Aggiornato alle: 21:12 Mercoledì, 8 Ottobre 2025 cielo sereno (MC)
Sport

Dal tennis a Sportmediaset: "I 5 minuti prima della diretta come quelli prima di un match". Chiara Icardi a Overtime

Dal tennis a Sportmediaset: "I 5 minuti prima della diretta come quelli prima di un match". Chiara Icardi a Overtime

“Il primo set l’ho perso al tie-break, ma ho appena fatto il break. Sono 2-1, ma la partita è ancora lunga”. Così Chiara Icardi, giornalista sportiva e volto di Sportmediaset, sintetizza con una metafora perfetta il momento della sua carriera.

Una vita che ha avuto due tempi ben distinti: prima in campo, da tennista con punti WTA, poi davanti alle telecamere, ai microfoni e alle parole, come voce del racconto sportivo italiano.

Per la prima volta ospite di Overtime Festival, Icardi si dice “emozionata e felice di essere qui, in un luogo che ho sempre ammirato da spettatrice. Ho sempre pensato che un giorno mi sarebbe piaciuto arrivare su questo palco, e oggi quel giorno è arrivato”.

L’emozione è doppia: stasera, infatti, sarà lei a intervistare Pablo Trincia, giornalista e podcaster tra i più seguiti in Italia. “Mi sento onorata — racconta —. Trincia ha la capacità rara di catturarti, di farti entrare nel racconto come se fossi parte della storia. Quando parla, diventi personaggio anche tu. Penso che da questa serata imparerò molto, e questo mi rende davvero felice”.

Icardi è una voce nuova, ma già matura, nel panorama della comunicazione sportiva. Dalla conduzione dei telegiornali di Sportmediaset al programma serale della TV ufficiale della Serie A, fino alla radio e al padel, la sua esperienza attraversa linguaggi e formati diversi.
Eppure, il suo approccio resta sempre lo stesso: umano, empatico, profondo. “Per me il racconto sportivo è la capacità di emozionare. Spesso ci concentriamo solo sul risultato, ma la bellezza dello sport è nel percorso. È nel sacrificio, nella tensione, nella sconfitta che costruisce la persona. Anche quando non arrivi alla vittoria, tutto ciò che ti ha portato fin lì merita di essere raccontato”.

Da ex atleta, Icardi conosce bene quel linguaggio del corpo e dell’anima che solo chi ha vissuto lo sport dall’interno può comprendere davvero. “Immedesimarmi in chi scende in campo mi viene naturale. So cosa significa la pressione, la paura, l’adrenalina. Anche se non sono mai arrivata ai livelli dei grandi campioni, certe emozioni sono uguali per tutti, dal numero uno al numero novecento del mondo”.

Dal tennis all’informazione, il passaggio è stato una scelta di libertà. “Ho iniziato a giocare a tre anni — racconta —, mio padre era maestro di tennis. Ho amato lo sport, ma il mio carattere ‘fumantino’ mi ha fatto capire che l’agonismo non era la mia strada. Ho deciso di cambiare vita, di studiare le lingue, di scrivere. È stato il primo grande bivio, e sono felice di averlo preso". 

Oggi, Icardi alterna la serietà della conduzione televisiva alla leggerezza della radio: “La radio è stata una scoperta meravigliosa. Mi diverte, mi fa stare bene. In TV, invece, ritrovo quella tensione buona che mi fa sentire viva: i cinque minuti prima della diretta sono come i cinque minuti prima di un match. L’adrenalina è la stessa".

Nel suo percorso ha incontrato tanti protagonisti della Serie A, dal campo agli spogliatoi: “Ricordo con affetto le interviste a Roberto Donadoni e Ivan Cordoba. Mi hanno trasmesso valori veri, visioni sincere del calcio. Ma anche Marco Giampaolo mi ha colpito tantissimo: una persona profonda, curiosa, appassionata, lontana dall’immagine fredda che a volte si percepisce dall’esterno”. E poi, con un sorriso: “Allegri? Un personaggio che fa bene al nostro mestiere. Una battuta sua può riempire una settimana di trasmissioni!

Quando le chiediamo a che punto della partita sente di essere oggi, la metafora sportiva torna a colorare il discorso: “Immagino una partita al meglio dei cinque set. Il primo l’ho perso al tie-break ma nel secondo ho appena fatto il break. Sono 2-1 e mi sento nel ritmo giusto. La partita è lunga, ma la sto giocando come voglio io”.

Chiara Icardi sarà protagonista questa sera, alle 21, sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata, insieme a Pablo Trincia per una conversazione dal titolo “Girare il mondo per raccontare storie: una scelta di vita”.

Commenti

Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.
Registration Login
Sign in with social account
or
Lost your Password?
Registration Login
Registration
Comuni