Alberto Cicaré, in qualità di candidato sindaco con il progetto Strada Comune, ha accolto l'invito del vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, rivolto a tutti i candidati alla poltrona di primi cittadini della città. Ieri si è tenuto un incontro tra i due.
“È stato un confronto schietto e senza ipocrisie, a partire dalla premessa che non esiste più un partito dei cattolici ma che è fondamentale la valutazione delle idee e dello spirito con i quali si affronta la campagna elettorale e che la libertà di coscienza è un valore da preservare con forza” – ha affermato Cicarè - .
“Il Vescovo ha mostrato sensibilità e condivisione verso l'idea di città che portiamo avanti con Strada Comune e Potere al Popolo: costruire il bene comune e la pace sociale è possibile solo attraverso un impegno quotidiano per la giustizia sociale. Rendere Macerata una città realmente equa, aperta, in grado di non lasciare indietro nessuno e di combattere le ingiustizie umane e ambientali: su questo le numerose comunità cristiane possono e devono svolgere un ruolo fondamentale. In quest'ottica, si è convenuto che esiste già un grave problema relativo alla condizione dei più deboli e degli emarginati, che sta risucchiando in una condizione di bisogno sempre più soggetti, a causa di un modello economico e ambientale malato.
Su alcuni temi legati al futuro della nostra città c’è stata una sorprendente e profonda condivisione: l’esigenza di superare il modello di una città che inizia ai Cancelli e finisce al Duomo, con cittadini di serie A e di serie B, ma che deve essere unita tra frazioni, quartieri e centro storico; la necessità di creare un sistema della mobilità più efficiente, a partire dai mezzi pubblici; il superamento del centro storico come salotto buono circondato da una città che si sfalda (“il salotto non esiste più, ora si costruiscono gli open space”); l’urgenza di trovare spazi e occasioni di lavoro per i giovani sfruttando le potenzialità delle istituzioni culturali presenti in città.
Si tratta di tematiche affrontate nel programma politico che Alberto Cicarè ha consegnato al Vescovo.
Nel corso della discussione Cicaré ha evidenziato come il progetto Strada Comune – Potere al Popolo nasca anche dal bisogno di reagire ai fatti che due anni fa hanno sconvolto la nostra comunità (con il truce omicidio di Pamela Mastropietro e l'attentato di matrice fascista contro i migranti e i cittadini di Macerata) chiedendo al Vescovo i motivi che lo hanno spinto a opporsi e non partecipare alla grande manifestazione del 10 febbraio 2018. “Rimaniamo su posizioni diverse - ha spiegato il candidato sindaco - , perché noi siamo convinti che fosse necessario, e sia tuttora fondamentale, erigere una barriera solida e chiara a razzismo e violenza, ma adesso è il tempo di rimarginare le ferite che l’emarginazione e le disuguaglianze creano nel nostro corpo sociale, costruendo progetti comuni per la Macerata del futuro con le realtà che praticano l’accoglienza, la solidarietà, il mutualismo”.
"Siamo disorientati e spiazzati dalle dichiarazioni del sindaco Ciarapica e di vari esponenti della politica locale in merito alla cacciata dell'assessore Maika Gabellieri". Ad affermarlo sono i rappresentanti del gruppo consiliare di Civitanova Marche "Indipendenti di centro destra" Vincenzo Pizzicara, Fabiola Polverini e Armando Lazzarini.
L'allontanamento della Gabellieri viene definito "incomprensibile", tanto che i consiglieri chiedono di conoscere "le reali motivazioni" che hanno portato a maturare la decisione, condivisa da tutta la maggioranza: "Pensiamo che altre verità siano rimaste volutamente taciute. Siamo delusi, poiché - ancora una volta - a farne le spese sono i cittadini".
"Per quanto ci riguarda - affermano Pizzicara, Polverini e Lazzarini -, l’ex assessore Maika Gabellieri è stata l’unica figura di Giunta sempre presente e attenta alle istanze dei cittadini e delle associazioni di categoria inerenti le sue deleghe e non solo. Sempre in sintonia con la maggioranza di Palazzo, condividendo con il Sindaco le decisioni prese in ambito culturale, turistico e sportivo; o semplicemente esaudendo quelle esclusivamente volute dal Sindaco".
"La mancanza dell’assessore che ha progettato e programmato la stagione turistica avviata - proseguono -, ci porta a essere oggi preoccupati per il settore turistico e culturale cittadino. Destituire l’assessore Maika Gabellieri, a Civitanova, in piena stagione estiva è una manovra che non tiene conto del bene della nostra Città, soprattutto perché stronca il lavoro assiduo, continuo e puntuale che nessuno le potrà mai negare. Una scelta scellerata".
L'amministrazione è al lavoro da settimane per pianificare ogni aspetto e prevenire il disagio per il rientro tra i banchi. La prima conferenza dei servizi relativa alla pianificazione del ritorno a scuola a settembre si è svolta, infatti, in video riunione il 30 giugno alla presenza delle dirigenti scolastiche, degli insegnanti referenti, degli assessori Capponi e Carassai, del responsabile dell'ufficio tecnico e del responsabile dell'ufficio scuola e del funzionario Ced dell'ente comunale. Questo primo incontro è stato utile per sondare le prime iniziali criticità e risorse per consentire un rientro quanto più possibile "normale": l'obiettivo dell’amministrazione è infatti mettere le scuole nella situazione di evitare doppi turni o didattica a distanza, con un occhio attento alle famiglie e ai piccoli soprattutto con disabilità.
In uno scambio continuo si sono toccati variegati argomenti e chiarite le pertinenze, pianificando incontri successivi tra scuole ed uffici specifici di competenza. Mentre dunque gli uffici tecnici hanno incontrato le varie dirigenze per eventuali lavori da avviare, l'assessorato ai Servizi Educativi Formativi ha lavorato in diverse direzioni confrontandosi con diversi attori.
"In queste settimane ci siamo mossi su diversi fronti – ha spiegato l’assessore all’istruzione Barbara Capponi -. Ringrazio i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi, che hanno accolto il suggerimento inviato formalmente dall'assessorato già a giugno, di comunicare quanto prima possibile alle famiglie la lista del materiale necessario per il corredo scolastico dei bambini per l'anno scolastico in avvio, dando così modo ai genitori di poter approfittare delle offerte sulla cancelleria di piccola e grande distribuzione, che iniziano d'estate e sono generalmente terminate in settembre.
