Politica

Election Day 2022, comunali: affluenza sotto il 55% nel Maceratese. Niente quorum per il referendum

Election Day 2022, comunali: affluenza sotto il 55% nel Maceratese. Niente quorum per il referendum

Sono stati resi noti i dati definitivi riguardanti l'affluenza alle urne per l'election day del 12 giugno. I seggi sono rimasti aperti fino alle ore 23 di domenica, per le elezioni comunali e i cinque quesiti per il referendum sul sistema giudiziario per il quale non è stato raggiunto il quorum. Nel Maceratese l'affluenza complessiva si attesta al 54,03% degli aventi diritto, per quanto riguarda le comunali. Si tratta di un dato inferiore rispetto alla scorsa tornata elettorale quando si erano recati alle urne il 60,09% degli elettori. Bassa in provincia di Macerata anche l'affluenza per il referendum, che supera di poco la soglia del 26%.  L'affluenza complessiva nella Regione Marche si è attesta al 55,09% degli aventi diritto per quanto riguarda le amministrative: la maggior partecipazione alle urne si è avuta nella provincia di Ascoli Piceno (61,80%), con il solo comune di Acquaviva Picena al voto. Per quanto concerne il referendum, invece, l'affluenza complessiva nelle Marche è del 20,72% (in linea con il dato nazionale), 26.66% in provincia di Macerata (il dato più alto della Regione).  Questa, nel dettaglio, l'affluenza in ciascuno dei 5 comuni del Maceratese chiamati al voto per il rinnovo del sindaco e del Consiglio: Camerino (63,76%, 5 anni fa erano stati il 71,39%), Civitanova Marche (51,69%, 5 anni fa erano stati il 59,41%), Corridonia (50,77%, 5 anni fa erano stati il 59,41%), Tolentino (55,60%, 5 anni fa erano stati il 60,40%), Valfornace (76,75%, 5 anni fa erano stati l'80,25%).  Si ricorda che lo spoglio delle schede del referendum è in corso dalla chiusura dei seggi, quindi dalle 23 di domenica. Mentre per le amministrative, bisognerà attendere sino alle 14 di domani per il conteggio delle schede elettorali e per decretare chi saranno i nuovi sindaci dei cinque comuni coinvolti nel Maceratese.

13/06/2022 08:25
Election Day 2022, comunali: alle 19 affluenza sotto il 40% nel Maceratese. Referendum flop

Election Day 2022, comunali: alle 19 affluenza sotto il 40% nel Maceratese. Referendum flop

Arrivano i dati sull'affluenza alle urne, aggiornati alle 19 di questo pomeriggio. I seggi resteranno aperti fino alle 23 per le elezioni comunali e i cinque referendum sul sistema giudiziario.  Nel Maceratese l'affluenza è del 37,74% degli aventi diritto per quanto riguarda le comunali. Si tratta di un dato inferiore rispetto alla scorsa tornata elettorale quando alla stessa ora si erano recati alle urne il 40% degli elettori. Bassa in provincia di Macerata anche l'affluenza per il referendum, che supera di poco la soglia del 17%.  L'affluenza complessiva nella Regione Marche si è attesta al 38,90% degli aventi diritto per quanto riguarda le amministrative: la maggior partecipazione alle urne si è avuta nella provincia di Ascoli Piceno (47,49%), con il solo comune di Acquaviva Picena al voto. Per quanto concerne il referendum, invece, l'affluenza complessiva nelle Marche alle ore 19 è del 13,94% (in linea con il dato nazionale), 17.33% in provincia di Macerata (il dato più alto della Regione).  Questa, nel dettaglio, l'affluenza in ciascuno dei 5 comuni del Maceratese chiamati al voto per il rinnovo del sindaco e del Consiglio: Camerino (45,42%, 5 anni fa erano stati il 59,98%), Civitanova Marche (35,91%, 5 anni fa erano stati il 37,61%), Corridonia (35,80%, 5 anni fa erano stati il 37,61%), Tolentino (39,50%, 5 anni fa erano stati il 40%), Valfornace (59,85%, 5 anni fa erano stati il 65,30%).  Si ricorda che lo spoglio delle schede del referendum avverrà alle 23 di stasera (subito dopo la chiusura delle urne) mentre per le amministrative bisognerà attendere sino alle 14 di domani.

12/06/2022 20:38
Election Day 2022, a Civitanova seggi vuoti e spiagge piene

Election Day 2022, a Civitanova seggi vuoti e spiagge piene

Si vota quest'oggi dalle 7 alle 23 in 5 comuni del Maceratese per eleggere il nuovo primo cittadino e i componenti del consiglio comunale. Votazioni anche per il referendum sulla giustizia il cui spoglio comincerà direttamente alla chiusura dei seggi. Si dovrà attendere invece le 14 di domani per lo spoglio inerente le amministrative 2022. Civitanova Marche il comune più numeroso tra quelli della provincia coinvolti nella tornata elettorale insieme con Tolentino, Corridonia, Camerino e Valfornace.  Il primo rilevamento sull'affluenza ha fornito un risultato al di sotto delle aspettative in tutta la provincia (15,17%, mentre nel 2017 alla stessa ora i votanti erano stati il 16,27%) ma anche a livello italiano (con i votanti per il referendum al di sotto del 5% degli aventi diritto).  L'affluenza complessiva nella Regione Marche si è attesta al 16,39% degli aventi diritto per quanto riguarda le amministrative: la maggior partecipazione alle urne si è avuta nella provincia di Pesaro-Urbino (19,69%), con tre comuni chiamati al voto. Per quanto concerne il referendum, invece, l'affluenza complessiva nelle Marche alle ore 12 è del 6.03% (in linea con il dato nazionale).  Questa, nel dettaglio, l'affluenza in ciascuno dei 5 comuni del Maceratese chiamati al voto per il rinnovo del sindaco e del Consiglio: Camerino (19,35%), Civitanova Marche (15,30%), Corridonia (12,51%), Tolentino (17,05%), Valfornace (24,90%).  Complice la giornata prettamente estiva, con le temperature che hanno superato quota 30 gradi, a Civitanova Marche il dato della bassa affluenza è da imputare anche a chalet e spiagge piene del lungomare sud e del lungomare nord della città.  Ombrelloni e lettini sono stati la meta presa d'assalto dai turisti ma anche da molti civitanovesi che hanno giustificato la preferenza di un bagno al mare rispetto alla cabina elettorale con una disaffezione generale rispetto al mondo della politica.

