Politica

Macerata, equilibri di bilancio e varianti al Prg tra gli argomenti del prossimo Consiglio comunale

Macerata, equilibri di bilancio e varianti al Prg tra gli argomenti del prossimo Consiglio comunale

Il 6 e il 7 novembre alle ore 16.30 sono in programma due sedute del Consiglio comunale di Macerata che tornerà a riunirsi nella sala consiliare della Provincia in corso della Repubblica. L’interpellanza, presentata dal consigliere Renna (Fratelli d’Italia), riguarda la situazione dei migranti fuori accoglienza mentre le interrogazioni sono inerenti all’erogazione di contributi alle scuole (Renna, Fratelli d’Italia), all’adesione all’associazione “Comuni virtuosi” e alla delibera di Giunta del 28 dicembre 2016 sulla procedura concorsuale relativa alle start up (Messi, Boccia e Cherubini del Movimento 5 stelle). Tre invece le delibere in discussione e che riguardano la verifica degli equilibri di bilancio e due varianti al Prg. Il Consiglio è chiamato poi a discutere tre mozioni sei ordini del giorno. Le mozioni sono relative alla chiusura notturna, risanamento e adeguamento sottopassi (Renna di Fratelli d'Italia – An), alla riqualificazione del parcheggio Centro storico (Mincio di Città viva e altri consiglieri di minoranza) e al gettone di presenza dei consiglieri comunali (Cherubini del Movimento 5 stelle e altri consiglieri di minoranza). Per ciò che concerne invece gli ordini del giorno sono relativi ai locali ex Upim (Tacconi dell'Udc), alla solidarietà e apprezzamento per l'Amministrazione di Noli (Menghi del comitato Anna Menghi e altri consiglieri di minoranza), all’approvazione dei provvedimenti per l’emergenza terremoto (Renna di Fratelli d'Italia - An e altri consiglieri di minoranza), alla sicurezza dei pedoni e alla richieste di adeguate misure per limitare la velocità nel centro abitato di Piediripa e altre zone della città (Marcolini e altri consiglieri de La città di tutti), alla viabilità in via Pace e all’installazione di un semaforo pedonale in via Trento (Messi, Boccia e Cherubini del Movimento 5 stelle). Nel caso in cui la seduta del 7 novembre andasse deserta, la seconda convocazione è fissata per il 9 novembre alle ore 16.30.      

28/10/2017 15:19
Macerata aderisce alla Rete Antifascista, Carancini: "La memoria è dovere morale"

Macerata aderisce alla Rete Antifascista, Carancini: "La memoria è dovere morale"

In risposta alla manifestazione delle organizzazioni neofasciste per celebrare la Marcia su Roma, il Comune di Macerata aderisce alla Rete Antifascista Maceratese promossa dall'Anpi, a cui hanno aderito associazioni, sindacati, partiti e singoli cittadini. Sabato 28 ottobre, dalle 18 alle 20, la Rete ha organizzato un presidio simbolico in piazza della Libertà per ricordare a tutti che il fascismo “non è un'opinione, è un crimine”.   “I valori dell’antifascismo - commenta il sindaco Romano Carancini - come la condanna alla violenza, la lotta al razzismo e all’oppressione, la difesa alla libertà di pubblico pensiero e di opinione devono essere non solo un elemento di memoria collettiva permanente e punto costante di riferimento, ma un grande evento fondatore della democrazia per rilanciare un legame culturale e politico tra le forze che continuano a riconoscersi nei valori della Resistenza e della Liberazione. La memoria è dovere morale, innanzitutto, ma in questo momento politico e in questa nostra società diventa strumento culturale e di progresso. La consapevolezza dei grandi accadimenti del passato, la conoscenza dei loro contenuti o anche dei loro limiti, sono il fondamento della società, che consente di correggere gli errori e di evitare che essi possano ripetersi”.      

28/10/2017 14:40
Corridonia Futura e Corridonia Domani chiedono un consiglio straordinario: "Non possiamo farci abbindolare da chiacchiere da bar"

Corridonia Futura e Corridonia Domani chiedono un consiglio straordinario: "Non possiamo farci abbindolare da chiacchiere da bar"

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dei gruppi consiliari Corridonia Futura e Corridonia Domani. "I gruppi consiliari Corridonia Futura e Corridonia Domani, preoccupati dall’immobilismo e dall’incapacità della giunta di affrontare temi importanti come la sicurezza delle strutture scolastiche e degli impianti sportivi, hanno deciso di richiedere la convocazione di un consiglio straordinario per fare chiarezza sulla visione strategica dell’amministrazione, che al momento sembra essere miope. Poche settimane fa è stato svelato il nuovo progetto di costruzione del plesso scolastico Lanzi, che ha mostrato problematiche tecniche e di sicurezza non indifferenti, inoltre non si sono riusciti a capire i tempi di realizzazione e se il nuovo plesso garantirà una viabilità decente. Per questo i gruppi chiederanno un impegno concreto del sindaco a risolvere le varie problematiche, soprattutto in materia di sicurezza dell’edificio: “Eì inconcepibile che un nuovo plesso scolastico non preveda l’utilizzo delle nuove soluzione tecnologiche disponibili per aumentare la sicurezza antisismica dell’edificio”, “la cittadinanza sarà gravata da una spesa di oltre 7 milioni di euro ed ha il diritto di vantare una struttura sicura per i propri figli”. Inoltre si chiederà al sindaco di chiarire la strategia che intende adottare per l’istituto Manzoni, per evitare un effetto sorpresa sconcertante come quello avuto per il Lanzi.“Quest’amministrazione sembra essere troppo devota ai voleri del partito, la ricostruzione post-sisma deve essere trasparente ed efficace, non possiamo farci abbindolare dalle solite “chiacchiere da bar””. L’ultima questione riguarda l’impianto sportivo Enaoli, che come già più volte ripetuto non è sicuro per i nostri ragazzi, molti cittadini hanno firmato una petizione per chiedere al sindaco l’impegno ad effettuare una manutenzione straordinaria del manto, che non si esaurisca in “rattoppi” momentanei".

