L’ultima seduta del Consiglio comunale della città di San Severino Marche si è aperta con un avvicendamento nei banchi dell’opposizione dopo le dimissioni del consigliere Alberto Pilato quale rappresentante della lista civica “Insieme per San Severino”.
L’Assise settempedana ha convalidato, con il voto unanime dei presenti, la nomina di Debora Bravi, consigliere neoeletto della stessa lista, assente alla seduta per motivi di lavoro. In base all’articolo 45 del Decreto legislativo 267 del 2000 è previsto, infatti, che il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, venga attribuito al candidato che, nella medesima lista, segue l’ultimo degli eletti.
Bravi alle Amministrative del 2021 aveva ottenuto complessivamente 173 voti. Al neoeletto consigliere il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha espresso "i migliori auguri di buon lavoro" ringraziando, "per l’attività svolta in Consiglio comunale", il dimissionario Alberto Pilato.
Ringraziamenti sono giunti anche dal capogruppo della lista “Insieme per San Severino”, Tarcisio Antognozzi, che ha sottolineato in aula: "Il consigliere Pilato si è distinto in vari anni di Consiglio comunale per l’alto senso istituzionale, per la sua competenza e per una grande capacità di dialogo con gli altri gruppi consiliari. Lo salutiamo con un po’ di rammarico pur comprendendo bene le ragioni che hanno spinto alla sua decisione".
Al consigliere neoletto "che con entusiasmo e passione saprà dare il proprio contributo" è stato indirizzato il saluto di Antognozzi cui è seguito quello del capogruppo della lista "San Severino Futura", Francesco Brioni, il quale ha ringraziato Pilato, ricordando l’impegno e la passione per la politica ma soprattutto l’impegno per la città, e dato il benvenuto alla neoeletta consigliera. Auguri alla nuova componente del Consiglio sono giunti pure dal presidente dell’Assise, Sandro Granata.
Il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi (Lega) farà tappa nelle Marche giovedì 23 e venerdì 24 febbraio. Lo rende noto il commissario della Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti: “Incontri sul territorio con cittadini, amministratori e associazioni di categoria per parlare di infrastrutture marchigiane”.
“Giovedì mattina saremo ad Ascoli Piceno insieme ai rappresentanti di Confindustria - spiega Marchetti - per pranzo ci sposteremo a Civitanova Marche per un momento conviviale insieme agli amministratori e dirigenti della Lega al quale seguirà un incontro con i nostri sindaci per un confronto in merito alle necessità e urgenze dei territori dal punto di vista infrastrutturale”.
“Nel pomeriggio saremo al teatro delle Muse di Ancona ed è proprio da Ancona che proseguiranno gli incontri del viceministro Rixi la mattina di venerdì 23 febbraio”.
“Sono previste difatti visite istituzionali in Prefettura, alla Capitaneria di porto e all’autorità portuale. Nella tarda mattinata di venerdì saremo insieme a Senigallia - racconta Marchetti - accompagnati dagli amministratori locali visiteremo la città e in particolare ponte Garibaldi, per fare un quadro degli interventi urgenti da mettere in campo a seguito dei danni causati dall’alluvione del settembre scorso”.
“Per la Lega il potenziamento delle infrastrutture è una priorità, per questo avere sul territorio il viceministro Rixi è un’occasione preziosa - conclude Marchetti - infrastrutture funzionanti e funzionali sono alla base dello sviluppo economico e sociale delle Marche”.
Chi vorrà continuare ad alloggiare presso i moduli abitativi della zona container in via Cristoforo Colombo dovrà pagare 540 euro mensili. A stabilirlo è una delibera della Giunta comunale di Tolentino.
Ad oggi, nella struttura sono state sgomberate due delle tre aree, ma circa 58 cittadini sono ancora presenti e "tra essi alcuni non rientrano tra gli aventi diritto per l’ottenimento di alloggi sostitutivi delle Sae o per il Cas a seguito del sisma 2016", si sottolinea nella delibera.
L'intera chiusura della zona container era stata prevista, a seguito di una deliberazione di Giunta comunale del 4 agosto scorso, per il 31 dicembre 2022. "È necessario procedere al recupero dei costi verso quanti non hanno i requisiti", si evidenzia nella determina "visto il costo di gestione della struttura e tenuto conto che la gratuità della stessa spetti solo in favore dei cittadini aventi diritto per sisma".
"Nel corso degli incontri tra amministrazione comunale e gli occupanti svolti presso l’area container a ridosso della fine del 2022 - si spiega - gli utenti sono stati informati che da gennaio avrebbero dovuto corrispondere un corrispettivo, se non aventi diritto per sisma 2016".
La tariffa che gli occupanti dovranno mensilmente corrispondere è pari a 540,64 euro mensili cadauno, con decorrenza dal primo gennaio 2023, data di avvio della chiusura della struttura. Importi ridefiniti "in ragione dei minori costi determinati dalla diminuzione di servizi prestati (i pasti non sono inclusi nel prezzo del canone, ndr)", sottolinea la Giunta comunale. In ogni caso, "gli utenti in difficoltà economico/sociale si potranno rivolgere ai servizi sociali comunali per la necessaria assistenza", si legge nella determina.