Sul settore refezione, il comitato mensa è stato informato dalla comunicazione della presidente, il 3 luglio, che si è al lavoro in rete con l'Assessorato ai lavori pubblici: entrambi gli assessorati, pur avendo pertinenze differenti, sono legati a doppio filo e proseguono tuttora gli incontri dei tecnici per i molteplici aspetti del rientro in classe. Inoltre, dopo un confronto con la ditta erogante il servizio refezione avvenuto il 10 luglio, abbiamo prontamente inviato un quesito all'Asur sullo scodellamento: è infatti nostra intenzione mettere tutti i plessi in condizione di poter evitare il lunch box, cioè il pasto in monoporzione preconfezionato in anticipo, per garantire quanto più possibile la migliore qualità e il miglior gusto dei pasti. Se questo è più pensabile dove c'è un solo turno mensa, la situazione si complica ove ci siano doppi turni o altre criticità/necessità eventualmente segnalateci: nel medesimo spazio e orario, col distanziamento e le misure imposte dal governo, quest'anno non sarà più pensabile la gestione ordinaria del servizio. Per questo abbiamo chiesto un parere alla Asur sullo scodellamento, a cui è seguita una opinione del 16 luglio per cui siamo ad oggi ancora in attesa di ulteriori risposte che abbiamo già sollecitato, senza le quali non è possibile pianificare eventuali scenari o dare alcuna informazione sul servizio in questo momento. Certamente non appena avremo tutte le informazioni certe sui plessi e le procedure che potremo seguire verrà convocato il comitato mensa per discutere di questi aspetti" dichiara l'assessore Barbara Capponi.
Parallelamente si è attivato un dialogo costante con molti referenti: famiglie, genitori, insegnanti, sanitari: in molti hanno cercato l'assessorato o si sono confrontati sui loro dubbi, preoccupati dai molteplici aspetti che le linee guida ancora non chiariscono, ma che suscitano perplessità sulle modalità operative e relazionali da attuare.
"Certamente - prosegue l'assessore - va garantito un rientro in sicurezza, che è comunque imprescindibile dalla serenità, che viene dal valutare tutte quelle scelte che ricadono sull'equilibrio e la tranquillità delle famiglie e dei piccoli. Quando si parla di minori è necessario valutare moltissimi aspetti, che vanno oltre la mera messa in atto di disposizioni: la scuola è molto di più. E' relazione, patto tra istituzioni e famiglie, obiettivi comuni, rispetto delle età, delle diversità e delle possibilità di ciascuno. Raccogliendo le molte voci, confrontandoci anche con alcuni pediatri, abbiamo spedito una lettera di suggerimenti a Ufficio Scolastico Regionale, Regione e Ministro dell'Istruzione, portando il punto di vista locale su aspetti ancora fumosi e suggerendo eventuali spunti di riflessione, lettera condivisa nei contenuti anche dalla Amministrazione Comunale di Potenza Picena nella persona del sindaco Tartabini, che ringrazio. Anche in questo frangente, la sinergia e il dialogo tra i tanti ha portato a un confronto proattivo per cui ringrazio tutti coloro con cui la nostra amministrazione si è relazionata".
Infine, l'assessore ha già chiesto formalmente alla presidente della Commissione VI la convocazione di un incontro per informare anche i consiglieri in modo più approfondito delle questioni emerse relative ai Servizi Educativi Formativi, e ha già comunicato la disponibilità ad incontrare i genitori che l'avevano contattata sollecitando alcune questioni sul rientro a settembre.
Dal cinismo alla Totò all’autolesionismo di Nanni Moretti, cos’è cambiato nell’ex più grande partito comunista d’Europa, oggi PD grazie alla fusione con l’ex più grande partito europeo di centro, la grande Balena Bianca della DC?
Cos’è cambiato da “E poi uno si butta a sinistra” del Marchese De Curtis al “Con questi dirigenti la sinistra non vincerà mai”, pronunciato nel 2010 a Piazza Navona dal regista di “Ecce Bombo”?
Dalle ultime vicende c’è ancora molta strada da fare, nonostante una mutazione politica avviata da tempo e passata attraverso Prodi, Bersani, rottamatori e rottamati.
Il dna cinico-masochistico, infatti, è tutt’oggi ben presente nel patrimonio genetico dei figli dell’incestuoso rapporto tra post PCI ed ex DC, oggi all’anagrafe P più D = PD, senza nulla togliere a chi è rimasto fedele agli ideali originari, i veri comunisti e i veri democristiani.
Anzi, sono proprio costoro la testimonianza vivente che la formula “il risultato è sempre superiore alla somma delle singole parti” spesso non è applicabile a tutti i campi, uno fra questi la politica.
Guardiamo, ad esempio, in casa nostra, in quelle ridenti Marche sempre più una regione del Sud, d’Italia e figuriamoci d’Europa.
I dirigenti del PD delle Marche, oggi, fanno di tutto per perdere le elezioni di settembre: prima non concedono il bis a Luca Ceriscioli, un Governatore in crescita di consensi per la gestione Covid spesso “controcorrente” rispetto al Governo Conte, poi affidano il comando a Maurizio Mangialardi, di certo non all’altezza del suo compagno di partito, non fosse altro perché ha fatto il Sindaco per 20 anni in un Comune - Senigallia - a cui la riforma sanitaria dello stesso PD ha “scippato” l’Ospedale, mentre oggi ha il coraggio, per non dire altro, di proporsi come paladino della Sanità Pubblica nelle Marche.
In molti, infatti, da Pesaro ad Ascoli, si chiedono: uno che non è stato capace di difendere l’Ospedale dei cittadini che lo hanno votato Sindaco, come può difendere da Governatore il mio?
Ma i dirigenti del PD fanno ancora di più per perdere: prima accusano gli avversari di calare dall’alto il proprio candidato - l’Acquaroli “benedetto” da Giorgia Meloni - poi fanno bisticciare la “base”, soprattutto a Pesaro e Macerata, imponendo nelle liste nomi non condivisi dai militanti, sempre più delusi dal dna dirigistico da far impallidire il vecchio soviet supremo.
Sarà forse per questo motivo che, per il momento, Mangialardi preferisce presentarsi senza simboli di partito?
I dirigenti del PD, però, fanno il massimo per perdere, soprattutto sul versante della strategia della campagna elettorale: di fronte alle emergenze di una popolazione, quella marchigiana, fiaccata dalla crisi e dalle conseguenze della pandemia, in un territorio già impoverito dalla “decrescita infelice” degli ultimi governi a guida PD, il giovanissimo segretario regionale arringa i suoi “vecchi di partito” spostando la linea del conflitto tra europeisti (loro) e sovranisti (gli altri).
E cioè: tra europeisti rappresentati da un Paese, come l’Olanda, che per dirla come Marco Rizzo del Partito Comunista “è un paradiso fiscale di 17 milioni di abitanti, ricco di coffee shop e mignotte in vetrina”, e sovranisti che, valli a cercare, non li trovi dalle parti di un “fascistoide” come Orban che ha salvato Conte dalla sconfitta certa, ma proprio tra quelli che “più europeisti non si può”, in Germania e in Francia.
E nelle valli e tra le coste adriatiche siamo solo curiosi di sapere come i consiglieri del PD marchigiano - i magnifici 30 scelti dall’altobassismo partitico - riusciranno a tradurre questa linea “Europa Sì - Europa No” durante gli incontri con i terremotati, i cassintegrati, i giovani senza lavoro, le imprese senza fatturato, i negozianti senza clienti e così via, che di Europa hanno solo in mente un “chissenefrega” grande come una casa.
Eppure, al di là di questa povertà di tematiche concrete e soprattutto “locali”, qualcosa di buono si muove nel PD, e il dibattito politico inizia a sfiorare cose più serie degli annunci: sanità, infrastrutture e sicurezza.
