Il Consiglio Comunale di Pollenza riunitosi venerdì sera 28/12/2018 ha approvato il Bilancio di previsione per il 2019, l’ultimo di competenza dell’Amministrazione guidata da Luigi Monti, che porta a compimento diversi impegni presi con i cittadini di Pollenza nel programma presentato dalla lista “Con la Gente” 5 anni fa.
Il piano degli investimenti prevede una spesa di oltre 2,5 milioni di euro con la realizzazione di un numero consistente di opere pubbliche.
· Il miglioramento sismico ed adeguamento funzionale ed energetico della Scuola Secondaria di primo grado "V. Monti", con il contestuale recupero e riqualificazione dello storico Palazzo dell'Orfanotrofio Monsignor Marinozzi, di proprietà dell’omonima fondazione, da anni abbandonato al degrado, che diventerà una delle sedi provvisorie della stessa scuola.
· La conclusione dei lavori di adeguamento funzionale della Bocciofila Comunale danneggiata dal terremoto, con il miglioramento sismico, l'adeguamento degli impianti e della superficie di gioco, nonché l'adeguamento alle norme di prevenzione degli incendi.
· La realizzazione di un nuovo parcheggio, con strada di accesso e percorso pedonale di collegamento con via Giovanni XXIII°, al servizio degli impianti sportivi e della Scuola Secondaria di primo grado “V. Monti”.
· Il recupero e la riqualificazione, con il contributo economico del GAL e della Fondazione Carima, dei locali dell'ex sala cinema in via Roma che potranno essere utilizzati come sala prove per la banda musicale, sala convegni e per iniziative di aggregazione e a carattere didattico.
· L'asfaltatura della sede stradale e dei nuovi marciapiedi lungo via Menichelli a Casette Verdini.
· I lavori di sistemazione della strada comunale di Cantagallo e di altre strade comunali (Cegli e Canale).
· Il completamento delle opere di urbanizzazione e la sistemazione delle aree adiacenti il complesso Casali-Battaglia.
· Il totale ammodernamento dell’illuminazione pubblica su tutto il territorio comunale, con la sostituzione di tutti i corpi illuminanti con lampade a led a basso consumo e la riqualificazione e la messa in sicurezza delle linee più vetuste.
· La realizzazione di una nuova illuminazione artistica, con apparecchiature a basso consumo, per le due porte principali del Centro Storico e per la Torre Civica.
· L’acquisto di nuove attrezzature e giochi per i parchi esistenti.
· La sistemazione dei locali annessi agli spogliatoi del campo di calcio di Casette Verdini.
· L’ampliamento del percorso pedonale di Rambona.
· La ristrutturazione, previa demolizione, di alcuni lotti di loculi al Cimitero.
Non tutte le opere potranno essere iniziate o completate nei primi mesi del 2019, prima del termine del mandato che scadrà a fine maggio 2019. L’effettiva realizzazione e conclusione di alcune di queste opere dipenderà dalla volontà e dagli indirizzi della nuova amministrazione che si insedierà a giugno del prossimo anno.
Per noi del gruppo di maggioranza “Con la gente” rimane l’impegno a realizzare tutte queste opere qualora i cittadini di Pollenza ci rinnovassero la loro fiducia ad amministrare il Comune.
Questo corposo programma di opere verrà realizzato con risorse certe, già nella disponibilità del Comune, senza aumentare nessuna imposta o tassa locale, senza dover ricorrere a mutui e a debiti per le future generazioni, come in passato, con altre amministrazioni, accadeva negli anni che portavano alle elezioni Comunali.
Nel predisporre il nostro ultimo bilancio non ci siamo fatti condizionare dalle elezioni del prossimo anno, ma siamo rimasti coerenti ai principi che hanno sempre ispirato la nostra gestione del denaro pubblico quali:
- Il contenimento della spesa corrente che, ad esclusione della gestione dei fondi del terremoto e dei servizi che sono stati ampliati come la casa di riposo, è rimasta invariata negli ultimi 5 anni.
- La riduzione dell’indebitamento, che vuol dire meno interessi da pagare e maggiori risorse da investire senza farle pagare alle future generazioni. Siamo l’unica amministrazione nella storia di Pollenza a lasciare un debito più basso dopo la propria gestione, portandolo dai 6,2 milioni di euro che abbiamo trovato nel 2009 ai 4,5 milioni attuali, con una riduzione del 28%.
- L’azzeramento, per il terzo anno consecutivo, degli oneri di urbanizzazione e delle risorse straordinarie utilizzati per coprire la spesa corrente. Anche questo un risultato mai ottenuto da nessuna amministrazione del Comune di Pollenza in precedenza.
- La riduzione di tutti gli elementi di rischio nella gestione del bilancio attraverso l’abbattimento radicale (quasi l’80% in 10 anni) dei residui attivi e passivi e l’accantonamento ed il vincolo di fondi consistenti che tutelino il Comune da eventuali rischi sui contenziosi e/o somme non riscosse.
Inoltre, proprio perché ci potrebbe essere un cambio di amministrazione, abbiamo adottato un atteggiamento ancora più prudente, sottostimando alcune entrate e sovrastimando alcune spese, che vuol dire nuove risorse disponibili nel corso dell’anno. Oltre alla certezza delle risorse per la gestione ordinaria e per la realizzazione delle opere pubbliche programmate, lasceremo alla nuova amministrazione queste risorse libere da qualsiasi vincolo, che si andranno ad aggiungere a quelle già certe del fondo di riserva e dell’avanzo 2018.
Crediamo che questo sia coerente con la credibilità e la correttezza che hanno sempre contraddistinto la nostra amministrazione.
In questo modo, in maniera completamente opposta a quanto successe a noi nel 2009, diamo la possibilità alla nuova amministrazione di essere operativa sin dal primo giorno, senza nessun problema dal punto di vista economico e finanziario, con parecchie risorse nelle proprie disponibilità, senza nessun alibi rispetto alla tempestività e alla capacità di concretizzare gli impegni presi.