"L'intenzione di chiudere in maniera definitiva l'area resta - sottolinea l'assessore alla ricostruzione, Flavia Giombetti -. Il costo del canone mensile è stato conteggiato bollette alla mano. Gli aventi diritto per l’ottenimento di alloggi sostitutivi delle Sae o per il Cas sono 14, mentre gli altri sono persone che non hanno particolari difficoltà economiche. Percepiscono un reddito, lavorano tutti, non sono casi sociali e hanno la possibilità di poter trovare una soluzione alternativa".
"Qualora gli utenti scegliessero di restare - conclude Giombetti -, sebbene non si tratti sicuramente della sistemazione più dignitosa e a questo punto nemmeno la più economica, devono pagare quanto pattuito. L'amministrazione comunale non può farsi carico di una spesa così ingente".
È stato sottoscritto questa mattina, dal sindaco di Matelica Massimo Baldini e dal prefetto di Macerata Flavio Ferdani, un protocollo d’intesa contro la violenza di genere che mette a punto diverse azioni integrate tra i diversi organismi coinvolti nel patto.
La firma del protocollo si è tenuta presso la sede del Comune di via Spontini alla presenza del primo cittadino, del Prefetto, della Giunta comunale, della dirigente scolastica dell’Ipsia Pocognoni Alessandra Gattari accompagnata dalla professoressa Linda Alfano e della vicepreside dell’Itcg Antinori Oriella Cacciamani.
"Questo protocollo di intesa la Prefettura di Macerata lo ha già sottoscritto con i Comuni di Macerata e di Civitanova Marche, per questo motivo ringraziamo il Prefetto Ferdani per avere dato alla comunità matelicese questo privilegio – ha commentato il sindaco Baldini -. Abbiamo constatato direttamente quanto il Prefetto abbia a cuore tutte le iniziative che sono rivolte alla salute e alla sicurezza dei cittadini, alle azioni di prevenzione e formazione, all’accoglienza e alla vicinanza alla popolazione nei momenti di difficoltà".
"L’abbiamo visto vicino a noi ultimamente quando siamo stati colpiti dalle alluvioni del 15 settembre e 10 ottobre - sottolinea il primo cittadino -, vicino nell’organizzare incontri e nel raccogliere i dati dei danni subiti e presentarli direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla Protezione Civile, vicino nell’organizzazione dei servizi di trasporto scolastico quando la pandemia ci aveva messi a terra, vicino insieme alle Forze dell’Ordine per organizzare gli incontri con le scuole per la lotta contro la diffusione della droga o negli incontri per difendere gli anziani e le persone deboli contro i raggiri, le truffe e i furti, vicino ai giovani per far conoscere i valori della Costituzione Italiana in particolare nella ricorrenza della Festa della Repubblica, vicino nel visitare le attività economiche del territorio e valorizzare le persone che si impegnano a costruire e dare lavoro".
"Oggi siamo veramente onorati di sottoscrivere questo protocollo di intesa contro la violenza di genere al fine di diffondere la cultura della legalità e di contribuire ad attivare azioni di prevenzione, formazione e contrasto al fenomeno della violenza contro le donne, dei minori e delle persone che hanno subito e subiscono violenza, fenomeno che purtroppo vediamo perpetrarsi ogni giorno - conclude Baldini -. Ogni provincia ha un centro antiviolenza con funzioni di offrire consulenza gratuita e supporto alle donne vittime di violenza come specificato nel protocollo di intesa che molto volentieri abbiamo sottoscritto. Invitiamo i cittadini a usufruirne in caso di bisogno contattando il numero telefonico 0733/256487".
"La firma del protocollo d’intesa contro la violenza di genere sottoscritto oggi con il Sindaco di Matelica, che ringrazio per la sensibilità istituzionale, e alla presenza della Giunta e dei dirigenti scolastici intende promuovere – ha dichiarato il prefetto Ferdani - una sempre maggiore e costante collaborazione istituzionale per assicurare risposte adeguate e condivise e garantire una prevenzione e contrasto a questa inaccettabile violenza con il coinvolgimento del mondo della scuola e degli studenti quali protagonisti dell’affermazione della cultura del rispetto, perché la violenza nei confronti delle donne è anche un problema culturale e quindi il cambiamento culturale deve partire proprio dal mondo della scuola".
"Riusciremo mai a far comprendere ad un governo nazionale la reale situazione di chi vive sulla propria pelle il dramma di una casa distrutta dal sisma? Il decreto-legge che blocca lo sconto in fattura e la cessione dei crediti sui bonus fiscali mette una pietra tombale sulla ricostruzione”.
