"Meno risorse dal Pnrr, tagli alla sanità pubblica, stop al reddito di cittadinanza; il governo Acquaroli dimostra tutta la sua incapacità su temi fondamentali come la lotta alle disuguaglianze e alla povertà, la sanità pubblica e le risorse europee per lo sviluppo". Così la segretaria Pd Marche Chantal Bomprezzi interviene sulle ultime decisioni del governo nazionale e regionale
"La destra sta dando ulteriore prova di non essere al fianco dei più bisognosi, dei lavoratori, delle famiglie. Con lo stop improvviso al reddito di cittadinanza si lasciano a piedi con un sms e si scarica tutto sui Comuni. Se uniamo questo fatto con la decisione di rinviare la discussione sul salario minimo e il pericolo di tagli del Pnrr per il sociale, mi pare che emerga un quadro molto chiaro delle priorità di quella parte politica. Vorrei ricordare - sottolinea la segretaria dem -, che nel frattempo il governo Acquaroli ha pensato bene di incentivare il gioco d'azzardo".
Il Pd Marche ricorda come il reddito di cittadinanza, introdotto dal governo Lega - 5 stelle, sia stato tagliato in un momento di forte difficoltà economica per molte famiglie: "Le conseguenze ricadranno su oltre 13.000 famiglie marchigiane, scaricate senza alcuna concertazione, senza preavviso e senza risorse sui servizi sociali dei Comuni".
I consiglieri regionali del gruppo Pd hanno presentato una interrogazione al presidente Acquaroli a prima firma Antonio Mastrovincenzo chiedendo con quali interventi si intende contrastare l'aumento crescente della povertà assoluta nelle Marche, se e come si intende potenziare i Centri per l'Impiego, e infine se e come si intende sostenere finanziariamente e organizzativamente i Servizi Sociali dei Comuni.
Sul fronte Pnrr interviene Alessia Morani, responsabile del tavolo di lavoro dedicato al Piano per il Pd delle Marche: "In tutta Italia c’è un bisogno enorme di più sanità pubblica e il governo Meloni nelle modifiche proposte al Pnrr decide di tagliare 414 case di comunità e 96 ospedali di comunità. Per le Marche significa perdere una decina di case di comunità, almeno 4 ospedali di comunità e un paio di centrali operative territoriali".
"Ecco perché – prosegue la componente della Direzione nazionale del Partito - Acquaroli deve chiedere al Governo di ritirare questa proposta di modifica e di mantenere gli impegni presi. E, in ogni caso, il governo deve impegnarsi a garantire le risorse utili alle regioni per completare tutte le opere previste. La giunta Acquaroli deve dire ai marchigiani quali saranno i progetti che non verranno finanziati a causa dei ritardi e delle inadempienze del governo Meloni e soprattutto come intende realizzarli e con quali risorse alternative".
"I marchigiani – conclude Morani - devono sapere cosa intende fare Acquaroli della nostra sanità regionale che già versa in uno stato disastroso. La modifica del Pnrr avrà effetti negativi nell’organizzazione sanitaria regionale e serve chiarezza di intenti e trasparenza nella gestione. Su questo il Pd sarà intransigente".
"Mi dispiace essere stata fraintesa rispetto al significato attribuito ad alcune frasi estrapolate, in modo strumentale, dal mio discorso". Così la consigliera di Fratelli d'Italia, Lorella Benedetti, replica alle polemiche che l’hanno coinvolta a seguito del suo intervento in assise dello scorso mercoledì 26 luglio, quando la maggioranza ha approvato la proposta di Forza Italia per l’intitolazione a Silvio Berlusconi di una via, o piazza (leggi qui).
"La mia voleva essere semplicemente l'analisi di una situazione, in Sicilia, complessa che, personalmente, e da rappresentante di Fratelli d'Italia, ho sempre condannato con fermezza e che ha costituito uno dei motivi che mi hanno portato ad aderire al partito Fratelli d'Italia, un partito che della lotta alla mafia ne ha fatto uno dei punti cardine", sottolinea Benedetti.
"Tant'è vero che, nella mia stessa città. Macerata, il 30 giugno scorso, fortemente voluto dal Circolo Territoriale della città, è stato organizzato il convegno ‘Onda tricolore contro le mafie’. Pertanto, nel chiedere scusa per aver ferito la sensibilità di alcuni, ribadisco con fermezza che le mie parole non vanno lette nel senso di una accettazione di un sistema malavitoso ma, viceversa, di una ferma condanna di tale sistema", conclude la consigliera.
Il commissario straordinario alla ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo, ha firmato il decreto con il quale ha nominato Stefano Bonaccini, Eugenio Giani e Francesco Acquaroli, sub-commissari per la ricostruzione nelle regioni, rispettivamente, di Emilia Romagna, Toscana e Marche.
"I sub-commissari resteranno in carica sino alla cessazione dell'incarico del commissario straordinario e lo coadiuveranno attivamente nello sviluppo delle complesse attività previste dal suo mandato, soprattutto con riferimento agli interventi più urgenti di ricostruzione, di ripristino e di riparazione legate alle più urgenti necessità, nonché nella elaborazione dei piani speciali", spiega una nota.
“Può aver avuto contatti con la mafia ai tempi in cui in Sicilia facevano saltare i ripetitori Mediaset, la mafia voleva essere pagata per non farli saltare e forse Berlusconi avrà utilizzato Dell’Utri il quale da buon siciliano sapeva a chi rivolgersi per trattare. Se questo si considera reato allora sarebbero dovuti essere rinviati a giudizio un bel po’ di imprenditori italiani perché tutti sanno che per quieto vivere si deve arrivare a compromessi a volte, purtroppo, per poter operare in Sicilia”.
