L’attesa manifestazione storica sul circuito del Chienti e Potenza per moto d’epoca, organizzata dal Circolo automotoveicoli d’epoca marchigiano, presieduto da Pietro Caglini, che avrebbe toccato, i prossimi 3 e 4 settembre, quota 21 edizioni, non avrà luogo. Almeno nelle date inizialmente indicate all’Asi, Automotoclub storico italiano.“Non avrei voluto scrivere questa nota – esordisce nella sua missiva agli organi federali il presidente Caglini - ma la ritengo cosa giusta alla luce dei gravissimi episodi accaduti da pochi giorni anche nella nostra regione. La nota calamità del terremoto di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto, Norcia, Castel Sant’Angelo sul Nera ha interessato, seppur marginalmente, con danni alle cose, la nostra zona dove si snoda il percorso della manifestazione per moto d’epoca Chienti e Potenza. Sentito il parere del Consiglio direttivo del Circolo che rappresento – prosegue Caglini – ci sembra fuori luogo dare corso alla manifestazione per ovvi motivi di correttezza e di rispetto per chi ha dovuto pagare un prezzo così alto per una calamità tanto pesante che, se ci ha fortunatamente solo sfiorato, anche se non accenna a finire, ci ha particolarmente toccato anche alla luce dei recenti terremoti in Umbria e Marche del 1997 che ci hanno colpito in maniera diretta”.Per doveroso rispetto delle popolazioni colpite, il Direttivo del Caem si è quindi pronunciato per la rinuncia all’organizzazione della pur attesa manifestazione motoristica d’epoca, con la speranza che si possa recuperare “con una situazione sensibilmente migliorata – conclude il presidente Caglini – ed una data adatta alle moto”.
Gli sfollati in provincia di Macerata sono 1284. Sono questi i numeri diffusi dalla Protezione Civile delle Marche: complessivamente in tutta la regione gli sfollati sono saliti a 2776. In provincia di Ascoli sono 1.048, a Fermo 444. Sono sette i Comuni interessati direttamente dall'assistenza: Acquasanta, Arquata, Montegallo, Montemonaco, Montefortino, Amandola e Castelsantangelo sul Nera, per un totale al momento di 12 campi. Il numero potrebbe crescere nelle prossime ore. Al momento non è quantificabile invece il numero delle persone che hanno trovato una autonoma collocazione presso amici o parenti, o, soprattutto, quelli che anche nelle Marche hanno abbandonato le seconde case per far ritorno nelle loro abitazioni principali distanti dal cratere del sisma. Un esempio su tutti è il comune di Montegallo: su 580 residenti risultano assistiti in 250. Quasi il 50% della popolazione è quindi ospitata altrove.Fra gli sfollati anche le suore di Santa Maria delle Rose, il Monastero delle Benedettine di Sant'Angelo in Pontano.E da Castelsantangelo sul Nera, il sindaco Mauro Falcucci lancia un grido d'allarme: "Ci dicano come dobbiamo morire, perchè qui ci viviamo 365 giorni l'anno''. Castelsantangelo sul Nera, a 20 chilometri in linea d'aria da Arquata del Tronto, si ritrova con 300 domande di sopralluogo sugli immobili, tutto inagibile, e una domanda precisa: ''Ci spieghino perchè i nostri paesi non sono stati inseriti nel cratere, anche se mi risulta che la Regione Marche ha inviato alla Presidenza del Consiglio un elenco di 60 comuni marchigiani. Vogliamo sin da subito tutte le esenzioni che ci spettano. Che cosa aspettano?''. Sono tutti piccoli comuni di montagna, tante seconde case abitate da emigrati nelle grandi città, 250 sfollati a Montegallo, 10 chilometri da Arquata in linea d'aria, inagibili scuole e comune ''Il paese è un disastro - spiega il sindaco Sergio Fabiani - 23 chiese tutte lesionate, siamo tutti in tenda, crolli. Il paese è deserto, tutti viviamo nelle tende''. E che la situazione sia difficile lo conferma anche il primo cittadino di Gualdo (Macerata), Giovanni Zavaglini: ''Viviamo enormi difficoltà, fatelo sapere al resto d'Italia''. (Ansa)(Foto di Ignacio Maria Coccia)
"Per quanto riguarda le faglie abbiamo rilevato evidenze modeste di riattivazione lungo la faglia del Vettore. Evidenza poi confermata anche dai dati sismologici, che chiaramente indicano questa faglia come quella che ha causato il terremoto": così si esprimeva il geologo e sismologo Emanuele Tondi di Unicam all'indomani della scossa di terremoto delle 3.36 del 24 agosto.Le sue parole e i suoi studi trovano conferma nelle relazioni dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Infatti, è un gradino di 20 centimetri che si estende parecchi chilometri lungo l'incantata "Strada delle Fate" a indicare agli esperti dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia il punto esatto dove la terra si è aperta quel 24 agosto, portando morte e devastazione nel Centro Italia. I sismologi ne sono convinti: la caccia alla faglia assassina si è conclusa. Qui, sulla cima del Redentore, sul versante occidentale del massiccio del Monte Vettore, a oltre 