Perdersi nei vicoli di Recanati e scoprire, via dopo via, i luoghi che hanno ispirato Giacomo Leopardi per le sue composizioni più emozionanti. Immersa nella suggestiva campagna marchigiana, Recanati è la tipica ‘città balcone’, da cui godere incantevoli panorami fino all’Adriatico. Qui nacquero Giacomo Leopardi, uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, e Beniamino Gigli, cantante lirico noto in tutto il mondo e nel museo civico sono custodite alcune opere dell’artista Lorenzo Lotto.
In occasione dei duecento anni della stesura de L’Infinito di Leopardi, oltre alle mostre a Villa Colloredo Mels fino al 3 novembre “La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza da Volpedo” a cura di Emanuela Angiuli e “Interminati spazi e sovrumani silenzi. Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto” a cura di Marcello Smarrelli, sono stati ideati dei “Leopardi tour” tematici.
Il primo è “Giacomo Leopardi e il favoloso ‘800 a Recanati”, alla scoperta di vie e scorci più belli della città attraverso gli occhi del poeta recanatese per immergersi nei luoghi che rese immortali nelle sue opere ( tutti i martedì fino al 13 settembre alle 18.30).
Un’altra visita, ma in notturna, è “Dall’infinito all’infinito” (tutti i venerdì da luglio al 13 settembre alle ore 21) delle mostre a Villa Colloredo Mels per poi concludere il tour al Colle dell’Infinito per ammirare meravigliosi giochi di luce.
Inoltre, sarà possibile partecipare a “Infinito experience”, un tour esperienziale accompagnati da Giacomo Leopardi, interpretato da un attore, in una passeggiata a Recanati (fino al 13 settembre dal lunedì al venerdì, ore 12 e 17). Gli appassionati di arte, invece, non potranno lasciarsi sfuggire l’occasione di conoscere il genio di Lorenzo Lotto partecipando alla visita “Una notte con Lorenzo Lotto” nel museo civico di Villa Colloredo Mels dove sono custoditi alcune delle sue opere più straordinarie (fino al 13 settembre tutti i venerdì alle 21).
Due le novità di quest’anno. “Mistery tower. Racconti gotici e del terrore alla Torre del Borgo”, propone la visita alla Torre del Borgo, luogo magico e sinistro, dove due fantasmi porteranno con sé racconti e leggende misteriose (tutti i venerdì fino al 13 settembre alle 22 e alle 23). Sono invece dedicati agli amanti delle attività all’aria aperta i “Recanati EBIKE rent&tour” che offrono la possibilità a turisti, residenti e strutture ricettive di noleggiare bici a pedalata assistita e di acquistare escursioni guidate alla scoperta di Recanati e della Riviera del Conero.
Infine, per i gli appassionati di film, una grande novità: “Cinema in Villa”. Film d’autore nella sala del Granaio di Villa Colloredo Mels tutti i venerdì fino al 13 settembre in collaborazione con il Circolo del cinema di Recanati. Inizio spettacolo ore 21.30.
Premiata lo scorso settembre come “band internazionale dell’anno” al Prog Music Award di Londra e particolarmente amata a Macerata, la PFM ha accolto entusiasticamente l’invito di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi e arriverà il 31 luglio nel pieno del nuovo “TVB – The Very Best TOUR” e subito dopo l’esibizione all’Arena di Verona con Cristiano De André dedicata al repertorio del padre.
La PFM sarà ospite del concerto dei 100Cellos di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi sul palco dello Sferisterio il prossimo 31 luglio (ore 21.00) a Macerata.
PFM Premiata Forneria Marconi è un gruppo musicale con uno stile distintivo che combina la potenza espressiva della musica rock, progressive e classica. Nata discograficamente nel 1971, la band ha guadagnato rapidamente un posto di rilievo sulla scena internazionale, entrando nel 1973 nella classifica di Billboard (per “Photos Of Ghosts”) e vincendo un disco d’oro in Giappone. Nel 2011 PFM debutta col progetto “PFM in classic” dove si cimenta con mostri sacri della musica classica come Mozart, Prokofiev, Verdi, Korzakov.
