“La conferenza stampa del nuovo Cda del Cosmari è stata l’occasione per ribadire che l’ampliamento della discarica di Cingoli va fatto subito senza aspettare la scelta del nuovo sito provinciale. Questa è la prova provata di quello che il sottoscritto nella passata consiliatura ha più volte denunciato attraverso interventi e interpellanze” . Così Raffaele Consalvi, già consigliere e segretario Pd del Comune di Cingoli, riguardo alle parole pronunciate dal nuovo presidente del Cda del Cosmari sull’ampliamento della discarica locale.
“Oggi siamo all’atto finale di una commedia tragicomica dove le vittime sono gli abitanti di un territorio che oltre all’olezzo di una discarica, negli anni hanno visto depauperarsi il valore dei terreni, abitazioni, attività produttive e agrituristiche”, continua Consalvi. “In questo scenario il silenzio della Giunta Vittori è assordante, un’amministrazione che non ha avuto la forza o la voglia di esprimere il presidente, ma nemmeno un componente nel consiglio d’amministrazione affinché la sceneggiata possa continuare: il piagnisteo a Cingoli e l’esattore a Macerata".
“Sia ben chiaro, il Pd di Cingoli unitamente ai vertici provinciali è contrario a questo stato di cose - sottolinea il segretario dem - . Siccome siamo persone responsabili, proponiamo altre soluzioni che superino sull’impiantistica questa visione provinciale che sa tanto di provincialismo”.
“Se la famosa filiera della destra funzionasse basterebbe che la Regione in attesa del nuovo Piano regionale dei rifiuti deliberasse un provvedimento stralcio o ponte su gli impianti, autorizzando la discarica di Fermo come sito d’appoggio per la provincia di Macerata. Si risparmierebbero sui quattro milioni di euro evitando di portare i rifiuti a prezzi folli in Provincia di Pesaro, ma nello stesso tempo non si andrebbe a impegnare milioni di euro per l’ampliamento di Cingoli”.
“Nella prima conferenza stampa di questo nuovo consiglio d’amministrazione ci si aspettava, viste le condizioni in cui versa il consorzio, una progettualità nuova, una analisi economica finanziaria che portasse l’ente fuori dal pantano dove a pagare saranno i cittadini con gli aumenti della Tari da qui ai prossimi anni, ma soprattutto una parola chiara sul consorzio che dovrà rimanere pubblico. Nulla di tutto questo, ancora ballano sul Titanic mentre la nave affonda”.
"Ci stiamo attrezzando a livello cittadino per un coordinamento relativo ai prossimi appuntamenti regionali e locali nel 2025 ma vogliamo, fin da ora, offrire un contributo 'attivo' all’attuale amministrazione osservando, con spirito costruttivo ma critico, nell’ottica popolare che ci distingue, quella che guarda alle necessità reali e concrete, dando voce a chi, da molto tempo, diserta le urne, a torto o ragione”. È quanto affermano, in una nota congiunta, il segretario provinciale di "Noi Moderati" Paolo Perini, il segretario comunale di Macerata Luigi Carelli ed il vice Guido Garufi.
"Vogliamo analizzare la cosiddetta 'Lottizzazione Simonetti', a Piediripa - spiegano Perini, Carelli e Garufi -. La nostra posizione è in sostanza contraria per una serie di motivi, tutti di ordine politico e tecnico. Anzitutto si può dire che questa antica lottizzazione è carica di nebbia e sfumature da chiarire. La sua stessa storia, iniziata con la Giunta Meschini e poi approdata a quella del sindaco Carancini, aveva ricevuto non pochi stop e perplessità anche e giustamente dal centrosinistra e dalla provincia".
"È con questa amministrazione che la Simonetti presenta, al contrario, un progetto faraonico dirottando tutta la volumetria edificabile a commerciale. A 'corredo' di tale imponente struttura commerciale, si prevede, 'come al solito', attrezzature adiacenti a verde e zona per 'bimbi' - aggiungono da 'Noi Moderati' nella nota -. Ma ci si chiede: l'amministrazione che cerca a Piediripa tali tipologie di spazi, non può, invece, occuparsi e preoccuparsi delle nostre zone cittadine, dai giardini, al verde diffuso, aiuole, siepi, nei quartieri che versano in stato di abbandono?".
"Considerando che il progetto iniziale è stato stravolto e trasformato in altro, nessun vantato vincolo obbliga il Consiglio - si sottolinea -. Questo progetto ingolfa l'attuale viabilità di Piediripa andando a peggiorare l’uscita delle auto da Macerata. Le 'bretelline' parallele all’attuale viabilità ipotizzate dalla Simonetti non sono altro che specchi per allodole. La vita sociale di Piediripa, splendido borgo, operativo e laborioso, necessita di una viabilità non effimera e certamente quanto viene proclamato, come spesso accade in questi casi, appartiene, in genere, ad una forzatura comunicativa e/o di propaganda informativa".
"La Provincia sospese e bocciò il progetto anche in relazione alla questione viaria. Una politica che guardi avanti non cementifica, non apre altri supermercati, c’è già da venticinque anni a Piediripa, un grande supermercato, Val di Chienti, e nel comune di Corridonia, a due passi, l'altro grande complesso distributivo - puntualizzano da 'Noi Moderati' -. E in ultimo non si può svendere il proprio territorio a speculazioni edilizie da parte di soggetti ancora incogniti".
"Se davvero si volesse volare alto si dovrebbe guardare in altre direzioni, centri aggregativi, zone verdi, una strada di accesso a Macerata che non sia quel tratturo che porta al cimitero. Ottimo, invece, lo sblocco del passaggio a livello, grazie anche al denaro delle Ferrovie dello Stato e del Pnrr", concludono Perini, Carelli e Garufi.
Il Consigliere di minoranza del Comune di Ussita, Guido Rossi, protocolla un'interrogazione con risposta orale, al sindaco Silvia Bernardini e alla Giunta, relativa alle modalità e sui risultati della gara per l'affidamento della gestione degli impianti della stazione sciistica di Frontignano.
“Dopo ben quattro mesi dalla mia richiesta per avere gli atti amministrativi relativi alla gara per l'affidamento della Stazione di Frontignano – si legge nell’interrogazione - il Comune di Ussita, dopo l'intervento del garante regionale dei diritti dei cittadini mentre il regolamento del Tuel, prevede un massimo di trenta giorni per la consegna degli atti richiesti, mi ha consegnato gli atti relativi alla gara per l'affidamento della gestione degli impianti di Frontignano”.
Dai documenti letti, mi sono apparse subito delle anomalie nella quantificazione dei canoni dovuti alla concessione della Stazione completa delle due seggiovie 'Lo Schiancio-Le Saliere e Pian Dell'Arco-Belvedere', il 'Tapis roulant campo scuola', i Rifugi 'Saliere,Cristo delle Nevi-Il Cornaccione' e il Bike Parch'. 'Inoltre - prosegue Rossi - fanno parte del pacchetto anche i mezzi Battipista, la motoslitta, tutte le attrezzature nuove del rifugio 'Le Saliere', i container per le biglietterie complete di arredamento tutte le attrezzature presenti e tanto altro”. “Il canone è stato concordato in 10.000 euro il primo anno, 20.000 il secondo, 30.000 il terzo e dal quarto anno il pagamento del canone sarà di 70.000euro".
