“Il Decreto Terremoto che ha avuto l’ok dell’aula del Senato rappresenta il frutto di un grande lavoro di mediazione fatto in commissione speciale da tutte le forze politiche. Con una priorità: allineare proroghe, scadenze e agevolazioni alla data del 31 dicembre e in generale di semplificare il quadro burocratico e normativo, come del resto anche i sindaci del cratere sismico da sempre chiedono. Purtroppo, la ristrettezza delle coperture finanziarie disponibili non ci ha consentito di apportare tante migliorie al testo. Per tale motivo, risultano del tutto insensati gli attacchi scomposti degli esponenti Pd Morgoni, Pezzopane e Verducci, i quali sanno benissimo che alcuni emendamenti erano irricevibili per assenza di fondi stanziati”.Così Sergio Romagnoli, senatore marchigiano del Movimento 5 Stelle.
“Sfruttare una situazione drammatica come quella delle popolazioni terremotate per sollevare modeste polemiche parlamentari –specifica - non è proprio il massimo: il decreto di cui parliamo, del resto, è stato varato dal governo Gentiloni. Il Pd è stato al governo per quasi due anni dopo gli eventi sismici: non si comprende perché le cose che chiedono ora non le abbiano messe in atto in uno dei loro tanti decreti. Per quanto ci riguarda, l’impegno del M5S è massimo nei confronti delle zone interessate e siamo certi che il governo saprà dare tutte le dovute risposte ai terremotati. In poche settimane sono arrivati nel cratere sismico del Centro Italia il premier Conte, il ministro dei Beni Culturali Bonisoli e quello dell’Istruzione Bussetti. Un’indicazione chiara dell’attenzione del nuovo esecutivo per queste terre”.
"La parziale marcia indietro a cui la maggioranza, e in particolare il Pd, ha costretto Romano Carancini, nell’inaudito e pericolosissimo scontro istituzionale con l’Università e che si è palesato nei contrasti sul progetto per la trasformazione dei locali dell’ex Upim in aule per l’Ateneo, ma che ha motivazioni e origini ben più profonde come, peraltro, il Magnifico Rettore professor Francesco Adornato ha ben evidenziato, dimostra che il sindaco è di fatto commissariato". Forza Italia, con il suo capogruppo in consiglio comunale, Riccardo Sacchi, va all'attacco del sindaco di Macerata.
"E’ Carancini ad aver avvelenato i pozzi e il clima della città per manifesta incapacità e a causa della sua protervia. Il Pd tenta di separare le proprie responsabilità da quelle del sindaco che sta conducendo Macerata verso il disastro. La città ha toccato il suo punto più basso: alla gravissima insicurezza dei cittadini, alla scellerata gestione dell’immigrazione, alla politica culturale e sociale miopi se non clientelari, alla scomparsa di qualsiasi progetto di sviluppo della città, oggi si somma lo scontro con l’Università che, come segnala con lucida ragione il rettore, è dovuto a un “clima di ostilità politica” che il sindaco ha creato ad arte nei confronti dell’Ateneo e di chiunque non la pensi come lui - sostengono ancora gli azzurri - Il sindaco ha sgovernato la città, ha allontanato ogni possibile prospettiva di crescita e di dialogo. Dopo la Lube, dopo il flop del polo natatorio di Fontescodella e i tanti pubblici denari sperperati, dopo le opache e tafazziane vicende calcistiche, assistiamo al balbettio sulle scuole promesse alle Casermette a prezzo di svendere un pezzo identitario della città, dopo l’assurdo balletto sul nuovo ospedale, dopo annunci mirabolanti sulla bretella Pieve-Mattei, adesso il sindaco “inaugura” una nuova inimicizia con l’Università e si rinserra nel fortino di un centro storico in asfissia. Ha piegato la città sui suoi disegni acquistando scelleratamente il Park-Sì sfruttando la mobilità - per la quale ora si arriva al punto di chiedere consulenza ai cittadini! – nel tentativo di giustificare l’incauto acquisto. Così come sta uccidendo le attività del centro storico per favorire interessi, divenuti palesi con l’annunciata realizzazione dell’inutile nuovo centro commerciale, che non corrispondono con quelli della città nella sua identità".
"E’ da supporre che il veto posto, peraltro in maniera tartufesca, al polo d’ateneo nell’ex Upim risponda a analoghi disegni - aggiunge ancora il partito di opposizione - Contro questa cappa che sta soffocando Macerata, Forza Italia chiama l’opposizione tutta ad una mobilitazione unitaria per stoppare l’opera di “distruzione di massa” che il sindaco e i suoi fedelissimi stanno perpetrando, rinnova la sua stima nei confronti del Magnifico Rettore Prof. Francesco Adornato e ribadisce la centralità e l’indispensabilità del ruolo dell’Ateneo nella vita e nello sviluppo della città".
