Si presenta la lista civica SiAmo Montecosaro che competerà alla prossima tornata elettorale per rinnovare il Consiglio comunale. Il gruppo ha scelto Antonio Lazzarini come candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno i giorni 8 e 9 giugno.
Salgono, dunque, a quattro i candidati alla carica di primo cittadino nel borgo del Maceratese. A contendersi la poltrona, ad ora, sono: Lorella Cardinali, già vice del sindaco Reano Malaisi del centrosinistra e in continuità con l’attuale amministrazione, Paola Pantanetti sostenuta da una coalizione di centrodestra, Mikol Torretti della lista “la Montecosaro che vogliamo” e appunto Antonio Lazzarini con una lista civica di orientamento di centrodestra.
“La passione per il proprio paese, in cui si è cresciuti, si vive o si è scelto di vivere, ha mosso un gruppo di persone da diversi mesi – si legge in una nota della lista SiAmo Montecosaro - grazie all’impegno dei due promotori Sandro Vallesi e Giordano Marignani, che stanno lavorando e analizzando la situazione di Montecosaro, coinvolgendo sempre più cittadini con idee, proposte e progetti che vogliono rilanciare la nostra realtà che sempre di più rischia di rimanere il fanalino di coda del territorio e delle città più grandi”.
“Donne, giovani, professionisti, imprenditori, impegnati nell’associazionismo e che vivono quotidianamente Montecosaro hanno messo unito le loro forze mettendo al centro solo Montecosaro e il bene dei montecosaresi senza farsi contaminare da personalismi”.
Il candidato sindaco, Antonio Lazzarini, è laureato in Economia e Commercio, è sposato e ha due figli. Da anni impegnato in parrocchia insieme alla moglie, è attualmente presidente del Consiglio d’Istituto dell’I.C. Sant’Agostino di Civitanova Marche e Montecosaro.
Il candidato sindaco e i sostenitori del movimento civico incontreranno i cittadini e la stampa il giorno domenica 5 maggio, alle ore 17:3,0 presso la sede della lista civica (in via Roma, 173 a Montecosaro Scalo) in cui verranno illustrate le linee programmatiche e sarà possibile firmare per sostenere la presentazione della lista.
Sandro Bisonni, portavoce di Europa Verde Macerata, solleva un tema cruciale che si staglia come un’ombra minacciosa sopra la regione Marche: l’eventuale costruzione di un nuovo inceneritore o termovalorizzatore.
“Uno spettro nero è tornato a volare sopra le teste dei marchigiani, quello di un nuovo inceneritore o termovalorizzatore come alcuni impropriamente lo chiamano. La Regione, infatti, sta andando proprio in quella direzione, lo si legge chiaramente nei documenti di revisione del piano regionale dei rifiuti. Così, mentre la società moderna si dirige verso la riduzione dei rifiuti e il recupero dei materiali (plastica, carta, ecc.), Acquaroli e company scelgono anacronisticamente la distruzione delle risorse o, meglio, la trasformazione dei rifiuti in fumi e ceneri tossiche.
"Mi domando come si possano ignorare i numerosissimi studi epidemiologici fatti in Italia e nel mondo, studi che certificano senza dubbio alcuno la pericolosità di tali impianti nei confronti della salute. Come si può ignorare il fatto che l'Europa si dirige ormai da anni in direzione diametralmente opposta con il drastico ridimensionamento degli impianti esistenti, vedi ad esempio il tanto decantato impianto di Copenaghen”.
Con un passato da Consigliere regionale impegnato nella lotta contro gli inceneritori, Bisionni sottolinea la necessità di respingere queste soluzioni obsolete e dannose, orientandosi invece verso strategie di riduzione, riciclo e riuso dei rifiuti.
“Durante il mio mandato da Consigliere regionale mi sono battuto aspramente per evitare la realizzazione di un nuovo inceneritore nella nostra splendida regione; sono stato l'estensore di ben due proposte di legge contro gli inceneritori, entrambe approvate con il sostegno della maggioranza di centro sinistra ma poi entrambe impugnate dall'allora Ministro Costa. L'incenerimento non rappresenta mai la soluzione ma solo l'inizio dei problemi; il sottoscritto dirà sempre no a questi impianti e sì alla riduzione, al riciclo e al riuso”.
È marchigiana la più giovane candidata alle europee di Fratelli d'Italia per il collegio del Centro Italia. Anita Privitera, 28 anni di Porto Sant'Elpidio, laureata in pedagogia, educatrice di asilo nido e libera professionista come pedagogista, è la candidata scelta dal partito di Giorgia Meloni per raccogliere la sfida lanciata da Gioventù Nazionale al cambiamento dell'Europa.
Impegnata da anni nel sociale con un’associazione di supporto familiare e Componente della commissione pari opportunità del Comune di Porto Sant’Elpidio, dov'è stata candidata alle ultime amministrative con la lista di Fratelli d’Italia, Anita è stata anche la persona più votata tra gli iscritti come membro del direttivo all'ultimo congresso provinciale di Fratelli d'Italia Fermo.
"Con grande orgoglio e un pizzico di emozione ho firmato per la mia candidatura per le prossime elezioni europee con Fratelli d'Italia accettando la proposta del mio partito e della grande comunità di Gioventù Nazionale - ha dichiarato Anita Privitera ieri dopo l'annuncio delle liste di Fratelli d'Italia a livello nazionale - metterò tutto il mio impegno e il senso di responsabilità per questa sfida al fianco di tutti coloro che credono che un’Europa migliore è possibile e che il cambiamento non può che partire da noi giovani".
La candidatura di Anita Privitera sarà presentata nei prossimi giorni con una conferenza stampa. “Veniamo da un periodo in cui le giovani generazioni venivano messe all’angolo o, peggio, utilizzate dalla politica. Da 18 mesi, invece – così afferma Fabio Roscani, deputato e presidente di Gioventù Nazionale – con il Governo Meloni i giovani sono tornati al centro dell’agenda politica e vogliamo fare altrettanto con l’Europa e in Europa, attraverso giovani candidati espressione della comunità politica di Gioventù Nazionale che possono dare il proprio, importante e concreto, contributo”
“Con Fratelli d’Italia siamo al lavoro anche per cambiare l’Europa – dichiara Elena Leonardi, senatrice e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Marche – dopo aver dato un’alternativa credibile alla nostra Nazione con il Governo Meloni, che ha riportato l’Italia al centro delle politiche internazionali con credibilità e autorevolezza. Oggi tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo perché un’Europa diversa è possibile, e noi siamo pronti a fare la nostra parte, con i nostri candidati marchigiani Carlo Ciccioli e Anita Privitera”.
