L’adeguamento dello statuto della società per l’acquedotto del Nera alle disposizioni della legge Madia, in merito al rapporto tra componenti del Cda e dipendenti della spa, è stato occasione di ampio dibattito per il Consiglio comunale riunito ieri pomeriggio nella sala della Provincia.
La delibera prevede la diminuzione del numero dei consiglieri di amministrazione della società, costituita da 22 Comuni delle provincie di Macerata e Ancona, nata per realizzare la rete idrica che dalla sorgente del Nera dovrà portare l’acqua potabile in tutti i Comuni soci tra cui anche Osimo, Castelfidardo e Numana. Il sindaco è intervenuto in aula per riferire al Consiglio comunale un problema sorto tra la società Acquedotto del Nera e la Regione Marche in merito alla captazione dell’acqua ora limitata a 150 litri al secondo, una portata che però non basta a farla arrivare in tutti i territori.
“Dobbiamo rivendicare con forza verso la Regione Marche la possibilità di attingere più quantità perché ci sono Comuni che hanno investito nelle infrastrutture del progetto e non riescono ad avere la portata di acqua sufficiente per il loro fabbisogno” ha sostenuto il sindaco Romano Carancini “Il diniego della Regione alla richiesta della Società Acquedotto del Nera di aumentare il prelevamento è stato motivato con un possibile ricorso da parte dei Comuni della vallata del Tevere verso il restringimento della captazione nella regione Lazio. Questo non è accettabile.” Ha concluso il sindaco.
Sulla stessa lunghezza d’onda di Carancini, Carla Messi, capogruppo dei 5 Stelle, che ha evidenziato come “il vero obiettivo del Governo e della Regione Marche sia quello di giungere a un gestore unico dell’acqua con il gruppo Hera e di ostacolare quindi la gestione pubblica della rete idrica”. L’ esortazione ad un chiarimento con la Regione Marche è invece giunto dagli interventi di Paolo Micozzi e Maurizio Del Gobbo (entrambi del Pd). “Non ritengo che la questione debba essere estesa ad un alterco con la Regione” ha detto il capogruppo Pd Del Gobbo “anzi credo che la questione possa essere risolta in collaborazione con il governo regionale”. Andrea Marchiori (Forza Italia) ha poi presentato un ordine del giorno, approvato con 20 voti favorevoli e 5 astenuti (Contigiani, Ottaviani, Orazi, Rogante, Scoccianti del Pd), che va verso un maggior controllo della gestione delle reti da parte della Direzione tecnica e l’installazione delle centraline idroelettriche già progettate perché dalla vendita di energia elettrica si possa produrre un ricavo da reinvestire nelle strutture o nella diminuzione delle tariffe per l’utenza.
La delibera è stata poi votata con 21 voti di maggioranza e opposizione e 4 astensioni ( Anna Menghi dell’omonimo Comitato, Riccardo Sacchi, Andrea Marchiori di Forza Italia e Francesco Luciani di Fratelli d’Italia).
Voto unanime del Consiglio sulla mozione di Anna Menghi (Comitato Anna Menghi) riguardante la sosta in centro storico per i titolari del contrassegno per disabili. Il documento impegna l’amministrazione comunale, insieme alle commissioni consiliari competenti, a fare un monitoraggio degli spazi riservati alla sosta per disabili oggi esistenti e a rivedere la posizione di alcuni di essi.
“C’è la necessità di aprire un confronto perché parcheggi in centro storico non sono molti e i nuovi stalli creati ad esempio nella zona dell’ex ParkSì sono scomodi per i portatori di handicap”. L’assessore Mario Iesari nella sua risposta ha evidenziato come in realtà con il via libera alla pedonalizzazione del centro storico, i posteggi riservati siano aumentati passando da uno ogni 50 posti a uno stallo ogni 35. Anche il sindaco, pur rimanendo disponibile ad un confronto con le associazioni di categoria, ha ribadito che il disabile che entra in centro storico può sostare liberamente sui posteggi riservati alla categoria, sugli stalli per i residenti e in più può parcheggiare la macchina in qualsiasi posto purchè non arrechi intralcio alla circolazione.
Voto corale, con la sola astensione del consigliere Aldo Tiburzi (Pd), anche per l’altra mozione del Comitato Anna Menghi, trasformata poi in Ordine del Giorno, riguardante gli “Info Point” turistici. Con l’atto si impegna l’amministrazione comunale ad avviare un piano di valorizzazione turistica dell’area Piazza Mazzini-Sferisterio. “Stiamo già lavorando nella direzione tracciata dalla mozione” ha affermato l’assessore alla Cultura e al Turismo Stefania Monteverde “Abbiamo punti di informazione turistici al Buonaccorsi, allo Sferisterio che riescono a intercettare il flusso di turisti che giungono con il pullman proprio a ridosso dei due luoghi culturali. Ne stiamo creando ora un terzo in piazza della Libertà, nella Galleria Mirionima che l’Accademia di Belle arti sta lasciando libera. In questo modo orientiamo il turista verso itinerari diversi e intercettiamo coloro che arrivano in piazza della Libertà con gli ascensori del Parcheggio Centro storico”. L’assessore ha poi spiegato che con il prossimo Bilancio sarà finanziato anche il progetto per la nuova segnaletica turistica che valorizzi al meglio le nostre peculiarità.
