Politica

Fondi europei stanziati fuori dalle aree terremotate: interrogazione di Elena Leonardi

Fondi europei stanziati fuori dalle aree terremotate: interrogazione di Elena Leonardi

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Elena Leonardi (Fratelli d'Italia) in merito ai fondi del sisma stanziati fuori dalle aree terremotate:  Le polemiche di quest'ultimo periodo sui fondi europei per le aree del terremoto ma destinati ad altre finalità dalla Regione Marche approderanno in Consiglio Regionale. E' stato infatti inserito all'ordine del giorno della prossima Assemblea Legislativa l'atto a firma Elena Leonardi avente ad oggetto "Risorse aggiuntive POR-FESR 2014-2020 destinate alle aree colpite dal sisma ed impiegate per investimenti e progetti fuori dalle Province del cratere". "È urgente" – spiega Leonardi – "che il dibattito si apra in sede istituzionale non solo per chiedere conto di una scelta che pare sbagliata a molti ma soprattutto per discutere sull'opportunità di rivedere l'allocazione di queste risorse". L'interrogazione della Leonardi evidenzia il fatto che il nuovo Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020, riformulato a seguito degli eventi sismici e dell'attivazione del contributo di solidarietà da parte delle altre regioni, ammonta ad euro 585.000.000 circa, comprendente i ben noti 248 milioni di euro consistenti in risorse aggiuntive per le aree colpite dal sisma. Tra gli assi prioritari di intervento c'è il "famoso" Asse 8 quello relativo alla prevenzione sismica e idrogeologica, al miglioramento dell'efficienza energetica e al sostegno alla ripresa socioeconomica delle aree colpite dal terremoto. Nell'asse 8 – ricorda Leonardi - sono stati stanziati 50 milioni di euro per la sicurezza di edifici pubblici e 49 milioni per l'eco-efficienza energetica pubblica, per un totale di circa 100 milioni di euro la cui destinazione, contrariamente ai presupposti per cui sono stati messi a disposizione i fondi aggiuntivi, non viene però destinata alle zone colpite dal sisma. Difatti – prosegue la Leonardi nella sua interrogazione - su 28 milioni di euro destinati all'edilizia universitaria ben 5,5 milioni vengono destinati all'Università di Urbino, 5 milioni per permettere di acquistare una nuova sede al rettorato della Università Politecnica di Ancona, e 350.000 euro al CNR di Ancona. Inoltre – continua la rappresentante del partito della Meloni - dei 28 milioni di euro destinati all'edilizia sanitaria ben 12 milioni andranno all'ospedale regionale di Torrette, altri fondi delle aree terremotate andranno invece a finanziare la mensa dell'Università di Ancona ed il Collegio "Tridente" di Urbino. Ricordo inoltre, sempre dell'asse 8, le risorse che finiranno per le iniziative promozionali della "Tirreno-Adriatica la quale ovviamente non toccherà le aree terremotate se non marginalmente. Si capisce quindi tutto lo sdegno se non la rabbia dei terremotati, e non solo loro, di fronte a queste decisioni – continua la Leonardi - poiché sono risorse che erano state concertate con l'Unione Europea con lo scopo evidente di essere investite nelle "aree colpite dal sisma" così come recita la dicitura esplicativa dell'Asse 8 mentre oggi si ritrovano destinate al fine della ristrutturazione di edifici della costa, o di aiuti alle Università situate fuori dalle aree colpite, lasciando indietro le aree terremotate oggi fortemente depresse e che rischiano lo spopolamento e l'abbandono. La capogruppo regionale di Fratelli d'Italia pertanto chiede, durante la discussione in Aula, che si risponda a questa principale domanda: con quale logica – se c'è e se non c'è la malafede - di carattere politico ed economico si è potuta stabilire una destinazione finanziaria così “massiccia” dei fondi aggiuntivi europei concessi per le aree colpite dal sisma e riuniti nell'asse 8, verso aree e progetti inseriti fuori dalle Province del cratere. La Leonardi chiede risposte dettagliate, inoltre, sull'elenco e sull'ammontare degli investimenti previsti nell'asse 8 che non sono stati destinati alle zone colpite dal terremoto – evidenzia inoltre la richiesta di rivedere urgentemente l'allocazione delle risorse aggiuntive per le zone colpite dal sisma, la cui ripresa è in severo affanno, destinando questi fondi europei dell'asse 8 unicamente alle aree e Province colpite dal terremoto.  

14/03/2019 15:09
Potere al Popolo Macerata: "Ritardo vergognoso della politica sulle questioni climatiche"

Potere al Popolo Macerata: "Ritardo vergognoso della politica sulle questioni climatiche"

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Potere al Popolo Macerata relativa allo sciopero sulle questioni climatiche previsto per venerdì 15 marzo. "Vogliamo un impegno concreto contro il cambiamento climatico! E lo vogliamo subito”. Sono queste le parole di Greta Thunberg, la ragazza svedese di sedici anni che dal 20 agosto dello scorso anno ha manifestato ogni venerdì di fronte al Parlamento svedese. Una giovane donna che con la propria ostinazione ha attirato l’attenzione delle principali istituzioni europee e ha risvegliato le coscienze di milioni di persone nel mondo a proposito del cambiamento climatico. Secondo la pagina ufficiale “Fridaysforfuture” gli stati aderenti sono: Australia, Francia, Canada, Germania, India, Filippine, Lettonia, Spagna, Svezia, Inghilterra, Stati Uniti e naturalmente l’Italia, e con essa la città di Macerata.  I cittadini, le associazioni, le realtà politiche del maceratese non posso sottrarsi a questa chiamata internazionale. E così anche Potere al Popolo Macerata accetta la sfida e scende in piazza Venerdì 15 marzo ore 9 per il Fridayforfuture! Non possiamo non denunciare il vergognoso ritardo della politica italiana sulle questioni climatiche, un ritardo che con il cambio di governo si sta trasformando in un negazionismo che minaccia realmente le vite dei cittadini e l’equilibrio ambientale.  Un obiettivo importante per Potere al Popolo Macerata è sottolineare che non si tratta solo di una questione nazionale, il territorio maceratese deve comprendere, invece, che l’inquinamento e i suoi pericoli sono diffusi ovunque senza eccezioni.  Vogliamo ricordare l’incendio della Orim a Macerata di qualche mese fa, le emissioni tossiche della Cosmari di Tolentino, che sono fuoriuscite per decenni dall’inceneritore spargendosi nell’aria e precipitando con le piogge sui campi agricoli limitrofi, la ricostruzione post-sisma, effettuata con materiali ad alto impatto ambientale e senza tener conto di un piano a tutela paesaggistica.  Queste sono solo alcune delle questioni cruciali.  Attenzione, siamo ancora in tempo per cambiare rotta. E come Potere al Popolo diciamo che ci sono molte buone ragioni per farlo. Un’economia senza emissioni di carbonio apre verso nuove opportunità di innovazione e di occupazione, inoltre la chiamata allo sciopero fatta dalle generazioni più giovani dimostra che c’è una sensibilità nuova che potrebbe aprire nuovi orizzonti di pratiche ecologiste ad oggi inedite" - così si conclude la nota stampa di Potere al Popolo Macerata - .

