"Fate quello che vi pare, ma l'importante è che un nuovo governo lo facciate subito perché questo stallo penalizza le zone terremotate". Lo ha detto il sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci durante l'inaugurazione della cittadella delle attività produttive a Pescara Del Tronto, frazione devastata dal sisma del 24 agosto, che sta ricominciando a vivere grazie alle Sae, alla chiesa e al sito della Tod' "Ora non si vedono più politici ma vedrete che torneranno - ha aggiunto, rivolgendosi ai presenti tra cui il commissario per la ricostruzione Paola De Micheli e il presidente della Regione Luca Ceriscioli -. Intanto andiamo avanti con gli interlocutori della Regione Marche". I cittadini terremotati continuano a lamentare ritardi. "A chi si lamenta dico che dobbiamo sacrificarci tutti. Perché tutti sono stati colpiti da questo terremoto. Se qualcuno è scontento, pazienza - ha concluso Petrucci -. Anche perché ho ancora tre anni e due mesi per completare il mio mandato".
"Non siete da soli, noi ci siamo. Non ci sarà un nuovo governo, ma attraverso noi il governo è comunque sempre presente nelle zone terremotate". A stretto giro è arrivata la risposta al sindaco di Arquata da parte del commissario per la ricostruzione Paola De Micheli, durante l'inaugurazione della cittadella delle attività produttive nella frazione di Pescara del Tronto. "Da settimane stiamo inaugurando piccoli pezzi della ricostruzione. Siamo come i montanari - ha aggiunto De Micheli - che quando scalano le montagne vanno avanti a piccoli passi, non a strappi, altrimenti rischiano di non avere più le forze. Dobbiamo avere quindi un passo regolare. I numeri attuali - ha concluso - non sono ancora soddisfacenti, ma dimostrano che abbiamo invertito la tendenza e che stiamo proseguendo sulla strada giusta". (Ansa)
Da Forza Nuova Marche riceviamo e pubblichiamo:
Dopo l’ignobile articolo pubblicato il 5 aprile sulla testata online “Internazionale”, a firma di Annalisa Camilli, dal titolo ”I fantasmi di Macerata due mesi dopo l’attentato razzista”, insorge la coordinatrice locale del movimento nazionalista Forza Nuova, Martina Borra, che chiede l’intervento dell’Ordine dei Giornalisti.
“Si tratta di un articolo vergognoso, sovvertitore e privo di fondamenti oggettivi – attacca Borra – in ogni capoverso, in ogni riga e in ogni concetto espresso, traspare l’astio e l’odio della giornalista nei confronti di coloro che non sono allineati al regime che vige a Macerata dove enti, istituzioni, Gus e parte della chiesa, ne sono collusi.
Un articolo che facciamo addirittura fatica a definire tale – continua – più che la stesura di una notizia, si ha l’impressione di leggere un dispaccio di Autonomia Operaia. Non si può leggere che Macerata era una città tranquilla ma ‘poi è arrivato il fantasma di Pamela Mastropietro a turbare le notti della provincia’, quasi fosse colpa della povera ragazza trucidata barbaramente dopo essere stata violentata da un gruppo di nordafricani, se oggi nel capoluogo marchigiano vige una sorta di coprifuoco. Nemmeno una parola sulla lunga serie di reati e di violenze che continuano ad essere perpetrate in una città ormai preda di spacciatori, stupratori e delinquenza di ogni ordine e grado. Nemmeno un accenno alle condizioni disumane in cui si trova oggi l’Hotel House, diventato una bomba ad orologeria a causa dell’altissima concentrazione di clandestini affiliati alla pericolosissima Mafia nigeriana”
“Difesa incondizionata del Gus e del suo presidente Bernabucci, dipinto dalla Camilli come un moderno San Francesco impegnato solo ed esclusivamente nell’aiutare il prossimo – afferma Borra – ignorando totalmente il business milionario che gli frutta questa moderna ed efferata tratta degli schiavi 2.0, messa in atto sulle spalle dei maceratesi. Arrivare a dire che ‘i ragazzi e le ragazze che chiedono qualche spicciolo davanti al supermercato danno fastidio’, sovvertendo volontariamente la realtà, che è quella che vede quotidianamente continue molestie da parte dei nigeriani che si piazzano nei parcheggi dei supermercati, importunando chiunque si trovano di fronte e costringendoli il più delle volte a farsi dare dei soldi, attraverso intimidazioni e minacce – spiega esterrefatta la forzanovista – Si tratta di una situazione che non può continuare e alla quale si deve assolutamente mettere un freno prima che se ne perda il controllo”.
