Il consigliere della Lega di Macerata Andrea Marchiori ha depositato nella giornata di ieri, giovedì 12 settembre, il testo dell'interrogazione con la quale chiamerà a rispondere - nella prossima seduta del Consiglio Comunale - l'Amministrazione Carancini riguardo la diffusione della notizia riguardante il pignoramento di 3 milioni di euro del creditore della Società Nuova Via Trento nei confronti del Comune di Macerata all'interno del proprio sito istituzionale.
Come già ci aveva anticipato nell'intervista di ieri (leggi qui), Marchiori sottolinea come "l’iniziativa di pubblicare tale notizia sul sito istituzionale del Comune è sconcertante, inopportuna e perfino dannosa per l’Ente stesso. Vi è la sensazione che sia stato fatto per screditare la società NVT ed il risultato da questa ottenuto nell’arbitrato, senza considerare, peraltro, che il Comune è socio della STU, promotore della trasformazione urbana nonché corresponsabile, anche come Ente, del mancato completamento."
"L’Amministrazione, come già accaduto in passato, utilizza il sito istituzionale come se fosse un social del Sindaco o degli Assessori. Basti pensare - prosegue Marchiori - che si affannano a divulgare solo pezzi di notizie senza aver avuto il coraggio di trattare l’argomento della condanna milionaria in Consiglio o in Commissione bilancio. Anziché preoccuparsi dei pignoramenti subiti dalla NVT, Sindaco, Assessore e PD dicano quali sono le conseguenze della condanna per i cittadini maceratesi che pagheranno il risarcimento senza avere l’opera pubblica, bretella di collegamento che in convenzione si erano impegnati a realizzare; dicano perché utilizzeranno i proventi derivanti dall’indennizzo per i danni del terremoto per pagare il debito, distraendoli dalla loro funzione propria; dicano con quali risorse ricostituiranno il fondo rischi azzerato dalla condanna".
"Non è raro vedere che chi ha vergogna per propri misfatti si affanni a denigrare l'antagonista piuttosto che rimediare agli errori, così pare stia facendo l'Amministrazione comunale, con il solito atteggiamento accondiscendente della maggioranza" conclude Marchiori.
Una tutela per i liberi professionisti, affinché venga garantito e promosso il valore delle loro prestazioni professionali. L’introduzione dell'“equo compenso”, voluta in una prima fase dal legislatore nazionale limitatamente ad alcune categorie, è stata poi estesa ad atri soggetti fino a contemplare nell’intervento complessivo anche i contratti stipulati con la pubblica amministrazione.
Si colloca in questo contesto la proposta di legge sottoscritta dal Presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo, e dal consigliere Gino Traversini, illustrata a Palazzo delle Marche nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione dei Presidenti di Confprofessioni Marche, Gianni Giacobelli, del Comitato unitario permanente degli ordini e dei collegi professionali, Roberto Di Iulio, e di Massimo Conti in rappresentanza delle professioni tecniche.
“È una proposta di legge – ha sottolineato il Presidente Mastrovincenzo - che abbiamo concretizzato attraverso un confronto diretto con gli ordini professionali accogliendo suggerimenti e proposte. Contiamo di arrivare alla discussione in Aula entro il mese di ottobre. Tra gli obiettivi, come ho avuto modo di dire in diverse occasioni, c’è quello di riportare il lavoro al centro dell’attenzione, in ogni suo aspetto. Attraverso questo atto, le Marche si pongono tra le prime regioni italiane a legiferare in materia, attivando una condizione di equità”.
Come spiegato dal presidente di Confprofessioni Marche Gianni Giacobelli “l’Italia annovera oltre un milione di professionisti, un dato sicuramente superiore ad altri Stati dell’Unione Europea, con un aumento di circa 214.000 unità tra il 2010 e il 2014. A livello regionale ne sono operativi 30.000. Si evince anche da questi dati l’importanza di un riequilibrio complessivo in relazione ai compensi, soprattutto per le fasce contrattualmente più deboli e per fornire nuovi stimoli e nuove speranze ai nostri giovani”.
Dello stesso parere Di Iulio e Conti che hanno parlato di “legge che protegge i liberi professionisti” e della necessità di “coniugare l’equo compenso anche ad un aumento della qualità delle prestazioni”.
Nella proposta di legge l’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa e la Giunta regionale vengono chiamati ad adottare atti di indirizzo che garantiscano la promozione e valorizzazione delle attività professionali attraverso il riconoscimento del diritto ad un equo compenso, necessariamente proporzionato alla quantità, alla qualità, al contenuto ed alle caratteristiche della prestazione resa, oltre che conforme ai parametri applicabili alla specifica professione, così come stabilito anche dal legislatore nazionale.
Gli stessi parametri dovranno essere utilizzati, quale criterio o base di riferimento, ai fini dell’individuazione dell’importo da porre a base di gara e nei contratti di incarico professionale non dovranno essere inserite clausole vessatorie. Viene previsto, inoltre, che la Regione promuova l’adozione da parte degli Enti locali di misure atte a garantire quanto stabilito dall’intervento legislativo in questione.
