Una mozione per prevedere la segnalazione automatica dell’assenza ingiustificata dei bambini iscritti al nido del comune di Treia. La proposta arriva dal consigliere comunale di Prima Treia e componente della seconda commissione per i Servizi Sociali Andrea Mozzoni.
"Viste le possibilità offerte dalla tecnologia, ritengo sia utile individuare, in accordo e in collaborazione con gli operatori di settore, la modalità più agevole per il Comune, il gestore e i genitori - spiega Mozzoni -, in unione con l’obbligo già previsto dal 2019 dalla legge firmata da Giorgia Meloni per i dispositivi anti-abbandono nelle auto. Purtroppo le notizie di cronaca, anche recenti, ci riportano alla dura realtà e anche un solo caso di quella che viene definita “amnesia dissociativa transitoria” è un dramma per le famiglie e per l’intera comunità. Bisogna per questo limitare il più possibile ogni rischio e attivare ogni meccanismo di prevenzione".
Sembra infatti impossibile che un genitore possa dimenticare il proprio bambino o la propria bambina per ore all'interno delle autovetture, eppure accade e secondo la scienza tale amnesia può purtroppo colpire chiunque.
"Sono consapevole che molto spesso il buon senso fa attivare gli operatori spontaneamente e in tempo reale - aggiunge Mozzoni -, ma credo sia opportuno normare tale comportamento per senso di responsabilità e per dotarci tutti di uno strumento in più e di un automatismo senza particolari costi o aggravi sulle strutture".
Nella mozione si chiede un impegno per il Comune a confrontarsi in merito con l’Ambito territoriale sociale n. 15 di cui fa parte Treia, in modo da verificare anche la possibilità di estendere sul territorio tale principio o di condividere quanto già previsto negli altri Comuni: "Ringrazio il capogruppo Vittorio Sampaolo e il consigliere Gianluca Gagliardini di Prima Treia per aver firmato la mozione - conclude Mozzoni -, tuttavia, sono certo che con l'amministrazione comunale si potrà avviare su questo punto un positivo confronto".
Si è tenuta l'assemblea del Partito Democratico di Potenza Picena. Così si legge in nota stampa: "L'assemblea più partecipata degli ultimi anni, con nuove energie giovanili disposte a mettersi in gioco e un rinnovato spirito di impegno civico. Ci sono davvero tanti motivi per essere ottimisti sul futuro della comunità dopo l'assemblea di ieri sera in Piazza Stazione a Porto Potenza: pian piano comincia a delinearsi il senso del progetto che sta dietro la raccolta firme per la candidatura a sindaco di Mario Morgoni".
"Non l'uomo solo al comando ma, al contrario, un progetto che mette al centro un collettivo, un'unione virtuosa tra politica e società civile, guidato e 'allenato' da una figura che più di ogni altra garantisce il giusto mix tra esperienza, competenza, passione, autorevolezza - continua - Un progetto destinato a formare una nuova generazione di amministratori in grado di diventare protagonista del cambiamento di cui il territorio ha disperatamente bisogno.
"Un grazie enorme a Ilenia, Alessandro e Luca, che introducendo e gestendo l'assemblea con grande freschezza e padronanza hanno fatto giustizia delle stupide maldicenze lette in questi giorni - prosegue la nota - Non bisogna avere mai paura dei cittadini, chiunque decida di impegnarsi per il bene comune merita solo un plauso: abbiamo bisogno di aprire, allargare, incoraggiare la partecipazione, non dissuaderla".
"Sta iniziando un viaggio appassionante: unitevi a noi, c'è veramente posto per tutti coloro che hanno voglia di spendersi in modo sincero e disinteressato per il futuro della comunità - conclude - al di là di bandiere e ideologie".
Arriva il primo atto concreto della rassegna "Civitanova verso la Transizione Ecologica". La giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo per istituire Zona 30 in alcune aree di Civitanova, cioè il limite massimo di velocità di 30 km/h.
"Da tempo - spiega l'assessore Roberta Belletti con deleghe alla Transizione Ecologica e alla Mobilità Sostenibile - stiamo lavorando per promuovere in modo crescente l'utilizzo della bicicletta per gli spostamenti in città. Ne abbiamo parlato ampiamente durante gli incontri sulla Transizione ecologica dove è emersa la necessità di poter dotare la rete viabilistica di strutture adeguate a garantire una maggiore ciclabilità".
"Zona 30 è quindi, un primo passo concreto per ridurre il numero e soprattutto la gravità degli incidenti, diminuire i consumi di carburante e quindi le emissioni in atmosfera con un evidente miglioramento del comfort urbano ed infine rendere lo spazio urbano più vivibile e permettere ai cittadini di muoversi anche a piedi o in bicicletta in tutta sicurezza", aggiunge Belletti.
Come già fatto in molte altre città italiane, come ad esempio Bologna e Torino, ma anche europee, Civitanova sposa questa linea. "Ora - fa sapere l’assessore - abbiamo dato mandato agli uffici competenti di individuare le zone in cui sarà applicato questo limite di circolazione. Ci sono delle strade, per esempio vicino alle scuole, che meritano di essere limitate a 30 km all’ora".
Intanto sabato 10 giugno si chiude il primo festival sulla Mobilità sostenibile "Primavera in bici" organizzato dall'amministrazione comunale insieme alla Fiab costa Macerata-Fermo, Marche BikeLife, Civitanova GreenLife ed il Gruppo Sportivo Fontespina 2000. È prevista una biciclettata in notturna. Si parte alle 19 dal Varco sul Mare e si arriva alla Cinciallegra dove insieme agli esperti astrofili di Alpha Gemini si potranno ammirare le stelle.