13/03/2019 18:20
Civitanova, assessore Cognigni: "Consiglio Comunale inquietante, non accettiamo lezioni dall'opposizione"

Civitanova, assessore Cognigni: "Consiglio Comunale inquietante, non accettiamo lezioni dall'opposizione"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell'assessore alla Sicurezza Giuseppe Cognigni:  Inquietante Consiglio Comunale di ieri. Strumentale e demagogico discutere per ore dell’inserimento di un consigliere non italiano (secondo l’Art 35, con delibera n.85, approvata in Consiglio nel 2010) legalmente residente in Città che abbia raggiunto sei mesi di permanenza e che però non ha neanche facoltà di voto. “Suscita sgomento, la situazione creata dall’opposizione ieri sera nel corso del Consiglio Comunale a Palazzo Sforza. Di tutti gli argomenti che dovevamo trattare sono state impiegate due ore per trattare l’Art. 35, delibera n.85 approvata nel consiglio comunale del 2010, che ha infiammato la discussione in sala. I consiglieri di opposizione Stefano Massimiliano Ghio e Pier Paolo Rossi hanno sciorinato in lunghissimi panegirici l’articolo in questione e che prevede l’inserimento in Consiglio di un rappresentante non italiano, legalmente residente in Città che abbia raggiunto sei mesi di permanenza da noi e che però non ha neanche facoltà di voto. Rappresentante a caso che non dovrebbe neppure tenere conto semmai del gruppo maggiormente rappresentativo fra i nostri cittadini. La base elettiva è stata calcolata in poco più di 4000 persone, e con pedissequa elencazione, e' stata indicata la composizione nel dettaglio. Persone provenienti da paesi estremamente lontani e diversi per lingua, tradizioni, abitudini di vita. Tale figura, per statuto, non ha diritto di voto, ma può esprimere un parere, o fare un’ interrogazione. Come mai dal 2010 nessuno l’ha applicato e soprattutto come mai la Giunta precedente alla nostra, di Sinistra, non ha proceduto in tal senso? I due consiglieri di opposizione Stefano Massimiliano Ghio e Pier Paolo Rossi, hanno memoria brevissima, evidentemente non ricordano di essere stati al Governo della Città. Ora strumentalmente e demagogicamente, come loro consuetudine, perché non si sono ancora ripresi dalla ‘batosta’ elettorale di quasi due anni fa, ripropongono ciò che potevano fare tranquillamente ma che non hanno fatto. In più ci chiedono anche di farlo in breve tempo. Inoltre, è stato intollerabile l’attacco alla Consigliera Monia Rossi, che ha espresso parere negativo alla proposta, entrando nel merito dei modi e dei tempi in cui l’Articolo era stato introdotto e parlando dell’esperienza personale. La Sinistra non può far lezioni d’integrazione visti i danni che hanno prodotto negli ultimi anni, creando un  mercato indecoroso in cui i primi a guadagnarci sono stati loro. La ‘pacchia è finita’, tanto per citare Salvini. Sarebbe ora che la Sinistra si occupasse dei cittadini Italiani e dei tanti problemi che si sono accumulati con la crisi e che i loro Governi hanno aggravato. La strada non è certo quella indicata dai due Consiglieri, né crediamo nelle loro presunte lezioni. Su questo argomento andrò fino in fondo. Per questo ho chiesto formalmente di incontrare il Sindaco Ciarapica a cui farò una proposta che verrà sottoposta alla Giunta e che mi auguro metterà tutti d’accordo, maggioranza e opposizione”.    

12/03/2019 18:39
Loro Piceno: approvato il progetto per la ricostruzione della casa di riposo

Loro Piceno: approvato il progetto per la ricostruzione della casa di riposo

Gara di affidamento dei lavori in appalto per la casa di riposo di Loro Piceno al via. La struttura, resa inagibile dal sisma del 30 ottobre 2016, è stata delocalizzata in via temporanea nella struttura albergo “La Maestà” di Urbisaglia. Positive le notizie riguardo la Conferenza stampa dei servizi che si è tenuta nell’ufficio speciale della ricostruzione della Regione Marche che ha autorizzato il progetto. L'opera prevede un intervento di circa 540.000 euro per il ripristino della struttura. Un intervento fedele con la struttura storica esistente che prevede solo delle aperture ulteriori in corrispondenza del chiostro interno del complesso francescano per dare più luminosità all'ambiente diurno e facilitare gli ospiti nell'accesso al chiostro. “Siamo molto soddisfatti – ha commentato il Sindaco di Loro Piceno Ilenia Catalini - perché accanto a questo intervento siamo fiduciosi sulla conclusione dell'istruttoria della Regione Marche sul bando di efficientamento energetico della struttura. Un intervento importante da fare in modo contingente a quello di ripristino dei danni del sisma che migliorerebbe ulteriormente la qualità della vita degli ospiti con un sistema di riscaldamento meno dispersivo ed un impianto di aria condizionata personalizzabile stanza per stanza e ridurrebbe sensibilmente i costi di gestione. Si pensi solo che attualmente c'erano ancora i boiler per il riscaldamento dell'acqua con costi in termini di consumo energetico altissimo”. Accanto a questi lavori, inoltre, ci sarà un intervento anche sugli spazi esterni della bella struttura storica. “L'amministrazione comunale ha, infatti, lavorato sulla riqualificazione urbanistica dell'area e in coerenza alle modifiche del piano di recupero del centro storico ha presentato al Gal un progetto che prevede l'accesso al giardino della struttura anche alla comunità. Si tratta - commenta il sindaco - di uno dei punti verdi più belli e panoramici del paese ma anche sconosciuti ai più. L'idea di renderlo accessibile per gli ospiti e per la comunità significa creare un luogo di incontro e concepire la struttura casa di riposo non come un luogo di separazione, bensì come un luogo di residenza perfettamente inglobato all'interno della Comunità. A questo si aggiunge la possibilità di riqualificare tutta l'area in cui in precedenza c'erano solo dei ruderi. La piazzetta e la rampa di accesso con abbattimento delle barriere architettoniche che verrà costruita darà una maggiore vivibilità a vicolo Campo Vaccino, riqualificando gli immobili storici esistenti. Il giardino poi sarà attrezzato ed illuminato grazie al contributo di SMS solidali riconosciuto al nostro Comune dalla Protezione Civile”.  

