Siamo una lista giovane, con varie esperienze professionali e siamo motivati. Non crediamo nella vecchia politica fatta di dispetti, ingiurie e giochi di potere.
Recanati ha bisogno di novità, di una ventata di idee giovani e noi e non possiamo venire meno a questo impegno. La più grande sfida di questi prossimi anni è strutturare l'industria del turismo e noi vogliamo che la nostra città diventi #RECANATINELMONDO.
Abbiamo deciso di appoggiare Graziano Bravi sindaco perchè è la più grande coalizione presentata con sei liste in appoggio, ma soprattutto l'unica alternativa concreta ai 10 anni post Fiordomo, con idee e volti nuovi.
Cambiare dopo 10 anni è fondamentale, lo fanno nelle aziende e persino nella Chiesa: significa motivare la nuova squadra, abbattere i clientelismi ed avere ottimi risultati.
- Ospedale
- Piano di ripopolazione del centro storico
- Piano turistico e commeriale
- Sicurezza
- Quartieri abbandonati (Castelnuovo, Villa Musone e Montefiore)
Lunedì 8 aprile presenteremo ufficialmente il programma al Salone del Popolo ore 21:30.
Brutta disavvetura per Paolo Diop, responsabile nazionale immigrazione di Fratelli d'Italia. Nella giornata di ieri ignoti hanno hackerato i suoi profili social (Facebook, Instagram, Twitter) inviando dai suoi account messaggi privati dallo spinto contenuto sessuale per screditarne l'immagine pubblica: "È da circa una settimana - spiega Diop - che noto accessi strani all'interno dei miei profili. Negli ultimi giorni più volte mi era stato segnalato l'invio di messaggi - subito cancellati dagli hacker - che io ero certo di non aver mai scritto".
"Hanno modificato le password dei miei profili penetrando anche nella mia mail personale. Un lavoro compiuto in maniera astuta visto che hanno provveduto a cancellare qualsiasi traccia del loro accesso illeccito. Fortunatamente hanno evitato di postare contenuti infamanti sulla mia bacheca".
Quest'oggi il politico maceratese si è recato al Tribunale di Macerata per sporgere denuncia assieme al suo legale, l'avvocato Paolo Cecchetti. Sul fatto sta indagando la Polizia Postale, anche per proteggere i delicati contatti istituzionali che Diop intrecciava via social con altri esponenti politici: contenuti piuttosto sensibili.
Lo stesso Diop ha segnalato lo spiacevole imprevisto ai suoi contatti tramite dei post apparsi sul proprio profilo Facebook ufficiale:
Il Partito Democratico di Tolentino aderisce alla raccolta firme promossa da molte Associazioni civiche e da diversi movimenti e partiti politici con l’obiettivo di evitare la delocalizzazione della scuola Don Bosco verso le aree periferiche della città.
"Tolentino sta vivendo una delle fasi più difficili della sua storia e il centro storico sta subendo più di altre aree le conseguenze del terremoto. Certamente la scelta di trasferire la scuola Don Bosco in periferia sarebbe un corpo mortale per i cittadini del centro e per le attività produttive che rappresentano il fulcro vitale della città dalle quali ripartire - si legge nella nota stampa del dem -. Più volte il Partito Democratico, nelle sedi istituzionali opportune ha tentato un contradditorio sul tema con il sindaco e l’attuale maggioranza, spiegando le ragioni per le quali si contrasta l’assurda scelta di delocalizzare la scuola. Purtroppo, come sempre più spesso accade, si è riscontrata una totale indisponibilità al confronto, rifiutando qualsiasi discussione anche in Consiglio Comunale. Certe decisioni, soprattutto in momenti così delicati, devono essere prese coinvolgendo tutti gli attori interessati, dalle minoranze, alle associazioni di categoria, fino agli stessi cittadini i quali hanno il pieno diritto di poter esprimere la propria opinione su una scelta che stravolgerà per sempre l’assetto urbanistico della città."
"L’attuale Giunta Pezzanesi al contrario, sorda alle molteplici richieste che provengono da più parti, ha preferito proseguire sulla sua incomprensibile strada, come è accaduto in passato per una serie di decisioni che hanno fortemente penalizzato Tolentino: dalla mancata richiesta delle SAE (unico paese dei 140 ricadenti nel cratere sismico), alla permanenza dell’ammasso di lamiere dell’area container, fino alla realizzazione degli appartamenti in piena periferia nel capannone sito in zona Rancia che termineranno, forse, dopo 5 anni dagli eventi sismici, tempistiche semplicemente vergognose visto che trattasi di abitazioni emergenziali per i cittadini che hanno subito l'inagibilità della propria abitazione - proseguono i rappresentanti del PD -. Per questo, mai come ora è giunto il momento che i cittadini di Tolentino si ribellino a quest’ennesimo affronto che il Sindaco Pezzanesi e la sua fedele maggioranza stanno facendo alla città di Tolentino, sottoscrivendo la petizione per far rimanere la scuola Don Bosco nel centro storico."
"Da venerdì 5 a domenica 7 aprile, il PD Tolentino aderisce alle tre giornate di mobilitazione nazionale “Per amore dell’Italia” con un gazebo nella piazza della città. In tale occasione sarà possibile sottoscrivere la petizione contro la delocalizzazione della scuola Don Bosco" concludono i dem.
"Superare la paralisi gestionale e le numerose criticità provocata dal mancato rinnovamento del presidente del Parco dei Monti Sibillini”. Lo chiedono i deputati del Partito democratico Mario Morgoni, Chiara Braga, Alessia Morani, Stefania Pezzopane, Umberto Buratti, Nicola Pellicani, con un’interrogazione al ministro dell’Ambiente.
“Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini – spiegano - si estende per 70.000 ettari a cavallo tra Marche e Umbria e comprende 16 Comuni dove risiedono circa 15.000 abitanti che, a seguito degli eventi sismici nel centro Italia del 2016 e del 2017, vivono una situazione di grave disagio economico-sociale. Infatti il Parco dei Monti Sibillini è integralmente ricompreso all’ interno del cratere del terremoto. Il mandato dell’ultimo presidente dell’ente Parco si è concluso il 24 agosto 2018 e da allora, nonostante le diverse sollecitazioni, il Ministro dell’Ambiente non ha provveduto a rinnovare la nomina.
L’Ente Parco dei Monti Sibillini non è ora nelle condizioni di svolgere in pienezza di funzioni e di poteri i propri compiti, tra cui la qualificazione delle condizioni di vita e di lavoro delle popolazioni locali nonché delle attività agro-silvio-pastorali e tradizionali anche in considerazione degli eventi sismici che hanno prodotto una vera e propria devastazione al tessuto economico sociale oltre che a quello edilizio. Risulta centrale in tal senso l’individuazione di una figura di presidente espressione del territorio, che si senta coinvolto umanamente oltre che professionalmente dalle problematiche di una realtà che riconosce nel Parco un argine in grado di fronteggiare un declino già in atto e reso drammatico dal sisma, nonché un riferimento fondamentale per la realizzazione di interventi di sviluppo sostenibile capaci di garantire un futuro a tali comunità”.
“La situazione di stallo relativa al Parco dei Monti Sibillini purtroppo non è isolata. Il mandato del mandato del Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è in scadenza. I Parchi dell’Appennino Lucano e della Sila sono commissariati.
I parchi nazionali delle Dolomiti Bellunesi, delle Cinque Terre, delle Foreste Casentinesi, della Maiella, del Gargano, dell’Alta Murgia, del Circeo, dell’Aspromonte e dell’Asinara sono privi di un presidente. E’ dunque urgente risolvere lo stallo di governance delle aree protette italiane”, concludono.
“La Lega è pronta. Lavoriamo energicamente insieme per proporre in più comuni possibile una vera alternativa al PD, che ha amministrato male il territorio per troppi anni”.
Così il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega nelle Marche, annuncia l’Assemblea con cui giovedì 4 aprile riunirà a Recanati militanti e soci sostenitori della provincia di Macerata. L’appuntamento, alle 21.30 presso il ristorante “Tonino” di via Ceccaroni, sarà anche l’occasione per rilanciare il tesseramento per il 2019 e riorganizzare il movimento provinciale.
“L’Assemblea della Lega Macerata sarà un momento fondamentale di confronto per fare il punto della situazione in vista delle elezioni europee del 26 maggio e, soprattutto, per quanto riguarda i comuni della provincia che andranno al voto”, commenta Arrigoni. “La Lega al Governo ha dimostrato che la politica della serietà e del buon senso è la risposta che gli italiani si aspettano ed è pronta a condividere con ogni cittadino di buona volontà visione e prospettive per il futuro delle famiglie, delle città e del territorio.”.
Al termine dell’assemblea, alle 22.30 circa, nella stessa sede si terrà la cena aperta a tutti i sostenitori, i militanti e i semplici simpatizzanti della Lega. Per le prenotazioni ci si può rivolgere a Benito Mariani (328.3247761).
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato sottoscritto da 68 fra esponenti rappresentativi civitanovesi, cittadine e cittadini, riguardante l’incontro organizzato con il Senatore Pillon a Civitanova il prossimo 5 aprile.
"Pillon è autore e promotore di una proposta di legge che mette in discussione pesantemente la dignità delle donne e la parità di genere nel campo di diritti acquisiti, frutto di conquiste sociali e politiche non solo recenti, allo scopo di ripristinare un concetto di famiglia rispondente a logiche reazionarie, che stigmatizzano la donna, ledendo la sua libertà di scelta e il benessere dei figli nati da coppie che decidono di separarsi, a causa dell’imposizione di una mediazione inutile e non necessaria, in quanto già esistente con altre modalità, della negazione della necessità dell’assegno di mantenimento, di una logica di affido impositiva e nociva dell’equilibrio psicologico dei figli. Queste idee reazionarie della peggiore specie sono pericolose per l’equilibrio sociale del Paese, un Paese in cui la cultura umanistica insegna che la tradizione deve consistere in un continuo rinnovarsi. Se essa rimane immobile, porta al disastro!
Noi siamo convinti che stare dalla parte delle famiglie significhi costruire una rete solida di servizi, lottare per la libertà e l’autodeterminazione delle donne, combattere contro ogni discriminazione e disuguaglianza, anche sociale, moltiplicare le opportunità, affermare i diritti di tutte e di tutti. Riguardo al vergognoso invito rivolto a Pillon dal sindaco di Civitanova e dalla cattolicissima assessora alle politiche sociali, noi desideriamo conoscere le motivazioni per le quali la così ligia componente cattolica rappresentata dalla Capponi non abbia detto una parola che condannasse le denigrazioni indecenti di Troiani nei confronti delle donne e finanche del Papa, ma si è premurata di promuovere con solerzia un incontro in città, finanziato con quali soldi è tutto da chiarire, con Pillon, l’esponente di spicco della Lega nella diffusione, anche tramite la sua proposta di legge, di idee che riportano la condizione femminile nel nostro Paese indietro a concezioni reazionarie di ultra ottocentesca e patriarcale memoria. Ci dica la Capponi, a questo punto, qual è il modello di famiglia che lei intende sostenere e difendere, in una società nella quale i modelli familiari sono molto più complessi rispetto al prototipo del “mulino bianco” che la destra talebana sogna e idealizza e quali sono le politiche sociali che intende mettere in campo.
Noi vogliamo difendere le libertà delle categorie più vulnerabili, la libertà delle donne, la libertà della persona in quanto tale, senza distinzione di sesso o di genere. Noi ci opporremo sempre e resisteremo dinanzi ad ogni tentativo di riportare le lancette dell’orologio indietro di decine di anni: le conquiste di civiltà che hanno trasformato l’Italia in un Paese libero e inclusivo non sono negoziabili ma solo migliorabili e implementabili e si difendono in primo luogo salvaguardando i diritti fondamentali di libertà e di uguaglianza tutelati dalla Costituzione e dalle leggi che ne hanno sancito l’operatività e, soprattutto, attuando politiche di concreta vicinanza alla vita delle persone e di tutte le famiglie, senza distinzioni, a partire da quelle più fragili".