"Abbiamo seguito con grande attenzione le nuove disposizioni del commissario straordinario Castelli, che pongono in grande considerazione i beni di proprietà pubblica piuttosto che progetti che coinvolgevano edifici e spazi privati". È quanto dichiara il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi in una nota.
"In questo modo siamo riusciti ad ottenere fondi per la sistemazione di Palazzo Sangallo e il nostro cimitero monumentale. Inoltre siamo riusciti anche a trovare i fondi necessari per ristrutturare Palazzo Fidi e dare nuovo impulso alla Biblioteca Filelfica. Ora siamo al momento della progettazione di questi interventi, che una volta approvati saranno appaltati. Un ringraziamento al nostro ufficio lavori pubblici per la professionalità e competenza dimostrata nel seguire tutti gli iter burocratici amministrativi".
Entro il mese di giugno la giunta comunale di Tolentino, infatti, procederà con l'indizione della procedura di gara per l'individuazione del soggetto a cui affidare la progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori sia per quanto riguarda Palazzo Sangallo che per quanto riguarda il cimitero monumentale.
È stato, inoltre, affidato l’incarico per la progettazione del "Nuovo percorso ciclabile di collegamento tra Castello della Rancia e Abbadia di Fiastra" per un costo complessivo di 300mila euro.
“Con l’approvazione di questo importante progetto esecutivo - spiega il sindaco Mauro Sclavi - diamo il via a un'opera che coinvolge più comuni e che consente di realizzare un percorso ciclabile che collegherà lo storico Castello della Rancia con l’Abbadia di Fiastra e successivamente con i punti di interesse storico-turistico di Corridonia, Mogliano e Petriolo".
“Una nuova infrastruttura per una mobilità ecosostenibile e volano per il turismo legato alla natura e ai percorsi ciclopedonali. Contemporaneamente stiamo portando avanti la progettazione della ciclabile che dal Lago delle Grazie porterà al Castello della Rancia e che con il progetto del Gal si collegherà fino all’Abbadia di Fiastra, unendo di fatto due oasi faunistiche di grande pregio naturalistico” conclude Sclavi.
"Grazie alla filiera di governo Lega potenziata a Porto Potenza Picena l’assistenza sanitaria per il periodo estivo". Lo comunicano i consiglieri regionali della Lega Renzo Marinelli e Anna Menghi ringraziando il vicepresidente e assessore Filippo Saltamartini per "la fattiva collaborazione su un presidio strategico per la provincia di Macerata".
"L’Agenzia Regionale Sanitaria (Ars), in collaborazione con le aziende sanitarie territoriali, ha confermato con le proprie rilevazioni la necessità di potenziamento dell’assistenza medica in previsione dei flussi turistici" spiegano Marinelli e Menghi.
"La Potes, in aggiunta a quelle permanenti, rappresenta un servizio fondamentale sul territorio non solo per chi sceglie le Marche come località di vacanza, ma anche per i residenti che impattano con flussi di utilizzo che crescono in maniera esponenziale. Il presidio sarà operativo in modalità autista-soccorritore-infermiere (Msi) nella fascia oraria 10-18, dall’ 1 luglio al 3 settembre e nel fine settimana del 9 – 10 settembre" concludono Marinelli e Menghi.
Alla presenza del coordinatore regionale senatrice Elena Leonardi, del coordinatore provinciale Massimo Belvederesi e dei membri del direttivo provinciale, Simone Livi e Pierpaolo Borroni, è stata nominata Federica Lambertucci coordinatore del Circolo Fdi di Loro Piceno.
Vicesindaco del Comune di Loro Piceno nella scorsa legislatura, Federica Lambertucci ha un’esperienza ventennale quale dipendente comunale. Attualmente lavora nei comuni di Monte San Giusto e Monsampietro Morico.
“Sono grata di rappresentare il partito che Governa l’Italia e la Regione Marche - ha commentato Lambertucci – e nel quale milito da anni. Lavorerò per consentire al nostro territorio, ora in una fase piuttosto statica, di essere valorizzato e di vedere completati progetti e lavori non terminati o mai partiti. Anche se in minoranza nel Consiglio Comunale, ho sempre continuato a lavorare per il bene di Loro Piceno facendomi portavoce di alcune importanti necessità, prima tra tutte la questione dei fondi sisma".
"Ho sempre considerato che avere legami politici non rappresenti un limite, ma un mettere strumenti a vantaggio della propria comunità. La mia storia politica a favore di una civica nella passata amministrazione locale, lo dimostra. Ed ora che FDI ha l’onore e l’onere di governare a livello Regionale e a livello Nazionale è ancora più doveroso farlo. L’obiettivo sarà anche quello crescere anche creando legami con i rappresentanti di FdI a vari livelli istituzionali”.
"Federica Lambertucci è una persona valida – ha affermato Massimo Belvederesi - che lavora con impegno. Con lei abbiamo la certezza di riuscire a far crescere il partito anche a livello territoriale".
Questa mattina il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, ha partecipato a Roma all’incontro con il ministro per gli affari europei e Pnrr, Raffaele Fitto, nell’ambito del lavoro di ricognizione, voluto dal Governo, per coordinare a livello istituzionale la programmazione e l’impiego dei fondi nazionali ed europei.