È preoccupato il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, nel prendere atto di questa decisione del Consiglio dei Ministri. “L’appello che parte da tutto il territorio è che si tenga conto delle esigenze almeno delle popolazioni del cratere. Ricordo che il superbonus fu introdotto per evitare di incrementare il contributo massimo ammissibile e, al tempo stesso, non mettere le mani nelle tasche dei terremotati".
"Abbiamo assistito, in questi anni, ad un balletto ripetuto di aumento dei prezzi delle materie prime - prosegue il primo cittadino di Pieve Torina - intoppi burocratici, cambiamenti delle regole. Ora ci troviamo nuovamente a prendere atto di una norma che, così come è stata realizzata, spegne ogni speranza di ricostruzione".
"A questo punto l’unica strada appare quella di incrementare il contributo massimo ammissibile per garantire la ricostruzione post sisma, a meno che il governo non ci ripensi. Faccio appello al commissario straordinario per il sisma, senatore Guido Castelli, affinché si faccia carico di questa situazione e ci aiuti a trovare una soluzione”.
“Il sindaco ci aveva promesso Riccardo Muti e invece, sicuramente ha tanto da fare, tra Comune e Provincia è impossibile seguire i tanti progetti, ma lo Sferisterio è il simbolo della nostra città. Il progetto del direttore artistico Pinamonti è fallito, si era puntato sui concerti sinfonici, ma quest’anno è saltato tutto. Il direttore artistico è una persona seria e preparata, che si trova in mezzo a una tempesta e Macerata sembra essere diventata una nave senza capitano. È quanto dichiara il consigliere comunale David Miliozzi, capogruppo di "Macerata Insieme", che torna sulla questione relativa al programma del Mof di quest’anno.
“Mezzo Cda dello Sferisterio si è dimesso, il sovrintendente Cavalli che arriva dopo l’incompatibilità di Orsetti – continua Miliozzi - la maggioranza che litiga sulle poltrone, guerre tra partiti su qualsiasi nomina, ritardi pazzeschi su tutti i fronti, come si fa a lavorare in queste condizioni e non provare ad andare via, magari a Parma? Le cose non vanno bene, è evidente. E non sono andate bene la scorsa stagione”.
“Il sindaco deve ancora mostrarci il bilancio dello Sferisterio – prosegue il consigliere - nonostante lo abbiamo più volte sollecitato in Consiglio comunale, è un nostro diritto sapere, sono soldi dei cittadini. Il fatto che sia stato cancellato il vecchio progetto ci fa intendere che l’anno scorso le cose sono andate molto male al botteghino, creando un deficit sottaciuto alla città”.
“Fatto sta –aggiunge - tra un urlo di Fratelli d’Italia e della Lega, il sindaco continua a dire che va tutto bene, ma francamente siamo stufi di essere presi in giro. La realtà l’abbiamo capita ormai: il sindaco non è in grado di gestire la sua maggioranza, e anche quest’anno siamo arrivati a febbraio e ancora non è aperta la vendita dei biglietti per la stagione lirica dello Sferisterio”.
“Pensare che il Mof, il Macerata Opera Festival, è sempre stato il fiore all’occhiello della nostra città. Pensiamo agli anni d’oro di Claudio Orazi, di cui quest’anno riprendiamo la Traviata degli specchi. Pensiamo agli ultimi anni: abbiamo avuto Vick, Livermore, Damiano Michieletto, Emma Dante, e quest’anno? – domanda - .
“Dobbiamo accontentarci di quello che passa il convento, perché siamo arrivati qui con un ritardo vergognoso. Almeno si cominci a lavorare alla notte dell’opera, è stato un peccato non festeggiarla lo scorso anno, è un evento che porta gente e ravviva la città”.
“Noi siamo a disposizione, come sempre, ma da ormai tre anni abbiamo capito come funziona, il sindaco ci dice avete ragione e poi fa il contrario, soccombe alle arroganze dei vari partiti e non si prende la responsabilità di fare quello per cui è stato votato da tanti maceratesi. Questa città si merita un sindaco vero, non un sindaco a sua insaputa, che non sa quello che fanno i suoi dirigenti e la sua giunta”.
"Garantire la protezione e la sicurezza dei nostri cittadini è e continuerà ad essere una priorità di questa amministrazione. Quando ci siamo insediati alla guida della città abbiamo preso un impegno promettendo un sistema che avrebbe promosso la prevenzione e la legalità. Una promessa mantenuta, frutto di una ferma volontà politica, che continuerà in questa direzione".
Il sindaco Fabrizio Ciarapica, dopo l'installazione di 30 nuove telecamere a Fontespina e San Gabriele, che portano il sistema di videosorveglianza a superare le oltre 260 telecamere installate in città, torna a parlare del tema legato alla sicurezza.
"Con questa ulteriore tranche di telecamere - continua il primo cittadino - implementiamo la copertura del territorio, soprattutto in zone sensibili come scuole, parchi, attività commerciali, strade e aree sportive. Comprese quelle più soggette ad atti di vandalismo. Un deterrente per scoraggiare chi non rispetta le regole e il bene pubblico, deturpando zone in cui durante il giorno si ritrovano famiglie, bambini e anziani. Le immagini sono a disposizione della polizia locale e delle altre forze dell'ordine".