A firmare il comunicato esponenti del PD, liste civiche e associazionistiche tra cui l’A.N.P.I.
I sottoscrittori: Vera Spanò, Mirella Franco, Giulio Silenzi, Lidia Iezzi, Francesco Micucci, Alessandro Vallesi, Gessica Schiavi, Galliano Micucci, Sara Giannini, ANPI Civitanova, Guido Frinconi, Michele Paolella, Tommaso Claudio Corvatta, Gruppo Social Donne Stelle, Rosetta Martellini, Marco Poeta, Giannetta Ascani, Rina Mobili, Yuri Rosati, Cristiana Cecchetti, Angelo Bufalini, Pier Paolo Rossi, Marina Bartolini, Stefano Massimiliano Ghio, Giorgio Mattiuzzo, Katia Buonarota Angelo Gattafoni, Marinella Corallini, Rosy Polizzi, Caterina Pucci, Alessia Ribustini, Silvia Luciani, Moira Giusepponi, Mirella Paglialunga, Franco Vitali, Gianni Mercuri, Ubaldo Sagripanti, Sami Ejupi, Sergio Cognigni, Carla Datena, Maria Francesca Ascani, Alessia Marzoli, Paolo Rachiglia,, Terenzio Pizzuti, Linda Ribichini, Romano Mandozzi, Sonia Quercetti, Alessandro Mazzaferro, Carla Ferretti, Alessio De Padova, Paola Formica, Ivo Costamagna, Francesco Mantella, Annita Pantanetti, Marsilio Marsili, Antonella Sargentini, Francesca Vallesi, Marinella Pierucci, Alice Broglia, Gianfranco Andreucci, Sergio Andrenacci, Amedeo Regini, Francesco Cicchitelli, Laura Marzola, Maria Grazia Pierluca, Nicola Lelli, Graziano Gregor, Giorgio Morresi, Matteo Marchegiani.
«Invece di avallare allontanamenti illegittimi dei bambini da scuola, il presidente Ceriscioli si preoccupi di controllare se Asur e servizi della regione abbiano rispettato il decreto Lorenzin, viste le criticità che più volte ho evidenziato sullo scambio di dati sanitari sensibili con gli istituti scolastici e sulla difformità di alcune disposizioni rispetto alla normativa nazionale». A dirlo è Romina Pergolesi, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle. «L’emendamento al ddl vaccini dei senatori Sileri e Cantù, presidente e vice presidente della Commissione Sanità, prevede che la presentazione della documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni non costituisca più requisito di accesso alle scuole dell'infanzia e per tutti i gradi di istruzione, incluse le scuole private non paritarie, nonché per i centri di formazione professionale regionale – ricorda Pergolesi -. Un atto di responsabilità, insomma, che scongiurerà allontanamenti illegittimi dei bambini dalle classi. Inoltre, la mancata presentazione della documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni non determinerà la decadenza dall'iscrizione o dalla partecipazione agli esami. Contestualmente, al comma 2, infatti, vengono abrogati il comma 3 dell'articolo 3 e il comma 5 dell'articolo 3-bis della legge Lorenzin che impedivano l'accesso a scuola in caso di mancata presentazione di tale documentazione». Il presidente della regione Marche, sostiene ancora Pergolesi, «forse fa confusione: l’obbligo per alcuni vaccini resta in vigore, come d’altronde lo era prima del contestato decreto Lorenzin, cosa ben diversa è invece l’obbligo di presentazione della documentazione idonea per l’accesso ai nidi e alle scuole. Inoltre è errato affermare che grazie all’obbligo vaccinale, la regione Marche abbia raggiunto la copertura vaccinale del 95%. Dai dati pubblicati sul sito Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità, tutte le percentuali dei dieci vaccini obbligatori sono al di sotto di quanto dichiarato. Non solo, la metà di esse sono in calo rispetto alle percentuali del 2017».La consigliera pentastellata, pertanto, suggerisce a Ceriscioli «di dedicare più tempo a risolvere le innumerevoli problematiche della sanità pubblica, invece di perder tempo prezioso attaccando strumentalmente il governo».
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi informa che - con deliberazione della Giunta comunale - è stato deciso che, in occasione delle elezioni europee del 26 maggio 2019, verrà assegnata priorità nella nomina degli scrutatori a coloro che siano disoccupati o inoccupati iscritti presso il Centro Territoriale per l’impiego di Tolentino o studenti iscritti a Scuole Secondarie di secondo grado (scuole superiori) o Università, a condizione che siano regolarmente iscritti nell’Albo degli scrutatori.
Il requisito della disoccupazione, inoccupazione con iscrizione presso il Centro Territoriale per l’impiego, dovrà essere posseduto alla data della presentazione della domanda.
Per beneficiare di tale priorità gli aspiranti, già iscritti nell’albo degli scrutatori, dovranno presentare domanda alla Commissione Elettorale Comunale compilata come da modulo allegato al presente avviso e disponibile presso l’Ufficio Elettorale (tel.0733-901250 email: elettorale@comune.tolentino.mc.it o scaricabile dal sito web del Comune, http://www.comune.tolentino.mc.it/avvisi-cms/
La domanda, redatta in carta semplice e firmata dall’interessato, potrà essere presentata, a pena di esclusione, entro e non oltre le ore 12,00 di mercoledì 24 aprile 2019, esclusivamente con le seguenti modalità:
direttamente tramite consegna all’Ufficio Protocollo del Comune di Tolentino. Nuva sede Palazzo comunale, in Galleria Europa n. 8;
a mezzo posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo comune.tolentino.mc@legalmail.it oggetto della mail “Domanda di partecipazione all’avviso di selezione per la nomina a scrutatore”.