"L’incontro odierno è stato particolarmente utile - ha dichiarato il Presidente Acquaroli - per concordare le sinergie legate all’utilizzo dei fondi europei e nazionali e come ottimizzarne l’impiego delle risorse sui territori, che è uno dei grandi temi che ci vede coinvolti per dare risposte a cittadini, enti locali e imprese. Ringrazio il ministro Fitto, il presidente Meloni e l’intero governo per il continuo e proficuo confronto che fin da subito hanno instaurato con le regioni".
"Il lavoro di concertazione continua e di comunicazione che il governo sta portando avanti su tutti i fronti pone le basi per una collaborazione sempre più proficua per il raggiungimento degli obiettivi comuni e di visione" conclude Acquaroli.
Un altro parcheggio a disposizione di civitanovesi e turisti per l'estate 2023. Si tratta di 7500 metri quadrati, nel quartiere di Fontespina, dietro il supermercato Si con te, per un totale di 300 posti auto in più.
"Vista la necessità di parcheggi auto durante il periodo estivo, anche nella zona nord della città - fa sapere l'assessore Roberta Belletti con delega ai parcheggi - abbiamo ritenuto opportuno provvedere alla sistemazione di tale terreno per renderlo fruibile a turisti e residenti. Saranno effettuati dei lavori di livellamento del terreno, poi dal 15 giugno fino al 30 settembre, sarà a disposizione dell'utenza. L’area sosta è gratuita".
Il parcheggio, che si trova vicino ai sottopassi pedonali per la spiaggia e lungo il tragitto del bus navetta gratuito per il lungomare nord, si aggiunge a quello dell’area Broccolo, 773 metri quadrati, sempre a Fontespina, dietro la chiesa di San Carlo Borromeo, la cui convenzione con il privato è stata rinnovata qualche mese fa.
Un parcheggio che è anche a servizio dei residenti e della parrocchia, soprattutto in occasione delle feste di quartiere o delle ricorrenze religiose più importanti."Queste due aree - spiega l’assessore Belletti - consentiranno, durante l’estate, quando si registra un notevole aumento dei turisti anche in quella zona, di parcheggiare più facilmente evitando soste lungo le strade con conseguenti disagi al traffico e possibili situazioni di pericolo".
L'altra novità, sempre sul fronte parcheggi è in via Aldo Moro, zona Stadio, tra la caserma dei Vigili del Fuoco e le abitazioni. "Su indicazione del consigliere comunale Andrea Ruffini - spiega la Belletti - l'amministrazione ha adibito anche questa area di proprietà comunale, circa 4mila metri quadrati, a parcheggio temporaneo ad uso di bagnanti e turisti. Si tratta di altri circa 150 posti macchina in più per l’utenza balneare che saranno disponibili a partire dal mese di giugno".
A carico del Comune, i lavori per renderlo accessibile alle auto: sfalcio dell’erba, stendere terriccio per coprire le buche, livellare il terreno, rullare tutta la superficie, aprire un varco sul marciapiede e la recinzione esistente, installare la segnaletica.
“Voglio esprimere le mie più vive congratulazioni a Daniela Corsi per l’importante incarico che è stata chiamata a ricoprire. In realtà è la conferma del riconoscimento di un ruolo che, prima come direttore dell’area vasta 3, poi come sub commissario dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata e ora, appunto, come neodirettore della stessa, si è guadagnato sul campo”.
A parlare è Alessandro Gentilucci, presidente dell’ambito territoriale sociale XVIII. “Il nostro è un territorio che ha bisogno di attenzione, in particolare per quel che riguarda la popolazione anziana. All’indomani del sisma, con l’aggravarsi della situazione di disagio che l’area montana già scontava di suo, abbiamo vissuto un momento di ulteriore delusione perché anche sul piano dei servizi sanitari e ospedalieri temevamo di essere abbandonati”.
“Debbo constatare che l’avvento della dottoressa Daniela Corsi ci ha restituito fiducia. La sua riconferma, pertanto, è una buona notizia. Nelle difficoltà che conosce, in generale, il sistema sanitario, abbiamo riscontrato in lei un grande impegno nell’adoperarsi per restituire dignità al territorio attivando e rinforzando servizi fondamentali al nosocomio di Camerino quali medicina interna e il ripristino della dialisi che ha alleviato il disagio di tante famiglie costrette altrimenti a sommare al tempo della degenza anche quello della trasferta”.
“Ricordo, infine – continua - il lavoro fatto per ottenere la Casa della Comunità per l’assistenza di prossimità e per l’attivazione della telemedicina nell’ambito della strategia per le aree interne. Non è comune tale dedizione, e merita di essere evidenziata perché Daniela Corsi, che è anzitutto un medico, ha dimostrato nella gestione di non voler seguire logiche meramente economiche bensì di voler mettere in primo piano i livelli essenziali delle prestazioni sanitarie intercettando le esigenze del territorio. Le auguro, pertanto, buon lavoro e la sollecito a continuare ad attenzionare l’area camerte e tutto l’alto maceratese per quelle criticità che, purtroppo, ancora viviamo”.
“Ieri sera si è celebrato il consiglio comunale per votare il bilancio di previsione per l’anno 2023. A fine maggio, con metà anno già passato, si prevedono le spese correnti. E già questo fa capire quanto sia assente una qualunque volontà di programmazione sulla città. In effetti questi bilancio rispecchia esattamente questa visione di Matelica. Una città che si vuole ferma, immobile e guardare se stessa, piena di ricordi degli anni ‘80 quando si stava bene. Tutto è intoccabile e statico”.