12/06/2022 16:30
Election day 2022, alle 12 affluenza al 15,17% nel Maceratese per le amministrative

Election day 2022, alle 12 affluenza al 15,17% nel Maceratese per le amministrative

Arrivano i primi dati sull'affluenza alle urne. Seggi aperti dalle 7 di questa mattina e fino alle 23 per le elezioni comunali e i cinque referendum sul sistema giudiziario.  Nel Maceratese, alle ore 12, l'affluenza è del 15,17% degli aventi diritto per quanto riguarda le comunali. Si tratta di un dato inferiore rispetto alla scorsa tornata elettorale quando alla stessa ora si erano recati alle urne il 16,27% degli elettori. Bassa in provincia di Macerata anche l'affluenza per il referendum, che supera di poco la soglia del 5%. L'affluenza complessiva nella Regione Marche si è attesta al 16,39% degli aventi diritto per quanto riguarda le amministrative: la maggior partecipazione alle urne si è avuta nella provincia di Pesaro-Urbino (19,69%), con tre comuni chiamati al voto. Per quanto concerne il referendum, invece, l'affluenza complessiva nelle Marche alle ore 12 è del 6.03% (in linea con il dato nazionale), 7.49% in provincia di Macerata (il dato più alto).  Questa, nel dettaglio, l'affluenza in ciascuno dei 5 comuni del Maceratese chiamati al voto per il rinnovo del sindaco e del Consiglio: Camerino (19,35%), Civitanova Marche (15,30%), Corridonia (12,51%), Tolentino (17,05), Valfornace 24,90%).  Si ricorda che lo spoglio delle schede del referendum avverrà alle 23 di stasera (subito dopo la chiusura delle urne) mentre per le amministrative bisognerà attendere sino alle 14 di domani.

12/06/2022 14:00
Elezioni 2022, ecco quanto guadagneranno scrutatori e presidenti di seggio

Elezioni 2022, ecco quanto guadagneranno scrutatori e presidenti di seggio

Saranno 423 in totale gli scrutatori e i presidenti di seggio che si ritroveranno a partire da questo pomeriggio per la vidimazione delle schede elettorali per le elezioni comunali di domenica 12 giugno nella provincia maceratese. Coinvolti nella bagarre per l'elezione del nuovo consiglio comunale e dei nuovi primi cittadini saranno i comuni di Civitanova, Tolentino, Corridonia, Camerino e Valfornace.  338 gli scrutatori designati, 85 i presidenti di seggio chiamati a vigilare sulla regolarità delle schede inserite nell'urna. Civitanova il comune più popoloso chiamato al voto: nelle 42 sezioni totali tra fisse, ospedaliere e volanti, saranno altrettanti i presidenti impegnati e 164 gli scrutatori totali. A seguire i comuni di Tolentino (76 scrutatori e 15 presidenti), Corridonia (60 scrutatori e 15 presidenti), Camerino (34 scrutatori e 8 presidenti) e Valfornace (4 scrutatori e 1 presidente).  Insieme alla scelta per i candidati sindaci e i componenti dei prossimi consigli comunali, gli elettori saranno chiamati al voto anche per il referendum sulla Giustizia. Nei circa mille comuni italiani dove, domenica 12 giugno 2022, insieme al referendum si voterà anche per le amministrative 2022 come nel caso dei cinque comuni maceratesi, il compenso sarà di 282 euro per i presidenti di seggio (seggi speciali 90 euro) e 208 euro per gli scrutatori (seggi speciali 61 euro). In caso di partecipazione all'eventuale ballottaggio di domenica 26 giugno - probabile in 3 dei 5 comuni chiamati al voto - i compensi scendono a 150 euro per i presidenti di seggio e 120 euro per gli scrutatori e i segretari di seggio. In base alle disposizioni fornite dal Ministero dell'Interno, nei comuni di Camerino e Valfornace, entrambi sotto i 15 mila abitanti, sarà sufficiente raggiungere la maggioranza delle preferenze per poter essere eletti al primo turno.  

11/06/2022 12:00
Elezioni comunali 2022 e referendum Giustizia: dove, come e quando si vota

Elezioni comunali 2022 e referendum Giustizia: dove, come e quando si vota

Sono 17 in tutto i Comuni delle Marche al voto domenica 12 giugno per eleggere sindaci e membri dei rispettivi consigli comunali. In contemporanea, i seggi saranno aperti in tutti i Comuni anche per quando riguarda i 5 quesiti del referendum sulla Giustizia. Nella Provincia di Macerata, occhi puntati sulle amministrative di Civitanova Marche, Corridonia e Tolentino, dove il numero di abitanti supera le 15mila unità: pertanto, col sistema elettorale maggioritario a doppio turno, si prevede eventualmente il ballottaggio, in programma domenica 26 giugno. Completano la lista i centri di Camerino e Valfornace. I CANDIDATI. A Civitanova Marche sarà sfida a sei, tra Fabrizio Ciarapica, Mirella Paglialunga, Silvia Squadroni, Vinicio Morgoni, Paolo Maria Squadroni e Alessandra Contigiani. A Corridonia, invece, saranno in tre a disputarsi la poltrona di sindaco: Manuele Pierantoni, Giuliana Giampaoli e Sandro Scipioni. Infine, a Tolentino la competizione vedrà protagonisti Silvia Luconi, Massimo D'Este e Mauro Sclavi. A Camerino e Valfornace – dove non è previsto ballottaggio né voto disgiunto – la fascia tricolore sarà contesa rispettivamente tra Roberto Lucarelli e Sandro Sborgia, e tra Massimo Citracca e Sandro Luciani. QUANDO SI VOTA. Si vota in un unica giornata sia per le amministrative sia per i cinque quesiti sulla giustizia, dalle ore 7 alle ore 23. L'ordine di scrutinio prevede che alla chiusura dei seggi si proceda subito allo spoglio delle schede votate per ciascun referendum, mentre le operazioni di conteggio per le comunali vengono rinviate direttamente alle ore 14 di lunedì 13 giugno. COME SI VOTA. Si potrà andare a votare in qualsiasi momento della fascia oraria indicata, presentandosi con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Sono ammessi al voto tutti i cittadini maggiorenni presenti nelle liste elettorali; possono votare anche i cittadini europei che vivono in quella città, ma solo se iscritti alle liste elettorali. Per esprimere la preferenza per i candidati a consigliere comunale presenti nella lista votata, si deve scrivere il cognome della persona scelta negli appositi spazi accanto alla lista dove si è segnata una X. Anche qui rimane valida la doppia preferenza, purché riguardi un uomo e una donna. Nel caso in cui sia previsto il voto disgiunto, si può scegliere una lista che sostiene un candidato sindaco e poi un primo cittadino diverso, appoggiato da altre liste. IL REFERENDUM. Sono cinque in tutto i quesiti referendari abrogativi che riguardano il tema della Giustizia. Al momento del voto, vangono fornite all’elettore 5 diverse schede di colori diversi: rossa per il primo quesito; arancione per il secondo; gialla per il terzo; grigia per il quarto e verde per il quinto. Se si vuole abrogare la norma sottoposta a referendum bisogna apporre una X sul segno SÌ; in caso contrario la X andrà segnata sul NO. I referendum saranno ritenuti validi se verrà raggiunta la maggioranza del 50%+1 degli aventi diritto al voto. I CINQUE QUESITI NEL DETTAGLIO. Il primo quesito riguarda l’abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi. Il secondo quesito si riferisce alla limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lettera c, codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale. Il terzo quesito tratta della separazione delle funzioni dei magistrati: abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati. Il quarto quesito verte sulla partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari: abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte. Il quinto quesito è relativo all’abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.

