Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da Stefano Mei (M5S Civitanova)
“Il sindaco che da molto tempo è consapevole di aver nominato una giunta illegittima continua ad ignorare le più elementari regole di legge. Dopo non aver rispettato il termine di 120 giorni si era autoconcesso una proroga di 60gg e poi con prot 24355 del 23/04/2018 si autoproroga di altri 15 giorni.
Si può ancora dare fiducia ad un sindaco che promette e non mantiene? Aveva promesso che avrebbe rinunciato alla prescrizione slla vicenda Civita Park e poi non l'ha fatto. Quando era in opposizione voleva restringere i gradi di parentela nelle nomine, ma da sindaco non l'ha fatto. Ed abbiamo fratelli e figli di consiglieri nei cda delle partecipate i cui posti sono stati aumentati al massimo possibile. Ha indetto un concorso che doveva essere per titoli e competenze per la sua collaboratrice, ma sappiamo poi chi ha vinto. Dopo tutto questo credeteste a chi dichiara che non sapeva che la moglie partecipava ad un concorso di una partecipata del comune? La moglie non ha vinto, ma è un concorso la cui graduatoria potrebbe essere utilizzata in futuro per altre assunzioni. La serietà si misura quando alle parole seguono i fatti”.
Busta paga pesante e adempimenti fiscali nelle aree colpite dal sisma 2016: il governo deve allungare i tempi di avvio e la durata del rimborso dei tributi sospesi. È la sintesi dell’interrogazione presentata dai deputati e senatori della Lega che rappresentano i terremotati di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio.
“È obbligatorio e indispensabile per la rinascita del territorio” – per i firmatari leghisti - prorogare l’attuale scadenza del 31 maggio per il rimborso della busta paga pesante così come ogni altro termine di sospensione di adempimenti fiscali come accertamenti e cartelle esattoriali.
“Stiamo lavorando perché si riconosca che c’è un’emergenza e che va trattata come tale anche sotto il profilo fiscale - sottolineano come primi firmatari il senatore Paolo Arrigoni e l’onorevole Tullio Patassini – È essenziale che cittadini e imprese di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio comincino a rimborsare i tributi non prima del 2019 e lo facciano con una rateizzazione sostenibile”.
Una richiesta suffragata da almeno un precedente: per il sisma del 2009 la normativa aveva previsto un numero superiore di rate per il rientro ed una riduzione dell’ammontare al 40% del non versato. Sono numeri che evidenziano una disparità di trattamento inaccettabile con quanto previsto per il sisma del 2016.
Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio perché dovrebbero versare i tributi sospesi per l’intero ammontare e pure in 24 mesi anziché in 120?
“Lo stallo imposto da una ricostruzione iper-burocratizzata e le ulteriori scosse sismiche hanno già stressato abbastanza questo territorio - proseguono i parlamentari leghisti – Uno stress insopportabile a cui ora si aggiunge lo sconcerto di essere considerati cittadini di serie B.”
Il governo deve intervenire urgentemente almeno con provvedimenti analoghi a quelli adottati per il 2009. In caso contrario dal 31 maggio prossimo i terremotati di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio si troveranno a fronteggiare in un sol colpo non solo una doppia tassazione (corrente e arretrata), ma anche una quantità di adempimenti fiscali che paralizzerebbero il già difficile ritorno alla normalità produttiva e di vita.
La convocazione di un Tavolo congiunto tra istituzioni, sindacati, associazioni di categoria e autorità di controllo per acquisire un quadro complessivo sulla contraffazione, l’istituzione di un Osservatorio regionale ad hoc e la promozione di azioni concrete e mirate alla tutela del made In e al contrasto del fenomeno in questione.
Questo quanto abbiamo chiesto, con una mozione, al Consiglio regionale per contrastare la contraffazione e il falso subìti dai marchi marchigiani e, più in generale, italiani, e contestualmente limitare l’eccessiva penetrazione di prodotti esteri sul mercato regionale. Chiediamo azioni a tutela dell’economia, dell’imprenditoria e dell’artigianato locali. Fino ad oggi, infatti, si è fatto poco o niente per tutelare la produzione e l’eccellenza dei nostri marchi.
E i reiterati appelli delle categorie produttive e delle associazioni di categoria sono caduti nel vuoto. Ciò a fronte di dati allarmanti come quello che vede l’Italia come lo stato europeo maggiormente interessato dal fenomeno del falso e della contraffazione, con i settori dell’abbigliamento e degli accessori tra i più colpiti e con notevoli ripercussioni sull’occupazione. La proliferazione della contraffazione, al contempo, è un chiaro segnale che il nostro Made In vanta ancora notevole appeal sui mercati internazionali. Dunque si agisca senza indugio per tutelare, e al contempo, valorizzare i nostri brand e per monitorare costantemente il fenomeno del falso e della contraffazione, con le “vittime” spesso all’oscuro di tutto, come avvenuto nel recente caso di un’azienda di calzature di Montegranaro informata di una contraffazione da una cliente.