“La lettura di queste cifre, mi aveva già posto delle perplessità sulla bontà della operazione e andando avanti nella lettura, i dubbi diventano ancora più importanti perché nel contratto all'articolo 4, non menzionato dal sindaco, si legge testualmente”, spiega Guido Rossi:
“Qualora dal 4° anno non sia entrato in funzione nessun impianto o struttura del settore del canalone, si applicherà una riduzione del 45% del canone annuale offerto in sede di gara, valevole per tutti gli anni in cui la gestione sarà limitata, appunto, al solo 'Settore Saliere' e quindi con l'uso delle sole seggiovie denominate 'Lo Schiancio' e 'Belvedere' e del 'Rifugio Saliere' (38.500 euro ).
Il 100% del canone annuale verrà corrisposto dal concessionario solamente e quando il settore a monte denominato il canalone risulterà completamente rifunzionalizzato e rinnovato con la realizzazione di un nuovo impianto con accesso da valle e saranno entrati in esercizio entrambi a rifugi a monte 'Rifugio Cristo delle Nevi' e “Rifugio Cornaccione'.
“Praticamente il canone annuale sarà, dal 4° anno, di 38.500 e credo che, visti i tempi di recupero, rimarrà sino allo scadere dei nove anni e oltre, per cui si prevede un incasso dei canoni nei nove anni pari a 261.000 euro”.
“In considerazione che il Comune di Ussita ha acceso dei mutui negli anni 2000, per interventi e miglioramenti della Stazione Frontignano, pari a circa 4.000.000 di euro scadenti nel 2048, che comportano il pagamento delle rate annuale di 271.085,64 , una delle domande riguarda la relazione tecnica-amministrativa o piano di rientro, che ha motivato queste cifre nell'affidamento e come intende pagare la differenza in questi nove anni di oltre 2.000.000 di euro”.
“A questo punto si deve tener conto – sottolinea Rossi - che il Comune di Ussita è indebitato di altri 6.000.000 di euro debiti che ripartiti tra i circa 360 residenti, gli stessi sono indebitati per circa 30.000 euro ciascuno” “E pensare che solo pochi anni fa Il Corriere della Sera la definiva “La ricca Ussita” era stata definita come il terzo Comune in Italia che spende più in Italia, per il benessere dei propri cittadini, oggi forse è quello tra i più indebitati”, conclude.
Al termine delle operazioni di verifica, sono tre le liste ammesse al voto del 29 settembre prossimo per il rinnovo del Consiglio provinciale. Si tratta di “Una Provincia per tutti” composta da otto candidati: Andrea Gentili (sindaco del Comune di Monte San Giusto), Corinna Rotili (consigliere del Comune di Matelica), Richard Dernowski (consigliere del Comune di Potenza Picena), Claudia Spadoni (consigliere del Comune di Cingoli), Narciso Ricotta (consigliere del Comune di Macerata), Stefania Stimilli (consigliere del Comune di Porto Recanati), Sandro Scipioni (consigliere del Comune di Corridonia), Erika Vitanzi (consigliere del Comune di Gagliole).
La lista “Provincia al Centro” è composta da sette candidati: Monia Batassa (consigliere del Comune di Gualdo), Claudio Carbonari (consigliere del Comune di Macerata), Cristina Cingolani (consigliere del Comune di Macerata), Ludovica Medei (consigliere del Comune di Treia), Matteo Pompei (sindaco del Comune di Monte San Martino), Mauro Sclavi (sindaco del Comune di Tolentino), Alessandro Maccioni (consigliere del Comune di Cingoli).
La terza lista “Centrodestra Macerata” è composta 12 candidati: Luca Buldorini (consigliere del Comune di Appignano), Pierfrancesco Castiglioni (consigliere del Comune di Macerata), Piero Croia (consigliere del Comune di Macerata), Vincenzo Felicioli (sindaco del Comune di Fiuminata), Tiziana Gazzellini (consigliere del Comune di San Severino Marche), Valentina Gregori (consigliere del Comune di Bolognola), Sandro Montaguti (consigliere del Comune di Macerata), Stefano Montemarani (consigliere del Comune di Morrovalle), Paola Pippa (consigliere del Comune di Macerata), Giorgio Junior Pollastrelli (consigliere del Comune di Civitanova Marche), Cristina Tartabini (consigliere del Comune di Sarnano), Raffaella Trojani (consigliere del Comune di Muccia).
Il Consiglio provinciale sarà formato da 12 elementi che verranno eletti tra i componenti delle tre liste e votati dai 709 amministratori (sindaci e consiglieri comunali) dei 55 Comuni chiamati alle urne domenica 29 settembre, dalle 8 alle 20, nell’unico seggio allestito nella sede della Provincia, in corso della Repubblica 28.
Province al voto nelle Marche domenica 29 settembre, dalle 8 alle 20, per il rinnovo dei Consigli. I comizi elettorali sono stati indetti da tutte e cinque le Province marchigiane e ieri, 9 settembre, sono state depositate le liste dei candidati, ora in attesa del provvedimento di esame ed ammissione. Due sono le liste presentate per ciascuna delle Province di Pesaro-Urbino, Ancona e Fermo. Tre le liste invece per Macerata ed Ascoli Piceno.
Dalle urne di queste elezioni di secondo livello, così come previsto dalla Legge 56 del 2014, la così detta Legge Delrio sul riordino degli organi provinciali, usciranno le nuove compagini delle assise di Pesaro-Urbino, Ancona, Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno. Nuovi Consigli, mentre restano in carica i Presidenti delle Province.
Sempre la Legge 56/14 dispone che i Consigli provinciali siano rinnovati ogni due anni, ogni quattro invece i Presidenti. Alla guida della Provincia di Pesaro-Urbino resta quindi Giuseppe Paolini, Daniele Carnevali ad Ancona, Sandro Parcaroli a Macerata, Michele Ortenzi a Fermo, Sergio Loggi ad Ascoli Piceno.
Gli aventi diritto al voto, tra consiglieri comunali e sindaci delle Marche, sono 2931: 651 quelli della Provincia di Pesaro Urbino su 51 Comuni, 662 quelli della Provincia di Ancona su 47 Comuni, 709 a Macerata che di Comuni ne ha 55, 480 a Fermo contando 39 amministrazioni comunali invece che le 40 in cui è suddivisa la Provincia. Chiude il quadro regionale la Provincia di Ascoli Piceno con 429 elettori su 33 Comuni.