11/06/2022 10:00
Elezioni Corridonia, si chiude la campagna elettorale di Scipioni. “Noi siamo la novità”

Elezioni Corridonia, si chiude la campagna elettorale di Scipioni. “Noi siamo la novità”

“Siamo giunti al termine di questa campagna elettorale, per noi meravigliosa, abbiamo avuto la vicinanza e l’attenzione della cittadinanza all’ascolto e al dialogo ogni sera nei vari incontri”. Queste le parole di Sandro Scipioni, candidato sindaco per la lista civica “Corridonia Rinasce”, al confronto il 12 giugno con Giuliana Giampaoli e Manuele Pierantoni. “Gli argomenti toccati – prosegue la nota stampa - dalla gestione ai privati della Villa Fermani, alla Casa di Riposo e residenza autonoma (co-housing) al Mattattoio, agli impianti sportivi nuovi all’ippodromo, a tutte le questioni legate ai vari quartieri di Corridonia, Colbuccaro, San Claudio e Zona, nonché cultura, commercio, sociale e altro, ci danno la forza di proseguire nella strada imboccata con il progetto Missione Rinascita. Il nostro obbiettivo è quello di creare la vera alternativa a Corridonia, non camuffata come la coalizione del centro destra, con forte presenza del passato di ex sindaci di altre appartenenze politiche e assessori, come chi dovesse andare ad amministrare lo facesse per procura, ma soprattutto le loro contraddizioni interne e divisioni sul programma e le rivendicazioni partitiche rendono molto precaria la stabilità della stessa compagine”. “Per quanto riguarda il centro sinistra oppure l’Amministrazione uscente – aggiunge Scipioni - ci separa il programma in principal modo, l’edilizia scolastica completamente con visioni opposte alle nostre, e gli impianti sportivi. Ringraziamo tutti i cittadini che vorranno sostenerci e votarci, non li deluderemo, noi siamo la novità e la vera alternativa, gli altri hanno già tutti amministrato portando al cupio dissolvi la Città”. “Siamo liberi – conclude il candidato sindaco - non ricattabili e non abbiamo nessuno di noi interessi da salvaguardare, guardiamo il futuro con ottimismo, la nostra forza è l’umiltà, la semplicità di linguaggio e di stare con la cittadinanza sempre e ovunque, saremo presenti in ogni momento e pronti a dare sostegno e contributo nel risolvere i problemi quotidiani, siamo quelli del fare”.

10/06/2022 21:22
Elezioni Camerino, Sborgia alle battute finali: "Le nostre priorità sono i cittadini"

Elezioni Camerino, Sborgia alle battute finali: "Le nostre priorità sono i cittadini"

“C’è un lavoro da portare avanti, Camerino non si può fermare ora”. Sono le parole del candidato sindaco Sandro Sborgia, anche lui in ultima battuta prima del silenzio elettorale che anticiperà le votazioni per le amministrative di questa domenica 12 giugno. Al confronto, Roberto Lucarelli della lista civica "Radici nel Futuro". “Abbiamo un lavoro avviato – prosegue la nota stampa - che sta già portando i suoi frutti e che non può e non deve essere interrotto. La nostra speranza è di essere riusciti a far comprendere che le nostre priorità sono le persone, i nostri concittadini, la città. “In queste settimane a dispetto delle provocazioni e di tante assurdità circolate, abbiamo cercato di essere concentrati sui contenuti, sulle nostre proposte, tutte realizzabili, per la città forti di una squadra rinnovata, ancor più determinata e molto unita composta da chi, insieme a me nel primo mandato, ha saputo in poco tempo riaccendere la luce della speranza laddove si percepiva solo il grigiore della rassegnazione". "Ad affiancarci - aggiunge l'ex primo cittadino - anche volti nuovi ma fidati, competenti e che, sono sicuro, apporterebbero uno straordinario contributo qualora i cittadini ci dessero la possibilità di ripartire da dove eravamo rimasti. La nostra priorità non può che essere la ricostruzione fisica e del tessuto sociale e ci spaventa profondamente l’idea che qualcuno voglia bloccare tutto senza un reale motivo. Significherebbe la rovina per Camerino, tornare al 2019, quando non c’era nulla di concreto”. È infatti stata iniziativa della prima amministrazione Sborgia, ad esempio, la redazione del Programma Straordinario di ricostruzione contenente le linee guida per le progettazioni, “un documento fondamentale per accelerare la  ricostruzione ed è assurdo anche solo ipotizzare di non utilizzarlo o di rifarlo ex novo. Peraltro, svariati comuni limitrofi lo hanno preso ad esempio, a dimostrazione della validità del lavoro fatto”. Le spine della sanità, l’economia locale, la cultura, le possibilità per i giovani e i servizi per la popolazione più anziana, l’attenzione alle frazioni e allo sport come volano di rilancio e moltissimi altri sono stati i temi affrontati dalla lista 'Ripartiamo' nei confronti con la comunità. “In noi i cittadini troverebbero sempre una squadra unita, trasparente, leale, e concentrata solo ed esclusivamente sugli interessi generali. Abbiamo cercato di dimostrarlo non scendendo mai nella sterile polemica e utilizzando solo illinguaggio della verità. Ora - conclude Sborgia - la parola spetta solo a loro, gli unici che hanno il diritto e il dovere di scegliere chi debba amministrare Camerino”.