12/03/2019 17:20
Tolentino, Associazione Città in Comune: "Il sindaco Pezzanesi si deve dimettere"

Tolentino, Associazione Città in Comune: "Il sindaco Pezzanesi si deve dimettere"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'Associazione Città in Comune riguardante le vicende politiche di Tolentino:  Per il sindaco di Tolentino, sig. Pezzanesi Giuseppe, e per la sua giunta la parola “democrazia” ha sempre e solo significato che, poiché avevano la maggioranza dei consensi tra i cittadini votanti di Tolentino, avevano anche il diritto di decidere su tutto e di tutto, dall’emergenza terremoto fino alla ricostruzione post sisma, senza dover rendere conto a nessuno delle loro posizioni e decisioni riguardanti il comune di Tolentino, tanto meno alla minoranza o ai cittadini che non lo hanno votato. La partecipazione dei cittadini consiste, a parer loro, in questa distorta visione della democrazia rappresentativa: nell’informare i cittadini delle decisioni già prese. Chiaramente le decisioni prese dalla giunta sono per natura divina le migliori possibili e non si possono accettare pareri differenti, tanto meno che qualche cittadino si lamenti o peggio ancora protesti. Eventuali confronti con le associazioni, con i movimenti cittadini, con i partiti di minoranza e persino, se ne è avuta prova da poco tempo, con gli stessi partiti di maggioranza, inclusi gli stessi assessori della Giunta, costituiscono solo intralci e lungaggini che rallentano la realizzazione delle opere, minando l’”intraprendente” e “lungimirante” decisionismo che caratterizza la compagine di maggioranza. Si è sempre riscontrato quindi, anche se qualcuno sembra averlo scoperto solo oggi, che chi non la pensa come il sindaco è forzatamente contro il sindaco, mina la stabilità e la coesione della giunta e di conseguenza è contro la città di Tolentino. Diventa allora fondamentale verificare chi rappresentano oggi coloro che costituiscono la maggioranza del consiglio comunale di Tolentino, cioè quali e quanti elettori che si sono espressi nel 2017 sono ancora rappresentati dall’attuale maggioranza politica. Dopo le votazioni avvenute nel giugno 2017 a Tolentino, la coalizione vincente (FI, Lega Nord, FdI, Tolentino Popolare e Tolentino nel cuore) che sosteneva il candidato sindaco Pezzanesi raccoglieva in tutto qualcosa come 5361 voti su 10377 votanti, mentre la minoranza (M5S, Laboratorio delle Idee e PD) assommava solo 3171 voti, non considerando i voti ottenuti da Tolentino in Comune (446) e PCI (224), che non sono entrati in Consiglio comunale. Ad oggi, dopo le ultime vicissitudini accadute nel nostro Consiglio Comunale, la situazione si è capovolta. La coalizione che sostiene il sindaco Pezzanesi ha perso l’appoggio di due delle 5 liste da cui era composta: a seguito delle revoche delle deleghe agli assessori Massi e Pupo, le liste che lisostenevano hanno formalmente dichiarato di non fare più parte della maggioranza. In termini numerici le liste attualmente facenti parte della maggioranza (FdI, Lega Nord e Tolentino nel Cuore) rappresentano oggi solo 3599 voti mentre le liste che compongono la minoranza in consiglio comunale (M5S, Laboratorio delle idee, PD, Tolentino Popolare e FI) ne rappresentano ben 5297. Incredibilmente però la maggioranza dei consiglieri del Consiglio comunale ancora sostiene saldamente il Sindaco in carica. Come è stato possibile tutto ciò? È bastato che i due consiglieri di FI, Ceselli e Scorcella, ad agosto del 2018, comunicassero la loro uscita da FI e costituissero un gruppo misto a sostegno del sindaco, e poi che i due di Tolentino popolare, Crocenzi e Tatò, giurassero fedeltà incondizionata al sindaco nonostante la lista in cui sono stati eletti, Tolentino Popolare, abbia comunicato ufficialmente il non sostegno politico al sindaco Pezzanesi. Si può ragionevolmente dichiarare che i consiglieri Ceselli, Scorcella e Crocenzi, che a questo punto rappresentano politicamente poco più di loro stessi, tengano a galla l’amministrazione Pezzanesi a dispetto del fatto che oramai, numeri alla mano, è chiaro a tutti che tale amministrazione non esprima più la maggioranza degli elettori delle ultime elezioni amministrative e rappresenti neanche il 21% dei 17.181 cittadini aventi diritto al voto del 2017 e appena il 18 % della totalità dei cittadini di Tolentino. L’odierna avvilente situazione del comune di Tolentino a due anni e mezzo dal sisma di ottobre 2016 (containers, nessuna SAE, niente ospedale, scuole nel caos, ecc.) è stata però originata non solo dall’operato del Sindaco Pezzanesi ma anche, colpevolmente, dai consensi acritici o dai silenzi assensi degli assessori e dei consiglieri di maggioranza tutti. Conti alla mano e al di là dei giochi di palazzo la maggioranza non c’è più, il gruppo di potere capitanato dal sindaco ha deliberatamente scisso il legame democratico con i rappresentati: il Sindaco Giuseppe Pezzanesi ora si deve dimettere.

12/03/2019 15:51
M5S Tolentino: "Cala il sipario su una gestione post-sisma imbarazzante"

M5S Tolentino: "Cala il sipario su una gestione post-sisma imbarazzante"