27/10/2017 18:11
Porto Recanati, "Hotel House e responsabilità dell'amministrazione comunale": l'attacco dei Cinque Stelle

Porto Recanati, "Hotel House e responsabilità dell'amministrazione comunale": l'attacco dei Cinque Stelle

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Sauro Pigini, portavoce del Movimento 5 Stelle di Porto Recanati  Lo scorso mercoledì ho partecipato alla visita fatta dalla terza commissione consiliare della Regione Marche all’Hotel House. Ho ascoltato ed ho chiesto chiarimenti. Oggi ho messo in relazione le informazioni avute con tutte le critiche ed i commenti ricevuti a seguito della proposta da me a suo tempo avanzata, circa l’utilizzo di fondi regionali per la riparazione di almeno un ascensore dell’Hotel House (con esecuzione in danno al condominio, ovvero non con soldi regalati ma solo anticipati, vista la situazione di emergenza e che il condominio deve restituire secondo le modalità stabilite dalla legge). Ho poi letto i tanti commenti che oggi si trovano sui vari social, rispetto a quanto annunciato dal presidente Biancani e dall’assessore Sciapichetti. La considerazione finale, che mi trova in sintonia con quanto espresso da una cittadina su un importante blog cittadino, è quella che ci troviamo, da anni, nel mezzo di un conflitto sociale, per fortuna ancora inesploso, e che negli ultimi mesi è stato gonfiato per fini che non oso nemmeno ipotizzare.  Se è vero come è vero che l’articolo 119 della Costituzione recita: omissis…”Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona….omissis “lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni…” cosa c’è di così sconvolgente ed immorale se il problema dell’Hotel House viene affrontato e discusso in modo organico e portato nella sua propria e giusta dimensione, vale a dire quella di una realtà con un enorme deficit di solidarietà e di squilibrio sociale? E attenzione: il testo dell’articolo è stato così modificato nel 2001, anno in cui questi disagi sociali cominciavano ad essere così evidenti che anche i così detti ben pensanti non potevano continuare ad ignorare! Naturalmente non saranno queste mie brevi riflessioni a far cambiare il giudizio negativo che in tanti hanno su quest’intervento pubblico che si sta delineando in emergenza e che non è neanche detto che si realizzi: va da se che bisogna fare tutti gli sforzi perché sia risolta il prima possibile la questione del bilancio condominiale, si dia il via libera alla riscossione senza indugio delle quote arretrate e si ricostituisca un servizio di portierato efficiente e potenziato. La mia riflessione mira a far emergere il deficit di corretta informazione che c’è sul problema e che viene sempre più scalzata da quelle che sono comunemente definite fake news, messe in rete da chi pensa di poter facilmente guadagnare consensi, parlando alla pancia delle persone e non alla loro intelligenza. I problemi sociali del nostro comune non si risolvono con i proclami o, peggio ancora, pensando di ricorrere a strumenti di coercizione fuori da ogni realtà storica e di civiltà.  Una comunità civile ha il dovere di affrontare questi problemi, innanzi tutto, in termini di corretta conoscenza degli stessi ed è qui che si evidenzia, in tutta la sua gravità, la totale latitanza dell’organo di governo della città. Una latitanza datata, le cui conseguenze ricadono appieno sull’attuale amministrazione comunale che, in tutt’altre faccende affaccendata, ha ritenuto di poter continuare a gestire e governare il problema secondo le vecchie regole del silenzio, del nascondere e soprattutto con la regola aurea che “la maggioranza siamo noi e ci pensiamo noi!”. Regola che fa dimenticare di rappresentare solo il 23% di coloro che sono andati alle urne e che essendo questo IL PROBLEMA della città, lo stesso meritava il coinvolgimento di tutti. Meritava, in altri termini, una discussione che coinvolgesse l’intera città. Una discussione che mettesse in chiaro tutto ciò che chiaro non risulta essere e che consentisse di far scoprire, a tutti, che cosa è quel mondo che rappresenta un quarto della nostra popolazione. Una discussione che mettesse in chiaro il perché dalle 9 alle 13 esistono dei bambini che vanno a scuola con i nostri figli e che dalle 14 alle 8 sono figli di persone che debbono essere rimesse sui barconi per destinazione ignota. 

27/10/2017 16:31
Delocalizzazione scuola a Cingoli, insorge il PD: "Cosa resterebbe del poco commercio di prossimità che resiste allontanando gli studenti?"

Delocalizzazione scuola a Cingoli, insorge il PD: "Cosa resterebbe del poco commercio di prossimità che resiste allontanando gli studenti?"

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Raffaele Consalvi, segretario del Circolo PD di Cingoli "Leggo dalla stampa con un certo stupore sulla scelta dell’area in zona Cerquatti per la collocazione del nuovo Alberghiero e Pedagogico-Linguistico. La realizzazione del nuovo edificio per l’istruzione secondaria superiore, che ospiterà sia l’Istituto Professionale Alberghiero, sia i Licei Linguistico e Socio-Pedagogico, rappresenta un'occasione unica per Cingoli, il maggiore investimento pubblico del dopoguerra, dopo la diga di Castreccioni, il più grande edificio civile della Città, 10.000 metri quadrati, oltre 30.000 metri cubi. Il PD di Cingoli con molta chiarezza non può che esprimere la soddisfazione per un finanziamento di 14,5 milioni di euro a totale carico dello Stato, a dimostrazione che le varie sollecitazioni fatte ai nostri rappresentanti nel governo regionale hanno trovato un’ampia soddisfazione. Ma con altrettanta chiarezza siamo contrari che i due istituti superiori lascino il centro storico. Quando nel 1990 fu istituito l’istituto alberghiero (e credo di aver dato un grosso contributo per portarlo a Cingoli) avevamo presenti due concetti chiari: il primo far nascere nella nostra città una scuola d’eccellenza, il secondo l’indotto economico che poteva generare nel centro storico. Portarla fuori, con tutti gli alunni trasportati, comporta che per novi mesi l’anno, il centro diventerà il deserto dei tartari. Chi fatto questa scelta, improvvida e arrogante, dirà che il decreto di finanziamento parla di una nuova costruzione e non di adeguamento sismico perciò la scelta era quasi obbligata. Noi crediamo che le diciture dei decreti, se c’è un rapporto di collaborazione tra le varie istituzioni, si possano cambiare; non a caso nel provvedimento che finanzia le scuole (ordinanza 33 dell’11 Luglio 2017 ) 31 sono nuove costruzioni mentre 7 adeguamenti. Questo dimostra che non dobbiamo immolarci per forza solo sul nuovo. Un errore clamoroso, come quello di collocare la scuola in una zona non idonea, anche dal punto di vista climatico e paesaggistico, in un luogo freddo ed isolato, lontano dal centro urbano, verrebbe pagato dalla città per i prossimi 50, 100 anni, in termini di impatto paesaggistico ambientale, di consumo di suolo, di perdita di indotto economico. Per anni si è avuto uno studentato in un ex albergo fuori città, mentre la scuola era in centro. Ora, che si è appena ultimato uno studentato moderno ed accogliente in centro storico, pagato per oltre 2 milioni di Euro dalla Regione, si pensa di portare la scuola in campagna. L’insieme delle due scuole secondarie superiori rappresenta la maggiore attività economica del centro urbano, in termini di addetti e di frequentatori. La micro-economia del centro storico dipende totalmente da questa presenza, quel minimo di vitalità che ancora sussiste a Cingoli . Cosa resterebbe del poco commercio di prossimità che resiste ancora a Cingoli allontanando 1000 studenti che ogni giorno frequentano bar, edicole, cartolerie e quant'altro oltre a professori ed impiegati? Inoltre, qualcuno si chiede cosa ne sarà, una volta trasferite le scuole, dei 5 grandi edifici, alcuni anche di valore monumentale e perlopiù recentemente restaurati, che oggi le ospitano? Sarebbero inevitabilmente condannati ad un veloce degrado, stante la impossibilità di trovare funzioni alternative, con ulteriore danno per la dignità e la appetibilità del centro storico. Sostituendo l’edificio della scuola elementare con un nuovo fabbricato moderno, antisismico e molto più ampio, riportando al patrimonio comunale l’ex Balcone delle Marche, occupando il cortile che corrisponde alla ex chiesa di S.Agostino, come da studio di fattibilità a suo tempo elaborato dalla stessa Amministrazione, con altro edificio di nuova costruzione, adeguando sismicamente sia il Palazzo Mucciolanti, sia l’ex Convento di S.Agostino, edifici che peraltro hanno ben resistito agli eventi sismici, come pure il Palazzo Cima, si potrebbe avere un campus scolastico diffuso nel centro storico, dotato di tutti i servizi necessari, sicuro, idoneo, ampio a sufficienza, vicinissimo ai due studentati. Perciò invitiamo tutti a fermarsi e riflettere perché come diceva quel vecchio proverbio cinese, se hai un problema non guardare il dito ma guarda la luna."  