Ed è qui che i geni trasformisti stile Houdini offrono il loro meglio per incantare le folle votanti a settembre.
Prendiamo la Sanità.
Il Governatore Ceriscioli, con la complicità dei Sindaci irregimentati del PD, tra cui appunto il candidato Mangialardi, ha operato la più grande operazione di smantellamento della Sanità Pubblica dal dopoguerra ad oggi, chiudendo decine di Ospedali nel piccoli comuni, specie nell’entroterra, smantellando e depotenziando molte strutture d’eccellenza, intasando gli Ospedali nelle poche grandi città della regione, generando lunghe liste di attesa, disservizi e storture che già ben prima della pandemia erano sotto gli occhi di tutti.
Un caso emblematico di qualche giorno fa: una mamma ha un incidente stradale con passeggera sua figlia di 15 mesi, la prima trasportata in ambulanza a Pesaro, la piccola a Fano. E perché? Semplice: perché nell’Ospedale di un capoluogo di Provincia di 90mila abitanti come Pesaro il reparto di Ginecologia, Ostetricia e Pediatria è stato chiuso e trasferito a Fano, con la scusa del Covid, ma di fatto come compensazione di altri reparti chiusi in quest’ultima struttura.
La cosa più curiosa però è che il consigliere regionale del PD, Biancani, “interroga” il suo Presidente, nonché compagno di partito, per chiedere il ripristino del reparto a Pesaro, ricevendo come risposta “picche” o poco più, fino a dichiarare in aula: “Non sono soddisfatto della risposta, e metterò in campo tutte le iniziative necessarie a garantire il ripristino della piena funzionalità del dipartimento materno infantile del San Salvatore di Pesaro”.
Un episodio, un indizio: che il PD si sia accorto del disastro perpetuato nella Sanità regionale? “E poi uno si butta a destra”.
Altra questione: infrastrutture.
Al nord la Fano-Grosseto è l’incompiuta delle incompiute delle Marche, e Ceriscioli che fa?
In piena campagna elettorale scrive una lettera alla Ministra De Micheli, quella dei Benetton ancora in Autostrade per intenderci, “lamentandosi” dei ritardi nel completamento della strada di collegamento col centro Italia, ma dimenticando che è del suo stesso partito, e che esistono anche email, whatsapp e compagnia digitando, oltre che una cosa semplice: la competenza e la volontà politica di fare le cose promesse da 25 anni (chissà se poi, per una crisi di coscienza, l’infrastruttura è stata inserita last minute tra le priorità italiane?).
Al sud, invece, i maceratesi si godono la Foligno-Civitanova, emblema di quel capolavoro targato Mario Baldassarri, Ermanno Pupo, Gennaro Pieralisi, individui non certo di tessera PD, che ebbero la visione e il coraggio di pensare e realizzare un’infrastruttura fondamentale anche per le popolazioni terremotate, e che oggi ha lanciato Civitanova Marche - non a caso a guida centro destra - a divenire la “Rimini delle Marche”.
E a sud del sud? Ancora alle prese con i 30 e oltre scambi di corsia nell’A14 dopo Porto Sant’Elpidio, le file chilometriche da tangenziale romana e che nessuno riesce a sbloccare, con danni inestimabili per la mobilità d’affari e per il turismo della regione.
Un secondo episodio, un secondo indizio: che il PD si sia accorto del disastro perpetuato nelle infrastrutture regionali? “E poi uno si butta a destra”.
Infine, la sicurezza.
La DIA denuncia infiltrazioni mafiose nella regione, aggressioni e violenze aumentano anche in orari diurni, da Pesaro a San Benedetto, lo spaccio di stupefacenti in città di piccole dimensioni non si è mai fermato neanche durante il lockdown, mentre le difficoltà di imprenditori e partite IVA accrescono le attività criminali, come ad esempio l’usura.
E allora vedi un Comune come Macerata che accende le telecamere della video sorveglianza, con tanto di taglio del nastro e parata di chi, fino a ieri, aveva sempre rigettato questa bieca “cosa di destra” modello ronde digitali, appellandosi alla privacy dei benpensanti e trincerandosi dietro ai pericoli della società orwelliana, ma dimenticando il desiderio di sicurezza di cittadini ancora sotto shock per il caso Pamela e lo sguazzo di stipendiati dalle mafie nigeriane.
Episodio tre, terzo indizio.
Ma tre indizi, dirà qualcuno, non fanno una prova? Allora conviene, sì, “buttarsi a sinistra”, solo quando la sinistra decide di fare la destra.
Tre importanti novità dall’ultimo consiglio comunale di Petriolo. Nella seduta del 20 luglio l’Assise ha deliberato, a maggioranza dei presenti, la volontà di acquistare la proprietà dell'immobile del teatro Pio XI.
Ciò consentirà al Comune guidato dal sindaco Domenico Luciani di recuperare, riqualificare e mettere a norma un immobile di valenza culturale e sociale ad uso della collettività.
"Abbiamo approvato anche un emendamento che, tra l'altro, impegna l'Amministrazione Comunale a rendersi disponibile a dare in gestione l'immobile alle associazioni Gruppo teatrale “Giovanni Ginobili” e Pro Petriolo 2000 per lo svolgimento delle rispettive attività statuarie - ha spiegato il sindaco Luciani -, nelle convenzioni, da sottoscrivere con le stesse, si dovrà comunque prevedere che gli spazi potranno essere utilizzati anche per eventi occasionali o attività di interesse pubblico organizzate dal Comune o da altre associazioni del paese".
Sempre all’interno dell’ultima seduta Consiglio Comunale si è deciso di esentare dalla Tari, la tassa rifiuti, le utenze non domestiche che hanno sospeso l'attività a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19 per il periodo di sospensione dell'attività.
"Come già fatto durante la fase più acuta dell'emergenza sanitaria - ha detto ancora Luciani -, l'Amministrazione Comunale continua in tal modo ad agevolare le attività commerciali e produttive del territorio".
Approvata definitivamente, infine, la variante parziale al Prg per la previsione di una zona FV2 ed FA2 per la realizzazione di un polo sportivo con campo di calcio e palazzetto dello sport e di un centro civico per l'emergenza in via dell’Artigianato. "Dopo questo atto si potrà procedere con le successive fasi propedeutiche alla realizzazione del nuovo polo sportivo - ha concluso il Primo cittadino di Petriolo -, con l'ultima variazione di bilancio approvata durante lo stesso consiglio abbiamo stanziato alcune risorse per i costi di progettazione dell’opera".
La Lega plaude al maxi sequestro di droga sintetica a Civitanova (leggi la notizia), frutto della tempestiva azione della Questura di Macerata guidata da Antonio Pignataro.
"Condividiamo totalmente l’allarme per una politica buonista che, consentendo l’apertura di negozi di cannabis, contribuisce alla sottovalutazione del problema tossicodipendenza e non supporta l’azione di prevenzione a tutela dei più giovani. L’azione del Questore e dei suoi uomini è provvidenziale baluardo alla crescente preoccupazione per la loro salute e integrità così scarsamente tutelate dalla politica”. Lo dichiarano il commissario della Lega Marche on. Riccardo Augusto Marchetti e il coordinatore provinciale Simone Merlini a margine della brillante operazione di polizia condotta a Civitanova dalla questura maceratese che ha portato al sequestro di un’ingente quantità di droga sintetica.
