Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma Fabio Trojani, Capogruppo Comunità e territorio del comune di Camerino
Dopo una serie di polemiche e di comunicati pretestuosi, che hanno avuto luogo dopo l’ultimo Consiglio Comunale, a totale discapito dell’informazione, ci sembra doveroso riportare quello di cui si è discusso e le risposte fornite.
Il Consiglio Comunale di Camerino si è svolto giovedì 19 ottobre ed è stato indetto su richiesta di tutti e quattro i consiglieri di minoranza presentata ai primi di settembre. La convocazione è stata indetta in seduta aperta, come da nostra proposta, al fine di consentire anche ai cittadini, contrariamente a quanto accade nelle normali sedute di consiglio, di intervenire. L’orario ed il giorno sono stati scelti dal Sindaco, così come le modalità di svolgimento e la procedura per far intervenire chi avesse avuto voglia.
I punti all’ordine del giorno, oltre a due mozioni non discusse nel precedente consiglio comunale, hanno riguardato interrogazioni (ossia domande alle quali il Sindaco o gli assessori devono dare risposta) in merito agli aspetti più importanti per la nostra città nella gestione post-sisma, che ci sono stati segnalati da moltissimi cittadini, che da tempo lamentano anche un’assenza totale di comunicazione e di informazione. Di fatto, dopo i terremoti di ottobre 2016, oltre alla scarsità di consigli comunali, sono venute meno anche le assemblee pubbliche, che il Sindaco si era impegnato ad organizzare periodicamente (settimanalmente) con tanto di diretta radiofonica.
Gli argomenti dello scorso consiglio hanno riguardato date e crono programmi rispetto alla messa in sicurezza del Centro storico, alle verifiche fast, alla ricostruzione della nuova scuola Betti, alla progettazione e realizzazione del nuovo centro commerciale, alla messa in sicurezza della Chiesa di Santa Maria in Via, nonché lo stato e l’illustrazione del Piano strategico di ricostruzione predisposto dallo studio dell’architetto Mario Cucinella, per finire con la tempistica prevista per la rimozione delle macerie.
Niente di tecnico, ma domande al fine di far conoscere lo stato dell’arte e le azioni in corso; ciò nonostante il Sindaco ha preferito far rispondere i tecnici, come è ormai divenuta sua consuetudine, forse per non prendersi responsabilità e impegni.
Giovedì 26 ottobre ci attende la riapertura di Piazza Cavour, che accogliamo chiaramente con favore come tutti, che rappresenta un segnale di speranza, ma nulla di tangibile a livello strategico.
Dalle risposte forniteci infatti emerge che l’accesso e la fruizione di Piazza Cavour presenta ancora due grosse criticità da risolvere, costituite dall’abside del Duomo e dal Palazzo Arcivescovile, né risulta messo in sicurezza il palazzo del “Bar Centrale”.
Abbiamo appreso inoltre che, per la messa in sicurezza delle vie del centro storico, non ci sono ancora tempi certi, sebbene tutti i progetti siano stati presentati dai tecnici già a marzo scorso; la situazione è pertanto preoccupante con l’inverno alle porte ed i danni delle case, che purtroppo sono destinati ad aumentare con la stagione invernale che è ormai alle porte. Sul perché dell’annoso ritardo, il Sindaco non è stato in grado di dare informazioni seppure questa attività sia totalmente in capo al Comune.
Non è stato illustrato alcun piano strategico, anzi, l’architetto facente parte del team Cucinella, intervenuto nel corso della seduta consiliare, ha sollecitato l’amministrazione ad organizzare un’assemblea pubblica, già più volte richiesta.
Il Sindaco non è stato in grado di dare nessuna informazione per la nuova scuola Betti, i cui lavori sarebbero dovuti essere conclusi entro cinque mesi dalla progettazione delle varianti, come ci è stato detto in sede di seduta consiliare a giugno.