27/10/2017 16:01
De Micheli, visita a sorpresa a Tolentino: "Ho visto una città meravigliosa" - FOTO

De Micheli, visita a sorpresa a Tolentino: "Ho visto una città meravigliosa" - FOTO

Rapidissima visita del commissario straordinario per il terremoto Paola De Micheli a Tolentino. Intorno a mezzogiorno, De Micheli ha incontrato in piazza dell'Unità il sindaco Giuseppe Pezzanesi, il presidente del consiglio comunale Fausto Pezzanesi, il consigliere comunale Gianni Corvatta e altri rappresentanti istituzionali. De Micheli ha anticipato che nelle aree colpite dal sisma del 2016 verranno prorogate tutte le misure di sostegno, la rateizzazione dei mutui, il rimborso ai Comuni di Imu e Tarsu. A breve sarà pubblicato il decreto sul danno indiretto. Annunciata anche la pubblicazione di un vademecum rivolto ai tecnici per semplificare le procedure della ricostruzione e uno riservato ai dipendenti pubblici sugli iter amministrativi da seguire. Previste misure per la formazione dei dipendenti comunali, con un team di esperti in appoggio alle Amministrazioni pubbliche. "E' la prima volta che vengo a Tolentino e devo dire che quello che ho visto è meraviglioso. In questi giorni" ha detto De Micheli "sto incontrando i sindaci, gli amministratori, i cittadini. Il grosso del lavoro che stiamo facendo è la trasformazione del grande patrimonio di leggi e ordinanze in cose fattibili, realizzabili e concrete. Ho detto ai sindaci e agli amministratori che dobbiamo anticipare le decisioni operative, così quando a gennaio diventerà operativa la legge sulla ricostruzione pubblica noi saremo già pronti".

27/10/2017 14:08
Sabato 28 ottobre, al via nelle Marche la mobilitazione FAI-CISL su pensioni, occupazione, salari e sfruttamento

Sabato 28 ottobre, al via nelle Marche la mobilitazione FAI-CISL su pensioni, occupazione, salari e sfruttamento

Sabato 28 ottobre al via anche nelle Marche la mobilitazione nazionale promossa dalla FAI-CISL a sostegno di un'agenda di riforme su previdenza, occupazione, retribuzioni e contrasto allo sfruttamento nei settori agroalimentari e ambientali. Ad Ancona a partire dalle ore 9:30 ci sarà il presidio per raccogliere le firme - che verranno raccolte fino a fine 2017 - davanti alla Prefettura in piazza del Papa per sostenere le proposte di riforma avanzate dal sindacato. Le proposte "mirano ad abbassare l'età pensionabile dei lavoratori agricoli, degli addetti imbarcati della pesca, degli operai alimentaristi del comparto forestale e della bonifica, riconoscendo loro lo status di lavoro usurante". Condizione che permetterebbe di andare oltre la Legge Fornero, "consentendo il pensionamento con 35 anni di contributi". «Scendiamo in piazza ad Ancona, come in tutta Italia, per dare una svolta ai temi del lavoro e mettere in campo un percorso di riforme concrete per chi lavora in un settore come quello agricolo e dell’industria agroalimentare, dove le basse retribuzioni, il lavoro nero  ma anche quello  grigio,  prestato cioè  da chi è già in pensione  e disponibile ad accettare qualsiasi condizione retributiva, sono all’ordine del giorno – sottolinea Giuseppe Giorgetti, Segretario Generale Fai Cisl Marche, che sabato sarà in piazza del Papa ad Ancona con i lavoratori  -  Criticità che stanno sempre più allontanando i  giovani dal lavoro agricolo.  I dati parlano chiaro, nella nostra regione le aziende agricole registrano un calo, che va  in controtendenza con una crescita nazionale dell’1,3%.- spiega Giorgetti - Nell’ultimo anno abbiamo assistito ad una diminuzione di oltre 2500 addetti, tra coltivatori diretti e dipendenti, passando da  un totale di 16.858 del 2016 ai 14.285  del 2017.  Il popolo dei lavoratori agricoli, che in Italia  raggiunge quasi i 2 milioni di persone vede ancora oggi  negato, ad esempio, il riconoscimento del lavoro usurante  – conclude –  Per questo, come Fai Cisl,  siamo impegnati in prima linea affinché sia dato, finalmente, un riconoscimento dignitoso al lavoro agricolo. E’  una questione di  giustizia sociale». Tra le priorità della Fai Cisl anche "ammortizzatori sociali rafforzati e davvero universali, anche per le aziende sotto i quindici dipendenti, con il riconoscimento della disoccupazione agricola anche ai lavoratori agricoli a tempo indeterminato e il consolidamento della durata e dell’importo della Naspi, senza decalage". Sotto il profilo contrattuale, la Fai Cisl invoca inoltre "l’innalzamento delle retribuzioni per i contratti agricoli di prestazione occasionale al livello della media dei contratti provinciali e la piena attuazione della Legge 199 contro il caporalato, con maggiori affidamenti bilaterali per il buon governo del mercato del lavoro agricolo". Centrale, nei comparti ambientali, "la realizzazione di un piano nazionale contro il dissesto idrogeologico e di una legge per rilanciare il patrimonio forestale e ambientale italiano che individui anche una solida controparte pubblica per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori forestali, atteso ormai da cinque lunghi anni".    

27/10/2017 12:18
Francesco Pastorella risponde a Loredana Lipperini: "Forse non sa che c'è chi mi chiama il compagno P."

Francesco Pastorella risponde a Loredana Lipperini: "Forse non sa che c'è chi mi chiama il compagno P."

