La notizia dei dirigenti della Regione Marche indagati per le assunzioni irregolari (qui la notizia) ha inevitabilmente scatenato un terremoto a Palazzo Raffaello, sede dell'ente. Tanto che il presidente, Luca Ceriscioli, ha rilasciato dichiarazioni all'Ansa per precisare che i fatti contestati debbono essere attribuiti, eventualmente, al periodo in cui al governo non c'era la sua giunta:
"I fatti non riguardano questa amministrazione perché sono molto antecedenti all'insediamento di questa Giunta avvenuto nel 2015. Tuttavia – prosegue Ceriscioli - abbiamo deciso immediatamente di istituire una commissione di indagine interna per appurare eventuali irregolarità negli atti posti in essere dal 2008 al 2013. La Regione approfondirà ogni aspetto perché laddove fossero confermate le ipotesi accusatorie è evidente che sarebbe stata lesa come ente e si riserva quindi di costituirsi parte civile nell'eventualità in cui dovesse esser promosso giudizio penale".
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