Con lo scadere del mandato del gruppo comunale di protezione civile all'area container, il Comitato 30 Ottobre avanza la proposta di co-gestire l'area stessa insieme agli ospiti alloggiati, e soprattutto alle tante associazioni che in questi due anni hanno orbitato nell'area, promuovendo attività sociali e ricreative.
Questo alla luce del fatto che è importante rendere partecipi e protagonisti soprattutto gli ospiti, soprattutto nelle fasce sociali più deboli e vulnerabili, bambini e anziani.
Nonostante l'impegno profuso dai tanti volontari e dalle tante volontarie del gruppo comunale, a cui va un ringraziamento sentito anche da parte del Comitato, infatti, fino ad oggi si è assistito ad una gestione a metà tra un carcere ed un ospedale. Gli ospiti presenti tuttavia non sono nè reclusi nè malati, ma sono persone che si trovano a vivere la condizione di sfollati a causa del terremoto.
Pertanto è necessario attivarsi affinché si consolidi la rete di solidarietà che in questi due anni si è articolata in vario modo. Invitiamo pertanto l'amministrazione comunale a prendere in seria considerazione la nostra ipotesi, ed ascolti una volta tanto, ciò che il territorio esprime.
Vogliamo cogliere altresì l'occasione di rinnovare un augurio di Buon 2019 a tutti i terremotati di Tolentino, ed in generale all'intera Città, sperando che il nuovo anno porti con sè quelle risposte che ad oggi sono ancora di la da venire."
Partecipato pomeriggio di raccolta firme al gazebo del Popolo della Famiglia di Macerata
Questo pomeriggio il Popolo della Famiglia di Macerata ha incontrato i cittadini, con la presenza straordinaria del coordinatore nazionale Mirco De Carli, il quale ha colto l'occasione per spiegare il Reddito di Maternità.
“Uno stipendio per le mamme che scelgono di rimanere a casa con la famiglia e seguire i figli a tempo pieno” questo ha dichiarato De Carli .
“Mille euro al mese per otto anni esentasse, non cumulabili ma rinnovabili come periodo ad ogni figlio fino al quarto- ha continuato DeCarli – dal quarto figlio o nel caso di figlio disabile diventano un vitalizio. “
“Il Popolo della famiglia lavora in simultanea su più binari- ha concuso De Carli- infatti si presenterà alle prossime elezioni europee con la propria lista, con l'obiettivo di andare a rappresentare tutta quell'area politica che vede nella famiglia, nella persona e nella vita il proprio punto di riferimento ideale e che non trova riscontri coerenti nella proposta politica attuale “
Assistere impotenti a giornate di sole come queste ad alta quota dove la neve avrebbe permesso di sciare riattivando parte dell'economia colpita dal sisma, provoca forte rabbia – esordisce il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi – tanto più che con la mozione da me presentata sarebbero bastati 200.000 euro per iniziare a partire.
Se l'obiettivo dichiarato dalla Regione è quello di scongiurare lo spopolamento dell'entroterra e l'impoverimento socio-demografico ed economico delle aree colpite dal sisma, come fortemente pubblicizzato con la sottoscrizione del "Patto per la Ricostruzione lo Sviluppo", certe scelte proprio non si giustificano. Infatti a parole si va in una direzione ma a giudicare dai fatti purtroppo la Regione non è conseguente dimostrando disinteresse se per la terza stagione consecutiva la conseguenza è che quella che era tra le più rinomate stazioni sciistiche dell'Italia centrale è abbandonata a se stessa, considerati i necessari interventi che occorre fare per poter riavviare gli impianti di risalita.
Eppure lo scorso giugno all'atto della discussione della mozione della Leonardi, la capogruppo di Fratelli d'Italia evidenzio' la necessità, per il comune di Ussita, di anticipare una cifra che possiamo definire quasi "irrisoria", per far ripartire parte delle seggiovie di Ussita. Chiedevo difatti – prosegue Leonardi – alla Regione di anticipare questa somma in attesa dello sblocco dei 7.960.000 euro di cui al finanziamento complessivo dei fondi del sisma. Sarebbe stata una risposta concreta all'appello ufficiale lanciato dal comune di Ussita, per far tornare a vivere questi luoghi così duramente colpiti, rendendo nuovamente fruibili gli impianti delle "Saliere" e "Belvedere".
Eppure l'assessore competente rispose picche, affermando che un anticipo non poteva essere concesso ma la Leonardi ha prontamente ricordato che i precedenti di anticipazioni finanziarie ci sono stati e la Regione solo in questo caso ha sollevato difficoltà. Forse perchè a presentare la mozione era un consigliere dell'opposizione? Il risultato è che l'economia sciistica e tutto il suo indotto stanno, per il terzo anno, ricevendo un duro colpo che, mi auguro, conclude Leonardi, non sia quello di grazia causa spopolamento e avvilimento degli operatori e degli abitanti, nel rimanere ancora aggrappati in luoghi dove si può ormai solo sopravvivere e non vivere.
È un centro denstra di ampie intese quello che è stato preannunciato stamattina durante la conferenza di fine anno a Macerata.
L'opposizione, rappresentata da Riccardo Sacchi (Forza Italia), Maurizio Mosca (Citta Viva), Paolo Renna (Fratelli d'Italia) e Andrea Marchiori (Gruppo Misto) insieme agli assenti, ma solo per motivi personali Francesco Luciani (Idea Macerata) e Gabriele Mincio (Città Viva) hanno analizzato il bilancio approvato qualche giorno fa dalla maggioranza.
"Il fatto che la maggioranza abbia cristicato - dice Sacchi - l'opposizione dicendo che non ha partecipato in maniera attiva al dibattito è assurdo anche perché noi avevamo già annunciato che non avremmo approvato il documento. Invece di preoccuparsi del fatto che abbiamo esercitato una nostra prerogativa, si preoccupino del fatto che durante la seduta per approvare il bilancio, la più importante dell'anno, hanno raggiunto il numero legale solo al terzo appello".