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del Movimento 5 Stelle Tolentino, riguardante la questione degli appartamenti per i terremotati da realizzare al capannone La Rancia (nella foto).  "Dopo mesi di menzogne, ieri il Sindaco Pezzanesi ha dovuto ammettere quello che noi (gli “incompetenti”, come ama definirci) andiamo dicendo da tempo. Gli appartamenti per i terremotati da realizzare al capannone La Rancia non saranno mai consegnati entro l'estate del 2019. Sempre che non ci siano intoppi, saranno pronti a marzo 2020 per poi essere soggetti alla fase di collaudo per almeno altri 60 giorni. Ieri Pezzanesi ha dichiarato: "si sono accumulati ritardi su ritardi nel corso degli ultimi quattro mesi". Beh, Sindaco, Le vogliamo ricordare che lo scorso 24 febbraio, dalle colonne del Corriere Adriatico, lei ha continuato a dichiarare che gli appartamenti in C.da Rancia sarebbero stati pronti per la fine dell’estate 2019. Ma se era a conoscenza dei ritardi da almeno quattro mesi perché ha continuato a dire le stesse identiche cose fino a un mese fa? Non si preoccupi di rispondere, tanto sappiamo già tutto: Lei non ha mai colpe, sono sempre gli altri a sbagliare o a farLe i dispetti. Ricordiamo che la Protezione Civile Nazionale ha indicato in agosto il termine ultimo per la realizzazione di tutti gli appartamenti per gli sfollati a Tolentino. Dopo di che il Comune di Tolentino dovrà provvedere con proprie risorse a pagare il CAS e a ospitare nei container e negli alberghi coloro che hanno fatto richiesta di una SAE. Sarà il caso che i nostri amministratori ci facciano sapere cosa accadrà ai loro concittadini e, magari, ci spieghino per quanto tempo ancora sarà utilizzata l'area container. Domande che non sarebbe neanche da porre se chi di dovere facesse il suo, ma tant'è. Sta calando il sipario su una gestione post sisma che ha dell'imbarazzante, a tratti grottesca. Ogni mese cambiano le carte in tavola sulle assegnazioni virtuali (vogliamo parlare dell’annuncio della consegna degli appartamenti di via Filelfo ad inizio febbraio mai avvenuta ma sbandierata ai quattro venti?) Egregio Sindaco ed egregi componenti della Giunta Comunale, sarà ora di dire basta a questo continuo stillicidio? Sarà ora di smetterla di farsi le foto sorridenti per un nastro tagliato mentre i terremotati non vedono ancora la fine del tunnel? Se non riuscite a gestire la situazione rispettando la dignità dei vostri concittadini, nessuno vi obbliga a rimanere"- queste le dichiarazioni a firma dei consiglieri comunali Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti - .

12/03/2019 13:39
Monte Cavallo, Francesca Germoni candidato sindaco: "Da Cecoli promesse di Pinocchio, è tempo di cambiare"

Monte Cavallo, Francesca Germoni candidato sindaco: "Da Cecoli promesse di Pinocchio, è tempo di cambiare"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma Francesca Germoni, candidato sindaco di Monte Cavallo alle prossime elezioni comunali programmate per il 26 maggio prossimo. " Il 26 maggio prossimo ci sarà il rinnovo del  Consiglio Comunale anche da noi a  Monte Cavallo un appuntamento importante perché finalmente ci potremmo confrontare su un programma di cambiamento per il nostro Paese colpito da un evento tragico come il terremoto. Sono passati tre anni e le promesse di chi affermava :" Non vi lasceremo soli.. i soldi per ricostruire ci sono non mollate" si sono sbriciolate come le casette (Soluzioni Abitative di Emergenza) che sono state assegnate alle famiglie. Pietro Cecoli attuale sindaco, avrebbe potuto fare di più visto che proprio lui in prima persona si è reso conto dell'inefficienza di questi moduli abitativi per le nostre zone di montagna.  Apprendo dalla stampa locale che il Sindaco Cecoli lamenta di non riuscire ad utilizzare il container nel quale si è sistemato,  su questa vicenda è stato evidenziato come lui stesso abbia ammesso di aver dimorato nella propria abitazione inagibile, contravvenendo ad un'ordinanza da lui stesso firmata, con la quale si dichiara l'inagibilità dell'immobile e se ne inibisce l'utilizzo.  Il sindaco a partire dal mese di dicembre 2016 percepiva il Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS), contributo previsto dall' Ordinanza del Capo della Protezione Civile Nazionale n. 388 del 26 agosto 2016 e successive, misura rivolta a coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione dichiarata inagibile a seguito degli eventi sismici. Mi indigno e credo anche tutti coloro che hanno subito le conseguenze di questi terribili terremoti, alle parole del sindaco quando dice “ Ho vissuto nella casa inagibile, piuttosto che morire di freddo”, quando ad oggi a quasi 3 anni dal sisma, nel nostro paese, ci sono tanti cittadini la maggior parte agricoltori, che vivono nei MAPRE Moduli Abitativi Prefabbricati Rurali Emergenziali, ossia Container, e decine di famiglie nelle SAE, senza percepire il CAS.   Vogliamo delle case vere e sosteniamo i nostri cittadini ed allevatori, per questo noi che abbiamo a cuore il nostro paese e che faremo di tutto per non lasciarlo, abbiamo deciso di presentarci alle prossime elezioni amministrative con una lista civica per portare la voce di chi ama Monte Cavallo in Consiglio Comunale, con trasparenza e senza ricorrere alle solite "Promesse di Pinocchio". Dopo trent'anni di gestione Familiare del Comune di Monte Cavallo, mi auguro che i nostri cittadini sentano in cuor loro che è arrivato il tempo di  cambiare, senza avere il rischio di eleggere un Sindaco,  che poi forse dovrà dimettersi e lasciare il nostro Comune in mano ad un Commissario.  Purtroppo in tutti questi anni per il Nostro Paese è stato fatto ben poco, decidiamo tutti insieme di cambiare rotta, di portare un'aria nuova" - queste le parole di Francesca Germoni - .  

12/03/2019 12:12
Ricostruzione post-sisma, giovedì 14 marzo le Anci regionali dell’Italia centrale incontrano il sottosegretario Crimi

Ricostruzione post-sisma, giovedì 14 marzo le Anci regionali dell’Italia centrale incontrano il sottosegretario Crimi

Si svolgerà giovedì 14 marzo a partire dalle ore 17, a Roma, presso la sede nazionale dell’Anci di via dei Prefetti 46, un incontro tra il coordinamento delle Anci regionali delle zone terremotate dell’Italia Centrale (Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria) e il sottosegretario alla ricostruzione Vito Crimi.  Alla riunione parteciperanno, tra gli altri, il capo Dipartimento della protezione civile Angelo Borelli, e il commissario alla Ricostruzione Piero Farabollini. Tra le tematiche dell’incontro, che sarà presieduto dal presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi, nella sua qualità di coordinatore delle Anci regionali, spiccano quelle legate alla ricostruzione privata con riferimento alle possibili deleghe ai Comuni; gli interventi sui beni ed infrastrutture pubbliche e sulle frane; il rifinanziamento del Contributo di autonoma sistemazione (CAS); la sanatoria per gli interventi di ripristino nei Comuni meno danneggiati e l’utilizzo dei rimborsi da assicurazioni. L’auspicio dell’Anci, che da tempo sta attuando con determinazione e forza un’azione di confronto istituzionale, è quello di arrivare grazie all’incontro a soluzioni condivise sulle questioni ancora aperte legate alla ricostruzione post sisma.