A questo progetto fanno seguito un tour in Giappone, un tour teatrale in Italia con l’uscita di un doppio cd. Nel 2017 PFM è stata premiata con la posizione n. 50 nella "Royal Rock Hall of Fame" di 100 artisti più importanti del mondo. A febbraio 2019 la band è stata invitata, per la terza volta, a salire a bordo della “CRUISE TO THE EDGE” (CTTE) come unico artista italiano che ha partecipato all’evento insieme alle più grandi prog band del mondo, capitanate degli YES.
Fervono nel mentre i preparativi per la reunion dei 100Cellos a Macerata: dal 29 al 31 luglio la città sarà invasa da tantissimi musicisti provenienti da tutto il mondo, i quali – attraverso momenti anche di esibizioni estemporanee per le vie del centro – si prepareranno per il concerto allo Sferisterio del 31 luglio sera. Ci saranno anche due concerti di anteprima, il 29 alla Terrazza dei Salesiani e il 30 alla Terrazza dei Popoli con I percussionisti del GUS (ingresso gratuito).
La partecipazione al gruppo degli esecutori è libera: basta essere un violoncellista, principiante o professionista, appassionato talentuoso più o meno giovane, e compilare il modulo presente sul sito 100cellos.it/register. L’ensemble è quindi diventato una realtà internazionale, fluida, palpitante, trasversale, le cui parole chiave sono creatività, energia, qualità, tradizione e partecipazione.
Il progetto dei 100Cellos, pensato per promuovere la cultura musicale come bene comune, non coinvolge però soltanto il pubblico dello Sferisterio ma realmente tutta Macerata: c’è un appello ai cittadini affinché ospitino in casa uno o più violoncellisti così da condividere tutti insieme questa nuova esperienza di comunità nel segno della musica. Offrendo un alloggio a uno dei partecipanti, per 3 notti, dal 29 al 31 luglio, si potrà assistere gratuitamente al concerto allo Sferisterio. Per aderire a questa iniziativa è necessario contattare l’Associazione Amici dello Sferisterio all’indirizzo email amicidellosferisterio@gmail.com
I biglietti per il concerto del 31 luglio hanno un costo da 20 a 30 euro.
Torna anche quest’anno la rassegna di teatro dialettale Dialetto per Dialetto, organizzata dal Centro Commerciale Val di Chienti di Piediripa. Tutti i venerdì di luglio saranno di scena le migliori compagnie amatoriali del territorio che proporranno i loro ultimi lavori. Le commedie saranno rappresentate nell’anfiteatro esterno del centro commerciale ed avranno inizio alle ore 21.15. L'ingresso è gratuito.
Venerdì 5 luglio, alle 17.15, verrà inaugurato il Centro sportivo e ricreativo di San Lorenzo al Lago, struttura che già da qualche mese ospita temporaneamente la scuola primaria Fratelli Ferri ma che solo pochi giorni fa è stata ultimata anche nella sua parte esterna.
Il Centro è stato realizzato con il contributo di grandi e piccoli donatori privati, con un fi-nanziamento della Protezione Civile della Regione Marche proveniente dagli SMS solidali e con fondi del Comune. Un impulso fondamentale alla realizzazione della struttura - che si è rivelata importantissima per affrontare i ritardi dovuti ai problemi nella realizzazione della nuova scuola - è arrivato dalla cospicua donazione che i fratelli Paniccia, proprietari della ICA di Civitanova Marche, hanno fatto al Comune. “Non siamo rimasti fermi di fronte ai terribili sismi che hanno scosso il Centro Italia e il nostro entroterra - ha dichiarato il pre - sidente della ICA Sandro Paniccia -. Abbiamo così deciso, con tutti i fratelli, di fare questa donazione al Comune di Fiastra come segno concreto di speranza, di rigenerazione e di rilancio per un territorio così bello e così importante, anche dal punto di vista turistico. Siamo felici di aver potuto dare il nostro contributo per ricreare il senso di comunità e di relazione attraverso un luogo di ritrovo.”