“Buone notizie” (si fa per dire, a distanza di un anno) invece per le verifiche fast, che, secondo quanto dichiarato dall’architertto Mattei, stanno quasi per terminare, mentre il direttore del Co.sma.ri ha assicurato che le macerie dovrebbero essere portate via nel giro di qualche mese.
Nel corso del Consiglio è stato chiarito, proprio su espressa richiesta della minoranza consiliare, che la liberatoria relativamente ai possibili danni che potrebbero essere causati a terzi, inviata dal Comune ai proprietari degli immobili adiacenti agli edifici da demolire (tra cui quelli adiacenti al Palazzo “Toffee”), in realtà non è necessaria e che i tecnici stanno provvedendo ad annullare quella richiesta.
Si è discusso poi dell’istituzione delle consulte cittadine, strumento proposto dalla minoranza consiliare, per favorire la partecipazione dei cittadini alle scelte più importanti per la città. La mozione, presentata in consiglio a giugno, era stata dapprima rinviata e quindi votata, con alcuni emendamenti, all’unanimità dal Consiglio a fine giugno. La consulta sarebbe dovuta essere costituita entro un termine congruo (si sperava entro 30 giorni, come si era proposto in sede consiliare).
Il Sindaco durante lo scorso consiglio non ha dato particolari spiegazioni sulla mancata istituzione, precisando che, nonostante quanto deliberato in consiglio, non ha provveduto perché non ritiene questo strumento una priorità (alla faccia della più volte sbandierata richiesta di collaborazione e di presentazione di proposte, che ove votate poi vengono puntualmente stravolte o disattese).
Al contrario, noi sosteniamo che la condivisione e il coinvolgimento della cittadinanza attraverso rappresentanti delle associazioni e delle Istituzioni, sia un impegno prioritario e che non si debba continuare ad operare in questo modo.
E’ stata presentata in ultimo una mozione sulla modifica della viabilità per l’accesso al Nido la Coccinella e per procedere ad asfaltare quella che attualmente è una strada di accesso temporanea al cimitero dalla salita di Madonna delle Carceri. Sul punto il comandante della polizia municipale ha precisato che è necessario asfaltare e sistemare un tratto di strada, che attualmente non presenta le caratteristiche tecniche per la fruibilità, prima di poter procedere alla modifica della viabilità. La mozione è stata quindi ritirata in attesa dei lavori e con l’impegno del Sindaco a procedere appena possibile alla modifica della viabilità per l’accesso al Nido. Questo è quello che è emerso in consiglio.
Era necessario chiedere e avere informazioni anche se le risposte in alcuni casi hanno evidenziato lacune spaventose.
I nostri toni sono stati molto pacati, in quanto è stato richiesto un consiglio aperto, al fine di raccogliere le opinioni o i bisogni dei cittadini e le proposte di chi ha a cuore il futuro della nostra città.
C’è chi invece ha preferito buttare in rissa anche una semplice richiesta finalizzata a fornire informazioni alla popolazione e garantire la possibilità ai cittadini di intervenire, piuttosto che evitare di parlare di cose vitali per la città. Complimenti, soprattutto a chi ha pensato bene di buttare nella mischia anche un liceale (forse ancora minorenne), nel bel mezzo di un ring mediatico appositamente creato.
Non crediamo che sia questa la politica “dei grandi”.
A costoro diciamo di non stupirsi se poi tra i ragazzi c’è chi scatena una rissa e gli altri invece di dividere e placare gli animi formano un cerchio incitando e riprendendo con i cellulari. E’ esattamente lo stesso principio portato avanti da certi adulti.
I giovani, nel loro sano interesse e nell’impegno futuro alle questioni politiche, andrebbero guidati per conoscere procedure e problematiche, tutelati da strumentalizzazioni e protetti da persone che non si fanno scrupoli: ci sono modi diversi e più consoni con cui farli partecipare alla vita politica senza rischiare di bruciarli.
Commenti