Sono le parole di Fabiola Santini, consigliera di minoranza del gruppo “Per Matelica” rigurado al bilancio di previsione presentato mercoledì nell'assise comunale. “La più grande possibilità di rilancio e crescita, il PNRR, non è nemmeno citato nel Documento di Programmazione, perché semplicemente all’amministrazione non interessa”, continua Santini.
“Scomposte le reazioni della maggioranza alle nostre sollecitazioni, ma soprattutto due interventi vanno sottolineati. Quello dell’assessore allo Sport, Graziano Falzetti, che ha detto che a Matelica i cittadini non hanno voglia di lavorare perché non si trova manodopera e che gli stessi non vogliono partecipare alle tante manifestazioni che loro organizzano. Ma quali sarebbero? Non ce ne siamo accorti. Quelle che ha citato erano attività di fine anno delle società sportive”, dichiara Santini.
“L’altro è dell’assessore Ciccardini che difende il suo operato dicendo che nel 2022 si sono risparmiati un sacco di soldi e che nel 2023 farà altrettanto. Ancora? Ma non ha capito che il bilancio va chiuso in pareggio e non va prodotto avanzo che viene fatto coi soldi dei cittadini?"- domanda la consigliera - .
“E poi si è lasciato andare ad uno sfogo personale contro i suoi stessi compagni di maggioranza che chiedono di mettere soldi in capitoli come i servizi sociali. Anzi, ci sono stati duri scontri in comune su questo, perché l’assessore taglia e sforbicia le spese che per lui sono accessorie. La cultura, il turismo, lo sport e i servizi sociali. E allora ci chiediamo: in comune cosa dovrebbe fare?”
“Da notare però che le nostre istanze e i nostri continui richiami hanno portato qualche effetto. Due consiglieri di maggioranza si sono astenuti alle votazioni di ogni punto riguardante il bilancio e ancora più eclatante è stata l’assenza del vicesindaco Cingolani e dell’assessora Rosanna Procaccini”, sottolinea ancora la consigliera di minoranza.
“Gli stessi non avevano partecipato alla votazione del bilancio nemmeno in giunta. La maggioranza perde i pezzi”, poi il riferimento ancora Giovanni Ciccardini “ tutti contro un assessore al bilancio dispotico e senza alcuna visione per il futuro che, ci pare, ormai sia appoggiato solo dal sindaco e poco altro”.
“Facciamo però qualche conto. In consiglio comunale siamo in cinque del gruppo Per Matelica. Due consiglieri della maggioranza non hanno votato e due assessori non si sono presentati. Nove persone che evidentemente non sono d’accordo con questo bilancio. I restanti consiglieri, sindaco compreso, sono otto”.
“È evidente che Ciccardini è ormai in minoranza e probabilmente dovrà pensare di rimettere le sue deleghe. Anzi, eviterebbe una sconfitta cocente al prossimo consiglio comunale”.
Nei giorni scorsi è arrivata la risposta del Ministero della Giustizia all’interrogazione dell'onorevole del Partito Democratico Irene Manzi sulla nuova struttura penitenziaria di Camerino. Le ragioni dell’interrogazione le chiarisce la stessa Manzi: "Nei mesi scorsi ho presentato un'interrogazione al Ministro della Giustizia per avere informazioni chiare sulla realizzazione del nuovo carcere di Camerino".
"La proposta del garante regionale dei detenuti Giulianelli, di costruire, senza alcuna interlocuzione con i territori coinvolti, un nuovo carcere a Macerata ha destato non poche perplessità: la città non ha da tempo una struttura carceraria e non ha individuato sedi dove poterla localizzare - precisa la deputata -. Lo sviluppo e la crescita di Macerata non si legano alla costruzione di una struttura carceraria, mentre sarebbe grave sottrarre l’istituto a un territorio danneggiato dal sisma e in cerca di rinascita e, contestualmente, privarlo di una parte dei fondi per la ricostruzione. Camerino avrebbe pieno diritto a veder ripristinata la situazione precedente con la costruzione di un nuovo carcere e, in tal senso, è stata già da tempo individuata l'area interessata dalla costruzione".
"Purtroppo, la risposta arrivata oggi dal governo non chiarisce la situazione in alcun modo: infatti, - continua Irene Manzi - dopo aver riepilogato i passaggi e le interlocuzioni avvenute in questi anni per mantenere la struttura a Camerino, si sottolinea, in conclusione, che dovrebbe essere Macerata (nel cui ambito è stato assorbito Camerino) ad essere sede della nuova casa circondariale. Una risposta francamente incomprensibile, non in linea con quanto fatto in questi anni per garantire a Camerino la permanenza del carcere nel territorio nonostante la disponibilità del comune di cedere a titolo gratuito allo Stato un'area decentrata dove edificare un istituto penitenziario pienamente operativo".
"Siamo basiti dalla superficialità e contraddittorietà della risposta del Ministero. A questo punto chiediamo di dire in modo chiaro se il governo ha intenzione di costruire il carcere a Macerata, con quali risorse e se abbia comunicato questa decisione al sindaco di Camerino" conclude Manzi. Il circolo cittadino del Pd chiede al sindaco di Camerino "di chiarire la situazione, prendere atto del blocco politico del Ministero che invece appoggia Parcaroli e Giulianelli o affrontare la questione visto che già aveva chiesto al presidente della provincia e ai suoi di evitare 'voli pindarici' sul carcere in attesa delle decisioni del Ministero. Forse l’isolamento politico è più ampio del previsto".