Riceviamo e pubblichiamo dall'ufficio stampa del presidente della Provincia di Macerata:
“Non mi soffermo sulle questioni di forma del tutto secondarie sulla inammissibilità della richiesta di convocazione del Consiglio Provinciale proveniente da un singolo componente.
Mi preme invece sottolineare che, quando ci si è trovati ad affrontare le problematiche del terremoto che sono di una gravità tale da coinvolgere direttamente e personalmente tutti noi a prescindere dai singoli ruoli fin dal primo momento, a ciascuno è sempre stato consentito di dare il proprio contributo con la massima libertà di iniziativa.
Il Consiglio Provinciale, in ogni seduta, nell'ambito delle proprie competenze, ha sempre esaminato tutte le questioni collegate al sisma ed assicura che continuerà a farlo lasciando il massimo spazio di intervento ad ogni consigliere.
I problemi connessi al terremoto sono stati affrontati e si continuerà a sviscerarli anche negli incontri preconsiliari.
Ricordo infine che a tal proposito avevo già preannunciato nell'ultimo consiglio del 5 aprile scorso la convocazione di un'apposita seduta su tali problematiche a cui sarà invitato il Presidente della Regione Marche”.
Il Consiglio regionale delle Marche ha rinviato in Commissione la pdl n. 145 sulle sperimentazioni gestionali pubblico-privato in sanità. Dopo il voto, il capogruppo della Lega Sandro Zaffiri si è avvicinato ai banchi della Giunta e ha consegnato al presidente Luca Ceriscioli, che è anche assessore alla Sanità, un piccolo tapiro di colore dorato.
"Per la pdl 145 - ha spiegato - e anche per le notizie di questi giorni", cioè i 53 dirigenti sanitari denunciati dalla Guardia di finanza per presunte assunzioni indebite, vicenda per altro risalente alle amministrazioni precedenti rispetto a quella guidata da Ceriscioli, che ha accolto il 'dono' con grande senso dell'umorismo, mettendosi a ridere. Nonostante il rinvio, già annunciato, M5s ha organizzato un presidio con cartelli e striscioni davanti alla Regione, alla presenza dei senatori pentastellati Sergio Romagnoli e Mauro Coltorti. (Ansa)
Il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, ha richiesto con nota ufficiale la convocazione di un Consiglio provinciale esclusivamente dedicate alle tematiche del sisma e della ricostruzione.
La lettera di richiesta è stata inoltra al presidente Antonio Pettinari e a tutti i membri dell’assise nella giornata di ieri. “Pur consapevole – scrive il primo cittadino di Camerino – di agire al di fuori della normativa prevista per la convocazione del Consiglio Provinciale, Le chiedo che venga convocato, nel più breve tempo possibile, un Consiglio Provinciale appositamente dedicato alle problematiche che questo territorio sta affrontando a seguito del terremoto”.
Domenica 22 aprile è iniziata anche a Tolentino, la raccolta firme promossa dal coordinamento regionale Marche e dal gruppo consiglio regionale di Fratelli d'Italia per la salvaguardia della sanità pubblica nei nostri territori.
“La campagna Giù le mani dalla Sanità pubblica e stop chiusura ospedali” è la conferma dell’impegno che ha sempre contraddistinto FDI, sin dalla mobilitazione contro la chiusura dell’Ospedale cittadino, la denuncia delle lunghe liste d’attesa, la bolgia spesso purtroppo sopportata da chi ha la necessità di dover usufruire del pronto soccorso a Macerata in un contesto, l’attuale, dell’emergenza del terremoto.
La sinistra che da troppo tempo, purtroppo, governa le Marche" si legge in una nota del coordinamento tolentinate di Fratelli d'Italia "vorrebbe con la legge 145 dare un altro colpo al servizio pubblico accelerando verso la privatizzazione della sanità .C’è il rischio, qualora il progetto portato avanti dal Partito Democratico venga approvato, che si apra in modo indiscriminato al privato.
La sanità deve restare pubblica e gestita in modo efficiente. Al gazebo, oltre alla presenza di molti militanti, del Consigliere Regionale Leonardi, dal Membro dell’ Assemblea Nazionale Francesco Pio Colosi, dal Coordinatore Cittadino Gianni Barboni, si sono recati a firmare molti cittadini".
La raccolta firme proseguirà a Tolentino tutte le domeniche mattina fino al 13 maggio in Piazza Mauruzi dalle 10 alle 12,30.