"Inoltre - continua Sacchi - destinare più di 20 milioni a lavori pubblici che non sono stati realizzati in quasi 9 anni di governo Carancini ci sembra una grande presa in giro per i maceratesi che però non sono stupidi. Troviamo inaudito che in quel documento ci siamo zero fondi stanziati per la sicurezza proprio nell'annus horribilis della nostra città".
"Crediamo che questa sia stata la peggior amministrazione di sempre - conclude - che si avvia all'ultimo anno e che lascia Macerata fiaccata e impoverita. Il nuovo centro destra nascerà proprio da questo tavolo, disposto ad accogliere ad ascoltare tutte le forze che vogliano offrire un'alternativa all'amministrazione attuale".
Il Comitato dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale 14 ha approvato il finanziamento di oltre 220mila euro per attuare un sistema territoriale di servizi e interventi di sviluppo sociale, coesione territoriale, prevenzione di marginalità e degrado denominato “Together”. Lo ha riferito oggi il Presidente del Comitato, il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, che ha espresso la propria soddisfazione per il progetto.
I fondi, che derivano dal Programma Operativo Nazionale Inclusione e dal Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD), sono stati assegnati attraverso avvisi pubblici del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, a seguito dei quali il Comune di Civitanova Marche, ente capofila, ha predisposto delle proposte progettuali volte al rafforzamento dei servizi, coerenti con gli indirizzi nazionali fissati dal Ministero d'intesa con la Regione.
“Si tratta di misure importanti che riguardano anche i livelli essenziali dell’assistenza che andranno a sostenere le fasce più deboli dei cittadini - afferma Ciarapica - con sperimentazione dell’approccio cosiddetto di Housing First, un approccio innovativo nelle politiche di contrasto alle povertà estreme, che dimostra come l’accesso a un alloggio ed un adeguato intervento dei servizi sociali possano produrre un impatto positivo sia sul benessere psico-fisico delle persone senza dimora sia sul loro percorso di reinserimento nella società, con ricadute positive anche in termini di una maggiore efficienza nella spesa sociale e sanitaria”.
Per l’avvio del piano di contrasto alla povertà, il Comitato ha stabilito un percorso di partnership con un soggetto del terzo settore nell’ottica dello sviluppo di interventi di rete, in una logica di integrazione, solidarietà e potenziamento complessivo del sistema territoriale.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Macerata ai Maceratesi
"L’anno scorso di questi tempi, in maniera provocatoria, per denunciare politicamente il degrado che regnava sovrano in zone sempre più centrali della città, avevamo collocato dei cartelli goliardici che recitavano “Buon 2018, serena droga e felice spaccio a tutti” a Fontescodella, ai Giardini Diaz e in piazza Garibaldi.
Dopo un anno purtroppo abbiamo scoperto che la realtà superava qualsiasi forma di immaginazione e che quei cartelli, che ci auguravamo fossero solo goliardici, volti a stimolare un intervento immediato delle istituzioni, erano in realtà profetici e anticipavano l’Annus Horribilis che avrebbe vissuto quest’anno Macerata.
Il brutale femminicidio di Pamela ha scoperchiato il vaso di Pandora. La città era ostaggio di gruppi malavitosi stranieri e di cooperative che di umanitario molto probabilmente avevano solo il conto in banca. Il nostro capoluogo, famoso per la sua secolare tradizione universitaria e per l’eccellente qualità della vita, ha subito un enorme danno di immagine sia a livello nazionale che internazionale, diventando preda di facili strumentalizzazioni elettorali di cui avrebbe fatto volentieri a meno.
Il grande lavoro del questore Pignataro rischia di essere vanificato politicamente da un esecutivo cittadino che per anni non ha visto niente, e che sembra aver ottenuto come unico risultato concreto l’obiettivo -riuscito benissimo- di desertificare l’ormai moribondo centro storico.
Pensiamo però che un semplice cambio di indirizzo politico in Comune non basti. La città non ha bisogno di sterili protagonismi, di cambi di casacche o delle promesse da mercanti di chi prometterà di cambiare tutto affinché nulla cambi alla prossima tornata elettorale, ma di facce nuove non appartenenti alla vecchia politica che possano incarnare un effettivo e reale cambiamento all’interno delle istituzioni, coinvolgendo i sempre più numerosi maceratesi sfiduciati e stanchi dei giochi di palazzo a cui per troppi anni sono stati tristemente abituati".
"È un nuovo e fondamentale provvedimento a favore dei cittadini che soffrono il dramma del post-sisma, con tante misure per facilitare la ricostruzione" commenta così Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera, il varo al Senato della manovra di bilancio che tra pochi giorni tornerà alla Camera per l'approvazione finale.
Fra le tante misure introdotte, ricordiamo:
-360 milioni di euro per tutto il 2019 per prorogare lo Stato di Emergenza;
-proroga dei contratti dei 700 tecnici che si occupano della ricostruzione;
-proroga al 1 Gennaio 2020 per la notifica delle cartelle di pagamento e riscossione;
-proroga per il 2019 e il 2020 della Zona Franca Urbana, indispensabile per tutto il cratere appenninico;
-proroga al primo Giugno 2019 della restituzione della "Busta paga pesante", con possibilità di estendere la rateizzazione da 60 a 120 rate;
-nel settore della Sanità, la possibilità di estendere i contratti a tempo determinato aggiuntivi fatti nell'area dopo il 24 agosto del 2016.
