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Il tempo delle consultazioni e il "fuori tempo massimo" degli italiani

Il tempo delle consultazioni e il "fuori tempo massimo" degli italiani

Gli italiani non possono più attendere: i loro tempi sono oramai scaduti.

Con le dimissioni del Presidente del Consiglio Conte si è aperta ufficialmente la crisi di governo, nell’aria da un paio di mesi. Ora è il Presidente della Repubblica che, attraverso le consultazioni delle forze politiche, giungerà ad una soluzione, scegliendo chi possa avere la fiducia delle Camere.

Aperte le consultazioni: una partita a poker. A carte coperte si cerca di stanare l’avversario Conte, da una parte, l’avversario Renzi dall’altra.

Il senatore di Forza Italia, Luigi Vitali, ieri sera aveva annunciato di lasciare Forza Italia per sostenere il Conte ter, annunciando il passaggio nel neonato gruppo al Senato degli Europeisti. Ma nella notte ci ripensa. Sembrerebbe che le telefonate intercorse con Silvio Berlusconi prima e con Matteo Salvini poi, l’avrebbero convinto a non lasciare Forza Italia.

Lo slogan del partito Italia Viva di Renzi è “ consultazioni senza veti”, che diventa ancor più sibillino nel suo proseguire: “Non metteremo veti su Conte, ma non c'è solo lui. Andremo al Colle senza fare nomi ma per discutere di temi".

Intanto Zingaretti, alla direzione PD: "Chiedo mandato per proporre reincarico a Conte”. 

Luigi Di Maio, conferma l’intenzione del MoVimento 5 Stelle di salire al Colle in occasione delle consultazioni facendo come "unico nome quello di Giuseppe Conte" ma sembrerebbe che all’interno del Movimento non manchino i favorevoli a riaprire il dialogo con Italia Viva.

Salvini dalla Lega fa sapere: "La prima opzione che portiamo al Colle venerdì è il voto, ma non è l'unica".

"Elezioni subito" resta la posizione di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia. Berlusconi: “Esecutivo di unità o voto. Forza Italia è nel centrodestra".

E gli italiani? Moltissimi in cassa integrazione da marzo 2020. Da marzo sì...ma il primo pagamento (pari all’80 % con il limite di un massimale, ricordiamolo, non sulla busta paga) è arrivato per molti nel mese di giugno, e con tali irregolarità e ritardi continua ad arrivare (o a non arrivare!).

Ciò a causa del numero delle domande, più che raddoppiate nel corso dell’ultimo anno, e del solito problema tutto italiano, di una macchina burocratica lenta dalle procedure confuse, cristallizzata ormai da decenni a causa dell’incapacità dei precedenti governi di centro sinistra e di centro destra, di attuare una riforma di ammodernamento del sistema della pubblica amministrazione, a partire dalla digitalizzazione.

Ci sono i 50enni che sono costretti a farsi aiutare dagli anziani genitori, gli anziani genitori che passano le notti in bianco preoccupati dalla nuova improvvisa precarietà economica dei loro figli oramai adulti.

Mutui che sono stati contratti in “tempi non sospetti” da pagare, affitti che non si riescono ad onorare, scadenze.

E tutte le migliaia di famiglie in cui uno solo lavorava e uno solo portava a casa lo stipendio, che non possono contare sui genitori anziani perchè magari non ci sono più, e quest’anno hanno dovuto aspettare 9 mesi per ricevere 900 euro, come sopravvivono?

Serve subito un Governo forte per parlare di queste cose ed iniziare a risolverle. Le vite degli italiani sono congelate, mentre le consultazioni “proseguono”.

La realtà di questo grande pasticcio a cui stiamo assistendo è che ancora non si riesce a vederne la soluzione: senatori che entrano a far parte degli europeisti e poche ore dopo si pentono e tornano indietro, altri che dichiarano una cosa e nel loro retropensiero c’è tutt’altro.

Sembra di assistere ad un film giallo la cui soluzione sarà chiara solo all’ultimo momento. Il povero italiano che ha davanti a sè i gravi problemi della sua esistenza può augurarsi soltanto che tutto finisca prestissimo e nel miglior modo per tutti noi.

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