Forza Italia, attraverso il capogruppo Riccardo Sacchi, chiede che "il sindaco riferisca immediatamente in consiglio comunale sull’intera vicenda, sui rapporti con l’Ateneo, e invita il Pd, se veramente intende prendere le distanze dal primo cittadino, a spingersi oltre il 'commissariamento di fatto', sfiduciandolo o, almeno, censurandone l’operato in Consiglio comunale. Perché delle due l’una: o il Pd intende realmente tutelare i rapporti con l’Università, come dichiarato dal segretario cittadino e dalla maggioranza consiliare - e allora deve “liberare” la città restituendo la parola ai cittadini - oppure si farà interamente carico, e sarà pienamente corresponsabile, dei 'delitti politici' del sindaco".
Grande partecipazione della comunità, ieri, all’insediamento del nuovo sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, e del nuovo consiglio comunale eletto il 10 giugno scorso.
Dopo il giuramento di Ciabocco sulla Costituzione italiana, sono stati nominati gli assessori e assegnate le rispettive deleghe: Daris Belli sarà vicesindaco, con deleghe a Bilancio, Programmazione, Ambiente e Territorio; Giordano Saltari assessore all’Urbanistica e alla Ricostruzione (Sisma); Maria Alessandrini, detta Fausta, assessore ai Servizi Sociali e all’Istruzione; Angela Maria Maria sarà invece assessore esterno con deleghe a Rapporti con le associazioni, Sport, Attività ricreative. Il sindaco si è riservato le deleghe a Personale, Lavori Pubblici, Cultura, Turismo, Viabilità e Attività produttive. Per quel che riguarda i capigruppo, Francesco Paletti sarà quello di maggioranza e Eraldo Riccucci quello di minoranza. Dopo i ringraziamenti di rito, Ciabocco ha pronunciato un breve discorso intorno ad alcuni concetti chiave quali comunità, condivisione, dialogo, anche con l’opposizione.“Dalla dialettica tra idee e programmi che a volte si contrappongono - ha dichiarato il sindaco - e dal confronto tra coloro che pensano diversamente trae alimento la democrazia, maturano le società, si consolidano le comunità, e San Ginesio ne ha davvero bisogno. Dobbiamo tutti contribuire a un modello nuovo di paese, una comunità risoluta e pronta a rinascere partendo dalle persone e dai loro bisogni. Non basta solo fare, occorre fare bene, ma è oltremodo necessario che al fare si anteponga il pensare, e lo scegliere insieme nell’interesse di molti e non di pochi”.La seduta si è animata nel momento in cui il sindaco ha voluto rendere conto di tutti gli ultimi fatti relativi al Nuovo Polo scolastico, dal parere contrario del Mibact agli incontri della nuova amministrazione con la struttura commissariale. “Ieri (mercoledì) il Commissario De Micheli mi ha comunicato che il Mibact si è preso altri due giorni di tempo - ha spiegato Ciabocco - per decidere la controproposta al precedente progetto, che consiste nel permesso di costruire il polo scolastico nello stesso sito già individuato con caratteristiche progettuali simili. Da parte mia ho ribadito che, anche nel caso che il Ministero accettasse la controproposta del Commissario, vorrei che tutte le eventuali modifiche fossero condivise con il Comune.
In questi giorni in molti hanno scritto sui mezzi di informazione e sui social in merito a scelte attese per il futuro di San Ginesio. Ebbene, a tutti dico che qualsiasi iniziativa e decisione sarà ponderata e condivisa nell’esclusivo interesse della comunità ginesina. Facciamo tutti insieme in modo che il domani possa appartenerci”.
“Capisco la ghiotta opportunità per i senatori Morgoni (qui il nostro articolo) e Verducci (qui il nostro articolo) di giocare agli indiani che fanno l’opposizione gagliarda, con lo scopo di farsi belli agli occhi del loro vero capo – Renzi – che oltretutto siede sugli stessi banchi del Senato, ma quello del Pd nei confronti del decreto terremoto è un vero e proprio sciacallaggio imbastito sulla pelle dei terremotati.
Dove hanno vissuto negli ultimi due anni questi due signori? Ricordiamo loro che il loro partito ha gestito tutta la fase emergenziale post-sisma, e che lo stesso decreto approvato questa settimana a Palazzo Madama è stato emanato dal governo Gentiloni e modificato da tutti noi ora in senato. I due senatori Dem marchigiani lo sanno benissimo e dovrebbero piantarla con quest’opera di mistificazione nei confronti di cittadini. Confondere la gente, raccontando che l’attuale maggioranza rimette le tasse per gli sfollati, è un atto di pura viltà. Se i parlamentari vogliono fare a gara su chi è più arrembante nei battibecchi d’aula lo facciano pure, ma non sulla pelle di chi ha perso tutto”. - Così Patrizia Terzoni, portavoce del MoVimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati, che prosegue: “Il decreto è chiarissimo – prosegue – e sposta al 31 dicembre prossimo una serie di proroghe, scadenze e agevolazioni, a partire dalla cosiddetta “busta paga pesante”. Non solo: sono prorogati anche lo stop ai versamenti dei contributi per i datori di lavoro, ai pagamenti dei premi assicurativi, a quelli delle bollette e del canone Rai. Nessuna tassa in più tornerà da subito, al contrario di come vanno gridando gli esponenti Pd. Oltretutto il decreto semplifica non di poco il quadro burocratico generale, a partire dalla sanatoria provvisoria per le casette autocostruite, come quella nota a tutti di “nonna Peppina” a Fiastra. Nei centri appenninici si potranno poi adibire aree turistiche ad hoc per camper e roulotte, al fine di consentire a chi magari ha una seconda casa danneggiata di venire ugualmente nelle zone colpite quest’estate. Ci sono poi tantissime novità in tema di edilizia che guardano più in là, come la copertura economica in sede di ricostruzione di lavori di adeguamento antincendio e di abbattimento di barriere architettoniche.