Di queste 30 telecamere, 12 sono state installate sul lungomare Nord, una nel sottopasso Broccolo, due in via Saragat (una all'altezza dell'incrocio con via Pigafetta e via Bragadin e una nei pressi del bar Servidei). Tre telecamere ai Giardini di via James Cook, altre due nei pressi della scuola media statale Pirandello e altrettante nella scuola Regina Elena. Quattro nel sottopasso della Esso. Due al campo di calcetto vicino alla Chiesa di San Gabriele.
"Non si tratta certo di un risultato definitivo – conclude Ciarapica - , ma di un passaggio importante, che vogliamo implementare sempre più intercettando le opportunità che nasceranno dai prossimi bandi ministeriali. Il prossimo è previsto a marzo e Civitanova parteciperà".
“Chiediamo all’amministrazione comunale di Tolentino e all’Istituto 'Filelfo' di prendere in considerazione la possibilità di chiamare esclusivamente studenti e genitori del Liceo Classico a esprimersi con un sì o con un no all’ipotesi di spostamento delle classi in centro. Tertium non datur”. “Il referendum è la massima espressione di democrazia, l’unico strumento di democrazia diretta rimasto a disposizione delle istituzioni per dare voce ai cittadini”. È quanto dichiarano, attraverso una nota congiunta, gli esponenti di Forza Italia e Lega di Tolentino.
È di grande attualità, infatti, la questione relativa allo spostamento di dieci classi del liceo Classico dall’attuale struttura ex Quadrilatero ai locali dell’ex orfanotrofio in via Tambroni, in via di ristrutturazione da parte dell’amministrazione comunale. Si tratta di un argomento estremamente delicato sul quale è aperto il dibattito fra chi si dichiara favorevole allo spostamento e chi, invece, esprime contrarietà.
“Entrambi quelli che possiamo definire gli schieramenti – proseguono gli esponenti del Carroccio e di FI - ha delle argomentazioni valide su cui poggiare le proprie convinzioni e non spetta di certo a noi dire se c’è una parte che ha ragione e un’altra che ha torto”.
“Riteniamo, infatti, che sulla pelle dei ragazzi, degli studenti non si debba e non si possa fare speculazione politica. Le uniche persone deputate ad esprimere il proprio parere in merito, infatti, dovrebbero essere gli stessi studenti e i loro genitori”. “Trovare la quadra non è di certo semplice, ma crediamo che esista una soluzione pratica, efficace ed estremamente democratica per arrivare a una soluzione condivisa. Per noi, infatti, lo strumento per prendere una decisione definitiva è quello del referendum popolare”.
“In base all’esito, così, si potrà prendere una decisione ultima e definitiva accettata da tutti sulla base delle più elementari regole democratiche”. “È evidente che il referendum dovrà essere indetto al massimo entro il prossimo mese di marzo e soltanto dopo che tutti i riscontri di totale sicurezza sulla struttura di via Tambroni avranno dato esito positivo”.
“Questo discorso riteniamo vada ad inserirsi in quello ancora più ampio relativo al futuro delle scuole superiori (e non solo) nella città di Tolentino. Il calo delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, infatti, è concreto e mette seriamente a rischio l’esistenza stessa dei nostri storici istituti”.
“È necessario pensare alla Tolentino del futuro anche e soprattutto partendo dalle opportunità che riusciamo a fornire ai nostri giovani, perchè andando avanti con questo trend esiste, concretamente, la drammatica evenienza che il tanto atteso campus diventi una cattedrale nel deserto. Dobbiamo scongiurare, tutti insieme, che tutto ciò accada.È il momento che la politica abbandoni personalismi e ripicche e guardi, unita, al bene della collettività”, concludono.
"Esprimo i miei auguri e le congratulazioni al presidente Attilio Fontana per la vittoria alle elezioni regionali in Lombardia e a Francesco Rocca per quella nel Lazio". Così il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, ha commentato il risultato della tornata elettorale che ha visto la netta affermazione del centrodestra in entrambe le regioni.
Acquaroli, appartenente al partito "Fratelli d'Italia" della premier Meloni ha aggiunto come "con il presidente Fontana potremo continuare ad onorare il protocollo sottoscritto dalle nostre regioni e dargli pieno compimento, con il presidente Rocca lavoreremo alle infrastrutture e al rilancio del centro Italia".
"Il turismo è una delle chiavi per il rilancio e la rinascita dell'Appennino centrale". È quanto ha detto il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Guido Castelli, alla Bit di Milano, dove è stato presentato il progetto "Destination management comprensorio dei Sibillini", in occasione della tavola rotonda intitolata "Quale sviluppo per l'economia del turismo nei territori del sisma, confronto sulle prospettive di rilancio dei territori coinvolti".