11/03/2019 15:55
Civitanova, Matteo Renzi firma la petizione di +Europa contro le chiusure domenicali dei negozi

Civitanova, Matteo Renzi firma la petizione di +Europa contro le chiusure domenicali dei negozi

C’è anche Matteo Renzi tra i firmatari della petizione di +Europa contro la proposta di legge del Governo Lega-Movimento 5 Stelle sulle chiusure domenicali dei negozi. Il senatore Pd ed ex premier ha dato la sua adesione sabato al banchetto allestito a Civitanova dal Gruppo +Europa Marche. L’iniziativa fa parte della mobilitazione #LiberaSpesa che il Movimento fondato da Emma Bonino ha lanciato su scala nazionale. Durante il week end di mobilitazione, che nelle Marche ha coinvolto anche Ancona, hanno firmato la petizione, tra gli altri, l'ex rettore dell'Università di Camerino Flavio Corradini e l'ex sindaco di Ancona Fabio Sturani. "È fondamentale – sottolinea Mattia Morbidoni, coordinatore del Gruppo +Europa Marche - dire no alla proposta del Governo sulle chiusure domenicali degli esercizi commerciali. Oltre al fatto che è doveroso lasciare libertà d'impresa e di iniziativa a commercianti ed imprenditori, bisogna considerare che si perderebbero ben 40mila posti di lavoro. Una cifra enorme. Durante la raccolta firme un ragazzo ci ha confessato che non si sarebbe potuto permettere di pagare l'Università (e quindi non si sarebbe laureato) se non avesse avuto la possibilità di lavorare la domenica in un esercizio commerciale. Ecco, è necessario tener conto di tutto questo quando si decide di affrontare temi complessi e che riguardano profondamente la vita delle persone e il loro sviluppo professionale".  

11/03/2019 15:40
Civitanova, Cognigni: "Accertamenti del Cosmari in corso sui rifiuti abbandonati nel borgo marinaro"

Civitanova, Cognigni: "Accertamenti del Cosmari in corso sui rifiuti abbandonati nel borgo marinaro"

“Mi sono recato personalmente e tempestivamente al borgo marinaro ieri pomeriggio per verificare l’accaduto. I due sacchetti dell’indifferenziata erano stati effettivamente posizionati davanti all’ingresso dell’attività di ristorazione. Le telecamere di videosorveglianza hanno accertato poi che erano stati depositati da un signore che sembrava essere un operatore del Cosmari. Immediatamente ho contattato il Cosmari ed insieme a me l’ha fatto anche il Sindaco Ciarapica. Il Cosmari ha accertato le eventuali responsabilità e oggi ha disposto l’avvio di un procedimento disciplinare per il proprio dipendente. Dispiace che il comportamento di un singolo comprometta la buona collaborazione del Cosmari con l'Amministrazione e l’immagine complessiva della Città. Va aggiunto che l’ottima collaborazione fra il Cosmari e la nostra Amministrazione si è anche distinta negli ultimi giorni in occasione del Carnevale e nella Stacivitanova di ieri, appurando personalmente che le strade sono state pulite correttamente anche in presenza di un significativo flusso di persone.”Così l’Assessore al Decoro Urbano, Verde, Ambiente Sicurezza, Giuseppe Cognigni.

11/03/2019 14:45
Pollenza, Mirko Salvatori si candida come nuovo sindaco alle prossime elezioni comunali

Pollenza, Mirko Salvatori si candida come nuovo sindaco alle prossime elezioni comunali

Mirko Salvatori si candida come nuovo sindaco di Pollenza alle prossime elezioni comunali programmate in primavera. "L'idea è nata dopo aver constatato che l'attuale amministrazione comunale, che ha governato per 10 anni, non aveva dato risposte certe e sodisfacenti su molti questioni ai cittadini, soprattutto in un momento delicato come il post- sisma" ,  ha affermato  Salvatori. Sarà sostenuto da una lista civica indipendente (ma gravitante intorno al centro destra)  che prenderà il nome di "Insieme Possiamo".  Salvatori proviene dalla così detta società civile e si è formato recentemente attraverso un Master Internazionale in Coaching ad alte Prestazioni (Il Micap).  il suo obiettivo – ha continuato  il candidato sindaco -" sarà quello di mettere la persona e la famiglia al primo piano e di dare risposte celeri e definite ai cittadini , cosa che l'attuale amministrazione guidata da Monti non è riuscita a fare". “Vi è un grande bisogno di affidarsi a chi mantiene ciò che promette  e noi vorremmo che il nostro programma , che presto illustreremo, sia qualcosa di realizzabile e concreto e non utopistico come spesso accade”, così ha chiosato Salvatori.      

11/03/2019 11:05
Monte San Giusto, dalla coalizione di centro destra nasce "Azione Comune": Romina Tortolini è il candidato sindaco

Monte San Giusto, dalla coalizione di centro destra nasce "Azione Comune": Romina Tortolini è il candidato sindaco

Nasce a Monte San Giusto il gruppo di “Azione Comune”, che si presenterà alle prossime elezioni comunali di maggio 2019. "Il tempo delle polemiche digitali è giunto al termine, i cittadini sangiustesi vorranno esprimere la propria preferenza sulla base di programmi e obiettivi concreti - si legge in una nota stampa del neo gruppo -. Azione Comune sorprende tutti con un progetto pensato dai cittadini per i cittadini e dicendo no alla vecchia politica dei compromessi, logorata dalla ricerca disperata di alleanze improbabili. Per il principio moderno di meritocrazia, i cittadini esprimeranno la propria preferenza e decideranno con il voto chi dovrà ricoprire le cariche tanto contese. Nessuna promessa pre-elettorale, il podio sarà assegnato dalla volontà popolare." Il gruppo, composto dai partiti del centro destra (FDI e FI) e da un gruppo civico da poco costituito, ha scelto in Romina Tortolini il proprio candidato sindaco. Da almeno dieci anni, un personaggio molto attivo della politica cittadina, prima come capogruppo di maggioranza (2009- 2014), poi come capogruppo di minoranza (2014- 2019). Il suo percorso rimane coerente e legato ai partiti del centro- destra: “la mia militanza ed appartenenza a questa parte politica è dovuta al fatto che prima ancora che un partito, siamo una comunità di amici che stimo e con i quali condivido il mio stesso amore per il Paese” racconta Romina Tortolini. "Dopo questo lungo percorso, di crescita e maturazione politica, la candidatura alle comunali sangiustesi rappresenta un’ulteriore tappa e una definitiva assunzione di responsabilità nei confronti della comunità. Una candidatura che nasce dalla voglia di mettermi di nuovo a disposizione del mio paese e dall’appoggio di un gruppo di persone che mi hanno scelto e con le quali sarò onorata di condividere questa nuova esperienza, spinta dalla stessa passione di quando ho iniziato”, continua Romina Tortolini. "Il progetto di Azione Comune dà forma a un paese in cui tutti vorrebbero restare, piuttosto che andarsene - prosegue la nota del Gruppo -. L’obiettivo è quello di trasformare Monte San Giusto in una realtà viva e appetibile, non solo per il turista, ma anche per chi ci vive, per chi sceglie di venirci a vivere o per chi avrà voglia di investire sul territorio, indipendentemente dal settore." “Tanti sono i progetti, alcuni anche ambiziosi, ma tutti realizzabili. C’è la voglia e l’entusiasmo di fare. E di fare bene. Anche perché partiamo dal presupposto che se dai poco, ottieni poco. Daremo il massimo per Monte San Giusto e per i sangiustesi. Sarà una bella sfida, la affronteremo con energia ed entusiasmo”, prosegue Romina Tortolini -. "A differenza di alcuni che hanno preferito chiudere tutte le porte e di altri che non hanno ben chiaro quale porta oltrepassare, il gruppo Azione Comune lascerà porte e finestre sempre aperte: chiunque abbia voglia di mettere qualche idea “in comune” sarà il benvenuto, nessuno escluso. Non abbiamo più l’età per fare i capricci, Monte San Giusto ha bisogno di amministratori maturi e affidabili." “Non ci interessano le polemiche. Né crearle, né assecondarle, poiché nulla aggiungono al paese e soprattutto non interessano ai sangiustesi. Ci interessa solo Monte San Giusto, ed è solo per questo che siamo qui. Presto presenteremo la nostra squadra al completo, sarà il miglior modo di rispondere a quanti hanno tentato di screditarci ipotizzando presenze soprannaturali nel nostro gruppo. Il passato rimane tale, noi siamo qui per pensare al futuro”, conclude Romina Tortolini.