Sono le parole pronunciate dalla consigliera comunale di Macerata, Lorella Benedetti - di Fratelli d'Italia - in occassione dell'assise dello scorso mercoledì 26 luglio, quando la maggioranza ha approvato la proposta di Forza Italia per l’intitolazione a Silvio Berlusconi di una via, o piazza. Le dichiarazioni di Benedetti non sono, però, passate inosservate e hanno scatenato la reazione della minoranza (assente quel giorno in Consiglio).
"Sono affermazioni che non hanno bisogno di una nostra dichiarazione di sdegno, si commentano da sé", si legge in una nota di Serena Cavalletti di Sinistra Italiana Macerata. "La destra maceratese normalizza i rapporti di chiunque con la malavita organizzata, un insulto a tutti i Libero Grassi di questo Paese, alle Lea Garofalo, ai Falcone, ai Borsellino, alle loro scorte e a tutte e tutti noi che crediamo fermamente nella lotta al cancro più letale d’Italia".
"Vogliamo pensare che le affermazioni di Lorella Benedetti siano gentismo superficiale da bancone del bar, la differenza è che quando la gente parla al bar argomenta guardando distrattamente il sottotitolo sullo schermo del televisore, sgranocchiando una nocciolina, opinando in astratto e tanto per dire, quando invece si parla nelle istituzioni leggendo il proprio discorso scritto, la dichiarazione diventa politica".
"Si presentano - continua la nota - come “legalisti tolleranza zero” che proteggono le coste da migranti disarmati e descrivono come “comprensibili” i compromessi con malavitosi che pericolosi lo sono davvero. Chi coltiva la mentalità del compromesso che cosa farà quando la malavita busserà alle porte del Maceratese? Credo sia lecito chiedere".
"E ancora - conclude - abbiamo davvero bisogno di dichiarare su una targa a chi percorre quella via che Silvio Berlusconi è stato un modello? Forse sarebbe più saggio mettere da parte le smanie di colonizzazione ideologica. Fate almeno freddare il cadavere e date agli storiografi il tempo di lavorare, intanto abbiamo Lea Garofalo da proporre: l’hanno sciolta nell’acido a trentacinque anni per aver collaborato con la giustizia".
Di seguito il video dell'intervento della consigliera Lorella Benedetti in assise
Odio social per la Pastasciutta antifascista postata su Facebook dalla segretaria del Pd Marche Chantal Bomprezzi. L'evento che si tiene in varie parti d'Italia il 25 luglio, per ricordare la caduta di Mussolini, si è svolto ieri sera anche a Senigallia la città in provincia di Ancona della segretaria dem, con una raccolta fondi per i centri antiviolenza.
"Grazie all'Anpi, che ogni anno ci aiuta a mantenere viva la memoria!" ha scritto Bomprezzi in un post. Ma tra i commenti c'è chi inneggia alla "pastasciutta anticomunista", chi apostrofa i "disagiati dell'Anpi", chi ironizza "Pasta antifascista???? Questa mi mancava. Chiedi all'armocromista se i colori si intonano", chi le augura che la pasta le vada "di traverso". Non mancano ovviamente anche tanti attestati di solidarietà e inviti a rivolgersi alla polizia postale, perché "ci sono stati danni alle reti fognarie".
"Commenti semplicemente vergognosi" osserva l'ex deputata dem Alessia Morani, che posta uno screenshot: "ieri ricorrevano gli 80 anni della caduta di Mussolini e qualcuno evidentemente ha ancora nostalgia del periodo più buio della storia italiana. La storia ha già sconfitto il fascismo e noi siamo orgogliosi di vivere in un Paese libero, democratico e antifascista!".
Solidarietà e vicinanza" a Bomprezzi e all'Anpi per "gli inaccettabili attacchi sui social" vengono espressi anche dal consigliere regionale dem Antonio Mastrovincenzo, e dai Giovani democratici.
"La violenza e la quantità simultanea dei vili commenti farebbe pensare ad una organizzazione di facinorosi dell'estrema destra, qualcuno a cui forse l'espressione Antifascismo dà fastidio o che sicuramente teme valori fondamentali quali la Libertà, la Pace o la Resistenza!" commenta il Pd Marche. Bomprezzi si è rivolta alla polizia postale: "Gli esperti sostengono che molti profili sono falsi, non sarà tuttavia difficile per le forze dell'ordine risalire alla vera identità di chi c'è dietro".
Approvata, nel corso dell'odierno consiglio comunale, la proposta di Forza Italia per l’intitolazione a Silvio Berlusconi di una via, piazza o luogo di primaria importanza della città di Macerata. Tutti favorevoli i sedici consiglieri comunali di maggioranza presenti.
Comprensibile la soddisfazione degli "azzurri", dall’assessore Riccardo Sacchi, al capogruppo Sandro Montaguti, dalla consigliera Barbara Antolini al commissario comunale del partito Michele Bacchi.
"Crediamo che quello di oggi sia stato un momento da incorniciare" affermano in una nota congiunta "perchè con questo gesto riusciamo a onorare la memoria di un uomo, imprenditore, politico, visionario che negli ultimi trent’anni ha rivestito un ruolo di primissimo piano nello scenario politico-economico del nostro Paese. Silvio Berlusconi è stato innovatore in molti settori imprenditoriali e un grande presidente di club sportivi e sarà sempre il punto di riferimento per Forza Italia, movimento liberale, moderato, cristiano e atlantista".
"Un ringraziamento sentito va a tutti i colleghi di maggioranza che, senza esitare, hanno votato compatti questa nostra proposta. Si commenta da sola, invece, l’assenza in aula di tutta la minoranza", aggiungono Sacchi, Montaguti, Antolini e Bacchi.