“È sempre più evidente che il fenomeno delle dipendenze dei giovanissimi dalle cosiddette ‘pasticche’ è il problema su cui focalizzare l’attenzione perché la loro diffusione cresce di pari passo alla pericolosità intrinseca dovuta al basso costo e alla sintesi di nuove e devastanti molecole – continuano Marchetti e Merlini –. Sono droghe ideali per alimentare il micro spaccio, piaga di ambito scolastico, oltre ad essere pervasive in maniera incontrollabile".
"Bene fa il questore Pignataro - dicono i due esponenti della Lega - a voler effettuare controlli stringenti anche sui locali: servono l’aiuto e la vigilanza di tutti. Di fronte a questo scenario normalizzare la trasgressione attraverso i negozi di cannabis light è totalmente controproducente: la droga è droga e fa male, questo è l’unico messaggio che deve passare per non ritrovarci un’escalation di casi come quello dei giovanissimi morti a Terni per uno sballo da 15 euro”.
“Macerata è una città che ha bisogno di stringere un nuovo patto di alleanza con i giovani, spingendoli ad impegnarsi in prima persona nella gestione della cosa pubblica”. Con queste parole, che sono anche un invito al rinnovamento nelle modalità di fare politica, il Vescovo di Macerata Nazzareno Marconi si è rivolto a Sandro Parcaroli, candidato sindaco del centrodestra, durante l’incontro che si è svolto questa mattina presso la Curia, in piazza Strambi.
Un invito, quello del Vescovo a Parcaroli, che il patron di Med Store ha accolto con piacere. “Un sindaco deve ascoltare tutti, trarre da ogni esperienza l’occasione di una crescita personale”, ha spiegato il candidato del centrodestra. “Il bene della città che governa passa attraverso la condivisione di intenti e valori con tutti i rappresentati delle sue istituzioni. Per questo sono stato felice di incontrare il vescovo Marconi. Una persona di grande cultura e raffinata sensibilità, con la quale ho potuto parlare a cuore aperto di tutto”.
L’appuntamento ha fatto emergere diversi temi, primo fra tutti quello del lavoro. Il Vescovo ha più volte ribadito l’importanza di trattenere talenti nel territorio, creando reali occasioni occupazionali ai tanti giovani che altrimenti dovrebbero abbandonarlo.
Parcaroli ha spiegato all’alto prelato alcune parti del programma che nei prossimi giorni presenterà ufficialmente alla città, trovandosi totalmente allineato con i pensieri da lui espressi.
“È innegabile che il futuro di Macerata appartenga ai giovani. Non possiamo escluderli dalla costruzione di un progetto che rilanci la città. Troppi giovani se ne sono andati negli ultimi anni. Dobbiamo invertire la tendenza, approfittando delle nuove tecnologie per trasformare Macerata in un luogo dove si possa lavorare in modo competitivo rispetto ad altri contesti internazionali”, ha detto Parcaroli.
“Il lavoro”, ha continuato, “un sindaco non lo crea direttamente, ma indirettamente. Nel senso che un sindaco ha come primo dovere quello di costruire progetti in grado di attrarre investitori. Se non lo fa non è un sindaco, bensì un semplice amministratore dello status quo. Un sindaco deve creare visioni a lungo termine, occupandosi di questioni che vanno oltre l’ordinarietà”.
Il Vescovo Marconi ha poi invitato Parcaroli a valorizzare tutti i quartieri della città, facendoli sentire parte di un unicum territoriale. Per farlo ha citato l’esempio della “Grand Paris”, un progetto che mira a trasformare Parigi e la sua agglomerazione in una grande metropoli mondiale del XXI secolo, capace di migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti, di correggere le ineguaglianze territoriali e di costruire una città sostenibile.
Parcaroli ha molto apprezzato il parallelo. “L’idea del Vescovo coincide con la mia e prevede la realizzazione di un progetto che faccia tornare Macerata ad essere quel capoluogo di provincia capace di guardare oltre le proprie mura.
“Del resto - ha concluso Parcaroli - il concetto di centro storico come anima della città deve essere allargato a tutta Macerata, anche alle frazioni, per un grande disegno globale che la faccia essere protagonista del suo futuro, rendendola più moderna e funzionale alle vere esigenze dei suoi cittadini”.
Al termine dell’incontro Parcaroli ha espresso grande stima nei confronti del Vescovo. “Nazzareno Marconi è un uomo dotato di grande intelligenza, oltre che di vera umanità. Ascoltarlo è stato istruttivo. È un Vescovo che guarda ai veri problemi della gente, esattamente come me. Ha una profonda conoscenza della città, che osserva con gli occhi colti di chi ha fatto anche esperienza del mondo, viaggiando e conoscendo culture differenti dalla nostra. La sua presenza a Macerata è un valore aggiunto per tutta la comunità, non solo religiosa. Lo ringrazio di avermi ispirato con le sue parole”.
Importante iniziativa assunta del Consiglio Comunale di Belforte del Chienti che nella serata di ieri ha deliberato un atto a favore degli esercizi commerciali del territorio che durante il periodo della pandemia sono stati costretti a tenere abbassate le serrande, a causa delle misure per il conteminelnto e gestione dell'emergenzia epidemiologica.
“Nell’ultimo Consiglio Comunale abbiamo affrontato il tema della Tari che secondo le ultime direttive è stata ricalcolata subendo un leggero aumento – spiega il primo cittadino di Belforte del Chienti Alessio Vita - . Come Amministrazione Comunale siamo intervenuti sulla questione attuando una delibera che prevede una riduzione della Tari del 45% per tutte le aziende e le attività commerciali che sono rimaste chiuse a causa dell’emergenza Covid – annuncia - in pratica abbiamo quasi dimezzato questa tassa e il contributo totale che metterà a bilancio il Comune sarà pari a 15 mila euro”.
Un provvedimento specifico che dà ossigeno a diverse realtà economiche del territorio che hanno e stanno ancora soffrendo gli effetti del lockdown: “Inoltre abbiamo deciso di far slittare il pagamento della seconda rata della Tari al 2021, in quanto la prima dovrà essere pagata ad ottobre – prosegue il Sindaco Vita - queste misure che abbiamo adottato sono il nostro modo di dimostrarci vicini alle realtà economiche di Belforte".
Vita ha poi anche reso note le modalità di accesso per usufruire del contributo: “le aziende dovranno compilare un apposito modulo online che stiamo predisponendo e sarà pubblicato nei prossimi giorni – annuncia - . Nel format bisognerà indicare il codice Ateco che dimostrerà l’effettiva chiusura dell’attività poi automaticamente si accederà al contributo per la riduzione della Tari”
Un passo fattivo quanto concreto da parte dell’attuale amministrazione verso le aziende: “Credo che sia un provvedimento corretto in quanto gli esercizi commerciali sono rimasti chiusi e non hanno avuto nemmeno modo di produrre rifiuti – conclude -. Mi sembra il minimo da parte nostra adottare questa misura e tali iniziative non dovrebbero venire solo da noi”.