Ultimo argomento all’attenzione del Consiglio comunale di ieri, la sospensione dei provvedimenti di chiusura di piazza XXX Aprile portata in aula da una mozione a firma di Anna Menghi, Riccardo Sacchi e Andrea Marchiori. Prendendo spunto dalla recente riordino delle aree di sosta nel centro storico e considerato che la piazzetta antistante la chiesa di san Giorgio è sempre stata utilizzata per la momentanea sosta delle autovetture, per il carico e scarico merci e per la sosta dei disabili, il documento invita l’amministrazione comunale ad adottare soluzioni più ponderate rispetto alla completa pedonalizzazione della piazza. Ad illustrare la posizione dell’Amministrazione l’assessore ai Lavori pubblici Narciso Ricotta che ha spiegato che piazza XXX Aprile è sempre stata pedonale, tranne nel breve periodo in cui erano in corso i lavori in via Berardi e gli interventi che sono in programma non modificano nulla rispetto alla situazione precedente. “Sarà garantito un posto per il carico e scarico, uno per i disabili, assicurato il passaggio per il garage che insiste sulla piazza. In più prevediamo l’installazione di due colonne unite da una catena e la sistemazione di due panchine, nel tentativo di dare risalto e rendere più accogliente questo angolo del centro storico”. Dopo l’intervento del consigliere Paolo Manzi volto a sollecitare una profonda pulizia e messa in sicurezza del palazzo prospiciente la chiesa di San Giorgio, accogliendo la richiesta di Ricotta la mozione è stata ritirata dagli stessi presentatori per approfondire gli aspetti riferiti dall’assessore.
Al via anche nelle Marche la mobilitazione nazionale promossa dalla Fai Cisl a sostegno di un'agenda di riforme su previdenza, occupazione, retribuzioni e contrasto allo sfruttamento nei settori agroalimentari e ambientali.
Sabato 28 ottobre presidio regionale e raccolta firme davanti alla Prefettura di Ancona, in piazza del Papa a partire dalle ore 9,30.
Una raccolta firme, che parte il 28 ottobre e si protrarrà per tutto il 2017, a sostegno delle proposte di riforma avanzate dalla Fai Cisl che "mirano ad abbassare l'età pensionabile dei lavoratori agricoli, degli addetti imbarcati della pesca, degli operai alimentaristi del comparto forestale e della bonifica, riconoscendo loro lo status di lavoro usurante". Condizione che permetterebbe di andare oltre la Legge Fornero, "consentendo il pensionamento con 35 anni di contributi".
Tra le priorità della Fai Cisl anche "ammortizzatori sociali rafforzati e davvero universali, anche per le aziende sotto i quindici dipendenti, con il riconoscimento della disoccupazione agricola anche ai lavoratori agricoli a tempo indeterminato e il consolidamento della durata e dell’importo della Naspi, senza decalage".
Sotto il profilo contrattuale, la Fai Cisl invoca inoltre "l’innalzamento delle retribuzioni per i contratti agricoli di prestazione occasionale al livello della media dei contratti provinciali e la piena attuazione della Legge 199 contro il caporalato, con maggiori affidamenti bilaterali per il buon governo del mercato del lavoro agricolo".
Centrale, nei comparti ambientali, "la realizzazione di un piano nazionale contro il dissesto idrogeologico e di una legge per rilanciare il patrimonio forestale e ambientale italiano che individui anche una solida controparte pubblica per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori forestali, atteso ormai da cinque lunghi anni".
"Scendiamo in piazza ad Ancona, come in tutta Italia, per dare una svolta ai temi del lavoro e mettere in campo un percorso di riforme concrete per chi lavora in un settore come quello agricolo e dell’industria agroalimentare, dove le basse retribuzioni, il lavoro nero ma anche quello grigio, prestato cioè da chi è già in pensione e disponibile ad accettare qualsiasi condizione retributiva, sono all’ordine del giorno . – sottolinea Giuseppe Giorgetti, Segretario Generale Fai Cisl Marche, che sabato sarà in piazza del Papa ad Ancona con i lavoratori - Criticità che stanno sempre più allontanando i giovani dal lavoro agricolo. I dati parlano chiaro, nella nostra regione le aziende agricole registrano un calo, che va in controtendenza con una crescita nazionale dell’1,3%.- spiega Giorgetti - Nell’ultimo anno abbiamo assistito ad una diminuzione di oltre 2500 addetti, tra coltivatori diretti e dipendenti, passando da un totale di 16.858 del 2016 ai 14.285 del 2017. Il popolo dei lavoratori agricoli, che in Italia raggiunge quasi i 2 milioni di persone vede ancora oggi negato, ad esempio, il riconoscimento del lavoro usurante – conclude – Per questo, come Fai Cisl, siamo impegnati in prima linea affinché sia dato, finalmente, un riconoscimento dignitoso al lavoro agricolo. E’ una questione di giustizia sociale".
Ripartire insieme per parlare ai cittadini.
Potrebbe essere questa la sintesi del congresso di circolo del PD di Cingoli chiamato a rinnovare gli organi locali e nominare i delegati al congresso provinciale.
La riunione molto partecipata ha visto la presenza dell’ex Sindaco di Apiro Settimio Novelli e quella dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti.
Il primo ha sottolineato che il partito deve uscire dai circoli e stare di più tra i cittadini; mentre l’esponente della Regione ha sostenuto con forza l’impegno della Regione sulla partita post-terremoto puntualizzando che ci sarà vera ricostruzione solo quando si sarà ricostruito il tessuto economico e sociale . perciò più lavoro , più investimenti , più servizi e le condizioni per portare sviluppo in queste zone ci sono tutte.
I vari interventi hanno rimarcato soprattutto le questioni locali come la sanità, la viabilità, le scuole, i problemi degli artigiani.
Nelle prossime settimane verranno istituiti dei tavoli tematici per approfondire questi problemi che troverà senz’altro il Partito ai vari livelli e gli uomini presenti nelle istituzioni interlocutori importanti per trovare una soluzione alle questioni poste.
Nella fase successiva all’assemblea si è proceduto alla nomina del Segretario e del Direttivo per acclamazione. Il nuovo Segretario è Raffaele Consalvi, mentre fanno parte del direttivo Bravi Francesco, Bury Riccardo, Strappa Mariella, Sparvoli Daniele, Salomoni Pina, Tobaldi Vittorio, Simonetti Sandro, Mogianesi Andrea, Liberati Emiliano, Gallo Giovanni, Maccioni Alessandra.