“Per queste ragioni chiediamo l’intervento delle autorità preposte e dell’Ordine dei Giornalisti, perché riteniamo che la suddetta giornalista possa sì scrivere – conclude Borra – ma solo sui muri di qualche centro sociale, dove sicuramente si sentirà maggiormente a suo agio”.
Lunedì 30 aprile, a partire dalle 20, torna a riunirsi il consiglio comunale di San Severino Marche. La seduta che si terrà presso l’ex sala udienze del Giudice di Pace in via Cesare Battisti 1, prevede comunicazioni del sindaco, l’approvazione del rendiconto di esercizio 2017, variazioni al bilancio di previsione 2018-2020, approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2016.
Nel corso della seduta saranno discusse anche due mozioni presentate dal consigliere Mauro Bompadre, avente ad oggetto la richiesta di ritiro della proposta di Legge regionale n. 145/17, e dai consiglieri Massimo Panicari e Gabriela Lampa, riguardante la richiesta di potenziamento delle forze dell’ordine allo scopo di incrementare i livelli di sicurezza del territorio.
Da Deborah Pantana, consigliere comunale di Forza Italia a Macerata, riceviamo
Purtroppo ancora una volta il Sindaco di Macerata si è dimostrato inadeguato a svolgere il suo ruolo. Per completezza di informazione appare necessario specificare che la sottoscritta venerdì mattina ha chiamato personalmente la segretaria del Sindaco per informare che il gruppo di Forza Italia insieme all’on. Mussolini avrebbero voluto un colloquio con lui e l’assessore Monteverde, incontro che inizialmente non ci è stato negato, tanto che all’orario stabilito ci siamo recati tutti insieme presso l’ufficio del Sindaco.
A quel punto inspiegabilmente ci ha negato l’ingresso adducendo come motivazione che gli era stato chiesto un incontro privato , dichiarazione falsa come suo modo di fare. A quel punto l’on. Mussolini è stata costretta a dover parlare pubblicamente, tra l’altro non avevamo nulla da nascondere, e Carancini ha iniziato ad urlare dicendo che Alessandra Mussolini si doveva vergognare, sinceramente non so di cosa si dovesse vergognare, visto che ha semplicemente chiesto le scuse nei confronti della sua famiglia.
Poi come suo solito Carancini non ha dato una spiegazione logica circa i fatti che sono avvenuti a Macerata il 25 aprile, tanto da nascondersi davvero dietro un dito, il Sindaco ha affermato che condannava l’evento quando invece stava nel programma della manifestazione, che per buona parte era pubblicata sul sito del Comune. Poi vantarsi di festeggiare il 25 aprile con un pranzo offerto agli immigrati non mi sembra tanto consono con la festa della Liberazione, un valore riconosciuto ed assoluto per tutti.
Inoltre, per verità di informazione, nel manifesto apparso in tutte le locandine comunali si parlava anche del pranzo con gli immigrati, della musica a Piazza Mazzini, come da programma riportato, appunto, sul sito del Comune di Macerata, quindi di questo “Fantoccio” o come vogliamo chiamarlo, il Sindaco ne era ampiamente a conoscenza. Quindi si vergogni lui di come ha fatto celebrare nella nostra città il 25 aprile, la gente è stanca di lui e a gran voce sta chiedendo le sue dimissioni. Inutile che continui a far finta di nulla: la città non vuole nè lui e nè gli immigrati che circolano ancora.