Loredana Lipperini lo chiama in causa sul suo blog, Francesco Pastorella risponde. Questo il testo: "In risposta alla signora Loredana Lipperini (La Repubblica) che si è scomodata ad accusarmi di essere politicizzato (qui)....   Leggo che mi chiama in causa e resto allibito dal contesto .... premettendo che queste polemiche servono soltanto a chi ci sta riducendo in queste condizioni , il quale è il vero colpevole di tutto e che dovrebbe essere, da tutti noi, condannato e pressato affinché le cose vengano fatte nel migliore dei modi, non comprendo come una giornalista come lei, posso affermare con tanta sicurezza che io sia politicizzato.  Son certo che conosca bene il significato di tale parola ed anche che sia un’accusa grave nel contesto in cui ci troviamo.  Altro errore che commette è quello di parlare di singolari affinità con FDI. Premettendo che ho il diritto di pensare e votare per chi mi pare(o no?), non faccio parte di alcun partito, non sono MAI stato candidato nemmeno in circoscrizione (adesso municipio) per alcun partito e la mia colpa sarebbe solo quella di aver coordinato nel lontano 2013 l’area social di FDI , proponendo in un congresso di fare in modo che i social venissero supportati adeguatamente come strumento di comunicazione e citando il presidente Obama come esempio . Sarebbe questa la mia più grave colpa? Beh mi sembra poco .  Ciò che più mi colpisce, perché viene da lei , non dai cialtroni che, incapaci di far nulla di meglio che ululare alla luna ed applaudire i “governanti” ad ogni inaugurazione di 10 casette , è la superficialità con la quale si associa una persona ad un partito (per lei demoniaco, magari per altri no, ma siamo ancora in democrazia credo) senza per nulla andare ad analizzare cosa questa persona abbia fatto nell’ultimo anno e quali azioni abbia messo in piedi per cercare (sbagliando anche, ci mancherebbe) di aiutare .  Leggo che sta criticando anche gli amici di estrema sinistra con i quali lavoro da un anno e con i quali vado d’accordo su molti più temi di quanto io stesso avessi potuto immaginare , perché se ci si toglie questo stupido cappello politico , la bandiera dei terremotati non può che suggerire le medesime azioni a prescindere dalle ideologie politiche .  Non si può chiamare in causa la politica quando sono state consegnate soltanto il 26% di Sae, quando le macerie sono tutte lì , si registrano morti per depressione e suicidi, la viabilità non è stata ripristinata e soprattutto non è stato fatto nulla per evitare la perdita di posti di lavoro e la chiusura delle aziende!  Non ho visto agitarsi la gente su questi temi , soprattutto sull’ultimo che dovrebbe essere di sinistra ma che è stato tirato fuori da questo orco di destra .  Aggiungo che il sottoscritto ha scoperchiato il 28 giugno l’assurda distribuzione degli sms solidali da parte della Regione Marche. La invito ad informarsi su questa vicenda che lei stessa ha trattato verso la metà di luglio, epoca in cui commentava così una mia affermazione : “parole santissime”.    Smettiamola con questi assurdi preconcetti. Chi sta quotidianamente lavorando con me , ha potuto constatare con mano quanto siano prioritarie le esigenze dei terremotati rispetto alle ideologie politiche che, sinceramente, hanno deluso da un bel pezzo le mie aspettative.   Per chiudere , con la speranza che un giorno anche lei possa ravvedersi e magari ammettere di aver sbagliato su di me, non ho alcuna intenzione di candidarmi ad alcuna elezione, ho già rifiutato delle candidature perché voglio mantenere la possibilità di mandare a quel paese chiunque . E quando dico chiunque, dico chiunque.  Scenda dal pulpito e venga insieme a noi tra i terremotati, comprenderà meglio che parlare di politica, di Stalin o Mussolini, di buoni e cattivi, non è proprio il caso...   Ps nelle chat i ragazzi delle brigate di solidarietà attiva mi chiamano il compagno P. .....  Beh , sapendo come la pensano, per me è un onore.  Cordialmente

27/10/2017 09:14
Recanati, Montefiore per 50 anni ad un privato: la polemica del Movimento 5 Stelle contro il sindaco

Recanati, Montefiore per 50 anni ad un privato: la polemica del Movimento 5 Stelle contro il sindaco

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa del Movimento 5 Stelle di Recanati.   Dopo anni di incuria ed abbandono, l’amministrazione Fiordomo ha trovato la giusta destinazione per il Castello di Montefiore, un gioiello ricco di storia e di cultura che in sette anni non ha mai nemmeno pensato di ripulire dalle erbacce. I cittadini di Montefiore sono molto attaccati alla struttura e per anni hanno chiesto che qualcuno se ne prendesse cura o che lasciasse che fossero loro, i residenti, a tenerlo pulito. Richieste sempre cadute nel vuoto perché la potenziale capitale della cultura preferisce costruire ascensori osceni e scale mobili raccapriccianti piuttosto che riportare all’antico splendore addirittura un castello. Ma oggi il sindaco ha modificato la destinazione d’uso del Castello di Montefiore: da struttura storico-culturale a struttura recettizio-turistica (insomma non solo musei e concerti ma anche e soprattutto ristorantino, bar e panini con la mortadella); e soprattutto ha preso la fantastica decisione di darlo in pasto ad un privato per i prossimi 50 anni. Ecco, i nostri figli che vanno alle elementari, lo rivedranno pubblico - forse - quando saranno nonni. Emozionante davvero. Una cosa è certa, non era questa la fine che volevamo ed auguravamo al Castello di Montefiore, un Cimelio storico a ricordo di battaglie combattute nei secoli passati, per il controllo del territorio. Una costruzione che a detta del sindaco è stata oggetto, forse inaspettatamente per lui, di tanto interesse da parte dei privati, che vogliono realizzarci all’interno delle attività economiche ed imprenditoriali. E sì, perché il privato sa calcolare bene quanto vale e l’interesse che può suscitare un luogo del genere. Solo l’amministrazione locale non è mai riuscita a vedere il potenziale di richiamo turistico del Castello. Si son sempre nascosti tutti dietro al problema del denaro necessario alla sua ristrutturazione. Ma se un privato è disposto a spendere ed anticipare soldi per investirci, vuol dire che il ritorno commerciale lo vede e lo cerca. Rinunciare al Castello di Montefiore per metterlo in mano a privati che vogliono snaturare un luogo artistico, storico e culturale, e rinunciare così alla "Res publica”, vuole dire comunque perdere una battaglia e mettere in mano ad “altri “ un pezzo della nostra storia. Forse non tutti avremo la fortuna di vedere fra 50 anni il Castello ritornare in mano ai recanatesi, ma certamente è una scelta di cui ci pentiremo. E lasciamo le conclusioni alla saggezza latina: "Nolite dare sanctum canibus, neque mittatis margaritas vestras ante porcos, ne forte conculcent eas pedibus suis, et conversi dirumpant vos" (Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle ai porci, perché non le calpestino e, rivoltandosi, vi sbranino).