Il pignoramento di 3 milioni di euro del creditore della Società Nuova Via Trento nei confronti del Comune di Macerata, ha creato non pochi malumori nelle file dell'opposizione che oltre a vederci poco chiaro e a chiedere delucidazioni al sindaco Romano Carancini sulla vicenda sono compatte nel parlare di un "danno enorme per la Città". Una nota stampa del Comune, nel pomeriggio, ha comunicato che "le somme dovute dal Comune di Macerata alla Nuova Via Trento, per effetto del lodo arbitrale del 24 luglio scorso, fino alla concorrenza di 3.000.000 di euro circa, sono state pignorate da un creditore della Società Nuova Via Trento attraverso un atto giudiziale notificato ieri al Comune di Macerata. In merito alla vicenda è utile ricordare, come preannunciato dall’Amministrazione comunale, che il lodo stesso sarà oggetto di impugnazione nei termini stabiliti dalla legge, oltre che del giudizio di verifica di giurisdizione dinanzi alla Corte di Cassazione la cui udienza è già fissata per il prossimo 24 settembre."
L'Ente pubblico ha un termine di 120 giorni per completare l'esecuzione del provvedimento giurisdizionale che lo obbliga al pagamento della somma di denaro. E proprio in questo lasso di tempo ricade anche la sentenza della Corte di Cassazione che si pronuncerà tra dodici giorni.
"Ci sarebbe molto da dire anche se la notizia è scarna e da adito a molte considerazioni - le parole del consigliere della Lega Andrea Marchiori -. Anzitutto la stranezza dovuta al fatto che sul sito del Comune viene data una notizia che apparentemente è neutra per l'Ente stesso e inoltre credo che se il Comune deve pagare una somma di denaro, che la paghi al creditore principale o al creditore del creditore non cambia nulla. È la prima volta che sul sito ufficiale viene data notizia di un pignoramento fatto al Comune e in questo caso non per un debito dell'Ente pubblico. Sorge il sospetto che sia stato fatto per gettare discredito sulla Nuova Via Trento e, se così fosse, sarebbe un fatto gravissimo perché il Comune ne è socio ed è anche, stando alla lettura della sentenza, responsabile di ciò che sta accadendo."
"Il Comune si affanna inoltre a ribadire che farà appello al lodo arbitrale, un annuncio che aveva già fatto tempo fa in conferenza stampa. Se si afferma un fatto di questa portata bisogna spiegare che il lodo arbitrale non è appellabile come una sentenza di giudizio ordinario - prosegue Marchiori -. L'organo che andrà a valutare l'appello andrà a valutare la regolarità procedurale: il rispetto delle formalità tipiche. Se noi ci aspettiamo un successo che sia in grado di stravolgere il contenuto della condanna probabilmente diamo la sensazione a chi legge di qualcosa che giuridicamente non tiene. Voci ufficiose sostengono che il procuratore generale presso la Corte di Cassazione avrebbe dato parere negativo al ricorso fatto dal Comune; se così fosse è un ricorso che parte già in maniera sbagliata e attendersi un esito felice è un po' eccessivo."
"Nessuno di noi consiglieri e cittadini credo sia felice che l'Ente sia stato costretto a pagare una cifra che crea nel bilancio una voragine pericolosissima. Dato che però questa è la realtà dobbiamo tirare fuori una considerazione: come si fa a sostenere una responsabilità politica come quella del PD, del sindaco Carancini o dell'Assessore Ricotta che non hanno eseguito quell'opera pubblica prevista nella convenzione ritenendo, con una scelta individuale, di non doverla fare? Una scelta individuale per la quale tutti ci troviamo ora a pagare una condanna. Come si fa a parlare di appello, di ricorso in Cassazione o di pignoramento verso terzi quando nessuno ha mai fatto un esame di coscienza sui propri errori? Senza considerare che tutta questa vicenda noi consiglieri o appartenenti alla Commissione di Bilancio la apprendiamo dalla stampa e nessuno ci ha mai comunicato altro nelle dovute sedi."
"Siamo davanti a un atto grave e non capisco come siamo potuti arrivare a questi livelli - le dure parole della consigliera Deborah Pantana di "Idea Macerata" -. Il primo cittadino è un uomo di legge e le cose le doveva sapere meglio già prima di altri. Quello che è accaduto oggi è un fatto mai successo a Macerata, un atto grave. Mi auguro che il sindaco Carancino, che era già stato informato dai revisori su ciò a cui sarebbe andato incontro, trovi una soluzione con il privato perché non si può essere superficiali in questa occasione: auspico quindi un accordo o una transazione con la Società."
"Parliamo di un danno di notevole entità che la Città sta subendo - il commento di Francesco D'Alessandro della lista "Macerata nel cuore" -. Al di là del fatto particolare che è gravissimo, perché va a toccare le tasche di tutti i cittadini, tutto ciò è frutto di un centro-sinistra che da più di 20 anni detiene il potere a Macerata e la amministra come se fosse qualcosa che gli appartiene, qualcosa di privato. Questo è nocivo perché non c'è una progettualità per la Città. La notizia di oggi di certo non ci stupisce se non fosse che va a pesare in maniera molto conistente sulle tasche dei cittadini stessi. Mi chiedo per quali motivi certi patti non sono stati rispettati e come mai la bretella non è mai stata realizzata? Da un buon amministratore, che dovrebbe essere il cosiddetto buon padre di famiglia, ci si aspetta che aggiusti le cose invece il Sindaco Carancini e il PD continuano a inimicarsi la Città."