Sopralluogo questa mattina allo stadio Comunale di Civitanova Marche per dare il via al restyling della struttura. Dopo la promozione della Civitanovese calcio in Serie D e il grande entusiasmo che questa vittoria ha riportato in città, il sindaco Fabrizio Ciarapica, gli assessori Ermanno Carassai e Claudio Morresi, il dirigente ai lavori pubblici Marco Orioli insieme al presidente della Civitanovese Mauro Profili e alla questura, si sono recati sul posto per stabilire i lavori urgenti volti a consentire alla squadra di disputare il prossimo campionato.
La società ha comunicato tutti gli interventi da effettuare ed ora, consapevoli che i tempi stringono e bisogna fare in fretta, l’assessore ai lavori pubblici presenterà, domani in giunta, gli interventi da eseguire ed i relativi importi da finanziare. Nel frattempo la ristrutturazione dei bagni è a buon punto e presto verranno sostituiti i fari di illuminazione con nuovi proiettori a led che consentiranno un notevole risparmio energetico.
“Consiglieri e sindaco lasciano l’aula senza discutere l’appello alla pace, è un atteggiamento cinico e irresponsabile”. Il Consiglio comunale di Civitanova che lunedì sera ha approvato gli aumenti per la Tari e il piano antenne avrebbe dovuto discutere anche dell’appello alla pace e per il cessate il fuoco a Gaza, ma dopo un’assise che si è prolungata fino alle 4 del mattino il punto è saltato con l’abbandono dell’aula da parte di diversi consiglieri
La proposta era arrivata dal centrosinistra che oggi esprime il proprio disappunto.“Era una proposta chiara, contro la guerra, contro ogni terrorismo e ogni oppressione, per la convivenza pacifica tra tutti i popoli. Si trattava di una presa di posizione non formale perché impegnava il comune a sostenere la causa della pace a tutti i livelli, sia nella richiesta rivolta al governo italiano affinché si adoperi per una svolta di tregua e di riconciliazione, sia nell’azione locale per garantire armonia e giustizia nella nostra città”.
“Al momento di discutere la proposta e di votarla molti esponenti della maggioranza di destra, con in testa il sindaco Ciarapica, se ne sono andati senza dare spiegazione del loro atteggiamento cinico e irresponsabile" – sottolineano Elisabetta Giorgini (Dipende da noi) Francesco Micucci, Lidia Iezzi e Yuri Rosati (Pd) Mirella Paglialunga (per Civitanova) Letizia Murri (Ascoltiamo la città) Piero Gismondi (La nuova città) –. “L’abbandono ingiustificato dell’aula consiliare dinanzi al confronto su un punto di grande valore etico e politico rivela tutta l’inettitudine a governare una città, che dovrebbe essere amministrata da persone di sensibilità ben diversa, capaci di avere una posizione tanto sulle scelte locali quanto sulle questioni che dal mondo coinvolgono anche Civitanova”.
“Mi giungono notizie piuttosto preoccupanti sulla situazione che vive il reparto di Chirurgia dell’ospedale di Camerino. L’Unità operativa, che versa in una situazione di cronica carenza di personale medico, non avrebbe dirigenti medici sufficienti ad assicurare la copertura dei turni mensili di reperibilità”. Così il consigliere di minoranza, Sandro Sborgia, riguardo alla situazione del reparto ospedaliero camerte.
“Fino ad oggi la funzionalità era garantita anche da un medico in servizio presso il distaccamento di San Severino Marche che, a quanto è dato sapere, non sarà più disponibile”, continua Sborgia. “Per il mese di maggio, quindi, i sanitari in servizio non sarebbero nelle condizioni di assicurare la copertura”.
Sempre secondo l’ex sindaco ad aggravare la situazione ci sarebbe anche “l’imminente pensionamento del primario dottor Catalini, stimato professionista, da vent’anni in servizio presso il nosocomio camerte e per ben undici anni capo dipartimento ospedaliero”.
“Se ciò dovesse essere confermato - sottolinea Sborgia - la situazione sarebbe davvero critica. Le difficoltà che attraversa l’ospedale di Camerino sembra siano totalmente sconosciute ai nostri rappresentanti locali”. "Proprio ieri sera, a Camerino, si è riunito il Consiglio Comunale ma nel corso della seduta consiliare né il sindaco Lucarelli né tantomeno il consigliere regionale Pasqui hanno fatto parola della vicenda”.
“Abbiamo oramai compreso – prosegue il consigliere - chiaramente che l’argomento sanitario non sembra proprio essere di loro interesse. Ciò nonostante mi permetto di rivolgere pubblicamente un appello all’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini affinché si faccia carico della vicenda e intervenga con gli strumenti a sua disposizione per scongiurare il rischio di un ulteriore ridimensionamento di tutta l’attività chirurgica”. “Il reparto di Chirurgia dell’ospedale di Camerino è stato per anni punto di riferimento regionale e va assolutamente salvaguardato. Non possiamo permetterci ulteriori perdite di servizi essenziali”.
"È con grande entusiasmo e tutta la determinazione che l’esperienza di tanti anni mi consente di mettere in campo, che annuncio la mia candidatura al Parlamento Europeo". Così, in un post sui social, la consigliera regionale Anna Menghi, ex sindaco di Macerata, ha ufficializzato la candidatura alle prossime elezioni europee.
"Ho accettato l’invito che Matteo Salvini e i vertici della Lega mi hanno fatto, per mettere al servizio dei nostri territori e delle nostre comunità le mie idee, la mia passione, la mia storia - ha aggiunto Menghi -. Una decisione, quella di candidarmi, presa dopo giorni di profonda riflessione, in cui a trovare le risposte che non avevo sono state, il più delle volte, persone care al mio cuore. L’amore con cui hanno assistito i percorsi più complessi della mia vita le ha rese non solo preziose, ma fondamentali in questa scelta, che reputo doverosa in un tempo tanto complesso come quello in cui ci troviamo a vivere".