“Eravamo pronti a qualsiasi tipologia di cambiamento, ma ad uno scempio di questa portata proprio no. Da sempre sosteniamo che Porto Recanati è una città turistica e che qualunque sia l’amministrazione è doveroso incentivare gli eventi per far si che la città ospiti più visitatori possibili”. "Ma che il tutto venga eseguito nel rispetto e decoro dei luoghi comuni e del patrimonio cittadino, accompagnato anche da un pizzico di buon gusto”.
È l’affondo della Lega di Porto Recanati che torna a parlare della questione relativa all’ex cineteatro Kursaal. “Sono due giorni che in occasione di un evento sportivo ospitato dall’amministrazione comunale nella centralissima piazza Brancondi – dichiara Luca Davide coordinatore del Carroccio portorecanatese - il cineteatro Kursaal, patrimonio storico dei portorecanatesi e luogo identificativo della città, è completamente in balia di tendoni e panche date in uso ad un privato per attività gastronomiche”.
“Non solo, dal lato di largo Porto Giulio, la struttura è completamente coperta da un enorme palco che deturpa l’intero edificio”. “Ci chiediamo –continua - se la Sovrintendenza sia al corrente di quanto sta accadendo e se il sindaco, prima di autorizzare una cosa del genere, si sia posto la domanda su come il suo amato cineteatro sarebbe stato presentato ai visitatori del momento”.
“Cosa di non poco conto, inoltre, riguarda il danno economico causato alle tante attività della città tra ristoranti e bar dal mega tendone del momento che in pochi giorni fa cassa e fugge mentre gli altri stanno a guardare”.
“Non bastava la chiusura anticipata del corso principale il sabato e la domenica, coperta dalla parvenza di sicurezza cittadina. Ora dobbiamo assistere anche alla copertura dell’unico edifico emblema della vita e tradizioni portorecanatesi”, conclude Davide.
"Arrivati al mese di giugno la bella spiaggia di Porto Potenza Picena ancora non è stata completamente pulita e resa pronta per la stagione balneare. Sono trascorse due settimane dall’ultimo violento temporale e si vedono ancora cumuli estesi di tronchi e rami divelti e trascinati al mare dai fiumi in piena che giacciono in bella mostra sul nostro litorale, non proprio un bel biglietto da visita".
A denunciarlo è il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Potenza Picena, Stefano Mezzasoma. "La scorsa domenica, 28 maggio, centinaia di nostri concittadini e non solo si sono riversati nelle spiagge libere e in quelle in concessione gustandosi la prima vera giornata di mare della stagione - sottolinea in una nota Mezzasoma -. In questa gioiosa occasione vedere questi enormi depositi di tronchi non era certo un bello spot promozionale per un comune che vuol fare del turismo di qualità il traino e il volano economico per numerose attività commerciali del territorio".
"A tutto ciò si è aggiunta la totale chiusura di bagni e docce per delle manutenzioni che potevano esser tranquillamente realizzate nei giorni precedenti - conclude il consigliere pentastellato -. Purtroppo gli stessi ritardi si ripetono ogni anno, con o senza temporali: puntualmente arriviamo impreparati all’avvio della stagione estiva, altro che la tanto decantata 'programmazione' della giunta Tartabini".
"L’opposizione ancora una volta prova a fare solo polemica senza essere informata e partecipare alle scelte fatte insieme alla cittadinanza con cui, invece, come Amministrazione, cerchiamo di avere un confronto continuo. Forse per aderire a qualche incompreso, va contro quello che è stato progettato, finanziato e appaltato nonchè fortemente voluto dalle nostre scuole, dai nostri giovani e dalle società sportive del territorio". Così il sindaco di Treia Franco Capponi replica, in una nota, all'ultima polemica alzata dalla minoranza (leggi qui).
"Costruiremo, in sostituzione 'della tendostruttura a pallone', una palestra moderna nel segno della nuova economia circolare, a consumo zero di energia, con ampi spazi aggregativi per le società sportive, gli spettatori e le famiglie - precisa Capponi -. Per la realizzazione del nuovo Polo scolastico di Passo di Treia infatti, l'amministrazione comunale ha avviato fin dal 2017 un processo partecipativo affinché si potesse scegliere la soluzione migliore per rispondere alle esigenze della comunità, della scuola e dei giovani associati alle nostre società sportive".
"La soluzione scelta di concerto con le espressioni della cittadinanza è stata approvata con deliberazione di giunta comunale del giugno 2018 recante 'documento di fattibilità delle alternative progettuali dei lavori di costruzione polo dell’infanzia (0-6anni) di Passo di Treia' ricompreso all’interno della progettazione urbanistica, con variante al PRG, dell’area del comparto individuato per la realizzazione del polo scolastico di Passo di Treia, variante urbanistica che è stata poi approvata con delibera di Giunta Comunale del febbraio 2020 - prosegue il sindaco -. L’opposizione da allora non ha seguito il procedimento, ritagliandosi solo qualche uscita polemica, che in tutte le fasi del processo decisorio sono state presentate, una serie di progettualità in base alle quali è sempre stato un punto fermo quello di realizzare al posto dell’attuale tendostruttura un moderno Palazzetto dello Sport."