L'imprenditore di successo che sfida, rischia e vince nonostante la situazione ambientale non favorevole ("potevo scegliere per Vere Italie una location ed una città diverse ma io amo Macerata") ha convinto gli scettici che vedono, per ragioni davvero infondate, Civitanova Marche e i centri della costa come la 'terra promessa' del commercio e del turismo tout court.
Ieri sera l'incontro al civico 5 di via Crescimbeni, ormai quasi una futura possibile Downing Street per Sandro Parcaroli, si è trasformato tra applausi e mormorii di approvazione in un generale endorsement per il candidato sindaco del Centro Destra. Un centinaio di persone, mobilitate da Giuseppe Romano titolare della 'Romano Boutique', si sono raccolte nel semi-anfiteatro della Corte del nobile palazzo, intorno a Parcaroli padre e figlio Stefano. Che, in gustosi siparietti, ha fatto da 'intervistatore' nei confronti del padre cui i numerosi partecipanti hanno rivolto numerose domande e richieste di chiarimenti sul tema del 'Grande Malato': il Centro Storico. Definito da Parcaroli un 'Centro commerciale naturale a cielo aperto'. Tanto diverso da quei 'cassoni/contenitori' in cemento armato ed acciaio che sono i moderni centri commerciali: luoghi spesso disorientanti, alveari umani senza l'azzurro sopra le proprie teste, dove restare inghiottiti. "Ho viaggiato molto all'estero -ha detto il patron di ‘Medstore Store’ e ‘Vere Italie’ - e negli Usa si assiste al declino dei centri commerciali a vantaggio di quelli propriamente cittadini".
Il candidato sindaco ha definito, di fronte a quello più complessivo della vivibilità generale, 'piccoli problemi' quelli denunciati dai commercianti del centro: chiusura appena alleviata ora dai varchi che tuttavia vanno e vengono e dai parcheggi insufficienti al servizio, e tutti a pagamento. Ha detto Parcaroli: "Sono chiaramente per l'apertura, tuttavia per la vivibilità del centro occorrono regole certe che garantiscano a tutte le componenti vitali di questa nevralgica area cittadina di sopravvivere. Con il contributo di tutti. Mi riferisco in particolare all'università: Non solo occhio costante al numero degli studenti, ma una politica d'investimento tesa a creare nuove scuole di formazione nei palazzi lasciati vuoti dallo spopolamento progressivo". Poi un esempio personale: "Ho speso 70/80mila euro per organizzare un corso formativo e d'aggiornamento a Milano che avrei potuto far svolgere a Macerata, se ci fosse stata la possibilità didattica...". Sui finanziamenti pubblici: "Strategico intercettare i fondi europei. Ma se non arrivano da Europa o dallo Stato, deve mettersi in moto il Comune".
Infine una dichiarazione d'intenti futuri: "Se sarò sindaco, qui lo giuro: non resterò barricato dietro una scrivania, non fa parte del mio stile. Uscirò dal Palazzo, camminerò tra la gente e al loro fianco in ascolto continuo per fare di nuovo grande Macerata e degna del suo ruolo storico di capoluogo".
Sul turismo, il mecenate generoso di Macerata Opera: "Non più sul modello purtroppo sempre verificatosi 'mordi e fuggi': al massimo una cena rapida prima dello spettacolo. L'Arena deve essere il gancio ideale per trattenere più a lungo, molto più a lungo lo spettatore. Indotto dunque a scoprire questa citta bellissima ma troppo 'nascosta'. Capito?".
"A seguito dell’ennesimo incidente avvenuto lungo la strada Carrareccia, poniamo l’attenzione dell’Amministrazione sullo stato delle strade e sul decoro urbano della frazione di Piediripa - esordisce in nota Francesco Pastori el coordinamento di Fratelli d'Italia Macerata - Per quanto concerne la sicurezza stradale siamo a segnalare che percorrendo la strada Carrareccia da Sforzacosta direzione Piediripa due sono gli incroci che destano preoccupazione e che chiediamo, in questo caso all’ANAS, di renderli sicuri e sono gli incroci con le contrade Corneto e Valteia oggi molto trafficate".
"Arrivando poi nella Frazione di Piediripa abbiamo tre incroci che destano più di una preoccupazione e sono gli quelli di via Metauro, via Volturno e B.go Piediripa, con particolare attenzione al secondo - sottolinea Pastori - dove per immettersi sulla strada principale l’automobilista deve oltre che attendere in mezzo alla strada, stare molto attento al sopraggiungere dei veicoli che spesso viaggiano ad alte velocità - e aggiuge - Si chiede quindi all’Amministrazione cittadina, per la salvaguardia di automobilisti ma soprattutto di pedoni giovani anziani e bambini che giornalmente attraversano la strada, di provvedere a mettere in sicurezza la viabilità e ad adottare i dovuti provvedimenti per fare rispettare i limiti di velocità".
"Girando poi per le vie del quartiere non può non saltare all’occhio il degrado dei marciapiedi ormai usurati, pieni di buche e quindi pericolosi per la salute dei cittadini, ma soprattutto sono pieni di erbacce - incalza il rappresentate cittadino di Fratelli d'Italia che poi conclude - Crediamo che per la riqualificazione della Frazione di Piediripa, ma anche per le altre Frazioni di Macerata, sia un primo passo importante partire da questi due punti fondamentali per chi vi risiede".
La conferenza stampa in piazza Battisti è funestata acusticamente dal rombo di moto e ciclomotori e sopratutto dei lavori intorno all'edificio che ospitò ai tempi di 'Macerata Granne' uno dei suoi simboli più apparenti: il Caffè Pompei dalla posateria d'argento.
Altri tempi, prima del declino del Capoluogo che Deborah Pantana denuncia, insieme annunciando la sua doppia candidatura alla Election day di settembre: in Comune e (sopratutto) in Regione.
Alla maniera di John Osborne - cfr "Look back in anger" - l'ultima challenger in ordine di tempo del Centro Destra, ricorda con rabbia. Un pizzico, s'intende, stemperato dalla 'sfida attuale': "Prendere alle regionali un voto in più di Carancini".
Una ricompensa sufficiente dopo aver subito, cinque anni fa, il disimpegno della sua coalizione proprio ai 'supplementari'. Un rush di cui Deborah conserva memoria: sul tavolo un 'librone' con la rassegna stampa di quella campagna elettorale.
"Ricordo gli annunci di alcuni che riprendevano ad hoc l'ormai fatidico invito craxiano di 'andare al mare'. Già, mentre io sudavo le sette camice contro un avversario che aveva unito dietro di se' pure gli scontenti e coloro che avevano sostenuto alle Primarie del Pd, Bruno Mandrelli. E devo dire che Carancini non ha avuto un tratto cavalleresco nei miei confronti. Adesso pero' è tutto passato. Tuttavia riconosco - aggiunge ripetendo sarcasticamente - aI sindaco uscente il 'merito' di aver compattato le fila del centro destra. Ieri all'assemblea ho avuto il piacere di avere a fianco a me l'assessore al bilancio (Ud, ndr) della giunta! 'Miracoli' (sic) di Carancini. Devo dire che è stata una soddisfazione".