10/03/2019 09:30
Uniti nel Centro Destra a Ceriscioli: "Accelerazione per l'Ospedale unico provinciale? L'ennesimo spot elettorale"

Uniti nel Centro Destra a Ceriscioli: "Accelerazione per l'Ospedale unico provinciale? L'ennesimo spot elettorale"

Questa mattina, nel corso della conferenza stampa presso il Caffè Venanzetti a Macerata, il consigliere provinciale Deborah Pantana, l'ex Sindaco di Civitanova Marche Massimo Mobili, l'ex Consigliere Regionale Ottavio Brini e il consigliere comunale di Civitanova Marche Piero Croia hanno espresso le loro perplessità in merito al sistema sanitario provinciale e regionale. "Il tema della sanità non è di competenza specifica dell'Ente Provincia, ma di pertinenza della Regione Marche, ma appare naturale che la Provincia non può non occuparsi delle problematiche del proprio territorio, compreso il tema della salute - spiegano i rappresentanti di Uniti nel Centro Destra -. Credo che da tempo si parla di un riordino del Sistema Saniatrio a livello provinciale ma manca un piano sanitario regionale. Il sistema attuale, che risale all'ultima riforma del 2008, gestione Asur Ciccarelli, dimostra varie lacune e punti deoboli. Molte funzioni infatti vengono accentrate all'ASUR pensando di migliorare la funzionalità e avere così un risparmio di gestione, ma questo, a lungo andare, si è dimostrato non essere affatto così efficiente in quanto vi è una eccessiva concentrazione di potere centrale con l'aumento della burocrazia e con una sempre maggiore penalizzazione delle aree periferiche." "Considerato inoltre che la Regione Marche ha circa un milione e 550 mila abitanti - proseguono -, per una popolazione così era sufficiente una sola Azienda Ospedaliera e non era necessaria una seconda Azienda Ospedaliera Marche Nord tra Fano e Pesaro. Si era deciso infatti, per migliorare i servizi e l'efficienza per l'utenza, di costruire un ospedale unico per ogni area vasta, con l'obiettivo di dare maggiore efficienza e risparmio al sistema, riconvertendo gli ospedali minori ma non più capaci di servire in maniera adeguata il territorio." "Per la provincia di Macerata non appare necessario un ospedale unico di 550 posti letto per una popoalzione di 280 mila abitanti, ma un nuovo ospedale di Macerata per 350 posti letto, che abbia finalmente un nome, efficiente con maggior numero di specialità e con il mantenimento degli ospedali di rete già esistenti: Camerino, San Severino e Civitanova Marche - spiegano -. Il modello che si pone è di un ospedale Unico di Rete provinciale a Macerata, con il sistema Hube e Spoke, ossia uno centrale e gli altri che sono delle diramazioni periferiche, magari prevedendo alcune specialità in questi ospedali periferici.Tale modello permetterebbe di essere vicino a tutta la popolazione provinciale di Macerata in quanto sappiamo quanto il nostro territorio sia mal collegato. Dunque credo che l'accelerazione per l'ospedale unico provinciale sia attualmente solo l'ennesimo spot elettorale in quanto al momento non sono stati individuate dalla Regione Marche le risorse finanziarie." "Per tali motivi - concludono i rappresentanti di Uniti nel Centro Destra - l'amministrazione provinciale di Macerata si impegna a sostenere la proposta di potenziamento ed efficientamento delle strutture sanitarie già esistenti nella provincia di Macerata, che devono operare come 'unico ospedale integrato su più sedi'; con il rinnovo e potenziamento dell'attuale ospedale di Macerata per 350 posti letto, garantendo punti di primo intervento nelle aree interne e il completo funzionamento di tutte le strutture dell'area vasta, mantenendo gli ospedali di San Severino, Camerino e Civitanova Marche per scongiurare il rischio spopolamento delle zone montane e sopperire alle richieste del raddoppio della popolazione soprattutto in estate a Civitanova Marche. Ci impegnamo a inviare la mozione al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli".

09/03/2019 16:50
Pollenza, trovato l'accordo sul nuovo candidato sindaco dei civici "Con La Gente": sarà Mauro Romoli

Pollenza, trovato l'accordo sul nuovo candidato sindaco dei civici "Con La Gente": sarà Mauro Romoli

La lista civica “Con La Gente” che ha amministrato il Comune di Pollenza negli ultimi 10 anni con il Sindaco Luigi Monti ha trovato l’accordo sul nome del candidato sindaco per le prossime elezioni comunali di maggio. Sarà Mauro Romoli, attuale vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici, viabilità, ambiente e informatizzazione, a guidare la compagine dell’attuale maggioranza. “Ascoltare – condividere – decidere, uno slogan diventato metodo con cui 10 anni fa ci presentammo per la prima volta ai cittadini di Pollenza e mai attuale come ora e con il quale apriremo una campagna di ascolto in tutto il territorio comunale: è così che vogliamo arrivare a definire un programma elettorale caratterizzato dal pragmatismo e dalla ragionevolezza, un progetto di buona amministrazione che crediamo sia quello che serva al nostro paese - il commento di Romoli -. Verranno interessati tutti gli aspetti della vita cittadina, dalle opere pubbliche alla difesa e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, dalla sicurezza dei cittadini alla tutela dei più deboli in ambito sociale fino alla promozione del territorio in ambito culturale ed associativo. Cercheremo di porre le basi per aprire una nuova pagina amministrativa nel segno della continuità e della fedeltà ai principi e valori che fin qui ci hanno animato, aprendoci a nuove forze provenienti dalla società civile di Pollenza che avranno il compito di portare idee e rinnovato entusiasmo affiancando alcuni componenti più esperti che hanno già ricoperto incarichi amministrativi”.