"Più che chiedere al Sindaco Romani Carancini di dimettersi non saprei cosa altro dire ancora - il commento sulla vicenda di Anna Menghi, dell'omonimo Comitato delle file dell'opposizione -. Questo è un appello a tutte le forze di opposizione per costruire un’alternativa capace di governare il disastro che il centro-sinistra lascerà dopo più di vent’anni di governo o meglio "sgoverno" della Città."
Le fa eco Paolo Renna, consigliere di Fratelli d'Italia. "Visto il danno che il sindaco ha creato alla Città penso non ci sia altra alternativa se non quella di dimettersi."
"L’annuncio della visita del premier Conte nell’entroterra marchigiano ci fa ritenere che alle parole stiano seguendo già quei fatti che tanto stiamo attendendo. Auspichiamo che questo governo approvi in tempi brevi un decreto dedicato al sisma del Centro Italia”. Così Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche e coordinatore nazionale dei presidenti delle Anci Regionali saluta la visita del premier Conte che ha scelto Castelsantangelo sul Nera, uno dei comuni più feriti dal sisma del 2016, per confermare l’attenzione al Centro Italia.
“Nelle stesse ore era in programma il consiglio direttivo di Anci Marche che ovviamente abbiamo rinviato – ha detto Mangialardi - perché è importante cogliere l’occasione per far sì che il Presidente del Consiglio dei Ministri possa essere in condizione di recepire tutte le informazioni utili a far partire finalmente la ricostruzione”.
“A Conte – ha chiarito Mangialardi - chiederemo la semplificazione del quadro normativo e al contempo di ripristinare la filiera istituzionale restituendo alle Regioni un ruolo centrale e riconoscendo nell’Anci la rappresentanza di tutti i comuni”.
Come già annunciato nel discorso di fiducia dello scorso 9 settembre alla Camera dei Deputati, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte visiterà i territori colpiti dal sisma del 2016 come suo primo impegno pubbico in Italia. La visita toccherà, nel pomeriggio di venerdì 13 settembre, anche i paesi del cratere maceratese con atterraggio a Ussita (leggi qui).
La notizia ha fatto rapidamente il giro della rete registrando numerose reazioni, la maggior parte delle quali mostra un certo scoramento per un viaggio che viene considerato come "ennesima passerella inutile" quando invece servirebbero soltanto "fatti, e non più parole".
Ecco una carrellata dei commenti postati dai nostri lettori sotto la notizia dell'arrivo del premier Conte nei luoghi del cratere sismico maceratese, in cui si evince tutta l'esasperazione dei terremotati e il sentimento generale di sfiducia:
“A distanza di 3 anni dai disastrosi eventi sismici che hanno sconvolto il Centro Italia, l’agenda politica del nuovo Governo dovrà necessariamente concentrarsi sul tema della ricostruzione post-terremoto che di fatto oggi risulta ancora troppo lenta”. Ad affermarlo, in una nota, è la segreteria provinciale del Pd, guidata da Francesco Vitali.
“Per definire un processo di ricostruzione che sia al tempo stesso efficiente ed efficace, appare necessario apportare una serie di modifiche all’attuale sistema di regole e leggi per superare le indiscutibili criticità oggi riscontrate, con l’obiettivo di garantire nell’immediato futuro una semplificazione burocratica che assicuri uno snellimento delle procedure, una governance del processo meno frammentata che faccia diminuire conflitti di attribuzioni, una semplificazione e armonizzazione della politica delle ordinanze finora adottata e una maggiore facilità di accesso e fruibilità delle risorse messe in campo per la ricostruzione”.
“La Segreteria Provinciale del Partito Democratico ritiene che all’interno della compagine governativa in fase di definizione, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Ricostruzione post sisma debba auspicabilmente essere una figura che proveniente dall’area maggiormente colpita dai terremoti del 2016 - conclude la nota - . Pensiamo, difatti, che solo chi abbia quotidianamente toccato con mano le esigenze dei cittadini e le criticità legate alla ricostruzione, possa meglio e più proficuamente indirizzare le scelte strategiche future al fine di perseguire un processo di ricostruzione che sia finalmente efficace e dinamico”.
Per le Regionali 2020, il Pd Marche lancia la "Costituente delle Idee". Con una lettera inviata a tutti i segretari di circolo, il numero uno dei dem marchigiani Giovanni Gostoli, ha annunciato per il mese di settembre una serie di iniziative nei territori per raccogliere proposte e idee che contribuiranno a definire le priorità programmatiche da condividere nel mese di ottobre con la coalizione di centrosinistra in vista delle regionali di primavera.
“Vogliamo costruire una grande alleanza non contro qualcuno, ma per fare qualcosa per i marchigiani. Sui temi concreti, prima che sui nomi - aggiunge il segretario dem -. Territorio, temi e web sono le strade del percorso di ascolto e partecipazione del Pd regionale. A fianco degli incontri e dei tavoli di lavoro dei Dipartimenti tematici regionali il Pd marchigiano ha aperto anche una piattaforma web nel quale ciascuno può accedere liberamente e lasciare un contributo di idee, proposte e priorità. E poi le iniziative a cura dei circoli Pd nei territori, dal basso, per ascoltare i bisogni e le speranze di ogni luogo della comunità marchigiana."
