere la situazione sotto controllo anche una una metropoli  

23/09/2020 14:05
Coronavirus - Il contagio rallenta, ma non nelle Marche: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Coronavirus - Il contagio rallenta, ma non nelle Marche: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Bentornati cari lettori a questa rubrica che va avanti da vari mesi e, purtroppo, non sembra che perderà di utilità nel breve. Questa settimana posso riportare una buona notizia (anche se non buonissima). Come vediamo dal grafico dell'indice di contagio, l'epidemia ha subito un evidente rallentamento nella crescita.  Purtroppo, anche se di poco, rimane in traiettoria di crescita esponenziale di un 4% settimanale, che è molto più gestibile del 70% settimanale che si era riportato ad agosto e che avrebbe portato in 7 settimane ad un nuovo lockdown. La Regione Marche rimane in una traiettoria di crescita ancora corposa dei contagi, quasi un +50% rispetto alla scorsa settimana ma, contrariamente all'andamento nazionale, le terapie intensive rimangono molto contenute, una situazione analoga alle Marche sembra accadere solo in Trentino. L'unica motivazione che mi viene in mente per giustificare un dato simile è la particolare cura delle persone più deboli ed uno screening più efficiente. A livello nazionale, invece, continua la corsa delle terapie intensive (+40%) e dei ricoveri. Anche il dato delle vittime è in tendenza di rialzo, ma dalla prossima settimana è molto probabile che questa corsa si fermi. Prevedo un'altra settimana di tregua dei contagi, poi inizierà a farsi vedere l'effetto di riapertura delle scuole, difficile quantificarlo a priori. Guardando alla tabella con le statistiche regionali, le Marche scendono all'ottavo posto per numero di contagi, mentre la Calabria prende la maglia rosa avvicinandosi alla soglia dei 5 contagi al giorno per milione di abitanti.  La Sardegna inizia ad avere un numero preoccupante di persone in terapia intensiva (quasi 10 per milione di abitanti). La stagione balneare ha lasciato un conto salato da pagare anche se questa settimana si è avuto un notevole calo dei contagi in questa regione. La maglia nera dei contagi, invece, va alla Liguria che - con questo trend - rischia presto di avere presto un cospicuo numero di terapie intensive.  

15/09/2020 10:35
Covid-19, il contagio rallenta ma non si ferma: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, il contagio rallenta ma non si ferma: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Cari lettori bentornati a questa cronaca settimanale basata sui numeri per capire bene cosa succede e cercare di intuire cosa accadrà. Si vedono finalmente gli effetti della chiusura delle discoteche e della fine dei grandi flussi turistici; l'indice di contagio nazionale è calato dal picco di 1.7 a 1.1 era da metà luglio che l'indice di contagio non scendeva così in basso, anche se da come vediamo l'indice ha un certo andamento bisettimanale quindi non mi sorprenderebbe se si rialzasse la prossima settimana. Avrei sperato nella stazionarietà dei casi , ma comunque un rallentamento della corsa è importante Nella nostra regione i contagi sono rimasti stabili questa settimana, speriamo la prossima settimana il rialzo sia più mitigato rispetto all'onda bisettimanale della scorsa settimana. La brutta notizia, ma non c'è da sorprendersi infatti ve lo avevo indicato le precedenti puntate, è una grossa impennata dell'80% delle terapie intensive, potrei dire come volevasi dimostrare. I casi gravi seguono l'andamento dei contagi in maniera lineare si ha solo il ritardi di 2 o 3 settimane e puntualmente hanno ricominciato a salire i decessi in maniera considerevole. Forse entro qualche giorno vedremo un rallentare dell'incremento delle terapie intensive e ricoveri grazie a questo momentaneo abbassamento dell'indice di contagio e potremo vedere entro 2 settimane a quanto si assesterà. Purtroppo solo temporaneamente poiché certamente le scuole ne porteranno ad un aumento, con un conseguente rialzo del 30% settimanale (ipotizzabile con la riapertura delle scuole) delle terapie intensive il collasso del sistema sanitario (4000 T.I. come il picco precedente) che arriverà fra 13 settimane pertanto futuri lockdown nelle regioni più colpite saranno inevitabili. Se si fosse continuato con un indice di contagio di 1.7 che si riflette nell'incremento del 70% settimanale delle T.I. sarebbero bastate 6.5 settimane per il collasso. E' lo spaventoso effetto della crescita esponenziale basta poco tempo per trasformare una situazione sotto controllo in un incubo.  Come vediamo le Marche si confermano al quinto posto e rimangono con solo una T.I. attiva; le regioni a meno di 10 contagi per milioni stanno scomparendo mentre aumentano quelle over 30 e 2 regioni sono andate sopra 6 terapie intensive attive per milione di abitante concentrazione che non si vedeva da metà giugno.   Se pensate che il virus non esista non importa perchè per il virus voi esistete. 