Oltre al commissario Castelli, vi hanno partecipato tra gli altri anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l'arcivescovo di Camerino e San Severino Marche Francesco Massara, sindaci ed operatori dell'area sisma.
Il progetto è stato elaborato con l'apporto scientifico dell'Università Politecnica delle Marche, che ha studiato il contesto e proposto una serie di azioni per impostare un programma di sviluppo sostenibile per l'economia in un territorio unico per biodiversità, cultura e tradizioni.
"Accanto alla ricostruzione e alla messa in sicurezza del territorio dobbiamo impostare un modello di sviluppo, anche turistico, che sia capace di preservare lo splendore e l'autenticità delle montagne e dei borghi appenninici - ha spiegato Castelli -. Ciò sarà possibile attraverso progetti dedicati e sostenibili dal punto di vista ambientale".
"Anche attraverso un turismo destagionalizzato, capace di attirare una domanda di qualità, saremo in grado di generare occasioni di lavoro per i giovani che vogliono restare e per chi aspira a vivere e lavorare in montagna", ha concluso il commissario.
"Ci auguriamo che i ragazzi di Zagreus che con tanto entusiasmo nel 2021 hanno bussato alle porte del comune per dire ‘noi sappiamo fare questo e ci piacerebbe farlo’, non diventino oggetto della querelle politica tolentinate. Sono giovani, hanno voglia di fare, hanno dimostrato estrema competenza nel loro modo di proporsi culturalmente alla città e non possiamo fare a meno di esprimere nei loro confronti il nostro più grande augurio di buon lavoro".
A dichiararlo sono le consigliere di 'Tolentino nel Cuore' Silvia Luconi, Monia Prioretti e Silvia Tatò in merito all'affidamento dell'accoglienza turistica della città ai giovani di Zagreus. "Ci saremmo aspettate un modus operandi diverso da un’amministrazione comunale che ha speso gran parte della campagna elettorale a parlare di unità e condivisione, di 'concorsi d’idee' come metodo di lavoro, di 'partecipazione della cittadinanza' anche a proposito di turismo - aggiungono le consigliere -. Ci saremmo aspettate un confronto tra tutte le organizzazioni della città che a vario titolo si occupano di cultura e turismo e che invece non sono state minimamente coinvolte".
"Quello che ci dispiace è che un’amministrazione comunale che ha duramente criticato il passato perché ritenuto divisivo visto che, a suo parere, le decisioni venivano prese in autonomia senza nessun ascolto e confronto, abbia da un giorno all’altro messo alla porta una persona (Edoardo Mattioli, presidente Proloco TCT nr) che, piaccia o no, ha servito la città per 30 anni. E lo ha fatto senza preavviso rifiutando, in base a quanto dichiarato, tutte le richieste di incontro, con una modalità che la stessa amministrazione aveva sempre criticato, dimostrando che a parole si dicono delle cose, nei fatti ci si comporta in altro modo".
"Siamo consapevoli comunque che, come dichiarato da Mattioli stesso, la sua testa era sul tavolo e lo era dal 2017; la prova poi fu l’assalto alla Proloco fatto da molte di quelle persone che oggi ricoprono cariche in giunta e in consiglio, tra gli altri - affermano Luconi, Tatò e Prioretti -. Quello che auspichiamo è che i giovani ragazzi di Zagreus siano messi nelle condizioni di lavorare e di lavorare bene, con serenità e senza alimentare astio, in collaborazione e con la giusta sinergia con tutte le altre associazioni tolentinati".
"Leggiamo di una determina di oggi sul censimento delle associazioni. Bene, un buon passo - concludono le consigliere di 'Tolentino nel Cuore' -. Se fatto prima forse avrebbe avuto tutto un altro senso. La pezza è peggiore del buco. Sarebbe interessante inoltre sapere cosa l’amministrazione comunale intende fare con la Proloco 2.0. La città ha bisogno di ogni organizzazione per parlare con tutta la popolazione e non solo con chi predilige Albano o i Maneskin. E questa sinergia la deve creare l’Amministrazione, perché 'la diversità è ricchezza' e lo hanno detto per mesi".
Nella mattinata domenica 12 febbraio, si è svolta la prima parte del processo con cui il Congresso costituente del Partito Democratico compirà la scelta della figura della Segreteria nazionale. A Macerata hanno partecipato 87 iscritti, confrontandosi sulla figura che hanno ritenuto più significativa per la guida futura dell’organizzazione.
Di questi, 62 hanno scelto Bonaccini, 21 Schlein, 3 Cuperlo, in attesa della scelta definitiva che vedrà il prossimo 26 febbraio iscritti e non iscritti esprimersi sul ballottaggio tra i primi meglio arrivati. Nelle primarie aperte del 26 febbraio - in cui i seggi saranno aperti dalle 8 alle 20 - si potrà scegliere anche tra le due candidate alla segreteria del Partito democratico delle Marche: Chantal Bomprezzi e Michela Bellomaria.