"La scelta del consiglio comunale di Macerata - afferma il commissario regionale di Forza Italia, Francesco Battistoni - di intitolare al presidente Berlusconi un luogo della città, è una scelta di grande rispetto e di profondo ricordo. Si rende omaggio ad un uomo che più di ogni altro ha contribuito alla storia del nostro Paese, un uomo e un leader politico al quale tutti noi di Forza Italia ed il centrodestra siamo legati non solo dall'affetto, ma dal grande insegnamento che ci ha tramandato e di cui noi tutti siamo eredi e continuatori della sua storia. L'affetto ricevuto dai cittadini italiani e marchigiani non ha eguali, così la sua storia".
"Due mesi sono passati da quando la frazione di Sforzacosta ha subito l'esondazione del fosso Narducci e ancora tutto tace". La denuncia arriva dal cittadino maceratese, Stefano Cappelloni, il quale punta il dito contro l'immobilismo dell'amministrazione comunale della città, riguardo la messa in sicurezza e in generale la cura della frazione, in seguito al nubifragio che l'ha colpita lo scorso giugno (leggi qui).
Circa 15 giorni fa - spiega Cappelloni - l'assessore Silvano Iommi si è presentato dopo continue sollecitazioni della consigliera Paola Pippa per un sopralluogo, poi niente più. La nostra comunità - prosegue - è stata abbandonata a se stessa senza sapere quali provvedimenti verranno presi per evitare che un'altra bomba d'acqua allaghi le nostre case scantinati etc. Nulla è stato fatto per una straordinaria disinfestazione e derattizzazione con rischio di infezioni e malattie".
"Questa abitudine di trattare gli abitanti delle frazioni come cittadini di serie b deve finire- continua il cittadino - dato che anche qui si pagano le tasse e si vota come in qualsiasi altra parte della città. Da questa amministrazione-conclude Cappelloni - attendiamo risposte e fatti, che di chiacchiere siamo decisamente stufi. Agosto è alle porte, chissà se il sindaco, tra un'inaugurazione e l'altra, troverà il tempo di interessarsi dei cittadini di serie b prima di andare in ferie".
"Riprendendo lo spunto dal primo Consiglio comunale dello scorso anno svolto in piazza della Libertà, con la volontà di favorire la partecipazione dei cittadini, ispirandoci alle Assemblee pubbliche degli anni '70 e '80, in condivisione con il sindaco Sclavi, abbiamo deciso di tenere il prossimo Consiglio comunale presso il Quartiere Trento e Trieste - Vittorio Veneto". Ad annunciarlo è il presidente del Consiglio comunale di Tolentino, Alessandro Massi Gentiloni Silverj.
La prossima seduta si terrà, così, giovedì 27 luglio, alle ore 20:30, presso il campo di calcio della Parrocchia Santa Famiglia, in viale Trento e Trieste. "La scelta è chiaramente caduta su questa parte della città, consapevoli che si tratta del quartiere più colpito dal dramma del terremoto del 2016 - precisa Massi -. La politica vuole avvicinarsi ancora di più ai cittadini e lo fa attraverso il principale strumento democratico cittadino che è il Consiglio comunale".
"Tanto che abbiamo condiviso nella Conferenza dei Capigruppo - aggiunge - l'introduzione di un punto all’ordine del giorno riguardante la relazione del rappresentante dei Quartieri e Contrade in Consiglio comunale Marco Mancini che farà il punto sulle varie questioni che attengono ai vari quartieri e contrade della città e una relazione del presidente del Comitato di Quartiere Trento e Trieste - Vittorio Veneto, Chiara Ramo, sulle questioni che attengono allo stesso quartiere da lei rappresentato".
"Si ricorda che seppur svolto con questa modalità differente non si tratta di una seduta di Consiglio comunale aperta per cui non sono previsti interventi dei cittadini, ma a seguito delle suddette relazioni il Consiglio discuterà sulle questioni poste e sulle soluzioni da attuare se non già attuate. Si invita la cittadinanza - conclude il presidente Massi - a partecipare a questo momento".
"Si prospetta un prosieguo d’estate fatto da aspettative disattese per i cittadini del Comune di Treia". Così principia la nota diffusa dai consiglieri comunali di "Prima Treia" Vittorio Sampaolo, Andrea Mozzoni e Gianluca Gagliardini. "Per fare chiarezza sono state presentate dal Gruppo Prima Treia due interrogazioni sul mancato funzionamento dell’attracco meccanizzato e sulla gestione delle affissioni, che pure sta generando diffuse lamentele".
"Argomenti che si aggiungono all’ultima notizia nel calderone degli eventi mancati - prosegue - posticipata all'8 agosto la riapertura dell’Ufficio Postale nel centro storico dopo il proclama dell’Amministrazione comunale che ne annunciava la ripresa 'a pieno servizio' da lunedì dopo due mesi di stop. Interrotti da oltre una settimana poi i lavori a Passo di Treia per la lavorazione delle macerie dopo la demolizione del Consorzio Agrario".
"Riaperto ma non ultimato, dopo le veementi proteste dei residenti e di chi ci lavora, oltre che la presentazione di un’interrogazione da parte di Prima Treia, il parcheggio a Chiesanuova in via dei Caduti - si legge - Diffuso soltanto una settimana prima del suo inizio il programma dell’evento simbolo di tutta la città, la Disfida del Bracciale".
"Tutti interrogativi che da affiancare a quelli sul possibile ripristino dell’utilizzo dell’attracco meccanizzato per il collegamento dal centro storico al parcheggio Valchiusa almeno per le partite della palla al bracciale e gli eventi della prima settimana d’agosto".
"Nel complesso, questo elenco è poco edificante per la città – conclude il gruppo d’opposizione –, tuttavia, gli imprevisti o i ritardi potrebbero essere anche compresi se spiegati con chiarezza alla cittadinanza e soprattutto se non facciano seguito a proclami autocelebrativi come quelli ai quali ci ha ormai abituato la Giunta Capponi per meri tentativi di consenso elettorale. Il nostro obiettivo sarà quello di continuare a dare ai treiesi le risposte alle domande rimaste inevase dalla maggioranza al netto della solita propaganda".