08/09/2020 13:40
Contagi in rialzo, ma virus meno letale: l'andamento del Covid-19 nei grafici dell'ingegner Petro

Contagi in rialzo, ma virus meno letale: l'andamento del Covid-19 nei grafici dell'ingegner Petro

Bentornati, cari lettori, al nostro consueto appuntamento settimanale. Sarebbe bello poter sospendere la rubrica, ma guardando i dati non è certo arrivato ancora il tempo. Continua il trend di rialzo dell'indice di contagio che, essendo mediato a 7 giorni, si muove con un certo ritardo. Questa settimana potremo vedere se - chiuse le discoteche e terminati gli esodi di Agosto - l'indice si abbasserà. D'ora in poi inserirò soltanto grafici riguardanti le Marche e l'Italia poiché la Lombardia è allineata all'andamento nazionale, quindi è inutile fare distinzioni. La scorsa settimana nella nostra regione abbiamo avuto un preoccupante picco di casi positivi, molti dei quali dovuti a rientri dalle vacanze all'estero. C'è da dire, comunque, che la macchina dello screening nelle Marche sta funzionando bene. Sebbene i contagi siano in crescita, si sta riuscendo a contenere i focolai. Ciò si evince dalla tabella che comprende tutte le regioni. Seppur la nostra situazione stia peggiorando (l'indice ha superato i 10 contagi per milione di abitanti al giorno), lo fa meno che nelle altre regioni e - nonostante il picco di contagi - le Marche restano nel gruppo delle regioni "migliori". A ciò si aggiunga lo scarso numero di terapie intensive attive nel nostro territorio. Da ultimo va sottolineato come, rispetto al 70% della settimana scorsa, in Italia i contagi siano aumentati del 47%. Continua, a livello nazionale, l'incremento delle terapie intensive e dei ricoveri: si rimane attorno ad una crescita settimanale del 20%. Se le misure di contenimento prese avranno effetto sui ricoveri lo vedremo fra 2 settimane circa.  Come previsto, purtroppo, si denota anche un incremento dei decessi. In questo senso, da ultimo, propongo un grafico che riguarda la letalità media del virus a 6 giorni.    La letalità media a 6 giorni, infatti, riguarda il tempo in cui un contagiato - nella fase iniziale della pandemia - moriva rispetto alla rivelazione del tampone positivo: è un indice in costante discesa e ci attestiamo ora allo 0.4%, la normale influenza ha una letalità dello 0.1%. Vedremo se questo dato riuscirà a scendere ancora.

01/09/2020 20:36
Rialzo del 30% delle terapie intensive: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Rialzo del 30% delle terapie intensive: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Cari lettori perdonate il ritardo nell'uscita della mia consueta rubrica, ma per coerenza riporterò in ogni caso i dati aggiornati a lunedì 18 agosto, in modo da renderli facilmente paragonabili in base all'evoluzione settimanale.  Nei 7 giorni scorsi è continuato il diffuso aumento dei contagi: l'indice nazionale staziona ad 1.3, con aumento del 30% dei contagi e una media giornaliera di 487 casi.  La Lombardia, dopo il picco della scorsa settimana, ritorna sotto controllo e con contagi stabili, mentre il resto d'Italia continua il trend di rialzo. La regione Marche vede un ulteriore incremento dei contagi giornalieri di quasi il 50% che ci porta ad una media di 8 contagi per milione di abitanti medi giornalieri e ci avviciniamo alla soglia dei 1, che indica una situazione che inizia ad essere non molto rosea. Nessuna regione oramai è sotto un contagio per milione di abitanti, purtroppo è brutto constatare come la situazione stia peggiorando.  Aggiungo alcuni dati al grafico introdotto nella scorsa settimana, ovvero quello della variazione di ricoveri e terapie intensive: la variazione dei contagi e dei decessi.   Questo grafico ci fa vedere molte grandezze insieme: sono calcolate come rapporto fra la media degli ultimi 7 giorni e quella dei 7 giorni precedenti.  Notiamo come la diminuzione di ricoveri e terapie intensive abbia rallentato quando si è avuto un rialzo dei contagi.  Via via il calo dei ricoveri è stato sempre più tenue fino alla puntata precedente dove si era notato un lieve rialzo (leggi qui). Purtroppo questa settimana notiamo un rialzo del 30% delle terapie intensive attive rispetto alla scorsa settimana.  Possiamo, però, notare come il numero di decessi rimanga ancora tendente al ribasso, anche se questo incremento di terapie intensive temo che, con effetto ritardato, si farà sentire anche sui decessi. Lo so, il quadro non è molto incoraggiante, ma se guardiamo in occidente l'Italia attualmente è il Paese dove l'epidemia è maggiormente sotto controllo.  Sarebbero da indagare meglio le motivazioni di questo "stato di grazia", forse il fatto che le maggior parte delle attività di aggregazione avvengono all'aperto ed uno screening efficace. Recentemente il governo ha varato il provvedimento dell'obbligo delle mascherine anche all'aperto nei luoghi di assembramento dopo le 18 che, obiettivamente, non mi sembra sia molto rispettato. L'ordinanza riguardante la chiusura delle discoteche era prevedibile guardando all'esempio migliore di contenimento dell'epidemia, ovvero il Sud Korea, dove la riapertura dei locali notturni aveva fatto registrare un sensibile incremento dei casi.  Gli eventuali effetti della chiusura delle discoteche potremo iniziare ad apprezzarli fra 10-14 giorni.   Infine, buona parte dei nuovi casi che si registrano in Italia riguardano soggetti che rientrano dall'estero. Statisticamente significa che all'estero è molto più probabile essere contagiati, ma è anche molto più probabile essere identificati, mi auguro che si renda il tampone obbligatorio a chi arriva da paesi a rischio.  