Dal gruppo consiliare "Un nuovo germoglio" di Morrovalle riceviamo
Nei giorni scorsi dopo le proteste della cittadinanza per i casi di degrado e microcriminalità a seguito della presenza di famiglie Rom a Morrovalle, il Sindaco e la sua Maggioranza hanno chiesto d'urgenza al Prefetto di Macerata di convocare il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Tutto qua? Se è giusto richiedere ai competenti organi una maggiore attenzione al problema, che genera sempre allarme e disorientamento tra la cittadinanza, è anche vero che il sindaco a quel tavolo che ha richiesto, è bene che ci arrivi ben preparato dopo aver fatto quanto gli spetta. In primis, se fosse confermata la notizia che le famiglie in questione provengano da Civitanova, dovrebbe farsi sentire in maniera vibrante con il sindaco di quella città, che per risolvere appunto il problema della presenza dei Rom che aveva promesso di debellare da Civitanova, non può cavarsela spostandolo di 10 km più in là dai suoi confini. Inoltre, essendo a capo dell'Amministrazione che da circa un anno ha arruolato a Tempo Pieno la Responsabile della Polizia Municipale (per anni part time con Monte San Giusto), è opportuno che le si chieda di dedicare sempre più tempo a controllare il territorio, soprattutto quei pochi presidi dove i Rom possano creare fastidi, insicurezza e degrado, anziché attendere per ore dietro un autovelox in cerca di far cassa sulle spalle dei poveri concittadini già oltremodo spremuti di tasse.
Nicola Porro, conduttore di Matrix e volto noto del giornalismo televisivo e non solo, non le manda a dire e dedica il suo approfondimento del giorno ai fatti di Macerata del 25 aprile.
"Centri sociali e sedicenti antifascisiti - scrive nella premessa al suo videoeditoriale -non hanno trovato di meglio che inventarsi un gioco nel quale prendere a bastonate un fantoccio raffigurante Mussolini, appeso a testa in giù. Con tanto di caramelle e dolciumi per i bambini che sono riusciti a rompere la testa al Benito in cartapesta. Alla faccia della tolleranza e della non-violenza di cui si fanno portavoci".
Opposizione compatta a Macerata nel chiedere all'amministrazione comunale chiarimenti su quanto accaduto il 25 aprile in piazza Cesare Battisti. I consiglieri Riccardo Sacchi, Andrea Marchiori, Deborah Pantana, Francesco Luciani, Paolo Renna, Anna Menghi, Maurizio Mosca e Gabriele Mincio hanno presentato una interpellanza.
"Lo scorso 25 aprile, nell’ambito delle manifestazioni per l’anniversario della Liberazione; svoltesi in città, Macerata è stata riportata alla ribalta nazionale, e non certo in positivo" si legge nel documento. "La messinscena in questione si è tenuta in Piazza Cesare Battisti ed è consistita nell’appendere a testa in giù dei grossi fantocci, di cui uno con le sembianze di Benito Mussolini, al quale si dovevano dare bastonate alla testa in cartapesta per poter ottenere in premio caramelle.
La scena è stata ancor ancor più inquietante poiché, nella macabra, raccapricciante rivisitazione dei fatti avvenuti più di 70 anni fa a Piazzale Loreto, sono stati coinvolti e utilizzati anche bambini inconsapevoli e incitati ad usare violenza; i predetti, indegni “spettacoli”, tenutisi nel cuore della città, sono durati per parecchio tempo; si sono di fatto “appaltate” le manifestazioni del 25 aprile a varie associazioni (tra cui gus, refugee welcome, spiazzati, officina universitaria, pistacoppi antifascisti, collettivo antifa, ecc.); i fatti sopra descritti si sono sostanziati in un incitamento all’odio e alla violenza propinato anche e soprattutto alle nuove generazioni".
I consiglieri domandano quindi all'amministrazione: "chi ha rilasciato l’autorizzazione a svolgere tali manifestazioni in Piazza Cesare Battisti e, in particolare, a issare un palo alto più di 3 metri a mò di forca sulla pubblica piazza; se si è verificato o meno un omesso controllo o vigilanza, visto anche che la messinscena è durata per parecchio tempo; se le predette associazioni, organizzatirici degli eventi in questione, hanno fornito un programma più o meno dettagliato delle iniziative; se si ravvisano o meno estremi di reati e, in caso affermativo, se si reputi opportuno procedere formalmente alla loro denuncia da parte dell’Ente; a quanto ammontano i contributi erogati dall’Ente nel 2017 e nel 2018 in favore delle singole associazioni organizzatrici delle manifestazioni del 25 aprile 2018; alla luce dell’innegabile e gravissimo danno di immagine arrecato a Macerata dai fatti di cui in premessa, se non si reputi opportuno revocare eventuali erogazioni a titolo di contributo o per altra causa a favore delle predette associazioni; se non si reputi opportuno chiedere l’intervento del garante per l’infanzia e l’adolescenza delle Marche".
"Ho letto di tutto riguardo quello che è successo a Visso" - Comincia così lo sfogo del sindaco di Visso, senatore Giuliano Pazzaglini, sulla doppia celebrazione del 25 Aprile nel suo comune (leggi qui).
