Aggiornato alle: 20:31 Sabato, 30 Novembre 2024 nubi sparse (MC)
Politica Macerata

"Femminicidi senza giustizia, propongo una raccolta firme contro l'abuso delle attenuanti nei processi"

"Femminicidi senza giustizia, propongo una raccolta firme contro l'abuso delle attenuanti nei processi"

"I femminicidi senza giustizia, propongo una raccolta firme per sensibilizzare la società e la giustizia italiana sull'abuso di attenuanti nei processi". È quanto afferma, in una nota stampa, la consigliera comunale di Macerata Sabrina De Padova. 

"Mi chiedo se esiste ancora il sentimento di indignazione di fronte a notizie, avvenimenti aberranti di ogni tipo come le torture sui poveri animali, risse tra ragazzi per futili motivi, aggressioni ad anziani, femminicidi. Ormai siamo così assuefatti a tal punto da riuscire a far finta di non vedere, di non sentire, e sembra che non ci turbi più nulla", sottolinea la consigliera del gruppo misto. 

"Io continuo a indignarmi come consigliera comunale, come insegnante, per il ruolo che ricoprivo come presidentessa del consiglio delle donne - asserisce con vigore De Padova -. Ho cercato di sensibilizzare gli alunni di ogni ordine e grado al rispetto delle persone, dell’ambiente, degli animali, ho tenuto incontri con l’ausilio di psicologhe e sociologhe per eventi contro la discriminazione di genere e linguistica. Forse sarà la mia deformazione professionale a portarmi ancora a reagire di fronte a queste notizie". 

"Più ascolto le notizie sui sempre più numerosi femminicidi non puniti in Italia a causa della concessione di futili, o meglio futilissime attenuanti, più mi indigno. Spero sempre che qualcosa cambi, ma purtroppo la situazione tende a peggiorare", prosegue De Padova.

Il riferimento, in particolare, è al caso dell'uccisione di Lorena Quaranta in Sicilia da parte del fidanzato: "La Cassazione ha annullato l’ergastolo poiché ha ritenuto che il fidanzato ‘fosse stressato da Covid’ - ricorda la consigliera -. Vorrei sottolineare che la sentenza è stata emessa dal Collegio Giudicante della Corte di Cassazione, nello specifico formata da soli uomini. Almeno in questi processi, sarebbe auspicabile che sia composto da un numero prevalente di giudici donne".

"Ritengo che questa notizia non debba passare inosservata, senza capirne la gravità. Sembra che il fidanzato non reggesse il confronto con la donna, poiché svolgeva una professione più ambiziosa della sua. Si ha l’impressione di vivere in un paese dove la legge italiana ‘autorizzi e permetta l’uccisione di una donna’. Tanto ci sono le attenuanti, tanto, come affermato dal padre di Turetta al figlio carnefice: ‘In Italia di femminicidi ce ne sono tanti’, e il suo è uno dei tanti", constata amaramente De Padova.

"Sicuramente viviamo in una società dove la giustizia continua ad avere una mentalità maschilista, a causa di stereotipi culturali e sociali che non si riescono a sradicare, e i collegi giudicanti sono ancora purtroppo composti da giudici uomini. Dovremmo cambiare alle fondamenta il modo di educare i ragazzi, smantellando i pregiudizi, gli stereotipi, il sessismo inconscio", conclude la nota. 

È possibile sottoscrivere la petizione della consigliera comunale di Macerata contro l’abuso delle attenuanti nei processi di femminicidi al seguente link: https://chng.it/NNmLw8fhgd

 

 

 

Picchio News
Il giornale tra la gente per la gente.

Commenti

Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.
Registration Login
Sign in with social account
or
Lost your Password?
Registration Login
Registration
Comuni