10/06/2022 20:08
Elezioni Civitanova, risponde la X Mas: “Noi apolitici”. Ancora silenzio dal M5S sulla Squadroni

Elezioni Civitanova, risponde la X Mas: “Noi apolitici”. Ancora silenzio dal M5S sulla Squadroni

“Impegnata nella ricerca storica e nella custodia e promozione della gesta di eroi purissimi , l’Associazione non può né deve essere accostata alla politica”.  Comincia così la lettera inviata da Sergio Pogliani, presidente pro tempore dell’Associazione Combattenti della X^ MAS in risposta all’inchiesta pubblicata su Picchio News riguardante l’appartenenza alla Decima dell’avvocato Feliziani, compagno e consigliere politico di Silvia Squadroni, candidata sindaco alle elezioni di domenica a Civitanova. “Una descrizione dell’Associazione distorta e fuorviante in quanto il carattere apartitico ed apolitico si evince dallo stesso statuto”, aggiunge Pogliani confermando di fatto l’appartenenza dell’avvocato Alberto Feliziani all’associazione. “Nel medagliere dell’Associazione svetta un florilegio di medaglie d’oro al valor militare individuali e di reparto a perenne testimonianza di un valore riconosciuto in tutto il mondo in quanto patrimonio di tutti gli italiani al di là dell’appartenenza politica di ciascuno”, aggiunge ancora il presidente pro tempore. Per Pogliani, che punta al rispetto del trattato stabilito dal suo fondatore, il comandante Junio Valerio Borghese, “tentare, dopo 77 anni dalla fine della Seconda Guerra mondiale di circoscrivere la X^ MAS entro i confini di un inesistente ideologia fascista vuol significare non conoscere la storia e soprattutto tradirla”.  Sul sito dell’Associazione Decima Flottiglia Mas, rappresentata da uno sfondo sul quale campeggia la bandiera tricolore, non si nasconde l’orgoglio della propria presenza durante l’epoca fascista: “Noi siamo quelli che scelsero di vestire una divisa, militando nella parte perdente, consci che i giochi erano fatti e che non c’era nulla da guadagnare (…) ultimi romantici, testimoni superstiti di un periodo cancellato dalla Storia, perché la Storia ricorda solo i vincitori”. Fa rumore il silenzio della candidata sindaco di SiAmo Civitanova, Silvia Squadroni. Così come non è passato inosservato quello del Movimento Cinque Stelle e di Mirella Emiliozzi, che a Civitanova è stata l’artefice dell’alleanza con il progetto politico della Squadroni. Una alleanza che, per divergenze politiche tra la candidata del Partito Democratico Mirella Paglialunga e la stessa parlamentare Cinque Stelle, è contravvenuta a quelle instauratesi con il centrosinistra al Governo e nei comuni coinvolti nel voto di domenica prossima.

10/06/2022 12:10
Tolentino, Sclavi: "Silvia Luconi viola la par condicio, presentati 4 esposti in Prefettura"

Tolentino, Sclavi: "Silvia Luconi viola la par condicio, presentati 4 esposti in Prefettura"

“La vicesindaco Silvia Luconi approfitta del suo ruolo istituzionale per svolgere irregolarmente propaganda elettorale. La mortificazione della carica che ricopre è palese e del tutto fuori luogo”. È quanto dichiara il candidato sindaco del terzo polo, Mauro Sclavi (coalizione Tolentino cambia insieme a voi), il quale annuncia di aver presentato diversi esposti per violazione della par condicio. Sclavi cita direttamente l’articolo 9 della legge 28/2000: “Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabile per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”. “A tal proposito – scrive il candidato sindaco - abbiamo già fatto almeno quattro segnalazioni ufficiali alla Prefettura di Macerata, a seguito delle quali gli stessi uffici della Prefettura hanno inviato una missiva al comune per ribadire quali siano le regole da rispettare”. “Purtroppo in totale sfregio delle leggi dello Stato nessuno dei candidati attualmente facenti parte dell’Amministrazione ha pensato bene di cambiare registro. Siamo sconcertati.  Molteplici sono state le violazioni, tra cui inaugurazioni che nulla avevano delle caratteristiche previste dall’Art. 9: essere indispensabili ed essere svolte in forma impersonale”. “Ci domandiamo come mai avendo ancora un sindaco in carica per gli affari correnti tutte le manifestazioni vedano presenti sempre la vicesindaco Luconi che è candidata? Il fatto più sconcertante ed imbarazzante è avvenuto il 2 Giugno per le celebrazioni della Festa della Repubblica presso il Parco Isola D’Istria, dove in primo luogo la candidata Luconi è salita sul pulpito per fare la lettura delle scritture con indosso la fascia tricolore, fatto gravissimo in uno Stato laico, ed in secondo luogo a funzione religiosa ancora in corso ha di nuovo preso la parola per fare un breve comizio”, aggiunge Sclavi. “Ha anche avuto il coraggio di lamentarsi perché a seguito di tali scorrettezze alcuni cittadini abbiano deciso di fare un video come testimonianza di tali violazioni. Vi è in questo momento così delicato un uso del tutto inappropriato delle attività di comunicazione istituzionale dell’ente comunale che si sovrappongono con la propaganda elettorale”. “Farsi vedere e partecipare agli eventi è un diritto della candidata Luconi, nessuno le vuol negare nulla, ciò che è scorretto è farlo con indosso le effigi della Repubblica in rappresentanza del Comune di Tolentino. Può governare una città come la nostra chi non ha il minimo rispetto per le regole? Per noi la risposta è chiaramente no non merita l’onore e l’onere”, prosegue Sclavi, il quale conclude la nota con una citazione di Paolo Borsellino: “Gli uomini politici non devono soltanto essere onesti, ma lo devono anche apparire”.  

10/06/2022 10:23
'Reddito di cittadinanza' e imprenditori che non si rinnovano. Chi sono i veri furbetti?

'Reddito di cittadinanza' e imprenditori che non si rinnovano. Chi sono i veri furbetti?

