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Politica Treia

"Demolizione della palestra a Passo di Treia? Una scelta sciagurata per la città"

"Demolizione della palestra a Passo di Treia? Una scelta sciagurata per la città"

A sette anni dal sisma, la tanto attesa costruzione delle nuove scuole treiesi da parte della Giunta Capponi inizierà però dalla demolizione della palestra polifunzionale a Passo di Treia. Una scelta definita nel suo complesso «sciagurata» dai consiglieri di opposizione di Prima Treia: «La città sarà privata di una struttura strategica a servizio di tutti e che a oggi non ha ancora la previsione di un’alternativa praticabile in tempi brevi - affermano i consiglieri Vittorio Sampaolo, Andrea Mozzoni e Gianluca Gagliardini - per questo invitiamo ancora una volta le associazioni e i cittadini a manifestare il proprio dissenso verso una demolizione che metterà in difficoltà le attività della scuola, delle società sportive, dei treiesi e non che la utilizzavano».

Questo primo atto fa parte di un programma che l’Amministrazione comunale ha più volte definito «la scuola del futuro»: «Per noi continua a trattarsi di tutt’altro - sottolinea Prima Treia - in un’epoca in cui è evidente il calo demografico, non si possono avallare scelte che creeranno debiti alle prossime generazioni. I due nuovi progetti scolastici su Treia e Passo Treia costeranno oltre 25 milioni, pur essendo incompleti nei servizi (soprattutto nella pratica sportiva), creando disparità tra i giovani studenti e proiettando la città negli anni Ottanta. A ciò si aggiungono poi problematiche legate alla viabilità, ai parcheggi e alla commistione evidente tra la circolazione delle auto e il libero passaggio degli alunni, con una strada addirittura che si ritroverà da essere senza sbocco».

Quello che giunge ancora una volta da Prima Treia non è il primo appello sul tema scuola: «Ricordiamo l’impegno avviato dal gruppo consiliare Uniti per Treia (del quale facevano parte anche Mozzoni e Gagliardini) con incontri, articoli e brochure informative già dal 2018 - si afferma ancora nella nota -, purtroppo la demolizione della palestra faceva parte del programma elettorale di chi ha vinto le elezioni per 169 voti e che, nonostante questo esiguo risultato, sul tema non ha mai voluto ascoltare ragioni».

C’è ancora però margine di trattativa secondo Prima Treia: «Vogliamo provare a inviare questo ennesimo appello anche a tutti i cittadini lanciando una proposta: l’Amministrazione non demolisca la struttura, valuti la fattibilità di mettere almeno al sicuro la parte che sarebbe ancora utilizzabile, considerando poi insieme ai soggetti direttamente coinvolti la sua delocalizzazione, anche con servizi accessori provvisori, studiando le deroghe possibili - concludono Sampaolo, Mozzoni e Gagliardini -, sarebbe almeno un palliativo in corsa all’enorme buco che si sta per verificare nel tessuto sociale di Treia e dissiperebbe i dubbi su un eventuale danno erariale a seguito della demolizione di una palestra oggi a tutti gli effetti funzionante».

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