Il numero degli elettori è stabilito in base ad una serie di rapporti. I Comuni sono in prima battuta suddivisi in base alle fasce demografiche di appartenenza, diverse da Provincia a Provincia. Il voto viene poi ponderato, ovvero calcolato in maniera proporzionale al numero di cittadini che il sindaco o il consigliere comunale rappresenta nel Comune di appartenenza. Per ogni fascia demografica è stato calcolato l’indice di ponderazione provvisorio del voto. Sono eleggibili i sindaci e i consiglieri comunali in carica. Diverso anche il numero dei consiglieri eletti che andranno a comporre l’assemblea: i Consigli provinciali di Ascoli Piceno e Fermo saranno composti da 10 consiglieri, quelli di Pesaro-Urbino, Ancona e Macerata da 12.
Nei giorni di domenica 8 settembre e lunedì 9 in ogni provincia sono state depositate le liste dei candidati, consiglieri comunali e sindaci in carica, tra i quali poi gli aventi diritto al voto potranno esprimere la loro preferenza il 29 settembre: a Macerata la sede preposta al voto è quella della Provincia (corso della Repubblica, 28).
Una volta costituiti i nuovi Consigli provinciali si procederà al rinnovo dell’Assemblea dell’Upi Marche con il Congresso già convocato per lunedì 14 ottobre alle 10 al SeePort Hotel di Ancona. La nuova Assemblea avrà poi il compito di eleggere il nuovo Consiglio direttivo ed i revisori dei conti dell’Unione delle Province delle Marche, l’associazione che rappresenta tutte le Amministrazioni provinciali della regione, ne coordina le attività nelle materie di interesse generale, svolgendo un ruolo di supporto tecnico e politico-istituzionale, promuovendo iniziative volte alla valorizzazione degli enti associati. I componenti dell’Assemblea voteranno anche i delegati che parteciperanno all’Assemblea dell’Upi nazionale prevista per fine ottobre.
"I voli di continuità sono un servizio pubblico, il loro mantenimento dovrebbe stare a cuore di tutti i marchigiani, politici compresi. E questo non solo per un servizio ulteriore in favore dei marchigiani, ma anche in un'ottica di potenziamento del turismo economico e professionale, legato alle nostre aziende e non solo". Così il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale Simone Livi, intervenuto anche in aula in merito alla questione.
"È sotto gli occhi di tutti il rilancio che la Giunta Acquaroli e tutta la maggioranza ha perseguito per quel che riguarda l'aeroporto Sanzio - osserva -. È stato praticamente evitato un fallimento che era ciò a cui questa strategica e vitale infrastruttura era destinata. Dal Movimento 5 Stelle la solita demagogia fine a sé stessa - prosegue Livi -. Infatti, mi chiedo, tracciando un parallelismo chiarificatore: il trasporto pubblico locale è un servizio che è doveroso fornire a prescindere dal numero dei viaggiatori per ogni singola corsa. Se un particolare tragitto non è molto utilizzato dai cittadini, lo togliamo? Lo sopprimiamo? Quindi, la capogruppo Ruggeri vorrebbe che i voli di continuità fossero tolti?".
"Questa è demagogia, alla quale noi rispondiamo con i fatti - prosegue Livi -. Con il nuovo vettore certamente è migliorato il servizio pubblico, lo ripeto, in termini di puntualità e riempimento dei voli. Sia chiaro, abbiamo ottenuto i voli di continuità e li manterremo con la prossima pubblicazione del bando per stabilizzare questo servizio. Mi auguro che questo obiettivo stia a cuore a tutta la classe politica, a partire dalla rappresentante del Movimento 5 Stelle".
"I numeri di arrivi e partenza dell'aeroporto delle Marche sono molto positivi per questo 2024 e, certamente, - scrive il capogruppo di Fratelli d'Italia - il completamento e l'avvio dell'investimento Amazon genererà ulteriori integrazioni tra aeroporto e interporto, chiudendo idealmente il cerchio con il Porto di Ancona. Tre infrastrutture che sono letteralmente rinate grazie al presidente Acquaroli, al lavoro della Giunta e dell'intera maggioranza di centrodestra". "Al Movimento 5 Stelle, cantori della decrescita felice - conclude -, contrapponiamo una politica del fare nell'interesse esclusivo dei marchigiani".
Approvato dalla Giunta di Porto Recanati il progetto di fattibilità del primo stralcio dei lavori di adeguamento idraulico del Fosso Acquabona. L'opera prevede una spesa di 340mila euro e sarà finanziata in parte attraverso un contributo regionale di 272mila euro e per la restante parte con fondi comunali.
Con un decreto dell'ottobre 2023, il comune di Porto Recanati è risultato beneficiario di un contributo per la realizzazione di opere per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idro-geologico.
I lavori saranno affidati entro i primi giorni di ottobre e consisteranno nella riprofilatura e nel ripristino del fosso con la riapertura delle sezioni di deflusso, nonché nella sistemazione delle sponde interessate da franamenti e dissesti.
Secondo l'assessore ai lavori pubblici Lorenzo Riccetti l'intervento sarà "di grande utilità ed efficienza per mitigare le condizioni di rischio idraulico rispetto agli eventi alluvionali di elevata entità sempre più frequenti a seguito dei mutamenti climatici".
"A riguardo, le simulazioni effettuate nel corso degli studi hanno messo in evidenza una criticità del Fosso Acquabona - prosegue Riccetti -: in particolare, nel tratto interrato che attraversa l'ambito urbano prima di immettersi nel corso del fosso Fiumarella, criticità che l'intervento mira a risolvere attraverso la realizzazione di due vasche di laminazione".
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Andrea Michelini, che confida di poter reperire al più presto le risorse per eseguire il secondo stralcio dei lavori che prevede la realizzazione delle due aree di espansione lungo il tracciato del fosso, che porterebbero all'ulteriore riduzione della portata di colmo con conseguente eliminazione del rischio idraulico.
Marco Fioravanti è stato confermato presidente Anci Marche. Il sindaco di Ascoli Piceno è stato eletto all’unanimità dopo che l'Assemblea congressuale Anci Marche è arrivata ad una soluzione unitaria. L’appuntamento ha previsto i saluti istituzionali del sindaco di Ancona Daniele Silvetti, del rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e del presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali.
Il presidente Fioravanti ha fatto alcune riflessioni circa il lavoro svolto in questi mesi dalla sua nomina lo scorso 25 novembre soffermandosi “sul ruolo dei sindaci, sull’importanza di fungere da collante per il territorio, sul rilancio dell’appennino centrale e delle aree interne”. Presenti anche Daniele Formiconi e Riccardo Saponaro in rappresentanza di Anci.
Il dibattito è stato animato dagli interventi di Lorenzo Fiordelmondo sindaco di Jesi, Romina Pierantoni, sindaco di Borgo Pace, Palmiro Ucchielli, sindaco di Vallefoglia e Endrio Ubaldi, primo cittadino di Montegranaro.