Grande è la soddisfazione per il risultato ottenuto nella tornata elettorale delle Rsu nella sanità pubblica dal Nursind, il Sindacato delle Professioni Infermieristiche, sia a livello Nazionale che Regionale. Ad esprimere l'entusiasmo per l’esito del voto, è la segretaria provinciale di Macerata Elisabetta Guglielmi a nome di tutta la squadra Nursind: “Abbiamo aumento di 2 seggi la rappresentatività in Area Vasta 3. Considerando che il sindacato è composto esclusivamente da infermieri e considerando che i voti superano di gran lunga il numero degli iscritti, il risultato conquistato ci inorgoglisce ancora di più. Abbiamo dimostrato di essere l'unica alternativa valida capace di contrastare l’inadeguatezza attuale del mondo sindacale che dovrebbe rispondere con fermezza ai cambiamenti e soprattutto ai disagi che la professione infermieristica subisce.
Il nostro è un progetto sindacale libero da vincoli politici. Siamo sempre accanto ai colleghi e lo facciamo ad ogni livello: dai vertici nazionali con il nostro segretario Andrea Bottega che ci rappresenta pur continuando a lavorare in turno h 24, fino ai rappresentanti locali.Siamo l' alternativa sindacale che a livello nazionale, per coerenza, ha contrastato un contratto indegno per la professione e per il comparto tutto, un contratto che per 60 euro lordi “in più”, ti obbliga al lavoro straordinario, toglie il diritto alla mensa ai turnisti, non ti permette di fare la libera professione, promette falsi riconoscimento della professione infermieristica togliendo soldi ai passaggi di fascia e gli incentivi, senza aumentare il valore delle indennità.”Crescente è la volontà degli infermieri di voler essere coinvolti e diventare protagonisti delle loro battaglie, essere parte attiva di un cambiamento non più rinviabile, sentirsi rappresentati dagli infermieri stessi.
La segretaria Nursind Guglielmi si è detta orgogliosa di poter guidare una squadra che si batterà per il riconoscimento della banca delle ore, delle festività infrasettimanali, contro il demansionamento, per mettere la parola fine all’ annosa vicenda che riguarda la mobilità per i perdenti posto a seguito di chiusure, riorganizzazioni o terremoto. “Il tempo delle attese per loro deve dirsi concluso!”. La Guglielmi ha ringraziato tutti quelli che hanno contribuito all’ottenimento del risultato: dal membro della commissione elettorale agli scrutatori, dai candidati a chi ha gestito il sito e i social. Il grazie più grande la Segretaria l’ha esteso a tutti i colleghi che hanno espresso la loro fiducia a Nursind: “non deluderemo le loro aspettative.”
La notizia dei dirigenti della Regione Marche indagati per le assunzioni irregolari (qui la notizia) ha inevitabilmente scatenato un terremoto a Palazzo Raffaello, sede dell'ente. Tanto che il presidente, Luca Ceriscioli, ha rilasciato dichiarazioni all'Ansa per precisare che i fatti contestati debbono essere attribuiti, eventualmente, al periodo in cui al governo non c'era la sua giunta:
"I fatti non riguardano questa amministrazione perché sono molto antecedenti all'insediamento di questa Giunta avvenuto nel 2015. Tuttavia – prosegue Ceriscioli - abbiamo deciso immediatamente di istituire una commissione di indagine interna per appurare eventuali irregolarità negli atti posti in essere dal 2008 al 2013. La Regione approfondirà ogni aspetto perché laddove fossero confermate le ipotesi accusatorie è evidente che sarebbe stata lesa come ente e si riserva quindi di costituirsi parte civile nell'eventualità in cui dovesse esser promosso giudizio penale".
Dalla segretaria generale Cisl Scuola Marche, Anna Bartolini, riceviamo.
Mentre è ancora in corso lo scrutinio negli Istituti scolastici (85% dei seggi scrutinati) la Cisl Scuola Marche si conferma il primo sindacato regionale della scuola nelle Elezioni RSU 2018.
Un'affermazione netta, con una percentuale di voti a livello regionale che passa dal 35,86% delle elezioni del 2015 al 37,64% del 2018.
Nel dettaglio la Cisl Scuola si aggiudica la maggioranza delle preferenze negli istituti della provincia di Pesaro, dove a scrutinio ormai concluso si rileva una crescita del consenso di oltre 4 punti, con una percentuale di voti del 47,30%. Si profila una sicura affermazione anche nelle province di Ascoli/Fermo e di Macerata nelle quali la Cisl Scuola si conferma prima sindacato, in crescita la provincia di Ancona.
Tra martedì 17 e giovedì 19 aprile si è votato nei 235 istituti scolastici della Regione Marche. Si sono recati ai seggi circa 20.000 lavoratori, il 70% degli addetti.