26/10/2017 20:57
Treia, rinnovate le cariche interne del PD e nominati i delegati all'Assemblea Provinciale

Treia, rinnovate le cariche interne del PD e nominati i delegati all'Assemblea Provinciale

Il 21 ottobre 2017 si è tenuta un'Assemblea degli iscritti del PD di Treia per il rinnovo delle cariche interne della sezione e per la nomina dei delegati all'Assemblea provinciale di Macerata.  Alla carica di nuovo segretario del Circolo PD di Treia  è stato eletto il prof. Alessandro Ciccardini.   Nella stessa riunione sono stati illustrati i programmi delle due mozioni, quella di Messi e quella di Vitali, i due candidati alla carica di segretario provinciale di Macerata e subito dopo sono stati votati i delegati a favore dell'una e dell'altra lista, i quali sono chiamati lunedì 30 ottobre 2017 alla Federazione Provinciale per la nomina e per  l'insediamento del nuovo segretario.  Dagli scrutini delle varie sezioni PD del maceratese è risultato che la maggioranza delle preferenze è andata a Francesco Vitali, segretario uscente, il quale è  stato perciò confermato nella carica con un totale di 61 delegati, invece Osvaldo Messi si è fermato a 38 delegati, che comunque è un numero da tenere in considerazione.   A Treia su 18 votanti 14 sono andati  a favore di Messi, 3 di Vitali ed uno scheda nulla. Dai calcoli inviati dalla Federazione regionale del PD risulterebbero eletti nella sezione di Treia 2 delegati per Messi ed uno per Vitali.    

26/10/2017 20:02
Macerata, ok per la riadozione del Piano di Recupero del Centro Storico: l'ex-Upim diventerà spazio universitario

Macerata, ok per la riadozione del Piano di Recupero del Centro Storico: l'ex-Upim diventerà spazio universitario

Deliberata dalla Giunta la riadozione del Piano di Recupero del Centro Storico che, essendo attivo dal 2005, aveva superato la durata decennale prevista per legge. Il piano attuativo regola tutti gli aspetti urbanistici legati all'abitato compreso all'interno delle mura urbane: vengono mappati gli edifici storici e quelli sottoposti a tutela monumentale, la classificazione degli spazi urbani, le pavimentazioni, le coloriture tradizionali, gli interventi possibili e le destinazioni d'uso ammesse. Proprio a questo riguardo, con il provvedimento deliberato il 25 ottobre dall’Esecutivo, sono state apportate delle migliorie rispetto al vecchio piano, inserendo anche le attrezzature di interesse pubblico per la didattica universitaria tra quelle ammissibili come destinazioni d'intervento. Questo consentirà dunque la trasformazione dei locali ex-Upim della Galleria del Commercio in aule e spazi universitari. "La delibera segna un passo importante per il recupero dei locali ex-Upim da parte dell'Università - commenta l'assessore all’Urbanistica Paola Casoni -  La riadozione era infatti un atto necessario in quanto il vecchio piano di recupero, fino ad oggi in regime di ultrattività, non ammetteva tra i cambi di destinazione d'uso anche quelli legati alla didattica universitaria. Ora invece, prendendo formalmente atto dell'incremento del numero degli iscritti e della conseguente necessità di nuovi spazi per l'Università, si aprono nuove possibilità, tra cui proprio il recupero dei locali vuoti della Galleria del Commercio". L'iter di legge prevede ora sessanta giorni di tempo di pubblicazione per la ricezione di eventuali osservazioni, dopodiché si procederà alla sua approvazione.

26/10/2017 18:23
Ceriscioli: ritardi ingiustificati per le SAE, serve semplificare l'iter

Ceriscioli: ritardi ingiustificati per le SAE, serve semplificare l'iter

Il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, ad un anno dal sisma, si lamenta dei ritardi ingiustificati per le SAE. 231 consegnate, ma ancora 1588 in lavorazione. Secondo Ceriscioli hanno funzionato "bene la gestione dell'emergenza, l'insieme dei provvedimenti messi in atto per la ricostruzione e le risorse", ma ci sono stati ritardi "ingiustificati". Manca "una percezione chiara e corretta" della portata devastante di un evento straordinario "come non ne abbiamo mai vissuti" e soprattutto serve una maggiore semplificazione.   "Certamente ha funzionato molto bene la gestione dell'emergenza - dichiara il Presidente -. Nel giro di pochi giorni circa 40 mila persone hanno trovato una collocazione in un albergo o in una casa". Gli sfollati ora sono poco più di 30 mila, mille in meno rispetto ad un mese fa, 2.896 quelli ospitati in strutture ricettive, 28.818 che usufruiscono del Cas. Tra i ritardi anche quelli delle Sae: "231 le casette consegnate, poche purtroppo, mentre 1.588 sono in lavorazione". Fonte: ANSA

26/10/2017 17:02
Stupro della tredicenne, Leonardi: "Tempi certi e norme da rivedere a tutela degli italiani"

Stupro della tredicenne, Leonardi: "Tempi certi e norme da rivedere a tutela degli italiani"

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Elena Leonardi, capogruppo regionale di Fratelli d'Italia. "La sconvolgente vicenda della bambina tredicenne stuprata ad Ascoli è allucinante e merita la totale attenzione da parte delle istituzioni, quelle regionali comprese. Ad intervenire è la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi, la quale chiede un intervento unitario al fine di premere affinché i tempi sul riconoscimento dello status di rifugiato non diventino un alibi ma siano veloci e permettano rapide espulsioni.   Purtroppo le Marche non sono un'isola felice, lo stupro della tredicenne da parte di due immigrati ospiti di una struttura di accoglienza fa seguito ai già noti stupri di Rimini messi in atto da giovani extracomunitari residenti nel pesarese, uno dei quali è proprio un richiedente asilo.   I dati sono allarmanti: ogni giorno 11 stupri in Italia, quelli denunciati, e in quattro casi su 10 sono stranieri, oltre 2300 casi sino all'inizio di settembre. Se si pensa che gli stranieri sono l'8% della popolazione questo vuol dire che stiamo accogliendo soggetti anche molto pericolosi che, stando ai dati del Viminale, hanno "una propensione allo stupro 10 volte superiore" a quella degli italiani.   Siamo arrivati al limite della sopportazione, per crimini di tale brutalità che segnano le vite di tutte le vittime serve non solo una condanna unanime ma un'azione più forte che parte dallo Stato.   E' ora che chi governa, sia a livello nazionale sia a livello regionale, inizi a trattare il problema per quello che è: un vero e proprio allarme sicurezza per l'aumento delle violenze.   Una riflessione andrebbe fatta anche in merito all'istituto, tutto italiano, della cosiddetta "protezione umanitaria" che consente un permesso di soggiorno di ben due anni al momento del diniego dello status di rifugiato per assenza di requisiti riconosciuti a livello internazionale dalla Convenzione di Ginevra e alle protezioni sussidiarie stabilite a livello europeo.   La componente delle azioni criminose compiute da extracomunitari è anch'essa in aumento, e non è solo una percezione ma ogni giorno fatti di cronaca lo testimoniano. E' ora che si intervenga perché chi delinque in Italia non solo deve pagare la pena a seguito di condanna ma va ad esso negata qualsiasi possibilità, di rimanere sul suolo italiano facendo decadere ogni beneficio di accoglienza".