"Far parte dell'Europa vuol dire essere parte di un’entità politica e culturale che promuove la pace, la prosperità e la cooperazione tra popoli. Significa condividere valori comuni come la democrazia, i diritti umani, lo Stato di diritto e l'economia di mercato - ha concluso la consigliera regionale -. Tutti temi che ho sempre portato avanti in oltre 30 anni di vita pubblica e che oggi mi sento chiamata a difendere in modo assoluto, contro ogni possibile deriva".
La consigliera comunale di Macerata Sabrina De Padova, appartenente al gruppo misto, ha sollevato una questione riguardante la modifica dello Statuto dello Sferisterio, cogliendo - a suo dire - "incongruenze emerse durante le commissioni congiunte". In particolar modo, ha evidenziato "discrepanze tra le affermazioni dell'assessora Katuscia Cassetta e il contenuto reale dell'articolo 10 dello Statuto".
Inoltre, De Padova pone l'accento sulla gestione finanziaria dello Sferisterio, sottolineando le passività accumulate negli ultimi due anni. Ecco le sue parole: "Lunedì si riunirà il consiglio comunale per approvare la delibera della modifica dello Statuto dello Sferisterio. Per discutere questo punto si sono riunite le commissioni congiunte: la IV di cui faccio parte e la II, per ben due volte, in data 10 aprile e 23 aprile. In entrambe le occasioni l’assessora Cassetta ha più volte sostenuto l'esistenza nell'articolo 10 dello Statuto dello Sferisterio di un contenuto ben diverso da quello reale, affinché i componenti della commissione fossero persuasi della bontà della modifica".
"Pertanto, durante la commissione cultura del 23 aprile le è stato chiesto di leggere tale contenuto e questo si è rivelato ben diverso da quello da lei sostenuto - aggiunge De Padova -. Chiunque può accertarsene guardando il video della riunione presente sul sito del comune. Come cittadina e come consigliera comunale resto esterrefatta che durante lo svolgimento di impegni politici si menta essendo consapevoli di mentire. Infine, vorrei ricordare la gestione non ottimale dello Sferisterio che è stata condotta in questi 2 anni, esitando nelle ben note passività di oltre 200 mila euro", conclude De Padova.
"Gli interessi 'di qualcuno o di qualche parte politica' hanno prevalso sulla coerenza: ma per chi si propone per governare un Comune la coerenza è un requisito essenziale, il primo, irrinunciabile, perché i sarnanesi non debbono avere nemmeno l'ombra del dubbio che qualcosa o qualcuno possa determinare le scelte che il loro sindaco farà nell'amministrare Sarnano".
Così i consiglieri di opposizione del comune di Sarnano, Giacomino Piergentili, capogruppo di "Il Paese che vogliamo", e Gianfranco Castignani criticano il mancato voto favorevole del prossimo candidato sindaco Fabio Fantegrossi relativamente alla mozione di cui erano firmatari, presentata nel Consiglio comunale dello scorso 22 aprile e relativa alla questione Sarnano Terzo Millennio Srl (società che gestisce le Terme di Sarnano).
"Una mozione necessaria dopo i gravissimi fatti emersi relativamente all'assunzione da parte della Sarnano Terzo Millennio di ben otto dipendenti a tempo indeterminato (due assunzioni ex novo e sei conversioni da tempo determinato a tempo indeterminato) senza il rispetto della normativa dettata in materia dal testo unico sulle società partecipate", puntualizzano Piergentili e Castignani.
"Secondo un parere legale acquisito dal comune di Sarnano - aggiungono i due consiglieri comunali di minoranza -, il mancato rispetto delle procedure di assunzione da parte del Consiglio di Amministrazione dell'epoca, comporta per legge la nullità dei rapporti di lavoro, con tutte le possibili ripercussioni negative sia in capo ai lavoratori che alla stessa società termale".
"Con grande stupore - rimarcano Giacomino Piergentili e Gianfranco Castignani - abbiamo dovuto prendere atto che i consiglieri Fabio Fantegrossi (prossimo candidato sindaco) e Giorgio Eleuteri non hanno voluto sottoscrivere questa mozione. Ma, allo stupore della mancata sottoscrizione, si è aggiunto un vero e proprio sconcerto per il contegno tenuto da Fabio Fantegrossi e Giorgio Eleuteri durante la discussione della stessa".
"Se da un verso il consigliere Eleuteri è uscito dall'aula motivando la scelta con questioni di conflitto di interesse, quando invece in occasione delle altre mozioni sulle Terme presentate dal nostro gruppo aveva sempre partecipato sia alla discussione che alla votazione, dall'altro il consigliere Fantegrossi si è inspiegabilmente astenuto, dimostrando una assoluta incoerenza rispetto al passato. Un dietrofont imbarazzante, considerato che spesso è stato proprio lui il relatore delle proposte in Consiglio sul tema", dichiarano Piergentili e Castignani.
"Appare dunque inspiegabile che, di fronte a questa nuova e gravissima problematica delle assunzioni nulle il consigliere Fantegrossi si sia astenuto rispetto ad una mozione che era stata addirittura emendata in Consiglio prevedendo esclusivamente di dare pieno mandato all'avvocato già incaricato dall'amministrazione comunale per tutelare a 360 gradi le Terme ed il Comune. E pensare che fu proprio Fantegrossi, il 19 febbraio scorso, dopo aver informalmente appreso che sussisteva questa problematica sulle assunzioni, a manifestare al sottoscritto tutta la sua preoccupazione per i possibili risvolti di questa vicenda", ricorda Giacomino Piergentili.
"Dunque, cosa - o, forse è meglio dire, chi - ha spinto Fantegrossi a cambiare la sua posizione rispetto a quella del passato?", si chiede lo stesso capogruppo di "Il Paese che vogliamo", che continua: "La realtà è conclamata: alla prima occasione in cui avrebbe dovuto dimostrare, da neo-candidato sindaco, coerenza rispetto a quanto fatto in passato, Fantegrossi ha clamorosamente smentito sé stesso non solo non firmando la mozione, ma addirittura astenendosi rispetto ad una azione che lui stesso aveva in precedenza sempre fortemente caldeggiato".
"Se, in una piccola (grande) questione come quella indicata nella mozione, Fantegrossi è stato capace di un voltafaccia così clamoroso da mero consigliere di opposizione, ci domandiamo cosa potrà fare, qualora ipoteticamente diventasse sindaco, di fronte a questioni nelle quali dovranno essere adottate scelte, anche gravose ed impegnative, per Sarnano. Come si dice, se il buon giorno si vede dal mattino", conclude Giacomino Piergentili.