"Saranno iniziative utili per rigenerare di idee il Pd e definire i punti programmatici per la costruzione della coalizione di centrosinistra aperta alle forze civiche in vista delle elezioni regionali del 2020 - scrive Gostoli nella lettera –. In un momento come questo è l'occasione anche per discutere insieme della situazione nazionale e della nuova sfida di governo del Pd. Dobbiamo impegnare tutto il partito, aprendoci alla società civile, in questo cammino di progettualità affinché sia il più partecipato possibile e radicato nei territori marchigiani. Daremo vita ai coordinamenti di zona". Ogni provincia delle Marche è stata infatti suddivisa dalle federazioni provinciali del Pd in ambiti omogenei, al fine di creare una migliore sinergia e collaborazione tra più circoli dello stesso territorio.
"Nel mese di settembre, grazie alle federazioni provinciali, organizzeremo in ciascun coordinamento di zona un'iniziativa della 'Costituente delle idee', invitando iscritti e popolo delle primarie - conclude Gostoli -. Oltre a discutere di questa fase delicata dell'Italia e del Pd nazionale insieme alla definizione delle priorità e delle proposte per il cantiere della nuova alleanza in vista delle regionali 2020, gli incontri saranno l'occasione per i relatori anche di raccontare le cose fatte in questi anni dalla Regione Marche. Per questo sarà importante coinvolgere parlamentari, assessori e consiglieri regionali, sindaci e dirigenti regionali del partito".
Dopo l’assemblea regionale dei segretari di circolo, che si è tenuta la scorsa settimana alla Festa dell’Unità a Montegranaro, il segretario regionale parteciperà venerdì all’apertura della Festa dell’Unità a Fermo, oltre a continuare il giro di incontri nei circoli dem e tra le prossime tappe ci sono Serra dei Conti e Senigallia. Mentre l’assemblea regionale del Pd è stata convocata per la prossima settimana.
Il Gruppo Consigliare di minoranza “Per Matelica” denuncia la reintroduzione del pagamento della TOSAP (Tassa per l'occupazione di spazi e aree pubbliche) da parte dell’amministrazione Baldini definendolo "un vergognoso colpo basso per i commercianti ed i cittadini di Matelica".
I componenti della lista guidata dall'ex primo cittadino Alessandro Delpriori si mostrano fortemente contrariati per questa decisione: "Non si poteva fare di peggio soprattutto per il commercio a Matelica e per il Centro Storico, che anche in questi giorni ha dimostrato di essere più vivo che mai con iniziative realizzate grazie soprattutto alla programmazione ed al sostegno della precedente amministrazione. Con delibera di Giunta n. 225 del 3 Settembre 2019, il Sindaco Baldini, reintroduce il pagamento della TOSAP, e ne determina addirittura la scadenza al 31 Ottobre 2019".
"Il pagamento era stato coscientemente annullato - spiegano dalla minoranza - dall’amministrazione Delpriori per la situazione di calamità e di crisi che ci ha colpito. Dimezzato nel 2016 a causa del sisma, era poi stato annullato totalmente per il 2017 e per il 2018. Oltretutto anche in consiglio comunale, dalle belle parole della Consigliera Serpicelli, era stato affermato che si stavano studiando misure per aiutare i commercianti. questo l’aiuto? Si l’aiuto a chiudere e a far morire veramente Matelica" concludo i consiglieri nella loro nota stampa.
Continua l'esperienza politica della lista "Vivere Recanati".
“Vivere Recanati è nata qualche mese fa per dare continuità all'esperienza amministrativa del Sindaco Francesco Fiordomo con un progetto civico che faceva dell'impegno per Recanati e della concretezza gli elementi essenziali” – affermano in una nota gli esponenti del nuovo gruppo politico - . “La lista Vivere Recanati Fiordomo ha proposto amministratori che avevano già dato un contributo importante alla crescita della città e nuove persone, uomini e donne, convinte che il percorso dovesse proseguire. Sono poi nate altre liste, con la presenza di molti candidati che condividevano l'impostazione di Vivere Recanati Fiordomo e davano un contributo alla coalizione civica attrezzandola al meglio e con spirito plurale per essere più efficace e collaborativa. Vivere Recanati è stato quindi fin da subito un movimento, un gruppo ben più ampio della lista. Ed il risultato elettorale è stato eloquente e decisivo”.
“Ora, avviata la nuova esperienza amministrativa al fianco del Sindaco Antonio Bravi – continuano - , questo gruppo di donne e di uomini interessati alla politica e al bene della città non vuole esaurire il proprio impegno alla sola attività amministrativa. Per essere seri, coerenti e propositivi, per non limitare la frenesia al momento elettorale, perché la politica bella, quella per amore della città, si fa ogni giorno. Così nasce il Gruppo Vivere Recanati: movimento politico, culturale, di incontro e di aggregazione, che si interessa e vuole coinvolgere la comunità cittadina, vuole dialogare e approfondire, vuole proporre e sollecitare. Gli amministratori, già impegnati in prima persona, saranno presenti e di supporto ma l'obiettivo è quello di allargare e coinvolgere quanti più recanatesi possibile”.