"La Ztl fissa installata dall’amministrazione Bravi, con il placet di Fiordomo, è l’ultima operazione di spopolamento del centro storico di Recanati". A dichiararlo è Enrico Fabraccio, commissario cittadino di Forza Italia.
"La sinistra radicale ed ecologista pensa che chiudere una zona al traffico veicolare comporti automaticamente il fatto che migliaia di persone, ammaliate da questo incanto, inizino a passeggiare per il centro recitando poesie di Leopardi in quello che in realtà è il deserto recanatese - prosegue -. In verità, la gente ancora gravita nel centro storico solo grazie ad una città di bellezza unica e ai commercianti che per amore di Recanati resistono all’assenza di programmazione turistica e commerciale dell’amministrazione comunale.
"Sarebbe giustificabile una Ztl parziale in concomitanza con determinate manifestazioni o in determinati orari nel caso in cui ci siano particolari presenze (famoso turismo mordi e fuggi) oppure durante l’orario della cena per salvaguardare le attività del centro che fanno ristorazione, ma una ztl fissa è veramente un massacro per il commercio", conclude Fabraccio.
"Ho preso atto di un documento in cui si richiede la nomina di Luca Davide, locale esponente della Lega Salvini Premier, come amministratore condominiale dell'Hotel House". A dichiararlo è il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini, dopo l'interlocuzione con l'ampia delegazione di inquilini del palazzo che ieri hanno pacificamente manifestato fin sotto la sede del Comune (qui le immagini).
"La nomina di un amministratore condominiale di un palazzo privato, normata dal Codice Civile, non è competenza del sindaco né può essere influenzata o condizionata dalla politica o dall'amministrazione comunale, trattandosi di materia che i condomini privati sono tenuti a gestire in proprio", puntualizza il primo cittadino.
Con l'occasione è stato anche affrontato il problema relativo alla concessione dell'idoneità alloggiativa. "Documento che attesta i requisiti di legge dell'alloggio ed è necessario per ottenere il permesso di soggiorno e il ricongiungimento familiare" spiega Michelini. "Gli abitanti del Palazzo hanno rappresentato la difficoltà di reperire tecnici a prezzi abbordabili per produrre la documentazione necessaria per ottenere tale certificato", ha aggiunto, promettendo di impegnarsi per "rendere tale procedura più abbordabile attraverso convezioni con i patronati".
Il sindaco ha poi fornito delucidazioni sul progetto caporalato, sull'indagine dell'Anci a cui il Comune ha deciso di rispondere e sullo stato degli atti relativi a tale procedimento: "Molti degli abitanti dell'Hotel House erano scarsamente informati sulla tematica e hanno fornito versioni molto lontane dalla realtà, credendo che vi fossero otto milioni di euro disponibili nelle casse dal Comune da distribuire agli abitanti dell'Hotel House".
Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e la Struttura commissariale hanno sviluppato un progetto che vede coinvolte cinque stazioni, situate nelle quattro regioni del Centro Italia coinvolte dal sisma del 2009 e del 2016. Il progetto punta a valorizzare le stazioni presenti nel cratere affinché svolgano una funzione di "Hub" e si evolvano da luoghi di semplice passaggio o scambio, a centri vitali e attrattivi, dotati di servizi e funzioni utili sia ai residenti sia ai viaggiatori.
Di questa nuova iniziativa si è parlato oggi a Roma, presso la sede del Gruppo Ferrovie di Stato Italiane, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato Guido Castelli, commissario straordinario per la riparazione e la Ricostruzione Sisma 2016, Fabrizio Dell'Orefice responsabile relazioni istituzionali Italia, Sara Venturoni direttore stazioni RFI e i rappresentanti di FS Sistemi Urbani e i primi cittadini delle cinque realtà coinvolte: il sindaco di Antrodoco, Alberto Guerrieri; il vice sindaco di Matelica Denis Cingolani; il sindaco di Popoli, Moriondo Santoro; il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti e il sindaco di Urbisaglia, Paolo Francesco Giubileo.
"Grazie alla collaborazione tra struttura commissariale e Ferrovie dello Stato si è pensato di assegnare nuove funzioni alle stazioni del cratere. Non solo luoghi di passaggio e scambio, ma anche ambienti destinati a servizi di comunità - ha dichiarato il commissario Castelli -. All'interno del piano di riparazione che stiamo realizzando non investiamo soltanto nella rete stradale: anche quella su "ferro" è fondamentale per consentire la mobilità in ingresso e in uscita con maggiore facilità. Anche questo fa parte delle azioni che hanno la finalità di sostenere lo sviluppo e contrastare lo spopolamento dei nostri territori: vivere in luoghi più connessi, accessibili e fruibili è un diritto che dobbiamo garantire alle comunità del Centro Italia".
Si terrà giovedì 27 luglio alle ore 18:30, nella sala consiliare del comune di Civitanova, l'assemblea pubblica per illustrare il Piano Comunale per la disciplina dell’insediamento di impianti per telefonia cellulare e per la trasmissione dati.
Dopo la Conferenza dei servizi, dove il Piano ha ottenuto i pareri positivi degli enti coinvolti nel procedimento, quali Sovrintendenza, Asur, Arpam e Regione Marche (servizio tutela e gestione del territorio), verrà illustrato alla cittadinanza e successivamente prenderà il via l’iter per la verifica di assoggettabilità o meno a Vas. Ultimo step, l’approvazione in consiglio comunale.
"Obiettivo del piano antenne - fa sapere l'assessore Roberta Belletti - è tutelare la salute pubblica, l’ambiente e il paesaggio adottando tutti gli accorgimenti per rispettare la normativa in materia di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici in virtù del progresso tecnologico. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare in modo da condividere i contenuti del Piano, preliminarmente all’esperimento delle procedure connessa alla Valutazione Ambientale Strategica ed alla successiva approvazione in Consiglio Comunale".