L’elevata affluenza alle urne è il segno evidente del desiderio di partecipazione dei lavoratori e della forte rappresentatività delle organizzazioni sindacali del settore, in particolare della Cisl. Un richiamo forte nei confronti di chi vorrebbe limitare e ridimensionare il ruolo negoziale del sindacato e l’importanza del confronto con le forze sociali. I risultati delle elezioni premiano la Cisl Scuola e la sua identità di sindacato della proposta, autonomo, pluralista, che fa del confronto e del negoziato il terreno principale della sua azione e riconosce la linea responsabile e riformista della Cisl che si è battuta per il rinnovo del Contratto Nazionale di lavoro bloccato per otto anni.
“Ringraziamo di cuore tutti i lavoratori - dichiara Anna Bartolini Segretaria Generale della Cisl Scuola Marche - che si sono recati ai seggi e tutti quelli che ci hanno dato fiducia. Un ringraziamento particolare ai 737 candidati delle nostre liste, che hanno offerto la loro disponibilità per dare volto e voce alla Cisl Scuola Marche. Questo risultato straordinario ci riempie di orgoglio e di soddisfazione, e ci consegna la grande responsabilità di continuare a lavorare, a partire da domani, per misurarci sulle sfide importanti che ci attendono”.
Di seguito il testo della lettera aperta al sindaco di Camporotondo, professor Emanuele Tondi, a firma di Leo Marucci, consigliere comunale di maggioranza di Camerino
Caro sindaco, io purtroppo la penso diversamente.Credo che non sia questo il momento del buonismo a tutti i costi, anche in una famiglia ci sono momenti di screzio, non siamo alla Mulino Bianco.Mentre un sindaco, congiuntamente alla sua (ex) Unione Montana, cerca di aiutare non solo il territorio che rappresenta, ma tutti gli altri comuni che sono nelle sue stesse condizioni, un altro sindaco mette in bocca di altri parole mai dette. Ecco già questo è un primo fattore discriminante grave.Non riesco più ad essere buono: non possiamo più mettere tutto in un unico calderone, non passato un anno e mezzo e nelle condizioni in cui siamo.
Quando si parla di far tornare le persone nelle proprie case SIAMO TUTTI UGUALI, nessuno vuole fare distinzioni di nessun genere.Quando si parla di AIUTARE TERRITORI TERREMOTATI non siamo tutti uguali!Vantaggi fiscali, aiuti per la socialità e l'economia, lavori pubblici, etc, non possono seguire gli stessi criteri per tutta l'area del cratere. Sarebbe condannare a morte un territorio vastissimo. Se ho gli stessi vantaggi ad investire in un comune appenninico e a Tolentino, spiegatemi chi sceglierà il primo sito al secondo?
Qua non ci sono piazze per ritrovarsi, non si hanno negozi per i commercianti la vita è dura.Si può e si deve lavorare UNITI, ma solo quando avremo la piena consapevolezza e conoscenza gli uni degli altri, senza secondi fini politico elettorali.
Leo Marucci, consigliere comunale Camerino
Da Roberto Paoloni, Responsabile Enti Locali PD Macerata, riceviamo
La recente visita del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nel territorio dell’alto maceratese accompagnato dalla Commissaria Straordinaria Sisma Paola De Micheli, ha suscitato un’ulteriore attenzione alle dinamiche legate alle varie problematiche connesse al territorio del “Cratere”. Alcuni sindaci maggiormente colpiti anche dall’ultima scossa di 4.6, hanno richiesto al Presidente Gentiloni e alla istituzioni presenti a Muccia, una differenziazione all’interno dei Comuni facenti parte del cratere e una riperimetrazione dei confini del cratere stesso.
Come Sindaci e Amministratori del Partito Democratico della provincia di Macerata, recentemente riunitisi, volevamo esprimere una breve considerazione: la nostra posizione sui temi legati al cratere è certamente quella di riconoscere in maniera molto chiara e netta che all’interno di esso vi siano delle divergenze rispetto ai danni subiti ma soprattutto rispetto alle condizioni di vita e di socialità in quei territori che hanno quasi completamente perso la maggioranza degli edifici pubblici e privati con la perdita di numerose attività produttive e commerciali.