“Al di là della campagna elettorale, chiedo al sindaco Calamita: se un suo familiare fosse non autosufficiente vorrebbe portarlo in una struttura sanitaria idonea, con personale preparato ad hoc, oppure in una struttura dove non riceverebbe un’adeguata assistenza?”
Questo l’interrogativo che il Capogruppo di opposizione e candidato sindaco di Appignano, Luca Buldorini, pone al sindaco uscente Mariano Calamita.
Nello specifico si sta parlando del trasferimento della struttura INRCA di Treia, che è una residenza sanitaria riabilitativa estensiva, presso Villa Falconi di Appignano, non prima di aver trasferito gli attuali ospiti di quest’ultima, in altre strutture adeguate del circondariato. Una vicenda che ha sollevato una serie di polemiche, dibattiti e confusione.
A tal riguardo, è Buldorini stesso a far chiarezza su questa tematica che lo tocca da vicino e che, fin dagli albori, è uno dei punti prioritari del suo programma politico. “Parliamo di due aspetti completamente diversi: uno riguarda la Casa di Riposo di Appignano che, per legge, al suo interno, prevede l'assistenza di pazienti autosufficienti. Cosa diversa è invece l’RSA dove, invece, sono presi in cura pazienti ‘non autosufficienti’. Pertanto, come già riferito sia dall’INRCA che dall’Ast, i pazienti che risiedono nell’attuale Villa Falconi non sono autosufficienti. Farli restare in quella struttura senza gli adeguati servizi comporta una palese responsabilità nei confronti di quelli che sono i dettati di legge. Tuttavia, l’aspetto che disarma è il vero accanimento da parte di Calamita, che non agisce per il bene dei cittadini.
Non può essere una questione di becera strumentalizzazione politica; sono i risultati oggettivi di visite mediche, i quali confermano che quegli ospiti, là dentro, non hanno l’assistenza di cui necessitano. Se vogliamo, come io auspico, che tutti, familiari inclusi, desiderino il bene di quelle persone, quest’ultime vanno ricollocate in strutture adeguate al loro stato di salute”.
Sulla questione puntualizza ulteriormente: “Soltanto due degli ospiti della Casa di riposo risultano essere di Appignano; quattro sono di Treia”.
Per quanto concerne la questione della riabilitazione, quest’ultima è al centro dell’attenzione già da un anno, quando è stato avviato il nuovo piano sociosanitario con le nuove linee politiche emanate dal governo regionale: “questo spostamento da Treia ad Appignano- prosegue il vicepresidente della Provincia Buldorini- rappresenta un’opportunità per riportare la riabilitazione ad Appignano, utilizzando gli spazi dell’Ente Falconi. Il ritorno della riabilitazione non riguarda solo la presenza professionisti medici, infermieri ecc. ma costituisce anche un volano per la comunità locale. Oltre alle degenze, ci sarebbero i pendolari e le loro famiglie che si recano per la riabilitazione; questi potrebbero diventare clienti delle attività commerciali appignanesi, contribuendo a rivitalizzare l’economia locale”.
Dunque, ciò che il candidato sindaco vuole far comprendere a tutta la cittadinanza è l’importanza di attuare una politica capace di cogliere un’occasione come questa. Infatti, potenzialmente, l’INRCA (Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani) potrebbe, in qualsiasi momento, decidere di trasferire la riabilitazione anche in altre strutture, come quelle di Osimo o San Severino.
“Oggi, quest’occasione- incalza Buldorini- stiamo rischiando di perderla a causa del fallimento dell’amministrazione politica che finora ha operato. Questa stessa amministrazione ha demolito una casa di riposo funzionante senza avere le garanzie necessarie per la ricostruzione. È fondamentale agire con lungimiranza e collaborazione per garantire che l’opportunità della riabilitazione ad Appignano non sfumi, ma diventi una realtà concreta a beneficio di tutti i cittadini e della comunità locale”.
Quindi, proprio in virtù del fatto che si tratta di una questione estremamente delicata, che deve rimanere lontana da qualsiasi strumentalizzazione politica, il Capogruppo di Opposizione, ha messo in luce l’inconciliabilità della candidatura di Gagliardini, dal momento che è anche presidente dell’Ente Falconi:
“Vista l’ormai nota candidatura da parte del presidente dell’Ente Falconi, Francesco Gagliardini, ne chiedo le immediate dimissioni al fine di far lavorare serenamente il cda dell’Ente. Balza all'occhio che, dopo 20 anni di un’assurda storia come quella della ricostruzione dell’Inrca, puntualmente, l'amministrazione guidata dal sindaco Calamita, si sveglia sempre nel periodo della campagna elettorale”.
Dunque, tornando alla questione iniziale, conclude Buldorini: “Gli anziani non sono un peso, ma un’inestimabile risorsa; fanno parte della nostra storia, e in quanto tale, vanno tutelati e messi in condizioni di poter usufruire di cure e sevizi idonei. Questa è una priorità e un dovere per una comunità, per un’umanità che si definisce tale. Questo l’ho sempre fatto e lo continuerò a fare”.
Grande entusiasmo e interesse per il futuro di Filottrano ieri sera presso il pub Mac Max, dove il candidato sindaco Luca Paolorossi ha tenuto un incontro coinvolgente e partecipato con le frazioni Tornazzano e Bartoluccio. La sala gremita ha testimoniato l'importanza e l'urgenza delle tematiche affrontate.
Paolorossi ha ribadito il suo impegno nel portare una reale svolta alla cittadina. "La mia candidatura vuole rappresentare un segno tangibile di cambiamento", ha dichiarato con convinzione.
Il candidato sindaco ha poi manifestato il suo profondo attaccamento alla comunità, esprimendo la speranza di ricevere il reciproco sostegno da parte dei cittadini. "Da Tornazzano e Bartoluccio mi aspetto di ricevere l'amore che gli ho sempre donato", ha affermato, sottolineando l'importanza di un legame autentico e solidale tra amministrazione e popolazione.
Uno degli argomenti su cui il sarto ha insistito particolarmente è stato quello del santuario di Tornazzano, un simbolo intriso di storia e spiritualità per l'intera comunità filottranese. Paolorossi ha evidenziato l'importanza di rilanciare e far conoscere questo luogo, ritenendo fondamentale preservarne il patrimonio culturale e religioso. "Dobbiamo far tornare di moda tutte le cose a cui eravamo devoti un tempo e io sono qui per questo”.