L’assemblea ha anche accolto la proposta di confermare come vicepresidente vicario Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo, e come vicepresidente Lorenzo Fiordelmondo sindaco di Jesi. Gli altri membri del consiglio direttivo sono di diritto i sindaci dei comuni capoluogo di provincia, Silvetti (Ancona), Parcaroli (Macerata), Biancani (Pesaro), Gambini (Urbino). Designati poi come membri del consiglio direttivo: Stefania Signorini (Falconara M.), Gianluigi Tombolini, (Numana) Thomas Cillo (Monte San Vito), Valerio Vesprini (Porto San Giorgio), Massimiliano Ciarpella (Porto Sant’Elpidio), Endrio Ubaldi (Montegranaro), Daniel Matricardi (Montalto delle Marche), Davide Dellonti (San Lorenzo in Campo), Luigi Massi (Offida), Michele Franchi (Arquata del Tronto), Daniela Ghergo (Fabriano), Marisa Abbondanzieri (Arcevia), Donatella Paganelli (Montecalvo in Foglia), Mico Mari (Colmurano), Adolfo Marinangeli (Amandola).
Inoltre, sono stati eletti i consiglieri nazionali: Nicola Barbieri, sindaco di Mondolfo, Andrea Gentili, sindaco di Monte San Giusto e Luca Serfilippi, sindaco di Fano. I 21 delegati di Anci Marche all’Assemblea Congressuale di Anci a Torino che contribuiranno all’elezione dell’assemblea nazionale sono: Alessandro Rocchi, sindaco di Grottammare, Daniele Matricardi, sindaco di Montalto delle Marche, Amedeo Lupi, sindaco di Force, Antonio Spazzafumo, sindaco di San Benedetto del Tronto, Stefania Signorini, sindaco di Falconara Martittima, Lorenzo Fiordelmondo, sindaco di Jesi, Daniele Carnevali, sindaco di Polverigi, Daniela Ghergo sindaco di Fabriano, Oriano Mercante sindaco di Camerano, Rosa Piermattei sindaco di San Severino Marche, Andrea Staffolani, sindaco di Morrovalle, Alberto Alessandri sindaco di Cagli, Leonardo Catena, sindaco di Montecassiano, Luca Paolorossi sindaco di Filottrano, Massimiliamo Ciarpella sindaco di Porto Sant’Elpidio, Diego Mandolesi sindaco di Ponzano di Fermo, Thomas Cillo, sindaco di Monte San Vito, Luca Serfilippi,sindaco di Fano, Emanuele Petrucci, sindaco di Mombaroccio, Patrizio Federici, sindaco di Tavullia, Enrico Rossi, sindaco di Cartoceto.
Fioravanti ha assicurato che “il mandato si caratterizzerà per la condivisione e la collegialità tipica dell’Anci Marche e che ho apprezzato e difeso nei 14 anni nei quali, con vari ruoli vi ho fatto parte attivamente, pronto a confrontarmi e anzi traendo utili spunti da idee anche diverse”. Fioravanti ha chiesto quindi condivisione e collegialità lavorando “per combattere lo spopolamento delle aree interne per evitare che la ricostruzione post sisma sia completata senza cittadini a poterne beneficiare”.
“Il rischio – ha detto - è che tra 10 anni avremo casa, chiese e scuole nuove ma vuote. Per questo occorre un modello di sviluppo economico nuovo che parta dal capitale umano e dalla ricchezza culturale dei territori”. Tra i temi sul tema anche quello dell’invecchiamento della popolazione e dunque della domanda sanitaria. Il confermato vicepresidente Lorenzo Fiordelmondo ha rimarcato che “nella Vallesina e non solo c’è bisogno di ulteriore sanitari e medicina di base soprattutto nei piccoli comuni per non sovraccaricare la medicina d’urgenza”.
L’Onorevole, Roberta Pella, presidente FF di Anci ha rimarcato che “Anci Marche si è distinta per la sua unitarietà e questo è un segnale molto importante”. Pella ha anche sintetizzato i molti spunti di riflessione nel corso della mattinata assicurando che “dall’incontro con il ministro Giorgetti abbiamo avuto rassicurazione che non ci saranno in manovra tagli alle risorse destinate ai comuni mentre sulla carenza di personale, in particolare di segretari comunali avremo un incontro con il ministro Piantedosi.
Per Francesco Acquaroli, presidente della regione Marche “appuntamenti di confronto tra le istituzioni sono sempre importanti. Stiamo vivendo un periodo complesso e abbiamo di fronte grandi sfide per il nostro territorio. Dobbiamo saper mettere in campo sinergie per utilizzare nel modo migliore le risorse finanziarie disponibili, siano esse della programmazione europea, del PNRR o delle altre linee di finanziamento disponibili. Siamo orgogliosi di appartenere a territori che ci identificano e riflettono la storia delle nostre comunità ma la creazione di distretti e aree vaste possa facilitare l'accesso ai finanziamenti e migliorare la competitività del territorio, sfatando il mito che "gli italiani non sappiano utilizzare le risorse europee".
Sono 709 gli elettori chiamati al voto il 29 settembre prossimo per scegliere i nuovi componenti del Consiglio provinciale. Si tratta dei sindaci e dei consiglieri comunali attualmente in carica nei 55 Comuni del Maceratese. Sulla base della legge 56 del 2014 (cd. Legge Delrio), infatti, il Consiglio provinciale deve essere rinnovato ogni due anni, a differenza del presidente della Provincia che, invece, resta in carica quattro anni. A scegliere i 12 componenti dell’assise sono i sindaci e i consiglieri comunali in carica alla data di svolgimento delle elezioni.
I Comuni sono suddivisi in base alle fasce demografiche di appartenenza: Comuni fino a 3.000 abitanti - 337 elettori; Comuni con popolazione superiore a 3.000 e fino a 5.000 abitanti – 91 elettori; comuni con popolazione superiore a 5.000 e fino a 10.000 abitanti - 121 elettori; comuni con popolazione superiore a 10.000 e fino a 30.000 abitanti – 102 elettori; comuni con popolazione superiore a 30.000 e fino a 100.000 abitanti - 58 elettori (per complessivi 709 amministratori chiamati al voto). Per ogni fascia demografica è stato calcolato l'indice di ponderazione provvisorio del voto.
I componenti del Consiglio provinciale saranno votati tra i nomi presenti nelle liste depositate dai vari schieramenti politici all’Ufficio elettorale costituito presso la Provincia di Macerata, in corso della Repubblica 28, domenica 8 settembre dalle 8 alle 20 e lunedì 9 settembre, dalle 8 alle 12. La modulistica per la costituzione delle liste e la raccolta delle sottoscrizioni a corredo delle candidature è disponibile sul sito della Provincia.
Le operazioni di voto si terranno domenica 29 settembre, dalle 8 alle 20 nell’unico seggio costituito nella sede della Provincia. Lo scrutinio e la proclamazione degli eletti avverranno, invece, il giorno successivo, lunedì 30 settembre.
Negli ultimi giorni si è acceso un vivace dibattito politico attorno al futuro del Cosmari, il consorzio pubblico che gestisce i rifiuti per la provincia di Macerata. Mario Morgoni, ex senatore del Partito Democratico ed ex sindaco di Potenza Picena, ha lanciato accuse forti contro la giunta di centrodestra guidata da Francesco Acquaroli, ipotizzando che dietro la recente decisione di rinnovare il Consiglio di Amministrazione del Cosmari si nasconda un progetto di liquidazione dell'azienda, con il rischio di consegnarla in mani private.