Il governatore Regionale Luca Ceriscioli ha assicurato la sua presenza al neo sindaco Sauro Scaficchia e l’inaugurazione sarà il momento conclusivo di un pomeriggio di eventi che l’amministrazione comunale organizzerà con gli operatori turistici del territorio.
F.I.A.S.T.R.A., divenuto acronimo di Fare Insieme Attività Sul Territorio Ritornando Agibili, è il nome dell’evento che raccoglie iniziative promozionali di tanti operatori turistici. Un bel pomeriggio che inizierà alle 14.45 con la degustazione di un gelato particolare, frutto della passione e dell’amore per la tradizione di artigiani e allevatori locali: Annette sui monti, ge-lato di latte di pecora Sopravvissana.
Sarà poi la volta della presentazione di un bellissimo progetto integrato di noleggio e ser-vizi e-bike che ha messo insieme operatori dei comuni di Fiastra, Ussita, Visso e Sarnano. L’ultimo evento, cui seguirà l’inaugurazione del Centro sportivo e ricreativo, sarà l’appun - tamento con Silvia Bonomi, allevatrice di pecora Sopravvissana, una preziosa selezione ovina autoctona, che alle 16.00, nei pascoli di altura di Macereto, racconterà la sua storia.
È tornata l’estate e tra le belle cose che porta con sé c’è la nuova edizione di Quartieri da Favola a Civitanova Marche, la rassegna di teatro del lunedì sera, rivolto ai ragazzi e alle famiglie, che gira nei vari quartieri della Città di Civitanova Marche. Un cartellone fortemente voluto dall’Assessore alla Cultura Maika Gabellieri, realizzato da Marco Renzi, composto da cinque appuntamenti che toccheranno il quartiere Risorgimento, IV Marine, Civitanova Alta, Santa Maria Apparente per concludersi il 5 agosto in Piazza XX Settembre. Bambini, ragazzi e famiglie, siamo certi, sapranno creare anche quest’anno una cornice di affetto e di meraviglia attorno allo spettacolo che solo a Civitanova Marche è possibile vedere. Saranno serate di teatro e di socialità, all’insegna dello stare insieme, del divertimento e della crescita, piene di entusiasmo e voglia di vivere avventure straordinarie.
Incontreremo I TRE PORCELLINI lunedì 8 luglio al Quartiere Risorgimento, HANSEL E GRETEL il 15 luglio alle IV Marine (spettacolo rinviato a data da destinarsi causa maltempo, ndr), CAPPUCCETTO ROSSO il 22 luglio a Civitanova Alta, LA CIAMBELLA ADDORMENTATA NEL FORNO il 29 luglio a Santa Maria Apparente e infine ALICE e il suo PAESE DELLE MERAVIGLIE il 5 agosto in piazza XX Settembre.
Tutti gli appuntamenti saranno ad ingresso libero ed avranno inizio alle ore 21,30. Sarà dunque la celeberrima favola dei Tre Porcellini ad aprire la stagione 2019, presentata dalla compagnia “I Guardiani dell’Oca” di Chieti, formazione con oltre trent’anni di attività alle spalle, una formazione storica del teatro ragazzi italiano che ha al centro della propria poetica teatrale la capacità di utilizzare insieme pupazzi ed attori, trovando in questo mix un segno distintivo unico e riconoscibile. In allegato scheda e foto dello spettacolo.
Quartieri da Favola è parte di un progetto in rete che si chiama Marameo-festival interregionale e internazionale del tetro per ragazzi, festival giunto alla sua terza edizione che vede insieme quattro Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Puglia) e nelle Marche ben sei Comuni (Civitanova Marche, Montegranaro, Montegiorgio, Fermo, Porto San Giorgio, Grottammare) e che costituisce la più grande manifestazione di teatro per l’infanzia e la gioventù del Centro Italia.