Le parole del candidato sindaco hanno suscitato grande interesse tra i presenti, che hanno accolto con favore la sua visione "di una Filottrano rinata, capace di valorizzare le proprie radici e proiettarsi verso un futuro migliore"."L'entusiasmo palpabile nell'aria è stato un chiaro segno della volontà dei cittadini di essere protagonisti attivi del cambiamento - ha concluso Polorossi -.
“Il nostro progetto è di chiunque non si senta rappresentato dal sindaco Calamita e intenda fare la propria parte per dare ad Appignano un futuro migliore . Si esprime così, attraverso una nota, il candidato sindaco di “Tutti insieme per Appignano”, Luca Buldorini, all’indomani del botta e risposta tra alcuni simpatizzanti locali di Forza Italia (che sosterranno lo stesso Buldorini) e i vertici provinciali del partito, compreso il commissario cittadino, che appoggeranno invece sindaco uscente Mariano Calamita (leggi qui).
“Questo non è il tempo delle polemiche – continua Buldorini - è il momento del fare e non intendo alimentare tensioni che non fanno bene né alla politica, tanto meno alla nostra città”.
“Chi ha a cuore il bene di Appignano, non può appoggiare chi in questi anni ha depresso il nostro territorio - va avanti - ringrazio quindi tutte le donne e gli uomini che con coraggio hanno manifestato il loro appoggio alla nostra lista prendendo le distanze da una scelta assurdamente unica sul panorama nazionale”.
“È innegabile che in questi ultimi cinque anni Appignano sia stata vittima della pessima gestione di una sinistra incapace di valorizzarne le potenzialità - sottolinea Buldorini - c’è bisogno di lavorare con serietà in ogni ambito, dalle infrastrutture alla sanità, lo sviluppo economico e l’agricoltura”.
“Noi siamo pronti a dare il massimo per rimediare ai tanti errori fatti dall’amministrazione Calamità - prosegue - per farlo abbiamo bisogno del sostegno di chiunque voglia mettersi al servizio della città dando un contributo concreto per segnare un cambio di passo atteso da troppi anni e che ormai non è più rimandabile se vogliamo ridare vita alla territorio”.
“La nostra squadra è pronta ad accogliere chiunque voglia interrompere il pesante isolamento sociale, economico e politico al quale è stata condannata Appignano da una certa sinistra in questi ultimi anni”, conclude.
Il centrodestra di Montecassiano unito scioglie le riserve e si schiera al fianco Alberta Giustozzi, prima candidata sindaca del Comune di Montecassiano. Attraverso un comunicato hanno voluto ribadire il loro sostegno i rappresentanti provinciali dell’intera coalizione Massimo Belvederesi per Fratelli d’Italia, Luca Buldorini per la Lega, Gianluca Pasqui per Forza Italia e Luca Marconi per l’Udc.
“A Montecassiano è nato un progetto civico ‘Obiettivo Comune' che vede in Alberta Giustozzi la massima espressione di novità, con una proposta amministrativa altamente innovativa, rispetto al passato. La scelta di appoggiare unitariamente Alberta è venuta dopo un'attenta riflessione e valutazione dei temi oggetto di programma e analisi dei bisogni del territorio”, si legge in una nota congiunta del centrodestra.
“Alberta Giustozzi nella sua proposta amministrativa ha saputo manifestare un’energia coinvolgente, che sta portando i più a condividere il suo percorso, che ha come obiettivo primario essere amministratore di tutti, attraverso l'ascolto attento delle tante necessità dei residenti”.
"Abbiamo voluto rimarcare l'importanza della collaborazione tra i cittadini e lo abbiamo fatto proprio per il bene e per il cambiamento che a Montecassiano dopo 10 anni crediamo sia necessario per tanti motivi. Mi sento di ringraziare tutti coloro che sono riusciti a costruire un progetto così aperto e nuovo”, questo il pensiero espresso dal presidente provinciale di Fratelli d'Italia Massimo Belvederesi.
Da parte sua Luca Buldorini, vicepresidente della Provincia e responsabile provinciale della Lega aggiunge: “Credo che l'importanza geografica di Montecassiano sia fondamentale per lo sviluppo dell'intera valle del fiume Potenza e per il lavoro che Provincia e Regione stanno mettendo in atto per far crescere tutti i territori attraversati dal fiume”.
“La collaborazione tra le varie amministrazioni sarà fondamentale, per questo una figura civica senza appartenenze di partito crediamo sia la scelta giusta per Montecassiano, che dopo 10 anni di palese isolamento amministrativo e mancata partecipazione ai tavoli istituzionali provinciali e regionali, meriti qualcosa in più".
Gianluca Pasqui aggiunge: “Siamo convinti che anche a Montecassiano ci sia voglia di cambiamento. Come Forza Italia, appoggiamo convintamente la candidatura di Alberta Giustozzi, nella consapevolezza che, soprattutto nelle piccole realtà, un volto civico possa essere quello più indicato per dare ai cittadini le risposte che chiedono. Allo stesso tempo, contribuire come centrodestra unito alla vittoria di Alberta Giustozzi garantirebbe a Montecassiano quella filiera istituzionale che partendo dal Comune arriva alla Provincia, passando per la Regione fino ad arrivare al Governo nazionale”.
Luca Marconi rivendica l’importanza di una coalizione unita che possa collaborare in armonia per garantire quei servizi essenziali a chi vive in condizioni socio-economiche difficoltose. “Le categorie economiche, associative e della società civile sono rappresentate nella proposta di Alberta attraverso una libera partecipazione, che le stesse hanno condiviso, fiduciosi nel suo autentico impegno e la sua visione per il territorio di Montecassiano. Di cose da fare ce ne saranno tante, ma con un nuovo spirito unitario, che fonda le sue radici nella diversità delle esperienze e delle sensibilità, allo scopo di favorire il confronto e l'ascolto di tutti".