21/08/2020 13:45
Covid-19, risalita di ricoveri e terapie intensive: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, risalita di ricoveri e terapie intensive: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Bentrovati cari lettori. Anche, oggi, purtroppo devo riportare notizie non positive: la scorsa settimana in Italia, per la prima volta dal periodo del lockdown, sono aumentati i casi di ricoveri e terapie intensive. Si tratta di una diretta conseguenza dell'aumento generalizzato dei casi che si riscontra da metà giugno, come effetto delle riaperture previste e di una progressiva disattenzione verso le norme di prevenzione. A livello di indice di contagio, questa settimana, la regione Marche rimane lievemente sotto 1, rispetto al picco riscontrato 7 giorni fa, mentre a livello nazionale il trend è abbondantemente in rialzo: dopo mesi di calo si evidenzia anche una risalita dei contagi in Lombardia. Nella nostra tabella delle regioni continuiamo ad osservare un aumento generalizzato dei casi e, a livello nazionale, l'aumento raddoppia di velocità rispetto alle 2 settimane precedenti, ovvero +34% con una media di 370 casi giornalieri. Insomma non c'è da essere molto ottimisti... Vediamo sempre più regioni superare la soglia di 10 casi per milione di abitanti e solo una restare sotto l'1 per milione. Il Lazio è la regione con più pazienti in terapia intensiva rispetto alla popolazione. Infine, si sono avuti i dati dello screening della Croce Rossa dove vengono riportati circa 1.500,000 contagi stimati. Se questo dato fosse effettivo, mediamente, solo 1 un caso su 6 sarebbe stato identificato. Ed immagino che nella prima fase saranno stati ancora meno. Attualmente, ci troviamo in una situazione che non è esplosiva, proprio grazie all'efficacia delle screening preventivo.  Osserviamo che la letalità media si assesta al 2.5% e tra le regioni varia fra lo 0.66% ed il 3.44%: un valore paragonabile a quello di altri paesi. 

