Macerata, minoranza all'attacco: "Danno d'immagine per la città. Chiediamo l'intervento del Garante per l'infanzia"
Opposizione compatta a Macerata nel chiedere all'amministrazione comunale chiarimenti su quanto accaduto il 25 aprile in piazza Cesare Battisti. I consiglieri Riccardo Sacchi, Andrea Marchiori, Deborah Pantana, Francesco Luciani, Paolo Renna, Anna Menghi, Maurizio Mosca e Gabriele Mincio hanno presentato una interpellanza.
"Lo scorso 25 aprile, nell’ambito delle manifestazioni per l’anniversario della Liberazione; svoltesi in città, Macerata è stata riportata alla ribalta nazionale, e non certo in positivo" si legge nel documento. "La messinscena in questione si è tenuta in Piazza Cesare Battisti ed è consistita nell’appendere a testa in giù dei grossi fantocci, di cui uno con le sembianze di Benito Mussolini, al quale si dovevano dare bastonate alla testa in cartapesta per poter ottenere in premio caramelle.
La scena è stata ancor ancor più inquietante poiché, nella macabra, raccapricciante rivisitazione dei fatti avvenuti più di 70 anni fa a Piazzale Loreto, sono stati coinvolti e utilizzati anche bambini inconsapevoli e incitati ad usare violenza; i predetti, indegni “spettacoli”, tenutisi nel cuore della città, sono durati per parecchio tempo; si sono di fatto “appaltate” le manifestazioni del 25 aprile a varie associazioni (tra cui gus, refugee welcome, spiazzati, officina universitaria, pistacoppi antifascisti, collettivo antifa, ecc.); i fatti sopra descritti si sono sostanziati in un incitamento all’odio e alla violenza propinato anche e soprattutto alle nuove generazioni".
I consiglieri domandano quindi all'amministrazione: "chi ha rilasciato l’autorizzazione a svolgere tali manifestazioni in Piazza Cesare Battisti e, in particolare, a issare un palo alto più di 3 metri a mò di forca sulla pubblica piazza; se si è verificato o meno un omesso controllo o vigilanza, visto anche che la messinscena è durata per parecchio tempo; se le predette associazioni, organizzatirici degli eventi in questione, hanno fornito un programma più o meno dettagliato delle iniziative; se si ravvisano o meno estremi di reati e, in caso affermativo, se si reputi opportuno procedere formalmente alla loro denuncia da parte dell’Ente; a quanto ammontano i contributi erogati dall’Ente nel 2017 e nel 2018 in favore delle singole associazioni organizzatrici delle manifestazioni del 25 aprile 2018; alla luce dell’innegabile e gravissimo danno di immagine arrecato a Macerata dai fatti di cui in premessa, se non si reputi opportuno revocare eventuali erogazioni a titolo di contributo o per altra causa a favore delle predette associazioni; se non si reputi opportuno chiedere l’intervento del garante per l’infanzia e l’adolescenza delle Marche".
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