Delegati al congresso provinciale Mogianesi Andrea e Salomoni Pina, esponenti a sostegno della lista Vitali che ha preso il 90% dei consensi mentre il 10% è andato al candidato Messi, schede bianche una.
«Due settimane per una nuova pagina di democrazia partecipata del Partito Democratico. Due settimane molto intense, con centinaia di assemblee e migliaia di militanti impegnati e appassionati della buona politica. Una grande comunità che ha dibattuto su problemi concreti e poi democraticamente ha selezionato i propri dirigenti. Dibattiti veri, in cui si è parlato di temi concreti: Ricostruzione, Politiche Sanitarie, Politiche attive del Lavoro e molto altro ancora. Siamo l’unica forza che seleziona democraticamente la propria classe dirigente». Con queste parole il segretario Regionale del Pd, Francesco Comi ha iniziato la conferenza stampa – indetta nella sede del Partito, piazza Stamira 5 in Ancona – per commentare i positivi risultati scaturiti dai congressi dei circoli che si sono svolti dal 12 al 22 ottobre in tutte le Marche.
Si è registrata una partecipazione che, di media, ha superato abbondantemente il 60% dei votanti e che hanno portato all’elezione di:
GIANCARLO SAGRAMOLA eletto segretario della Federazione di Ancona con l’85% dei consensi, mentre Valeria Picardi ha ottenuto il 15% dei voti.
FRANCESCO VITALI eletto segretario per la Federazione di Macerata con oltre il 61% dei votanti, mentre il sindaco di Appignano, Osvaldo Messi, ha ottenuto circa il 39% dei voti.
MATTEO TERRANI eletto segretario della Federazione di Ascoli, candidato unitario dopo che lo sfidante Simone Splendiani ha ritenuto opportuno ritirare la propria candidatura, decidendo di sostenere Terrani.
FABIANO ALESSANDRINI eletto segretario della Federazione di Fermo, anche lui candidato unitario.
GIOVANNI GOSTOLI, segretario uscente, candidato unitario e, pronto alla Riconferma sia pure manchino al Voto pochissimi circoli.
«Esprimo tutta la mia personale gratitudine e dell’intero Pd, ai Segretari uscenti. Hanno svolto un lavoro autorevole, penso a esempio a Fabio Badiali, Paolo Nicolai e Antimo Di Francesco, che non si sono ricandidati. Rivolgo ai nuovi eletti l’augurio di buon lavoro. Tutti e cinque i Segretari sono figure di esperienza, di equilibrio, che conoscono bene il proprio territorio. Insieme rappresentano una grande squadra forte, rappresentativa, motivata e che rafforza moltissimo il Gruppo dirigente regionale per poter affrontare tutti temi concreti che ho elencato in precedenza», ha proseguito il Segretario regionale che ha invitato il Partito a superare le polemiche e concentrarsi sul lavoro da fare.«Pochi giorni fa, Matteo Renzi ha chiesto a tutti di abbandonare la polemica per concentrarsi su ciò che c’è da fare. Lo ritengo un consiglio saggio e attuale». E sulle candidature ha chiarito: «Approvata la Legge elettorale cominceremo a parlare di candidature. Non prima. Lo faremo tutti insieme», ha concluso Comi.Giancarlo Sagramola (Ancona): «Siamo l’unico Partito che vota, nei fatti, con regole certe, visibili. Dove si parla, si discute, ci si confronta e poi si cerca la sintesi attraverso il voto libero. Abbiamo rappresentato in questi anni il Governo in tempi difficili e, nonostante ciò, abbiamo dato risposte. I dati di questa fase congressuale lo dimostrano: oggi si vedono risultati non personali, ma come comunità, come un popolo di persone che fa attività politica per gli altri non per sé, che vuole intercettare le esigenze e proporre un progetto politico. Temi quali sanità, rifiuti, acqua, rappresentano solo alcune delle problematiche alle quali cercheremo di dare risposte non su Facebook, ma in modo visibile e concreto».Matteo Terrani (Ascoli): «Siamo molto soddisfatti dell’affluenza nella nostra Provincia. Per la prima volta si è registrato un congresso unitario, in nessun circolo comunale abbiamo avuto una doppia candidatura. Questo perché si è deciso di mettersi insieme per affrontare le sfide, a partire dalla ricostruzione post-sisma, in modo unitario. Abbiamo creato un circolo apposito per i comuni più colpiti dal terremoto che ha eletto un segretario del 1990, un segno evidente di rilancio».Fabiano Alessandrini (Fermo): «Le sfide della nostra Federazione sono molto importanti considerata la crisi del calzaturiero ancora profonda. Occorre una trasformazione del settore che come Partito vogliamo accompagnare e favorire. Il Pd riceve critiche perché è trasparente e democratico, non ci tiriamo indietro e siamo pronti a dare risposte concrete, lavorando in squadra come sempre».Francesco Vitali (Macerata): «La mia candidatura a Segretario della Federazione provinciale è nata a seguito dell’esperienza di reggenza dell’ultimo anno. Il senso di responsabilità, anche alla luce dei danni provocati dal sisma, mi ha spinto a questa scelta. Abbiamo incontrato le persone personalmente, si ha una visione diversa che farlo attraverso i social, e continueremo in questo percorso. Abbiamo avuto un confronto aperto, leale, sereno e ora c’è la volontà di costruire una strada che coinvolga tutti per lavorare presto e bene».
Giovanni Gostoli (Pesaro): «La fase congressuale è la dimostrazione lampante che il Pd appartiene agli iscritti e non ai dirigenti. Lavoro, ricostruzione, sanità, sicurezza, governo del territorio, servizi alla persona, i temi che abbiamo discusso in queste ultime settimana all’interno di ciascun circolo della Provincia. Sono contento di aver dedicato il congresso ai Millennials dicendogli chiaramente che oggi l’aspetto più ribelle è quello di innamorarsi della politica e di interessarsi alla politica. Abbiamo rafforzato il Pd nei territori e questo ci servirà ad affrontare al meglio le prossime sfide a partire dalle Politiche e dal sostenere politicamente il Governo Ceriscioli».