"Un congresso costituente per la riunione nel percorso anche degli esponenti di Art.1 e della società civile che hanno scelto di arricchire l’organizzazione della forza politica che si propone di reagire alle scelte divaricanti e squilibrate di un governo di centro destra incapace di progettare il futuro e completamente arroccato su un nuovo conservatorismo volto ad escludere" - dice Ninfa Contigiani in nota stampa.
L’assemblea è stata occasione anche per la riorganizzazione del Circolo di Macerata che dopo la presentazione della sintesi raggiunta nel confronto tra le varie sensibilità presenti ha riconfermato Ninfa Contigiani segretaria, istituito la presidenza dell’Assemblea nel nome di Gianluca Rita e ricostituito il Direttivo di circolo composto da: Bertini Andrea, Carota Riccardo, Crucianelli Loris, Domizi Tommaso, Fazi Silvano, Fermanelli Elia, Lombardello Marina, Mascitti Primo, Meriggi Zeno, Ottaviani Paola, Romoli Maurizio, Scoccianti Alessia, Serafini Paolo, Soldini Katia, Tiburzi Aldo, Ugolinelli Valentina.
Il congresso del PD si è tenuto parallelamente anche a Civitanova: Francesco Micucci ha presentato la mozione di Bonaccini, Augusto Ciuffetti quella della Schlein ed Alessandro Vallesi quella di Cuperlo.
Hanno votato 60 iscritti su 90 (66,66%). Schlein ha ottenuto 31 voti, Bonaccini 16 voti, Cuperlo 8 voti, De Micheli 5 voti.
Ora l’appuntamento è con le Primarie di domenica 26 febbraio per scegliere chi (visti i risultati nazionali) tra Bonaccini e la Schlein sarà il Segretario del Pd. Trattandosi di primarie aperte, potranno partecipare tutti i cittadini.
Nuovo ruolo all’interno di Fratelli d’Italia per Raffaele Anselmi, capogruppo consiliare di minoranza a Monte San Martino. Anselmi, infatti, nei giorni scorsi è stato chiamato a far parte del direttivo provinciale di Macerata del partito di Giorgia Meloni composto dal segretario provinciale, consiglieri regionali, deputati e senatori, presidenti di Regione e sindaci di capoluogo, oltre ai membri direzione nazionale e assemblea nazionale che ne fanno parte di diritto.
“Essere stato chiamato nel direttivo provinciale di Fratelli d’Italia è per me è un grande onore” - ha commentato Anselmi- “e sicuramente una responsabilità della quale mi faccio volentieri carico. Cercherò di onorare al meglio il compito che mi è stato assegnato, soprattutto come rappresentante del territorio dell’entroterra maceratese”.
“Ringrazio in particolare la senatrice Elena Leonardi, coordinatrice regionale del partito, e il segretario provinciale Massimo Belvederesi per avermi voluto al loro fianco, certo di poter ricambiare con impegno e professionalità la loro fiducia”.
Tragedia A14, il caso finisce in Parlamento con un’interrogazione dei deputati del Partito Democratico Augusto Curti e Irene Manzi, con il sostegno dei colleghi della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici Marco Simiani, Chiara Braga, Sara Ferrari e Christian Diego Di Sanzo.
"Tramite questo atto sollecitiamo il Ministero dei Trasporti ad una definitiva soluzione delle criticità più volte sottolineate, che sono causa di una impressionante sequela di incidenti, anche mortali, occorse negli anni presso il tratto autostradale A/14 Pedaso/Grottammare".
"Si tratta di circa 16 km in cui si sono consumate troppe tragedie, ultima in ordine di tempo quella occorsa sabato 4 febbraio - si legge nell'interrogazione -. A perdere la vita, in questo caso, sono stati l'atleta paralimpico Andrea Silvestrone di 49 anni e due suoi figli minorenni. Un terzo figlio, anch’esso a bordo del veicolo, è stato trasportato all’Ospedale di Torrette in gravi condizioni".
"Questo segmento viario è purtroppo tristemente noto per una pericolosità che esubera qualsiasi riscontro statistico. Concausa degli eventi è individuabile nella presenza di numerose gallerie, la cui larghezza di carreggiata oscilla sui valori minimi consentiti, spesso con imbocco in curva e, in alcune ore del giorno, con luce solare in posizione tale da abbagliare i guidatori - puntualizzano i deputati Curti e Manzi -. Un tratto, inoltre, in cronico stato di manutenzione e, di conseguenza, reso oggetto di circolazione ristretta per la chiusura dei settori interessati e l’insediamento dei cantieri. Non è un caso se molti degli incidenti, si siano verificati proprio all’interno delle gallerie sottoposte a doppio senso di marcia".
Nell'interrogazione si chiede, quindi, "quali iniziative intenda avviare" il Governo "presso il Soggetto Gestore affinché il Piano di Manutenzione venga definitivamente ottimizzato e si proceda ad una decisa accelerazione dei lavori e della messa in sicurezza del tratto autostradale interessato".