Secondo Morgoni, il Cosmari si trova nella situazione più critica dalla sua fondazione. Invece di affrontare le sfide cruciali per il risanamento e il rilancio della più grande azienda pubblica della provincia, la destra regionale e provinciale avrebbe scelto di effettuare un "colpo di grazia con una operazione predatoria e tracotante". L'ex senatore accusa la maggioranza di aver messo da parte ogni possibilità di dialogo e collaborazione con altre forze politiche e con esperti del settore, in favore di una gestione autoreferenziale che privilegia le logiche di partito, con "tanti saluti alla competenza, all’interesse pubblico e ai cittadini che pagheranno il conto salato di questa scelta dissennata".
Morgoni critica il modo in cui è stato gestito il rinnovo del Consiglio di Amministrazione del Cosmari, definendolo "una delle pagine peggiori che la politica potesse esprimere". Secondo l'ex senatore, la destra ha mostrato un "rifiuto totale di ogni accordo e di ogni benché minima condivisione che coinvolgesse, a prescindere dalle appartenenze, amministratori di ogni espressione politica e civica, esperti e le comunità interessate". Nessuna apertura "sulle linee programmatiche", né volontà di cercare figure con "adeguate competenze in materia, di comprovate esperienze imprenditoriali ed ecologiche, organizzative o politiche all’altezza del compito".
Un altro punto di forte critica riguarda le nomine considerate inadeguate e le presunte situazioni di conflitto di interesse. Morgoni sottolinea come "nessuna delle figure nominate, meritevoli di totale rispetto a livello personale, possieda oggettivamente i requisiti minimi necessari per affrontare la fase che il Cosmari dovrà gestire." Il nuovo presidente, inoltre, si sarebbe più volte pubblicamente espresso "a sostegno della realizzazione di un termovalorizzatore", sollevando il dubbio: "Sarà quella la nuova strategia del Cosmari? Esiste una strategia degna di questo nome?".
Morgioni evidenzia anche il fatto che il nuovo presidente sarebbe "beneficiario di una serie di incarichi professionali da parte del Cosmari; l’ultimo, per un importo di 12.000 euro, conferitogli appena lo scorso mese di maggio, in piena campagna elettorale amministrativa a Potenza Picena dove l’avvocato Gattafoni era candidato con i Fratelli d’Italia." Un'altra critica è rivolta all'incarico come psicologa "alla sorella della direttrice generale", che viene visto come "un’altra testimonianza dell’uso privatistico delle aziende pubbliche da parte della destra, altro che 'merito'!".
L'ex senatore si chiede se la destra provinciale "abbia consapevolmente deciso di mettere in liquidazione il Cosmari, magari offrendolo a prezzi di saldo a soggetti privati" o se si tratti di "totale irresponsabilità politica e istituzionale". In ogni caso, avverte che saranno i cittadini della provincia di Macerata ad accollarsi le "dure conseguenze di questo disastro", con tariffe Ta.Ri. in aumento che "continuano ad aumentare ed a togliere soldi a cittadini e imprese".
Gigi D’Alessio ha conquistato ieri lo Sferisterio di Macerata proponendo live i suoi grandi successi da: “Non mollare mai” a “Como suena el corazón”, ma a tenere banco, nel the day after, è la polemica a distanza con i consiglieri di minoranza, Alberto Cicarè e Narciso Ricotta.
Cicarè infatti aveva affermato nei giorni scorsi, riferendosi allo stesso D’Alessio, che 'era stato invitato nell'Arena maceratese uno che di solito suona alle sagre paesane'.“Io ho iniziato da lì, dai matrimoni, dalle feste e non mi offendo perché ho fatto la gavetta e sono dove sono anche grazie a quel percorso”, ha risposto dal palco il cantante e pianista napoletano togliendosi più di un sassolino dalla scarpa. “Anche alle sagre comunque ci sono persone, che siano in un teatro o in piazza per me non fa differenza. Da allora ho fatto 15 volte il giro del mondo, ho riempito stadi d’Italia e palazzetti, prima di sparare su una persona si documenti, basta Google”.
Stessa sorte è toccata a Narciso Ricotta che ugualmente aveva criticato la scelta dell’amministrazione comunale di invitare, a caro prezzo a suo dire, D’Alessio: “La ricotta è bella quando è fresca – ha affermato l’artista - sono uno dei contribuenti d’Italia e merito rispetto. Fossi in loro cambierei mestiere. Sono disposto a prenderli a lavorare con me per fargli vedere che cantiamo anche in posti meravigliosi. L’invidia non è altro che un riconoscimento di inferiorità”.
Stoccate a parte, l’impressione è che la politica maceratese non ne sia uscita benissimo da questa situazione, innescando a distanza una polemica quantomeno pretestuosa. Per il resto il concerto è filato via liscio con un pubblico eterogeneo, a livello generazionale, che ha apprezzato la performance del cantante partenopeo: da Miele a Mon amour, due ore di concerto in cui D’Alessio, accompagnato dalla band composta da sette musicisti, ha proposto anche alcuni dei suoi molteplici feauturing con altri artisti. "Macerata è un posto stupendo, mi sono divertito tantissimo”, ha concluso.
Nel frattempo la fiamma della polemica non sembra spegnersi, tanto che è stata convocata per oggi una conferenza stampa ,da parte del Pd, per discutere su quanto accaduto.
(Foto di Massimo Zanconi)
"Gravissimo quanto accaduto nell’assemblea dei sindaci soci del Cosmari, per la prima volta il comune di Tolentino non è rappresentato nel Cda. Inoltre i primi cittadini del centrodestra e civici, su proposta del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, sempre per la prima volta, hanno negato alla minoranza la maggioranza dei consiglieri nel Cda, assicurando però come contropartita la possibilità di avere due rappresentanti tra i consiglieri di cui uno alla vicepresidenza. Questa proposta bocciata dalla minoranza, secondo noi è stata scartata con troppa fretta". Ad affermarlo è il segretario del Partito Comunista Italiano di Tolentino, Sandro Ruggeri.
"Evidenziamo la decisione del sindaco di Tolentino Mauro Sclavi di proporre alla Presidenza l’ex deputato leghista Tullio Patassini, di Treia. Richiesta bocciata dall'assemblea e che riteniamo non consona politicamente e strategicamente per la rappresentanza del Comune stesso. Non riusciamo a capire come non sia stato possibile individuare una persona con un profilo idoneo residente nel comune dove è collocato l’impianto".
"Grave anche che il sindaco Sclavi abbia espresso il voto di astensione, dopo aver verificato l’esclusione di un componente in rappresentanza del comune di Tolentino nel cda. Scelta che riteniamo politicamente debole: per rispetto dei migliaia di cittadini che rappresenta doveva votare contro", punge Ruggeri.
"Auguriamo, in ogni caso, al nuovo presidente eletto Gattafoni e ai componenti del Cda un buon lavoro in questa azienda, una delle più grandi della provincia con 600 dipendenti. Bisognerà sollecitare la regione all'individuazione del nuovo piano rifiuti che da oltre 2 anni è scaduto, per poter evitare i grossi aumenti di tariffa in corso causa aumento dei costi per l’abbancamento dei rifiuti in altre discariche fuori provincia, ma soprattutto consentire la partecipazione dei cittadini, da anni esclusi dalle decisioni", conclude Ruggeri.