Con le coperture finanziarie a disposizione è stato fatto tutto il possibile: il Pd lo sa benissimo, nonostante questo si è divertito a presentare emendamenti irricevibili. E in merito ai 700 tecnici suppletivi che ora lavorano nelle amministrazioni comunali del cratere, c’è l’impegno a prolungare i loro incarichi trovando le dovute risorse in sede di legge di bilancio. Sia chiara una cosa: tutto ciò che era da prorogare è stato fatto. Nella scorsa legge di bilancio, il Pd non ha fatto stanziare fondi ulteriori per il terremoto, mentre nella prossima, in cui sicuramente non finanzieremo amici degli amici ma i cittadini, c’è l’impegno assoluto a trovare fondi per dare ancora più aiuto alle popolazioni colpite. Ora: se vogliamo giocare a chi grida di più, giochiamo pure. Ma non è così che miglioreremo la vita quotidiana di chi vive nel cratere sismico”.
Un'interrogazione per verificare le azioni messe in atto da funzionari dell’Area Vasta 1 in merito al conferimento dell’incarico di Direttore di Struttura Complessa ad un dipendente dell’Asur. È quanto ha formalizzato Romina Pergolesi, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, a seguito di segnalazioni ricevute e sulla scorta dell’inchiesta denominata “Easy job” della Guardia di Finanza di Macerata, coordinata dalla Procura di Ancona, che ha coinvolto 53 dirigenti regionali tra i quali alcuni funzionari dell'Azienda Sanitaria Regionale.Pergolesi interroga pertanto il Presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli, con delega all’Assessorato alla Sanità, per conoscere "quali siano gli atti comprovanti l’effettuazione delle relative procedure, previste dalla normativa vigente, per l’esercizio delle funzioni dirigenziali di secondo livello nonché tutti i necessari atti propedeutici ad un lecito conferimento dell’incarico di Direttore di Struttura Complessa al dipendente dell’Asur, su quali pubblicazioni della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e del Bollettino Ufficiale della Regione Marche è possibile visionare i relativi concorsi, se siano stati fatti dei rilievi da parte degli organi di controllo preposti, e se si intende avviare un’azione di controllo dell’operato dei funzionari interessati del caso in questione al fine di verificare se le azioni messe in campo siano pienamente conformi alle disposizioni normative previste in materia". Non solo. "Vorrei anche sapere – spiega Pergolesi – se il Presidente intende, laddove dovessero presentarsi eventuali irregolarità, attivarsi presso gli uffici competenti con i dovuti e necessari provvedimenti anche di natura disciplinare al fine di tutelare l’ente pubblico che rappresenta".Nello specifico, e nonostante le richieste della Pergolesi, non è stata prodotta opportuna documentazione comprovante l’effettuazione delle relative procedure, previste dalla normativa vigente all’epoca dei fatti, per l’esercizio delle funzioni dirigenziali di secondo livello, prerogativa basilare per il conferimento dell’incarico di Direttore di Struttura Complessa. «Ho ravvisato inoltre discrepanze di date e titoli tra gli atti visionati per i quali non ho ricevuto soddisfacente giustificazione da parte dei responsabili degli uffici preposti – sottolinea sempre l'esponente pentastellata -. Talune difformità sono state riscontrate anche nell’aggiornamento del curriculum vitae del dipendente in questione, pubblicato correttamente sul relativo sito dell’ASUR successivamente al mio interessamento, vediamo se Ceriscioli riuscirà a chiarire la questione»."Credo pertanto – conclude Pergolesi – che sia opportuno far luce nel rispetto dei cittadini e perché il buon funzionamento del sistema di controllo e verifica interna all'azienda sanitaria, e in generale alle istituzioni pubbliche, è fondamentale per il corretto andamento della pubblica amministrazione e sarebbe auspicabile un suo sostanziale potenziamento per garantire maggior efficacia ed efficienza". La Pergolesi aveva ricevuto “insistenti pressioni” per desistere dal portare avanti l’azione di verifica, che è prerogativa, diritto e dovere di un consigliere regionale. «Non è mia intenzione sottrarmi agli obblighi previsti per legge che il mio ruolo impone», rimarca la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle.
"Siamo preoccupati che questo Governo possa voltare le spalle ai terremotati" - Sono parole del senatore del Partito Democratico, Francesco Verducci. Un estratto del suo accorato intervento nell'aula di Palazzo Madama, in cui denuncia un atteggiamento del Governo a trazione Lega e 5Stelle che non sembra tenere in considerazione le esigenze dei territori colpiti dal sisma. Il riferimento, é chiaro, é alla bocciatura degli emendamenti proposti dallo stesso partito Democratico al Decreto Sisma approvato ieri in Senato e che era stato uno degli ultimi atti del Governo Gentiloni
La CNA Territoriale di Macerata rifiuta nettamente la prospettiva di realizzazione di un nuovo centro commerciale a Piediripa, nell’area Valleverde.