Il nucleo costitutivo, che si è riunito per avviare il progetto su sollecitazione di Francesco Fiordomo , ha individuato in Massimo Corvatta, da sempre grande appassionato di politica, il coordinatore
Anche diversi esponenti politici delle Marche a Roma per la manifestazione di dissenso alla nascita del Governo giallorosso. Nutrita la partecipazione marchigiana di Fratelli d’Italia, guidata dal consigliere regionale Elena Leonardi che è intervenuta dal palco in Piazza Montecitorio, assieme al deputato, Francesco Acquaroli, e al portavoce, Carlo Ciccioli. In piazza a chiedere il ritorno alle urne, al fianco di Giorgia Meloni, Salvini e Toti, anche Paolo Diop, responsabile nazionale immigrazione Fratelli d'Italia, per ribadire l’importanza delle regole sulle politiche riguardanti l'immigrazione.
"Il Governo che nasce è la sintesi delle promesse non mantenute per la ricostruzione delle zone terremotate, a partire dal Governo Renzi fino ai 5 Stelle". Cosi il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, Elena Leonardi, che ha salutato la piazza. Grazie per essere qui e ridare dignità al nome dell'Italia, infangato da chi invece si è chiuso nel palazzo attaccandosi alle poltrone. Io vengo dalle Marche - queste le parole del consigliere Leonardi - e qui oggi voglio dare voce a un popolo dimenticato, quello del centro Italia colpito dal sisma di tre anni fa, che sono stati illusi dalle promesse di Matteo Renzi che è venuto a fare le passerelle e a dire "rifaremo tutto a tutti". Traditi e illusi due volte dal Movimento 5 Stelle, azionista di maggioranza dello scorso esecutivo, che hanno promesso priorità al sisma, un primo posto che i terremotati non hanno avuto mai. E io invece chiedo anche da qui - ha concluso la Leonardi - che questi italiani non vengano dimenticati. Chiedo di alzare la voce anche per loro e per tutto questo vi ringrazio".
Nel lungo discorso con cui il premier Giuseppe Conte ha richiesto la fiducia al proprio Governo alla Camera dei Deputati è stato anche citato l'impegno che il nuovo Esecutivo promette di mantenere riguardo l'accelerazione delle operazioni di ricostruzione nelle aree del Centro Italia colpite dal sisma del 2016.
Il presidente del Consiglio ha citato i terremotati all'interno del suo intervento, della durata complessiva di un'ora e trentatré minuti, per circa due minuti complessivi. Ecco il contenuto delle sue parole: "Massima priorità dovranno assumere gli interventi di messa in sicurezza del territorio per il contrasto al dissesto idrogeologico e per l'accelerazione della ricostruzione delle aree terremotate, anche attraverso l'adozione di una normativa organica che consenta finalmente di rendere più spedite le procedure. Ho incontrato una rappresentanza delle popolazioni colpite dal sisma durante le consultazioni per la formazione di questo Governo. Più volte anche lo scorso anno mi sono recato nelle zone terremotate, e non solo del Centro Italia. La ricostrustruzione sarà una delle proprità di questo Governo. Il mio primo impegno pubblico in Italia sarà proprio la visita ad alcuni Comuni colpiti dal sisma. Incontrerò sindaci, rappresentanti delle imprese locali, semplici cittadini".
Nel frattempo all'esterno, in piazza Montecitorio, è in corso la manifestazione organizzata da Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia, con l'adesione del segretario della Lega Matteo Salvini, che contesta aspramente il "Conte bis" richiedendo il ritorno alle urne.
Un passaggio, quello sui terremotati, che ha sollevato la reazione dell'esponente di Forza Italia Mariastella Gelmini, che su Twitter ha commentato: "Discorso Conte su fiducia del 5-6-2018: “La mia prima uscita sarà dedicata ai terremotati”. Discorso su fiducia del 9-9-2019: “La mia prima uscita pubblica sarà dai terremotati”. Forse è meglio se resta a Roma: le passeggiate fra le stesse macerie sanno un po’ di presa in giro".
"Mi fa piacere che ora è priorità del governo la ricostruzione e lo snellimento delle procedure burocratiche. Dopo 5 mesi che lo sto chiedendo ben venga che se ne sono accorti ora. D'altronde i numeri sono impietosi. Spero che dalle parole si passi ai fatti". È il commento di Sergio Pirozzi, già sindaco di Amatrice e Presidente della Commissione Terremoto, Grandi Rischi e Dissesto Idrogeologico della Regione Lazio su quanto detto dal premier incaricato Giuseppe Conte nel discorso sulla fiducia alla Camera dei Deputati.
“E’ stato ricostruito solo il 4% – spiega Pirozzi – e questo testimonia il fallimento di un metodo. Perché di metodo si tratta, considerando che con tre governi di tre diversi colori politici che si sono susseguiti nulla è cambiato, e questo significa che si sta utilizzando un metodo sbagliato. Era ed è necessario nominare un commissario straordinario in deroga, esattamente come è stato fatto per Genova, dove il sindaco con poteri straordinari è riuscito a far partire i lavori in tempi velocissimi“.