Il sindaco Sandro Parcaroli ha incontrato questa mattina in Comune il nuovo comandante della Guardia di Finanza di Macerata, il colonnello Ferdinando Mazzacuva, che prende il posto del colonnello Ferdinando Falco che andrà in pensione. Insieme al colonnello Mazzacuva presente, questa mattina, il comandante regionale della Guardia di Finanza, il generale di brigata Nicola Altiero.
Durante l’incontro, che si è svolto in un clima cordiale e proficuo, il primo cittadino e il comandante si sono confrontati su alcuni aspetti relativi alla realtà maceratese nonché su visioni per il futuro della città sulle quali è stata riscontrata convergenza di vedute e unità di intenti.
“Nel dare il benvenuto in città al neo comandante, auguro a lui e a tutto il Corpo della Guardia di Finanza un buon lavoro – ha detto Parcaroli -. Durante l’incontro ho assicurato la piena collaborazione, mia personale e dell’intera Amministrazione comunale, nel perseguimento di un obiettivo comune a entrambe le istituzioni in cui operiamo: garantire la sicurezza e la legalità nel nostro territorio, il benessere dei cittadini e la crescita dell’intera comunità, non solo a livello cittadino ma provinciale.”
Il colonnello Mazzacuva, 48 anni, originario di Reggio Calabria, ha ricoperto, nel corso della sua carriera, numerosi incarichi tra cui, l’ultimo, come comandante del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Rovigo.
"Situazione sicurezza allo sbando, occorre immediatamente che il presidente della provincia Sandro Parcaroli convochi con sindaci, assessori alla sicurezza e forze dell’ordine una cabina di regia speciale che possa immediatamente monitorare la forte ondata di violenza e delinquenza che sta tempestando l’intera provincia maceratese".
Il segretario nazionale del Movimento Iniziativa Popolare, Mattia Orioli interviene sugli ultimi fatti di cronaca legati alla questione sicurezza e spiega: "Le forze dell’ordine siano messe in condizioni di operare con maggiori mezzi, risorse e personale, vista la situazione che verte nell’intera provincia, e il comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza di Macerata venga presieduto dal ministro dell'Interno affinché si possa dare una risposta forte a questa grave ed attuale situazione".
"Si dia anche un forte sostegno alle iniziative della Chiesa, di tutte le diocesi della provincia, che da sempre hanno fatto e stanno facendo una grande opera di sensibilizzazione sui temi valoriali e sui temi specifici legati alla sicurezza in particolare sul disagio giovanile, uno tra questi il problema delle baby gang o bande giovanili - suggerisce Orioli -. Occorre anche che le istituzioni tutte, diano un segnale forte e coeso, e la politica si faccia sentire con decisione senza minimizzare. Purtroppo il susseguirsi di fatti violenti nella nostra provincia stanno dilagando".
"La situazione sicurezza oramai richiama la nostra attenzione ogni giorno e il ricordo di Macerata città e provincia oasi felice sembra ormai un vago ricordo lasciato al passato - ricorda Orioli -. Nel 2016 con l’allora associazione 'Frazioni e Centro' realizzammo un evento proprio sulla tematica sicurezza e politicamente fui severo con l'allora amministrazione su questo tema, ma ad oggi, con l'attuale amministrazione e sindaco, nulla è cambiato, e di fatto sembrano costantemente peggiorare le cose; insomma è cambiata 'l'orchestra ma la musica è sempre la stessa".
"Non è più possibile accettare che si metta la sabbia sotto il tappeto facendo finta che tutto è nella norma per non evidenziare il fallimento di una certa propaganda. Oggi andare ai Giardini Diaz di Macerata o anche lungo alcune zone della nostra costa desta preoccupazione, visti tutti i fatti gravi di cronaca che vanno dalla violenza anche futile a svariati atti delinquenziali di altissima gravità - incalza il segretario del Movimento Iniziativa Popolare -. Bisogna ora e subito mettere da parte la bandiera di partito e gli schieramenti e ammettere che la situazione ha un immediato bisogno di una nuova strategia di contrasto e controllo, e che questo richiede l’impegno di tutti".
"Siamo a disposizione per dare il nostro contributo politico, il presidente della provincia si muova prima che accadano altri fatti, e si metta in atto una strategia ad hoc con tutte le istituzioni", conclude Orioli.
A seguito delle sollecitazioni da parte dei commercianti e dei residenti del centro storico di Recanati, il sindaco Emanuele Pepa ha accolto positivamente la richiesta di inversione del senso di circolazione di Via Calcagni e di Via Cavour disponendo dal prossimo 2 settembre il cambio di marcia della viabilità in città.
"Una nuova viabilità che segue la naturale geografia urbana di Recanati, rendendo accessibile via Cavour e via Calcagni e i relativi accessi al Teatro Persiani, ai negozi del centro, all’Hotel La Ginestra e alla scuola di San Vito dove miglioreranno anche i rallentamenti del traffico dovuti alla salita e alla discesa degli studenti", precisa il primo cittadino.
"Una disposizione già attuata con successo anni addietro che dal prossimo settembre permetterà di decongestionare il traffico degli autoveicoli nelle aree di Porta Marina, Zona Rione Mercato e Porta San Domenico", prosegue Pepa.
Dalle ore 8 di lunedì 2 settembre infatti il senso di circolazione di via Calcagni e via Cavour sarà invertito, secondo la seguente direzione di marcia: Piazza Giacomo Leopardi - Via Roma. La nuova direzione sarà segnalata su tutti gli accessi confluenti e sulle vie in particolare con la segnaletica verticale di dare la precedenza.
L’intersezione fra via XX Settembre e via Calcagni sarà regolamentata con il dare precedenza e la direzione obbligatoria a sinistra per i veicoli provenienti da via XX Settembre. La disciplina della sosta degli autoveicoli rimarrà invariata, ad eccezione della realizzazione di uno stallo di sosta "rosa" in via Cavour.
I mezzi di soccorso prevenienti da via XX Settembre saranno autorizzati a raggiungere e sostare nell’apposito stallo antistante al numero civico 39 di via Calcagni; i mezzi di pronto intervento e militari saranno autorizzati a circolare in senso contrario fino al raggiungimento del piazzale Pietro Giordani, secondo le prescrizioni del Codice della strada.
Nei giorni dedicati al mercato settimanale o alle fiere in centro, i residenti di via Calcagni, via Moroncini, piazzale Patrizi, vicolo del Teatro, vicolo San Michele e gli ospiti dell'hotel "La Ginestra", saranno autorizzati a circolare in senso contrario per raggiungere il proprio domicilio, con le dovute cautele e previa richiesta al comando di polizia locale.