Allo stesso modo vogliamo però affermare che i sindaci del PD hanno sempre tenuto una posizione moderata e attenta rispetto al tema dei comuni maggiormente colpiti, infatti anche il secondo piano delle opere pubbliche prevede giustamente maggiori finanziamenti per i comuni più in difficoltà, si è voluto con questo principio rispettare le esigenze specifiche di quei territori dove siamo consapevoli oggi le comunità, se pur assistite, si trovano ad affrontare problematiche complesse.Nel riconoscere sempre le differenze tra i vari comuni abbiamo però voluto affermare con forza un concetto cardine relativo alla ricostruzione e all’emergenza legate alle vicende del terremoto: un cittadino terremotato è uguale in qualsiasi Comune facente parte del cratere e anche fuori se ha subito dei danni ai propri immobili e attività. Comprendiamo le paure dei sindaci maggiormente feriti ma riteniamo che non sia il momento di dividersi poiché questa scelta non ci renderebbe certamente più forti.Tutti i Sindaci senza distinzione politiche hanno lavorato per il bene delle proprie comunità per cercare di ridare dignità, vita e socialità cercando di assistere sempre i propri cittadini.Non è crediamo il momento dei distinguo ma del lavorare insieme per il bene dei nostri territori, non è il momento di escludere ma di affrontare con unità le prossime sfide relative alla ricostruzione.
Riteniamo che sia il tempo di confrontarsi con il nuovo Parlamento e speriamo a breve con il nuovo Governo per risolvere le problematiche che stanno rallentando un processo articolato, viste anche le dimensioni ed il numero dei danni del fenomeno, riconoscendo con molta franchezza che rispetto alla ricostruzione vi sono dei problemi che vanno affrontati e risolti quanto prima.Siamo pronti a discutere con la Regione Marche, l’attuale Governo, il Commissario Straordinario e con tutti quei soggetti che possono con il loro contributo dare un aiuto ad affrontare le varie questioni relative al terremoto a partire dalle lungaggini che stanno impedendo, nonostante le risorse messe a disposizione, di vedere una reale ripartenza, pertanto siamo pronti a discutere seriamente per come snellire le procedure legate alla ricostruzione.Chiediamo quindi che il Sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, utilizzi il ruolo che l’ANCI gli ha affidato ovvero Responsabile Sisma ANCI e convochi con urgenza una riunione tra tutti i Sindaci del Cratere almeno della nostra provincia in modo da discutere assieme quali siano realmente le difficoltà e le eventuali soluzioni per i Comuni maggiormente colpiti. Siamo infatti disponibili a discutere se servano norme speciali per i territori con maggiori danni, ovviamente valutando secondo un metodo valido per l’individuazione di quei paesi senza che qualcuno possa a secondo simpatie o amicizie escludere nessuno. La nostra visione è una visione di unità per evitare guerre tra poveri che non ci darebbero alcun risultato tangibile se non una ulteriore divisione e frammentazione tra i territori.
Nella seduta del 6 aprile, il gruppo di minoranza che ha lasciato l'assise asserendo la mancanza della pubblicazione di alcuni atti sul sito istituzionale e, quindi, la non validità della discussione di tutti gli argomenti riguardanti il Bilancio di codesto Comune”. Pertanto, si legge in un documento presentato proprio in consiglio comunale, la minoranza diffidava dal proseguire la seduta.
Verificato in seduta stante che la delibera in questione è stata pubblicata nel sito istituzionale del Comune dall’8 gennaio 2018 ed è tutt’ora visibile, il sindaco Ornella Formica ha deciso di continuare il Consiglio e la Minoranza ha lasciato comunque la sala consiliare.
“Non è la prima volta che la Minoranza abbandona il Consiglio in cui si approva il Bilancio preventivo (31/07/2014 e 30/04/2016), l'atto più importante per un'amministrazione, o il Rendiconto di gestione. Ogni volta con un'accusa rivolta più all'operato dei dipendenti che per un confronto politico in merito a tematiche e priorità amministrative.
Spesso ha preferito pubblicare sui giornali le presunte "mancanze dell'Ente" e solo dopo comunicarle alla mail del Comune o discuterne nelle sedi opportune. Necessità di un po' di visibilità o difficoltà ad argomentare?” è la replica della maggioranza.
“Questa volta sono stati più corretti nella procedura - aggiungono i consigliere - Sono stati anche ben istruiti perchè per errore del dipendente delegato alla pubblicazione degli atti, l'allegato alla delibera n. 85 non è stato pubblicato per 60 giorni, come prescrive la legge, bensì solo per 15. Comunque sia la delibera che l'allegato sono consultabili dai cittadini nella sezione “Atti e provvedimenti – Delibere”. Per una maggiore facilità di consultazione, l'allegato è stato pubblicato anche all’Albo Pretorio. Non è assolutamente vero che non è stata effettuata nessuna pubblicazione e né che c'è stata volontà intenzionale di nascondere degli atti”.