Un deciso “no” al sorgere del nuovo centro, che si unisce al coro di grande contrarietà manifestata in questi giorni, sostenuta dalla consistente raccolta firme effettuata nelle ultime ore.
“Come CNA – dichiara il Presidente Territoriale Giorgio Ligliani - esprimiamo forte preoccupazione per il profilarsi della costruzione di questo centro commerciale. Come è noto, sarebbe un ulteriore centro commerciale, di cui siamo certi che il territorio non senta la necessità. Si tratterebbe di replicare, ancora una volta e in una zona già fortemente popolata di strutture simili, un modello di consumo ancora a vantaggio della grande distribuzione e a discapito delle botteghe, dei piccoli negozi, di un commercio diffuso. Senza dimenticare l’aspetto legato all’ulteriore consumo di suolo ”.
Una posizione, quella dell’associazione di categoria, legata alla delicatissima situazione socio economica, aggravata dal sisma e dalle sue conseguenze: “Riguardo l’utenza potenziale della nuova struttura, il sisma e le dinamiche che ne sono scaturite, l’hanno spostata più che altro verso la costa, per cui è difficile ipotizzare un riscontro reale in termini di affluenza che possa giustificare la realizzazione di un progetto di tale impatto”.
Ligliani ribadisce inoltre che “il modello di consumo che l’esplosione dei centri commerciali favorisce, finisce per penalizzare il commercio di prossimità, l’artigianato e le produzioni di qualità. Oltre ovviamente a contribuire allo svuotamento dei centri storici, uno scenario da scongiurare in maniera netta perché, nel lungo periodo, può mettere a rischio la sopravvivenza, oltre che del commercio, anche delle categorie di artigiani che vivono di manutenzioni dei centri storici stessi”.
Per la CNA di Macerata si tratta di conseguenze molto serie, portate da un paradigma di consumo e di commercio totalmente distante dall’universo produttivo che la nostra associazione di categoria rappresenta.
Post del senatore Morgoni su Facebook poche ore dopo l'approvazione da parte del senato del dl terremoto: "Al Senato è stato approvato oggi il Decreto Gentiloni che introduce ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria. Il Provvedimento approvato proroga tra l’altro la busta paga pesante. Ora il testo verrà discusso prima in Commissione e poi in aula alla Camera dove noi del Partito Democratico ci batteremo affinché molti degli emendamenti respinti dal Governo Salvini-Di Maio vengano approvati perché frutto di richieste provenienti dai cittadini e dalle imprese colpite dal sisma.La chiusura e l’incapacità della maggioranza e dei ministeri competenti di accettare proposte precise e puntuali, fatte dalle opposizioni per migliorare il testo, denotano già in queste prime battute l’incapacità del Governo di portare avanti gli interessi dei cittadini; d'altronde, nel surreale “contratto” tra Lega e M5S la problematica del terremoto e dei territori colpiti non compare mai. I cittadini devono sapere a che cosa questo governo ha detto “NO”, tra le nostre proposte:NO alla proroga della struttura commissariale, senza la quale non regge l’architrave legislativo e il piano di ricostruzione pubblica e privata;NO all’aumento delle rate da 60 a 120 e alla riduzione al 40% (come precedentemente accaduto per L’Aquila) dell’ammontare dovuto per la sospensione dei versamenti di tributi e contributi;NO alla possibilità per i cittadini di anticipare le spese per la ricostruzione, accelerandone il processo, e accedere successivamente a rimborso;NO alla sospensione nel triennio 2018-2020 dei mutui contratti dai comuni, e non solo quelli con Cassa Depositi e Prestiti;NO all’estensione dell’una tantum agli anni successivi, per i professionisti e le partite iva;NO alla possibilità di assumere personale presso gli uffici speciali per la ricostruzione e le stazioni uniche di committenza, mettendo seriamente a rischio la definizione delle pratiche per il ripristino degli edifici, arrecando enormi disagi alle amministrazioni e ai privati in attesa di ricostruire;NO all’incremento delle risorse per il Servizio civile nei comuni del cratere;NO alla proroga per le assunzioni a tempo determinato, connesse alle esigenze post sisma, di collaboratori nei comuni e di agenti di polizia locale;NO alla proroga della zona franca urbana, ovvero l’esonero dei versamenti di contributi previdenziali e assistenziali da parte delle imprese;NO alla riclassificazione delle sedi di segreteria per i comuni;NO al trasferimento ai comuni delle strutture emergenziali finora realizzate ad uso di pubblico servizio;NO alla destinazione del 4% del fondo per la ricostruzione al fine di favorire un programma per lo sviluppo economico, sociale e culturale dei comuni del sisma;NO alla destinazione di una quota del Fondo nazionale per lo sviluppo dei piccoli comuni alle aree del terremoto".