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del vice-capogruppo in Consiglio regionale, Francesco Micucci, sulla mozione per la riqualificazione delle stazioni sciistiche dei territori colpiti dal sisma
Fondi Por-Fesr aggiuntivi per il sisma da destinare alla ricettività turistica dei comprensori sciistici delle aree terremotate ed in particolare di Frontignano, Bolognola e Monte Prata, che vanno incontro al secondo anno di chiusura dopo i terremoti del 2016. È ciò a cui impegna la Giunta una mozione votata oggi all'unanimità dall'aula.
Tra le richieste del documento, anche quella di reperire ulteriori risorse, ad esempio come quelle per il fondo di Sviluppo e Coesione, per il recupero strutturale degli impianti sciistici, nonché le strade di servizio, compresa la strada di collegamento Castelsantangelo sul Nera-Monte Prata. E ancora: la realizzazione di piccoli bacini lacustri da posizionare in quota indispensabili per l’abbeveramento animale, l’antincendio boschivo e l’innevamento invernale. Inoltre la mozione impegna l'esecutivo regionale a verificare tutti gli aspetti naturalisticamente e paesaggisticamente compatibili con risorse aggiuntive al fine del rilancio anche ambientale delle zone in oggetto. «Si tratta di una mozione importante perché risponde alla domanda su cosa vogliamo fare di questi territori – afferma il vice-capogruppo in Consiglio regionale, Francesco Micucci –. Posto che l'esigenza principale fosse intervenire sull'emergenza, non si può pensare alla ricostruzione solo come alla riedificazione di muri vuoti. In molti casi abbiamo a che fare con territori che erano in difficoltà in tema di spopolamento già prima del sisma. Per dare nuova linfa a queste località è indispensabile recuperare le attività economiche e svilupparne di nuove, molte delle quali erano e dovranno essere in ambito turistico e ricettivo, altrimenti si rischia di costruire delle cattedrali nel deserto. Credo – continua Micucci – che questa mozione vada proprio nel senso di riavviare attività economiche e turistiche. Dobbiamo far rivivere quelle stazioni sciistiche che possono contribuire a creare in regione un turismo a 360 gradi e a far vivere quelle zone tutti i giorni all'anno, diversificando l'offerta turistica delle Marche».
La capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi, porta a casa un importante impegno da parte della Giunta Regionale, con l'approvazione oggi in Consiglio Regionale della mozione che impegna al rilancio turistico, economico e naturalistico delle aree e dei bacini turistici colpiti dal sisma, con misure e risorse concrete aventi ad oggetto il “rilancio delle aree montane colpite dal terremoto: sostegno concreto per lo sviluppo turistico, economico e naturalistico dei bacini sciistici di Frontignano, Bolognola, Sassotetto e Monte Prata” .
Un atto che coinvolge tutto il comparto dell'economia montana, molto articolato, come hanno riconosciuto diversi rappresentanti della maggioranza che risulta come una sorta di programma in base al quale agire.
Leonardi evidenzia come nella mozione vengano considerati concretamente gli aspetti del recupero strutturale degli impianti da sci e delle strade che portano in quota dai paesi sottostanti, oltre che il rilancio di tutte le attività turistiche e ricettive, le quali possono svolgere funzione di volano in tutte le stagioni dell'anno.
Onde evitare dispersioni di capitale la Leonardi ha elencato tutte le possibilità concrete dove poter reperire fondi che coinvolgono anche il sistema dell'agricoltura e degli allevamenti montani. I nuovi fondi aggiuntivi del Programma di Sviluppo Rurale dedicati all'agricoltura delle aree terremotate vanno finalizzati anche per la realizzazione dei bacini lacustri di alta quota per l'azione di abbeveramento, antincendio e innevamento artificiale d'inverno.
Esprimo viva soddisfazione perché la mia mozione è stata votata all'unanimità dall'intero Consiglio Regionale – afferma Leonardi – anche grazie all'approfondimento fatto con i tecnici regionali e col Presidente della II Commissione Traversini e l'assessore al Turismo Pieroni.
Con questo impegno – continua Elena Leonardi – dobbiamo arrivare alla creazione di un importante punto di attrazione sciistica e di sport invernali oltre che di turismo naturalistico d'alta quota per le altre stagioni dell'anno, grazie a vecchi impianti recuperati al meglio e a nuove e innovative strutture. Il tutto affinché questa vasta area del maceratese e del fermano divenga il polo principale tra i bacini sciistici dell'intero Centro Italia.
Ricordo inoltre – afferma la rappresentante del partito della Meloni – che con questi impegni si metteranno in moto le economie di un territorio che da Fiastra, Valfornace, Muccia e Pieve Torina, arriva sino a Visso, Sarnano, Amandola con prospettive di rilancio concordate, tramite l'apertura di più tavoli tecnici, con i sindaci delle comunità locali e i gestori degli impianti medesimi.
Per la Leonardi è fondamentale il coinvolgimento dei Gruppi di Azione Locale che hanno il polso della situazione sul territorio e la Regione deve coordinare efficacemente sin dall'inizio tutte le azioni legate a questo fondamentale aspetto per le nostre aree di montagna che soffrono da un anno e mezzo il disastro del terremoto.
Il Comune di Visso assume dipendenti in varie pozioni e parte un esposto indirizzato alla Corte dei Conti. A darne notizia lo stesso sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini che commenta l'accaduto dicendo di essere rimasto basito.
Un esposto anonimo "anche se - commenta il sindaco - ho diversi sospetti, diciamo tre. Fra l'altro, l'esposto è stato fatto non sulle modalità del concorso che sono state del tutto regolari, ma solo per aver fatto il concorso stesso quando invece i comuni ne hanno piena facoltà".
