Civitanova Marche, la Regione finanzia la riqualificazione del Mercato ittico
Il progetto di riqualificazione del mercato ittico civitanovese verrà finanziato dalla regione Marche. Infatti l'intervento è stato ammesso alla graduatoria del bando “Porti, luoghi di sbarco e sale per la vendita all’asta e ripari di pesca”.
«La Regione ha trasmesso al Bur per la pubblicazione la graduatoria delle imprese e degli enti ammessi al finanziamento – afferma il vice capogruppo in Consiglio regionale, Francesco Micucci – Grazie alla lungimiranza e all’impegno profuso dal precedente consiglio di amministrazione guidato dal Paolo Pellegrini anche il Mercato ittico civitanovese aveva partecipato all’avviso pubblico per la riqualificazione dell’edificio di via Capponi. Il progetto – prosegue Micucci – permetterà un importante restyling della struttura, a servizio della marineria civitanovese e dei commercianti che si servono del Mic locale».
I lavori previsti riguardano in particolare il rifacimento della pavimentazione antiscivolo dei locali dove si svolgono le attività del Mic e verrà realizzato un nuovo impianto completamente automatizzato di erogazione del ghiaccio, operativo 24 ore su 24, in modo da poter meglio assistere le operazioni di compravendita del pescato. Previsti anche lavori di miglioria dell'isolamento termico dei locali per meglio garantire il mantenimento della catena del fresco dei prodotti e dei luoghi di lavoro. Infine, il Mic potrà ampliare la propria gamma di prodotti commercializzati, grazie alla realizzazione di un centro smistamento molluschi (Csm).
«Quest’ultimo – sottolinea Micucci – è un servizio di cui da tempo si sentiva la mancanza tra gli operatori del settore, vista la presenza oramai stabile di imbarcazioni civitanovesi che si dedicano a questa attività».
Ora la palla passa al nuovo Cda del Mic, il quale dovrà dare quanto prima avvio ai lavori, oltre che per rendere fruibili i nuovi servizi al più presto, anche per rispondere alla richiesta del bando che prevede la rendicontazione dei lavori entro il 31 dicembre del 2018. «Al nuovo Cda, dunque, non resta che augurare buon lavoro» conclude Micucci.
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