09/03/2019 16:40
Macerata nel cuore: "I soldi per la manutenzione delle strade comparsi improvvisamente per calcoli elettorali"

Macerata nel cuore: "I soldi per la manutenzione delle strade comparsi improvvisamente per calcoli elettorali"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato delle liste civiche Macerata nel Cuore e Azione in Movimento. "Con l’avvicinarsi delle elezioni comunali a Macerata accadono miracoli! Questa volta il santo subito! È l’assessore Narciso Ricotta il quale ha fatto apparire quei soldi che, prima, non c’erano.     Vale a dire la bella cifra di 3milioni di euro, tirati fuori da un Comune che ha sempre pianto miseria. Qui il secondo miracolo. Dopo anni e anni di proteste dei cittadini maceratesi per lo stato pietoso di molte strade cittadine queste saranno tutte sistemate.    Certamente lo sappiamo che non sono eventi miracolosi ma freddi calcoli preelettorali, un vecchio vizio di una certa parte della politica maceratese.    Un modo di fare con il quale non siamo d’accordo, perché per noi la manutenzione ordinaria della città deve essere un servizio primario dato ai cittadini, per la loro sicurezza e per una migliore qualità della vita.    Noi di “Macerata nel Cuore” e di “Azione in Movimento” siamo invece fermamente convinti che un’amministrazione pubblica che lavora in modo corretto alla fine raccoglierà i consensi meritati, senza ricorrere a vecchi e poco dignitosi trucchetti che hanno tutta l’aria di prendere in giro le persone.   Nei nostri “12 punti” di programma amministrativo della città, che sono in avanzata fase di preparazione e che saranno sottoposti all’attenzione di tutti per essere implementati e migliorati, la manutenzione ordinaria di Macerata è inserita come un fatto normale, per evitare la decadenza della cosa pubblica, secondo un semplice principio di economia: quando le cose vanno troppo in rovina rimetterle in ordine costerà molto di più. Senza tralasciare un altro principio: la dignità della città e dei suoi cittadini"- così si conclude la nota - .    

08/03/2019 19:38
Belforte del Chienti, l'annuncio di Paoloni: "Mi candido per il secondo mandato"

Belforte del Chienti, l'annuncio di Paoloni: "Mi candido per il secondo mandato"

Roberto Paoloni si candida per il secondo mandato alla guida dell’amministrazione comunale di Belforte del Chienti. Sostenuto dalla lista civica “Belforte insieme”, Paoloni rinnova la sua disponibilità a impegnarsi come sindaco per proseguire nel progetto di far crescere il comune maceratese soprattutto in termini di qualità della vita, decoro e fruibilità di spazi comuni. “In questi anni abbiamo compiuto insieme un percorso, credo, importante – commenta Paoloni – riuscendo a completare tanti interventi pur nel contesto non facile del terremoto. Scuola, parchi pubblici, strade, sicurezza, impianti sportivi: abbiamo ottimizzato le risorse a disposizione e cercato ogni opportunità per reperirne di ulteriori. Vogliamo continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto, punto su punto, senza promettere cose irrealizzabili, con spirito di servizio e un rapporto franco e onesto con i cittadini”. "Tra i principali progetti realizzati, la costruzione della nuova biblioteca comunale a disposizione di studenti e cittadini, resa possibile anche grazie alla generosità di tanti donatori e all’impegno di tutta la comunità belfortese - ha proseguito il Sindaco -. È stata ampliata la scuola primaria, che oggi ha spazi più adeguati per i bambini. Si è messo mano alle strade con il rifacimento degli asfalti, a breve saranno completati i lavori per il ponte di via Colli sulla provinciale ed è partito il cantiere per la sistemazione della strada dell’Arme chiusa da molti anni. Si è realizzato un importante progetto con fondi europei per la sistemazione dell’area esterna della ex Chiesa di San Sebastiano. In materia di sicurezza, sono state installate 16 telecamere di videosorveglianza per un monitoraggio continuo del territorio. Investimenti anche nello sport, con il rifacimento del campo per il calcio a cinque nel quartiere Fornaci e la ristrutturazione della palestra di via Santa Lucia, e per il verde, con interventi su tutti i parchi pubblici e il rifacimento del parco della scuola dell’infanzia. Il sociale è rimasto costantemente un obiettivo primario, implementando le ore di assistenza al sostegno scolastico dei bambini e le ore di assistenza domiciliare ai portatori di handicap e agli anziani. È inoltre in programma (con risorse in gran parte già individuate) il rifacimento della scuola secondaria. Tra gli obiettivi del nuovo mandato, la creazione di una sala polifunzionale, la valorizzazione dell’area del campo sportivo e la riqualificazione della “Casa Ecologica” ex Mattatoio." Pur non essendo tra i comuni più colpiti, Belforte è ancora alle prese con le difficoltà del sisma, a cui la giunta Paoloni ha dato massima attenzione: “Siamo intervenuti subito gestendo l’emergenza grazie a un grande lavoro di squadra, e questo ci ha consentito di ripartire prima. Ora c’è da completare la ricostruzione; continuiamo a lavorare perché le famiglie ancora fuori casa possano rientrare a breve e perché gli spazi pubblici tornino fruibili. Ma vogliamo guardare anche oltre, perché Belforte diventi anche migliore di com’era prima del terremoto, sia dal punto di vista costruttivo che come qualità della vita. E perché sia una località ancora più attrattiva sul piano turistico”.  Partirà a breve una serie di incontri con i cittadini per ascoltare esigenze e suggerimenti e per raccogliere eventuali disponibilità a impegnarsi per la comunità.  