2.000 metri d'altezza, la spaccatura è visibile anche a occhio nudo."Le osservazioni preliminari raccolte (osservazioni sismologiche, geodetiche e geologiche) nell’area interessata dalla sequenza sismica di Amatrice e lo stato delle conoscenze scientifiche sui processi sismogenetici" scrive Ingv in una nota "permettono di elaborare un primo quadro interpretativo. La struttura sismogenetica è orientata in direzione NNW-SSE (direzione appenninica) e si estende per circa 25-30 km tra i comuni di Norcia e Amatrice per una larghezza di circa 10-12 km ed una profondità di 10-12 km. Questo volume sismogenetico è caratterizzato dalla presenza di diversi segmenti di faglia di una certa complessità strutturale. La scossa principale del 24 Agosto 2016 ML 6.0 ha verosimilmente rotto un segmento di faglia orientato NNW-SSE e immergente verso SW. La rottura cosismica ha avuto inizio nei pressi della città di Accumoli e sembra essersi propagata bilateralmente verso S-SE in direzione di Amatrice e verso N-NW in direzione di Norcia. Il massimo della deformazione cosismica è ubicato nei pressi di Accumuli. Non è ancora chiaro se esiste continuità tra le due parti di faglia che hanno generato la scossa principale di ML 6.0, vale a dire se sia rotto un unico segmento di faglia, oppure se la rottura cosismica abbia interessato due segmenti differenti separati dalla discontinuità strutturale dell’Olevano-Antrodoco. La sismicità del volume sismogenetico nel settore NW (quello compreso tra Accumoli e Norcia) è molto dispersa e suggerisce l’attivazione di diversi segmenti di faglia a seguito della scossa principale del 24 agosto. In particolare, l’andamento delle repliche mostra l’attivazione del segmento di faglia del Monte Vettore e di diverse strutture antitetiche immergenti verso NE. Le repliche di magnitudo maggiore sono concentrate ai margini del volume sismogenetico, sia a NW sia a SE. In particolare, la sismicità nella zona di Amatrice mostra l’attivazione del sistema di faglie dei Monti della Laga, già attivato durante la sequenza dell’Aquila del 2009"
Una nuova scossa di terremoto è stata nettamente avvertita nel primo pomeriggio, esattamente alle 13.26.Stando ai dati giunti dai sismografi dell’INGV si è trattato di un sisma di magnitudo 3.8 con ipocentro fissato a circa 10 km di profondità. L'epicentro è stato localizzato nelle Marche, a Castelsantangelo sul Nera, alcuni chilometri a nord di Norcia. Il terremoto è stato avvertito nettamente nell’area epicentrale con notevoli tremori per alcuni secondi e anche boati. Tremori sino ad Ascoli, Teramo, Macerata, Foligno, Perugia e Rieti come segnalato da numerose persone. Alle 13.52 un' altra scossa di magnitudo 3.5 è stata registrata nella stessa zona e avvertita distintamente dalla popolazione.
La Banca di Credito Cooperativa di Recanati e Colmurano è concretamente vicina alle persone colpite dal violentissimo sisma del 24 agosto del centro Italia, partecipando alla raccolta fondi promossa da Federcasse, in collaborazione con le Federazione del Lazio, Umbria, Marche e Sardegna.A questo proposito è stato aperto un conto corrente presso Iccrea Banca con la causale "Terremoto 2016 Centro Italia", nel quale saranno convogliati i contributi di amministratori, dipendenti, soci e clienti delle Banche di Credito Cooperativo e di chiunque voglia contribuire a sostenere l'opera di soccorso e ricostruzione dellle città colpite.La Bcc di Recanati e Colmurano da sempre vicina alle esigenze del territorio vuole essere protagonista della ricostruzione delle città colpite e rendere possibile un futuro migliore e più sereno ai loro cittadini.Di seguito l'IBAN del conto corrente intestato a Federcasse IT 56 T 08000 0320000080 0032003
Ritorna dal 3 al 6 settembre 2016 the Micam, la Fiera più importante a livello internazionale per il settore calzaturiero in contemporanea con Mipel, fiera dedicata al mondo della pelletteria e accessori: due dei più importanti eventi fieristici per le imprese artigiane che, in questa sede, hanno l’occasione di presentare i propri prodotti ai più variegati mercati del mondo.La scorsa edizione del Micam si è chiusa positivamente con 32.703 visitatori, per la metà stranieri, 1.456 espositori di cui 821 italiani e 635 esteri, su una superficie netta di 64.144 metri quadrati, mentre il Mipel ha visto la presenza di circa 300 brand tra aziende storiche e marchi emergenti di cui una ventina dal distretto marchigiano.Attese più di 1.400 aziende, italiane e internazionali e 38.000 visitatori all’ormai imperdibile appuntamento fieristico del Micam, a cui gli operatori guardano sempre con il massimo interesse non solo per conoscere in anteprima le nuove collezioni, ma soprattutto perché la manifestazione è il termometro più affidabile del mercato e dei settori calzaturiero e della pelletteria, comparti di punta del Made in Italy.Il settore calzaturiero occupa oltre 77mila addetti diretti in quasi 5mila aziende in tutta Italia, e il 2016 si è aperto all’insegna della cautela e stabilità.