“Sui giornali e su facebook i tre della Minoranza invitano a verificare di persona la mancata pubblicazione indicando quattro passaggi sbagliati. Un amministratore saggio prima di criticare gli altri deve essere ben informato, soprattutto se vuole spiegare modalità a chi non è pratico. Chi è veterano, come lo sono i due consiglieri di minoranza Seri Andrea e Seri Silvio Giuseppe, sa che nell'area dedicata all'Amministrazione trasparente vengono pubblicati solo gli atti approvati mentre con la delibera n. 85 viene fatta un'adozione e, come riporta il D.M. 1021/2005 a cui loro stessi fanno riferimento, va pubblicata nell'albo pretorio. Perchè allora invitano a cercarla nell'area "Amministrazione trasparente”? La necessità di un po' di visibilità o la strumentalizzazione di un errore di un dipendente per denigrare tutta la Maggioranza? La consigliera di minoranza Norma Pierucci, scrive su Facebook che la colpa è della Giunta perchè il dipendente pubblica quello che gli viene fornito. Come mai le sfugge che nella menzionata delibera è espressamente scritto che l'organo esecutivo dà mandato alla Segreteria di provvedere alla pubblicazione per 60 giorni? Dare intenzionalmente informazioni infondate, genera pessimismo e denigra le Istituzioni. Una cittadina di Colmurano, di conseguenza, scrive sullo stesso social network : "Colmurano, un piccolo paese della Sicilia". Generalizzazioni indebite che non meritano commenti! La Pierucci asserisce inoltre che il Paese “sta scivolando verso il declino”
Il Gruppo di Maggioranza allora “coglie l'opportunità per sottolineare solo pochi aspetti salienti di questa amministrazione. Tutti i cittadini con abitazione inagibile da sisma sono stati faticosamente collocati in abitazioni presso Colmurano o Comuni limitrofi e, nel nostro capoluogo, sono giunti nuovi nuclei familiari. La popolazione scolastica è in crescendo. Negli ultimi quattro anni si sono insediate nuove attività commerciali ed artigianali. Non sono stati variati né tributi né tasse a carico dei cittadini, nonostante l'aumento dei costi di alcuni servizi. La percentuale della raccolta differenziata è buona. Sono stati apportati miglioramenti sia all'area degli insediamenti produttivi che nelle zone residenziali. I servizi sociali sono stati potenziati. Pierucci lamenta ancora che tanti lavori previsti nel Piano delle Opere pubbliche non vengono realizzati. Tutte le opere programmate per cui sono stati ottenuti i finanziamenti richiesti o previste con stanziamento di fondi di bilancio sono state realizzate. Forse quelle a cui lei fa riferimento sono quelle per cui non sono stati ottenuti i finanziamenti richiesti, ma nella tabella della programmazione si evince la fonte dell'eventuale finanziamento ed è obbligo di legge riportare tutto ciò che è in programmazione, indistintamente dalla certezza del finanziamento. Il ruolo di un consigliere di minoranza non è semplice, ma la correttezza dell'informazione è un dovere di chiunque soprattutto se si ricopre un incarico pubblico.
La questione relativa a una possibile divisione in fasce dei Comuni del cratere del terremoto ha aperto una aspra polemica fra i sindaci di Camerino e Tolentino. Gianluca Pasqui e Giuseppe Pezzanesi non se le sono certo mandate a dire e lo scontro è finito anche sul personale.
A fare da "paciere" arriva il sindaco di Camporotondo di Fiastrone, il geologo Emanuele Tondi, che lancia un appello ad entrambi alla distensione.
"Cari Amici Sindaci Gianluca e Peppe e, per conoscenza, cara collega Rosa Piermattei" scrive Tondi "dispiace veramente molto leggere lo scambio di comunicati che vi siete inviati tramite la stampa e i social in questi giorni. Non tanto per l’oggetto del “contendere”, si possono avere idee diverse, ci mancherebbe, ma per i toni utilizzati, che rischiano di precludere ogni futura e quanto mai necessaria collaborazione.
Nei Vostri Comuni c’è l’Università, ci sono gli Ospedali, gli Istituti d’Istruzione superiore, la Contram, le Società di Servizio e tante altre cose VITALI per tutto il NOSTRO territorio. Noi (Piccoli Comuni) guardiamo a Voi con gli stessi occhi con cui i figli guardano i propri genitori.
Vi prego, fermatevi!!!
In questo periodo fare il Sindaco di un Comune come il vostro è veramente difficile, la solidarietà, credetemi, è incondizionata e totale. Ma incontratevi, discutete, e cercate di togliervi quei sassolini dalle scarpe che fanno male e camminare lentamente. Poi convocateci, per discutere insieme su come risolvere i tanti problemi del nostro territorio e delle nostre comunità. Ci sono tante battaglie da fare e opportunità da cogliere… fatelo (facciamolo) insieme;) #insiemeglielafamo".