12/08/2020 13:51
Covid-19, la settimana nera delle Marche: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, la settimana nera delle Marche: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Bentrovati cari lettori al consueto appuntamento settimanale, molti di voi stanno andando in ferie, il virus ovviamente ci va anche lui, nel senso che si sposta volentieri anche nei luoghi di villeggiatura dove le precauzioni sono sempre meno adottate. La scorsa settimana è stata davvero quella più nera per la nostra regione; se il precedente picco dell'indice di contagio dovuto all'Hotel House allarmava, beh questa volta è 5 volte più alto. La progressione dei contagi è stata esattamente pari ai giorni di fine febbraio, ovvio le cose sono ben diverse poiché quella volta i tamponi erano solo a casi gravi mentre oggi è a tappeto, ovvero a febbraio i numeri veri erano probabilmente 10 volte più alti di quelli identificati, una buona attività di screening comporta un alto picco di casi identificati che poi successivamente si abbassa in quanto si riesce ad identificare buona parte dei casi. Il problema è che il numero di focolai è in costante aumento ovunque in Italia e lo screening non è più sufficiente per contenerli. Siamo a 2 settimane consecutive con casi a livello nazionale in aumento del 18% con 277 casi medi al giorno che significa per fine agosto oltre 500 casi, ma tendenzialmente ancora di più, poiché il dato nazionale è abbassato dalla Lombardia che rimane ancora in lieve discesa (-7%) ed inizia a pesare solo il 20% sul totale nazionale. Come vedete le Marche erano uscite dalla scorsa settimana dalla zona ottima (ovvero <1 contagi per milione) e questa settimana usciamo anche dalla zona dei buoni superando i 5 casi giornalieri per milione facendo peggio anche della Lombardia, era da metà maggio che non avevamo così tanti contagi. Nessuna regione ora è nella fascia dell'ottimo e vedete un diffuso aumento dei contagi un po' in tutte le regioni, ovviamente è assolutamente ingenuo aspettarsi un miglioramento della situazione la prossima settimana, nel frattempo ricoveri e terapie intensive hanno smesso di scendere.

04/08/2020 12:01
Covid-19, aumenta la frequenza di focolai: l'andamento del virus nell'analisi dall'ingegner Petro

Covid-19, aumenta la frequenza di focolai: l'andamento del virus nell'analisi dall'ingegner Petro

Bentornati cari lettori al nostro appuntamento settimanale. Purtroppo, da diverse settimane si nota una situazione in leggero peggioramento. La scorsa settimana è stata caratterizzata da diversi focolai scoppiati in varie regioni, incluse le Marche, e diversi casi di rientro.     Come notiamo le Marche hanno avuto un nuovo significativo rialzo dell'indice di contagio, i focolai per ora sembra si riescano a tenere sotto controllo, ma sta aumentando la frequenza di questi eventi. L'indice di contagio dell’Italia, esclusa la Lombardia, è in costante aumento. Siamo attorno ad 1.3, ovvero ogni settimana i casi aumentano di 1/3: oggi in Italia, senza considerare la Lombardia, ne abbiamo circa 200. Se la progressione resta la stessa, ci troveremo a circa 700 casi al giorno per fine agosto. La Lombardia, dal canto suo, continua leggermente a migliorare. Probabile che questo suo miglioramento sia dato dall'alto numero di persone immunizzate che abbatte fisiologicamente l'indice di contagio. Ben 16 regioni registrano un incremento dei casi. Le Marche escono dalla zona "verde" di 1 contagio per 1 milione di abitanti, mentre Friuli e Lazio diventano le regioni con più terapie intensive attive. Diciamocelo, non ci si poteva aspettare altro, le norme di prevenzione sono state quasi totalmente abbandonate. Vorrei parlare infine dello spettro seconda ondata. Per ora non sono stati riportati casi di re-infezione: se chi si è ammalato non si reinfetta è molto difficile che si possa ripetere la situazione di marzo nelle zone più colpite, potrebbe invece accadere che le zone meno colpite durante la prima ondata possano trovarsi in difficoltà. Ricoveri e terapie intensive sono stati ancora in calo, anche se lievissimo, ma con tutta probabilità il trend si invertirà entro 2 settimane  

29/07/2020 09:23
Covid-19, le Marche tornano sotto controllo: l'evoluzione del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, le Marche tornano sotto controllo: l'evoluzione del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Bentornati all'appuntamento settimanale con la mia rubrica. Dopo il grande picco della scorsa settimana le Marche sono tornate nella norma con un dimezzamento dei contagi giornalieri, speriamo che il trend si mantenga di costante calo. La situazione in Lombardia continua a migliorare con quasi tutta la settimana sotto 1 come indice di contagio e una riduzione di un terzo dei casi. Ciò che preoccupa invece è il resto d'Italia. Per la prima volta abbiamo avuto una intera settimana ad indice di contagio costantemente sopra 1, il che non è certo un segno positivo, d'altronde è evidente che le misure di sicurezza sono state generalmente abbandonate. Inoltre non mi capacito come ancora possano arrivare passeggeri da paesi stranieri con alto numero di contagi, grossa parte dei nuovi contagi vengono importati dall'estero, in particolare dai paesi asiatici. Nella nostra classifica vediamo che la nostra regione è tornata nella fascia dei "buoni" ovvero sotto 1 contagio medio giornaliero per milione di abitanti, che considero la soglia per dire che si può stare tranquilli. Abbiamo grossi incrementi in Sicilia,Friuli, Liguria e Veneto. La Lombardia si allontana dalla maglia nera e si avvia a scendere sotto i 5 contagi giornalieri per milione. Qualche settimana fa i contagi erano oltre il 70% lombardi, questa neanche il 30%. L'Italia, per grazia divina, ha una situazione sotto controllo ma ci stiamo adagiando troppo e qualche segnale negativo si inizia ad avvertire, le altre nazioni europee come Germania, Inghilterra e soprattutto Spagna nella zona di Barcellona, iniziano ad avere problemi, sarebbe meglio non sfidare così tanto la sorte, anche perchè per contenere la situazione basta rispettare norme neanche troppo invasive come abbiamo visto.      