"Montecassiano, siamo certi, tornerà a essere il vero protagonista e i buoni propositi dovranno tradursi in forza trainante, per il confronto anche con i Comuni limitrofi, con i quali si sta sedimentando un legame fattivo ed autentico, su temi di comune interesse. Insieme si può fare”
"È ben noto come lo stile di Forza Italia sia sempre stato quello di tenere lontane le sterili polemiche e di evitare i botta e risposta sulla stampa, tanto stucchevoli per i cittadini quanto inutili per gli addetti ai lavori. Stavolta, però, non possiamo esimerci dal rispondere alle gravissime accuse". È quanto dichiara Gianluca Pasqui, segretario provinciale Forza Italia Macerata nel replicare a quanto affermato da Roberto Fogante, portavoce del 'comitato spontaneo Forza Italia Appignano'.
Ad Appignano, infatti, nei mesi scorsi è stato nominato come commissario comunale di Forza Italia Rolando Vitali, nomina sottoscritta dallo stesso segretario provinciale Gianluca Pasqui, eletto a dicembre all’unanimità dal congresso provinciale cui hanno partecipato tutti gli iscritti al partito, e dal commissario regionale Francesco Battistoni. "Nessun altro soggetto può millantare di parlare a nome di Forza Italia - spiegano Pasqui e Vitali -. Riteniamo gravissimo che si possa dare spazio a comunicati anonimi, di un fantomatico 'comitato appignanese di Forza Italia', senza prima verificare attraverso le fonti legittimate chi abbia o meno titolo a parlare in nome e per conto del partito".
"Gravissimo adombrare sospetti sulla nomina di una persona stimata e irreprensibile come Rolando Vitali, così come è indecoroso mettere in discussione l’adesione a Forza Italia di un professionista come l’avvocato Stefano Montecchiarini - sottolinea Pasqui -. Queste persone si sono impegnate in prima persona e ci hanno messo la faccia, al contrario di chi manda in giro comunicati anonimi senza alcun valore al solo scopo di avvelenare i pozzi e creare confusione nei cittadini".
"Questo fantomatico comitato appignanese, evidentemente, non sa o finge di non sapere che un paio di mesi fa, iscritti e simpatizzanti di Forza Italia si sono riuniti in un locale di Appignano proprio per legittimare la nomina di Vitali e l’ingresso dell’avvocato Montecchiarini nel partito. Eravamo in tanti e in quell’occasione non c’è stato nessuno che abbia contestato o messo in discussione la legittimità di un'operazione che affonda le sue radici in una profonda analisi politica e valoriale", punge Pasqui.
"Al contrario di ciò che si vorrebbe far credere, Forza Italia ad Appignano è unita e compatta nella scelta di sostenere la candidatura a sindaco di Mariano Calamita. Quello pubblicato è un comunicato farraginoso e contraddittorio, dove addirittura si legge 'come gli elettori di centrosinistra possano continuare a sostenere la lista Calamita, in cui la totalità dei suoi vertici è dichiaratamente di destra' (qui i dettagli). Se così fosse, dunque, per l’anonimo comitato il problema non dovrebbe neanche porsi. Perchè, invece, il fantomatico comitato non spiega come mai alle elezioni politiche e europee, il centrodestra ad Appignano risulta regolarmente ottenere percentuali ben oltre il 50 per cento, mentre alle comunali la lista Calamita ottiene quasi il 55 per cento dei consensi?", si domanda Pasqui.
"Leggiamo di 'mosse strumentali' e di 'espedienti politici utili solo al mantenimento delle solite poltrone'. Noi, vista la tempistica e il modus operandi, crediamo invece che tutto questo sia opera di chi alle poltrone mira animosamente ma non riesce a raggiungerle. Se ne facciano una ragione. il nostro modo di vedere la politica non è il loro e continueremo sulla nostra strada per il bene di Forza Italia e dei cittadini tutti", conclude Pasqui.
Sulla vicenda è poi intervenuto anche, Stefano Montecchiarini, responsabile giustizia Forza Italia della provincia di Macerata. “Il signor Roberto Fogante non risulta iscritto a Forza Italia e pertanto non ha titolo per costituire alcun comitato che contenga nel suo nome Forza Italia e lo diffidiamo pubblicamente a farlo”, incalza il responsabile giustizia di Forza Italia.
“In secondo luogo, ci chiediamo se il firmatario della nota diffusa alla stampa sia lo stesso Roberto Fogante che la sera del 29 febbraio ha partecipato, insieme a tanti altri iscritti e simpatizzanti, alla conviviale durante la quale, presente il sindaco Mariano Calamita, veniva discusso il sostegno al primo cittadino uscente e contestualmente venivano ufficializzati la nomina di Rolando Vitali a commissario comunale e l’ingresso del sottoscritto nel partito”
”Non mi risulta che, salvo improbabili omonimie - ironizza Montecchiarini - il signor Fogante quella sera abbia espresso non solo contrarietà ma neanche perplessità sull’operazione politica che si andava a decidere, posando anche insieme al sottoscritto, al segretario Pasqui e al commissario Vitali per una gradevole foto ricordo. Il signor Fogante ha anche partecipato ad altre riunioni successive a quella conviviale, alla presenza di diversi simpatizzanti, e anche in quelle occasioni non risulta abbia mai espresso contrarietà o dubbi in merito all’appoggio al sindaco Mariano Calamita”.
“Quindi, da dove nasce questa improvvisa folgorazione sulla via di Damasco? Cosa è cambiato da quel 29 febbraio? Da ultimo, una considerazione politica doverosa. Tutto questo interesse su Appignano è sospetto e deve far riflettere. Non si comprende, infatti, come mai il centrodestra si accanisca in tal mondo contro una operazione politica che soltanto pochi giorni fa ha consentito proprio al centrodestra di vincere le regionali in Basilicata. Il sindaco Mariano Calamita, infatti, è un iscritto ad Azione, ovvero quel partito grazie al quale il governatore Bardi è stato confermato”.
“A percentuali invertite, ovvero con il 7,5% di Azione al centrosinistra, il risultato elettorale sarebbe stato capovolto. Ma, evidentemente, in quel caso l’alleanza con Azione per una frangia del centrodestra andava bene. Ad Appignano no. Probabilmente come Forza Italia provinciale abbiamo una visione della politica talmente lungimirante da anticipare anche quella nazionale e questo per qualcuno comincia ad essere un problema. Di certo non lo è per noi che, sempre e comunque, cerchiamo soltanto di essere vicini ai cittadini e alle loro istanze”.