Il Piano è stato redatto dell’Ufficio Urbanistica che si è avvalso della collaborazione professionale esterna dell'ingegner Mario Galieni. Sono state effettuate un'analisi aggiornata dello stato di fatto di censimento comunale degli impianti di telefonia mobile e un'analisi dei piani di sviluppo dei gestori per ricercare siti idonei a ospitare nuovi impianti o potenziare quelli esistenti.
"Continueremo con i lavori di somma urgenza. La struttura commissariale ha come obiettivo principale di affrontare da subito le messa in sicurezza del territorio e la viabilità. Sono confluite adesso le prime risorse e i Comuni saranno interamente ristorati". Lo ha detto il commissario alla ricostruzione per l'alluvione del maggio 2023, il generale Francesco Paolo Figliuolo, dopo un incontro ad Ancona, con il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e le strutture regionali.
L'obiettivo era di fare il punto della situazione dopo l'alluvione di maggio, che ha coinvolto anche alcuni comuni marchigiani. "Sarà un continuum tra emergenza e ricostruzione - ha annunciato Figliuolo -. Tutti i cantieri aperti vanno portati a termine: se ci sono dei lavori già affidati, ma non ancora cantierabili perché si pensava all'afflusso delle risorse, la struttura coprirà queste attività di messa in sicurezza. Attività che vanno fatte ora, agendo bene, ma veloci".
Il commissario si è detto aperto a ragionare su ipotesi di allargamento dell'area dei Comuni coinvolti dal disastro: "Ci sono studi e interlocuzioni con la Protezione civile. Io sono solo un gestore, vado nei Comuni riportati nel decreto".
Sono sette quelli finora inseriti nel decreto emergenza, tutti in provincia di Pesaro Urbino: Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Pesaro, Sassocorvaro e Urbino, ma le richieste arrivano da 160 Comuni marchigiani distribuiti nelle province di Pesaro Urbino, Ancona, Macerata e Fermo.
"Abbiamo già inviato dalla struttura delle indicazioni per quanto riguarda gli interventi di messa in sicurezza ritenuti urgenti, poi si passerà a scrivere i piani speciali previsti dal decreto, inserendo i territori delle Marche che sono stati colpiti dagli eventi alluvionali" ha detto Figliuolo. In questo lavoro saranno coinvolte anche Regione, Provincia e Comuni, ma anche l'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Centrale e le università.
In ogni caso, nonostante il divario di numeri tra i Comuni già compresi nell'area colpita e quelli che hanno chiesto di farne parte, "è chiaro che bisogna dare una risposta definitiva - ha dichiarato il governatore Acquaroli dopo la firma del piano degli interventi per i primi 4 milioni di euro assegnato con l'ordinanza sullo stato di emergenza legato all'alluvione di maggio 2023 -. Ieri due delegazioni dei Comuni, della provincia di Pesaro Urbino e della parte centrale della regione, soprattutto del Fermano, sono state ricevute dall'assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi per fare il punto della situazione. Le criticità riguardano soprattutto la viabilità e l'assetto idrogeologico".
Figliuolo tornerà a breve per una visita nei comuni colpiti compresi nell'ordinanza sullo stato di emergenza. "Stiamo facendo delle convenzioni con il mondo accademico - ha spiegato il commissario - per avere scientificità di questi piani, e sulla base dei quadri esigenziali che ci daranno i territori, verranno fuori delle progettualità in un discorso di prospettiva" che riguarda la messa in sicurezza, la rete viaria e i recuperi urbanistici e architettonici. "Teniamo presente che alcuni paradigmi stanno cambiando o sono cambiati e i dati delle serie storiche potrebbero non essere più validi: per questo ci affideremo ai dati della comunità scientifica" ha concluso.
“Un lavoro sinergico ha portato alla risoluzione di una segnalazione di cui mi ero fatto carico e che migliora la sicurezza nella zona di via Adua a Civitanova Marche. Mi riferisco al cancello pedonale sui binari presenti nella zona. Mi erano giunte numerose segnalazioni di incauti e irregolari attraversamenti da parte di persone che mettevano a repentaglio la loro vita pur di guadagnare pochi minuti”.
Queste le parole di Roberto Tiberi, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, dopo la messa in sicurezza del tratto pedonale di via Adua. Lo stesso Tiberi aveva sollevato la questione successivamente al tragico incidente costato la vita alla 20enne Salima El Montassir, nel maggio scorso, all'altezza del sottopasso ferroviario di via Buozzi.
“Una situazione inaccettabile – ha continuato Tiberi - che mi ha spinto a coinvolgere l’Amministrazione comunale che ringrazio per la celerità con la quale ha scritto, su mio impulso, a RFI, nello specifico alla direzione operativa infrastrutture territoriali di Ancona”.
“Quest’ultima – ha spiegato - ha preso la decisione saggia di rafforzare la sicurezza attraverso una nuova struttura che rende impossibile l’attraversamento. Li ringrazio pubblicamente per aver compreso il senso della mia segnalazione tesa al rafforzamento della sicurezza di tutti che, finalmente, ha trovato una risposta concreta”.
“Questo è il senso profondo con il quale intendo fare politica: andare incontro alle reali esigenze dei civitanovesi, fornendo soluzioni, pronte e concrete, alle problematiche che mi vengono poste”.
Costituito il nuovo consiglio direttivo di Fratelli d’Italia Treia per gli anni 2023-2026. Il circolo si è riunito alla presenza della coordinatrice regionale Elena Leonardi, del segretario provinciale Massimo Belvederesi e dei consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Simone Livi.