Mercoledì 11 settembre assemblea della Lega a Macerata che si annuncia come momento di sintesi in vista di una nuova stagione di mobilitazione politica provinciale, regionale e nazionale. Significativa l’apertura, oltre che ai militanti, anche ai sostenitori di un incontro il cui inizio è previsto per le ore 19.00 presso la Domus San Giuliano in via Cincinelli 4.
"È il segnale che la Lega è tutt’altro che restìa ad aprirsi alla collaborazione e al sostegno dei cittadini di buona volontà che vogliono realmente lavorare ad un profondo cambiamento nella politica del territorio - spiega Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche e commissario della Lega Macerata -. Sul piatto, alias ordine del giorno, “democrazia, rispetto del voto e delle regole” che sono alla base dell’azione politica della Lega a livello nazionale e territoriale. Oltre a dare gli ultimi ritocchi ad iniziative tematiche come la gazebata del 21 e 22 settembre, il tradizionale raduno di Pontida (il 15 settembre saranno ben tre i bus in partenza dalla sola provincia di Macerata), la manifestazione programmata per il 19 ottobre a Roma, si getteranno le basi della campagna per la doppia tornata elettorale comunale e regionale del 2020. Il tutto con un occhio alla formazione attraverso l’avvio dell’Accademia Federale Lega Marche 2019/2020, già soldout e non solo perché si sono iscritti gli oltre 100 amministratori che le recenti elezioni comunali hanno portato in dote al Carroccio made in Marche."
“La Lega sta dimostrando in ogni occasione di essere realmente dalla parte dei cittadini e di fuggire la politica delle rendite di posizione che ha condizionato pesantemente l’amministrazione del territorio - prosegue Arrigoni –. La cronaca quotidiana certifica il fallimento di un PD maceratese e regionale interessato più ad “appaltare” che a “costruire benessere” per la città e la regione: basta guardare lo scempio che è stato fatto della sanità pubblica da Ceriscioli o il crescendo imbarazzante di passi falsi dell’amministrazione Carancini. La Lega non si arrocca, piuttosto si apre ad ogni contributo, purché costruttivo, e cominceremo già da questa assemblea in cui costituiremo i gruppi di lavoro per affrontare in maniera tematica le criticità locali e dare loro risposte immediate ed adeguate”.
"Ci troviamo di fronte all'ennesimo grave pasticcio della Regione in ambito venatorio. - Esordisce così Elena Leonardi, Capogruppo in Consiglio Regionale di Fratelli d'Italia -. Fra promesse disattese, leggerezze ed evidenti mancanze la Regione perde i ricorsi ma a fare le spese di questa incapacità sono sempre altri."
La bocciatura del TAR al provvedimento di preapertura della caccia è solo, secondo la Leonardi, "l'ultimo tassello di una vera e propria odissea che ha portato più volte la Regione ad intervenire a seguito di ricorsi e norme impugnate in un susseguirsi di autorizzazioni e stop che stanno esasperando gli animi".
"La responsabilità - prosegue Leonardi - è tutta della Regione, ed origina dal fatto di non avere un adeguato Piano Faunistico Venatorio approvato, considerato che il precedente è scaduto nel 2015, e di aver perso tempo prezioso cullandosi sul fatto che il Tar aveva respinto, in prima battuta, il ricorso presentato al calendario venatorio".
"E' imbarazzante - le fa eco Paolo Renna, Consigliere Provinciale di FDI - l'atteggiamento tenuto dalla Giunta Regionale che introita consistenti risorse dalle tasse di concessione dei cacciatori e non è in grado di portare a compimento in tre anni l'unico provvedimento indispensabile per una corretta e chiara gestione del territorio."
Gli esponenti di Fratelli d'Italia puntano il dito contro i politici regionali che hanno gestito in questo modo la programmazione faunistico-venatoria ricordando le forti proteste che si levarono anche dal mondo agricolo allarmato per le possibili ripercussioni alla produzione e i danni alle colture dovute al proliferare dei cinghiali.
Il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica puntualizza la situazione relativa all'evoluzione del progetto del parcheggio auto a pagamento presso la zona del Varco sul mare. Il primo cittadino replica a quanto affermato dal segretario cittadino del Partito Democratico Guido Frinconi (leggi qui), che nei giorni scorsi aveva richiesto l'annullamento della delibera di giunta datata 27 giugno.
"Frinconi dovrebbe studiare - spiega Ciarapica -, perchè noi con quella delibera di Giunta abbiamo semplicemente preso atto di un progetto presentato da un'azienda privata. Frinconi deve sapere che l'approvazione dei project, o meglio la dichiarazione di pubblica utilità, è un atto di Consiglio Comunale e non un atto di Giunta. Sta affermando falsità".
"Ribadisco quanto già dichiarato in molte altre occasioni. È stato veicolato dalla sinistra un messaggio sbagliato. Hanno cercato di far credere alla città che il progetto Strever fosse stato approvato in tutte le sue particolarità. Ma noi abbiamo sempre detto, come Amministrazione, di volere una riqualificazione del centro e dei posti auto aggiuntivi: Strever poteva essere una strada, ma non la strada. Stiamo valutando anche altre proposte" precisa il sindaco Ciarapica.