“Si è appena concluso l’incontro convocato dal Mit per affrontare le criticità sull’A14 e relativamente ai cantieri autostradali nel tratto sud della nostra regione. Ringrazio il ministro Salvini e la struttura ministeriale per il supporto e l’attenzione dimostrata a questo annoso problema per il quale, insieme al presidente Marco Marsilio, siamo a lavoro fin dal nostro insediamento".
“Abbiamo convenuto nella necessità di diminuire l’impatto dei cantieri, cercando di evitare la congestione sulla rete, anche aumentando ove possibile le lavorazioni notturne e differendo gli interventi”.
Lo afferma il presidente Francesco Acquaroli, al termine dell’incontro sull’A14 tenutosi questa mattina al Mit. “Fondamentale per pianificare i cantieri – prosegue - sarà il meccanismo di coordinamento previsto, con il quale MIT e Regioni potranno discutere anche dell’eventuale rimodulazione delle opere, valutandone l’impatto”.
“La sicurezza – conclude il presidente regionale - del tratto autostradale deve passare anche attraverso l’ammodernamento della rete. Il nostro impegno resta quello di garantire il minor impatto per automobilisti e autotrasportatori e per le comunità locali”.
“Un’altra importante novità è l’istituzione di un coordinamento presieduto dal MIT con l’obiettivo di pianificare i cantieri insieme alle Regioni coinvolte così da valutare una eventuale rimodulazione delle opere e il loro impatto – gli fa eco il commissario della Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti - .
“Come dimostrano i fatti, da parte del ministro Salvini e della Lega è già in campo il massimo impegno per garantire la sicurezza degli automobilisti”.
"Gli infiniti tagli alla sanità pubblica dei governi precedenti, sommati a una totale mancanza di visione strategica per dare nuova linfa al settore socio-sanitario incentivando le possibilità di formare un numero sempre maggiore di medici di base, hanno portato a una situazione critica in quelli che sono i servizi minimi degli italiani, rimasti spesso sostanzialmente privi dei medici di base".
Questo quanto dichiara la senatrice Elena Leonardi, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia Marche e segretario della X Commissione del Senato "Affari sociali e sanità", nel commentare l'inserimento nel decreto Milleproroghe di un emendamento che avrà "due effetti concreti a sostegno dei servizi della medicina generale", sottolinea.
"In primo luogo, verrà prorogata la possibilità di riconoscere la sostituzione dei medici di base nel monte ore formativo dei tirocinanti, andando così a rendere sempre più garantito il servizio - spiega Leonardi -. In secondo luogo verrà concessa l'opzione ai medici di famiglia di andare in pensione a 72 anni invece che a 70, portando così a una maggiore stabilità del tessuto medico".
"La crisi dei medici di base è un tema molto sentito, tanto nelle Marche quanto in tutta Italia, e solo il lavoro costante e condiviso tra Stato e Regione, individuando interventi come quelli inseriti nel Milleproroghe, può portare a quella sanità a misura di cittadino che Fratelli d'Italia intende realizzare e che nelle precedenti amministrazioni regionali non si è creata" conclude la senatrice.
La "Riforma su ricostruzione post emergenza è assoluta priorità per l'Italia". Lo scrive in una nota il Commissario alla Ricostruzione e Riparazione post sisma 2016 Guido Castelli in relazione alle parole del Ministro Musumeci sulla necessità di una nuova politica di prevenzione dei grandi rischi.
"La proposta del Ministro per la Protezione civile e le politiche del Mare Nello Musumeci è un'assoluta priorità per l'Italia", ribadisce Castelli che aggiunge: "Il nostro Paese non è nuovo a eventi sismici, che per quanto non prevedibili sono purtroppo una certezza, e i cambiamenti climatici hanno aggravato ulteriormente le fragilità dei nostri territori".
"Per questo - aggiunge - la prevenzione deve diventare una politica strutturale. Anche nella ricostruzione del Centro Italia, grazie a un chiaro mandato del Governo, faremo la nostra parte per ottenere massimi livelli di sicurezza sismica e idrogeologica".
Il Ministro, ricorda la nota, ha sottolineato anche la necessità di un modello unico per le ricostruzioni, con la definizione di un quadro normativo omogeneo. Castelli a tal proposito sottolinea come "sia assolutamente giunto il tempo di trarre il meglio delle esperienze maturate nelle ricostruzioni negli ultimi decenni. Dobbiamo consegnare al Paese un modello unico, ma capace di adattarsi alle peculiarità dei territori. Va regolato - afferma - con lungimiranza lo snodo che collega la fase emergenziale alla ricostruzione materiale, sociale ed economica. Solo così si eviteranno gli errori e i ritardi del passato, di cui hanno fatto le spese sempre e comunque i terremotati". "È impensabile - conclude Castelli - che si debba ogni volta partire da zero, perdendo anni preziosi".