“Nel trimestre gennaio-marzo del 2016 le esportazioni hanno mantenuto le posizioni, - sottolinea il Presidente Nazionale di Confartigianato Moda Giuseppe Mazzarella - crescendo del 2,2 % in valore a cui però non corrisponde una crescita dei volumi che calano del 2%. In particolare si conferma il momento difficile degli scambi con la Russia, ma si riscontra il trend positivo sui mercati come quello statunitense (+2,8%) e tedesco (+5,5%). Il MICAM è l’occasione giusta per il rilancio del calzaturiero e rappresenta un appuntamento imperdibile per tutte le nostre aziende artigiane che vogliono farsi conoscere o consolidare relazioni con buyer internazionali. ““Quest’anno saranno circa 60 le aziende di Confartigianato Imprese Macerata e Fermo che, tra Micam e Mipel, parteciperanno con le proprie produzioni interamente italiane alle kermesse di presentazione delle collezioni - afferma Paolo Capponi, Responsabile dell,'Ufficio Export di Confartigianato Macerata. Un’occasione questa per la nostra Associazione, presente con uno Stand “100% Made in Italy” (Padiglione 3 Stand n. R31 – S29),l - prosegue Capponi - per promuovere e dare informazioni sulla legge 166/2009 (art. 16), e nel contempo per far ammirare ai visitatori le manualità dei maestri artigiani della calzatura e della pelletteria. Con il 100,% Made in Italy le sole imprese del “fatto interamente in Italia” potranno etichettare a norma di legge i loro prodotti, garantendo così la vera qualità e lo stile italiano e coltivare questi percorsi di internazionalizzazione.”“Le nostre aziende artigiane sono sempre alla ricerca di nuove fiere ed opportunità, - commenta la neo Presidente della Calzatura di Confartigianato Macerata, Moira Amaranti - e per questo è fondamentale saper rispondere alle sfide del mercato globale attraverso un prodotto di qualità ed un know how sempre più qualificato. La strada dell’internazionalizzazione rimane per le nostre imprese l’asse più importante per la vendita e la promozione delle nostre produzioni. Infatti sempre più imprese e piccoli artigiani si stanno organizzando per intraprendere la strada dell’export.”
Continua a far discutere la questione legata alla nascita dell’Ospedale Unico nelle Marche, e a quale debba essere il territorio indicato per quest’ultimo. Un progetto a lunga scadenza, che dovrebbe andare in porto tra circa 20 anni, e che inevitabilmente ha diviso le opinioni dei cittadini tra chi vede la questione come una necessità da affrontare il prima possibile e chi, viceversa, preferirebbe concentrarsi sulle tante impellenze che attanagliano la sanità oggi.Si è spesso parlato della questione in riferimento alle candidature delle varie strutture a Ospedale Unico Marche nord; sono tante le amministrazioni locali che, da ogni parte della regione, si stanno proponendo. Il tutto perché attualmente si lavora su 3 strutture, con inevitabile dispersione di risorse; mentre concentrare tutto in un unico ospedale avrebbe impatto positivo come funzionalità ed economicità.Così, mentre il presidente della Regione ha continuato a ribadire, anche nel corso dell’estate, di non aver ancora scelto il sito per la realizzazione dell’Ospedale Unico, le varie amministrazioni territoriali vanno avanti a sfidarsi per ottenere questo ruolo.Nelle ultime ore, come dicevamo, si sono alzate voci anche autorevoli che hanno richiamato a una maggiore attenzione a quanto sta accadendo oggi nella sanità locale; non a quanto avverrà tra 20 anni.L’ultimo richiamo in ordine di tempo è arrivato dall’ex sindaco di Camerino e presidente della federazione del Partito Socialista di Macerata, Dario Conti. Secondo il quale gli amministratori sarebbero distratti da queste schermaglie per una struttura prevista tra 20 anni, mentre intanto ci sono criticità evidenti riguardanti la sanità locale, che sta vivendo un periodo delicato.Nelle ultime settimane la regione Marche ha introdotto novità importanti, come la possibilità di ricevere cure a base di cannabis e farmaci cannabinoidi e di impiegare l'olio di CBD in campo curativo.Una novità attesa da tempo, da circa 3 anni, e diventata realtà con l’approvazione della legge regionale n.1/2013. Una normativa che consentirà ora cure gratuite a base di cannabis terapeutica per le patologie ammesse. Aspetto importante ma che non cancella altre criticità del sistema sanitario regionale; come il piano delle reti cliniche, che dovrebbe essere ridisegnato. O come le lunghe liste di attesa per esami diagnostici, che spingono i malati a recarsi in altre regioni.In definitiva, tante questioni impellenti e assolutamente attuali che, agli occhi dell’ex sindaco di Camerino, vengono prima della questione Ospedale Unico.