"In un contesto difficile come quello della trattativa con Bruxelles, la nostra stella polare è sempre stata la ricerca dell'interesse dei cittadini, in particolare quelli che hanno visto la loro vita stravolta per il terremoto. Siamo abituati ad ottenere fatti concreti, spesso lavorando in silenzio fino al risultato. Ora, dopo i diversi provvedimenti favorevoli già varati per le aree del cratere dal Governo del Cambiamento, basti pensare al decreto "emergenze", sta arrivando un nuovo aiuto per i territori appenninici segno della costante attenzione della maggioranza per la ricostruzione" conclude la Terzoni.
"Speravo che dopo il passaggio, e la riscrittura, della manovra economica a Bruxelles, il governo avrebbe avuto la decenza di stanziare le risorse necessarie per dare finalmente finalmente sollievo alle popolazioni colpite dal terremoto di ormai due anni e mezzo fa. Mi sono illuso. Poco e niente c'era, poco e niente è rimasto. Tra l'altro, avevano promesso di ridurre del 40% le tasse ai terremotati del Centro Italia così come il governo Berlusconi fece con quelli de L'Aquila. Ennesima promessa non mantenuta". Lo dichiara il senatore di Forza Italia Andrea Cangini, eletto nelle Marche.
"Considerare l'ospedale unico della provincia di Macerata che si andra' a costruire come Dea (Dipartimento di emergenza-accettazione) di secondo livello". Nel giorno in cui i consiglieri regionali di maggioranza di Ancona presentano una mozione contro MarcheNord, che rischia di aprire una squarcio profondo nella maggioranza, i consiglieri di maggioranza di Macerata Francesco Micucci (Pd) e Luca Marconi (Udc-Popolari Marche) presentano un altro documento che richiama alla delibera 1623 del 2018 con cui l'azienda ospedaliera Pesaro-Fano e' stata riconosciuta di secondo livello.
"La scelta di dotare il territorio pesarese di un presidio ospedaliero unico di secondo livello va plaudita poiche', nonostante la presenza dell'ospedale Torrette di Ancona a 80 chilometri di distanza, apre a maggiori servizi ed opportunita' di cura- spiegano i due consiglieri-. In questo quadro, considerando che per la provincia di Macerata si e' definita gia' da tempo la realizzazione di un nuovo ospedale unico che avra' una capienza simile a quello previsto a Pesaro e che la provincia di Macerata ha un numero di abitanti non molto dissimile da quello della provincia di Pesaro, riteniamo imprescindibile prevedere che anche il futuro ospedale unico di Macerata sia di secondo livello".
I due consiglieri di maggioranza invitano anche il presidente della Conferenza dei sindaci della provincia di Macerata a convocare quanto prima l'assemblea dei primi cittadini per avallare la proposta e far adeguare il progetto a questa nuova possibilita'.
"Seguendo l'esempio pesarese, volto ad aumentare e migliorare l'offerta dei servizi sanitari sul territorio, e' auspicabile che anche per il presidio unico della provincia di Macerata possa fare riferimento ad un'azienda ospedaliera, in modo da poter agevolare il riconoscimento di Dea di secondo livello- continuano-. Il tutto non in un'ottica di duplicazione di servizi e reparti ma di ottimizzazione e progresso degli stessi, avendo come sempre quale primo obiettivo la salute dei marchigiani, che potranno cosi' contare su un sistema sanitario pubblico sempre piu' completo, integrato, efficiente e di qualita"
Fonte: Agenzia Dire
Il Consigliere regionale Sandro Bisonni torna sul tema scottante del caro affitto container: ”durante il consiglio comunale aperto svoltosi lo scorso novembre a Tolentino, denunciai il rischio concreto che la Regione Marche blocchi i trasferimenti dei fondi destinati al pagamento degli affitti dei container e questo perché il riscatto, ossia l'acquisto, degli stessi rappresenta secondo la Regione la soluzione economicamente più vantaggiosa”. Sulla questione Bisonni ha pure depositato una interrogazione che presto dovrebbe trovare riscontro; il Consigliere ribadendo il pericolo continua:” resto stupito nel leggere dichiarazioni del Sindaco di Tolentino in cui si affermerebbe che il riscatto di tali container avverrebbe a spese del Comune; resto stupito perché questo è sbagliato in quanto il riscatto fatto dal Comune avverrebbe, come confermatomi dal dirigente della protezione civile regionale, con i fondi della protezione civile, ossia della Regione.”
“Anche sui costi – prosegue Bisonni – si sta facendo confusione. Il Comune ha in affitto 299 moduli ma solo per 200 di questi la Regione ha lanciato l'allarme. Il costo del riscatto di questi 200 moduli ammonta a 200.000 euro mentre il costo del loro affitto sarebbe per la Regione, salvo prova contraria, superiore.
Quindi, secondo Bisonni, la posizione dell'Amministrazione comunale sarebbe ingiustificata. “In merito alle strane voci circolate – prosegue Bisonni – relativamente al CAS o ai pasti, sia chiaro che il passaggio da affitto a riscatto non ha nulla a che vedere con questi aspetti e che pertanto sia il CAS sia i pasti resterebbero nelle stesse attuali condizioni”.
“Ora – conclude Bisonni – se la Regione dovesse interrompere i trasferimenti dei fondi destinati agli affitti dei container, il Comune di Tolentino si troverebbe in una situazione drammatica, una situazione che nessuno si augura, io per primo. Credo pertanto che sia doveroso per il Comune, nei confronti dei terremotati che in quei container vivono, trovare al più presto una soluzione, perché sottovalutare il problema potrebbe portare, a breve, ad uno scenario complicatissimo che nessuno vuole e che nessuno merita”.
Nella seduta per l'approvazione del Bilancio Regionale 2019/2012 il capogruppo regionale Elena Leonardi ha presentato vari emendamenti da inserire tra le voci dei contributi straordinari destinati a progetti ed iniziative a finalità prevalentemente sociali ed educative.