"Il progetto dell’Università di Macerata - ha detto il sindaco di Macerata Romano Carancini - per i locali dell’ex Upim può, anzi deve andare avanti perché questa è la volontà politica dell’amministrazione comunale, sindaco, giunta e consiglio comunale. A questo scopo abbiamo già provveduto a gennaio ad approvare una variante urbanistica necessaria per la realizzazione del progetto dell’Università. Dunque è evidente che la riqualificazione degli spazi dell’ex Upim è un beneficio e un’opportunità per tutti. Ribadisco, come già in precedenza dichiarato, che siamo a disposizione dell’Università e dei propri tecnici per trovare insieme soluzioni tecniche compatibili con l’uso di quegli spazi. Tra esse possiamo valutare ipotesi come: la realizzazione di alcuni pozzi di luce su Galleria del Commercio che possano attingere dall’esterno luce naturale, facilmente realizzabili con un impegno economico non gravoso e che, d’altro canto, potrebbero eventualmente beneficiare anche della partecipazione dell’amministrazione comunale di Macerata. In alternativa, una relazione integrativa al progetto già presentato dall’Università nella quale si illustri, in riferimento agli spazi destinati ad aule didattiche del piano seminterrato, che, per specifiche funzioni a cui saranno adibite ovvero per i tempi di turnazione degli studenti, le stesse risultano compatibili anche solo con l’utilizzo di luce artificiale. Indicazioni, peraltro, già prospettate all’Università dal nostro ufficio tecnico nella fase istruttoria, utili a realizzare il progetto. Resta chiaro che eravamo e siamo disponibili a valutare qualsiasi ulteriore soluzione che dovesse provenire dall’Ateneo. Aggiungo che ci sono ampiamente i tempi per chiudere con reciproca soddisfazione questa fase di interlocuzione tra Comune e Università. Non è questo il momento per altre dichiarazioni. Oggi è il tempo per costruire la città".
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma dell'assesore Isidori di Porto Potenza Picena sui lavori ripristino illuminazione via Puccini.
"Dopo la delibera dell’Amministrazione Comunale per la riattivazione dell’impianto di illuminazione di via Puccini a Porto Potenza Picena nord, tutt’ora in carico a privati, che faceva seguito alla diffida nei confronti dei lottizzanti di ripristinare la corrente elettrica ai punti luce di quel tratto di strada rimasto al buio, con una esecuzione d’ufficio, la prossima settimana il Comune provvederà a dare avvio ai lavori. Nel giro di qualche giorno i pali dell’illuminazione torneranno a funzionare dopo mesi di stop.
Una problematica, quella della lottizzazione Alvata secondo stralcio, che si trascina da oltre 20 anni: “E’ interesse dell’Amministrazione Comunale, nei limiti ammessi dalla legge, procedere alla risoluzione definitiva della vicenda al fine di garantire alla cittadinanza servizi efficienti e funzionanti – ha precisato l’Assessore ai Lavori Pubblici ed Urbanistica, Luisa Isidori –Il tutto nel perseguimento del pubblico interesse. Oltre l’illuminazione si intende, infatti, acquisire in carico al Comune anche le strade, condizione necessaria per effettuarne la manutenzione, predisporne il servizio di nettezza urbana e quello di vigilanza per garantirne la sicurezza".
Via libera dal Senato al decreto terremoto che reca misure urgenti a favore delle popolazioni del Centro-Italia, interessate dal sisma del 2016. Il provvedimento ha ottenuto 204 sì, un solo no e 56 astenuti.Il decreto approderà alla Camera il 16 luglio per la discussione generale, il voto finale è previsto tra martedì 17 e mercoledì 18 luglio.
(Ansa)
Poco meno di ottomila abitanti, un territorio circondato da colline e solo a qualche chilometro dal mare, ovunque segni tangibili di storia, ma uno sguardo decisamente rivolto al futuro. Questi sono gli elementi distintivi del comune di Trecastelli, meta della visita di questa mattina del presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, su invito del sindaco Fausto Conigli. Una visita utile a conoscere più da vicino quella che lo stesso presidente Mastrovincenzo ha definito “una buona pratica amministrativa”, che ha avuto, come punto di svolta, il processo di fusione dei comuni di Castelcolonna, Monterado e Ripe culminato, appunto, con la nascita, quattro anni or sono, del comune di Trecastelli, di recente insignito del titolo di “città”.