Il sottotenente Michele Ognissanti è il nuovo comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Macerata. Ognissanti ha 35 anni, è originario della Puglia ma da anni trapiantato a Pescara.Sposato, è al suo primo impiego operativo. In passato ha ricoperto l’incarico di comandante di un plotone di una Compagnia presso il Battaglione carabinieri di Bari.Il sottotenente Ognissanti sostituisce il tenente Aldo Meluccio che nel giugno del 2016, dopo 6 anni di permanenza, aveva lasciato il Comando del Nucleo Operativo e Radiomobile per assumere quello del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Pesaro.Al nuovo comandante del Nucleo Operativo della Compagnia di Macerata i migliori auguri di buon lavoro.
Il responsabile della Protezione civile regionale, Cesare Spuri, ha inviato oggi una nota ai sindaci dei comuni delle province di Fermo e Macerata per convocare rispettivamente due riunioni in cui valutare le diverse problematiche implicate dal terremoto.“Già da sabato – commenta l’assessore alla Protezione Civile – Angelo Sciapichetti – sono stati avviati i sopralluoghi su tutto il territorio regionale interessato dal sisma. L’attenzione si concentra sulle scuole e sulle strutture comunali. Se l’Ascolano ha ricevuto i danni più ingenti, anche molti comuni del Maceratese e del Fermano hanno riportato conseguenze di rilievo, anche sul patrimonio architettonico. Per questo il dirigente del Dipartimento di Protezione civile della Regione Marche, Cesare Spuri, avvierà in accordo con i sindaci interessati la valutazione delle criticità da affrontare. Il pieno coinvolgimento dei sindaci del territorio è prioritario per realizzare interventi mirati, rapidi ed efficaci”. Per giovedì 1° settembre è previsto l’incontro con i sindaci del Maceratese e per domenica 4 con quelli del Fermano.
Ogni semestre le imprese calzaturiere e pellettiere sono chiamate a rinnovare completamente la propria produzione e a proporla alla clientela attraverso la partecipazione a Fiere internazionali e/o locali, incontrando anche direttamente buyers e dettaglianti. Appuntamenti impegnativi, che presuppongono un costante lavoro di analisi delle tendenze e dei mercati, di ricerca e di sperimentazione di materiali e modelli innovativi per la creazione di collezioni sempre più rispondenti alle esigenze dei consumatori , che siano espressione di qualità e made in Italy.Dal 3 al 6 settembre al MICAM di Milano (la più importante rassegna di calzature al mondo organizzata da Assocalzaturifici) saranno presenti 80 calzaturifici della nostra provincia. Nello stesso quartiere fieristico si terrà anche il Mipel che è la Fiera della pelletteria. Il Micam di Milano ospiterà in un’area di 65.000 metri quadrati circa 1500 stand di calzaturifici provenienti da ogni continente (di cui 230 dalla nostra regione); sono attesi per l’occasione oltre 38.000 visitatori e centinaia di giornalisti.“Il Micam è sicuramente uno dei momenti più importanti della stagione per le aziende del settore - commenta Salina Ferretti, neopresidente della Sezione Imprenditori Calzaturieri di Confindustria Macerata e Vicepresidente di Assocalzaturifici - dal momento che in questa occasione incontriamo buyer provenienti da tutto il mondo e ci confrontiamo con realtà italiane ed estere che come noi espongono le proprie collezioni per la primavera estate 2017. Questa fiera costituisce un momento significativo per valutare l'andamento del mercato ed eventuali segnali di ripresa per le aziende del territorio. Il quadro internazionale è sempre più complesso e competitivo, le difficoltà degli ultimi anni hanno portato le aziende a rimettersi in discussione ed a cercare nuove strategie da percorrere. Allo stesso tempo le aziende hanno bisogno del sostegno di tutte le istituzioni per superare questo momento e non disperdere il patrimonio della filiera manifatturiera che ci ha reso famosi nel mondo. Il mercato globale ci pone di fronte a grandi realtà organizzate, a nuove tipologie di consumatori, a sistemi Paese nei quali le istituzioni accompagnano le imprese in contesti infrastrutturali e burocratici più efficienti con costi di produzione più competitivi rispetto a quelli che invece sopportano le nostre aziende.”
Scrutinate anche le schede relative alla nomina dei consiglieri provinciali.Sei consiglieri vanno alla lista che fa riferimento al Partito Democratico e al centrosinistra: Leonardo Catena, Massimo Montesi, Paolo Micozzi, Lidia Iezzi, Stefania Tamburrini, Francesco Acquaroli; tre consiglieri sono stati eletti nella lista di riferimento all'Udc: Tarcisio Antognozzi, Rosalba Ubaldi e Alessandro Massi; due consiglieri vanno alla lista del centrodestra: Paolo Renna e Debora Brugnola; un eletto anche nella lista della montagna, Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino.