Uno sfogo che il primo cittadino e neoparlamentare ha affidato a Facebook: "Ricostruzioni false di quanto accaduto, accuse, interpretazioni lontane dalla verità da parte di chi deve dire/scrivere qualcosa per forza come missione di vita. La cosa che mi ha colpito di più però è stata l’arroganza del PD, dimostrata dalle dichiarazioni di diversi suoi rappresentati.
Per questi 'signori' la manifestazione ufficiale della celebrazione era quella dell’Anpi, mentre la 'abusiva' sarebbe stata quella organizzata dal comune, a casa propria! Se possibile, sono ancora più convinto della legittimità della mia scelta".
Accordo tra tutte le associazioni di categoria per la nascita della Camera di Commercio unica delle Marche, che secondo le previsioni sarà operativa entro la fine dell'anno. Il presidente designato sarà Gino Sabatini, attuale presidente Cna Marche ed espressione degli artigiani.
Il vice presidente sarà Salvatore Giordano, attuale direttore di Confindustria Marche Nord ed espressione del mondo industriale. L'ufficializzazione oggi al Parlamentino della Camera di Commercio ad Ancona alla presenza di tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria dell'industria, artigianato, agricoltura e commercio. Il decreto di nomina dei vertici del nuovo organismo, una volta ricevuti i nomi dalle associazioni spetterà alla Regione Marche. "La Camera unica regionale fa compiere un salto in avanti a tutto il sistema delle imprese e all'economia delle Marche" ha detto Sabatini. Quella marchigiana sarà la quinta Camera di Commercio più grande d'Italia.
(Fonte Ansa)
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui.
"Ben vengano i comitati, perché il confronto e la vicinanza sono l’unico vero modo per capire le dinamiche in cui è costretto a muoversi chi è chiamato a prendere decisioni.
La nascita del Comitato Centro Storico costituisce, per me e per l’amministrazione comunale, una occasione di confronto per la quale sento di ringraziare il neo presidente, Francesco Nobili, e gli altri che hanno contribuito a fondare questo nuovo sodalizio. Sono convinto, infatti, che vedere le cose da fuori porti inevitabilmente alla maturazione di impressioni e giudizi che mai tengono conto delle effettive difficoltà che segnano i percorsi di una amministrazione comunale. Oggi, lavorando a stretto contatto, ci si potrà rendere conto di quanto e come certe decisioni o certe “non decisioni” siano obbligate.
Ne sanno qualcosa gli amici del Comitato di Montagnano, con i quali dopo un’iniziale diversità di vedute, abbiamo avviato una collaborazione che ci ha portati a prendere decisioni importanti e migliorative per la nostra Camerino (grazie anche alla disponibilità della Parrocchia di San Venanzio) e insieme alla quale da giorni stiamo lavorando fianco a fianco per rendere più accogliente l’area verde del quartiere. A tal proposito desidero ringraziarli per la disponibilità al dialogo e al confronto, mai fatto mancare quando le posizioni di partenza erano differenti, e consolidata poi nello spirito di collaborazione. Un ringraziamento che desidero quindi estendere al neonato Comitato per il Centro Storico e a tutti quei sodalizi, nati prima e dopo il sisma, che intendono lavorare per il futuro di questa nostra città".
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del Presidente dell’Asp Paolo Ricci.
"In relazione alle polemiche apparse sulla stampa e sui social nei giorni scorsi, relativamente alla partecipazione della moglie dell’attuale Sindaco di Civitanova Marche al concorso per collaboratore amministrativo indetto dalla Paolo Ricci Servizi srl (società controllata dell’Asp Paolo Ricci), si ritiene opportuno, a tutela dell’Azienda e dei suoi lavoratori, precisare che sono fondate sul nulla.
Partendo dall’assunto che ogni cittadino, purché in possesso dei requisiti, è legittimato a presentare domanda di partecipazione ad una selezione pubblica, di conseguenza l’Azienda non è tenuta a entrare nel merito dell’accoglimento o meno della stessa, in assenza di specifico regolamento o legge che lo vieti.
Sul fatto sono state dette non solo cose gravi e imprecise, ma anche false.