Un'opportunità per il Comune, quindi ,che evidentemente non è stata compresa da tutti.
"Abbiamo assunto, in varie posizioni, tutte persone locali, - conclude Pazzaglini - provenienti dai vari Comuni della zona, anche perché raggiungere Visso da lontano resta ancora un'impresa, e trovo che questa sia una buona opportunità per un territorio duramente colpito dal sisma come il nostro. Trovo assurdo, come già detto altre volte, che dopo aver avuto tutti i danni che abbiamo avuto non si possa provare ad avere quantomeno qualche piccola opportunità e per questo ho condannato la scelta dell'ente parco di attingere da graduatorie di enti lontani per le assunzioni, anziché attingere da una graduatoria fatta da noi appositamente per il terremoto. Ma evidentemente non tutti la pensano così".
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del gruppo Forza Nuova Macerata.
"La segreteria provinciale di Forza Nuova Macerata vuole esprimere la propria solidarietà e il pieno appoggio alla Dottoressa Clara Ferranti, che coraggiosamente ha sfidato il laicismo imperante per fare quello che la sua coscienza le imponeva: unirsi in preghiera ai patrioti polacchi che invocavano il sostegno della Beata Vergine Maria per la difesa della Patria.
In questa occasione, Forza Nuova non vuole rivolgersi a quei pochi che, come dei novelli farisei, hanno flagellato la Dottoressa con un coro di accuse becere e di falsità, in quanto sarebbe inutile; ma si rivolge invece a chi, pur non ritenendosi "credente" o "praticante", abbia l'apertura mentale sufficiente a riconoscere che senza la Civiltà cristiana nemmeno la Cultura di cui tanto siamo fieri sarebbe oggi esistente. Non è una coincidenza, infatti, che gli Atenei più antichi e prestigiosi d'Italia e d'Europa siano stati fondati durante il medioevo, epoca che la narrativa contemporanea dipinge falsamente come un periodo buio, di ignoranza e di superstizione.
In conclusione, asseriamo che la Dottoressa Ferranti, con la sua semplice e umile preghiera, non solo abbia coraggiosamente sfidato l'opinione pubblica, ma abbia anche reso un grande onore alla cultura e all’istruzione, a cui ha dedicato tutta la sua vita".
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Franco Senigagliesi, Consigliere comunale M5S di Potenza Picena.
"L'Amministrazione comunale ha tagliato drasticamente, nei tre anni in cui sta governando Potenza Picena, alcuni Capitoli di spesa relativi ai Servizi Sociali ed in particolare i Servizi individualizzati scolastici o domiciliari, quelli che in pratica riguardano un bambino o un nucleo di fratelli, e i Servizi che riguardano i Centri pomeridiani, luoghi in cui Educatori specializzati seguono minori in difficoltà ma con un grado di problematicità meno elevato e che possono essere seguiti in piccoli gruppi.
Il taglio relativo ai Capitoli di spesa suddetti (8751 e 8752) è drastico. Infatti si è passati dai 171.032.14 euro del 2013 agli 87.456,69 del 2016 ( un taglio superiore al 50%) e verosimilmente i fondi stanziati per quest'anno saranno anche i minori, viste le lamentele dei genitori per il disservizio fornito dall'Amministrazione.
Per non parlare poi dell'affidamento diretto del Servizio educativo, riguardante i minori in situazioni multiproblematiche, alla Cooperativa Il Faro S.c.s. di Macerata per il periodo ottobre - dicembre 2017, l'affido, detto per inciso, è stato fatto mediante affidamento diretto con Determinata del 27/09/2017. In questo caso non si è tenuto minimamente conto della continuità educativa che è alla base di tutto il sistema educativo.
Il Servzio suddetta riguarda l'accoglienza dei minori multiproblematici in centri pomeridiani, e come si legge nella Determinata, l'Amministrazione è in attesa di una revisione generale della progettualità educativa con il coinvolgimento delle Parrocchie. A nostro avviso, l'azione dell'Amministrazione comunale ci pare alquanto confusa e deludente, con conseguenti ripercussioni negative sulle famiglie potentine.
La ventilata delega dei Centri pomeridiani agli Oratori parrocchiali ci sembra un'idea bislacca che denota la volontà dell'Amministrazione di non volere o non sapere affrontare le Politiche Sociali del Comune e di delegare tutto per avere meno rogne possibili."
Francesco Vitali è stato confermato segretario provinciale del Partito Democratico.
Netta l'affermazione del candidato Vitali nei circoli della Provincia sull'avversario, il sindaco di Appignano Osvaldo Messi. Numeri che non lasciano spazio a dubbi: le elezioni si sono infatti concluse con una percentuale del 61.22% ottenuta da Vitali contro il 38.78% di Messi.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del gruppo consiliare del Pd CivitanovaMentre il problema delle polveri sottili rappresenta una emergenza nazionale, l’amministrazione Ciarapica va in controtendenza, cancella la zona a traffico limitato della domenica (questo di fatto avverrà con le ultime decisioni in materia di viabilità) e riapre il centro al traffico e allo smog.
Una scelta scellerata, che chiama in causa direttamente il sindaco in quanto responsabile della salute dei cittadini e fa compiere alla città un passo indietro, catapultandola quella mentalità in cui la qualità della vita non era tenuta in nessun conto e le cui conseguenze le stiamo pagando a livello globale e locale. Domani, domenica, i civitanovesi dovranno rinunciare alla spazio pedonale che per anni era stato loro garantito, da amministrazioni di centro destra e di centro sinistra, e questo perché Ciarapica, senza tenere conto delle esigenze di tutti i civitanovesi, si è principalmente confrontato con i commercianti e varato un provvedimento che restringe, fino ad azzerarla, la Ztl e che è gravemente penalizzante per la città. Nel suo programma elettorale Ciarapica indicava, nella sezione ‘Salute e ambiente’, l’impegno “alla riduzione di tutte le forme di inquinamento, in particolare quelle derivanti dalle polveri sottili”. E come primo provvedimento ha cancellato la Ztl e tradito i cittadini.