"L'amministrazione tra l’altro ha avviato nell’imminenza della demolizione dell’attuale 'pallone' uno studio sulla possibilità di delocalizzare la struttura, ma, nonostante la volontà di mantenere la tensostruttura (contattando anche la ditta che l’ha realizzata) si è appreso che l’attuale tendostruttura non risponde più alle norme vigenti e oltretutto il telo di copertura non è recuperabile per lo stato di usura tale da rendere più economica la soluzione di una nuova realizzazione", chiarische Capponi.
Il sindaco, inoltre, afferma che "i disagi provocati dallo smantellamento della vecchia, obsoleta ed energivora tendo-struttura" saranno risolti spostando "le tre classi della secondaria, come previsto per la demolizione del plesso di Passo Treia, presso il Monastero della Visitazione e le attività di motoria e sportive scolastiche saranno svolte nelle altre palestre del capoluogo disponibili (Via Lanzi ed esagonale del Plesso "Dolores Prato")".
"Le attività pomeridiane delle associazioni sportive (in definitiva del solo calcio a 5) del territorio verranno trasferite nella palestra di Chiesanuova e stiamo provvedendo al progetto di adeguamento della stessa allo svolgimento della disciplina sportiva del calcio a 5 (è già stata individuata la somma necessaria in bilancio e fissato il successivo collaudo, da parte degli organi preposti, peer lo svolgimento delle competizioni)", aggiunge Capponi.
"Il buongoverno del centrodestra unito pronto a riscrivere la storia di Ancona con Daniele Silvetti sindaco. Dopo oltre 60 anni di egemonia della sinistra, gli anconetani hanno scelto il cambiamento fortemente motivati dall’approssimazione e dalla sciatteria amministrativa che, negli ultimi 5 anni, hanno fatto toccare alla città il suo punto più basso sotto ogni profilo".
Così il segretario della Lega Matteo Salvini è intervenuto in collegamento telefonico con il commissario Marche Mauro Lucentini per commentare da Milano, dove è in corso la riunione del consiglio federale della Lega, la vittoria con il 51,73% dei consensi del candidato sindaco di centrodestra Daniele Silvetti che ha consegnato al centrodestra il capoluogo di regione.
"A Daniele Silvetti i complimenti e il grande in bocca al lupo con la conferma che la Lega, che è uno dei punti di forza della squadra del centrodestra in Regione e al governo centrale, non solo è orgogliosa del risultato che premia la coalizione, ma soprattutto di poter lavorare al suo fianco per rilanciare Ancona come capoluogo di regione e snodo determinante per l’economia del centroitalia e per restituire ai cittadini un’amministrazione che si mette al loro servizio", conclude Salvini.
Sul fronte del Pd, è tempo di analisi della sconfitta per la neo segretaria Chantal Bomprezzi: "Sapevamo che la partita di Ancona sarebbe stata combattuta e il distacco lo dimostra. Viviamo ancora la scia delle scorse politiche, tenuto conto che è trascorso troppo poco tempo dall'insediamento della segretaria nazionale. Il risultato di Ancona ci suggerisce ancora di più di continuare a porre l’accento sulla necessità di ampie alleanze e ci impegneremo in questo senso per le sfide che ci attendono con le elezioni Amministrative già nel 2024".
"Il partito democratico sta registrando un nuovo corso e siamo fiduciosi - aggiunge Bomprezzi -. Resta da risolvere, per tutti e non solo per il Partito Democratico, un dato di astensione veramente preoccupante. Occorre lavorare in questo senso perché non possiamo accettare che una persona su due non vada nemmeno ad esprimere il proprio voto. Per parte nostra, il Pd Marche proseguirà nella sua impostazione di apertura del partito e di ascolto delle persone".
Si sono appesa chiuse le urne del ballottaggio elettorale nei due comuni marchigiani interessati dall’ultima tornata di amministrative: oltre a Porto Sant’Elpidio - dove a vincere in maniera netta è stato Massimiliano Ciarpella, sostenuto da una parte del centrodestra (49,5% dei consensi al primo turno) - anche Ancona, unico capoluogo di regione al voto, sceglie il cambiamento e vede il trionfo del centro-destra.
Dopo una lunga storia trentennale di amministrazioni di centrosinistra, il candidato a succedere a Valeria Mancinelli, sindaca uscente al secondo mandato, è Daniele Silvetti (Fi, Lega, FdI, Udc, civiche) con oltre il 51% delle preferenze (51,73%).
Al termine della prima giornata di ballottaggio di ieri, domenica 28 maggio, si è registrata un'affluenza in calo rispetto al primo turno, un 39,35% contro il primo 42,19% nei 99 seggi aperti. Trend confermato anche al termine definitivo fissato per le 15 oggi, con un'affluenza al 51,74% contro quella del 54,94 % del primo turno.
All'inizio dello spoglio, Ida Simonella vantava un leggero vantaggio sul candidato di centrodestra: a 28 sezioni scrutinate su 99, il centrosinistra si attestava sul 50,62% contro il 49,38% del centrodestra. Lo stravolgimento è arrivato intorno alle 15:45, con Daniele Silvetti che ha sorpassato Simonella. Le ultime sezioni hanno confermato il vantaggio per il centrodestra, con la distanza che si è allungata fino a quasi 1500 voti.