I verbali relativi al Consiglio con cui si è deciso di autorizzare la Controllata ad effettuare la selezione sono conformi a quanto è stato deliberato, così come i criteri di nomina dei componenti la commissione di selezione sono corrispondenti agli indirizzi dati dal consiglio. Falso è sostenere che le nomine dei componenti della commissione siano anteriori alla delibera dell’Asp.
Il tutto è stato effettuato nel rispetto del principio di separazione tra attività di indirizzo e di gestione vigente nella Pubblica Amministrazione da anni.
Riguardo l’affermazione che il Decreto Legislativo 175/2016 inibirebbe le assunzioni si informa che per tale argomento è stata interpellata la Regione già dal 2017 e che comunque la norma non impedisce la possibilità di fare graduatorie per assumere a tempo determinato. Dal momento che non vi sono elenchi di personale in mobilità, dopo il 30.06.2018 sarà possibile assumere a tempo indeterminato.
Per chiarezza, il Paolo Ricci riceve la nomina dei suoi consiglieri dal Comune, il quale non ha alcuna competenza sulle assunzioni dei dipendenti che in totale, tra Asp e Paolo Ricci Servizi srl, sono 147 e non 358 come apparso sulla stampa.
Gli attacchi volti a ledere la reputazione del Paolo Ricci, Ente impegnato da anni con professionalità sul territorio nel settore sanitario, sociale ed educativo, non saranno d’impedimento allo sviluppo delle attività in corso e a quelle future.
E’ stata data un’immagine dell’Ente che non corrisponde assolutamente alla realtà, ledendo la credibilità e la professionalità di chi vi opera. Il mio obiettivo sostiene il Presidente Basile, è quello di tutelare l’Azienda che presiedo.
L’Asp a seguito delle dimissioni del Consigliere, dimessasi in contrasto con la maggioranza dell’organo amministrativo del Paolo Ricci.
Per ragioni incomprensibili si è aperta una polemica su questa vicenda portando alle dimissioni di un Consigliere del Paolo Ricci nominato dalla maggioranza politica del Comune di Civitanova. Si chiede quindi al Consiglio Comunale la nomina al più presto di una figura in sostituzione".
Durissimo il senatore Mario Morgoni del Partito Democratico sui fatti di Macerata del 25 aprile.
"Prendo le distanze da questa demenziale messa in scena che ridicolizza le ragioni storiche del 25 Aprile e della Resistenza. Piazzale Loreto è stato un passaggio che ha segnato in maniera tragica la storia del nostro Paese: messo su questo piano ridicolo fa vergognare.
Sono pagliacciate inutili e controproducenti: così si fa solo del male alle ragioni vere e profonde dell'antifascismo".
Dopo i terrificanti fatti accaduti negli ultimi mesi nella città marchigiana, il movimento nazionalista Forza Nuova torna a chiedere un confronto pubblico con il presidente del Gruppo Umana Solidarietà, Paolo Bernabucci.
“Lo avevamo già chiesto a Benrabucci qualche mese fa e ci aveva dato la sua disponibilità – afferma il dirigente nazionale e coordinatore regionale delle Marche, Giuseppe Zito – ma, come immaginavamo, il tutto è andato, volutamente, nel dimenticatoio”.
“Quello che è successo a Macerata non può però essere dimenticato e la questione deve assolutamente essere risolta – continua Zito – la misura è ormai colma e sono i maceratese stessi a chiedere il nostro intervento"
"Quello dell'immigrazione business è un tema caldo che, soprattutto dopo l'omicidio di Pamela, sta preoccupando e non poco i residenti della zona, e noi siamo sempre più decisi a scendere in piazza per rimanere al loro fianco - spiega ancora il dirigente forzanovista - Per queste ragioni chiediamo ancora una volta a Bernabucci di accettare il nostro invito ad un confrobto pubblico. Noi la faccia l'abbiamo sempre messa e continuerremo a farlo".
"Non possiamo accettare che la delinquenza legata a questa immigrazione incontrollata continui a pesare sulla popolazione. Fissi lui data e luogo del confronto - conclude Zito - la nostra presenza è garantita!"
"Non si può trasformare la festa della Liberazione in festa della punizione".
Queste le parole con le quali la lista civica la città di tutti prende le distanze dagli organizzatori della manifestazione che hanno utilizzato pupazzi appesi di cattivo gusto, lanciando un messaggio decisamente violento, per celebrare il 25 aprile.