È arrivato lo stop del Tar Marche alla preapertura della caccia per le giornate dell'8 e dell'11 settembre, prevista dalla delibera di giunta regionale di fine agosto. Sulla vicenda sono intervenuti i consiglieri regionali della Lega ed il presidente del gruppo Sandro Zaffiri.
"Sono ben noti i problemi che le dissennate politiche regionali hanno prodotto in questi anni all'attività venatoria - sostengono i consiglieri del gruppo della Lega - e tornano a rimarcare l'inadeguatezza del governo regionale che, sulla caccia, continua ad inciampare in deroghe e ricorsi dell'ultimo minuto.
Ci troviamo di fronte ad una giunta regionale che, nel tentativo di barcamenarsi tra cacciatori e associazioni ambientaliste e animaliste, riesce ad esasperare tutti.
Gli esponenti della Lega auspicano che il mondo venatorio, in occasione delle future tornate elettorali, sappia trarre le giuste conclusioni".
''In queste ore e poi nei prossimi giorni sarà completata la squadra di governo con le nomine e le deleghe per viceministri e sottosegretari. Chiediamo la massima attenzione dalla coalizione di governo per chi dovrà confrontarsi con il Commissario Straordinario, le Regioni, la Protezione Civile. Senza nulla togliere a queste istituzioni, è fondamentale la nomina di una figura di riferimento del governo per le zone colpite dal sisma del 2016 allargando la delega a chi si occuperà della montagna. Questa figura non deve necessariamente essere diretta emanazione della Presidenza del Consiglio ma del Ministero per gli Affari Regionali''. Lo scrive, in una nota, Maria Teresa Nori, del Consiglio Nazionale di Federcontribuenti e Segretario delle Marche. ''Penso al sottosegretario alla Montagna che ampli i propri poteri anche sui crateri colpiti dal sisma - continua Maria Teresa Nori - in una cornice, anche di respiro internazionale, di azioni dedicate al rilancio dei territori di montagna e ai territori di montagna colpiti dal sisma del 2009 e del 2016. Questa delega sara' necessaria alla messa in campo di strumenti mirati allo sviluppo e alla crescita economica dei territori''.
Il Consigliere regionale Sandro Bisonni, Vice Presidente della Commissione Ambiente della Regione Marche, ha deciso di aderire alla Federazione dei Verdi. Era stato eletto inizialmente con il Movimento 5 Stelle, per poi esserne espulso nel 2016 e attualmente siedeva in consiglio nel gruppo misto.
“Una scelta coerente con i miei principi e il mio impegno costante verso la tutela dell’ambiente, -dichiara Bisonni - chi ha seguito la mia attività consiliare in questi quattro anni di legislatura avrà certamente colto la mia particolare sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali. Una sensibilità che ho sempre avuto e che mi ha sempre spinto, ancor prima di entrare in politica, a condurre numerose battaglie a fianco di associazioni e comitati ambientalisti. Sopra a tutti i problemi quotidiani che ci affliggono – prosegue il Consigliere regionale – avanza drammaticamente l'emergenza climatica, un problema estremamente importante cui tutti noi, prima o poi, dovremmo far fronte. Oltre alle tematiche ambientali i Verdi si contraddistinguono per le battaglie in tema di equità sociale, di libertà civili, politiche e religiose e per la lotta ad ogni forma di razzismo e discriminazione ritenendo le diversità e il pluralismo valori aggiunti e non problemi così come considerati dalle forze populiste e sovraniste; a questa allarmante deriva italiana dobbiamo contrapporre forze progressiste e democratiche che abbiano il compito di arginarla in Europa, in Italia e nella nostra amata Regione. Non possiamo permetterci di consegnare le nostre splendide Marche alla demagogia e alle destre che la condurrebbero verso l'ingiustizia sociale, la chiusura e l'inefficienza. Per questi motivi ho deciso di entrare nei Verdi, nella speranza che il mio rispettoso e disinteressato impegno possa contribuire a rafforzare questo partito così importante per tutti noi".
Bisonni prosegue sottolineando come il passaggio comporti inevitabilmente il sacrificio della Vicepresidenza della Commissione Ambiente: “Questo passo che compio, anche rinunciando alla Vice Presidenza della Commissione, lo affronto in un momento in cui le persone spesso tendono più a conservare le proprie posizioni che a lasciarle, perché sono convinto della necessità di rilanciare, con nuove energie, una forza ecologista come quella dei Verdi. Insieme potremo portare alla approvazione le molteplici proposte di legge che ho presentato in Consiglio regionale. Sono atti cui tengo particolarmente perché convinto delle ricadute positive che da esse scaturiranno per la comunità regionale che potrà ascriverle alle iniziative dei Verdi che, purtroppo sino ad oggi, non hanno espresso in questa X legislatura un Consigliere regionale. Nel ringraziare il partito, che mi accoglie con entusiasmo, mi auguro che il mio contributo possa essere utile ad un nuovo slancio ed a nuova vitalità, coesi in una visione del mondo che vuole unire e non dividere, che vuole includere e non escludere, che vuole integrare e non emarginare, che vuole ridurre e non aumentare le disuguaglianze, che sia più verde pensando alle nuove generazioni e al loro futuro. I Verdi sono oggi una forza politica necessaria ed indispensabile, in cui mi ritrovo senza nostalgie per il passato e pronto a dare tutto il mio impegno e tutte le mie energie".