In un paese dove nel 2021 l’evasione fiscale ha segnato secondo i dati de Lo Sportello del Contribuente uno slancio del +4,7% (il record appartiene al Nord dove si è raggiunto il +6,5%), è consueta abitudine ricorrere alla formula del “je t’accuse” nei confronti di chi non può assicurarsi il pane a tavola la sera, piuttosto che i cosiddetti “padroni del lavoro”. Notate bene, cari lettori: l’Agenzia delle Entrate evidenzia ad oggi come il totale delle tasse non riscosse in Italia abbia sfondato il tetto dei 1.100 mld di euro, confermando il nostro primato assoluto nell’Unione Europea. Nella classifica delle regioni “più furbe”, il primo posto spetta alla Lombardia, dove il numero degli evasori è cresciuto del 6,3% (le Marche si difendono con un +3,5%), mentre l’imponibile evaso – in senso più assoluto – è di circa il 5,9%. A dispetto dei pregiudizi, è nel Meridione che si registra la percentuale minore di frode fiscale a livello nazionale: 19,3% contro il Nord Ovest al 31,4%, il Nord Est al 27,1% e il Centro al 22,2%. A questo punto, viene da domandarsi: chi sono i maggiori nemici del fisco? Al primo posto troviamo gli industriali (34,3%), seguiti da bancari e assicurativi (33,2%), quindi dai commercianti (11,8%), gli artigiani (9,4%), i professionisti (6,5%) e i lavoratori dipendenti (6,4%). Poiché ai primi viene già concesso di accedere a vari incentivi, sussidi e agevolazioni, a tutti gli altri non resta che fare i conti con il famigerato precariato figlio di mancate politiche del rinnovamento, oltre che dell’inefficacia delle misure finora messe in campo per sopperire a disoccupazione e inoccupazione. Dai bonus 200 al sussidio di maternità, dall’indennità NASpI all’assegno unico o famigliare, a fare la differenza è comunque l’ISEE. Nel frattempo, però, i padroni-imprenditori sono tornati a lamentarsi – quando ovviamente non lo fanno i politici per cavalcare il dragone alato della propaganda – dei cittadini che “non vogliono lavorare”, sacrificarsi per un “dignitoso” stipendio dal 1.200 – 1.300 euro (a fronte di anche 70 ore di impiego a settimana), rinunciare a qualche garanzia in più per il bene dell’azienda. Ma se nella “classe operaia” di Eliopetriana memoria il crumino Gian Maria Volonté se la cavava con un dito mozzato, negli anni 2000 i macchinari atti a garantire il surplus produttivo si prendono direttamente la vita dei lavoratori (Luana D’Orazio, 3 maggio 2021, ndr). Non ultimo, i lamentosi ricorrono ciclicamente al vecchio slogan de “i giovani sono pigri e fannulloni”, che oggi vale quanto un alibi stantio, considerando che in Italia il 38% dei laureati è sovraistruito (ma si riducono a svolgere mansioni banali e di routine, lontane dal proprio titolo di studio conseguito) e che, volenti o nolenti, vige ancora il corporativismo nella stragrande maggioranza dei mestieri.  Un preambolo, questo, lungo quanto necessario per meglio comprendere il dibattito che nelle ultime settimane è tornato ad accendersi sulla questione del reddito di cittadinanza: “abolirlo oppure no?”. Al netto delle indagini condotte nell’ultimo anno dall’Arma dei Carabinieri, ammontano a circa 5.000 le irregolarità riscontrate, su un campione di oltre 87mila persone controllate (1.400 delle quali distribuite fra pregiudicati e mafiosi). Contemporaneamente, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi (FI) è tornato a puntare il dito contro i cittadini, definendoli “approfittatori di aiuti di Stato e bonus, con la scusa di non riuscire ad arrivare a fine mese”: come se le imprese italiane non avessero mai usufruito di prestiti a fondo perduto, casse integrazioni a pioggia, e/o miliardi investiti per la delocalizzazione. Insieme a lui, si va ad aggiungere il senatore Massimo Mallegni (FI), che con la scusa della direttiva Bolkestein si è reinventato difensore del proletariato: fermo restando che lui stesso possiede uno stabilimento balneare da salvaguardare. Non ultimo, il numero uno di Federalberghi Bernabò Bocca, che si è detto risentito dell’indisponenza dei lavoratori stagionali nonostante l’offerta di 1.300 euro al mese per il periodo estivo. Altre figure imprenditoriali più o meno di spicco continuano poi a sostenere la retorica del “lavori-gratis-ma-così-fai-esperienza”, mentre sul piano politico la giostra elettorale vede a fasi alterne rincorrersi tra di loro gli oppositori del reddito – soprattutto forzisti, fratelli d’Italia, leghisti e renziani, simpatizzanti dell’imprenditoria – e i genitori dello stesso, i pentastellati oggi divisi fra corrente dimaiana e contiana. Per i primi – portavoce: Antonio Tajani, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Davide Faraone – i soldi del reddito andrebbero dirottati a stostegno delle imprese e per abbassare il cuneo fiscale così da far ripartire l’economia. Per i secondi – capitanati oggi da Giuseppe Conte - toglierlo per dare altri fondi agli imprenditori “è un'idea priva di consistenza, che rischia di ledere ulteriormente il già delicato tessuto socio-economico”. L’unica faccenda rimasta da chiarire è: tra salari bassi, contrattini estemporanei, sovraccarico delle ore di lavoro, precarietà - dunque art. 36 della Costituzione buttato nel cestino - a chi conviene davvero fare a meno del reddito di cittadinanza?

10/06/2022 10:00
Credito d'imposta per le imprese del cratere, Patassini: "Sbloccato grazie alla Lega"

Credito d'imposta per le imprese del cratere, Patassini: "Sbloccato grazie alla Lega"

"Grazie al lavoro di squadra della Lega al governo, sbloccato il credito d'imposta per le imprese del cratere sisma 2016. Parliamo di un provvedimento fondamentale per il territorio, a maggior ragione in un momento storico particolarmente difficile, in cui gli italiani hanno bisogno di risposte oltre che di proposte, a cui abbiamo lavorato senza sosta con i dirigenti del ministero guidato da Giancarlo Giorgetti".  Lo dichiara il deputato marchigiano del Carroccio, Tullio Patassini, componente della commissione Bilancio della Camera. “Siamo inizialmente intervenuti con un apposito provvedimento di legge, di cui io stesso sono stato promotore, per creare il presupposto normativo, unica via possibile per arrivare al completo sblocco dell'iter", spiega Patassini. "Qualificato e risolutivo il successivo supporto del consulente diplomatico del Mise, ambasciatore Paolo Dionisi, che ha seguito in prima persona la questione presso la rappresentanza Italia a Roma della Commissione europea confermando quanto fosse necessario e vitale consentire in ogni modo, a territori già fortemente provati dalla crisi economica, di fruire di un aiuto sostanziale". “Un deciso pressing sull'Europa perche' la misura fosse inclusa nel temporary framework di deroga degli aiuti di Stato".      