Sono pertanto stati approvati stanziamenti a progetti come quello a sostegno dell'iniziativa "Insieme fin dal primo momento" a tutela delle famiglie di quei bambini cui viene diagnosticata una grave cardiopatia prima ancora della loro nascita, quando sono nel grembo materno, portato avanti dalla Associazione Genitori dei Bambini Cardiopatici seguiti presso la Cardiochirurgia Pediatrica dell'Ospedale di Torrette. Da Vicepresidente della Commissione Sanità, la Leonardi, intende sempre trovare opportunità concrete a sostegno di chi si attiva e permette azioni benefiche in tema sanitario e sociale.
Un altro segnale a vantaggio di chi educa sin dai primi anni a valori religiosi cattolici e di civiltà è andato a due associazioni: il Gruppo Scout di Porto Recanati e una Società Sportiva di Montelupone, per progetti sportivi o ludico-formativi destinati a bambini e ragazzi.
Al Comune di Potenza Picena, l'emendamento della Leonardi, permetterà un contributo per la riqualificazione della piazza che sarà intitolata al Maggiore dei Carabinieri Paniconi, con relativo recupero anche della fontana presente nell'area cittadina.
Infine, altro contributo arriverà alla Parrocchia San Giovanni Battista di Porto Recanati per il progetto a sostegno delle iniziative legate ai dopo scuola dei bimbi delle famiglie in difficoltà che frequentano la parrocchia medesima.
Un piccolo, ma reputo significativo, regalo di Natale, conclude Leonardi, che va a chi si impegna quotidianamente per mantenere alti i valori dell'educazione, del rispetto e della tutela della salute umana.
Proposta importante del Governatore Luca Ceriscioli per accelerare la ricostruzione post-sisma che prosegue a rilento. In una recente intervista ha dichiarato che occorrebbe abolire le gare pubbliche per la ricostruzione leggera che hanno dei tempi lunghi, e procedere invece con l'affidamento diretto dei lavori ai privati.
Al netto dei 30 progetti approvati a settimana, ci vorranno probilmente decenni per completare la ricostruzione nelle aree del cratere. Per questo motivo le soluzioni all'orizzonte sono essenzialmente 2: aumentare in maniera esponenziale i tecnici degli Uffici preposti ad istruire le pratiche sul territorio, o appunto cambiare le procedure. “Adesso i privati che devono ricostruire, per avere i finanziamenti pubblici, devono fare una gara tra tre ditte. Noi – prosegue il presidente della Regione – proporremo al Governo di abolirle e di sostituirle con un sistema di affidamento diretto dei lavori ed un tetto massimo di incarichi per i tecnici impegnati nei cantieri. ”
Mentre per discutere di questa proposta, che potrebbe costittuire una svolta per l'accelerazione delle tempistiche, si potrebbe tenere a brever un incontro con il premier Giuseppe Conte, Ceriscioli ha altresì dichiarato che la Regione Marche chiederà un risarcimento ai consorzi e alle ditte incaricate di montare e attrezzare le casette. Infatti le infiltrazioni di muffe e funghi vari che si sono formate su molte SAE, insieme ad altre problematiche di varia natura, hanno costituito per gli sfollati un'altra fonte di disagi, che non può essere sottaciuta, o lasciata correre.
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma del Popolo della famiglia Marche.
“A Forlì perquisizioni a tappeto hanno dimostrato che si vende droga”Il Popolo della Famiglia delle Marche chiede la chiusura dei negozi di cannabis light per il periodo natalizio: “Riteniamo grave che sul nostro territorio nei giorni dedicati alla preparazione per il Santo Natale nonchèall’acquisto di doni come da tradizione, facciano affari d’oro esercizi commerciali che vendono cannabis seppure nella versione sedicente ‘light e legale’.
Una recentissima attività di perquisizioni a tappeto nei sedici negozi di cannabis light di Forlì e provincia ha dimostrato che in questi negozi si spacciava sostanza illegale arrivando al sequestro di infiorescenze per oltre 750mila euro di valore. Ringraziamo la Guardia di Finanza e le Forze dell’Ordine per il loro infaticabile lavoro di controllo a tutela dei cittadini e le invitiamo a operare in questo senso anche sul nostro territorio, almeno ( ma non solo) per salvaguardare il senso della festa che tradizionalmente riguarda la famiglia e i bambini”.
Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia ha dichiarato: “Il Consiglio superiore di sanità ha segnalato al ministro della Salute la necessità di chiudere questi negozi perché la sostanza cosiddetta ‘legale’ che viene venduta potrebbe essere molto nociva soprattutto per i giovanissimi. Per tutta risposta il ministro Grillo ha licenziato l’intero Consiglio superiore di sanità.
"Noi chiediamo-ha continuato Adinolfi- di essere conseguenti all’allarme lanciato dal Css e all’attività meritoriamente svolta a Forlì. Quei negozi sono pericolosi -ha concluso Adinolfi- e poiché per Natale stanno vendendo tonnellate di materiale, per la salute pubblica come Popolo della Famiglia chiediamo di sospenderne l’attività almeno per tutta la durata delle feste natalizie, del Capodanno e dell’Epifania”.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Capogruppo della Lega Marche in Consiglio regionale Sandro Zaffiri sul bilancio di previsione 2019/2021:
"Manca circa un anno e mezzo alla fine di questa decima legislatura regionale e questo è di fatto il penultimo Bilancio prima delle elezioni regionali del 2020.
Al di là del comunicati trionfalistici dell’assessore Cesetti che parla di una montagna di risorse per gli investimenti, è necessario guardare alla nuda e cruda verità di una Regione che arretra, non cresce neanche come PIL, una regione dove calano i disoccupati ma anche gli occupati (meno 17.000 rispetto all’anno precedente) sintomo di fenomeni non analizzati attentamente. Una regione con un terzo di Comuni sinistrati dal Sisma e migliaia di persone allo sbando per una ricostruzione lenta, farraginosa, burocratizzata e anche alle prese con Casette consegnate da poco e già marcite. Con una Sanità mal gestita da elite con preferenze territoriali, Sanità regionale che la si descrive in equilibrio quando in realtà le popolazioni sono state private dei servizi, le liste di attesa sono truccate e i cittadini che necessitano di visite specialistiche o se le pagano o si arrangiano.