La conferenza stampa in ora canicolare sotto gli ombrelloni del caffè prospiciente, Deborah insieme con Orietta Quarchioni e Giuseppina Governatori ("Entrambe candidate per il Comune, io comincio dalle donne") l'ha convocata per annunciare che pure stavolta sarà della partita.
Una partita doppia. "Scelta difficile, ma fatta con il cuore. Saremo presenti alle comunali, io probabile capolista, con 'Idea Macerata', e alle regionali con una lista civica ancora da denominare". Il campo principale? Quello con vista Ancona.
"Abbiamo un progetto per la provincia di Macerata che parte dalla ricostruzione post sisma, mancata. Tra bugie, promesse non mantenute ed ordinanze copia/incolla (le prime) su un modello emiliano-romagnolo improponibile. Ricordate le solenni dichiarazioni della Sinistra?: 'Faremo tutto e subito', 'Non vi lasceremo soli'. Invece isolamento, desertificazione strisciante, ed ancora ad annaspare in fase emergenziale. A Macerata le famiglie sono in seria difficoltà. Sopratutto nel centro storico blindato dalla giunta (l'unica 'promessa' mantenuta dal sindaco) e a Piediripa, con casi anche a Sforzacosta. La gente non arriva a fine mese e neppure a fare spesa. In questo contesto, pure post covid, Macerata è stata tagliata fuori dalle agevolazioni fiscali: eppure questa città, così dignitosa ed umile, è stata ferita gravemente dal terremoto. E perdipiu' penalizzata da politiche di 'chiusura' va assolutamente rilanciata".
Sul Recovery Fund. "Attenzione al grande inganno. Anche i soldi a fondo perduto costeranno ai cittadini. Sono a fondo perduto e gratis solo per le banche che si arricchiranno ancor più. E le imprese? Saranno aiutate solo quelle 'solide' in grado cioe' di offrire le garanzie richieste dagli istituti di credito. E tutte le altre, la stragrande maggioranza ormai di un sistema ridotto in cenci?".
L'ultima domanda: Lista civica dunque, Deborah Pantana la 'pasionaria' di Forza Italia, non è più iscritta? "Non ho piu' la tessera, epperò resto saldamente ancorata al Centro Destra. Mio figlio talvolta ricorda sorridendo d'essere nato nella sede di FI ed in parte ha ragione: le acque mi si 'ruppero' proprio durante una riunione al partito".
E Parcaroli? "Mai visto il Centro Destra maceratese così tanto unito".
Dal Comune di Macerata arriva una proposta concreta legata al problema degli affitti, soprattutto per quanto riguarda studenti universitari e dell’Accademia di Belle Arti, messi in crisi dall’emergenza Coronavirus.
Si tratta di una delibera che verrà sottoposta a breve all’attenzione del Consiglio comunale di Macerata.
La proposta di delibera, relativa all’approvazione delle aliquote IMU per il 2020, prevede una aliquota agevolata pari all’8,7 per mille per le abitazioni e le pertinenze concesse in locazione con contratto a canone concordato secondo quanto previsto dall’Accordo Territoriale stipulato in base alla legge n. 431/98, a soggetti che la utilizzino come abitazione principale.
Inoltre, per sostenere le spese abitative delle famiglie che hanno uno o più figli studenti universitari fuori sede a Macerata, la proposta di delibera prevede un’aliquota agevolata del 8,7 per mille per le abitazioni e pertinenze concesse in locazione con contratto a canone concordato a studenti, nel caso in cui ci sia stata, da parte dei proprietari, nel corso del 2020, una rideterminazione del canone complessivo pari a una riduzione minima del 30% rispetto a quello pattuito originariamente.
Per promuovere e incentivare la stipulazione dei contratti a canone concordato di abitazioni e pertinenze a studenti, nella proposta di delibera in questione viene prevista un’aliquota dell’5,3 per mille agevolata per i nuovi contratti di cui alla L. 431/98, il cui il canone pattuito sia pari al minimo rilevato dagli accordi territoriali.
Forza Italia apre al territorio, scegliendo il 'Modello Marche' e i Civici per le Marche, che campeggiano anch'essi in campo azzurro nel simbolo del partito.
Anche a Macerata, dopo la conferenza stampa ad Ancona e dopo aver inaugurato la sede elettorale in corso Cairoli (ormai Silicon Valley della politica locale visto che l'arteria ospita pure la sede di Ricotta) e prima ancora fatto una visitatina al Med Store di Sandro Parcaroli, il vicepresidente degli azzurri, on. Antonio Tajani ha annunciato le porte aperte "sul territorio".
E al tavolo (un parterre de roi, definito da Riccardo Sacchi) pure l'ex sindaco di Ascoli, ing. Piero Celani, che correrà anch'egli per Ancona insieme, pare, con Pasqualino Piunti, sindaco di San Benedetto del Tronto.
Per l'area Ancona ecco il coordinatore Daniele Silvetti e la commissaria Teresa Dal Pra', gli jesini Alberto Possanzini e Silvia Gregori oltre ad Olindo Stroppa, fabrianese, per Pesaro Stefano Aguzzi sindaco di Colli al Metauro, per Fermo Jessica Marcozzi e Lando Siliquini.
Tajani, che per 20 anni ha fatto il giornalista, direttore Indro Montanelli, lancia poi un ballo d'essay sulla trepidante assemblea: "A Civitanova altre sorprese". Domando: "Fabrizio Ciarapica?". Il senatore Francesco Battistoni cerca di opporre il muro del silenzio. Ma Tajani:"Non ha dato ancora la disponibilita' ". Poi in parte correggendosi: "Tuttavia dovrebbe...". Un condizionale accolto con soddisfazione dagli iscritti.
L'incontro e' stato aperto da Riccardo Sacchi. "In vent'anni mai il Centro Destra aveva trovato una tale compattezza. Questo per merito di Sandro Parcaroli e alla sua capacità di sintesi. Stavolta facciamo sul serio. Macerata deve tornare ad essere una citta' sorridente che vuole tornare a vivere, amare e lavorare".
Parcaroli, incontro dopo incontro, sempre più pugnace e determinato: "L'adrenalina che sento scorrere in me, mi conferma giorno dopo giorno dell'idea di aver fatto bene ad accettare. Siamo una squadra forte ed unita".
Dopo Battistoni, ecco Tajani: "Sandro e' il candidato ideale. Macerata ripartirà con lui come dovranno fare le Marche, una volta Regione tra le prime economicamente. Colpite da sisma e dove, stentano ma noi siamo con i marchigiani".
"Per le nostre liste abbiamo scelto rappresentanti dei centri del 'cratere sismico'. Il governo ha accolto due nostri emendamenti - aggiunge Tajani - sul credito d'imposta e sull'avanzo di bilancio (relatore il presente on. Simone Baldelli) che vanno a favore della popolazione terremotata. Io stesso, da presidente del Parlamento europeo, avevo promesso a Muccia che per il 'cratere' sarebbero arrivati due miliardi dall'Ue e questi sono arrivati".