26/10/2017 16:39
Camerino, Trojani: "Un consiglio comunale aperto per conoscere e condividere"

Camerino, Trojani: "Un consiglio comunale aperto per conoscere e condividere"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma Fabio Trojani, Capogruppo Comunità e territorio del comune di Camerino Dopo una serie di polemiche e di comunicati pretestuosi, che hanno avuto luogo dopo l’ultimo Consiglio Comunale, a totale discapito dell’informazione, ci sembra doveroso riportare quello di cui si è discusso e le risposte fornite. Il Consiglio Comunale di Camerino si è svolto giovedì 19 ottobre ed è stato indetto su richiesta di tutti e quattro i consiglieri di minoranza presentata ai primi di settembre. La convocazione è stata indetta in seduta aperta, come da nostra proposta, al fine di consentire anche ai cittadini, contrariamente a quanto accade nelle normali sedute di consiglio, di intervenire. L’orario ed il giorno sono stati scelti dal Sindaco, così come le modalità di svolgimento e la procedura per far intervenire chi avesse avuto voglia. I punti all’ordine del giorno, oltre a due mozioni non discusse nel precedente consiglio comunale, hanno riguardato interrogazioni (ossia domande alle quali il Sindaco o gli assessori devono dare risposta) in merito agli aspetti più importanti per la nostra città nella gestione post-sisma, che ci sono stati segnalati da moltissimi cittadini, che da tempo lamentano anche un’assenza totale di comunicazione e di informazione. Di fatto, dopo i terremoti di ottobre 2016, oltre alla scarsità di consigli comunali, sono venute meno anche le assemblee pubbliche, che il Sindaco si era impegnato ad organizzare periodicamente (settimanalmente) con tanto di diretta radiofonica. Gli argomenti dello scorso consiglio hanno riguardato date e crono programmi rispetto alla messa in sicurezza del Centro storico, alle verifiche fast, alla ricostruzione della nuova scuola Betti, alla progettazione e realizzazione del nuovo centro commerciale, alla messa in sicurezza della Chiesa di Santa Maria in Via, nonché lo stato e l’illustrazione del Piano strategico di ricostruzione predisposto dallo studio dell’architetto Mario Cucinella, per finire con la tempistica prevista per la rimozione delle macerie.  Niente di tecnico, ma domande al fine di far conoscere lo stato dell’arte e le azioni in corso; ciò nonostante il Sindaco ha preferito far rispondere i tecnici, come è ormai divenuta sua consuetudine, forse per non prendersi responsabilità e impegni. Giovedì 26 ottobre ci attende la riapertura di Piazza Cavour, che accogliamo chiaramente con favore come tutti, che rappresenta un segnale di speranza, ma nulla di tangibile a livello strategico. Dalle risposte forniteci infatti emerge che l’accesso e la fruizione di Piazza Cavour presenta ancora due grosse criticità da risolvere, costituite dall’abside del Duomo e dal Palazzo Arcivescovile, né risulta messo in sicurezza il palazzo del “Bar Centrale”. Abbiamo appreso inoltre che, per la messa in sicurezza delle vie del centro storico, non ci sono ancora tempi certi, sebbene tutti i progetti siano stati presentati dai tecnici già a marzo scorso; la situazione è pertanto preoccupante con l’inverno alle porte ed i danni delle case, che purtroppo sono destinati ad aumentare con la stagione invernale che è ormai alle porte. Sul perché dell’annoso ritardo, il Sindaco non è stato in grado di dare informazioni seppure questa attività sia totalmente in capo al Comune. Non è stato illustrato alcun piano strategico, anzi, l’architetto facente parte del team Cucinella, intervenuto nel corso della seduta consiliare, ha sollecitato l’amministrazione ad organizzare un’assemblea pubblica, già più volte richiesta. Il Sindaco non è stato in grado di dare nessuna informazione per la nuova scuola Betti, i cui lavori sarebbero dovuti essere conclusi entro cinque mesi dalla progettazione delle varianti, come ci è stato detto in sede di seduta consiliare a giugno. “Buone notizie” (si fa per dire, a distanza di un anno) invece per le verifiche fast, che, secondo quanto dichiarato dall’architertto Mattei, stanno quasi per terminare, mentre il direttore del Co.sma.ri ha assicurato che le macerie dovrebbero essere portate via nel giro di qualche mese. Nel corso del Consiglio è stato chiarito, proprio su espressa richiesta della minoranza consiliare, che la liberatoria relativamente ai possibili danni che potrebbero essere causati a terzi, inviata dal Comune ai proprietari degli immobili adiacenti agli edifici da demolire (tra cui quelli adiacenti al Palazzo “Toffee”), in realtà non è necessaria e che i tecnici stanno provvedendo ad annullare quella richiesta. Si è discusso poi dell’istituzione delle consulte cittadine, strumento proposto dalla minoranza consiliare, per favorire la partecipazione dei cittadini alle scelte più importanti per la città. La mozione, presentata in consiglio a giugno, era stata dapprima rinviata e quindi votata, con alcuni emendamenti, all’unanimità dal Consiglio a fine giugno. La consulta sarebbe dovuta essere costituita entro un termine congruo (si sperava entro 30 giorni, come si era proposto in sede consiliare).  Il Sindaco durante lo scorso consiglio non ha dato particolari spiegazioni sulla mancata istituzione, precisando che, nonostante quanto deliberato in consiglio, non ha provveduto perché non ritiene questo strumento una priorità (alla faccia della più volte sbandierata richiesta di collaborazione e di presentazione di proposte, che ove votate poi vengono puntualmente stravolte o disattese). Al contrario, noi sosteniamo che la condivisione e il coinvolgimento della cittadinanza attraverso rappresentanti delle associazioni e delle Istituzioni, sia un impegno prioritario e che non si debba continuare ad operare in questo modo. E’ stata presentata in ultimo una mozione sulla modifica della viabilità per l’accesso al Nido la Coccinella e per procedere ad asfaltare quella che attualmente è una strada di accesso temporanea al cimitero dalla salita di Madonna delle Carceri. Sul punto il comandante della polizia municipale ha precisato che è necessario asfaltare e sistemare un tratto di strada, che attualmente non presenta le caratteristiche tecniche per la fruibilità, prima di poter procedere alla modifica della viabilità. La mozione è stata quindi ritirata in attesa dei lavori e con l’impegno del Sindaco a procedere appena possibile alla modifica della viabilità per l’accesso al Nido. Questo è quello che è emerso in consiglio. Era necessario chiedere e avere informazioni anche se le risposte in alcuni casi hanno evidenziato lacune spaventose. I nostri toni sono stati molto pacati, in quanto è stato richiesto un consiglio aperto, al fine di raccogliere le opinioni o i bisogni dei cittadini e le proposte di chi ha a cuore il futuro della nostra città. C’è chi invece ha preferito buttare in rissa anche una semplice richiesta finalizzata a fornire informazioni alla popolazione e garantire la possibilità ai cittadini di intervenire, piuttosto che evitare di parlare di cose vitali per la città. Complimenti, soprattutto a chi ha pensato bene di buttare nella mischia anche un liceale (forse ancora minorenne), nel bel mezzo di un ring mediatico appositamente creato.  Non crediamo che sia questa la politica “dei grandi”. A costoro diciamo di non stupirsi se poi tra i ragazzi c’è chi scatena una rissa e gli altri invece di dividere e placare gli animi formano un cerchio incitando e riprendendo con i cellulari. E’ esattamente lo stesso principio portato avanti da certi adulti. I giovani, nel loro sano interesse e nell’impegno futuro alle questioni politiche, andrebbero guidati per conoscere procedure e problematiche, tutelati da strumentalizzazioni e protetti da persone che non si fanno scrupoli: ci sono modi diversi e più consoni con cui farli partecipare alla vita politica senza rischiare di bruciarli.                   