"La vittoria di Daniele Silvetti è un ulteriore segno tangibile del cambiamento delle Marche. Anche i cittadini di Ancona hanno deciso di scrivere una storia nuova, cambiando la storia politica della città dando fiducia al candidato del Centrodestra e a una squadra compatta, fatta di liste civiche e di partiti, di cui Fratelli d'Italia sarà capofila e aiuterà con fedeltà e caparbietà il sindaco Silvetti ad affrontare le sfide che si porranno di fronte a lui. Il centrodestra è pronto a governare la città, grazie a tutti gli anconetani che hanno creduto insieme a noi al progetto di cambiamento scritto insieme a Daniele Silvetti". Questo quanto dichiara la senatrice Elena Leonardi, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia e segretario della X Commissione del Senato "Sanità"
In una semplice e partecipata cerimonia ieri pomeriggio, sabato 27 maggio, si è insediato il nuovo Consiglio Comunale di Penna San Giovanni, proclamato nel corso della tornata elettore del 14 e 15 maggio. Erano presenti anche i sindaci di Monte San Martino, Matteo Pompei e Belmonte Piceno, Ivano Bascioni, a conferma della collaborazione con le realtà limitrofe.
Prima del Giuramento sulla Costituzione Italiana il riconfermato sindaco Stefano Burocchi ha illustrato ai tantissimi concittadini presenti i progetti della nuova amministrazione, sottolineando il coinvolgimento in ogni decisione proprio della popolazione pennese.
“Metteremo determinazione, impegno, professionalità e consapevolezza del ruolo - ha detto Burocchi -, i cittadini hanno riposto fiducia in noi per la crescita dell’intera comunità, una crescita indirizzata al miglioramento della qualità della vita in un ambiente dove il livello è già molto alto confrontato con gran parte del territorio italiano, punteremo ad incrementare i servizi e l’offerta turistica, importante volano per far crescere la nostra economia".
"Bisogna generare entusiasmo per promuovere e costruire il proprio territorio per il bene comune - conclude il sindaco appena rieletto -. Per amministrare bisogna essere come prima cosa cittadini, vivere la realtà del paese, è per questo che le porte del Comune saranno sempre aperte ad ogni richiesta, segnalazione o consiglio.”
Al termine del giuramento è stato suonato l’inno d’Italia ed espletate le formalità di rito, come l’ufficializzazione della Giunta e del Consiglio.
Stefania Cardinali è stata riconfermata Vice Sindaco, eletto Assessore Graziano Bascioni, siedono in Consiglio Comunale Bassetti Luana, Gherman Iulian, Lautizi Eleonora, Montevidoni Mary, Ruggero Cutini Calisti, Claudia Santancini. Al Sindaco poi sono state consegnate le chiavi del Comune e al termine è stato offerto un rinfresco a tutti gli intervenuti.
Il Consiglio Provinciale ha approvato all’unanimità la mozione in merito al disegno di legge recante disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici. La mozione, presentata dal consigliere di maggioranza Andrea Mozzoni, impegna la Provincia di Macerata a dare ampio risalto al disegno di legge del Consiglio dei Ministri sostenendo tutte le iniziative, anche comunicazionali, volte a sensibilizzare i cittadini in ordine all’importanza delle misure in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici.
Nel rispetto del principio di precauzione, infatti, il ddl “punta a tutelare la salute umana e il patrimonio agroalimentare attraverso il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti sintetici – si legge nel testo -. Il divieto comprende sia gli alimenti destinati al consumo umano sia i mangimi animali. In caso di violazione delle norme, sono previste sanzioni amministrative pecuniarie”.
“Ringraziamo il Consiglio per aver approvato questa mozione perché crediamo sia importante dare il nostro contributo per sostenere questa “battaglia di civiltà” avviata dalla Coldiretti, tramite una petizione nazionale, e fatta propria dal Governo – commentano il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli e il consigliere Mozzoni –. Il ddl vuole assicurare la tutela della salute umana e degli interessi dei cittadini, nonché preservare l’importante patrimonio agroalimentare, quale insieme di prodotti espressione del processo di evoluzione socio-economica e culturale dell’Italia”.
“La produzione di cibo sintetico, inoltre, va contrastata perché presenta notevoli impatti negativi sia sull’ambiente, a partire dal consumo di importanti quantità di energia e di acqua che si rendono necessarie in laboratorio, con persistente accumulo di anidride carbonica e maggiori effetti sul riscaldamento globale; che sull’occupazione dato che la produzione di cibo sintetico risponde a un modello di sviluppo finanziato da multinazionali del settore hi-tech, che rischia di determinare la perdita di migliaia di posti di lavoro nella filiera della carne”.
A sette anni dal sisma, la tanto attesa costruzione delle nuove scuole treiesi da parte della Giunta Capponi inizierà però dalla demolizione della palestra polifunzionale a Passo di Treia. Una scelta definita nel suo complesso «sciagurata» dai consiglieri di opposizione di Prima Treia: «La città sarà privata di una struttura strategica a servizio di tutti e che a oggi non ha ancora la previsione di un’alternativa praticabile in tempi brevi - affermano i consiglieri Vittorio Sampaolo, Andrea Mozzoni e Gianluca Gagliardini - per questo invitiamo ancora una volta le associazioni e i cittadini a manifestare il proprio dissenso verso una demolizione che metterà in difficoltà le attività della scuola, delle società sportive, dei treiesi e non che la utilizzavano».