Il presidente Mastrovincenzo, al suo arrivo, è stato accolto dal sindaco presso la sala consiliare della municipalità di Ripe, dove si è svolto un incontro con gli amministratori locali, dirigenti e dipendenti comunali. E’ stata questa l’occasione per il sindaco Conigli per illustrare il bilancio positivo di questi quattro anni dalla fusione “durante i quali – ha affermato – abbiamo ottenuto risultati importanti sotto il profilo della razionalizzazione dei costi e del miglioramento dell’offerta dei servizi alla comunità”. Da parte sua, il presidente Mastrovincenzo ha plaudito all’esperienza di Trecastelli, rimarcando le “grandi opportunità di crescita e di sviluppo offerte dal percorso di fusione”. “Strada giusta – ha poi aggiunto – per i comuni più piccoli per ridurre i costi di gestione, migliorare i servizi alla cittadinanza, attivare nuovi investimenti”. Ma, la visita ha dato l’opportunità al presidente Mastrovincenzo per illustrare quella normativa regionale che maggiormente impatta sugli enti locali. “Numerose sono le leggi approvate o in via di approvazione – ha detto Mastrovincenzo – che devono essere fatte oggetto di attenzione da parte delle amministrazioni comunali”. Tra queste, sono state richiamate le leggi sull’accreditamento dei servizi sociosanitari, quella sulla legalità, sulla prevenzione del gioco d’azzardo, sugli impianti radioelettrici, sulle città sostenibili e amiche dei bambini, sulle sagre di qualità e sulle rievocazioni storiche, sul servizio civile degli anziani, sul cyberbullismo…La visita è poi proseguita presso il cantiere che ospita la nuova scuola primaria, che sarà pienamente operativa dall’inizio del nuovo anno scolastico, realizzata proprio grazie ai finanziamenti (di cui 1.200.000 euro di fondi regionali) che si sono potuti ottenere in seguito alla fusione. Ospiterà 15 aule e oltre 100 studenti in una struttura antisismica e in totale autosufficienza energetica. Ultime due tappe quelle effettuate nel centro giovanile, che è stato realizzato all’interno dell’ex sede del comune di Castel Colonna, dove quattro operatori curano diversi laboratori didattici, artigianali, professionali destinati ad una quarantina di ragazzi, e alla sede dell’Ambito sociale, a servizio di nove comuni, presso l’ex municipio di Monterado.
Sarà il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Giancarlo Giorgetti a inaugurare la riapertura del Viadotto Moscosi nel Comune di Cingoli venerdì 29 giugno alle ore 11,30.
Il viadotto lungo 550 metri posto sull’omonima diga artificiale era stato gravemente danneggiato dalle scosse che si sono susseguite dal 24 agosto 2016.
Era rimasto chiuso al traffico dal 30 novembre 2016 per essere riaperto in una sola corsia dal mese di settembre 2017.
Con il completamento dei lavori viene restituita ual territorio un’importante strada comunale che potrà far ripartire le esigenze di sviluppo di un territorio gravemente menomato dal terremoto del 2016.
"Ringrazio gli ingegneri del Comune – ha dichiarato il Sindaco– per aver realizzato il progetto preliminare e gli Ingegneri del Consorzio di Bonifica per aver diretto i lavori ed emanato il bando di appalto".
"Si tratta – ha aggiunto Saltamartini- di una bella storia di efficienza del sistema pubblico se si tiene conto che per le altre opere del cratere ancora devono partire le procedure e di economicità posto che non vi sono stati conflitti o contestazioni di sorta".
È stato presentato stamattina il percorso per la redazione del Piano urbano per la Mobilità Sostenibile. Quello che si prefigge l’Amministrazione comunale dovrebbe essere un Piano Urbano Mobilità Sostenibile affidato alla Società di ingegneria Sintagma S.r.l. di Perugia.
Lo strumento di pianificazione urbana nelle intenzioni dell'amministrazione comunale mira ad offrire un sistema di soluzioni alle esigenze di mobilità di tutti coloro che vivono nel territorio comunale con un’ottica che guarda ai cambiamenti che saranno determinati dai piani urbanistici, dalle evoluzioni nelle tecnologie della mobilità e negli stili di vita. I cittadini potranno partecipare alla definizione delle priorità del piano attraverso un questionario on line.Non più di due minuti il tempo necessario per rispondere alle domande e dare il proprio contributo fornendo informazioni importanti relative alle attuali scelte di mobilità, a valutazioni e aspettative sulle diverse soluzioni possibili.” Il questionario è rigorosamente anonimo e sarà compilabile fino alla fine di settembre.
La questione ha però provocato anche qualche mal di pancia, come si evince dal post pubblicato su Facebook da Robertino Perfetti che scrive: "Il Sindaco è stato incapace anche di scegliere i propri collaboratori 'assessori'. Infatti, oggi Ci chiede quali sono le 'priorità' riguardo alla mobilità. Incredibile, dopo esser stato consigliere e capogruppo PD in Comune e dopo ulteriori sei anni di governo ancora non ha capito! Peggio, hanno dato anche un incarico esterno alla Sintagma. Non ci posso credere!"
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma del sindaco di Appignano Osvaldo Messi.
"Ad oltre 6 mesi dall’elezione della segreteria provinciale, in seguito alla pesante sconfitta del 4 marzo che ha sancito la nascita di un Governo con pericolose spinte di destra ed ai risultati dei ballottaggi di pochi giorni fa, il Pd tutto ed in particolar modo il PD provinciale deve presentarsi unito più che mai.
Unito nelle decisioni future ed imminenti da prendere ed unito nelle sfide che il territorio è costretto ad affrontare nel campo della sicurezza, della sanità, del lavoro.
Naturalmente l’unità va realizzata non guardando al passato, non cercando di ricomporre vecchi equilibri drammaticamente sterili ma con la capacità di dare vita ad una vera e propria discontinuità con il passato, con il coraggio di innovazioni radicali e con l’obiettivo di tornare ad essere un punto di riferimento solido e credibile della comunità.