"Dopo lo spettacolo indecoroso di questi giorni offertoci da una politica nazionale sempre più distante dalla realtà che vivono i cittadini, sentiamo il bisogno di dire ai maceratesi che siamo fortemente impegnati a lavorare per costruire una alternativa al Pd! Riteniamo il Partito Democratico colpevole di aver realizzato solo operazioni di facciata e per di più fatte male, e ancora peggio incapace di costruire una politica all’altezza di un Comune capoluogo."
Un comunicato congiunto di Francesca D’Alessandro "Macerata nel Cuore", Simone Livi "Azione in movimento", Anna Menghi “Comitato Anna Menghi”, Maurizio Mosca e Gabriele Mincio “Città Viva”, Mattia Orioli “Nuovo CDU - Nuovo Cristiani Democratici Uniti”, Deborah Pantana e Francesco Luciani “Idea Macerata”, Paolo Renna “Fratelli d’Italia”, Riccardo Sacchi “Forza Italia”.
"Non crediamo certo ai finti litigi diventati imbarazzanti negli ultimi tempi - proseguono -. Noi vogliamo aiutare il Pd a tornare a fare un po’ di sana opposizione (a noi ha fatto bene) e riteniamo che Macerata abbia le capacità e le intelligenze per costruire una alternativa seria e credibile all’altezza della nostra città! Rispetto alla politica nazionale prendiamo atto che i Cinque Stelle maceratesi hanno svolto, molto spesso in sintonia con tutta l’opposizione, il loro ruolo suggellandolo, anche recentemente, con un preciso articolo apparso sulla stampa che mette nero su bianco la loro posizione."
"Anche le parole del Vescovo Marconi ci confortano perché condividiamo la sua analisi su Macerata e siamo pronti per costruire un progetto capace di dare speranza alle nostre famiglie e ai nostri giovani! Non sarà facile ma è certo che non molleremo di un centimetro con la capacità di dialogo che caratterizza Macerata, ma anche con la fermezza necessaria a difendere i nostri valori!" conclude la nota congiunta dell'opposizione.
"A nome del Partito Democratico di Civitanova ed interpretando la volontà dei cittadini, chiedo ufficialmente a Ciarapica ed alla giunta che provvedano ad annullare, con le forme previste dalla legge, la delibera del 27 giugno scorso in quanto contraria alla volontà della cittadinanza e a quella politica, nonché di occuparsi di instaurare un confronto serio e costruttivo con la popolazione e le associazioni, se è vero, come tante volte ha dichiarato, che vuole realizzare una riqualificazione della città e non invece una supina sottomissione agli interessi del privato ed all’insaputa dei cittadini". Così il segretario del Partito Democratico di Civitanova Marche Guido Frinconi sull’evoluzione del progetto del parcheggio auto a pagamento presso la zona del Varco sul mare.
"Dopo la presa d’atto formale del progetto presentato dalla ditta Strever nella modalità del project financing con la delibera di giunta n. 256 del 27 giugno scorso Ciarapica - sottolinea Frinconi -, senza un minimo di confronto né con la cittadinanza né con le associazioni, era intenzionato a portarlo all’approvazione definitiva nel consiglio comunale di fine luglio".
"Lo stop a tutto ciò è stato dato da alcuni consiglieri della sua stessa maggioranza e dalla grande mobilitazione dei Civitanovesi unita a quella dei non residenti che, insieme ai consiglieri di minoranza ed alle associazioni, hanno accolto la protesta ed hanno contribuito a raccogliere, con l’impegno dei cittadini, le ormai quasi 3000 sottoscrizioni per far sapere a sindaco e giunta che nessuno vuole la realizzazione di una colata di cemento nel cuore identitario di Civitanova ed alle condizioni capestro per la città che Ciarapica voleva imporre all’insaputa di tutti! Questa contrarietà è stata avallata e rafforzata dalle opinioni di ben 8 sindaci di centro, destra e sinistra che hanno amministrato Civitanova negli ultimi decenni" conclude nella sua nota stampa Frinconi.
Il primo atto del nuovo Governo Giuseppe Conte è stato la nomina di Paolo Gentiloni come nuovo commissario europeo. A confermarlo, seppure in via indiretta, è stata la presidente dell'Unione Europea Ursula Von Der Leyen che su Twitter ha confermato di aver ricevuto le indicazioni sui nomi dei nuovi commissari da tutti i Paesi membri.
Sempre su Twitter, Gentiloni ha commentato con soddisfazione: "Amo l’Italia e l’Europa e sono orgoglioso dell’incarico ricevuto. Ora al lavoro per una stagione migliore".
Il nome dell'ex Presidente del Consiglio permette all'Italia di ambire ad un ruolo pesante all'interno della commissione: con ogni probabilità Gentiloni prenderà il posto di Moscovici agli Affari economici.