Una Regione che ha accumulato ritardi nella gestione di bandi, Istruttorie, Graduatorie, Assegnazioni di contributi, Esami di rendicontazioni e di Liquidazione di contributi e che ha rischiato e rischia di restituire i Fondi alla UE per incapacità di spesa.
Una Regione che ha dimenticato totalmente oltre 75.000 micro e piccole imprese commerciali e dell’artigianato dei servizi che sono ormai un decennio che non ricevono un euro di aiuto.
Una Regione che visita le Eccellenze Imprenditoriali delle Marche e poi lasciano sole aziende come la Filotei Lino Sas di Arquata del Tronto che deve andare in TV per farsi ascoltare denunciando il totale abbandono delle istituzioni.
Una Regione che ha speso una montagna di quattrini per salvare un aeroporto in declino, che ha fatto diventare un Archivio l’Interporto e non ha nessun vero progetto infrastrutturale avendo archiviato nei fatti anche l’idea di Macroregione e quello della Regione ionico adriatica.
Una Regione impoverita di imprese, che elemosina contributi al grande mondo del volontariato e del terzo settore, incapace di rilanciare gli Ambiti territoriali Socio Assistenziali che si reggono su figure precarie di assistenti sociali manti in trincea allo sbando.
Una Regione che ad ogni classifica scende di posizione, che magari pubblica come un anno fa un bando tanto atteso per il Turismo e dopo un anno, con oltre 300 domande di contributo presentate da albergatori che si proponevano di investire nell’innovazione della propria struttura ricettiva, ancora non vede la luce e per il quale non basteranno i 10 milioni di euro di integrazione dello stanziamento per fare un intervento efficace a sostegno del Turismo delle Marche, come non basta il RisorgiMarche che dura il lampo di brevi apparizioni di volenterosi artisti.
Questa Presidente Ceriscioli è la Regione Promessa?
Lei aveva parlato di “Marche al centro dell’Italia che cambia”: l’Italia è cambiata ma le Marche dal centro sono scese di classifica ogni anno.
“Un Sindaco Presidente” si era definito e lo è rimasto avendo in molte circostanze dimostrato di aver a cuore solo Pesaro.
Prometteva di riconquistare la fiducia nei cittadini: provi ora, Presidente, a chiederlo ai marchigiani se hanno fiducia in lei!
Aveva promesso di rinnovare la macchina organizzativa e Le sono scappati tanti Dirigenti insoddisfatti e abbiamo una struttura regionale accartocciata nelle pratiche peraltro mal distribuite e con un numero di risorse inadeguate a gestirle.
Aveva promesso lavoro ma l’unica cosa tangibile è l’aver stabilizzato 80 dipendenti precari dei centri per l’Impiego.
Giurava di sbloccare gli investimenti per le strutture ospedaliere noi abbiamo ancora davanti gli occhi il Nuovo Inrca che è ancora fermo al palo.
Parlava di superamento delle Province ed invece le Provincie sono ancora ancora lì con un personale sballottato qua e là.
Prometteva meno burocrazia e carta e più programmazione invece siamo ancora sommersi dalla carta e schiacciati da una burocrazia che in ogni decreto che produce deve citare 4 pagine di delibere e decreti di riferimento.
Parlava di Marche unite nel cambiamento e lei, non solo non ha cambiato nulla, ma è riuscito a dividere in due anche politicamente il suo stesso partito.
In questi tre anni e mezzo la Cultura, l’Internazionalizzazione, i Servizi Digitali, la Cooperazione sono scomparsi dai Radar.
Lei parlava di premiare i Meriti: neanche l’ombra. Professava la Parità di genere e la proposta di Legge della sua Assessora Bora è ferma lì dal 2016, declamava la cittadinanza attiva, nuove politiche per la famiglia, la creazione di una comunità coesa e solidale: su tutto ZERO carbonella.
Prometteva infine nuove politiche per l’immigrazione: quali sig. Presidente, quelle che si rifanno al modello Riace? Gli Sprar che si sono rivelati fonte di business per gli accoglieva?
Lei Presidente Ceriscioli nel suo programma affermava che per “costruire il futuro delle Marche su basi solide, occorre aver chiaro da dove partire e con chi si intraprende il viaggio: Ecco, non avendo capito da dove è partito non sa più ora dove andare…….. Quanto al “con chi fare il viaggio” Lei ha preferito fare da solo. E noi, come molti marchigiani ormai siamo preoccupati di dove ci sta portando.
Il Bilancio in esame ne è la riprova: noi oggi siamo chiamati ad approvare un Documento di Previsione che, come i precedenti, durante l’anno e prima dell’assestamento subirà decine e decine di variazioni per cui ciò che oggi viene detto domani già cambia e quindi noi preferiamo guardare ai Risultati e il risultato è che nel confronto tra le cose dette e quelle fatte non c’è in mezzo il mare ma un Oceano e non basta curare la comunicazione e l’apparenza perché i marchigiani sono un popolo concreto che misura le persone per quello che fanno e non per quello che dicono.
E’ dunque proprio sulla base di queste considerazioni squisitamente politiche che il Gruppo della Lega voterà contro un Bilancio previsionale, molto ordinario, molto in continuità con i precedenti, ancora poco trasparente sotto il profilo del Contenzioso pendente, sui risultati delle Agevolazioni Irap per le neo imprese, sulla montagna di residui che si trascina. Avremmo tanto voluto proporre emendamenti, modifiche, integrazioni, miglioramenti ma, Sig. Presidente, l’idea delle Marche che la Lega ha è totalmente diversa da quella che Lei persegue".
Approvata in Consiglio Regionale la proposta di legge sul riordino delle politiche abitative regionali, una legge – esordisce la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi – che arriva a distanza di quasi tre anni dalla prima stesura a firma proprio della sottoscritta.