25/10/2017 20:49
Tredicenne stuprata da due profughi, Zito (FN): "La nostra gente è la prima vittima della barbarie straniera"

Tredicenne stuprata da due profughi, Zito (FN): "La nostra gente è la prima vittima della barbarie straniera"

Da Giuseppe Zito, coordinatore regionale di Forza Nuova, riceviamo "Ha solo 13 anni la vittima di violenza sessuale da parte di due giovani profughi, ospiti della struttura Oasi Carpineto. Un nuovo caso di stupro razziale che si aggiunge a quelli già noti e che conferma senza dubbi il fallimento del teorema dell'accoglienza, della solidarietà e dell’integrazione. Il messaggio criminale dell'uguaglianza fra popoli unitamente all'invasione migratoria, in buona parte composta di giovani maschi, crea uno squilibrio che non può che risultare in una escalation di stupri e di violenza, dalla quale nessuna delle nostre donne può ritenersi indenne, fino a quando il morbo della bontà universale non verrà spazzato via: perché in questo caos di popoli, la nostra gente è la prima vittima della barbarie straniera, l'agnello sacrificale scelto non semplicemente come obiettivo di sfogo, ma in ragione del suo essere bianco.".

25/10/2017 19:26
Terremoto, 30 milioni per i danni indiretti alle imprese. Manzi (Pd): "Alle Marche quasi il 61% delle risorse complessive"

Terremoto, 30 milioni per i danni indiretti alle imprese. Manzi (Pd): "Alle Marche quasi il 61% delle risorse complessive"

Pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale il decreto 11 agosto 2017 del Ministero dello Sviluppo Economico contenente criteri, modalità e procedure per l'erogazione dei contributi relativi al ristoro del cd. Danno Indiretto prodotto alle imprese dagli eventi sismici verificatisi a partire dal 24 agosto 2016.  Una misura frutto del lavoro parlamentare svolto nei mesi scorsi dai parlamentari del Pd, in sede di conversione dei decreti legge relativi al sisma, e che ha previsto la complessiva assegnazione di 33 milioni di euro per l'anno 2017 e 13 milioni per il 2018 per favorire la ripresa produttiva delle imprese del settore turistico, dei pubblici esercizi, del commercio e artigianato, nonché quelle che svolgono attività agrituristica, insediate da almeno sei mesi antecedenti al sisma nelle aree del cratere sismico.   "Finalmente giunge a compimento un provvedimento a lungo atteso - commenta la parlamentare marchigiana del Pd Irene Manzi -  ottenuto grazie anche agli emendamenti presentati, in sede parlamentare, insieme ai colleghi Pd delle regioni colpite dal sisma che riconosce anche il danno indiretto subito dalle imprese colpite dal sisma, offrendo contributi concreti a sostegno della loro attività. Una misura introdotta grazie anche al costante lavoro di confronto con le categorie produttive svolto in questi mesi, che  - aggiunge l'on. Manzi -  assegna alla nostra regione, la più colpita dal sisma, quasi il 61% delle risorse complessivamente stanziate pari a più di 20 milioni di euro per il 2017 e 7 milioni e 900mila euro per il 2018".

25/10/2017 14:47
Macerata ai Maceratesi: "Uscire dallo Sprar. Il livello di accoglienza è giunto a saturazione"

Macerata ai Maceratesi: "Uscire dallo Sprar. Il livello di accoglienza è giunto a saturazione"

Il comitato Macerata ai Maceratesi interviene in merito alle problematiche connesse "al business dell’accoglienza e all’immigrazione incontrollata in città". "Non possiamo fare a meno di rilevare" si legge in una nota "la situazione diventata ormai insostenibile ai Giardini Diaz, al parco di Fontescodella, in piazza Garibaldi e in piazza Mazzini, zone in balia di bivacchi, degrado e spaccio di droga. Un contesto destinato a peggiorare visto il consistente numero di migranti che sta uscendo dai programmi di protezione delle associazioni umanitarie, politicamente denunciato con interpellanze anche da alcuni esponenti dell’opposizione. La giunta dovrebbe comprendere che non esiste solo l’accoglienza, ma anche il decoro urbano e la sicurezza dei cittadini. In quest’ottica –sempre a nostro avviso- è decisamente da bocciare la recente decisione di aumentare i fondi per il progetto Sprar, a cui tra l’altro i comuni non sono obbligati ad aderire, sia perché a Macerata il livello di accoglienza è giunto alla saturazione, -basta vedere il numero crescente di extracomunitari accampati, abbandonati e dediti a strani traffici a Forte Macallè, - sia per le ripercussioni sull’ordine pubblico che inevitabilmente il flusso di centinaia di sedicenti profughi – sembra che solo un numero estremamente risicato ottenga lo status di rifugiato - porta con sé. Sarebbe stato decisamente meglio impegnare risorse, soldi pubblici, destinare progetti a favore dei nostri connazionali colpiti dal sisma e abbandonati dalle istituzioni".