Qualora le domande dovessero pervenire in un numero superiore a quello occorrente si procederà al sorteggio pubblico tra i richiedenti e un successivo sorteggio per la nomina dei supplenti.
Qualora le domande dovessero risultare insufficienti, per i posti mancanti, si procederà al sorteggio degli scrutatori attingendo tra tutti gli altri iscritti all’Albo.
Alla domanda dovrà essere allegata, a pena di esclusione, copia del documento di identità in corso di validità.
Le dichiarazioni contenute e sottoscritte nella domanda sono rese sotto la propria responsabilità, hanno valore di dichiarazioni sostitutive di certificazione e di dichiarazione sostitutive di atto notorio ai sensi della legge. Le dichiarazioni mendaci e la falsità in atti comportano responsabilità penale ai sensi di legge. La commissione, si riserva la facoltà di procedere ad idonei controlli, a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni rese dal candidato. Qualora dovesse risultare la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni, il dichiarante decade dall’incarico ricevuto, ferme restando le sanzioni penali previste per legge.
La commissione procederà alla nomina degli scrutatori secondo le modalità suindicate tra il 25° e 20° giorno antecedente la data delle votazioni. La nomina avverrà in pubblica adunanza, preannunciata con manifesto due giorni prima
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa sulla creazione della lista civica denominata "Vivere Appignano", in vista delle prossime elezioni ammnistrative:
In vista delle prossime elezioni comunali, alcuni cittadini di Appignano, hanno deciso di riunirsi con costanza per confrontarsi sui bisogni e le possibilità di cambiamento della città.
Dagli incontri è emersa chiara la volontà di partecipare con una propria lista battezzata Vivere Appignano o, in alternativa, a sostegno di chi possa condividere un programma fatto nel rispetto dei principi della sinistra italiana.
Le assemblee hanno fatto emergere i deficit dell’uscente Amministrazione, individuando nel miglioramento della qualità della vita la priorità futura per Appignano.
Nei giorni in cui i giovani di tutto il mondo pongono il problema del cambiamento climatico, noi tutti abbiamo il dovere di interrogarci su come correggere la nostra quotidianità: le realtà politiche locali hanno il dovere di confrontarsi e dar vita a cambiamenti profondi. Il futuro sta nelle scelte politiche che facciamo oggi.
È inutile negare il ritardo che anche ad Appignano si è accumulato: lo smisurato sviluppo industriale passato e presente, che ha visto sorgere insediamenti industriali a ridosso del nucleo abitato e che rendono urgenti provvedimenti e investimenti mirati alla salvaguardia della salute pubblica come nel caso della fitta presenza di coperture in amianto.
Nella discussione sono scaturite soluzioni concrete di idee di sostenibilità e protezione del territorio che, messe insieme, formano un programma politico mirato alla conservazione del patrimonio paesaggistico e al recupero di quello immobiliare, imponendo in tal modo un freno all’espansione urbana e al consumo delle superfici agricole.
E’ indispensabile dare seguito alla promozione dei prodotti della terra, eccellenze come legumi e vino, al rilancio turistico del territorio per molti ancora poco conosciuto; a concorsi artistici da avviare periodicamente con i produttori locali, con le scuole di ceramisti, finalizzati all’abbellimento di vicoli e abitazioni del centro storico con piccole opere di terracotta e ceramica, che possano contraddistinguere Appignano per la sua antica tradizione. Immaginiamo una Appignano che tenga insieme tradizione e futuro, spirito di comunità e innovazione per il territorio.
Per venerdì 5 Aprile alle ore 21,30, presso il Circolo Cittadino di Via Nicola Mei ad Appignano, “Vivere Appignano” ha indetto un’assemblea pubblica che permetterà di illustrare il programma politico e raccogliere le sollecitazioni della cittadinanza: il cambiamento passa per l’impegno e la partecipazione della popolazione. Noi ci siamo, oggi e domani: e insieme possiamo rendere Appignano sempre più un paese a misura di persona!
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma Elena Leonardi (Fratelli d'Italia) relativo alla rimozione dell'amianto dalle macerie del sisma:
La vicenda delle macerie contenenti amianto approderà in Consiglio Regionale con una mozione a firma Elena Leonardi (Fratelli d'Italia) la quale evidenzia le problematiche inerenti la gestione delle stesse, siano esse derivanti da crolli spontanei sia quelle generate in conseguenza dell’esecuzione dei necessari interventi di prima emergenza e successiva ricostruzione.
Un atto doveroso – esordisce Leonardi – poichè la cronaca ci racconta di una situazione di stallo causata dalla divergenza tra le leggi ordinarie, vale a dire il Decreto Legislativo n. 152 del 2006 e tutta la normativa speciale scaturita a seguito dell'emergenza sisma del 2016. Ci si trova pertanto con un articolo del cosiddetto "Decreto-sisma" che contiene di fatto una deroga relativa alla classificazione dei rifiuti includendo i materiali derivanti dai crolli e quelli originati da operazioni di abbattimento e demolizione, tra i rifiuti urbani non pericolosi, con esclusivo riferimento alle fasi di raccolta e trasporto. Quindi questo articolo deroga rispetto al D. Lgs. 152 del 2006 il quale include anche “i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo tra i rifiuti speciali".
Quello che mette ora in crisi il Cosmari, deputata alle operazioni di raccolta e di successivo stoccaggio delle macerie stesse, è una contrapposizione tra norme sullo specifico della materia dell'amianto – continua Elena Leonardi – e una definizione scevra di interpretazioni, che ora manca, sul fatto che attualmente la norma limita le operazioni di raccolta e trasporto alle macerie insistenti su suolo pubblico ovvero, nelle sole aree urbane, su suolo privato. Questa modifica alla norma ordinaria, inevitabilmente, pone l’interrogativo su cosa debba intendersi per “area urbana”, stante l’assenza di una sua definizione giuridica e urbanistica.