La difficoltà di affrontare l'argomento per così lungo tempo è un evidente segnale di come la maggioranza regionale su certe tematiche sia ancora ideologicizzata. Nel discorso in aula il consigliere Elena Leonardi afferma che in questa legge votata oggi, ci sono punti condivisibili come gli investimenti per la messa in sicurezza e l'eliminazione di barriere architettoniche o, ancora, il principio del destinare prioritariamente, secondo le regole della sussidiarietà, le case popolari a chi risiede nel nostro territorio da più tempo.
L'introduzione dei cinque anni di permanenza nel territorio marchigiano e il definire un punteggio aggiuntivo per chi risiede in un Comune, con punti in aumento per l'arco temporale che va dai dieci ai venti anni, sono finalmente un gesto concreto per i cittadini che da troppo tempo rimarcano diseguaglianze e disparità di trattamento rispetto all'ultimo che arriva vanno nella direzione dei principi che avevo auspicato nella mia proposta anche se potevano essere più incisivi in tal senso.
La Leonardi ritiene positiva anche la tutela nei confronti delle morosità incolpevole, che, in un periodo di crisi come quello attuale, deve essere una considerazione da non sottovalutare come pure il dover definire una scadenza certa per la verifica periodica del mantenimento dei requisiti per poter usufruire delle medesime case popolari.
Diverse sono però anche le "note dolenti" della legge approvata, come quello di accentrare il potere nelle mani della Giunta, diminuendo il confronto democratico: lo vediamo con le modalità di nomina del Presidente dell'Ente Regionale Edilizia Residenziale Pubblica e addirittura, nella designazione del Segretario del medesimo ente. La Leonardi critica fortemente anche il fatto che la Giunta avrà il potere di definire i criteri per l'individuazione delle modalità di attestazione dei requisiti per avere le case popolari.
Dubito fortemente – e l'ho anche ribadito presentando emendamenti migliorativi in tal senso - che la Giunta Regionale avrà il coraggio di inserire tra i parametri da valutare anche i patrimoni posseduti all'estero dai cittadini extracomunitari. Eppure – prosegue Leonardi – un discorso di vera equità sociale vorrebbe che le verifiche fossero fatte concretamente attraverso consolati ed ambasciate, laddove i paesi abbiano problemi concreti nel rilasciare documentazione efficace; saranno i comuni a valutare poi, con apposito punteggio, la situazione. Purtroppo – continua la Leonardi – troppi "furbetti" hanno usufruito di case popolari con, lo si è visto anche da indagini emerse negli anni, prioprietà all'estero non dichiarate.
Non possiamo più permettere – secondo Leonardi – che ci sia una discriminazione fra chi da una parte ha proprietà in Italia e può (e deve) essere controllato e verificato e chi, dall'altra parte, come i cittadini extracomunitari, può solo presentare un'autocertificazione.
È lo stesso Consiglio delle Autonomie Locali che lo mette nero su bianco ma che – conclude la Leonardi - la maggioranza regionale non ha adeguatamente recepito.
Riceviamo e pubblichiamo una nota dell'assessore Sciapichetti in merito ai distacchi di energia dovuti alle nevicate di questi giorni.
È davvero ingiustificabile il fatto che la nevicata dei giorni scorsi abbia procurato nuovi danneggiamenti alle linee elettriche nel territorio in diversi comuni del maceratese. La Regione Marche, congiuntamente ai Sindaci dei numerosi comuni interessati ha seguito sin dal primo momento l'evolversi della situazione e ha immediatamente provveduto a chiedere spiegazioni sull’accaduto ai vertici dell’ENEL dai quali ci aspettiamo una relazione dettagliata in merito.
Non è ammissibile il fatto che pochi centimetri di neve possano verificare il distacco dell'energia elettrica per diverse ore. Nei prossimi giorni è previsto un incontro con ENEL proprio per chiarire nel dettaglio le cause dei distacchi e capire cosa intende fare Enel per evitare ulteriori disagi a popolazioni già fortemente provate per il terremoto e per capire come accelerare le procedure di manutenzione e consolidamento delle linee.
A seguito delle copiose nevicate del gennaio 2017, in cui si erano verificati guasti ingenti alle linee elettriche, su istanza della Regione è stato infatti approntato da ENEL un piano di rafforzamento e messa in sicurezza delle linee ancora in corso di realizzazione. È quanto mai necessario conoscere lo stato dell’arte di questi lavori affinché possano essere conclusi nel più breve tempo possibile, scongiurando ulteriori disagi conseguenti agli eventi meteorologici.
“In arrivo 400 milioni di euro di contributi che saranno suddivisi tra tutti i comuni italiani sotto i 20mila abitanti. Le risorse potranno essere investite per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e del patrimonio comunale, per nuove opere pubbliche o per la manutenzione straordinaria”.
Lo comunicano il Senatore della Lega Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama, che in questi giorni sta seguendo i lavori della Commissione Bilancio, e il Senatore Giuliano Pazzaglini che esprimono grande soddisfazione per un provvedimento che ha lo scopo di far ripartire gli investimenti sui territori, con il solo vincolo per le amministrazioni locali di iniziare l’esecuzione dei lavori verso la metà del 2019.
“Parliamo di cifre importanti per un bilancio comunale– continua Arrigoni – che vanno da 40.000 euro per i comuni con popolazione inferiore ai 2mila abitanti a 50.000 euro per quelli tra i 2mila e i 5mila, per arrivare fino ai 70.000 euro destinati a quelli tra 5mila e 10mila e 100.000 euro per gli enti tra i 10mila e i 20mila abitanti”.