Il volto sorridente di Antonio Pettinari vale più di mille parole. Non se la ride solo sotto i baffi: stavolta il sorriso è ben più ampio. Abituato a tante battaglie, forse questa è stata quella più importante. La conferma, a larga maggioranza, alla presidenza della nuova area vasta che andrà a prendere il posto della provincia di Macerata, ha un sapore dolce. Significa stima, rispetto, passione.Nella conferenza stampa che segue l'ufficialità della sua conferma a capo della ex provincia, Pettinari è però un fiume in piena. Parla a ruota libera, senza bisogno di domande, di stimoli. E soprattutto, senza mai nessuna vena polemica in quello che dice, nel massimo rispetto di chi lo ha sostenuto e di chi, invece, aveva scelto un'altra strada. "E' una soddisfazione grandissima, enorme" esordisce Tonino "prima di tutto perchè con il voto degli amministratori ho avuto la conferma della stima e della fiducia che ancora una volta hanno deciso di riporre nella mia persona. Uscire sconfitto, ovviamente, sarebbe stato per me sicuramente non un bel segnale: dopo tanto lavoro, tanto impegno avevo messo a disposizione di poter continuare la mia esperienza proprio in un momento così difficile.Sono grato a tutti gli amministratori che mi hanno ridato fiducia. E' anche una soddisfazione personale, perchè nel momento in cui mi sono messo in gioco mi sarebbe dispiaciuto molto un risultato diverso. Però è una soddisfazione che naturalmente non può sfociare nell'euforia, perchè so bene che da ieri a oggi i problemi non sono cambiati e ce ne sono tantissimi. Siamo nel mezzo di un processo difficilissimo di trasformazione della provincia, del trasferimento di tante competenze alla regione, ma soprattutto la preoccupazione è che questi servizi, al di fuori di chi debba assicurarli, siano effettivamente garantiti, cosa che non è assolutamente scontata.A questi problemi proprio in questi giorni se ne sono aggiunti altri ancora più complicati. Le nostre genti devono fare i conti tutti i giorni con le difficoltà, con un momento difficilissimo che riguarda il loro futuro, quello delle loro famiglie e dei loro figli. A questo si aggiunge la preoccupazione di questo passaggio del quale non si è, purtroppo, ancora percepita la gravità. Uno dei miei impegni delle prossime ore e non dei prossimi giorni, è quello innanzitutto di chiedere un incontro al presidente della giunta regionale. Non l'ho potuto fare prima, perchè erano momenti caotici. Oggi è il tempo della consapevolezza: ho l'impressione che non sia stato ben compreso quello che è successo nella nostra provincia. La provincia di Macerata è stata messa in ginocchio dal terremoto: non penso solo ai tantissimi sfollati e ai danni enormi ma a un territorio che, purtroppo, si sente un po' solo e questo non è giusto. Allora, in nome della verità, dobbiamo rappresentare quello che è successo e quello che sta succedendo. Giorno dopo giorno emergono sempre maggiori danni e maggiori difficoltà. Alla soddisfazione per la vittoria, quindi, si aggiunge anche il mio impegno personale nel continuare con la stessa passione a stare vicino ai cittadini. Se Dio mi darà la forza, sicuramente sarà lo stesso e, se possibile, ancora maggiore".Stimolato da una domanda sulla sua affermazione in Comuni come Macerata e Civitanova, Pettinari non apre fronti di polemica: "Non mi dà soddisfazione l'aver vinto a Macerata e Civitanova. Sono contento di aver vinto e di aver ottenuto così tanti consensi. Sono contento anche del fatto che gli amministratori siano riusciti a non farsi confondere. Non era una questione politica nè partitica. C'era in gioco l'interesse di un territorio che doveva continuare ad avere un interlocutore nell'amministrazione provinciale. Mi auguro che i consiglieri che saranno eletti non vorranno rappresentare solo il loro territorio, ma l'intera collettività. Per quello che mi riguarda, non mi baserò sulla fiducia e sul sostegno di un territorio piuttosto che un altro. Sembra una frase fatta, ma sarò il presidente di tutti: continuerò a fare quello che ho fatto con la stessa sensibilità e attenzione verso tutti, a prescindere dal colore politico. So bene chi mi ha sostenuto e chi non lo ha fatto: era legittimo e naturalmente non ne terrò conto assolutamente. Voglio ringraziare in particolare i miei colleghi della Giunta provinciale. Questa è un'esperienza che mi rimarrà nel cuore ed è anche un insegnamento per tutti: insieme, se si fa squadra, si possono affrontare e vincere tante sfide. Questo è un monito che deve servire a tutti, in particolare a chi amministra".https://www.youtube.com/watch?v=vbTUT1zdfL0(Foto Guido Picchio e vignetta dell'arch. Andrea Seri, candidato sindaco alle Comunali di Colmurano sconfitto per tre voti da Ornella Formica)
"La nostra linea moderata è quella vincente. Lo dimostra, dopo i successi delle recenti amministrative, anche il risultato delle elezioni provinciali dove ha vinto il nostro candidato Pettinari": è questo il commento di Deborah Pantana, dirigente regionale di Forza Italia, al risultato delle elezioni per la nuova provincia di Macerata."Abbiamo vinto contro il Pd" dice la Pantana "ma anche contro chi non ha creduto alla linea moderata di Parisi. Infatti i risultati parlano chiaro i consiglieri eletti sono la dimostrazione che Forza Italia è determinante per la vittoria dell'area moderata, insieme a NCD e UDC, così come è avvenuto per la lista La terra delle Armonie. Non possiamo non elogiare il grande lavoro dei SIndaci dell'area montana che ha comportato l’elezione di 2 consiglieri con Pasqui capolista, quello di Marinelli che ha contribuito a far eleggere i 3 consiglieri e di Flavio Zura sempre di Forza Italia. I cittadini hanno sempre più bisogno di avere dalla politica un interlocutore serio, presente, attendibile e trasparente. Abbiamo svolto un grande lavoro, anche grazie al Capogruppo in Consiglio regionale, Jessica Marcozzi, e il vero impegno continua. Sarà un onere importante ma anche un onore e un privilegio lavorare tutti insieme quotidianamente per il territorio dando risposte concrete alle sue esigenze, soprattutto in questo momento tragico che stiamo vivendo, dove il nostri comuni dell'entroterra sono stati sottoposti ancora una volta ad una grande prova. Siamo vicini a tutti i nostri cittadini senza lasciare indietro nessuno!".