Il Decreto Legislativo n. 8/2017 inoltre ha stabilito che qualora il rinvenimento avvenga successivamente al conferimento presso il sito di deposito temporaneo così come accaduto per il rinvenimento presso il deposito di stoccaggio - il rimanente rifiuto, privato del materiale contenente amianto, e sottoposto ad eventuale separazione e cernita delle matrici recuperabili e dei rifiuti pericolosi mantiene la classificazione di "rifiuto urbano non pericoloso" e come tale deve essere gestito per l'avvio a successive operazioni di recupero e smaltimento. In questo caso i siti di deposito temporaneo possono essere adibiti anche a deposito, in area separata ed appositamente allestita, di rifiuti di amianto.
Tenuto conto dell'ammontare di grandissime quantità di macerie pubbliche e private ancora da smaltire nei territori del sisma Centro Italia – prosegue la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia - urge la necessità di dare risposte immediate al processo di smaltimento e lavorazione in presenza di amianto, chiarendo in maniera univoca se la legge speciale sul sisma deroga al d.lgs. 152 del 2006 e a tutte le leggi in materia ordinaria.
Ho inteso pertanto – conclude la Leonardi – far si che la mozione impegni la Giunta Regionale ad agire presso il Governo Nazionale affinché si istituisca un Tavolo Tecnico urgente al fine di chiarire univocamente l'applicazione delle norme sulle macerie contenenti amianto per sanare il divario attuale tra la norma ordinaria e quella speciale del sisma.
Enzo Maraio è stato eletto all'unanimità nuovo Segretario Nazionale del Partito Socialista Italiano: il Congresso Nazionale si è svolto ieri a Roma. Quattro i socialisti della provincia di Macerata eletti dal Congresso nel Consiglio Nazionale del PSI: Ivo Costamagna, Francesco Mantella, Giovanni Pierini e Augusto Santarelli.
Il 26 maggio 2019 circa 400 milioni di cittadini europei saranno chiamati alle urne per eleggere i propri rappresentanti al Parlamento Europe di Strasburgo: i deputati italiani che verranno eletti andranno ad occupare 76 seggi.
Domenica 26 però, i cittadini di 38 comuni della provincia di Macerata saranno anche chiamati ad eleggere il nuovo Sindaco e rinnovare quindi il Consiglio Comunale. I 38 comuni maceratesi, fanno parte dei 154 della Regione Marche chiamati alle urne. In caso di ballottaggio, la data è già stata fissata a domenica 9 giugno.
I comuni i cui sindaci hanno concluso il loro mandato quinquennale sono 35: Apiro (Ubaldo Scuppa), Appignano (Osvaldo Messi), Belforte Del Chienti (Roberto Paoloni), Caldarola (Luca Maria Giuseppetti), Camerino (Gianluca Pasqui), Camporotondo di Fiastrone (Emanuele Tondi), Castelsantangelo sul Nera (Marco Falcucci), Cessapalombo (Giammario Ottavi), Cingoli (Filippo Saltamartini), Colmurano (Ornella Formica), Fiastra (Claudio Castelletti), Fiuminata (Ulisse Costantini), Gualdo (Giovanni Zavaglini), Loro Piceno (Ilenia Catalini), Matelica (Alessandra Delpriori), Mogliano (Flavio Zura), Monte Cavallo (Pietro Cecoli), Monte San Martino (Valeriano Ghezzi), Montecassiano (Leonardo Catena), Montecosaro (Reano Malaisi), Montelupone (Rolando Pecora), Monte San Giusto (Andrea Gentili), Pieve Torina (Alessandro Gentilucci), Pioraco (Luisella Tamagnini) Poggio San Vicino (Sara Simoncini), Pollenza (Luigi Monti), Recanati (Francesco Fiordomo), Ripe San Ginesio (Paolo Teodori) Sant’Angelo in Pontano (Agostino Cavasassi), Sarnano (Franco Ceregioli), Sefro (Giancarlo Temperilli), Serrapetrona (Silvia Pinzi), Serravalle Di Chienti (Gabriele Santamarianova), Urbisaglia (Francesco Giubileo), Visso (Giuliano Pazzaglini).
A questi si aggiungono i comuni commissariati di Montefano e Treia e il comune di Potenza Picena, dove al primo cittadino Francesco Acquaroli, eletto deputato a marzo, era succeduto il suo vice Noemi Tartabini.
Come detto, ci sarà un unico election day, sia per le europee che per le amministrative, fissato per il 26 maggio 2019 e l’eventuale ballottaggio, previsto solo per i comuni di Potenza Picena e Recanati, che superano i 15mila abitanti, si terrà il 9 giugno. Le urne saranno aperte dalle ore 7:00 alle ore 23:00 della domenica.
Il Partito democratico delle Marche, ha presentato questa mattina in una conferenza stampa, che si è svolta nella sede regionale del PD, il disegno di legge Verducci: interventi per accelerare il processo di ricostruzione a seguito degli eventi sismici verificatisi nel Centro Italia negli anni 2016 e 2017. Un ddl che ha l'obiettivo di migliorare l'attuale impianto legislativo nazionale sulla base delle problematiche emerse concretamente nella fase di avvio della ricostruzione. Vengono introdotti strumenti di snellimento delle procedure per la ricostruzione pubblica e privata. La possibilità di potenziare con personale gli uffici della ricostruzione. Favorire micro imprese e medie imprese delle realtà colpite dal sisma nel processo di ricostruzione, rispettando la disciplina comunitaria. Inoltre, ha l'obiettivo di redistribuire in maniera più efficace le competenze tra Ufficio Speciale per la Ricostruzione, regioni e comuni per accelerare l'obiettivo fondamentale di “ricostruire bene e ricostruire tutto”.
“A due anni dall’ultima importante scossa che ha messo in ginocchio il Centro Italia, affrontata la difficile e lunga fase dell’emergenza, lo sguardo del Pd delle Marche è rivolto alla ricostruzione - ha aperto il segretario regionale Pd, Giovanni Gostoli –. Semplificare e accelerare: sono questi gli obiettivi del ddl promosso dal Pd Marche per offrire strumenti e procedure migliori per il post-sisma. Vogliamo ricostruire bene e meglio, nei tempi giusti e nel rispetto della legalità. Il ddl Verducci che accoglie tante richieste dei territori, Comuni e Regione, migliora l’impianto esistente e ci consente di uscire da un pantano burocratico” .