“Dopo aver liberato, con il Decreto Milleproroghe, quasi 2 miliardi di euro per dare ai comuni la possibilità di utilizzare gli avanzi di amministrazione, la Legge di Bilancio mette quindi a disposizione nuovi fondi per gli investimenti da parte degli enti locali”, concludono i Senatori, rispettivamente Sindaco di Visso ed ex Sindaco di Calolziocorte, nel lecchese. “Il Governo dimostra ancora una volta di voler ascoltare la voce dei tanti eccellenti sindaci e amministratori che lavorano sui territori, e possiamo finalmente dire che è finita l’epoca dei tagli indiscriminati il cui peso è stato scaricato soprattutto sulle spalle dei piccoli e medi comuni italiani”.
Nella seduta del consiglio comunale di martedì scorso l’amministrazione comunale di Montecassiano ha approvato il bilancio di previsione finanziario per il 2019 con 6,1 milioni di euro di investimenti in opere pubbliche. Le linee guida del bilancio confermano l'orientamento volto a mantenere inalterata la fiscalità, garantire qualità e quantità dei servizi pubblici, investire in scuola, formazione e cultura, curare costantemente la manutenzione del territorio, sostenere il sociale e le imprese e supportare l’attivismo delle associazioni locali.
Le tariffe Tari non hanno subito variazioni di rilievo, anzi. Dal confronto della spesa per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti con la media nazionale emerge che il Comune dovrebbe spendere per il servizio 990.000 euro, invece il servizio viene svolto in maniera capillare e con una percentuale di raccolta differenziata che supera l’80% ad un costo complessivo di 870.000 euro, con un risparmio rispetto ai costi standard di 220.000 euro.
Il 2019, grazie ad una previdente attività di programmazione e progettazione, sarà un anno di grandi investimenti pubblici e di alcune nuove assunzioni di personale dopo anni di blocchi normativi e di uscite per mobilità o pensionamento. Le principali opere pubbliche in bilancio sono l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica della scuola di Sambucheto per 3,3 milioni di euro, il miglioramento sismico del Palazzo dei Priori per più di un milione di euro, interventi di manutenzione straordinaria delle strade per 200 mila euro, il primo stralcio della pista ciclabile per circa 300 mila euro, la manutenzione delle Porte castellane Diaz e Battisti (quale primo stralcio di altre manutenzioni delle mura castellane e di Porta S. Giovanni programmate per gli anni successivi) per circa 160 mila euro, un intervento conservativo alla scuola secondaria per circa 300 mila euro, la realizzazione di un campo polifunzionale a Sant’Egidio con un costo di 70 mila euro, la realizzazione di una bretella di collegamento tra via Marchetti e la strada cosiddetta “delle fontanelle” per 150 mila euro, la realizzazione di una piscina in project financing per circa 150 mila euro e di un nuovo parco urbano per 50 mila euro, oltre ad una lunga serie di interventi minori per ammontare di risorse investite.
Nel 2020 e nel 2021 gli altri investimenti più importanti previsti riguardano la riqualificazione della piazza Unità d’Italia, la realizzazione di un centro diurno per anziani, la riqualificazione dell’ex scuola di Vissani, il secondo stralcio della pista ciclabile, il completamento del cimitero, la ristrutturazione di Palazzo “Baroni” e altri interventi di riqualificazione delle strade. «Siamo molto soddisfatti – dichiarano il sindaco, Leonardo Catena, e l’assessore al Bilancio, Simone Fogante – di aver approvato il bilancio tra i primi Comuni non solo a livello provinciale e regionale. Questo ci consentirà di essere operativi sin dai primi giorni del nuovo anno e avviare le procedure di gara per gli importantissimi investimenti che si realizzeranno nel nostro territorio. Grazie alla efficace programmazione e alla collaborazione degli Uffici stiamo ottenendo risultati straordinari che sono sotto gli occhi di tutti. In cinque anni siamo riusciti a finanziare interventi per avere tutte le scuole nuove, più efficienti e più sicure, a realizzare due nuovi asili nido, un centro socio-educativo a Sambucheto, riqualificare il capannone comunale con la nuova sede della protezione civile, realizzare interventi di potenziamento e riqualificazione degli impianti sportivi, ampliare il cimitero, realizzare un Centro del riuso e una biblioteca comunale, riqualificare la chiesa di Sant’Egidio danneggiata dal sisma e riqualificare diverse piazze, strade, marciapiedi e parcheggi. Siamo riusciti a rendere realtà il turismo a Montecassiano e, insieme alle associazioni, a realizzare grandi eventi culturali e ricreativi. Con questo spirito e con questa passione ci impegniamo a continuare ad amministrare il Comune. Con l’occasione rivolgiamo i migliori auguri da parte dell’amministrazione comunale a tutta la cittadinanza».
“Grazie ad una brillante operazione dei Carabinieri della Compagnia di Camerino nella giornata di ieri sono stati assicurati alla giustizia tre ricercati di nazionalità albanese, sospettati di essere gli autori di numerosi furti nel maceratese”.
Lo riporta il Senatore Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama e Responsabile della Lega nelle Marche.
“Per conto delle istituzioni e anche a nome del Ministro dell’Interno Matteo Salvini, desidero esprimere al Capitano della Compagnia di Camerino Roberto Cara e ai suoi uomini il mio più sincero ringraziamento e complimentarmi per la brillante operazione che è stata portata a termine”.
“Soltanto la grande tenacia di questi uomini in divisa, che non hanno esitato ad inseguire i malviventi a piedi nella neve, ha permesso di catturare tre individui indubbiamente pericolosi e che avrebbero messo a segno altri furti”, continua Arrigoni. “Ancora una volta l’Arma dei Carabinieri ha lavorato efficacemente per garantire la sicurezza di tutti noi. A loro, dunque, non posso che ribadire i miei sentimenti di stima e ammirazione, e l’impegno da parte della Lega di dare opportuno compimento, anche nel territorio marchigiano, alle politiche volute dal Ministro Matteo Salvini ed in particolare alla necessaria, concreta, vicinanza al servizio delle nostre Forze dell’Ordine”.