09/06/2022 19:13
Elezioni Civitanova, Ciarapica replica a Paglialunga: “Nessuna violazione della par condicio, polemiche sterili”

Elezioni Civitanova, Ciarapica replica a Paglialunga: “Nessuna violazione della par condicio, polemiche sterili”

“Ho appreso dalla stampa che alcuni esponenti della sinistra civitanovese avrebbero segnalato un ipotetico uso improprio del mio personale profilo Facebook, divenuto addirittura nel pensiero dei predetti organo di comunicazione istituzionale”. Non si è fatta attendere la replica del sindaco uscente Fabrizio Ciarapica, in merito all’esposto inviato nelle ultime 24 ore dal centrosinistra capitanato dalla candidata Mirella Paglialunga direttamente al Corecom Marche, all’Autorità per le garanzie delle comunicazioni e alla Prefettura (leggi qui). Al centro della questione, le presunte violazioni della par condicio in seno all’utilizzo dei mezzi di comunicazione. “Invece di concentrarsi sulle proposte concrete che riguardano il futuro della città – prosegue Ciarapica - la candidata Paglialunga perde tempo con sterili polemiche legate ad un uso del social privato. A poche ore dal voto, il Pd e altre liste di Sinistra combattono compatti, come raramente si è visto negli ultimi anni, per imbavagliare il Sindaco che comunica i provvedimenti messi in campo dall’Amministrazione comunale negli ultimi giorni di mandato. Il sottoscritto sta legittimamente portando a termine gli iter amministrativi di tanti progetti avviati in questo quinquennio e ritiene giusto darne conto ai cittadini. L’esposto presentato al Corecom Marche è palesemente infondato in quanto l’attività denunciata è stata, come riportato dagli stessi firmatari, espletata attraverso un profilo privato di facebook e quindi al di fuori della previsione normativa di cui all’art. 9, comma 1, della L. 28/2000". "Ai sensi della vigente normativa in materia, e per giurisprudenza costante, il profilo Facebook – spiega il numero uno di Civitanova - di un soggetto privato (a prescindere dal lavoro che questi possa svolgere) è uno spazio virtuale che attiene alla sfera privata del soggetto che ne è titolare. L’aspetto più inquietante è la conseguenza logica a cui tale ragionamento aberrante ci condurrebbe: la violazione della par condicio dei candidati a chiaro ed evidente svantaggio del sindaco". "Se le strampalate considerazioni poste a fondamento dell’esposto fossero vere – conclude Ciarapica - al sindaco verrebbe infatti vietata ogni attività elettorale imbavagliato da una norma che invece tale fondamentale libertà intende tutelare. Non è tanto la carenza di cultura giuridica che preoccupa, è la totale mancanza di cultura democratica che spaventa”.

09/06/2022 16:13
Concorso centri per l'impiego, Aguzzi: "Nessuna penalizzazione per i navigator"

Concorso centri per l'impiego, Aguzzi: "Nessuna penalizzazione per i navigator"

"Nessuna penalizzazione per i navigator". A ribadirlo è l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, dopo le recenti dichiarazioni delle organizzazioni sindacali in cui veniva stigmatizzato l’operato dell’assessorato nelle procedure concorsuali per titoli ed esami, che prevedono l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di personale nei servizi per l’impiego e nel settore delle politiche attive del lavoro.  Le critiche mosse riguardano in particolare i criteri di assegnazione dei punteggi ai fini della valutazione dei titoli. "Il decreto ministeriale - precisa Aguzzi - prevede che l’esperienza maturata dai navigator venga considerata. La Regione Marche ha ritenuto opportuno tradurre questo vantaggio in 0,20 punti per ogni anno di esperienza lavorativa svolta, in modo da poter mettere a frutto questo percorso ai fini del concorso". "A questa amministrazione e a questo assessorato non è sembrato giusto assegnare un punteggio più alto, così come invece richiesto dai sindacati, perché si è ritenuto di dover offrire ad ogni cittadino le stesse opportunità per poter accedere a questo concorso. Il valore dell’esperienza è importante ma accanto ad essa va data la possibilità al più ampio numero di candidati di partecipare, che altrimenti sarebbero penalizzati. Il concorso è stato bandito e stanno arrivando molte domande, quindi auguro a tutti un in bocca al lupo" conclude Aguzzi.

09/06/2022 13:17
Elezioni Civitanova, il compagno della Squadroni appartiene alla Decima Mas