"La dottoressa Bernardini e la sua maggioranza rifiutano un qualsiasi rapporto con la cittadinanza, nonostante un impegno ben preciso preso attraverso la presentazione del Programma elettorale". Queste le parole di Guido Rossi, consigliere di minoranza del consiglio comunale di Ussita, che sta cercando, insieme alla consigliera Monica Pierdomenico, di indire un'assemblea pubblica per parlare della situazione post sisma e per spronare la maggioranza ad intervenire nella situazione.
A detta del consigliere di minoranza, "è la terza volta nel giro di tre anni che facciamo la richiesta di convocazione di un'assemblea pubblica alla sindaca Bernardini e a tutti i consiglieri, senza ricevere nessuna risposta dall'amministrazione, ne orale in consiglio comunale, ne formale attraverso una corrispondenza ufficiale o istituzionale. Quest'ultima richiesta è firmata da me e dalla consigliera Monica Pierdomenico. Attendiamo una risposta". La richiesta è stata inviata per conoscenza anche al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, al Commissario Straordinario per la ricostruzione Guido Castelli e al Prefetto di Macerata Isabella Fusiello.
Di seguito il testo della richiesta:
"Gentile Sindaca e Consiglieri comunali di maggioranza, siamo ormai alle soglie dell'ottavo anno, da quando il nostro territorio è stato devastato dal terremoto e alla scadenza del quarto anno della vostra elezione. Viviamo ormai da troppi anni nello stato di incertezza e quello ancora più preoccupante di sconforto e di demoralizzazione totale. La gente residente, i proprietari di seconde case, gli imprenditori locali e i giovani sono sconcertati da tutto questo tempo passato senza alcun evidente risultato inerente la ricostruzione e senza conoscere un qualsiasi programma di sviluppo che vede interessate le future generazioni. Nel Consiglio comunale è stato chiesto più volte, dai banchi dell'opposizione lo stato dei lavori degli immobili pubblici, della ricostruzione privata, dei conti pubblici, dei servizi e di tutto quello che è elencato nella "Proposta di Programma Straordinario di Ricostruzione di Ussita". La Sindaca harisposto di essere disponibile per fare un resoconto di tutta la situazione che interessa il territorio, i suoi abitanti e di essere disponibile a rispondere alle domande che gli verranno poste. come già ricordato più volte nel tempo, la comunicazione e il confronto con la popolazione è fondamentale ed in questo momento così delicato è necessario adottare le misure possibili per non lasciare la popolazione in balia dello sconforto e nel desiderio di abbandonare la vallata, dando il via al temuto fenomeno dello spospolamento e lasciare Ussita come "Monumento del Sisma 2016". Basti pensare che dal 2019 ad oggi c'è stata una costante diminuzione della popolazione. Quasi ogni giorno siamo di fronte a chiacchiere e voci sullo sviluppo e futuro di Ussita e le occasioni di informazione diretta attraverso i medio o incontri casuali sono percepite come insuficienti, non reali e, la partecipazione alle sedute o trasmissioni del consiglio comunale in streaming sono praticamente deserte, perchè attraverso le stesse è impossibile reperire informazioni utili. In campagna elettorale, avete presdo l'impegno di indire assemblee pubbliche periodiche, cosa richiesta e apprezzata dai cittadini tutti, la disponibilità ad incontri pubblici con la partecipazione di tutti gli interessati, disponibilità mancata dalla Sindaca, sui giornali nel maggio del 2022 a seguito della nostra prima richiesta. è in quewsto spirito di collaborazione, che noi sottoscritti consiglieri comunali: Pierdomenico Monica e Rossi Guido, nelle funzioni di capogruppo dei gruppi consiliari "Noi per Ussita - Ussita per tutti" e "Insieme per la ricostruzione e il futuro - con Guido Rossi Sindaco", chiediamo con forza e nuovamente di indire un'assemblea pubblica, menzionando di seguito alcuni argomenti di interesse, che i cittadini ci hanno segnalato e che noi stessi abbiamo più volte sollecitato dai banchi del consiglio comunale: Situazione ricostruzione oatrimonio comunale e pubblico, fondi PNRR - proposte di progetti e finaziamenti, decoro urbano, riorganizzazione degli uffici comunali, vincolo R4, stalle comunali, situazione dei lavori approvati con mozione del Consiglio comunale, fontanili e abbeveratoi, stato attuale della proposta di programma straordinario di ricostruzione di Ussita, situazione area ex Eca, contratto di gestione impianti Frontignano, situazione SAE. Certi di un sollecito e positivo riscontro, porgiamo i opiù distinti saluti".
Sabato 24 agosto si è conclusa la campagna "Stiamo cambiando l'Italia", promossa da Fratelli d'Italia per raccontare l'attività del Governo Meloni nella direzione delle principali riforme, come fisco, giustizia, autonomia e premierato.
La conclusione di questa iniziativa, che ha visto coinvolte tutte le province delle Marche, per il maceratese si è tenuta a Civitanova Marche, Comune più popoloso della Provincia di Macerata e snodo cruciale lungo la costa marchigiana. Presenti molti dirigenti e simpatizzanti locali del partito, provenienti anche dall'entroterra per portare la loro testimonianza sulla grande operatività del Governo in questi primi due anni di legislatura.
Conclusa questa campagna, il partito si preparerà all'organizzazione della Festa Tricolore, appuntamento che vedrà coinvolto tutta la famiglia politica di Fratelli d'Italia a livello regionale, indetta per il weekend dal 6 all'8 settembre ad Ascoli Piceno con la partecipazione di molteplici ospiti nazionali.
Questo quanto dichiarano Sen. Elena Leonardi, Coordinatore regionale di Fratelli d'Italia Marche e Massimo Belvederesi, Coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Macerata.
Una panoramica sulle opere pubbliche da completare per la città di Macerata. A delinearla è l’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori, che ci ha aggiornato sullo stato dei lavori della Galleria stradale Due Fonti, della nuova piscina e del Centro Fiere di Villa Potenza.
"Abbiamo centrato l’obiettivo di concludere i lavori strutturali entro venerdì 9 di agosto, ultimo giorno utile prima che fossero chiusi gli impianti di fornitura di calcestruzzo. Devono ora decorrere minimo 28 giorni prima di poter fare il collaudo statico. Questo ci fa quindi ben sperare che per il 10/11 di settembre posso essere anche il collaudo e quindi la riapertura della via delle Due Fonti" ci spiega l’assessore Marchiori.
"In questi giorni gli operai stanno comunque continuando a lavorare su impermeabilizzazioni e riempimenti al solaio - aggiunge Marchiori - e quindi tutte le opere che comportano la ricostruzione di quel tratto stradale. Ovviamente stanno facendo anche lavori per l’ammodernamento dell’impianto illuminotecnico. Che sono stati fatti nello stesso periodo per non creare altri disagi. Diciamo che l’obiettivo è stato centrato. Incrociamo le dita, ma ritengo attendibile la prospettiva di un settembre con la viabilità riaperta”.
