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Alluvione Marche, incontro tra Acquaroli e Figliuolo: firmato piano di interventi per i primi 4 milioni

Alluvione Marche, incontro tra Acquaroli e Figliuolo: firmato piano di interventi per i primi 4 milioni

"Continueremo con i lavori di somma urgenza. La struttura commissariale ha come obiettivo principale di affrontare da subito le messa in sicurezza del territorio e la viabilità. Sono confluite adesso le prime risorse e i Comuni saranno interamente ristorati". Lo ha detto il commissario alla ricostruzione per l'alluvione del maggio 2023, il generale Francesco Paolo Figliuolo, dopo un incontro ad Ancona, con il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e le strutture regionali.

L'obiettivo era di fare il punto della situazione dopo l'alluvione di maggio, che ha coinvolto anche alcuni comuni marchigiani. "Sarà un continuum tra emergenza e ricostruzione - ha annunciato Figliuolo -. Tutti i cantieri aperti vanno portati a termine: se ci sono dei lavori già affidati, ma non ancora cantierabili perché si pensava all'afflusso delle risorse, la struttura coprirà queste attività di messa in sicurezza. Attività che vanno fatte ora, agendo bene, ma veloci".

Il commissario si è detto aperto a ragionare su ipotesi di allargamento dell'area dei Comuni coinvolti dal disastro: "Ci sono studi e interlocuzioni con la Protezione civile. Io sono solo un gestore, vado nei Comuni riportati nel decreto".

Sono sette quelli finora inseriti nel decreto emergenza, tutti in provincia di Pesaro Urbino: Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Pesaro, Sassocorvaro e Urbino, ma le richieste arrivano da 160 Comuni marchigiani distribuiti nelle province di Pesaro Urbino, Ancona, Macerata e Fermo.

"Abbiamo già inviato dalla struttura delle indicazioni per quanto riguarda gli interventi di messa in sicurezza ritenuti urgenti, poi si passerà a scrivere i piani speciali previsti dal decreto, inserendo i territori delle Marche che sono stati colpiti dagli eventi alluvionali" ha detto Figliuolo. In questo lavoro saranno coinvolte anche Regione, Provincia e Comuni, ma anche l'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Centrale e le università.

 In ogni caso, nonostante il divario di numeri tra i Comuni già compresi nell'area colpita e quelli che hanno chiesto di farne parte, "è chiaro che bisogna dare una risposta definitiva - ha dichiarato il governatore Acquaroli dopo la firma del piano degli interventi per i primi 4 milioni di euro assegnato con l'ordinanza sullo stato di emergenza legato all'alluvione di maggio 2023 -. Ieri due delegazioni dei Comuni, della provincia di Pesaro Urbino e della parte centrale della regione, soprattutto del Fermano, sono state ricevute dall'assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi per fare il punto della situazione. Le criticità riguardano soprattutto la viabilità e l'assetto idrogeologico".

Figliuolo tornerà a breve per una visita nei comuni colpiti compresi nell'ordinanza sullo stato di emergenza. "Stiamo facendo delle convenzioni con il mondo accademico - ha spiegato il commissario - per avere scientificità di questi piani, e sulla base dei quadri esigenziali che ci daranno i territori, verranno fuori delle progettualità in un discorso di prospettiva" che riguarda la messa in sicurezza, la rete viaria e i recuperi urbanistici e architettonici. "Teniamo presente che alcuni paradigmi stanno cambiando o sono cambiati e i dati delle serie storiche potrebbero non essere più validi: per questo ci affideremo ai dati della comunità scientifica" ha concluso.

   

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