Si è tenuta questa mattina una conferenza stampa a Macerata per presentare il secondo Congresso Provinciale di Fratelli d'Italia che si terrà sabato 28 ottobre a San Severino Marche.
Hanno preso parte alla conferenza il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, Massimo Belvederesi, il consigliere provinciale Paolo Renna, il presidente del Consiglio Comunale di Potenza Picena, Mirco Braconi, la portavoce di Fratelli d'Italia di San Severino Marche, Tiziana Gazzellini e Francesco Pio Colosi, assessore ai servizi sociali di Tolentino.
"Gli scopi dell'assemblea - ha cominciato Belvederesi - saranno principalmente due: in primis far discutere iscritti e non su quella che è la situazione politica attuale del territorio soprattutto rispetto alla problematica terremoto; in secundis, eleggere i delegati che prenderanno poi parte al congresso nazionale. I seggi istituiti saranno quattro: a San Severino Marche, a Potenza Picena, a Macerata e a Tolentino".
"Rispetto alla questione terremoto - ha continuato Renna - noi di Fratelli d'Italia siamo stati i primi a portare la problematica in Parlamento pur essendo in netta minoranza. Siamo ancora in una fase emergenziale nonostante si parli di ricostruzione da mesi. L'obiettivo che il nostro Congresso si pone è quello di dar voce a tutti coloro che in questa situazione pensano che non ci sia più un punto di riferimento: il nostro partito lo è!".
Mirco Braconi ha poi spiegato che quello del 28 sarà un passaggio propedeutico per il Congresso Nazionale. Saranno infatti eletti 28 delegati che andranno poi a discutere le mozioni nazionali per capire quale sarà il futuro della destra sul territorio e della vita amministrativa della provincia.
Francesco Pio Colosi ha poi concluso con un ringraziamento generale al partito e al presidente nazionale dello stesso, Giorgia Meloni, per essersi attivati sin da subito per conoscere le condizioni del territorio. "Sabato prossimo quattro saranno le proposte che chiederò di prendere in esame e verteranno principalmente sulla questione sisma in modo tale che possano arrivare successivamente al Congresso Nazionale con la speranza che cominci a muoversi qualcosa a livello di ricostruzione dei nostri comuni: finora a muoversi è stata solo la Terra!".
Studio, umiltà ed entusiasmo. Sono queste le tre parole utilizzate dall'onorevole Irene Manzi per congratularsi con le due neo-elette tra i GD, Giovani Democratici. Si tratta di Carolina Perfetti, eletta per il ruolo di segretaria dei GD maceratesi. Insieme a lei, anche la sua amica e "collega" Martina Ortolani, che invece è stata scelta per guidare i GD provinciali.
La Manzi ha reso pubblica la notizia tramite il suo profilo Facebook, congratulandosi con le due ragazze. Due ruoli che rappresentano un traguardo importante, raggiunti con fatica e costanza. Non mancheranno gli impegni, ma altrettante saranno le soddisfazioni che ne conseguiranno.
"Le macerie ve le portiamo noi". Questo il grido delle diverse decine di terremotati arrivati a Roma dalle zone del sisma che, più di un anno fa, ha devastato il centro Italia.
Carichi di rabbia e indignazione, si sono presentati - con carriole piene di massi e pietre delle loro case crollate - davanti a Montecitorio, dove si sono radunati per un sit-in. Protestano per l’inefficace risposta del governo: in gran parte dei centri abitati, infatti, ci sono ancora macerie.
"E’ un anno che i politici fanno promesse - hanno gridato i terremotati davanti a Montecitorio - è un anno che fanno passerelle e non hanno ancora concluso nulla". Inoltre, lamentano il fatto che le casette sono state consegnate solo al 25% delle famiglie.
Erano presenti, con la fascia tricolore anche i sindaci di Cingoli Filippo Saltamartini, di Visso Giuliano Pazzaglini e il vicesindaco di Camporotondo Leonardo Roselli.
"Vogliamo ricostruire le nostre case, vogliamo ricostruire le nostre stalle che sono dispregiativamente definite come luoghi sporchi ma sono invece i luoghi da dove far ripartire la nostra economia": così Pazzaglini che ha iniziato il suo intervento ringraziando tutti i presenti, i manifestanti, definendoli come "Le persone più importanti che ci sono in questa piazza", e gli organizzatori per aver dato la possibilità di far sentire la voce dei terremotati. "Una voce" prosegue "che chiede ricostruzione ma che, a distanza di un anno è ancora rimasta inascoltata".
Pazzaglini ha proseguito tra gli applausi della gente, motivando le sue parole e affermando che la richiesta di ricostruzione è rimasta inascoltata "Perché da subito si è fatta una scelta sbagliata perché la burocrazia invece di essere semplificata, è stata complicata dall'aggiunta di ordinanze e della legge 189".
"Non voglio polemizzare - ha concluso - e prima di venire qua ho tentato tutte le strade possibile perché non mi piace lamentarmi ma voglio proporre soluzioni. Le soluzioni noi le abbiamo proposte, questa piazza ha sempre spiegato cosa doveva essere fatto e l'unica accusa che faccio a voi è quella di essere rimasti inascoltati".
È stato formato il gruppo consiliare Uniti per Treia, che sarà ufficializzato durante il prossimo Consiglio comunale. Uniti per Treia nasce dal dialogo intrapreso dalle opposizioni, rappresentanti la maggioranza dei treiesi al voto nel 2014, in vista delle prossime elezioni amministrative.