08/03/2019 15:24
Animali d'affezione, la Commissione regionale Sanità approva le norme per le sepolture

Animali d'affezione, la Commissione regionale Sanità approva le norme per le sepolture

Via libera, a larga maggioranza, da parte della commissione “Sanità” del Consiglio Regionale delle Marche, presieduta da Fabrizio Volpini (Pd), alla proposta di legge sui cimiteri per animali d'affezione. La pdl nasce dall'esigenza “di normare gli aspetti igienico-sanitari – evidenzia il relatore di maggioranza, Luca Marconi (Udc-Popolari Marche) - legati alle sepolture degli animali domestici”. Il testo legislativo - di cui sono firmatari i consiglieri della Lega Nord Malaigia e Zaffiri e lo stesso Marconi - prevede la possibilità di seppellire gli animali in cimiteri comunali e intercomunali, pubblici o privati. “Sarà anche possibile – prosegue il capogruppo Udc-Popolari Marche - inumare in siti privati, che siano campi agricoli o giardini, con una semplice dichiarazione all'ufficio veterinario. Inoltre, su mia precisa proposta, escludiamo la possibilità di mettere simboli religiosi sopra le sepolture, mentre sarà consentita la sistemazione di targhe”. Soddisfazione nelle parole di Marzia Malaigia, Lega Nord, relatore del testo per l'opposizione: “Questo atto costituisce un segno di civiltà e riempie un vuoto normativo che nelle Marche era colmato solo da un articolo in una legge che trattava della materia in maniera troppo poco esaustiva”. E ancora: “ Rispetto a normative analoghe di altre regioni, la nostra è più dettagliata e va a tutelare soprattutto aspetti sanitari e ambientali. Inoltre è un'occasione per creare lavori nuovi, quindi maggior occupazione, sia nella realizzazione di questi cimiteri per animali d'affezione, sia nella loro gestione”.  

08/03/2019 13:00
Ceriscioli a Farabollini: "Proponga lo strumento normativo per permettere ai sindaci di ordinare le demolizioni"

Ceriscioli a Farabollini: "Proponga lo strumento normativo per permettere ai sindaci di ordinare le demolizioni"

“Non comprendiamo come il commissario Farabollini possa affermare che la Regione Marche non abbia un piano specifico, avendo a disposizione già dall’8 gennaio scorso una relazione dettagliata con la quale sono stati indicati chiaramente i quantitativi fatti, quelli ancora da fare ed i finanziamenti necessari per completare i quantitativi – spiega il presidente Ceriscioli rispondendo al le contestazioni mosse dal commissario Farabollini in merito al piano macerie. “Siamo stati i primi a redigere un piano attuativo con Decreto del Soggetto Attuatore Sisma il  23 gennaio 2017, ed è stato aggiornato insieme ai comuni interessati il 30 agosto dello scorso anno. Le Marche hanno gestito in maniera virtuosa le macerie del sisma: oltre la metà di quelle stimate sono state raccolte (617mila tonnellate) ed Il 99% è stato avviato a recupero e riutilizzato. Da dicembre 2017 non ci sono più né sulle strade pubbliche né nelle piazze ma sono rimaste solo quelle frutto di demolizioni disposte dai sindaci per la pubblica incolumità. L'Aquila per fare gli stessi numeri ci ha messo 5 anni – sottolinea il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli . “Con i 44 milioni che la Protezione Civile ci ha già finanziato abbiamo copertura per lavorare 800mila tonnellate. Ne sono ancora da finanziare  330mila per un importo di circa 16 milioni. Servono altri 3 milioni per la gestione dello smaltimento dell’ amianto e per l’ assistenza al Mibact per il recupero di quelle cosiddette “culturali”. Le macerie visibili di cui parla Farabollini – conclude il presidente Ceriscioli - sono quelle dei proprietari privati, gran parte dei quali si oppone alle demolizioni disposte dai Sindaci. Nei Comuni più gravemente danneggiati (Castelsantangelo sul Nera – Arquata del Tronto – Ussita), nei quali resta la gran parte delle macerie ancora da rimuovere, questo produce lo stallo nella zona rossa di intere frazioni. Infatti un solo proprietario che nega il consenso  impedisce la rimozione, non consentendo l’accesso all’area interessata. Infine in merito agli “strascichi giudiziari” a cui fa riferimento il commissario, va precisato in particolare che la risoluzione contrattuale avvenuta con Picenambiente non può certamente essere indicata come responsabilità della Regione Marche che, al contrario, ha sempre controllato con attenzione il corretto andamento delle attività di gestione delle macerie. Tempestivamente abbiamo riattivato il servizio nelle Province di Ascoli Piceno e Fermo incaricando COSMARI, gestore totalmente pubblico della provincia di Macerata che sta operando regolarmente. Invitiamo il commissario a offrire lo strumento normativo che permetta ai sindaci di ordinare le demolizioni, unica vera necessità per proseguire nella raccolta delle macerie”.

07/03/2019 12:41
A Potenza Picena si costituisce l'Associazione "Pensare il futuro"

A Potenza Picena si costituisce l'Associazione "Pensare il futuro"

Si è costituita a Potenza Picena l'Associazione "Pensare il futuro" un luogo di elaborazione che si prefigge di riflettere su temi di attualità sociale e politica, riguardanti sia la comunità locale sia quella nazionale, allo scopo di maturare, suggerire idee e proposte utili per migliorare la qualità della vita pubblica. "L'Associazione è aperta a tutti, non ha fini partitici, si colloca idealmente nell'area culturale democratico progressista e vuole esclusivamente contribuire ad elevare un dibattito e un confronto sul futuro di Potenza Picena. L'Associazione auspica che a Potenza Picena si sviluppi un confronto pubblico tra cittadini, soggetti istituzionali, partiti e gruppi organizzati capace di delineare idee e strategie per questa città che le assicurino una prospettiva di crescita e di benessere", così il portavoce Giuliano Margaretini in una nota stampa.

06/03/2019 17:25
Incidente piattaforma ENI, Zaffiri: "Servono più sicurezza, più controlli e più risorse"

Incidente piattaforma ENI, Zaffiri: "Servono più sicurezza, più controlli e più risorse"

“L’incidente occorso questa mattina alla piattaforma Eni a largo di Falconara è la riprova che servono più sicurezza, più controlli e più risorse per garantire l’una e gli altri nei luoghi di lavoro, siano essi grandi impianti, capannoni e sedi di imprese, siano essi laboratori e ambienti di lavoro di più modeste dimensioni”. Ad affermarlo in una nota il capogruppo della Lega nord Sandro Zaffiri. “Mi aggiungo al coro del commiato per il lavoratore molisano che ha perso la vita nell’incidente, esprimendo sincera vicinanza ai famigliari. Non posso che tirare un sospiro di sollievo nell’apprendere, proprio in questi minuti, la comunicazione che gli altri due operai non sono in pericolo di vita”.

05/03/2019 16:06
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