L’assessore si concentra poi sui lavori in corso alla piscina in zona Casermette: "I giorni festivi hanno portato ad una accelerazione dei lavori. In questo momento la parte strutturale è terminata. Gli impianti sono terminati nella zona vasche e spogliatoi e stanno lavorando nella zona superiore. Sono completati anche i massetti e i divisori interni. Gli impianti di pompaggio e filtraggio sono stati installati. Nei primi giorni di settembre arriveranno gli infissi. Credo che in questa settimana verranno terminate le pareti, con i rivestimenti per igiene e umidità. L’andamento dei lavori dovrebbe permettere di concluderla entro fine anno e inaugurarla il prossimo".
“Anche al Centro Fiere di Villa Potenza l’infrastruttura è pressoché terminata. Stanno finendo gli impianti elettrici e antincendio. Sono stati montati gli infissi. Anche qui i lavori finiranno entro fine anno - spiega ancora l'assessore -. Con la particolarità che abbiamo destinato nuovi fondi presi dal nuovo programma di investimenti regionali Iti2, per il completamento di altri due padiglioni che non facevano parte dell’appalto precedente. Quindi i lavori generali verranno completati e poi inizieranno i lavori di riqualificazione di quei due padiglioni, i due che sono verso il fiume".
"Una volta terminati tutti i lavori si scriverà il bando pubblico per la gara d’appalto di gestione del centro fiere. Abbiamo una visione che non si ferma a Macerata, ma che si amplia a livello regionale e oltre. Quindi dobbiamo porre un soggetto competente, che abbia sia le capacità di gestione che di investimento. La gestione sarà per più anni anche commisurata all’investimento consistente che l’impianto comporta per l’utilizzo", conclude Marchiori.
È di questi giorni la notizia che il sindaco di Montecassiano, Leonardo Catena, ha rigettato, all'ultimo, la domanda di deroga degli orari che consentono lo svolgimento della manifestazione "I fumi della fornace" promossa dall'associazione Congerie di Valle Cascia. I consiglieri di opposizione di Obiettivo Comune, Alberta Giustozzi, Ludovico Giaconi e Franco Polenta, prendono le distanze dal recente diniego di deroga per lo svolgimento di attività oltre il rispetto degli orari fissati dal regolamento comunale.
Oramai da diversi anni gli isolati luoghi delle ex Fornaci Smorlesi sono stati eletti da questo attivo gruppo di ragazzi a parco della poesia dentro il quale, con competenza e conoscenza, sono riusciti a coinvolgere di anno in anno i sempre crescenti spettatori con ospiti e iniziative di assoluto spessore letterario e culturale”, spiegano i consiglieri di opposizione.
“ In assenza di motivazioni formali sorge naturale chiedersi quale disturbo possa arrecare quest’anno (è in programma la sesta edizione precisando che fino al 2023 questa deroga è stata sempre concessa) un po' di poesia che si pone l’obiettivo di legarsi al territorio e alla riscoperta delle nostre tradizioni storiche. Chissà?!”
“ Nello specifico si parla di una deroga, appunto sempre concessa negli anni precedenti per i concerti serali, che quest'anno, oltretutto, sono stati previsti nell’area verde gestita dall’Asd Velo Club Montecassiano e che si trova ancor più lontano dai luoghi abitati”.
“A nulla è valsa la relazione tecnica realizzata da un qualificato professionista incaricato dall’organizzazione in cui si evince che questi eventi programmati oltre gli orari indicati nel regolamento acustico in vigore nel Comunale di Montecassiano rispettano i limiti sonori previsti dall’ordinanza stessa. Si fa fatica quindi ad immaginare le motivazioni della decisione assunta dall’Amministrazione comunale; scelta che sembrerebbe quasi voler condizionare un evento a cui la municipalità a marzo di quest’anno aveva concesso il patrocinio. Che cosa è cambiato da allora? – Domandano i consiglieri di opposizione - .
“Questa scelta inoltre conduce a un esercizio di memoria profonda al fine di cercare di ricordare se una decisione simile sia stata mai assunta a Montecassiano e nei confronti di qual altra manifestazione cittadina; la curiosità è così forte che chiediamo l’interessamento di tutti, oltre le vie istituzionali, per sapere se qualcuno rammenta un fatto simile”.
“I media da qualche mese hanno dato molto risalto alle iniziative legate alle estati montecassianesi citando le numerose proposte rivolte ai cittadini e ai turisti con variegate forme di manifestazione, quasi tutte concentrate all'interno delle mura o nelle immediate pertinenze, chiaramente autorizzate a modificare gli orari di riposo acustico, è ovvio fare il confronto con il disturbo che i “Fumi della Fornace” possono (non) arrecare vista la distanza dalle zone residenziali e dai centri abitati”.
Come annunciato, dopo l’apertura al pubblico nel giorno di sabato mattina sia dell’ufficio del sindaco Pepa che dello sportello della polizia municipale dalle ore 10 alle 12, senza bisogno di appuntamento, con il rientro dalle ferie estive anche il personale di altri importanti uffici comunali saranno a completa disposizione dei cittadini ogni sabato mattina.
La Giunta di Recanati ha stabilito che dal prossimo 24 agosto, l’Ufficio dei Servizi demografici e l’Ufficio relazioni con il pubblico – Urp, saranno aperti ai cittadini tutti i giorni dalle 9,30 alle ore 13 e il sabato mattina dalle ore 9,30 fino alle ore 12,30. L’Ufficio servizio Tributi e Patrimonio sarà aperto al pubblico ogni martedì e giovedì dalle 10 alle ore12 e dalle 15 alle ore 17 e ogni sabato mattina dalle 9,30 alle ore 12,30.
“Sono i servizi comunali maggiormente coinvolti nei rapporti diretti con la nostra comunità. – ha spiegato il sindaco Emanuele Pepa- . Con i nostri dipendenti e le organizzazioni sindacali, la RSU e le OO.SS., che ringrazio per la loro fattiva collaborazione, abbiamo concordato questa nuova pianificazione dell’orario di apertura degli uffici per assicurare la migliore funzionalità dell’Ente e per garantire al contempo un’efficiente risposta alle necessità dei cittadini, tenendo anche conto che il sabato è giorno di mercato nel centro storico di Recanati. In un periodo in cui spesso la distanza tra cittadini e istituzioni sembra aumentare, ritengo fondamentale stabilire un dialogo diretto e una partecipazione attiva con l’Amministrazione della città".
Un cambio di organizzazione dell’attività dell’Ente fortemente voluto dal sindaco Pepa e dell’intera Giunta per una disponibilità costante e un ascolto attivo della comunità recanatese, un esempio pratico di come l’Amministrazione comunale vuole essere realmente vicina alle esigenze delle persone. In questo fine settimana di Ferragosto in particolare si comunica che sabato prossimo 17 agosto, l’ufficio del Sindaco non sarà aperto al pubblico e per permettere al personale del Comune di usufruire delle ferie residue o di recuperare le ore di lavoro straordinario, il segretario generale del Comune Bruno Bonelli ha disposto, la chiusura degli uffici comunali nella giornata di venerdì 16 agosto. Nella stessa giornata del 16, l’Ufficio Anagrafe e Stato Civile, garantirà comunque la reperibilità per le urgenze, mentre il personale della polizia municipale e quello addetto