Tre i consiglieri comunali di Uniti per Treia: Andrea Mozzoni (capogruppo, già MeritiAmo Treia), Gianluca Gagliardini (MeritiAmo Treia) e Michele Palazzesi. Quest'ultimo subentra a Francesco Sassaroli, recentemente dimessosi dalla carica per motivi personali e impegni lavorativi non prima di aver preso le distanze, insieme ai principali sostenitori della lista, da Il Futuro nel cuore dopo la vicenda “servizio civile”. Sassaroli è, con Mozzoni e Gagliardini, tra coloro i quali hanno consentito la nascita di Uniti per Treia.
Il simbolo del nuovo gruppo si ispira alla piazza di Treia, stilizzata graficamente a forma di rondine, luogo deputato alla partecipazione e spazio ideale da cui realizzare una visione alternativa del futuro della città. Un modello alternativo a quello padronale instaurato dal sindaco Capponi che con la sua gestione personalistica dell'amministrazione pubblica sta contagiando anche altri componenti del Consiglio comunale.
A tal scopo, in un'ottica di condivisione delle esperienze e per la valorizzazione del capitale umano a disposizione in vista degli impegni che attenderanno il nuovo gruppo consiliare, Uniti per Treia prevede già l'alternanza in Consiglio comunale tra il nuovo entrato Palazzesi e Giovanna Matteucci, che segue nella lista dei non eletti.
La continuità con quanto operato finora in Consiglio comunale sarà rappresentata dalla ferma opposizione alle modalità con cui la giunta ha affrontato le modifiche al piano regolatore, le quali hanno creato treiesi di "serie A" e "serie B", con una pianificazione del territorio di fatto non organica ma derivante da singoli interessi privati; e verso la verifica della sicurezza degli Istituti scolastici. Sul tema, il gruppo ha già presentato anche una proposta, non accolta dal sindaco, sull'area da destinare al nuovo Polo scolastico del capoluogo, investimento fondamentale per il futuro della città: una superficie più ampia, pianeggiante e corrispondente alle indicazioni della cittadinanza ignorate da Capponi che ha invece scelto da solo e non ha aperto i tavoli di confronto sul territorio previsti dal Governo, promessi più volte e puntualmente disattesi come avvenuto in altre occasioni. Uniti per Treia farà sentire la sua voce affinché gli impegni presi in Consiglio comunale dalla Giunta sul contrasto al gioco d'azzardo, la diminuzione della tariffa per i rifiuti solidi urbani e l'eliminazione delle barriere architettoniche siano mantenuti e non rimandati per l'ennesimo anno.
Uniti per Treia invita fin da subito al confronto e alla reciproca collaborazione le parti politiche e i rappresentanti della società civile che non si ritengono rappresentate dalla giunta Capponi. Problematiche, soluzioni, programmazione e prospettive saranno al centro degli incontri che l'opposizione vuole realizzare per essere sintesi e tornare a dare voce alla collettività.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma dell'Ufficio Stampa Forza Nuova Marche
"Ma quale progetto di prima accoglienza, pensiamo al progetto di prima gli italiani". Insorge Forza Nuova alla notizia che da qualche giorno a bordo delle ambulanze, ci siano 70 clandestini, divenuti volontari della Croce Rossa.
“E’ una vera indecenza – chiosa Martina Borra coordinatore provinciale di Forza Nuova – l’ennesimo spot per convincere i cittadini italiani della bontà d’animo di queste persone e soprattutto per dimostrare loro quanto sia efficiente ed efficace il loro sistema di integrazione”.
“Fortunatamente la gente si è svegliata da tempo ed è chiaro a tutti che questo sia solo fumo negli occhi per cercare di far digerire meglio l’arrivo di questi finti profughi. Ora ci racconteranno che hanno frequentato un regolare corso e che sono stati formati per questa mansione – continua la Nazionalista – Ma se sono arrivati in Italia da meno di un anno, cosa avranno capito di questo fantomatico corso? I nostri figli per poter frequentare la scuola devono essere in regola con le vaccinazioni; loro lo sono? Sono stati fatti dei seri controlli sanitari, prima di metterli in ambulanza a contatto con i nostri malati?”.
“Mentre loro continuano con queste pagliacciate, progettate solamente per far rimanere in Italia i clandestini che non hanno alcun diritto allo status di rifugiato, Forza Nuova continua a stare in strada al fianco dei nostri fratelli abbandonati da chi dovrebbe invece difenderli. Ma attenzione – conclude Martina Borra - la nostra pazienza e quella degli italiani sta per terminare”.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del giovane Fabio Cardona rivolta ai consiglieri di minoranza di Camerino
"Mi chiamo Fabio, sono molto giovane, ma la politica mi appassiona. Cerco da qualche anno di fare tesoro di ogni esperienza, attraverso gli organi scolastici e provando ad informarmi il più possibile per capire “la politica dei grandi”. E, quando non capisco, metto da parte la timidezza e chiedo. Ecco perché ho messo mano alla tastiera per rivolgermi direttamente, con questa lettera aperta, ai consiglieri di minoranza del Comune di Camerino.
L’altro giorno, infatti, ho partecipato con interesse e curiosità al Consiglio Comunale convocato proprio dalla così detta “opposizione” e che vedeva all’ordine del giorno 4 mozioni, 9 interrogazioni e 1 interpellanza. Mi aspettavo una seduta fiume, con un dibattito anche serrato e un civile scambio di opinioni tra vedute opposte. Ma così non è stato. Anzi, ho avuto l’impressione che i consiglieri in questione avessero bisogno di essere informati. Non a caso, oltre ad aver ritirato due mozioni, si sono detti soddisfatti delle risposte ottenute alle interrogazioni sottoposte al sindaco.
Tuttavia, le risposte non sono state di natura politica, ma tecnica, visto che per ogni punto sono stati chiamati a relazionare i funzionari del Comune di Camerino. E’ da questa presa d’atto che ho sentito la necessità di chiedere qualcosa che proprio non sono riuscito a capire. Mi hanno sempre insegnato, infatti, che i consiglieri hanno sia il diritto che il dovere di informarsi e che dispongono quindi di tutte le possibilità e gli strumenti per accedere ad atti e controllare così l’operato dell’Amministrazione Comunale e degli uffici.