"Alla stessa causa ho personalmente devoluto la parte economica del premio Carlo V. attribuitomi. Alla sanita' marchigiana deve arrivare dal Mes almeno un miliardo e bisognera' bene organizzare la ripartizione del Recovery Fund. In direzione delle infrastrutture carenti: penso alla rete viaria e ad un collegamento Civitavecchia-Ancona, all'areoporto dorico e al porto di Ancona. E penso alla rete digitale" conclude Tajani.
A proposito di elezioni regionali, ieri un'agenzia di stampa lanciava un sondaggio per cui il Pd sarebbe in risalita di 11 punti percentuali..."Una fake news! Se il Pd ha cambiato il candidato governatore significa che le cose non andavano bene - replica seccamente il vicepresidente degli azzurri -. Dovrebbero prendere esempio da noi che apriamo al territorio le nostre liste mentre 'loro' le riempiono di propri funzionari. No stavolta vince il Centro Destra".
Via libera della Corte dei Conti alla rideterminazione della congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità per gli esercizi 2016 e 2017 del Comune di Macerata.
Si conclude in modo positivo il percorso intrapreso a dicembre dello scorso anno e portato a termine dall’Amministrazione, dopo i rilievi mossi nei mesi scorsi all’Ente da parte della Corte stessa.
La Corte nella seduta del 16 luglio 2020 prende atto della ricostruzione tecnica proposta dagli uffici e la dichiara idonea a superare le criticità evidenziate, disattendendo il ricalcolo formulato dal Collegio dei Revisori dell’Ente che aveva proposto sia diversi criteri di calcolo che conseguenti diversi risultati, per importi molto consistenti.
L’Amministrazione in questi mesi ha lavorato con gli uffici e, successivamente all’elaborazione del risultato, chiesto pareri a qualificati soggetti esterni in modo da chiudere definitivamente, e a questo punto positivamente, la vicenda.
“Anche questo percorso ad ostacoli si è completato, con piena soddisfazione dell'Ente” A parlare è l’assessore al Bilancio Marco Caldarelli che prosegue affermando: ”Ribadisco i ringraziamenti e i complimenti all'Ufficio Ragioneria per la competenza, abilità, pazienza e disponibilità mostrate e sono lieto, a chiusura di un'esperienza quinquennale ricca certamente di gratificazioni e successi ma, anche e soprattutto, di prove amministrative superiori a quello che avremmo potuto prevedere, di trovare oggi nella Corte dei Conti quell'equilibrio, quella autorevolezza e quella sapienza giuridica che, nel contesto del doveroso esercizio del controllo, saranno garanzia e prezioso sostegno all'azione amministrativa e alle scelte dell'Ente nel servizio h 24 che anche la nuova Amministrazione dovrà offrire alla città. Per aspera ad astra.”
Questa la parte saliente della motivazione della Corte: “I provvedimenti adottati dal Comune di Macerata – si legge tra le altre cose nella delibera n. 78 del 16 luglio scorso della Corte dei Conti - appaiono idonei a rimuovere le irregolarità contestate.”
"Sono Sandro Parcaroli, candidato della Lega a Macerata perché voglio farla rinascere insieme a tutti i maceratesi che ne sono l’anima e la portano nel cuore”.
Un applauso scrosciante seguae l’apertura dell’intervento di Sandro Parcaroli che ieri sera, nella sede della Lega provinciale a Macerata, ha incontrato tanti tra militanti, simpatizzanti e cittadini intervenuti per un faccia a faccia con il candidato sindaco del centrodestra introdotto dal responsabile provinciale della Lega Simone Merlini. Presenti per la Lega anche l’onorevole Tullio Patassini, i consiglieri comunali Andrea Marchiori e Francesco Luciani, il responsabile provinciale enti locali Andrea Cipolletta.
“Condividiamo la visione di una città che ritrovi la sua identità e il suo destino di capoluogo di provincia – ha detto Parcaroli sintetizzando i temi di un incontro in cui è apparso perfettamente in sintonia con la platea di mamme, impiegati, commercianti ed artigiani, un gruppo di giovani particolarmente interessato – Avere delle idee, guardare oltre la siepe è quello che per troppo tempo è mancato ad una città in cui gli amministratori hanno anteposto la quotidianità spicciola alla prospettiva. È una miopia che oggi paghiamo cara, ma che ci dà la spinta a rimboccarci le maniche prima che sia troppo tardi.”
“Con Parcaroli sindaco Lega e Centrodestra fanno sintesi tra valori, visione ed impegno dei maceratesi che vogliono e credono in una Macerata che sia vissuta dalle famiglie e dai giovani, ricostruendo la rete ed il tessuto sociali nonché la vivacità culturale che le sono proprie – conclude il coordinatore della Lega Simone Merlini – Amministrare bene vuol dire gestire il presente con l’occhio rivolto a domani: a Macerata Lega e Centrodestra sapranno farlo con una persona che ha dato prova di saper essere in anticipo sul domani come ha fatto Parcaroli e con una squadra di cittadini che sogna il meglio come, è giusto che, sia tenendo i piedi ben piantati a terra.”.
Approvato in Consiglio comunale il bilancio consuntivo 2019. “Un bilancio interamente previsto dalla precedente amministrazione e condiviso solo in parte dall’attuale – spiega l’assessore al bilancio Lucia Jajani - La percezione immediata è stata quella di un bilancio difficile, fortemente indebitato e di una difficoltà cronica di cassa, aggravata dalla gestione sisma, perché il Comune anticipa somme che saranno rimborsate dalla Regione solo dopo l’approvazione di relativa rendicontazione”.
Questi, in sintesi, i principali dati di bilancio al 31.12.19 da evidenziare: totale dei debiti finanziari di 15.770.914,91 con un totale disavanzo da ripianare per il 2019 di 2.462.473,60 (debito medio per abitante di 2.360, 56 euro). Risultano 6.045.145,26 di debiti commerciali e 24.157.603,06 di residui attivi, cioè crediti che il Comune vanta nei confronti di terzi a fronte di entrate accertate, ma non ancora riscosse. Prima delle elezioni dello scorso anno è stato liquidato al Comune un indennizzo assicurativo di 3 milioni di euro per danni relativi al sisma. L’attuale amministrazione ha dovuto decidere la loro destinazione entro l’esercizio 2019, senza conoscere le relative risultanze. “Il lavoro di rendicontazione ha comportato un lungo e minuzioso lavoro da parte degli uffici, che ringrazio – continua Jajani - e si è concluso con la definizione di un importante deficit di gestione che è andato a peggiorare la già gravosa situazione di disavanzo tecnico. Di fronte alla necessità di ripianare questo risultato negativo, siamo stati costretti a rivedere i piani sull’investimento dei 3 milioni, decidendo di destinare solo una parte per opere pubbliche e la restante a copertura del disavanzo. Contrariamente a quanto sostenuto dalla minoranza, il deficit gestionale non è frutto di un’invenzione contabile volta a “cercare buchi di bilancio quando buchi non ce ne sono” con il solo progetto politico di screditare la precedente gestione (non è questo l’interesse dell’attuale amministrazione), ma il risultato di un lungo ed impegnativo lavoro di analisi e relativa rendicontazione che ci ha imposto, a tutela delle finanze pubbliche, la linea contabile che abbiamo adottato. Da parte nostra ogni decisione è presa cercando di fare il meglio per la comunità e non per futili giochi politici, a cui si fa riferimento, e che non farebbero bene a nessuno”.