Ad avviare i lavori è stato il consigliere provinciale e comunale di Treia Andrea Mozzoni. Presenti alla riunione anche i rappresentanti e i coordinatori delle realtà di Appignano, Felice Munafò; Cingoli, David Branchesi; Montecassiano, Luciano Giaconi; San Severino Marche, Tiziana Gazzellini e Gabriele Pacini; Sant’Angelo in Pontano, Eraldo Mosconi; e non ultima Tolentino, Francesco Colosi e Gianni Barboni.
Temi centrali della riunione sono stati la ratifica dei membri del direttivo e le elezioni amministrative che riguarderanno il Comune di Treia nel 2024: "Noi ci siamo e siamo pronti a costituire il ritorno al futuro della città - ha dichiarato Mozzoni in qualità di presidente del circolo -, vogliamo farlo partendo dal dialogo con tutti i consiglieri comunali che oggi siedono sui banchi dell’opposizione, con le forze politiche, con le associazioni e le persone che si riconoscono nella proposta alternativa che insieme a loro pensiamo di rappresentare".
"Sentiamo perciò impellente la necessità di avviare una campagna di ascolto, elemento drammaticamente assente nella vita civile dei treiesi - ha aggiunto -, con la quale fare una prima sintesi rispetto alla nostra visione del Comune".
Soddisfazione è stata dunque espressa dal segretario provinciale Belvederesi: "Un plauso ad Andrea Mozzoni e agli iscritti per il prezioso lavoro svolto fino ad oggi - ha sottolineato -, ora li attende la sfida maggiore, ma sono sicuro che sapranno farsi valere perché mossi da quei principi e valori che vanno oltre gli ostacoli".
La senatrice Leonardi ha rimarcato, inoltre, la valenza di riuscire a completare l’asse Governo-Regione-Provincia-Comune anche su Treia: "La presenza importante di FdI a Treia, testimoniata dai risultati delle ultime tornate elettorali, si struttura ulteriormente con la creazione del circolo - ha evidenziato la coordinatrice regionale -, sarà fondamentale tradurre anche in chiave locale e nel voto delle Europee del 2024 i risultati già ottenuti dal Governo Meloni e dalla Regione Marche sotto la guida di Francesco Acquaroli".
L’incontro è stata infatti anche occasione per fare il punto sui risultati raggiunti nelle ultime due competizioni elettorali, con Fratelli d’Italia che a Treia ha registrato il 23,85% alle elezioni regionali delle Marche del 2020 e il 40,61% al Senato e il 39,80% alla Camera alle elezioni politiche del 2022.
"Abbiamo già avviato la nostra campagna tesseramenti sui nostri social e in presenza nei mercati settimanali - ha spiegato Mozzoni -, al termine della quale andremo a nominare il nuovo coordinatore cittadino e a promuovere incontri di formazione politica anche per i più giovani, con l’obiettivo di ampliare la partecipazione verso l’importante appuntamento che ci attende il prossimo anno".
Questi i 13 componenti del consiglio direttivo di FdI Treia: Fabio Balestra, Sandro Biondi, Manola Bora, Gianni Crescimbeni, Barbara De Gregorio, Alessandra Fermani, Sandro Luzi (vice presidente), Enrico Mengoni, Mirco Mitillo, Andrea Mozzoni (presidente), Putrika Rossetti, Riccardo Tomassini e Fausto Valenti.
Si è tenuta nelle sale dell'Hotel Solarium la riunione del gruppo politico Uniti per Civitanova."Una partecipazione consistente oltre le aspettative, considerando la data ed il gran caldo di questi giorni, che ha aperto un dibattito serrato e a più voci su tante rilevanti questioni politiche ed amministrative: dalla cultura, all’area camper, dai problemi della viabilità a partire dalla realizzazione della rotatoria e del sottopasso all’uscita della superstrada alla destinazione, e spese di gestione del Covid Hospital solo per citare alcuni esempi delle questioni su cui si svilupperà l’iniziativa del movimento nei prossimi mesi", si legge in una nota del gruppo.
"Sono state prese decisioni importanti, tutte con voto unanime - spiegano - compresi i nuovi componenti degli organismi. Tante nuove adesioni anche di giovani, un retroterra di battaglie ed esperienze disponibili a rimettersi in gioco, finalmente con una strategia non soltanto locale ma anche regionale e nazionale a cui è legato il nuovo simbolo. Per finire un “rinnovamento nella continuità” importante perché fatto di persone che, sulla base di priorità condivise, vogliono costruire il futuro innanzitutto di Civitanova Marche".
Ecco l'elenco degli eletti e le corrispettive cariche: presidente: Ivo Costamagna; coordinatore cittadino: Francesco Mantella; vice coordinatore e responsabile della comunicazione: Francesco Frattaruolo; componenti della Segreteria: Alessandro Brandoni, Paolo Antonini, Giulia Caferri, Luigino Ramadori e Sergio Marconi.
“È doveroso informare che una volta spostato il classico, avremmo proposto al presidente Parcaroli ed alla consigliera Sestili di trasferire anche il liceo scientifico nei locali che ospitano gli uffici comunali ubicati in palazzo Europa, completando un trasferimento di tutti gli studenti che avrebbe assicurato alla Provincia un notevole risparmio nelle spese di gestione”.
Dopo il diniego da parte della Provincia per il ritorno di alcune classi del liceo Filelfo nel centro storico di Tolentino, nella sede dell’ex orfanotrofio, interviene sulla questione anche il sindaco Mauro Sclavi che ripercorre l’iter procedurale.
“Nel luglio del 2022, all’indomani dell’elezione a sindaco, insieme al presidente del Consiglio comunale, incontrai il Presidente Parcaroli, la consigliera Sestili e il tecnico responsabile della Provincia di Macerata al fine di concordare la fattibilità dello spostamento di una parte degli studenti, circa 10 classi, dai locali della Quadrilatero all’edificio degli ex licei ubicato in centro storico”.