In seguito al terribile terremoto del 24 agosto, che purtroppo è ancora in corso lasciandosi dietro un gran numero di vittime e disagi, l’Associazione Opera ha deciso di donare una percentuale pari al 10% di tutto il ricavato dalla vendita dei biglietti della Lotteria di TeatrOpera Festival 2016 fino alla data di estrazione del 16 ottobre 2016.La somma raccolta sarà consegnata personalmente dall’Associazione Opera entro la fine di ottobre 2016, ad una o più (in base all’entità della somma stessa) tra quelle realtà che risulteranno più bisognose di interventi. L’intera iniziativa sarà puntualmente documentata e resa pubblica sul sito dell’associazione www.associazioneoperaitalia.it e divulgata tramite radio e stampa locale.
Tutto è andato secondo le previsioni. Tonino Pettinari resta saldamente al comando dell’amministrazione provinciale. Gli amministratori lo hanno votato. Di più: lo hanno portato in trionfo alla guida della nuova Area Vasta.Del Partito Democratico restano solo macerie. Pietre e polvere. E tanti conti da regolare a breve. Il nuovo corso di Novelli, Morgoni e Montalboddi crolla come un solaio di cartapesta. La linea tenuta dalla segreteria provinciale si sbriciola come pasta frolla. La tenuta unitaria, tanto sbandierata in questi ultimi giorni, cede sotto i colpi di matita dei consiglieri comunali. Una débâcle. Una Caporetto annunciata. A Tonino lo hanno attaccato ed insultato in tutte le maniere. La risposta degli amministratori è stata forte e chiara. L’alleato più prezioso di Pettinari – ovviamente a sua insaputa – si è rivelato il senatore Mario Morgoni. Lui che ha cominciato a far politica dal lontano 1980 (il muro di Berlino era lontano dal crollo) si è vestito da rottamatore, moralizzatore ed innovatore: dei costumi e della politica. La gente leggeva sui giornali le sue dichiarazioni e si stropicciava gli occhi incredula. Gli amministratori, per parte loro, hanno fatto l’esatto contrario di quello che andava predicando.Morgoni santo subito, dunque sono le prime battute sarcastiche che trapelano dalle file dei vincitori. L’UDC: un partito che praticamente non esiste. Che ha qualche sezione sullo stile combattenti e reduci, in qualche piccolo centro, ma che in caso di campagna elettorale diventa una falange armata dovunque vincente. Quelli del PD ne avevano avuto sentore a Porto Recanati e San Severino. Dovevano farne tesoro, invece hanno sbattuto forte il muso contro il muro.Onore ad Ornella Formica che ci ha messo la faccia. Per la seconda volta quello che era il suo partito l’ha tradita. Conti alla mano le avevano garantito una sicura elezione. Una garanzia effimera dentro un partito dove sono volati stracci e secchi di merda. Avevo scritto che era la faccia pulita su cui poter contare, oppure il capro espiatorio da sacrificare. Si è rivelata la seconda opzione. Anche in piena campagna elettorale i Morgoni boys non hanno risparmiato durissimi epiteti a Pettinari. Uno su tutti: osceno. Una vergognosa farsa messa in piedi solo per spacchettare e destabilizzare il PD provinciale, complice tutta la sua segreteria. Anzi parte della segreteria. Perché ad un certo punto la vicesegretaria Castricini (donna vicinissima a Comi) ha mollato tutto non prima di accollarsi, pro quota, le sue responsabilità. E questo le fa onore. Da quel momento in poi la guida del partito è stata presa da personaggi sicuramente non all’altezza della situazione. Il risultato è stato il totale e cieco isolamento. Pure un uomo saggio e prudente come Guerini, il vicesegretario nazionale del PD, aveva consigliato e caldeggiato la prudenza. Lo hanno volutamente escluso dal dibattito tirandolo dentro per i capelli nelle loro becere polemiche. Il Partito Democratico è un partito penoso ha affermato Mario Morgoni. Sottoscriviamo in pieno, senatore. Ha perfettamente ragione. Però se lo dice e lo scrive lei che grazie al PD riceve mensilmente un diecimila euro al mese, perché pensava che gli altri avrebbero dovuto votare la sua candidata? Ce lo dirà tra qualche giorno con tutta calma…Dentro le urne si nasconde un palese e pesante tradimento. La scheda rossa, quella di Macerata e Civitanova è a favore di Pettinari, quando le maggioranze consiliari erano favorevoli alla Formica. Brutto, bruttissimo segno che riaprirà cicatrici e produrrà nuove ferite. La prossima battaglia sarà sulle radici di provenienza. Sì perché lo stop alla Formica è uno stop duro, forte e chiaro agli ex DC. A quelli che provenivano dalla Margherita e che hanno fatto il pieno di incarichi e ruoli di primissimo piano, lasciando gli ex DS a bocca asciutta. E che da dietro tramavano, assieme ai Morgoni boys, per far fuori i vari Pettinari, Carancini e Fiordomo e divenire gli unici interlocutori dei moderati.Stavolta gli è andata male. Hanno sbagliato gli alleati interni e dopo le vacche grasse dovranno mettersi a dieta.All’architetto Montalboddi che tanto si divertiva leggendo le mie analisi su Picchio News, mi permetto, molto sommessamente, di dare un consiglio: la prossima volta (anche se mi auguro che il PD provinciale presto la cacci e che poi si guardino bene dal metterla di nuovo in segreteria) mi prenda sul serio.A Tonino auguri di buon lavoro e i miei complimenti. Se li merita perché non ha mai fatto polemiche e tra tanti esagitati si è rivelato l'unico signore.