Elezioni Civitanova, il compagno della Squadroni appartiene alla Decima Mas

L’avvocato Alberto Feliziani, compagno e consigliere politico della candidata sindaco di Civitanova Marche, Silvia Squadroni, risulta essere un componente iscritto all’Associazione Combattenti Decima Flottiglia MAS. Il nome del noto professionista, coinvolto in qualità di advisor nel fallito tentativo di acquisizione da parte di un gruppo dorico della discoteca Babaloo di Potenza Picena, risulta essere presente nella lista degli iscritti all’associazione che punta a onorare i fasti militari vissuti in piena epoca fascista (con attività registrate tra il 1939 e il 1943) in qualità di “probiviro”. L’associazione, che si definisce rigorosamente “apolitica” e che incentra la sua attività sulla “ricerca storica e l’intento di onorare chi ne ha fatto parte”, come confermato dal vicepresidente in carica Sergio Pogliani, punta al rispetto del trattato stabilito dal suo fondatore, il comandante Junio Valerio Borghese. Sul sito dell’Associazione Decima Flottiglia Mas, rappresentata da uno sfondo sul quale campeggia la bandiera tricolore, non si nasconde l’orgoglio della propria presenza durante l’epoca fascista: “Noi siamo quelli che scelsero di vestire una divisa, militando nella parte perdente, consci che i giochi erano fatti e che non c’era nulla da guadagnare (…) ultimi romantici, testimoni superstiti di un periodo cancellato dalla Storia, perché la Storia ricorda solo i vincitori”. Temi ricorrenti, quelli di “orgoglio” e “onore”, tra le pagine della Decima Mas, che conta circa 1800 iscritti in tutta Italia e dal 2009, con un Atto di intesa, è riconosciuta in qualità di associazione anche da parte della Marina Italia. Temi sposati dagli appartenenti e dall’avvocato Feliziani, ex ufficiale dell’esercito. “Molti degli iscritti - conferma ancora il vicepresidente Pogliani - provengono dal mondo della marina, da quello dei paracadutisti o da quello dell’aeronautica. Ma sottolineo che per entrare nella Decima non era necessario neppure in passato alcun giuramento al Partito Fascista”. Una campagna elettorale, quella proposta da Silvia Squadroni, basata sulla trasversalità nella ricerca del voto. Una squadra, quella della capolista di SiAmo Civitanova, che ha visto alternarsi al proprio interno giovani promettenti ma anche fuoriusciti dal centrodestra. Non trascurando il vulnus di un’anima importante come quella del Movimento Cinque Stelle, sempre lontano dagli ideali della destra estrema. Lo stesso movimento fondato da Gianroberto Casaleggio ha permesso alla Squadroni l’arrivo a Civitanova Marche - poi rivelatosi un flop - dell’ex premier Giuseppe Conte, che in quell’occasione incontrò per la prima volta la candidata civica di Civitanova.

09/06/2022 11:10
Civitanova, Capodarca difende Ciarapica: "L'esposto? Squallida mossa elettorale"

Civitanova, Capodarca difende Ciarapica: "L'esposto? Squallida mossa elettorale"

"Una squallida mossa elettorale delle opposizioni, giuridicamente del tutto infondata, volta a sollevare, tramite clamore mediatico, ingiusto discredito all'amministrazione comunale". Così Giovanna Capodarca, candidata consigliere nella lista 'Civitanova Unica', prende le difese in un nota del sindaco uscente Fabrizio Ciarapica, a seguito dell'esposto presentato dalla coalizione di centrosinistra al Corecom per violazione della par condicio (leggi qui).  "È una linea che non mi aspettavo da un'ex dirigente scolastica di un certo livello - afferma Capodarca -. Questi mezzucci e tiri mancini rafforzano la figura di Ciarapica sminuendo quella della candidata Paglialunga, che è ricorsa a una classica tattica di una parte della sinistra".  "Ci si dovrebbe battere sui contenuti, forse non ci sono? Oppure non si è in grado? Questi attacchi denotano una certa agitazione e paura di non farcela. Con la parola 'esposto' si vuole buttare fumo agli occhi di ignari cittadini. Si genera solo confusione" conclude Capodarca. 

09/06/2022 09:45
Tolentino, questione ospedale: la Lega propone tavola rotonda con l'assessore Saltamartini

Tolentino, questione ospedale: la Lega propone tavola rotonda con l'assessore Saltamartini

La Lega di Tolentino chiude la campagna elettorale affrontando il delicato tema della salute e dell’ospedale cittadino. Per giovedi 9 giugno, ore 18, è prevista al Politeama una tavola rotonda sulla salute e il territorio. All’incontro interverranno l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, l’assessore regionale allo Sport Giorgia Latini, il commissario Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti, il commissario provinciale Luca Buldorini, il senatore Giuliano Pazzaglini, l’onorevole Tullio Patassini e la candidata sindaco Silvia Luconi.  “Tolentino è una città che ha a cuore la salute dei suoi cittadini. La questione ospedale è uno dei temi più sentiti dai cittadini ed intendiamo confrontarci con gli operatori sanitari per affrontare e risolvere le criticità presenti - sottolinea il coordinamento cittadino della Lega -. La nostra sfida è il rilancio del territorio, una sfida che possiamo vincere soltanto valorizzando l’identità di ogni comune". 

08/06/2022 21:35
Corridonia, Pierantoni replica a Giampaoli: "Si affida solo a critiche e offese, per noi parlano le carte"

Corridonia, Pierantoni replica a Giampaoli: "Si affida solo a critiche e offese, per noi parlano le carte"

"Come al solito la Giampaoli si affida solo alle critiche e alle offese, ma non si focalizza mai su nulla di concreto. Per noi parlano le carte". A dichiararlo è Manuele Pierantoni, il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra alle prossime amministrative del comune di Corridonia, nel replicare alle ultime affermazioni della "rivale" elettorale, Giuliana Giampaoli (leggi qui).  "Le scuole a Colbuccaro non erano previste nel piano per il terremoto, invece noi siamo riusciti ad ottenere i fondi - spiega -. Piuttosto che chiuderle, le costruiamo", precisa Pierantoni. E, ancora, sulla vicenda del bando Miur che assegnava al comune di Corridonia 3 milioni di euro per la ricostruzione della scuola dell’infanzia, il vicesindaco uscente controbatte: "Qualcuno che ora è nella sua lista ha fatto un esposto che ha ritardato di molto l'assegnazione di questi fondi". "Al termine della fase istruttoria, aperta proprio a seguito dell'esposto, il Miur ci ha comunicato che siamo ammessi a finanziamento. Anche qui le carte parlano chiaro - aggiunge -. L'ok è arrivato il 21 marzo 2021, ma a seguito dei ritardi accumulati, si è dovuta anche riaprire la procedura alla Corte dei Conti. I soldi arriveranno al più presto".  "Giampaoli dovrebbe iniziare ad occuparsi del suo elettorato - punge poi il vicesindaco uscente -. Non abbiamo ancora capito la coalizione a sostegno della Giampaoli dove vorrebbe costruire le scuole. In Consiglio Comunale hanno sempre ventilato l'ipotesi di un polo scolastico nella zona industriale, anche se ora sembra siano ritornati indietro su questa decisione. E, inoltre, dove prendono i soldi per fare l'Ipsia nella zona industriale? Non sono finanziati i laboratori, le palestre e l'acquisto del terreno. Sono fatti".  Riguardo i progetti relativi all'impiantistica sportiva, Pierantoni precisa: "La coalizione della Giampaoli ha sempre affermato di volere un polo sportivo nella zona industriale, ma si tratta sempre e solo di chiacchere. Noi abbiamo finanziato concretamente, con avanzo comunale, la realizzazione del nuovo campo da calcio al Martini. Dove è collocato attualmente ('Ex Enaoli') è giunto a fine vita, e non ci sono le strutture che richiede la Federazione. Per questo abbiamo dovuto delocalizzarlo altrove. Si tratta di un progetto da 500mila euro, totalmente finanziato". 