“A tal fine – spiega - veniva conferito l’incarico ad un tecnico esterno per identificare, con perizia asseverata, la porzione di immobile che poteva essere messa in sicurezza. La Provincia richiese quindi un comodato d’uso gratuito per poter agire con titolarità sullo stabile, ma riferì di non essere in grado di affrontare le spese per la messa in sicurezza dei locali identificati”.
“L’Amministrazione comunale allora – ricorda ancora il sindaco - nello spirito di ricercare senza tregua una soluzione per gli studenti della città, riuscì a reperire i fondi per i lavori anche grazie ad una donazione privata. Al dirigente della Provincia vennero affidati il progetto e la direzione dei lavori che sono stati ultimati nel mese di marzo 2023 con la dichiarazione di agibilità dei locali”.
“L’Amministrazione comunale ha ritenuto inoltre necessario intervenire, con proprie risorse, sul tetto al fine di prevenire eventuali infiltrazioni. Ultimati i lavori è stato richiesto alla Provincia il nulla osta allo spostamento delle classi e solo in questa fase la Provincia stessa si è pronunciata sull’inutilità del trasferimento ‘visto l’iter procedurale della costruzione del nuovo polo scolastico”.
“In seguito anche il Consiglio d’Istituto del Filelfo si è espresso con forza manifestando perplessità alla risposta negativa della Provincia, sottolineando come gli spazi attualmente utilizzati erano e restano altamente inadeguati”.
“Solo pochi giorni fa, ad un anno dagli accordi politici e tecnici per lo spostamento, il presidente Parcaroli e la consigliera Sestili pongono come ulteriore condizione indispensabile la verifica della vulnerabilità sismica dello stabile”.
“A questo punto – continua Sclavi - dopo un anno e dopo tutti gli incontri tecnici e politici avuti, si palesa la volontà della Provincia di non voler migliorare le condizioni degli studenti, mettendo così a rischio il futuro dell'Istituto superiore di una delle città tra le più importanti della provincia che raccoglie numerosi studenti provenienti dai comuni del cratere”.
“Pur nella consapevolezza che la sicurezza deve essere una regola per tutte le strutture (e comunque il Comune si sta adoperando per fare le verifiche del caso sulla porzione di fabbricato agibile) mi viene solo da pensare quante strutture ad oggi destinate a scuole, sanità, ecc. abbiano tutti i requisiti di legge”.
“Nell’ottica di essere un servitore dei cittadini mi rimetto alle decisioni della Provincia chiedendo che tutte le strutture pubbliche abbiano la stessa attenzione e le verifiche del caso e che gli studenti del Filelfo di Tolentino non siano dimenticati per un tempo indefinito”, conclude Sclavi.
Cooperare per l’individuazione e lo sviluppo di un portafoglio di programmi di ricerca, innovazione trasferimento tecnologico ed altre iniziative comuni nell’ambito del settore aerospaziale. È l’intento dell’Accordo Quadro di collaborazione strategica e operativa sottoscritto oggi, 13 luglio 2023, tra la Regione Marche e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) nella sede dell’Aeroporto internazionale di Ancona.
Alla firma Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche e Emilio Fortunato Campana, direttore del Dipartimento di ingegneria, ICT e tecnologie per l'energia e i trasporti del CNR. Presenti Alexander D’Orsogna, amministratore delegato dell’International Airport di Ancona, Andrea Antonini, assessore allo Sviluppo economico della Regione Marche, Francesco Baldelli, assessore alle Infrastrutture della Regione Marche.
“Oggi è una giornata importante di cui andare molto orgogliosi – ha sottolineato Acquaroli -. Questo accordo costituisce una grande opportunità di sviluppo nel settore aerospaziale per indirizzare sempre di più la nostra regione verso l’innovazione e mettere a terra al più presto progetti concreti. Parliamo di strumenti fondamentali perché oggi è l’alta specializzazione a fare la differenza e la Regione Marche vuole contribuire con forza e determinazione ad aumentare sia la competitività del sistema Marche sia la sua capacità di attrazione e la presenza di CNR è in questo senso garanzia di eccellenza e qualità".
“In tale ambito sarà inoltre possibile valorizzare le infrastrutture aeroportuali regionali, contribuendo ad approfondire gli aspetti tecnici, giuridici ed economici per la creazione di una filiera produttiva anche in questo comparto d’avanguardia, al fine di favorire processi di sviluppo innovativi ed occupazionali in collaborazione con le imprese del territorio”.
“La Space Economy – ha spiegato il direttore Campana - è un comparto produttivo e finanziario in forte espansione, in grado di sviluppare opportunità tecnologiche in diversi e importanti settori, da quelli industriali ed economici alla sicurezza e difesa. Il Cnr è fortemente interessato a promuovere le attività scientifiche legate allo spazio e aerospazio. Risulta strategico, per il mondo della ricerca scientifica, attivare collaborazioni istituzionali con le amministrazioni regionali finalizzate alla possibilità avviare attività di test direttamente su suolo italiano, contribuendo all’innovazione made in Italy e al trasferimento di competenze verso il mondo delle Pmi".
"La Regione Marche - prosegue - vanta infrastrutture aeroportuali e un tessuto industriale di eccellenza nel settore dello spazio e aerospazio, in grado di favorire know-how e contribuire all’autonomia del Paese, ad esempio, nello svolgimento di attività di accesso allo spazio attraverso sistemi di aviolancio.
Il Cnr prosegue, pertanto, a fornire supporto scientifico-tecnologico a questo fondamentale settore che abbraccia ambiti applicativi sempre più ampi, dalla gestione del rischio al monitoraggio delle infrastrutture critiche (elettricità, acqua e gas, mobilità stradale, etc), dall’agricoltura automatizzata di precisione ai mezzi di trasporto autonomi fino all’Internet of Things, per nuovi protocolli di comunicazione”.
