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Camerino, Sborgia non ci sta: "Corsi pensi meno alle polemiche". E Carancini annuncia interrogazione

Camerino, Sborgia non ci sta: "Corsi pensi meno alle polemiche". E Carancini annuncia interrogazione

"Vorrei solo ricordare alla dottoressa Corsi che è compito dei rappresentanti dei cittadini, occuparsi delle problematiche che vivono le loro comunità e tentare di risolvere i tanti problemi che la situazione attuale presenta". È quanto dichiara, in una nota, il consigliere Sandro Sborgia, capogruppo di 'Camerino Ripartiamo', nel replicare a quanto affermato dal direttore generale dell'Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata, Daniela Corsi, che aveva bollato le sue critiche come "esigenze di visibilità politica". 

"Quale sia lo stato del servizio ospedaliero della regione Marche, della provincia di Macerata e segnatamente dell’ospedale di Camerino è sotto gli occhi di tutti - spiega Sborgia -. Basterebbe ogni tanto fare un giro per i reparti e parlare con il personale sanitario (dai medici al personale infermieristico, agli operatori socio sanitari) per rendersene conto".

"Persino ieri, risultava che al servizio cassa del nosocomio camerte, mancavano operatori al punto che le persone in fila hanno dovuto attendere un’ora per la semplice apposizione di un timbro. Sono due danni che la comunità camerte chiede, senza alcun esito, alla dottoressa Corsi una risposta riguardo le cause che hanno determinato prepensionamenti e abbandoni da parte di medici in servizio in alcuni reparti dell’Ospedale (Cardiologia e Ortopedia)", puntualizza l'ex sindaco camerte.

"Sono mesi che il comitato in difesa dell’ospedale di Camerino aspetta di incontrare la dottoressa senza ricevere alcuna risposta - prosegue -. Per non parlare della vicenda dell’ormai ex primario della cardiologia di Camerino, dottor Alfredo Mazza, della quale, a breve, conosceremo gli esiti ma che ha obiettivamente dell’incredibile; un fatto più unico che raro e di cui la dottoressa Corsi non ha finora offerto una spiegazione circa le ragioni che l’hanno determinata a nemmeno concedere una proroga al citato professionista".

"Riguardo l’apertura del 'Centro Dialisi Assistenza Limitata' vorrei semplicemente ricordare alla direttrice che non si tratta di un suo atto di benevolenza né di una iniziativa nata dalla necessità di venire incontro alle esigenze dei malati dell’entroterra perché, se così fosse stato, certamente non si sarebbe dovuto attendere la demolizione dell’Ospedale di Tolentino per l’apertura di quel servizio", chiarisce il consigliere.

"Pertanto non si illudano la Corsi né tantomeno i suoi referenti politici che la semplice ricollocazione di un servizio ambulatoriale con tanto di cerimonia e taglio di nastri sia sufficiente a nascondere alla popolazione marchigiana le gravi carenze di gestione che quotidianamente si registrano e la grave situazione che vive attualmente il sistema sanitario regionale, incapace di dare risposte adeguate a tutelare la salute dei cittadini. Consiglio, quindi, alla direttrice Corsi di badare meno alle polemiche e concentrarsi di più nell’impiegare il suo tempo nel trovare soluzioni che vadano nel senso di reclutare medici e garantire una migliore funzionalità dei reparti", conclude Sborgia.

"Colpisce l’arroganza con la quale il direttore generale dell'Ast risponde con una nota pubblica al consigliere comunale della città ducale Sandro Sborgia sui dubbi e i chiarimenti che lo stesso aveva sollevato, esclusivamente diretti a capire in maniera trasparente cosa fosse successo di così grave per arrivare alla decisione di 'licenziare' un primario nominato solo pochi mesi prima e scelto a seguito di un ordinario concorso pubblico". Così interviene sul tema anche il consigliere regionale del gruppo assembleare del Partito Democratico, Romano Carancini

"La dottoressa Daniela Corsi, da dipendente del Servizio Sanitario Regionale, vìola gravemente il suo esclusivo dovere di rispondere in linea tecnica, senza sconfinare nel giudizio politico addirittura espresso contro un rappresentante delle istituzioni", aggiunge Carancini.

E sulla mancata conferma del dottor Alfredo Mazza alla guida dell'Unità Operativa Complessa di Cardiologia: "Le voci che si rincorrono sarebbero di una motivazione 'finta', priva di una seria responsabilità reale imputabile al dottor Mazza. Non sappiamo se sia così perché il direttore generale della Ast 3 - azienda pubblica - non ha sentito il dovere di spiegare i motivi della mancata conferma del primario di Cardiologia alla comunità maceratese e in particolare ai cittadini di Camerino".

"Daniela Corsi, coperta dalla politica, non può pensare che la sanità pubblica sia casa sua tanto da sentirsi legittimata a non rendicontare le sue scelte fatte con i soldi dei cittadini - chiosa durissimo Carancini -. Del clima pessimo instaurato, oramai da anni, prima in Area Vasta e ora in AST lo sanno bene le persone che vi lavorano. E questa vicenda può costituire l’ennesima dimostrazione. Su questo fatto presenterò una specifica interrogazione urgente in Consiglio regionale".

 

 

 

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