Torna nel maceratese alla guida dell’Ambito territoriale della provincia di Macerata Carla Sagretti, attuale dirigente dell’Ambito territoriale provinciale di Ascoli Piceno e Fermo.
Laureata in giurisprudenza, dirigente scolastica dal 2000, dal 2010 Sagretti lascia l’IIS “Da Vinci” di Civitanova Marche per ricoprire ininterrottamente fino ad oggi incarichi dirigenziali nell’amministrazione scolastica. È infatti dirigente fino al 2015 dell’Ambito territoriale di Pesaro e Urbino, periodo in cui è anche reggente ad interim dell’ufficio risorse finanziarie della Direzione generale dell’USR Marche e dell’Ambito territoriale di Ascoli Piceno e Fermo.
Dallo stesso anno ottiene la titolarità di quest’ultimo e ora si appresta, dal prossimo lunedì, a ritornare nella sua provincia di origine a capo dell’Ambito territoriale di Macerata.
Confermata invece alla guida dell’Ambito territoriale della provincia di Pesaro e Urbino Marcella Tinazzi.
Laureata in Pedagogia e in Sociologia, vincitrice nel 1993 del concorso per direttrice didattica, Tinazzi è inquadrata dal 2000 nel ruolo di dirigente scolastica nell’ambito del primo ciclo di istruzione. Dal 2004 passa a dirigere le scuole del secondo ciclo: prima il Polo 3 di Fano, poi l’allora Istituto d’Arte “Mengaroni” e il Liceo Classico “Mamiani” di Pesaro.
Dal 2015 ha il primo incarico di direzione dell'Ambito territoriale di Pesaro e Urbino, alla cui guida è stata ora riconfermata.
“Significativa e confortante la risposta dei parlamentari marchigiani che erano stati invitati a trascorrere, per domani, sabato 21 aprile, una giornata nella nostra Camerino” – Così il sindaco Gianluca Pasqui ha annunciato che l’appello inviato nei giorni scorsi a deputati e senatori eletti nelle Marche è stato accolto.
La giornata prevedeva una visita in zona rossa alle ore 9 ed una successiva riunione, alle ore 11, insieme anche agli altri sindaci dell’ex Unione Montana di Camerino
Ad oggi, hanno già comunicato la loro presenza a Camerino per l’incontro di domani la senatrice Donatella Agostinelli, il senatore Giuliano Pazzaglini, l’on. Patrizia Terzoni, l’on. Paolo Giuliodori, l’on. Mario Morgoni, l’on. Francesco Acquaroli e l’on. Rachele Silvestri. Di questi, alcuni hanno fatto sapere che non parteciperanno alla visita alla zona rossa, ma che saranno sicuramente presenti alla riunione prevista per le ore undici. Il senatore Francesco Verducci e l’onorevole Simone Baldelli hanno invece fatto sapere che tenteranno di esserci, ma senza fornirne certezza.
Al via la campagna d'ascolto promossa da “Uniti per Treia”: primo incontro a Santa Maria in Selva il 23 aprile; poi a Treia il 27; Passo di Treia il 4 maggio e, infine, Chiesanuova l'11 maggio. Orario di inizio fissato per le 21.15. Si discuterà delle attività consiliari svolte dal 2014 a oggi e le ragioni della formazione del gruppo d'opposizione dopo l'accordo raggiunto tra i consiglieri Andrea Mozzoni, Gianluca Gagliardini e Francesco Sassaroli: i primi eletti nella lista “MeritiAmo Treia”, mentre Sassaroli - al quale è poi subentrato Michele Palazzesi - tra le fila di “Il futuro nel cuore”.
Al centro degli incontri verrà posto il confronto sulla scuola del futuro dopo il terremoto del 2016. Sarà illustrata la proposta di “Uniti per Treia”, protocollata in Comune l'agosto scorso e già comunicata all'Istituto comprensivo, vantaggiosa dal punto di vista economico (terra agricola) e strategica nell'ottica di un moderno campus scolastico, in un terreno che possa consentire un'eventuale e omogenea espansione, oltre ad abbattere i costi d'acquisto e di gestione, garantendo una pari offerta formativa.
L'obiettivo più urgente è conoscere l'opinione dei treiesi rispetto all'acquisto dell’area “Bell'Amore” proposta dalla Giunta: una superficie, posta in un fosso che presenta dislivelli tra i 10 e i 15 metri, con un'edificazione disgregata di varie strutture incassate tra proprietà private. Tra l'altro, l'area, a destinazione residenziale e del valore complessivo di circa 3 milioni di euro, è legata a un procedimento fallimentare e dovrà essere acquistata con asta pubblica. La spesa preventivata da Capponi, 1 milione di euro, è senza copertura: il finanziamento di circa 9 milioni di euro del Governo non prevede l'acquisto dell'area e il rimborso per l'assicurazione da terremoto ad oggi andrebbe persino decurtato da tale cifra secondo quanto stabilito dalla commissario De Micheli.
