Sono stati presentati oggi ad Ancona, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso la sede della Regione Marche, i primi due Contratti di sviluppo per grandi investimenti (B1.1) e il primo pacchetto degli investimenti di medie dimensioni (B1.2), finanziati dal programma NextAppennino dedicato alle aree sisma 2009 e 2016.
Hanno preso parte all'incontro con i media Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy; Francesco Acquaroli, presidente della regione Marche; Guido Castelli, commissario straordinario riparazione e ricostruzione sisma 2016; Lucia Albano, sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze; Paolo Merloni, presidente esecutivo Ariston Group; Umberto G. Crovella, chief technology and operations officer Ariston Group; Fabio Giulianelli Ceo del Gruppo Lube; Marcello Giulianelli, responsabile coordinamento operativo del Gruppo Lube; Alessio Sileoni, research & development del Gruppo Lube.
Grazie a incentivi per circa 46 milioni di euro, saranno generati nel territorio marchigiano investimenti per circa 190 milioni di euro. L’azione messa in campo attraverso 'NextAppennino' è di grande importanza al fine di dare impulso al rilancio e allo sviluppo dei territori dell’Italia centrale.
Fra gli investimenti spiccano i progetti di reshoring: si tratta del ritorno nel centro Italia di capitali economici e umani, la risposta migliore di chi crede nelle potenzialità di un luogo che ha ancora molto da esprimere. I primi due Contratti di sviluppo riguardano due storiche realtà che hanno sede nel cratere marchigiano: Ariston Group e Lube.
Gli investimenti generati sono di molto superiori agli incentivi, anche grazie alla quota ingente di spesa programmata dai privati. Le risorse impegnate da Ariston Group, azienda con sede a Fabriano, sono pari a circa 100 milioni di euro, a fronte di circa 16 milioni di euro di contributo.
Dagli anni '60 a oggi Lube è cresciuta e si è strutturata sul mercato nazionale, ma ora le famiglie che la guidano vogliono compiere il "salto" verso l’estero incrementando l’attività produttiva attraverso un investimento da 43,9 milioni di euro a fronte di 9,5 milioni di euro di contributo.
I PROGETTI - L’impegno di Ariston Group è di continuare a crescere nelle Marche attraverso un piano di investimenti strategico focalizzato sulle tecnologie rinnovabili e ad altissima efficienza, rafforzando l’infrastruttura e investendo in ricerca e sviluppo per accelerare l’innovazione di prodotto e di processo. Inoltre, il Gruppo metterà in atto una serie di iniziative di decarbonizzazione dei processi produttivi e lavorerà per garantire occupazione di qualità e consolidare le filiere locali della sub-fornitura, al fine di contribuire attivamente allo sviluppo socioeconomico locale.
Il progetto di Lube prevede la creazione di una nuova unità produttiva a Treia, per produrre mobili da cucina, mobili per il living (montati e smontati) e armadi smontati, per il mercato estero. Si stima un impatto occupazionale di 56 posti di lavoro in più, oltre a nuovi prodotti e una maggiore capacità tecnica di far fronte al mercato estero, con una linea produttiva dedicata. Gli investimenti, avviati a marzo, termineranno a dicembre 2025, con l’avvio a pieno regime nel 2026.
Per i medi investimenti, relativi alla misura B1.2, per le Marche gli incentivi sono pari a 21,4 milioni di euro e genereranno 45 milioni di investimenti. Di questa misura fa parte anche la linea dedicata al riutilizzo delle macerie da demolizione.
"Un esempio, un modello di quello che possiamo e vogliamo fare, di quello che il Made in Italy, il sistema Italia è in condizione di realizzare con gli investimenti significativi grazie anche al supporto pubblico, come doveroso, in un ecosistema estremamente favorevole alla crescita del Made in Italy in settori che sono di orgoglio della nostra produzione e del nostro lavoro". Così ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ad Ancona, commentando i primi due contratti di sviluppo
"In questo modo si può sicuramente intercettare al meglio gli investitori stranieri - ha osservato Urso - che vogliono realizzare i loro obiettivi nel nostro Paese avendo, ad esempio delle aziende italiane che hanno saputo conquistare una leadership nel settore, per esempio delle cucine in Italia (Lube, ndr), e un'altra azienda come Ariston (leader nel settore del confort termico ndr) che ha dimostrato come si possa creare una grande multinazionale che rimane fortemente saldamente con i piedi qui nel nostro territorio".
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