Dopo aver ospitato i big della politica marchigiana di centrodestra, nell’evento di presentazione del candidato sindaco Luca Buldorini, il comune di Appignano continua a essere al centro di un notevole fervore politico. L’ultima vicenda di questo frizzante periodo preelettorale riguarda il Comitato "spontaneo" appignanese di Forza Italia che attraverso il suo portavoce, Roberto Fogante, ha sollevato una vigorosa protesta contro quelli che definisce "esperimenti politici” ritenuti dannosi per la comunità locale. Così sono state infatti definite le dichiarazioni del segretario provinciale del Pd Angelo Sciapichetti che, in un’intervista rilasciata nei giorni scorsi, aveva benedetto l’accordo fra Forza Italia e Pd per le imminenti elezioni amministrative di Appignano.
“L’alleanza con Forza Italia è un esperimento che guardiamo con grande interesse e condividiamo la scelta di Calamita”. Aveva affermato Sciapichietti. Nella sua dichiarazione ufficiale, Fogante esprime un forte dissenso nei confronti di tale accordo. Il comunicato è infatti chiaro nel sottolineare la mancanza di consenso e consultazione con una parte significativa degli elettori e dei sostenitori del partito e definisce l’accordo come “una mossa strumentale ordita dal coordinatore provinciale di Forza Italia Gianluca Pasqui”.
Anche la nomina di Rolando Vitali, già membro della giunta Calamita, come commissario comunale di Forza Italia, viene vista con sospetto dal comitato, che la considera un tentativo per accaparrare qualche voto in più. Si mette in discussione poi l'adesione all'interno di Forza Italia dell'attuale vicesindaco Stefano Montecchiarini, membro di una giunta eletta nel 2019 con il sostegno del Pd locale.
Il Comitato ha espresso dunque il proprio disagio per il mancato coinvolgimento delle forze politiche più vicine, come Lega e Fratelli d'Italia, nell'elaborazione di questa strategia politica, che, come riportato nel comunicato, “rischia di isolare Appignano dalla filiera governativa Stato, Regione, Provincia per inseguire espedienti politici utili solo al mantenimento delle solite poltrone”.
Il Comitato Forza Italia di Appignano annuncia dunque l’intenzione di prendere le distanze dall'iniziativa di Gianluca Pasqui, coordinatore provinciale del partito, e dichiara il proprio sostegno al candidato sindaco Luca Buldorini, considerandolo "un'alternativa più consona ai valori e alle esigenze della comunità".
La dichiarazione di Fogante evidenzia anche l'insoddisfazione nei confronti del processo decisionale interno al partito e auspica una maggiore partecipazione della base elettorale nel futuro coordinamento del partito stesso, al fine di “poter eleggere serenamente e a norma di Statuto il nuovo coordinatore in una sede più opportuna di una pizzeria”.
Infine, si pone l'interrogativo su come gli elettori di centrosinistra possano continuare a sostenere la lista Calamita, “in cui la totalità dei suo vertici è dichiaratamente di destra”. La risposta a questa domanda si lascia al verdetto delle urne nelle imminenti elezioni del 8 e 9 giugno.
Il Comune di Treia prosegue l’opera di miglioramento degli impianti sportivi del proprio territorio.
Dopo gli importanti investimenti che hanno interessato il “Sandro Ultimi” di Chiesanuova, il “Leonardo Capponi” di Treia, ora finalmente è la volta della frazione Passo di Treia. La tanto attesa riqualificazione del Campo Sportivo “Giovanni Compagnoni” e del Bocciodromo Passotreiese non sarà più un sogno, ma si appresta a diventare una concreta realtà.
Martedì 23 Aprile 2024, il Consiglio Comunale, su proposta del Sindaco di Treia Franco Capponi, ha approvato una variazione di bilancio della Giunta che consente la progettazione esecutiva dell’intervento di realizzazione della nuova Bocciofila/Centro Sociale e la riqualificazione del suddetto impianto calcistico che prevede la traslazione del terreno di gioco che disporrà di un nuovo manto in erba sintetica.
L’importo finanziato con fondi di bilancio del Comune di Treia è pari a 180.000 euro. Il progetto complessivo ammonta a circa 2,5 Milioni di euro, per il quale verranno avviate le procedure per accedere (per una parte delle risorse necessarie) al “Credito Sportivo” e all’iniziativa “Sport e Periferie”. Tale fondo è istituito dal Governo per modernizzare l’impiantistica sportiva, volto, in particolare al recupero e alla riqualificazione degli impianti obsoleti, e individua come finalità il potenziamento dell’agonismo, lo sviluppo della relativa cultura, la rimozione degli squilibri economico-sociali e l’incremento della sicurezza urbana.
La notizia è stata accolta con estremo entusiasmo dall’Associazione Polisportiva Aurora Treia e dalla A.S.D Bocciofila Passo di Treia, due realtà storiche del territorio che vantano numerosi associati, collaboratori e tifosi.
La Frazione si prepara dunque ad accogliere degli spazi moderni che serviranno alla collettività intera per avvicinarsi allo sport. Una manovra che guarda al futuro per una maggiore tutela sia della gioventù che della maggiore età.
«Siamo felici e grati di poter mettere una delle nostre migliori energie a disposizione di un grande sogno collettivo: quello di un’Europa più libera e democratica, più giusta e vicina ai diritti di tutte e di tutti. Un’Europa di pace e ambientalista. Un’Europa antifascista». Con queste parole Sinistra Italiana Marche ufficializza la candidatura di Agnese Santarelli alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno per Alleanza Verdi Sinistra, nella circoscrizione dell’Italia centrale.
Avvocata, da sempre impegnata nelle battaglie per i diritti civili, umani e sociali, Santarelli è componente della Direzione nazionale e della Segreteria regionale di Sinistra Italiana e capogruppo di “Jesi in Comune” nel Consiglio comunale jesino. «Sono fiera di poter dire di essere candidata con Alleanza Verdi Sinistra. Una candidatura di militanza che, dal territorio, si mette con umiltà ma con passione, al servizio di un progetto politico chiaro, coerente e di sinistra», il commento di Santarelli. Che definisce la propria candidatura «una goccia in un mare aperto e plurale in cui navigare insieme e non lasciare indietro nessuno, dove è necessario rivendicare le nostre radici antifasciste, dove difendere sempre il diritto di autodeterminazione sui nostri corpi, dove scegliere come vivere ma anche come morire, dove la scuola fa l’uguaglianza, dove la giustizia è innanzitutto sociale e ambientale».