21/07/2020 13:20
Covid-19, risale l'indice di contagio. L'andamento del virus analizzato dall'Ingegner Petro

Covid-19, risale l'indice di contagio. L'andamento del virus analizzato dall'Ingegner Petro

Bentrovati al consueto appuntamento settimanale con la mia rubrica sull'andamento dei contagi. Purtroppo per la prima volta dal lockdown abbiamo registrato in regione un indice di contagio di parecchio superiore ad 1, sparsi un po’ in tutte le province sperando che siano casi isolati comunque è un chiaro segnale che non si deve abbassare la guardia. Un vero peccato perché per la prima volta la nostra regione era andata sotto gli 1 contagiati medi giornalieri per milione di abitanti. L'andamento generale dell'indice di contagio d'Italia esclusa la Lombardia è stato questa settimana costantemente sopra 1 e come vedete la tendenza è comunque di un aumento progressivo. La Lombardia invece anche se lentamente continua a diminuire i suoi contagi medi giornalieri tanto che lascia la maglia nera all'Emilia Romagna in cui è scoppiato un nuovo focolaio in un hub di spedizionieri.   La maggior parte delle regioni oramai non ha pazienti in terapia intensiva , ed il totale dei pazienti in T.I., a livello nazionale è ancora leggermente in calo. I contagi risultano in rialzo in 7 regioni, in molte in maniera considerevole, in proporzione, ma finora sembra che si riescano a gestire ed isolare i nuovi focolai. Non posso che esprimere il mio rammarico che il governo in pratica abbia abbandonato l'app Immuni non avendogli dato supporto mediatico e pubblicitario, un vero peccato perché potenzialmente è uno strumento che può essere molto efficace.

14/07/2020 12:30
Covid-19, precipitano i contagi nelle Marche, l'evoluzione del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, precipitano i contagi nelle Marche, l'evoluzione del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Bentrovati al consueto appuntamento del martedì con l'aggiornamento della situazione regionale e nazionale. Guardando alla nostra regione con la fine dell'esame dei tamponi all'Hotel House i contagi sono crollati, e per la prima volta la nostra regione è andata sotto gli 1 contagi per milione di abitanti, nella speranza che il focolaio rimanga contenuto e si spenga presto. Sarebbe da festeggiare se non vedessimo il resto d'Italia con i contagi in rialzo, vediamo come il trend dell'indice di contagio dell'Italia esclusa al Lombardia si porti spesso sopra la soglia di 1. Non a caso sentiamo di focolai che stanno scoppiando un pò in tutta Italia. Guardando la nostra classifica siamo una delle pochissime regioni con un significativo calo dei contagi tanto che saliamo alla quarta posizione che fa delle Marche una delle regioni con meno contagi a livello nazionale. Purtroppo abbiamo 14 regioni con contagi in crescita di cui 5 in forte crescita, in particolare Friuli ed i nostri vicini abruzzesi, questo deve farci capire che non si può abbassare la guardia e vanno mantenute almeno le minime precauzioni specie al chiuso. La Lombardia rimane a contagi stabili,probabilmente dalla sua ha certamente una grossa fetta di popolazione che è immunizzata. A livello globale si nota come in definitiva i paesi che avevano fermato precocemente il contagio allentando le misure i contagi sono riparti ed in alcuni casi si sono avuti anche secondi picchi. Fondamentalmente le restrizioni sono un prendere tempo per permettere al sistema sanitario di gestire i casi in attesa di una cura o vaccino. Sulle opinioni di una seconda ondata in Italia occorrerebbe per valutarne le effettive possibilità conoscere bene il livello si persone immunizzate nel paese, se queste lo rimangono per un periodo sufficientemente lungo il virus avrebbe meno terreno fertile per diffondersi, è probabile che in alcune regioni si sia arrivati ad un 20-30% della popolazione contagiata.

07/07/2020 12:00
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