“Governano da un anno ma Lega e M5S hanno completamente dimenticato i territori e le popolazioni del terremoto e questo è inaccettabile per chi vive nel cratere, per tutta la Regione Marche e per L’Italia. Hanno fatto tanta propaganda dicendo anche falsità, hanno preso i voti ma poi sono scappati” – ha dichiarato il Senatore Pd Francesco Verducci. – “C’è bisogno invece di un governo che non sia immobile ma che dia strumenti per semplificare, per accelerare la ricostruzione, per non lasciare nel pantano burocratico le domande dei cittadini. - Conclude il suo intervento Verducci - E allora il Partito democratico oggi presenta un disegno di legge per dare più personale, più tecnici ai comuni e alla regione per sveltire le pratiche. Un disegno di legge per sostenere le imprese piccole e medie del cratere nella ricostruzione pubblica. Per sostenere i privati con maggiore semplicità nella ricostruzione privata. Un disegno di legge per continuare a fare della questione della ricostruzione un grande questione nazionale”.
“Il ddl Verducci è frutto di un lavoro di squadra” – afferma Mario Antinori, coordinatore Dipartimento Ricostruzione e Sviluppo Pd Marche – “E’ la testimonianza dell’impegno del Pd su un tema che più di altri abbiamo a cuore. La ricostruzione può diventare un’opportunità di rilancio dell’economia e sviluppo di tutto il territorio marchigiano, ad iniziare dalle realtà colpite dal sisma. Intendiamo continuare a migliorare i tanti aspetti e le procedure che ancora oggi limitano l’iniziativa privata e pubblica sulla ricostruzione. All’impegno della Regione Marche oggi affianchiamo anche un’iniziativa politica del Pd delle Marche per rimettere al centro dell’agenda del governo nazionale il tema della ricostruzione ed essere così vicini alle popolazioni colpite dal sisma”.
In conclusione, il segretario regionale Pd Giovanni Gostoli: “Questo disegno di legge, che semplifica la normativa ed avvicina la governance ai territori, insieme al “Patto per la Ricostruzione e lo Sviluppo” della Regione Marche, che offre una visione comune progettuale, sono due strumenti importanti per la rinascita dei territori e il rilancio di tutte le Marche."
IL DISEGNO DI LEGGE IN SINTESI
“Disposizioni in materia di interventi per accelerare e semplificare il processo di ricostruzione a seguito degli eventi sismici verificatisi nel Centro Italia negli anni 2016 e 2017” (Verducci)
I principali interventi
1. Possibilità di reclutare ulteriore personale negli Uffici Speciali per la ricostruzione con l’obiettivo di accelerare il processo di ricostruzione sia pubblico sia privato.
2. Si introduce la scelta diretta dell’impresa da parte del beneficiario del contributo e la possibilità di indicare per eventuali subappalti le imprese necessarie per i singoli interventi a ridosso dell’inizio lavori.
3. Equiparazione dell’edilizia produttiva a quella abitativa, riconoscendo contributi al cento per cento anche alle seconde e terze proprietà e al fine di recuperare tutto il patrimonio edilizio esistente sui territori colpiti dal sisma.
4. Si riconosce un ruolo maggiormente determinante all’attività svolta dal professionista incaricato dal richiedente il contributo, limitatamente agli interventi di immediata esecuzione.
5. Estensione dell’applicazione della trattativa privata (procedura negoziale) anche alle attività rientranti nei servizi di ingegneria e architettura (coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, direzione lavori e collaudo).
6. Si consente ai comuni di assumere in luogo di una unità autorizzata a tempo pieno due unità a tempo parziale.
7. Possibilità per i dipendenti dei comuni assunti di svolgere le funzioni di responsabile unico del procedimento.
8. Estensione a tutto il personale degli U.S.R. della corresponsione di compensi per prestazione di lavoro straordinario, di un incremento della retribuzione mensile e del trattamento accessorio, in un'ottica di parità di emolumento a parità di mansione attribuite e svolte. Autorizza inoltre il Commissario a potenziare gli Uffici Speciali per la ricostruzione.
9. Procedure per il sostegno a microimprese, piccole e medie imprese con particolare riguardo a quelle del cratere sismico nell’acceso agli appalti della ricostruzione pubblica.
10. Vengono semplificate le procedure previste dal Testo Unico Bancario, poiché i procedimenti di erogazione degli stessi contributi sono tutti predefiniti e quindi trasparenti e le somme sono erogate da soggetti terzi (Istituti bancari convenzionati), al fine di risolvere il problema del blocco dell’erogazione del finanziamento laddove, in caso di condomini o di comunioni, un proprietario o comproprietario sia irreperibile o contrario all’intervento di riparazione e non possa o intenda recarsi in banca per la sottoscrizione delle dichiarazioni previste dal TUB, nonostante la legittimità della concessione del finanziamento.
11. Si garantisce l’obbligo di applicazione dei CCNL nazionali e territoriali all'ambito strettamente connesso con l'attività oggetto dell'appalto e si prevede che il Commissario straordinario possa stipulare intese con gli enti previdenziali per una procedura semplificata di rilascio del Durc.
12. Equiparazione degli esiti dei censimenti dei danni eseguiti dal Mibac agli analoghi esiti di classificazione di agibilità rilevati con le schede AeDES.
13. Si ripristina l'intesa tra Governo e Regioni nell’adozione dei principali provvedimenti, per garantire una condivisione unanime delle decisioni, assicurando la concreta leale collaborazione di tutte le istituzioni coinvolte nel processo di ricostruzione.