In merito allo stralcio dei residui, ovvero di crediti mai riscossi dal 2011, l’assessore spiega che sono state accantonate risorse sono per un eventuale ripiano nel caso in cui si verifichi il definitivo mancato incasso, vista l’oggettiva difficoltà di recupero. È un comportamento di dovuta prudenza a beneficio e non a danno delle finanze comunali. Sarebbe stato facile non spendere niente o spendere tutto – commenta l’assessore Jajani - perchè avrebbe prescisso da qualsiasi approfondimento sulle potenziali conseguenze dell’una o dell’altra scelta. Ma amministrare non significa questo, occorre perseguire la giusta mediazione tra la necessità di non privare la comunità di alcune importanti opere e il rispetto delle criticità di bilancio evidenziate. “Ammetto che abbiamo sentito il peso e la responsabilità di questa decisione cercando di scegliere la via migliore per il bene della comunità con il minor livello di approssimazione possibile, ma questo non penso che possa essere considerata una colpa” conclude l’assessore Lucia Jajani.
Dopo l'assemblea pubblica di inizio luglio, promossa dall'imprenditore Gabriele Micarelli che si era tenuta ai Giardini Diaz (Leggi qui l'articolo), per i commercianti del Centro Storico di Macerata ora è tempo di confrontarsi coi i candidati alla poltrona di Sindaco che proprio in questi giorni stanno iniziando a stilare squadra e programma in vista delle prossime elezioni comunali programmate per il 20 e 21 settembre.
Sandro Parcaroli incontrerà gli esercenti del centro storico maceratese giovedì 23 luglio alle ore 20:15 presso il ristorante "Vere Italie", proprio nel cuore della città. Apertura h24 della zona ZTL del centro, possibilità di consentire anche la semplice sosta, gratuità della stessa nelle principali zone cittadine, pedonalizzazione: sono questi alcuni dei temi caldi che sono stati più volte messi sul piatto da alcuni commercianti di Macerata ma che tutt'oggi sono rimasti irrisolti.
Un incontro, quello con il candidato Sindaco Parcaroli, importante per la vita economica di Macerata dove si spera che si faccia chiarezza su quali saranno le strategie previste, riguardo al Commercio, da una delle future forze Politiche chi si candideranno per Macerata.
Sembra oramai completata la definizione delle candidature a sindaco di Macerata per le prossime elezioni amministrative. Qualche candidato ha già manifestato il desiderio di incontrare, tra varie altre figure istituzionali, anche il Vescovo Nazzareno Marconi, in quanto rappresentante e guida della Chiesa locale.
"Sarei ben felice di incontrare in maniera del tutto libera e fuori da ogni formalismo quanti aspirano a servire la città in un ruolo così importante come quello di Sindaco - ha dichiarato monsignor Marconi -. Chi tra i candidati lo desiderasse, può contattare la mia segreteria per concordare un incontro personale".
"Ritengo che in un ambito così delicato come quello del voto, ogni cristiano debba seguire la propria coscienza, valutando seriamente le persone ed i programmi - ha aggiunto il Vescovo -. Il mio ruolo è di impegnarmi a favorire la pace sociale e il bene comune, escludendo schieramenti di parte. Per questo può essermi utile conoscere persone e programmi e far conoscere a tutti i contenuti e i valori che la dottrina sociale della Chiesa vorrebbe tutelare e promuovere, a vantaggio del bene comune".
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato questa mattina il decreto di indizione delle elezioni del Consiglio e del Presidente della Giunta regionale delle Marche per il 20 e 21 settembre 2020.
Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 7 alle ore 23 nella giornata di domenica 20 settembre 2020 e dalle ore 7 alle ore 15 nella giornata di lunedì 21 settembre 2020.
A ciascuna circoscrizione elettorale è stato assegnato il seguente numero di seggi:
Circoscrizione elettorale di Ancona: 9 seggi
Circoscrizione elettorale di Ascoli Piceno: 4 seggi
Circoscrizione elettorale di Fermo: 4 seggi
Circoscrizione elettorale di Macerata: 6 seggi
Circoscrizione elettorale di Pesaro Urbino: 7 seggi
Venerdì scorso, 17 luglio, il Presidente Ceriscioli aveva comunicato al presidente della Corte di Appello di Ancona la volontà di indire le elezioni nei giorni di domenica 20 e lunedì 21 settembre, e aveva inviato analoga comunicazione al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e ai presidenti delle Regioni italiane in cui sono previste le consultazioni elettorali.
Oggi, l’adozione formale del decreto di indizione delle elezioni regionali. Nelle stesse date si svolgeranno il referendum popolare confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari, come indicato dal Consiglio dei Ministri del 14 luglio, e le consultazioni per l’elezione diretta dei Sindaci e dei Consigli Comunali, come stabilito con decreto del Ministro dell’Interno del 15 luglio.
“Le nostre priorità – ha spiegato Ceriscioli - erano di poter individuare una data che non interferisse con la ripresa dell’attività scolastica e al contempo garantisse la concentrazione delle scadenze elettorali, che anche io avevo a suo tempo richiesto al Ministro. Dal Governo è arrivata l’indicazione di queste date, a cui ho ritenuto di aderire per rispettare il principio dell’election day, in considerazione delle esigenze di contenimento della spesa e delle misure precauzionali per la tutela della salute degli elettori e dei componenti del seggio”.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha firmato questa mattina il decreto per il ritiro delle deleghe all’assessore alla Crescita culturale Maika Gabellieri (Cultura – Turismo – Sport – Università – Progettazione europea per le strategie di sviluppo), assumendo ad interim le deleghe.
“L’acuirsi delle tensioni in maggioranza e le rinnovate richieste di maggior coinvolgimento nelle scelte del settore turistico e culturale da parte dei consiglieri comunali, mi hanno indotto a riflettere e, di conseguenza, a ridisegnare un nuovo assetto politico che dia maggiore slancio all’azione amministrativa" ha dichiarato il sindaco.
“Ringrazio Maika per il suo impegno e il lavoro fin qui svolto. Ho dovuto affrontare questo nodo prendendo una decisione non facile, ma l’esigenza di cambiare passo non è ulteriormente rinviabile. Non si tratta – ha concluso Ciarapica – di una scelta che mette in discussione né il profilo umano né le sue capacità professionali, ma di una necessità di rafforzare i rapporti e il dialogo tra Giunta e Consiglio comunale. In questi tre anni in cui Civitanova è cresciuta molto dobbiamo essere in grado ancor più ora di unire la squadra, nell’interesse della nostra città”.
L’assessore Gabellieri è stata eletta nella lista Vince Civitanova con 133 preferenze, e lo scorso venerdì è uscita dalla lista per confluire nel gruppo Indipendenti del centrodestra.