"Chiediamo inoltre - continuano - all'amministrazione di verificare le autorizzazioni, quanto autorizzato ed eventualmente sanzionare eventuali violazioni".
Sarà a Macerata venerdì mattina alle 11 l'on. Alessandra Mussolini. Una visita certamente non casuale quella dell'europarlamentare e legata a quanto successo il 25 aprile in piazza Cesare Battisti.
L'arrivo della Mussolini è stato confermato da fonti ufficiali.
Da Deborah Pantana, consigliere comunale di Macerata, riceviamo
Nel 2015 sono stata la sfidante di Carancini ed ho perso al ballottaggio ma non per questo mi sono tirata indietro nel continuare a difendere la mia città, soprattutto ora in questo momento difficile e di decadimento morale e sociale.
Chiedo con forza al Questore di Macerata e al Prefetto di Macerata di prendere dei provvedimenti seri nei confronti di chi ieri ha messo quel “Fantoccio” in Piazza Cesare Battisti. Un comportamento immorale e diseducativo per tutti ma soprattutto per i bambini che erano presenti. Ma nessuno ha cercato nel momento in cui veniva installato questo pupazzo di impedirlo? Non c’era qualcuno che vigilava? Dalle foto riportate dalla stampa sembra di vedere quei filmati dell’ISIS dove istigano i bambini alla violenza.
Non si possono più tollerare gesti o manifestazioni di questo tipo.Al riguardo ho già informato l’on. Alessandra Mussolini ed ho chiesto ai nostri Parlamentari di presentare al più presto un’interrogazione per il gesto messo in atto ieri a Macerata.Il Sindaco non si sta rendendo conto di quanto sta accadendo nella nostra città e continua a patrocinare iniziative che vanno contro il decoro pubblico e il buon vivere che un tempo caratterizzavano Macerata. Se ha deciso di non dimettersi almeno rinsavisca e cerchi di fare il Sindaco, noi maceratesi non vogliamo più subire tutto questo degrado.
Dall'on. Mario Morgoni (Pd) riceviamo
Ritengo sorprendente il comportamento del Sindaco Pazzaglini che organizza una sorta di contromanifestazione in occasione del 25 Aprile mettendo particolare enfasi nella celebrazione delle vittime della Liberazione. Pazzaglini, oggi rappresentante in Parlamento del popolo italiano pretenderebbe di cancellare un pezzo di storia del nostro Paese e addirittura emette sentenze di condanna contro le forze che si sono battute per restituire all’ Italia la libertà e la democrazia permettendogli di sedere nel seggio al parlamento che oggi occupa.
Vorrei ricordare a Pazzaglini che prima di pronunciare anatemi contro i valori fondanti delle nostre istituzioni avrebbe molto da riflettere sul fatto che lui è stato eletto nelle liste che hanno generosamente ospitato Luca Traini, un concittadino che ha ferito e umiliato non solo le persone colpite ma il senso di civiltà e di umanità patrimonio della storia e della vita delle nostre comunità.
In conclusione esprimo la mia solidarietà ai Sindaci del territorio e all’ Anpi che sono stati oggetto di un comportamento ingiustificabile e inqualificabile che non avrebbero dovuto subire e che sarebbe stato giusto impedire.
Scontro istituzionale, dopo la celebrazione del 25 Aprile questa mattina a Visso. Posizioni diverse, dopo che il sindaco di Visso e senatore della Lega Giuliano Pazzaglini aveva scelto di ricordare tutte le vittime in una sorta di manifestazione parallela a quella provinciale, scatenando la reazione in primo luogo del sindaco di Macerata Romano Carancini.
Durissimo Pazzaglini al termine della manifestazione: "Ora capisco perché Macerata è diventata lo zimbello d’Italia. Posso solo dire una cosa al “collega” Carancini. Se non sai informati, se non ti sei informato taci. Altrimenti parli a sproposito.