Questo primo atto fa parte di un programma che l’Amministrazione comunale ha più volte definito «la scuola del futuro»: «Per noi continua a trattarsi di tutt’altro - sottolinea Prima Treia - in un’epoca in cui è evidente il calo demografico, non si possono avallare scelte che creeranno debiti alle prossime generazioni. I due nuovi progetti scolastici su Treia e Passo Treia costeranno oltre 25 milioni, pur essendo incompleti nei servizi (soprattutto nella pratica sportiva), creando disparità tra i giovani studenti e proiettando la città negli anni Ottanta. A ciò si aggiungono poi problematiche legate alla viabilità, ai parcheggi e alla commistione evidente tra la circolazione delle auto e il libero passaggio degli alunni, con una strada addirittura che si ritroverà da essere senza sbocco».
Quello che giunge ancora una volta da Prima Treia non è il primo appello sul tema scuola: «Ricordiamo l’impegno avviato dal gruppo consiliare Uniti per Treia (del quale facevano parte anche Mozzoni e Gagliardini) con incontri, articoli e brochure informative già dal 2018 - si afferma ancora nella nota -, purtroppo la demolizione della palestra faceva parte del programma elettorale di chi ha vinto le elezioni per 169 voti e che, nonostante questo esiguo risultato, sul tema non ha mai voluto ascoltare ragioni».
C’è ancora però margine di trattativa secondo Prima Treia: «Vogliamo provare a inviare questo ennesimo appello anche a tutti i cittadini lanciando una proposta: l’Amministrazione non demolisca la struttura, valuti la fattibilità di mettere almeno al sicuro la parte che sarebbe ancora utilizzabile, considerando poi insieme ai soggetti direttamente coinvolti la sua delocalizzazione, anche con servizi accessori provvisori, studiando le deroghe possibili - concludono Sampaolo, Mozzoni e Gagliardini -, sarebbe almeno un palliativo in corsa all’enorme buco che si sta per verificare nel tessuto sociale di Treia e dissiperebbe i dubbi su un eventuale danno erariale a seguito della demolizione di una palestra oggi a tutti gli effetti funzionante».
La riforma del dimensionamento scolastico è stata approvata con l’ultima legge di bilancio 2023. Sono previsti tagli di sedi e organici che avranno effetto principalmente a partire dal 2024/2025. Un decreto del MIM (Ministeri dell’Istruzione e del Merito) di concerto con il MEF (Ministeri dell’Economia e delle Finanze), previo accordo in sede di Conferenza unificata delle Regioni, determina i criteri per determinare l’organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi per il triennio 2024-2027.
Quattro regioni italiane, Toscana Campania Puglia ed Emilia Romagna, hanno impugnato la norma presso la Corte Costituzionale per “lesione delle competenze regionali e dell’autonomia scolastica”; ma anche la Sardegna e l’Abruzzo, governate dal centro destra, si oppongono al decreto, unitamente alle perplessità espresse dal Veneto, che pure rivendica la capacità programmatoria delle regioni in materia.
Gli attuali parametri minimi per la costituzione delle autonomie scolastiche si innalzano da 600 alunni a 900/1.000 alunni. “Si tratta certamente di una norma di risparmio, che ridurrà progressivamente l’organico dei dirigenti scolastici, dei DSGA e il numero complessivo delle scuole che passeranno dalle attuali 8.136 a 6.885”, si legge in una nota della Cgil Marche.
“Le scuole sottodimensionate (con più di 500 alunni ma comunque dotate di autonomia) verranno del tutto eliminate già a partire dall’a.s. 2024/2025 in ogni regione. Si prevede, quindi, una nuova drastica ondata di accorpamenti fra istituti che potrà portare alla scomparsa, già nei prossimi due anni scolastici, di oltre 700 unità scolastiche. Si risparmia su oltre 1.400 stipendi di dirigenti scolastici e direttori dei servizi. I risparmi serviranno per finanziare diverse voci, comprese quelle delle spese per le supplenze”.
“Da parte dell’assessora regionale Chiara Biondi ci saremmo aspettati una presa di posizione diversa. Perché ha sostenuto questo decreto sapendo che nelle Marche ci sono ben 114 istituti sotto i 900 alunni, poco meno del 50% (30 AN, 23 AP FM, 32 MC e 29 PU)? – ricorda Rossella Marinucci , segreteria regionale della Cgil Marche – . Ovviamente le zone più in sofferenza sono le aree interne, a causa della diminuzione costante della popolazione scolastica. Rischiamo di avere istituzioni scolastiche dal 2024/25 anche con 10 comuni al loro interno, oltre a perdere un numero importante di posti di lavoro, mettendo a rischio il diritto allo studio proprio nelle aree che avrebbero bisogno di maggiori investimenti e non di tagli. Chiediamo all’assessora una convocazione urgente per confrontarci nel merito”.
“Il tema è come mai la Regione Marche, che nulla di tutto ciò aveva detto nel programma elettorale solo due anni fa, in modo silente vota l'accorpamento delle scuole e l'autonomia differenziata? Sul dimensionamento scolastico due regioni di centro destra hanno votato contro e 4 regioni di centro sinistra hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale” – afferma Antonio Renga, segretario generale FLC Cgil Marche – .
"Sull'autonomia differenziata, votata in conferenza stato regioni, ad oggi la giunta non ha ancora chiarito se presenterà una proposta di autonomia. Ovviamente questo processo vedrà una penalizzazione delle regioni più deboli ed una cristallizzazione se non un accentuarsi progressivo delle disparità”.