“Uniti per Treia” propone la firma di una petizione che, da un lato, boccia l'area “Bell'Amore”, in netto contrasto alla visione di scuola del futuro; e, dall'altro, auspica la valutazione di altre proposte, compresa la propria, con pari serietà e non sbrigativi accantonamenti . Allo stesso tempo, la campagna d'ascolto consentirà finalmente ai treiesi di esprimersi liberamente e di scegliere, numeri alla mano, tra la realizzazione di un polo universale per tutto il territorio; la riqualificazione degli edifici già esistenti; oppure orientarsi verso quanto già preventivato: i poli di Treia e Passo di Treia, con l'unione di tutte le scuole medie nel capoluogo.
Nulla è ancora compromesso visto anche lo stallo del Governo, ma ora spetta ai treiesi far sentire la propria voce, in modo consapevole e senza accontentarsi di una scelta unilaterale che condizionerà il futuro della città per i prossimi 100 anni.
Proseguono a tamburo battente le passeggiate del gruppo Macerata ai Maceratesi, che nella tarda serata di giovedì 19 Aprile ha effettuato un volantinaggio anticriminalità a Piediripa nella zona di via Volturno, lasciando nelle cassette postali dei residenti volantini sulla tragica vicenda di Pamela e contro le attuali politiche, locali e nazionali, in materia di sicurezza e gestione dei flussi migratori.
Che ne sarà del parcheggio meccanizzato di Camerino, quali sono i danni riportati e in quanto tempo se ne potrà ripristinare la funzionalità? Sono solo alcune, in sintesi, delle domande che i rappresentanti di Comunità e Territorio, Fabio Trojani, Marco Fanelli ed Andrea Caprodossi, pongono all'amministrazione comunale di Camerino. Una interrogazione, dunque, per conoscere la situazione della importante struttura a ridosso delle antiche mura dlela città ducale che fino a prima del sisma era adibita a parcheggio in funzione di tutto il centro storico, con tanto di risalita meccanizzata.
Oggi quella struttura é inagibile. Ma anche se i danni si dovessero rivelare di lieve entità e facilmente superabili, é impensabile che quello spazio possa tornare alla sua funzione originaria, visto che il centro storico di Camerino é interamente zona rossa e a nessuno servirebbero, quindi, dei parcheggi. Una consapevolezza che il gruppo di minoranza fa propria, proponendo al sindaco una nuova destinazione per il parcheggio. Una proposta che prevede "la sistemazione immediata del parcheggio con risalita meccanizzata e subito dopo didestinare la struttura integralmente o in parte a deposito di mobili e suppellettili da parte dei cittadini del centro storico, che ne facciano richiesta durante la fase della ricostruzione degli edifici lesionati".
Dal Comitato 30 Ottobre di Tolentino riceviamo
“Soldi, soldi, soldi, Tanti soldi, Beati siano i soldi Benemeriti soldi perché...". Sicuramente il nostro Sindaco se la suona, se la canta e se la balla! Beato lui!
Il suo comunicato è la lamentela di un bambino non invitato ad una festa di compleanno! Peccato però che non stiamo parlando di feste! Parliamo di terremoto, di distruzione di case e della vita di tutte le persone che hanno perso la propria. A quasi due anni dal sisma non è accettabile da parte di un Sindaco di un comune che ha più di 4 mila persone ancora sfollate parlare di costruzione di tensostrutture o ristrutturazione di bocciofile o nuovi campi da tennis (forse vede i suoi amati cittadini fuori forma!).
Abbelliamo il centro storico e beati noi che ancora lo abbiamo! Presenta progetti da casa del Mulino Bianco e vende solo fumo, si, perché quelle case le vedremo a più di quattro anni dal sisma! La zona container sembra ancora una sede di un contingente militare all' estero! Per non parlare che Lei chiede pazienza alle 238 persone che abitano lì da quasi due anni.
La pazienza caro Sindaco è finita. Lei che decanta quanto bene vuole ai suoi cittadini, per non parlare quando si appella ai Santi ed impartisce benedizioni!
Le persone sono stanche, noi siamo stanchi dei suoi continui attacchi sterili vogliamo i fatti, ma non solo quelli suoi, vogliamo le case, le famose case (solo 23!) promesse in consegna a novembre 2017! Confonde le richieste con le provocazioni, avverte addirittura odio e invidia da parte di chi per Lei emette solo sentenze su brillanti risultati...quali?
Proprio vero la legge dello specchio funziona sempre:" ciò che critichi e non ci piace, corrisponde a una parte di te", che non si conosce o che non si accetta.”