Questo passaggio è ineludibile e lo dobbiamo fare insieme.
È il momento dunque, ora più che mai, di ritrovare l’unitarietà del Partito auspicata sin dall’elezione provinciale di Ottobre e lasciare indietro le inutili quanto dannose spinte interne, superare le divisioni e creare un equilibrio nuovo.
Unità, passione e voglia di ripartire. Sono queste le tre parole d’ordine che il PD deve avere anche per far ritrovare l’orgoglio dell’appartenenza al più grande partito del centro sinistra italiano a tutti gli iscritti che si sono via via allontanati.
È necessario lasciarsi alle spalle ogni ambiguità e le posizioni pregiudiziali che troppo spesso hanno bloccato ogni tentativo di avere un approccio unitario e serio alle problematiche del territorio e di mettere al centro del dibattito politico i problemi – non del Partito – ma della provincia di Macerata.
Non si può e non si vuole sminuire l’azione politica del Partito ad una mera conta delle tessere e non si può e non si vuole che ciò avvenga, ma l’orologio delle problematiche legate al terremoto piuttosto che all’ambiente o alle infrastrutture continua a correre ed ad avvicinarsi pericolosamente a scadenze di fronte alle quali il Partito ad oggi non ha dato o non è stato in grado di fornire risposte adeguate che vadano incontro ai bisogni ed alle necessità di tutti i maceratesi.
È necessario dunque ripensare questo Pd e ripensarlo nell’ottica di formare – tutti insieme –una Segreteria ed una Direzione che sia pronta alle sfide che il territorio maceratese deve e dovrà affrontare. È necessario che il Partito CAMBI radicalmente e riassuma quel ruolo di portatore e sunto di tutte le necessità dei cittadini della provincia e non dei soli iscritti, perché di immobilismo si muore.
Tutti insieme, veramente, per un partito democratico finalmente unito".
Il Coordinamento Consigli di Quartiere e Contrada di Tolentino, nei giorni scorsi, all’auditorium della Biblioteca Filelfica, ha incontrato l’Amministrazione comunale.
Alla riunione, indetta dal nuovo organo composto da presidenti e vice dei Consigli di Quartiere e Contrada, hanno partecipato il Sindaco Giuseppe Pezzanesi, il vice Silvia Luconi e gli assessori Alessandro Massi, Giovanni Gabrielli, Alessia Pupo, Francesco Colosi, nonché il Presidente del Consiglio comunale Fausto Pezzanesi. Oltre alla presentazione dei nuovi componenti dell’organismo, l’appuntamento è servito per impostare i lavori del Coordinamento con l’Amministrazione comunale.
Le linee e gli indirizzi dell’organo per il nuovo mandato sono state illustrate dal Presidente Gianni Principi. L’obiettivo è intraprendere un percorso partecipativo che tenda a valorizzare il ruolo del cittadino, quale soggetto della vita e delle scelte amministrative, attraverso una informazione che consenta di esprimere fattivamente il proprio contributo. Gli Amministratori si sono resi disponibili ad individuare momenti ed occasioni per la discussione ed approfondimento delle proposte in sede di redazione del Bilancio preventivo e di quello consuntivo, delle scelte “strategiche” per lo sviluppo e crescita della città con progetti di ampio respiro, che coinvolgono l’intero territorio, come la ricostruzione post sisma, la revisione del Piano regolatore generale e del Piano parcheggi, la pianificazione delle iniziative culturali, sportive, sociali, la gestione delle risorse e dei servizi primari come quello idrico, ciclo dei rifiuti, strutture scolastiche e sportive. Il primo step sarà dunque dedicato al Bilancio preventivo che l’Amministrazione comunale intende approvare entro il mese di dicembre.
Se in Italia il partito Democratico si lecca le ferite, nelle Marche canta vittoria. Con la regione che, di fatto, si candida ad essere luogo di ripartenza e riorganizzazione per tutte le forze di centrosinistra. ne é convinto il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. "Quello delle Marche è un grande risultato - ha detto - un viatico importante per le scadenze elettorali del 2019", quando si voterà in oltre 100 Comuni. Dopo il 4 marzo sembrava che ogni elezione fosse già predestinata ad una inevitabile sconfitta per il centrosinistra, ma i ballottaggi danno un segnale completamente diverso.L'elettorato è mobile e disponibile a cambiare orientamento a seconda del tipo di elezione e a fare valutazioni di volta in volta". Un elettorato che "ha premiato il buon governo locale, quelle caratteristiche portate avanti dal Pd come competenza, qualità dei propri amministratori, il concetto stesso di buon governo".
(fonte Ansa)
Undici minuti. Tanto é durato l'intervento di Giuliano pazzaglini, senatore e sindaco di Visso, nell'aula di palazzo madama. Undici minuti interamente dedicati ai temi del sisma. Undici minuti di indignazione, di gratitudine verso che c'é stato nonostante tutto, ma anche di accorato appello a restituire a questi territori una dignità e una speranza di futuro.