Tutto è andato secondo le previsioni. Tonino Pettinari resta saldamente al comando dell’amministrazione provinciale. Gli amministratori lo hanno votato. Di più: lo hanno portato in trionfo alla guida della nuova Area Vasta.Del Partito Democratico restano solo macerie. Pietre e polvere. E tanti conti da regolare a breve. Il nuovo corso di Novelli, Morgoni e Montalboddi crolla come un solaio di cartapesta. La linea tenuta dalla segreteria provinciale si sbriciola come pasta frolla. La tenuta unitaria, tanto sbandierata in questi ultimi giorni, cede sotto i colpi di matita dei consiglieri comunali. Una débâcle. Una Caporetto annunciata. A Tonino lo hanno attaccato ed insultato in tutte le maniere. La risposta degli amministratori è stata forte e chiara. L’alleato più prezioso di Pettinari – ovviamente a sua insaputa – si è rivelato il senatore Mario Morgoni. Lui che ha cominciato a far politica dal lontano 1980 (il muro di Berlino era lontano dal crollo) si è vestito da rottamatore, moralizzatore ed innovatore: dei costumi e della politica. La gente leggeva sui giornali le sue dichiarazioni e si stropicciava gli occhi incredula. Gli amministratori, per parte loro, hanno fatto l’esatto contrario di quello che andava predicando.Morgoni santo subito, dunque sono le prime battute sarcastiche che trapelano dalle file dei vincitori. L’UDC: un partito che praticamente non esiste. Che ha qualche sezione sullo stile combattenti e reduci, in qualche piccolo centro, ma che in caso di campagna elettorale diventa una falange armata dovunque vincente. Quelli del PD ne avevano avuto sentore a Porto Recanati e San Severino. Dovevano farne tesoro, invece hanno sbattuto forte il muso contro il muro.Onore ad Ornella Formica che ci ha messo la faccia. Per la seconda volta quello che era il suo partito l’ha tradita. Conti alla mano le avevano garantito una sicura elezione. Una garanzia effimera dentro un partito dove sono volati stracci e secchi di merda. Avevo scritto che era la faccia pulita su cui poter contare, oppure il capro espiatorio da sacrificare. Si è rivelata la seconda opzione. Anche in piena campagna elettorale i Morgoni boys non hanno risparmiato durissimi epiteti a Pettinari. Uno su tutti: osceno. Una vergognosa farsa messa in piedi solo per spacchettare e destabilizzare il PD provinciale, complice tutta la sua segreteria. Anzi parte della segreteria. Perché ad un certo punto la vicesegretaria Castricini (donna vicinissima a Comi) ha mollato tutto non prima di accollarsi, pro quota, le sue responsabilità. E questo le fa onore. Da quel momento in poi la guida del partito è stata presa da personaggi sicuramente non all’altezza della situazione. Il risultato è stato il totale e cieco isolamento. Pure un uomo saggio e prudente come Guerini, il vicesegretario nazionale del PD, aveva consigliato e caldeggiato la prudenza. Lo hanno volutamente escluso dal dibattito tirandolo dentro per i capelli nelle loro becere polemiche. Il Partito Democratico è un partito penoso ha affermato il Mario Morgoni. Sottoscriviamo in pieno, senatore. Ha perfettamente ragione. Però se lo dice e lo scrive lei che dal PD riceve mensilmente un diecimila euro al mese, perché pensava che gli altri avrebbero dovuto votare la sua candidata? Ce lo dirà tra qualche giorno con tutta calma…Dentro le urne si nasconde un palese e pesante tradimento. La scheda rossa, quella di Macerata e Civitanova è a favore di Pettinari, quando le maggioranze consiliari erano favorevoli alla Formica. Brutto, bruttissimo segno che riaprirà cicatrici e produrrà nuove ferite. La prossima battaglia sarà sulle radici di provenienza. Sì perché lo stop alla Formica è uno stop duro, forte e chiaro agli ex DC. A quelli che provenivano dalla Margherita e che hanno fatto il pieno di incarichi e ruoli di primissimo piano, lasciando gli ex DS a bocca asciutta. E che da dietro tramavano, assieme ai Morgoni boys, per far fuori i vari Pettinari, Carancini e Fiordomo e divenire gli unici interlocutori dei moderati.Stavolta gli è andata male. Hanno sbagliato gli alleati interni e dopo le vacche grasse dovranno mettersi a dieta.All’architetto Montalboddi che tanto si divertiva leggendo le mie analisi su Picchio News, mi permetto, molto sommessamente, di dare un consiglio: la prossima volta (anche se mi auguro che il PD provinciale presto la cacci e che poi si guardino bene dal metterla di nuovo in segreteria) mi prenda sul serio.A Tonino auguri di buon lavoro e i miei complimenti. Se li merita perché non ha mai fatto polemiche e tra tanti esagitati si è rivelato l'unico signore.