Consiglio comunale convocato per lunedì, 29 aprile, alle ore 21. Sono 17 i punti all'ordine del giorno da discutere ed approvare. Si inizia con le comunicazioni del sindaco e del presidente del Consiglio. Successivamente si procede con tre interrogazioni: la prima presentata dai consiglieri comunali Letizia Murri, Mirella Paglialunga, Francesco Micucci, Elisabetta Giorgini, Piero Gismondi, Lidia Iezzi, Yuri Rosati sulla "Variante relativa al Parco del Castellaro”; la seconda presentata dalle consigliere comunali Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi sulla realizzazione di una struttura sanitaria dedicata a Centro per l’autismo; l'ultima quella del consigliere comunale Francesco Micucci avente ad oggetto il sottopasso pedonale di via Regina Elena - situazione di altri attraversamenti pedonali.
Si prosegue con l’approvazione del Piano Economico Finanziario (Pef) del servizio di gestione dei rifiuti urban; Provvedimenti per l’anno 2024; il Regolamento per l’insediamento di impianti per telefonia cellulare e per la trasmissione dati ai sensi della L.R. 12/2017 - Approvazione; Variante normativa al Prg vigente finalizzata al parziale riassetto urbanistico-edilizio della zona produttiva denominata "Zona Industriale A_ PA 10-12-17 'Località Piane Chienti. Adozione definitiva"; sede di Segreteria convenzionata tra i comuni di Civitanova Marche e Morrovalle.
E poi ancora approvazione schema di convenzione; scioglimento convenzione ex art. 8 della Legge 23/1996 tra la provincia di Macerata e il comune di Civitanova Marche per utilizzo edificio scolastico ex Iptc; sostituzione componente nella VI Commissione Consiliare "Pubblica Istruzione, Servizi Socio-Assistenziali, Famiglia, Infanzia, Adolescenza, Cultura della salute, Pari Opportunità, Case Popolari, Cooperazione, Emigrazione ed Immigrazione, Sport e Politiche Giovanili"; sostituzione rappresentante del Consiglio Comunale nel Comitato di Gestione del Nido d’Infanzia "La Lumachina"; sostituzione componente dimissionario Consiglio di Amministrazione Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Paolo Ricci; nomina Consiglio di Biblioteca; ordine del giorno inerente "cessate il fuoco ora: appello per la pace e la reciproca sicurezza tra Israele e Palestina".
Tra i punti all'ordine del giorno la Mozione presentata dalle consigliere comunali Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi, sulla progettazione di un hub creativo con al suo interno il museo del mare; la mozione presentata dai consiglieri comunali Francesco Micucci, Lidia Iezzi, Yuri Rosati, Roberto Mancini, Mirella Paglialunga, Letizia Murri, Piero Gismondi, sulla gestione del ciclo dei rifiuti; la mozione presentata dalle consigliere comunali Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi sul conferimento incarico di studio alle commissioni consiliari permanenti; mozione presentata dai consiglieri comunali Lidia Iezzi, Francesco Micucci, Yuri Rosati, Mirella Paglialunga, Letizia Murri, Roberto Mancini, Piero Gismondi avente ad oggetto: appello per la liberazione di Khaled El Qaisi; mozione presentata dai consiglieri comunali Francesco Micucci, Piero Gismondi, Lidia Iezzi, Roberto Mancini, Letizia Murri, Mirella Paglialunga, Yuri Rosati, sull' istituzione della Zona Economica Speciale (ZES) per la regione Marche.
"Quanto il centrodestra sta avviando in termini di cantieri negli ultimi tre anni per colmare quel gap infrastrutturale frutto di 30 anni di miopia politica e di immobilismo, non ha eguali. Eppure, si preferisce infarcire la propria azione politica in Consiglio regionale con interrogazioni strumentali per suscitare allarmismo ingiustificato. È il caso della consigliera regionale pentastellata, Marta Ruggeri, che ha preferito non informarsi prima di depositare la sua interrogazione". Questa la dichiarazione del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Simone Livi, in risposta all’interrogazione sull’argomento discussa nella seduta di questa mattina del Consiglio regionale.
"Passando alla concretezza che ci caratterizza, l’intervalliva San Severino-Tolentino, opera attesa da almeno 3 decenni, rappresenta l’ennesimo cantiere sul quale la Giunta di centrodestra, guidata dal presidente Francesco Acquaroli, e l’assessore di FdI, Francesco Baldelli, hanno acceso uno dei tanti riflettori prosegue Livi -. Il 21 marzo scorso, l'intervento su richiesta della regione Marche, è stato inserito nel nuovo Contratto di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e i Trasporti e Anas, con la conferma delle risorse già disponibili pari a 88.317.925 euro e con la previsione, a opera cantierabile, di un finanziamento fino a 206.718.750 euro. In questo modo, la società Quadrilatero potrà quindi bandire la gara e far partire il cantiere".
"Si tratta di lavori molto attesi per garantire, una volta realizzati, una viabilità sicura, veloce, moderna, efficiente, in favore di territori del maceratese che sono stati trascurati dalla sinistra. Un’opera strategica inserita nel Piano regionale delle infrastrutture Marche 2023, fin dal 2021 e per la quale abbiamo lavorato fin da subito, senza tanti proclami, ma con la forza dei fatti che smentiscono le vuote parole di chi continua a guardare ai propri interessi e non ai marchigiani", conclude Livi.
"Le Marche saranno ottimamente rappresentate nella lista del Movimento 5 Stelle per la circoscrizione centro Italia. Dopo il secondo turno delle elezioni interne, i candidati marchigiani più votati dagli iscritti sono risultati Sergio Romagnoli e Mirella Emiliozzi che, quindi, andranno a comporre la lista del M5S". A darne notizia è l’onorevole Giorgio Fede, coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle.
"Siamo molto felici per questo risultato - commenta Fede - perché ancora una volta ci confermiamo l’unico partito che offre ai propri iscritti la possibilità di autocandidarsi e di scegliere in autonomia i propri candidati. Così si innesca un circolo virtuoso di competenze e professionalità al servizio dell’azione politica comune. Mirella Emiliozzi e Sergio Romagnoli hanno una pregressa esperienza parlamentare nella scorsa legislatura, lavorando con impegno, passione e soprattutto trasparenza. La loro volontà di mettersi ancora al servizio degli italiani per portare in Europa i nostri principi e per un’Europa che lavori alla pace, merita tutta la nostra stima e gratitudine".