"Lo Stato c'é stato. I Vigili del Fuoco, le forze dell'ordine non ci hanno affatto abbandonato. Chi ci ha abbandonato é la politica, siamo stati noi a rivelarci incapaci di dare alle persone le risposte opportune. E questo perché le persone non sono mai state al centro dell'emergenza e tantomeno della ricostruzione. Nove scosse di magnituto superiore a cinque devastano l'animo, creano angoscia, ma di questo non si é tenuto minimamente conto. Si é preferito parlare di legalità al centro, di tempistiche al centro, di metodo al centro, ma mai di ricostruzione per le persone. Di persone al centro".
Una denuncia, quindi, di una situazione di stallo assoluto con cui lo stesso commissario speciale alla ricostruzione, on. Paola De Micheli, si trova a fare i conti. Con Pazzaglini che porta l'esempio della scuola di San Ginesio, la cui costruzione é partita e subito bloccata. "Non é possibile che nemmeno il commissario speciale per la ricostruzione riesca a ricostruire. Non é possibile che i sindaci siano lasciati completamente soli a fare i conti con una burocrazia che paralizza. Non é possibile che anche i privati non vengano messi nelle condizioni di sistemare le loro strutture, perché non ci sono regole chiare e dinamiche".
Il Comune di Macerata ha bocciato il progetto, presentato da UniMC, di recupero dei locali dell'ex Upim, che sarebbero dovuti diventare un polo didattico. E la scelta dell'amministrazione comunale ha creato un clima di assoluta freddezza tra l'antico ateneo e il municipio, con il rettore Adornato che ha parlato di ostilità politica. A rincarare la dose, ora, arrivano le dichiarazioni al veleno del consigliere comunale Mosca, che affida a Facebook il suo sfogo.
"Incredibile - scrive - quello che succede in questa città, per colpa del peggior sindaco della storia di Macerata. Vattene, abbi un minimo di dignità. Una storia che dura da 19 mesi. Lo dico da tanto, mi accusano di essere di parte, ma ora è certificato: è sempre colpa sua, sta rovinando la nostra città, bisogna fermarlo".
Parole che commentano le dichiarazioni dello stesso rettore che, con una affermazione a dir poco sibillina, ha lasciato intendere che il futuro dell'Università di Macerata potrebbe anche non essere a Macerata. "Il nostro cammino è stato lastricato di mine a scoppio ritardato, un percorso a ostacoli che ci costringe a rinunciare al progetto - ha dichiarato in una recente intervista a Il Resto del Carlino il rettore Adornato - Se dobbiamo fare la fine della Maceratese ci opporremo fino alla fine. O peggio la fine della Lube, sarebbe una sconfitta per Macerata“.
Riceviamo e pubblichiamo da Giulio Silenzi, Mirella Franco, Yuri Rosati, consiglieri comunali Pd di Civitanova
Gravissima ed incomprensibile decisione dell'assessorato (a questo punto alla discriminazione di pensiero). Il teatro della comunità è una ricchezza per la città, adoperiamoci per poterlo fare.
Perdere il Teatro della Comunità significa cancellare un’esperienza culturale e sociale, promotrice di un progetto originale nella città e capace di coinvolgere tanta parte della società civitanovese, anche quella legata al mondo del disagio. Un’esperienza che in questi anni è stata apprezzata da tanti ed è l’unica, qui da noi, che attraverso il teatro rende protagoniste persone diversamente abili.
Per questi motivi è del tutto incomprensibile la scelta di rinunciarvi fatta dall'assessore alla cultura Gabellieri, avallata come al solito dal sindaco Ciarapica e dall’assessore ai servizi sociali che asseconda passivamente. La Gabellieri dice che i problemi di budget hanno reso impossibile inserire l'iniziativa all'interno del cartellone culturale di Civitanova. Ma come si fa? Si sta parlando di un finanziamento di 4000 euro in un bilancio di circa 1.5 milioni di euro (la cifra più alta degli ultimi anni). Una cifra che questa giunta ha tante volte bruciato per sciocchezze e flop (il cuore di San Valentino uno dei tanti esempi e ce ne sarebbero molti altri), ma che oggi nega a un’iniziativa che ha sempre trovato con le amministrazioni precedenti - ogni volta che ne ha fatto richiesta - attenzione e risorse.
Quest’anno per la prima volta viene respinta. E ci sarebbe anche da dire sullo stile usato dalla Gabellieri, che con un sms licenzia i promotori. Un modo di fare a cui ci stiamo però abituando visto che usa dividere in ‘amici’ chi è pronto ad eseguire le ‘sue’ volontà e ‘nemici’ invece chi ragiona con la propria testa e non si allinea (basterebbe chiedere a Francesco Centioni o a Silvia Squadroni, entrambi presidenti dell’Azienda Teatri poi dimessisi perché non disposti a subire le prepotenze della Gabellieri).
Per cui, non un assessorato alla crescita culturale, ma alla discriminazione di pensiero. Non si può far cadere un’iniziativa così solo perché la Gabellieri non la vuole. Stiamo parlando di disabilità e di un’esperienza che arricchisce la cultura a Civitanova. E’ necessario che le associazioni, le persone di buona volontà, tutti noi che riteniamo utile e irrinunciabile questa esperienza, ci adoperiamo - ognuno per quello che può - affinché i promotori possano realizzare il progetto questa estate.