Coronavirus - Il contagio rallenta, ma non nelle Marche: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro
Bentornati cari lettori a questa rubrica che va avanti da vari mesi e, purtroppo, non sembra che perderà di utilità nel breve.
Questa settimana posso riportare una buona notizia (anche se non buonissima). Come vediamo dal grafico dell'indice di contagio, l'epidemia ha subito un evidente rallentamento nella crescita.
Purtroppo, anche se di poco, rimane in traiettoria di crescita esponenziale di un 4% settimanale, che è molto più gestibile del 70% settimanale che si era riportato ad agosto e che avrebbe portato in 7 settimane ad un nuovo lockdown.
La Regione Marche rimane in una traiettoria di crescita ancora corposa dei contagi, quasi un +50% rispetto alla scorsa settimana ma, contrariamente all'andamento nazionale, le terapie intensive rimangono molto contenute, una situazione analoga alle Marche sembra accadere solo in Trentino.
L'unica motivazione che mi viene in mente per giustificare un dato simile è la particolare cura delle persone più deboli ed uno screening più efficiente.
A livello nazionale, invece, continua la corsa delle terapie intensive (+40%) e dei ricoveri. Anche il dato delle vittime è in tendenza di rialzo, ma dalla prossima settimana è molto probabile che questa corsa si fermi. Prevedo un'altra settimana di tregua dei contagi, poi inizierà a farsi vedere l'effetto di riapertura delle scuole, difficile quantificarlo a priori.
Guardando alla tabella con le statistiche regionali, le Marche scendono all'ottavo posto per numero di contagi, mentre la Calabria prende la maglia rosa avvicinandosi alla soglia dei 5 contagi al giorno per milione di abitanti.
La Sardegna inizia ad avere un numero preoccupante di persone in terapia intensiva (quasi 10 per milione di abitanti). La stagione balneare ha lasciato un conto salato da pagare anche se questa settimana si è avuto un notevole calo dei contagi in questa regione. La maglia nera dei contagi, invece, va alla Liguria che - con questo trend - rischia presto di avere presto un cospicuo numero di terapie intensive.
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