Che bisogno c’era, allora, di convocare un consiglio comunale con tutti quei punti? Non bastava andare in un ufficio e chiedere al funzionario competente ciò che invece quello stesso funzionario ha dovuto relazionare, con conseguente perdita di tempo in un momento in cui non c’è tempo da perdere? Se ci si dichiara soddisfatti delle risposte avute alle interrogazioni, significa che l’Amministrazione Comunale e gli uffici stanno lavorando bene? Serviva un Consiglio Comunale per giungere a questa conclusione? Oppure convocare il Consiglio Comunale è stato un modo pubblicitario per esercitare un dovere che i consiglieri comunali possono esercitare anche in maniera riservata?
Sono domande, le mie, senza alcuna polemica e che sottopongo solo con l’intento di capire, appunto, quella politica dei grandi che tanto mi affascina. Chiedo scusa se posso aver urtato la sensibilità di qualcuno, ma, già che ci sono, voglio rivolgere a tutti un appello da “ragazzo di questo territorio”: lavorate, lavorate insieme, senza astio, senza godere di ricorsi e presunti ricorsi, con un unico obiettivo comune. Quello di liberare opportunità per la mia generazione, così da non farci trovare costretti a programmare il nostro futuro lontano da queste meravigliose montagne".
Il progetto di riqualificazione del mercato ittico civitanovese verrà finanziato dalla regione Marche. Infatti l'intervento è stato ammesso alla graduatoria del bando “Porti, luoghi di sbarco e sale per la vendita all’asta e ripari di pesca”.
«La Regione ha trasmesso al Bur per la pubblicazione la graduatoria delle imprese e degli enti ammessi al finanziamento – afferma il vice capogruppo in Consiglio regionale, Francesco Micucci – Grazie alla lungimiranza e all’impegno profuso dal precedente consiglio di amministrazione guidato dal Paolo Pellegrini anche il Mercato ittico civitanovese aveva partecipato all’avviso pubblico per la riqualificazione dell’edificio di via Capponi. Il progetto – prosegue Micucci – permetterà un importante restyling della struttura, a servizio della marineria civitanovese e dei commercianti che si servono del Mic locale».
I lavori previsti riguardano in particolare il rifacimento della pavimentazione antiscivolo dei locali dove si svolgono le attività del Mic e verrà realizzato un nuovo impianto completamente automatizzato di erogazione del ghiaccio, operativo 24 ore su 24, in modo da poter meglio assistere le operazioni di compravendita del pescato. Previsti anche lavori di miglioria dell'isolamento termico dei locali per meglio garantire il mantenimento della catena del fresco dei prodotti e dei luoghi di lavoro. Infine, il Mic potrà ampliare la propria gamma di prodotti commercializzati, grazie alla realizzazione di un centro smistamento molluschi (Csm).
«Quest’ultimo – sottolinea Micucci – è un servizio di cui da tempo si sentiva la mancanza tra gli operatori del settore, vista la presenza oramai stabile di imbarcazioni civitanovesi che si dedicano a questa attività».
Ora la palla passa al nuovo Cda del Mic, il quale dovrà dare quanto prima avvio ai lavori, oltre che per rendere fruibili i nuovi servizi al più presto, anche per rispondere alla richiesta del bando che prevede la rendicontazione dei lavori entro il 31 dicembre del 2018. «Al nuovo Cda, dunque, non resta che augurare buon lavoro» conclude Micucci.
Parere favorevole a larga maggioranza, da parte della commissione Sanità, presieduta da Fabrizio Volpini (Pd), al Piano regionale integrato 2017-2018 per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d'azzardo patologico (Gap).
Il Programma di interventi (relatori i consiglieri Luca Marconi, Udc, per la maggioranza, ed Elena Leonardi, Fd'I, per l'opposizione) si inserisce nella più ampia programmazione regionale per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle persone con problemi di dipendenze patologiche. A disposizione, nel complesso, risorse per oltre 3,92 milioni, di cui un terzo a carico del bilancio regionale.
Il Piano prevede investimenti, oltre che nella prevenzione e contrasto del Gap, anche per la cura e le riabilitazione di chi soffre di dipendenza patologica. Le risorse verranno anche impiegate nella formazione degli operatori, per il monitoraggio, lo studio del fenomeno e la valutazione delle attività realizzate. Specifica attenzione viene dedicata ad azioni come l'assistenza legale ed economica e la lotta all'usura nei confronti delle persone che hanno contratto debiti a causa della dipendenza dal gioco.
“Un provvedimento importante - sottolinea Volpini - sul quale la commissione ha lavorato in maniera attenta, dimostrando ancora una volta che quando vengono affrontati temi delicati l'impegno è sempre quello di trovare, come è avvenuto in questo caso, soluzioni il più possibile condivise”. E ancora: “Siamo particolarmente soddisfatti perché il programma di interventi, che si focalizza specificatamente sulla prevenzione, la cura e la riabilitazione, può contare su un sostanzioso pacchetto di finanziamenti grazie anche al fatto che l'Esecutivo regionale ha scelto di mantenere tutti i fondi inizialmente stanziati, ai quali si sono aggiunte risorse nazionali”.
Positivo anche il giudizio della vicepresidente della commissione, Elena Leonardi: “L'attenzione per il contrasto alle ludopatie è sempre molto alta - evidenzia - e ha caratterizzato i lavori di questa commissione dall'approvazione della legge sul gioco d'azzardo patologico, nel febbraio scorso, alla sua concretizzazione attraverso le linee d'intervento che serviranno per fronteggiare quella che è oggettivamente una problematica rilevante, con forti ripercussioni non solo nei confronti dei soggetti affetti da dipendenza patologica, ma anche di tutto il contesto famigliare che li circonda”.