14. Si istituisce un Tavolo istituzionale con l'obiettivo di condividere le scelte e gli interventi tra le amministrazioni territoriali e il Governo, per costruire una visione in prospettiva e coordinata con le misure di sviluppo locale delle aree - in particolare quelle interne - colpite dal sisma.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del presidente Matteo Mercuri dell'associazione AzioneComune:
Tante sono le sfide che ogni città, grande o piccola che sia, soprattutto se colpita dai recenti eventi sismici come Tolentino, deve affrontare per disegnare e delineare il proprio futuro; una delle più attuali è quella che riguarda i centri storici e il loro progressivo spopolamento.
È indubbio che uno dei motivi per cui un centro storico rimane vivo e vitale è la presenza di scuole con l’indotto commerciale che tale presenza comporta.
Nel caso di Tolentino circolano continue e frammentate informazioni sulla eventuale delocalizzazione della Scuola Primaria “Don Bosco” e della scuola secondaria di primo grado , senza che si riesca a stabilire un dialogo aperto tra Amministrazione e Cittadinanza su questo tema.
Alcune associazioni come : Azione Comune, Comitato 30 ottobre e Comitato centro storico, insieme ad alcune formazioni politiche quali PD, Movimento 5 stelle, Città in Comune, hanno deciso , di comune accordo, di impegnarsi affinché i cittadini possano esprimersi su un argomento di importanza generale come la permanenza dell’Istituto Scolastico al centro o la sua delocalizzazione nella periferia est.
Proprio perché il tema riguarda il futuro della Città di Tolentino le suddette associazioni e formazioni politiche hanno ritenuto di accantonare divisioni politiche ed ideologiche per promuovere, UNITARIAMENTE, una raccolta firme a favore della localizzazione in Centro Storico della Scuola Primaria “Don Bosco” e della secondaria di primo grado.
Forza Italia si è riunita oggi, in un Congresso a Roma, 25 anni dopo la vittoria del 1994. “Una grande storia un grande futuro” questo lo slogan che campeggia all’ingresso di Palazzo dei Congressi alla vigilia del ritorno in campo di Silvio Berlusconi, candidato alle europee.
“Siamo ancora indispensabili”: con queste parole il leader del partito ha coinvolto i presenti. "Come 25 anni fa siamo ancora noi di Forza Italia indispensabili, i soli continuatori della tradizione cristiana, della cultura liberale, sostenitori del libero mercato, dell'impresa del lavoro, noi garantisti” ha sottolineato Berlusconi che, durante il suo discorso, non ha risparmiato riferimenti al “difficile” rapporto che oggi c’è con la Lega. Il leader di Forza Italia ha concluso il suo intervento formalizzando il nuovo simbolo per le elezioni europee: al centro il tradizionale logo di Forza Italia, sopra "Berlusconi" e sotto la dicitura "Per cambiare l'Europa”. Dopo il suo intervento hanno preso la parola Mara Carfagna, Antonio Tajani e Maria Stella Gelmini.
Presente quest’oggi a Roma anche il coordinamento provinciale maceratese di Forza Italia con Giuseppe Baioni, Margherita Turchetti, Corrado Perugini, Paolo Giannotti, Alessia Pupo e Gianluigi Bianchini e il Commissario provinciale di Macerata del Partito Riccardo Sacchi.
Il Movimento 5 Stelle potentino ha il suo candidato sindaco per le prossime elezioni comunali in programma a maggio: si tratta di Stefano Mezzasoma. Sarà presentato ai cittadini questa sera alle 21 presso la sede della Pro Loco di Porto Potenza.
Parteciperanno all’evento il senatore Sergio Romagnoli e il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli.
"Sarà un’occasione imperdibile per illustrare come il M5S governa una città, quali sono le modalità di approccio più incisive e trasparenti volte alla soluzione delle problematiche cittadine e quali elementi di partecipazione attiva e concreta dei Cittadini alle scelte dell’Amministrazione vengono messi in atto da una amministrazione 5 stelle.
Presenteremo al senatore Sergio Romagnoli le problematiche urgenti del nostro territorio: potenziamento dei servizi socio-sanitari a Porto Potenza, le problematiche legate all’inquinamento elettromagnetico del radar e degli elettrodotti , la paventata costruzione delle barriere acustiche lungo la ferrovia.
Esporremo le linee guida programmatiche generali del M5S che si candida alla guida del Comune e che poi approfondiremo con i Cittadini, le associazioni, le realtà economiche e di volontariato del nostro territorio" - così in una nota si sono espressi i membri del Movimento 5 stelle potentino- .
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del candidato sindaco Edoardo Marabini:
Non si ferma la campagna di ascolto da parte del Candidato Sindaco Edoardo Marabini che, parallelamente all’elaborazione del programma, continua ad incontrare i cittadini del territorio di Potenza Picena.
In questa settimana Marabini ha incontrato una ventina di giovani, con i quali si è instaurato un proficuo dialogo sulle speranze ed aspettative di una “comunità nella comunità” che più di ogni altra rappresenta il futuro del paese.
Ancora una volta è emersa con forza la necessità di realizzare, al posto della vecchia scuola elementare di Piazza Douhet, un vero e proprio Centro Civico in cui ospitare, tra l’altro, degli spazi dedicati ai giovani dove poter parlare, fruire e praticare la cultura, le arti visive e la musica.
I ragazzi presenti hanno apprezzato l’opportunità offerta loro di poter contribuire alla progettazione del paese, condividendo i propri sogni e le proprie speranze. La serata ha così assunto un senso di novità e di unicità nel quadro politico cittadino, dove i giovani non vengono interpellati né coinvolti, sottovalutando quanto sia prezioso il loro contributo.
Marabini ha poi proseguito la propria campagna di ascolto con un incontro molto partecipato alla zona Spinnaker.
Numerose le questioni affrontate dal Candidato, che ha ribadito gli elementi essenziali del proprio programma.La necessità di tornare ad essere una vera comunità coesa e solidale di persone consapevoli è emersa anche qui: Marabini si è impegnato a fornire un luogo di ritrovo, fondamentale esigenza per il quartiere, da far gestire al comitato in cambio della manutenzione oridinaria di parte del verde pubblico e del parco giochi ora in pessime condizioni.
