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Covid-19, il contagio rallenta ma non si ferma: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, il contagio rallenta ma non si ferma: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Cari lettori bentornati a questa cronaca settimanale basata sui numeri per capire bene cosa succede e cercare di intuire cosa accadrà. Si vedono finalmente gli effetti della chiusura delle discoteche e della fine dei grandi flussi turistici; l'indice di contagio nazionale è calato dal picco di 1.7 a 1.1 era da metà luglio che l'indice di contagio non scendeva così in basso, anche se da come vediamo l'indice ha un certo andamento bisettimanale quindi non mi sorprenderebbe se si rialzasse la prossima settimana. Avrei sperato nella stazionarietà dei casi , ma comunque un rallentamento della corsa è importante



Nella nostra regione i contagi sono rimasti stabili questa settimana, speriamo la prossima settimana il rialzo sia più mitigato rispetto all'onda bisettimanale della scorsa settimana.

La brutta notizia, ma non c'è da sorprendersi infatti ve lo avevo indicato le precedenti puntate, è una grossa impennata dell'80% delle terapie intensive, potrei dire come volevasi dimostrare. I casi gravi seguono l'andamento dei contagi in maniera lineare si ha solo il ritardi di 2 o 3 settimane e puntualmente hanno ricominciato a salire i decessi in maniera considerevole.




Forse entro qualche giorno vedremo un rallentare dell'incremento delle terapie intensive e ricoveri grazie a questo momentaneo abbassamento dell'indice di contagio e potremo vedere entro 2 settimane a quanto si assesterà. Purtroppo solo temporaneamente poiché certamente le scuole ne porteranno ad un aumento, con un conseguente rialzo del 30% settimanale (ipotizzabile con la riapertura delle scuole) delle terapie intensive il collasso del sistema sanitario (4000 T.I. come il picco precedente) che arriverà fra 13 settimane pertanto futuri lockdown nelle regioni più colpite saranno inevitabili.

Se si fosse continuato con un indice di contagio di 1.7 che si riflette nell'incremento del 70% settimanale delle T.I. sarebbero bastate 6.5 settimane per il collasso. E' lo spaventoso effetto della crescita esponenziale basta poco tempo per trasformare una situazione sotto controllo in un incubo. 



Come vediamo le Marche si confermano al quinto posto e rimangono con solo una T.I. attiva; le regioni a meno di 10 contagi per milioni stanno scomparendo mentre aumentano quelle over 30 e 2 regioni sono andate sopra 6 terapie intensive attive per milione di abitante concentrazione che non si vedeva da metà giugno.  

Se pensate che il virus non esista non importa perchè per il virus voi esistete. 

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