08/06/2022 19:38
Tolentino, Pascucci: "Tari? Aumenti da capogiro, con Pezzanesi a capo del Cosmari serie infinita problemi"

Tolentino, Pascucci: "Tari? Aumenti da capogiro, con Pezzanesi a capo del Cosmari serie infinita problemi"

"Un vero e proprio salasso di fine legislatura per i contribuenti tolentinati che saranno costretti a sopportare aumenti da capogiro del tributo Tari, fino ai massimi consentiti dalla norma. Tolentino èil comune maceratese che, nel 2022, subisce il rincaro più alto della provincia, frutto di un considerevole e inarrestabile aumento dei costi rendicontati dal Cosmari e dal Comune". A dichiararlo è Matteo Pascucci, segretario comunale del Partito Democratico Tolentino.  "Le cose non andranno meglio negli anni successivi dove il trend crescente delle tariffe rimane costante almeno fino al 2025 arrivando ad un incremento cumulato che si avvicinerà al 20% - prosegue Pascucci -. Con riferimento agli aumenti, il Comune ha davvero esagerato. Per la sola copertura dei costi di riscossione della Tari, si passa dai 400 mila euro richiesti nel 2021, ai 700 mila euro nel 2025 con un aumento del 70%". "A cosa serviranno i 300 mila euro in più richiesti ai contribuenti tolentinati? Non è dato sapere", puntualizza Pascucci, che definisce gli aumenti "del tutto ingiustificati considerato il fatto che il livello di servizio offerto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è del tutto similare a quello degli anni precedenti, nei quali le tariffe corrisposte erano sensibilmente inferiori".  "La presidenza di Pezzanesi al Cosmari ha coinciso con il sorgere di una serie infinita di problemi per la società - attacca il segretario -: dalla mancata individuazione del sito di discarica con conseguente quadruplicazione del costo di equo indennizzo, ai pareri negativi dell’Anac, fino ai ricorsi continui relativi al concorso per il nuovo direttore, sospeso e poi annullato in tutta fretta senza alcuna evidente ragione. "Ed ecco le inevitabili conseguenze nefaste di scelte poco oculate: i cittadini sono costretti a pagare di più per ricevere di meno - conclude Pascucci -. I trionfalistici proclami autocelebrativi sull’attività del centrodestra in questa campagna elettorale cozzano terribilmente con la realtà dei fatti. Un calo demografico mostruoso, un tessuto produttivo che si impoverisce ed ora, tasse che aumentano. Fortunatamente tutto questo sta per finire, il 12 giugno è una data importante: i cittadini potranno finalmente scegliere di cambiare".

08/06/2022 18:27
Elezioni Corridonia, Giampaoli: "Tutto su ricostruzione scolastica e impianti sportivi. Basta bugie da Cartechini e Pierantoni"

Elezioni Corridonia, Giampaoli: "Tutto su ricostruzione scolastica e impianti sportivi. Basta bugie da Cartechini e Pierantoni"

"Le priorità della mia futura amministrazione saranno ricostruzione scolastica, riqualificazione impianti sportivi e rilancio del centro storico inteso anche come palcoscenico delle attività culturali". A parlare è la candidata sindaco per le elezioni di domenica prossima a Corridonia, Giuliana Giampaoli. A finire nel mirino della Giampaoli il duo Cartechini - Pierantoni, rispettivamente sindaco e vicesindaco dell'amministrazione uscente. "Non accetto lezioni sulla ricostruzione scolastica da chi in cinque anni non è riuscito a portare a termine nessun progetto. L’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli ha smentito la tesi dell’attuale amministrazione ovvero che l’impossibilità della delocalizzazione dell’IPSIA fosse condizionata dalla particella catastale dell’area scelta per la ricostruzione". "Questa è solo l’ultima delle smentite che l’amministrazione Cartechini-Pierantoni è stata costretta fare", ha aggiunto la Giampaoli ricordando anche la vicenda del bando Miur che assegnava al comune di Corridonia 3 milioni di euro per la ricostruzione della scuola dell’infanzia. "Quando siamo venuti a conoscenza, tramite accesso agli atti, della famosa lettera con cui il sindaco dichiarava al Miur la volontà di chiudere le scuole di Colbuccaro e Campogiano per accorparle nel nuovo plesso scolastico del Bartolazzi e di questo abbiamo informato il consiglio, sono subito corsi ai ripari con un volantinaggio notturno per smentire se stessi". "Peccato che l’inversione di marcia sia arrivata soltanto dopo che noi consiglieri di minoranza avevamo portato a conoscenza la cittadinanza del fatto - ha aggiunto la Giampaoli - Fortunatamente aggiungerei. Perché solo da questi eventi è nata la decisione di dirottare i fondi destinati al palazzo comunale per la realizzazione delle nuove scuole a Passo del Bidollo". Qualche sassolino la Giampaoli lo scaglia poi sull'impiantistica sportiva: "Noi consiglieri di minoranza fin dal 2017 abbiamo più volte evidenziato le cattive condizioni del campo da calcio ex enaoli con tutto quello che comportava a livello di salute e sicurezza per i nostri ragazzi. Ne abbiamo chiesto la riqualificazione chiedendo la partecipazione dell’amministrazione al bando sport e periferie 2018 raccogliendo oltre 500 firme a supporto delle nostre istanze. Nulla di fatto". "Chi sostiene che questa sia stata una 'opposizione fantasma' si era addormentato in questi anni in cui abbiamo presentato decine di mozioni, interpellanze e accessi agli atti, senza sostegni e appoggi da parte di nessuno", ha concluso la candidata sindaco. Dopo la presenza nelle scorse settimane dell’assessore alle attività produttive Mirco Carloni, Giampaoli ha incontrato, inoltre, in città l’assessore alla cultura Giorgia Latini e l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini. In una nota La Lega si dichiara pronta "al rilancio di Corridonia con la forza del territorio e della filiera di governo". 

08/06/2022 16:00
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