Ciò è parte fondante del suo programma: amministrazione presente e che ascolta, cittadinanza attiva che vigila e partecipa. In tal senso sono state illustrate le questioni attinenti al bilancio partecipato, all’urbanistica partecipata e alla ricostituzione dei comitati di quartiere.
Particolarmente vivo è stato il dibattito fra i cittadini i quali hanno espresso e sottolineato tutte le problematiche di un quartiere particolarmente complesso e poco valorizzato: fare uno studio approfondito e serio sulle vecchie e recenti lottizzazioni e sulle parti comunali, su quanto va terminato (ad es. via Alessandrini) e necessita di manutenzioni; sicurezza per i pedoni, mancanza di mezzi pubblici di collegamento con il centro, telecamere sui varchi stradali, e molto altro. Molto sarà da fare, data l’assenza di manutenzioni ordinarie di strade e verde pubblico e la pericolosità delle stesse per i pedoni.
Il progetto di Marabini garantisce presenza, serietà e studio di soluzioni praticabili e con la partecipazione attiva del cittadino che se contribuisce ottiene sgravi da tassazioni. Prossimo appuntamento, domenica 31 Marzo, ore 20:30 presso il Ristorante da Rosa a Porto Potenza, occasione conviviale di confronto e partecipazione.
La sezione comunale di Fratelli d’Italia sostiene la candidatura a Sindaco di Recanati di Simone Simonacci.
"Simone rappresenta alla perfezione quei valori espressi chiaramente dalla nostra leader nazionale Giorgia Meloni, che sono alla base del nostro partito - spiega il partito -.Noi siamo le scarpe piene di fango e le mani pulite. Simone è un recanatese che ha potuto, per lavoro, girare il mondo e attraverso i suoi viaggi ha maturato delle esperienze e delle conoscenze che vuole riproporre anche in Città. Il tutto attraverso la serietà e l’onestà di chi non fa della politica una professione ma un impegno serio e concreto."
"La candidatura di Simone è, a nostro avviso, la risposta migliore che si possa dare a chi pensa che Recanati possa diventare un feudo di singoli personaggi politici, presenti da oltre vent’anni sul territorio e ancorati a delle idee arretrate di innovazione - concludono -. Noi di Fratelli d’Italia vogliamo riportare sull’agenda politica recanatese dei temi altrimenti scomparsi, come la salute, la tutela della famiglia, la sicurezza e la cultura, intesa come qualcosa da trasmettere alle nuove generazioni e non come mangiatoia per i soliti noti. Fratelli d’Italia sarà presente alle prossime elezioni amministrative con il suo simbolo e una sua lista, a pieno sostegno di Simone Simonacci."
Riceviamo e pubbblichiamo un comunicato stampa del sindaco di Belforte del Chienti Roberto Paoloni:
Approvato il bilancio di previsione del Comune di Belforte del Chienti, alla presenza al completo di tutta la maggioranza della lista Belforte Insieme.
Il bilancio perfettamente in linea con i precedenti sempre votati all'unanimità in Consiglio, anche dalla stessa minoranza, non prevede alcun aumento delle tariffe e delle aliquote comunali e si segnala invece una leggera diminuzione della tari (rifiuti) a seguito di una riduzione delle tariffe decisa dai sindaci all'interno dell'assemblea del Cosmari, votata anche su mia proposta.
Tutto rimane invariato e dopo un'analisi si può tranquillamente parlare di un bilancio positivo e certamente tranquillo per il nostro Comune che dimostra, mi si permetta di dire, la capacità di saper spendere realizzando numerosi interventi e garantire la qualità dei servizi, senza però mai dimenticare una attenzione forte ai conti e alla gestione contabile.
Si vuole evidenziare un trend di minore indebitamento dell'Amministrazione anche rispetto ai mutui passando dal 2014 ad oggi ad una riduzione di circa il 13%.
Pertanto le voci da "caffè" di eventuali situazioni di predissesto o addirittura dissesto finanziario del nostro comune fanno parte del chiacchiericcio di chi non conosce o peggio ancora non sa come si gestiscono certe situazioni, spinti da uno scontatissimo modo di fare campagna elettorale basandosi sulle falsità.
Il bilancio è sano! Colgo l'occasione di ringraziare tutto il Consiglio Comunale per questi anni di lavoro insieme e per aver sempre creduto nella buona gestione delle risorse pubbliche a disposizione in maniera onesta e responsabile. Ringrazio anche gli uffici comunali per la collaborazione.
Un bilancio finale frutto di un lavoro attento e responsabile. Il caffè con la chiacchiera lo lasciamo a chi piace prenderlo ed è comunque sempre economia che gira a livello di paese, noi ci prendiamo comunque un buon caffè tutti insieme come lista Belforte Insieme che ci tiene svegli e lucidi per gestire il Comune che amiamo.
Riceviamo e pubbllichiamo un comunicato stampa a firma Sandro Sborgia in merito alle recenti dichiarazioni del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui sulla sua candidatura per le amministrative in programma il prossimo 26 maggio:
Da più parti ricevo sollecitazioni a rispondere alle esternazioni scomposte pronunciate nei giorni scorsi dal sindaco Gianluca Pasqui. Vorrei precisare che non sono interessato a misurarmi sul terreno degli insulti e delle offese personali, linee di condotta che non mi appartengono e che sono convinto facciamo male alla città e ai cittadini.
Preferirei invece parlare dei contenuti che saranno espressi nel programma elettorale che io e la mia squadra presenteremo alla cittadinanza e sul quale chiederemo il loro consenso.
Rappresento di aver adempiuto agli obblighi dovuti nei riguardi della mia Istituzione. Preciso che qualora dovessi risultare eletto sindaco è mio fermo intendimento esercitarne le funzioni a tempo pieno, fruendo del periodo di aspettativa per l'intera durata del mandato, consapevole delle grandi responsabilità che l’esercizio della funzione comporta.