Nella seduta del 25 agosto, il Consiglio dei ministri non si è occupato solo dell’emergenza terremoto. Approfittando del clamore mediatico dovuto appunto dagli eventi sismici, su proposta dei Ministri per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia e dello sviluppo economico Carlo Calenda, il governo ha approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo recante attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n.124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.Nello specifico – come si legge nel comunicato stampa del Governo - il provvedimento prevede un piano di razionalizzazione, in un’ottica di efficientamento, di efficacia e di riforma della governance delle Camere di commercio.Più nel dettaglio, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il numero complessivo delle Camere si ridurrà dalle attuali 105 a non più di 60 nel rispetto dei seguenti vincoli direttivi: almeno una Camera di commercio per Regione; accorpamento delle Camere di commercio con meno di 75mila imprese iscritte.Al fine di alleggerire i costi di funzionamento delle Camere, il decreto prevede 4 ulteriori azioni che riguardano: la riduzione del diritto annuale a carico delle imprese del 50%; la riduzione del 30% del numero dei consiglieri; la gratuità per tutti gli incarichi degli organi diversi dai collegi dei revisori; una razionalizzazione complessiva del sistema attraverso l’accorpamento di tutte le aziende speciali che svolgono compiti simili, la limitazione del numero delle Unioni regionali ed una nuova disciplina delle partecipazioni in portafoglio.Il provvedimento introduce quindi maggiore chiarezza sui compiti delle Camere con l’obiettivo di focalizzarne l’attività su attività istituzionali evitando, al contempo, duplicazioni di responsabilità con altri enti pubblici.Viene infine rafforzata la vigilanza del Ministero dello sviluppo economico, che attraverso un comitato indipendente di esperti valuterà le performance delle Camere di commercio.Nell’ambito di questo piano complessivo di razionalizzazione organizzativa ricade anche la rideterminazione delle dotazioni organiche di personale dipendente delle Camere di commercio con possibilità di realizzare processi di mobilità tra le medesime Camere e definizione dei criteri di ricollocazione presso altre amministrazioni pubbliche.Si tratta di un provvedimento che cambierà verosimilmente la geografia delle Camere di Commercio e che inevitabilmente coinvolgerà pure quella di Macerata.
Solita sfilza di patenti ritirate dalla polizia stradale, nei consueti controlli del sabato sera lungo le strade della costa. Stavolta sono state undici le patenti ritirate ad automobilisti che si sono messi al volante dopo aver alzato troppo il gomito. Fortunatamente, non sono stati registrati incidenti di particolare rilevanza.
A seguito dell'emergenza terremoto, per le regioni Marche, Umbria e Lazio, l'Alzheimer Uniti Italia mette a disposizione il numero di telefono 0733 1870545 (a cui sono collegate automaticamente diverse altre linee) per i familiari o gli operatori delle case di riposo che avessero necessità di supporto o consiglio.
Sono state 49 le scosse di terremoto di magnitudo pari o superiore a 2 che si sono susseguite dalla mezzanotte di oggi alle 10 di questa mattina.Tre quelle avvertite distintamente anche in provincia di Macerata: una alle 7.16 di magnitudo 3.1, alle 8.13 di magnitudo 2.9 e alle 8.37 di magnitudo 3.4. Dopo il terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto alle ore 03:36 italiane del 24 agosto, la Rete Sismica Nazionale dell’INGV ha localizzato complessivamente 1820 eventi: 115 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 11 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0 (quello di magnitudo 5.4 (Mw 5.3) avvenuto il 24 agosto con alle ore 04:33 italiane nella zona di Norcia. Dalle 18.00 di ieri (ora dell’ultimo aggiornamento) gli eventi di magnitudo maggiore di 3.0 sono stati 4; il più forte è quello delle ore 23:31 italiane di magnitudo ML 3.4 a 5 km da Amatrice.