“Questo accordo è una pietra miliare – ha aggiunto l’ad D’Orsogna - che avvia un percorso di posizionamento della Regione stessa e dell’aeroporto in materia di aerospazio come eccellenza nazionale e internazionale. Seguiranno progetti tecnico scientifici con i quali si andranno a valorizzare tutte le opportunità industriali ed economiche che avranno un impatto dirompente sull’economia regionale in un territorio che rappresenta il meglio della manifattura italiana".
"L’aeroporto, grazie al suo profilo industriale, sarà la piattaforma per le operazioni di aerospazio. La pista di tre chilometri, la vicinanza al mare, l’assenza di barriere urbanistiche nel raggio di dieci chilometri sono caratteristiche perfette per attività di aviolancio, ossia per lanciare in orbita microsatelliti ad uso industriale. Questo è il cuore dell’accordo e questo ci permetterà di aprire una prima porta di autonomia di accesso allo spazio per tutta l’Italia”.
I programmi di ricerca e sviluppo congiunti e le iniziative poste in essere dalle Parti per la crescita del settore aerospaziale riguarderanno principalmente: la promozione e il coordinamento di progetti di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, anche con valenza nazionale e internazionale, funzionali allo sviluppo dell’ecosistema aerospaziale marchigiano; la valorizzazione delle infrastrutture regionali, con particolare riferimento a quelle aeroportuali, anche con lo sviluppo di progetti speciali nel rispetto delle normative di settore regionali, nazionali ed europee; il trasferimento di conoscenze e competenze verso il sistema delle PMI operanti nel territorio marchigiano e nazionale, anche attraverso lo sviluppo di filiere e forme di collaborazione; la valorizzazione e la divulgazione di conoscenze tecnico-scientifiche; l’analisi e la condivisione degli scenari e dei trends di evoluzione dell’innovazione tecnologica e delle sue ricadute operative nei sistemi territoriali.
In base all’accordo inoltre, un comitato di indirizzo avrà il compito di definire i temi programmatici su cui lavorare. Il comitato è composto da 4 membri: per il CNR Lucia Paciucci, Pantaleone Carlucci; per la Regione Marche Nardo Goffi, e Stefania Bussoletti.
Il comitato potrà avvalersi del supporto di altri dirigenti/dipendenti del CNR e della Regione Marche, ovvero di altri qualificati soggetti esterni con specifiche competenze nell'ambito degli obiettivi e dei progetti individuati nel protocollo, al fine di sviluppare sinergie finalizzate alle collaborazioni. In quanto alle modalità operative, i progetti individuati saranno disciplinati da appositi accordi di cooperazione che definiranno obiettivi, modi, tempi e risorse umane, strumentali ed economiche.
“Non stiamo lavorando contro nessuno, ma per garantire la sicurezza degli studenti, dei docenti e di tutto il personale scolastico. La sede dell’ex Orfanotrofio, infatti, non solo non è adeguata sismicamente, ma non presenta nemmeno le valutazioni per la vulnerabilità. Per questi motivi, quindi, non ci sono le condizioni per spostare lì una parte delle classi che ora si trovano nei locali ex Quadrilatero”.
Il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, interviene per spiegare le motivazioni del mancato trasferimento di alcune classi del Filelfo in centro storico. “Non si tratta di un mio capriccio – aggiunge ancora Parcaroli - ma di una decisione presa dopo diversi sopralluoghi e controlli effettuati sui locali dell’ex Orfanotrofio, che hanno fatto emergere l’assenza di un requisito importantissimo in un territorio fragile come si è dimostrato quello Maceratese, anche a seguito delle scosse di terremoto del 2016”.
“Per ripercorrere quanto accaduto solo nell’ultimo anno, infatti, nell’agosto 2022 il Comune di Tolentino ha incaricato un ingegnere di redigere una perizia asseverata a seguito della quale il Comune stesso ha stanziato 180mila per i lavori di riparazione del danno dei locali del liceo classico in centro storico. Gli interventi sono conclusi e, con dichiarazione del direttore dei lavori del 3 marzo scorso, sono tornati ad essere agibili (nelle stesse condizioni pre-sisma 2016), ma non sufficiemente per ospitare un istituto scolastico”.
“In tali locali, infatti, non è stato mai fatto lo studio di vulnerabilità sismica, studio propedeutico all’eventuale progetto di adeguamento e agli eventuali lavori necessari per il raggiungimento dell’adeguamento sismico, ad oggi non presente”.
Il presidente, inoltre, ricorda che “la Provincia sta continuando a lavorare alla realizzazione del nuovo campus in contrada Pace, che metterà a disposizione dei futuri studenti e di tutto il personale, spazi idonei e sicuri. Dopo la pubblicazione a giugno del bando, entro il mese di luglio si concluderà la gara per l’individuazione della ditta che dovrà realizzare la progettazione esecutiva e poi procedere con i lavori”.
Il polo sarà suddiviso in tre distinti corpi di fabbrica e potrà arrivare ad ospitare fino a mille alunni, ripartiti in 44 classi. Tutta la struttura sarà accessibile alle persone diversamente abili e, nella parte esterna del polo, ci saranno anche ampi spazi verdi, percorsi pedonali e quattro aree riservate a parcheggi. “Infine vorrei fare un ringraziamento a tutto l’apparato tecnico della Provincia – conclude Parcaroli - che, con serietà e competenza amministrativa, ha saputo mettere al centro del proprio lavoro la sicurezza dei ragazzi”.
Resta il rammarico, però, per la Giunta Sclavi che fino dal suo insediamento si era posta come obiettivo quello di riportare i licei (o almeno alcune classi) nel cuore del centro storico. Delusione anche da parte del dirigente scolastico che, dopo la lettera di diniego della Provincia, ha inoltrato allo stesso ente un documento con il quale veniva ribadita la difficoltà a rimanere nella sede dell’ex Quadrilatero.