Caso Corsi, Borroni replica a Carancini: "Fa politica sulla salute dei cittadini"
"Quando si decide scientemente di fare politica strumentale sulla salute dei cittadini, ci si qualifica per quello che in realtà si è, un politico di parte che pensa solo alla propria poltrona in spregio all’interesse collettivo. E il consigliere Romano Carancini, sindaco per nulla rimpianto di Macerata, è l’emblema principe di questo modo di intendere la politica, che non ci appartiene".
A dichiararlo è Pierpaolo Borroni, vicecapogruppo regionale di Fratelli d’Italia, replicando alle critiche che il consigliere del Pd ha rivolto nei confronti del direttore generale dell'Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata, Daniela Corsi, per quanto riguarda la gestione della sanità maceratese (leggi qui).
"Pur di attaccare la Giunta di centrodestra, a guida Francesco Acquaroli, finge di non vedere ciò che sta accadendo nella sanità maceratese, grazie anche a Daniela Corsi, direttrice Ast 3 - chiarisce Borroni -. Di esempi ne ho tanti. Scelte di professionisti validi e preparati che stanno facendo rinascere le Unità operative che sono stati chiamati a dirigere come Urologia a Civitanova Marche; Neurologia a Macerata; Schimizzi per Medicina a Camerino; Pasotti sempre a Camerino".
"Il caso che appassiona Carancini, magari per rapporti di amicizia più che per meriti sul campo, è quello legato alla mancata riconferma del primario di Cardiologia a Camerino, Alfredo Mazza, che è stato valutato seguendo i criteri che vengono applicati per tutti i direttori - spiega l'esponente di Fratelli d'Italia -. Il Pd, invece, vuole strumentalizzare per propri fini politici una questione puramente tecnica e amministrativa, paventando chissà quali dietrologie".
"Il consigliere Carancini, visto il buon lavoro svolto dalla Ast 3 sotto la direzione della Corsi, vuole attaccare politicamente la struttura ergendosi a giudice unico e supremo, ma solitario, come spesso accade. Attaccando un direttore competente e non volendo riconoscere la validità delle scelte per solo scopo politico. Verosimilmente, visto che la regione a guida Acquaroli sta facendo bene, il consigliere Carancini non ha altre scelte se non attaccare la struttura amministrativa in maniera scomposta. Se ci criticano vuol dire che lavoriamo bene, andiamo avanti", conclude Borroni.
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