Riguardo il conflitto istituzionale è evidente che se c’è è quello creato da lui, che probabilmente non ha capito che è “solo” il pessimo Sindaco di Macerata, non quello di tutto il resto della provincia. Nessuno è stato fatto spostare, nel pieno rispetto delle idee di tutti ho autorizzato la loro manifestazione indicando dove poterla realizzare, località in cui loro avevano previsto la deposizione della corona". Di seguito il testo integrale del discorso letto questa mattina da Pazzaglini:
Siamo qui oggi per la celebrazione del 25 aprile, festa della liberazione, in una veste insolita, nuova, ma a mio avviso per certi versi tardiva, visto che si prefigge lo scopo non di celebrare il risultato ottenuto, non i vincitori, ma commemorare le troppe vittime innocenti che anche la liberazione ha causato.Vittime civili delle ritorsioni, delle violenze, che hanno sofferto per la brutalità di tutti gli eserciti, quello di occupazione, quello di liberazione, quello irregolare della resistenza.In questo momento solenne dichiaro la mia vicinanza alle comunità di quella gran parte del territorio nazionale che hanno subito gli orrori della violenza su giovani, adulti, anziani di entrambi i sessi ad opera delle truppe marocchine a servizio dei francesi e di tutti gli altri criminali, anche italiani, lasciati liberi di agire. Decine di migliaia di persone che hanno subito violenze sessuali e fisiche. Migliaia di morti a causa diretta delle violenze, o successivamente come conseguenza indiretta delle stesse. Famiglie distrutte, persone demolite nel corpo o nello spirito da carnefici che non riesco e non riuscirò mai a chiamare liberatori.Vittime innocenti, spesso a seguito di processi sommari, uccise per interesse o semplicemente per presunta militanza, sono loro che meritano di essere ricordate e che dovrebbero impegnare tutte le istituzioni a riconoscere gli errori del passato al fine di evitare che tali orrori possano essere commessi di nuovo. Eppure nessun tribunale, nazionale o internazionale, si è pronunciato al riguardo.Nessun crimine di guerra è stato addebitato a chicchessia.Nessun accenno a tali vicende in nessun libro di storia.Nessuna giustizia è mai stata fatta per queste vittime innocenti.Lo scrittore Norman Lewis, all'epoca ufficiale britannico sul fronte di Montecassino, narrò gli eventi:« Tutte le donne di Patrica, Pofi, Isoletta, Supino, e Morolo sono state violentate... A Lenola il 21 maggio hanno stuprato cinquanta donne, e siccome non ce n'erano abbastanza per tutti hanno violentato anche i bambini e i vecchi. I Marocchini di solito aggrediscono le donne in due - uno ha un rapporto normale, mentre l'altro la sodomizza. » Riporto una testimonianza di un altro fatto documentato:Un contadino di Cardito trova Lorenzo seminudo, ricoperto di sangue, abbandonato in un viottolodi campagna, non lontano dal campo dei marocchini.Lo porta in Ospedale.Il referto riporta: stato di choc, ferite lacero contuse sul viso, sulle gambe e sulla schiena,lacerazioni nella zona anale da penetrazioni multiple, lacerazioni delle corde vocali da penetrazione orale, i denti completamente rotti per evitare morsi difensivi .Da quel giorno Lorenzo non disse più una parolaBasta omertà, basta ipocrisia.Oggi qui si vogliono ricordare Lorenzo e tutte le altre vittime innocenti. Non sarà un corona deposta in loro memoria a fargli giustizia, ma provare a porre fine all’ingiustizia della loro soppressione, sia fisica che come memoria storica, è possibile e questo è un primo piccolo passo in quella direzione.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da Stefano Mei (M5S Civitanova)
“Il sindaco che da molto tempo è consapevole di aver nominato una giunta illegittima continua ad ignorare le più elementari regole di legge. Dopo non aver rispettato il termine di 120 giorni si era autoconcesso una proroga di 60gg e poi con prot 24355 del 23/04/2018 si autoproroga di altri 15 giorni.
Si può ancora dare fiducia ad un sindaco che promette e non mantiene? Aveva promesso che avrebbe rinunciato alla prescrizione slla vicenda Civita Park e poi non l'ha fatto. Quando era in opposizione voleva restringere i gradi di parentela nelle nomine, ma da sindaco non l'ha fatto. Ed abbiamo fratelli e figli di consiglieri nei cda delle partecipate i cui posti sono stati aumentati al massimo possibile. Ha indetto un concorso che doveva essere per titoli e competenze per la sua collaboratrice, ma sappiamo poi chi ha vinto. Dopo tutto questo credeteste a chi dichiara che non sapeva che la moglie partecipava ad un concorso di una partecipata del comune? La moglie non ha vinto, ma è un concorso la cui graduatoria potrebbe essere utilizzata in futuro per altre assunzioni. La serietà si misura quando alle parole seguono i fatti”.