Ricostruzione dei borghi distrutti dal sisma, ma anche rigenerazione del loro tessuto sociale ed economico. È stato questo il tema al centro dell'incontro tra il commissario straordinario Guido Castelli e il direttore dell'Agenzia del Demanio Alessandra Dal Verme.
Al centro del colloquio la volontà comune di impostare un modello innovativo di ricostruzione pubblica, che sappia rigenerare, appunto, l'anima sociale ed economica delle comunità colpite dai terremoti di oltre sei anni fa. Un modello, spiega la Struttura commissariale, "ispirato ai principi di sostenibilità, trasformazione digitale, accessibilità e connettività".
L'Agenzia sta già portando avanti, secondo questi principi, 39 interventi di ricostruzione post-sisma, già finanziati e disciplinati da un'ordinanza speciale in deroga, per i quali è soggetto attuatore. A questi si aggiunge il progetto per un deposito dedicato ai beni culturali alle ex Casermette di Camerino, finanziato nell'ambito nel Piano nazionale complementare sisma.
"La ricostruzione pubblica, che andrà a definire i luoghi dove abiteremo, studieremo, socializzeremo e lavoreremo, i luoghi strategici per le nostre comunità, ha bisogno di una visione di lungo periodo - afferma Castelli - Le nostre aree interne hanno l'occasione oggi di immaginare come vorranno essere tra 10 o 20 anni, e di diventare un modello di innovazione e sostenibilità anche per gli altri territori dell'entroterra e montani del Paese".
A seguito dell'incontro, il sottosegretario Lucia Albano, con delega alla valorizzazione del patrimonio pubblico, rapporti con l'Agenzia del Demanio e ricostruzione post-sisma, ha espresso il proprio apprezzamento per il modello innovativo adottato, confermando il proprio impegno a favore di una accelerazione del processo di ricostruzione pubblica in un'ottica di ripopolamento delle aree interne.
Si è svolto nei giorni scorsi a Tolentino il congresso della Lega che ha coinvolto tutto il comprensorio dell’alto maceratese sud. Oltre a Tolentino erano chiamati a votare i militanti di Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Colmurano, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Loro Piceno, Fiastra, Gualdo, Monte Cavallo, Monte San Martino, Muccia, Penna San Giovanni, Pieve Torina, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Serravalle di Chienti, Ussita, Valfornace e Visso.
L’esito del congresso è stato nel segno della continuità, con la conferma alla segreteria dell’ex assessore tolentinate Giovanni Gabrielli, dal 2010 militante e punto di riferimento locale della Lega. Oltre a Gabrielli fanno parte del direttivo Francesco Ciclosi, Gianni Petini, Simone Capradossi e Claudio Campogiani.
"Attenzione costante alla ricostruzione dell'ospedale di Tolentino, alla questione scuole e alla necessità di garantire sicurezza ai cittadini", ma il programma punta anche a una sorta di ritorno alle origini come spiega Gabrielli: "La Lega ha fatto breccia nella popolazione proprio perché costantemente in mezzo ai cittadini sia per informarli delle azioni di governo, sia per ascoltarli, raccogliere le istanze e farsi portavoce cercando di risolvere le varie problematiche sottoposte".
"Questa è la strada che dobbiamo tornare a seguire - continua il nuovo segretario - perchè questo è ciò che i cittadini chiedono. Lasciamo dieci anni di buona amministrazione e tanti progetti che dovranno solo essere portati a compimento da chi è arrivato dopo di noi, ma è doveroso cambiare marcia e pensare davvero a una politica che guardi solo alle necessità e alle esigenze dei cittadini, lasciandosi alle spalle rancori e ripicche personali che hanno caratterizzato la politica tolentinate degli ultimi anni e che ancora oggi rappresentano un ostacolo alla crescita sociale, umana ed economica della città".
La Lega Macerata, di fronte ad un nutrito gruppo di militanti accorsi alla sede del partito, ha rinnovato il direttivo di sezione con l'elezione del candidato Aldo Alessandrini, vincitore per un solo voto di distanza dallo sfidante Claudio Carbonari (rispettivamente 24 e 23 voti).
Questo il nuovo direttivo: segretario Aldo Alessandrini, componenti Francesca Ciucci, Patricia Di Camillo, Laura Laviano, Tommaso Lorenzini, Andrea Marchiori, Angelo Menghi, Laura Orazi, Maria Oriana Piccioni, Francesco Angelini (supplente).
“Stiamo progressivamente riattivando il percorso di ascolto e confronto con il territorio che è e resta imprescindibile per la Lega – dichiarano il commissario regionale Riccardo Augusto Marchetti e quello provinciale Luca Buldorini – è fondamentale che, dopo la sosta forzata per la pandemia, i militanti, parte attiva del progetto Lega per il buon governo, stiano tornando ad avere un ruolo centrale e indispensabile al supporto della filiera di governo che vede la Lega impegnata dal comunale al nazionale. In bocca al lupo ai neoeletti e grazie a tutti i militanti e sostenitori della Lega che danno quotidianamente un contributo sostanziale ed indispensabile”.