25/10/2017 12:00
Scuola, personale ATA insufficiente: proclamato lo stato di agitazione

Scuola, personale ATA insufficiente: proclamato lo stato di agitazione

Le Organizzazioni Sindacali di categoria delle Marche Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Snals Confsal, facendo seguito a quanto precedentemente dichiarato sia verbalmente che per iscritto, ritengono il DDG 1044 emanato dall’USR Marche in data 01/09/2017 e il successivo DDG 1253 del 19/10/2017 inadeguati e inaccettabili. Infatti l’integrazione della dotazione organica per l’anno scolastico 2017/2018 di 59 posti di personale ATA, in essi contenuta, risulta assolutamente insufficiente rispetto alle richieste discendenti dalle reali ed oggettive necessità espresse dalle Istituzioni Scolastiche mediante le due rilevazioni promosse “motu proprio” dall’Amministrazione Scolastica Regionale. Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Snals Confsal Marche individuano a questo proposito due importanti criticità: la prima concerne l’incongruenza con la quale nel mese di settembre si è proceduto all’autorizzazione di soli 59 posti in deroga senza una reale verifica del fabbisogno e solo successivamente si è provveduto, mediante un puntuale monitoraggio, ad individuare le inderogabili necessità delle scuole al fine di garantire la tutela della sicurezza degli alunni (Comunicazione 0016221 del 20-09-2017 “Rilevazione delle necessità per la richiesta di posti di personale Ata in deroga per la sicurezza degli alunni”); la seconda riguarda la totale sottovalutazione delle criticità emerse, infatti dalla rilevazione che l’Usr Marche ha effettuato risulta la richiesta documentata da parte dei Dirigenti Scolastici di ben 558 posti aggiuntivi. Quindi i 59 posti in più autorizzati rappresentano solo il 10% del fabbisogno necessario a garantire la sicurezza, l’incolumità degli alunni e il normale funzionamento dei servizi scolastici. Vista la mancanza da parte del Direttore Generale di una risposta coerente con i bisogni rilevati e acquisiti agli atti della stessa Direzione Regionale, le organizzazioni sindacali dichiarano da oggi lo stato di agitazione dei lavoratori della categoria. Nei prossimi giorni, se non verrà autorizzato un ulteriore contingente di posti per garantire la sicurezza e il regolare funzionamento delle scuole in analogia a quanto sta accedendo in altre regioni, si procederà con iniziative unitarie di mobilitazione che non escludono, in ultima istanza, il ricorso allo sciopero generale regionale della categoria.  

25/10/2017 11:53
Macerata, nuova "passeggiata" notturna di Forza Nuova 'per la sicurezza contro il degrado'

Macerata, nuova "passeggiata" notturna di Forza Nuova 'per la sicurezza contro il degrado'

Nella notte tra lunedì 23 e martedì 24 ottobre, un gruppo di militanti di Forza Nuova ha organizzato una passeggiata nei "luoghi del degrado" di Macerata. Da tempo alcune zone della città, in particolare nel sottopasso di via Mugnoz e della zona dei Giardini Diaz, sono state abbandonate a loro stesse. Il risultato sono scritte sui muri, sporcizia, cattivo odore e negli ultimi tempi è spuntata anche una tenda. Una passeggiata per la sicurezza in aiuto alle forze dell'ordine per contrastare la microcriminalità e il degrado maceratese.  “E’diventata una situazione insostenibile  - dichiara la coordinatrice provinciale Martina Borra -  Non è possibile rimanere immobili nel vedere Macerata sempre più degradata mentre l’amministrazione comunale, forse impegnata in altri affari, sembra proprio non accorgersene. Il limite è stato superato – incalza la Borra – Non bastava la sporcizia e il degrado in cui versa la città, ci mancava anche la tenda nel sottopasso di via Mugnoz. Tutto questo non può essere ignorato, sia per lo spettacolo indecoroso che restituisce ai cittadini che passano in zona,  sia per l'emergenza immigrazione che sembra imperversare nella provincia”.    

24/10/2017 15:12
Civitanova, Cda Paolo Ricci: nominati nuovi presidente e vice

Civitanova, Cda Paolo Ricci: nominati nuovi presidente e vice

Eletti all'unanimità il presidente e il vicepresidente dell'asp Paolo Ricci di Civitanova. Tra i nuovi componenti nominati nella seduta del Consiglio comunale del 14 settembre scorso, sono stati eletti ieri sera Agostino Basile nella carica di presidente e Corrado Perugini di vicepresidente. Dell'organismo fanno parte anche Mariagioia Squadroni, Alido Brufani e Alessia Ribustini, oltre a Don Alberto Spito. La votazione, a voto segreto, si è svolta nella sede di via Einaudi alla presenza di quattro componenti del Cda uscente (presidente Sergio Andrenacci, vicepresidente Caterina Pucci, Pagliaricci Gianfranco e Don Alberto Spito organo di vigilanza - assenti per motivi personali Tessitore Natalia e Centioni Daniele) e del direttore generale Patrizia Zallocco. La convocazione è stata anche l'occasione di saluto per il presidente uscente Andrenacci il quale ha descritto il lavoro svolto nei cinque anni e ha espresso l'auspicio che questo Cda possa proseguire nell'ottica della valorizzazione dell'azienda e delle risorse umane (il Paolo Ricci ha nel suo organico circa 150 tra dipendenti e consulenti professionisti e gestisce 11 strutture ubicate non solo a Civitanova). Il neoeletto Basile ha sintetizzato il suo intervento in due parole “grazie e aiutiamoci”. “Ringrazio tutti per il voto espresso e chi mi ha preceduto per il lavoro svolto finora – ha detto Basile. Mi impegnerò a proseguire e valorizzare i risultati ottenuti. Abbiamo un compito importante perché ci occupiamo di servizi rivolti alle persone più deboli, disabili e bambini, ma è forte anche il settore sanitario rivolto a persone che hanno bisogno di riabilitazione. Il voto espresso mi richiama ad un impegno importante per il quale chiedo l'aiuto di tutti, in modo da impostare un futuro piano di collaborazione e condivisione. Una grande attenzione sarà prestata alla problematica della disabilità dei bambini e agli anziani di questa città. Metteremo sul tavolo la discussione e la valutazione per l'avvio di un nuovo centro per l'Alzheimer e l'autismo, progetti a cui tengo molto, da predisporre con la giusta pianificazione delle risorse e nei tempi dovuti. Inoltre proseguiremo al miglioramento dei servizi della casa di risposo Villa Letizia, con le richieste di convenzionamento dei posti esistenti alla Regione”. A portare il saluto dell'Amministrazione comunale c'erano il sindaco Fabrizio Ciarapica e l'assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi che hanno potuto constatare di persona il clima di grande serenità e collaborazione tra cda uscente e il nuovo. “L'azienda di servizi alla persona è un fiore all'occhiello di questa città – hanno riferito il sindaco e l'assessore Capponi -  il nostro compito come Giunta è quello di sostenere l'ente e incoraggiare il nuovo presidente e tutto il Cda a contribuire alla crescita del Paolo Ricci. Siamo qui per augurare buon lavoro e per ribadire il nostro impegno per una collaborazione tra i due Enti”. Sia il consiglio uscente che quello entrante hanno ringraziato il direttore generale Patrizia Zallocco per l'impegno e la preparazione dimostrata in questi anni di servizio.

24/10/2017 14:10
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