Sabato 6 luglio invece, presso il padiglione dedicato al mondo dello Yoga, dell’Ayurveda, dell’Arte e della Psicologia, si terrà l'evento organizzato dal maestro Stefano Sattwa Pagnanelli e collaboratori, con il patrocinio del Comune della città rivierasca. La struttura rimarrà fino al 14 luglio sul lungomare sud (largo Melvin Jones). L’inaugurazione si svolgerà alle ore 17,30, mentre alle ore 18.00 si svolgerà un concerto “In viaggio con la musica indiana” con Patrizio Deva Rashnu Gaperini. Domenica 7, alle 9:30, risveglio Yoga, al ritmo del sole, mentre alle ore 11.00 Biblio-express presenta: Un libro in spiaggia e alle ore 18.00, lo Yoga della sera, al ritmo della luna. È richiesta l’iscrizione (telefono 335.6438692) che consente la partecipazione a tutti i corsi per l’intera settimana. Ogni partecipante deve essere munito di tappetino e telo da mare.
Martedì 9 luglio prende il via invece, dal quartiere Risorgimento (piazza San Giuseppe), la dodicesima edizione del teatro ‘mpertinende, con le compagnie locali che gireranno nei quartieri per rallegrare le serate estive di cittadini e turisti. La prima rappresentazione nel cartellone 2019, nell’ambito della dodicesima edizione della rassegna ideata da Luigi Ciucci e realizzata dall’Assessorato al Turismo e Cultura, vedrà al debutto: “Occhju… a Juà”, commedia dialettale in due atti di Paola Chiavari Pignataro. La commedia è presentata dalla compagnia “Don Valerio Fermanelli” di Camporota di Treia, per la regia di Quinto Romagnoli. Successiva serata martedì 16 luglio con la Compagnia Teatrale “In...stabile” di Santa Maria Apparente, con “Moje e buoi dei paesi tuoi”, al quartiere Fontespina. L'ingresso alle rappresentazioni teatrali è gratuito.
Nel paradossale rapporto tra futuro e passato, che offre nel contemporaneo immagini già viste e fenomeni già sentiti, Popsophia inizia la sua riflessione pesarese su “E' già ieri”. Il tema sarà sviscerato in questa tre giorni da domani, giovedì 4 luglio, a sabato 6 luglio 2019.
Domani, giovedì 4 luglio, inizieremo a ragionare alle 18, al cortile di Palazzo Mosca, dopo i saluti d'apertura e con una doppia lectio pop. Alle 18.30 ci avviamo con Umberto Curi a scoprire “Il circolo del tempo”. Il filosofo parte dal mondo antico e ci mostrerà le più alte accezioni dell'etimologia del tempo. Un concetto che ha condizionato tutta la visione classica della vita e nella sua simbologia ha segnato molteplici apici. Come nella mitologia greca e nelle figure di Kronos, Aion o Kairos. Fino al disegno vorticoso di quel serpente che si morde la coda, in un eterno movimento che si ripresenta nella sua ciclicità.
A seguire Nicla Vassallo interviene sul ritorno dell'ignoranza, fantasma che si profila con insistenza sul mondo contemporaneo. Per conoscere il futuro e il passato, suggerisce la filosofa, è necessario partire della conoscenza in se stessi. Ma ci sono diverse forme di conoscenza e di ignoranza, fino alla possibilità di un deleterio “ritorno del sempre uguale” basato sulla fallacia logica di considerare la tradizione come “sempre buona”. Di questo Nicla Vassallo ha anche parlato nel suo ultimo libro “Non annegare”, che ci spiega il duello sconfinato tra chi aspira a conoscere e chi vuole ritornare in uno stato di ignoranza, tra progresso e regresso.
Al termine delle lectio condivideremo un calice di vino con la Cantina Colonnara e Pisaurum.
Continuiamo al cortile di Palazzo Mosca. Alle 21.30, per POPism, c'è il caporedattore del TGR RaiMaurizio Blasi, che ci prepara ad un viaggio nella nostra regione vista dagli occhi di chi la racconta quotidianamente al pubblico. Un percorso che parte dall'esperienza del giornalismo nel territorio, visitando i luoghi e le storie delle Marche in un passaggio tra ieri e oggi.
Alle 22 Andrea Colamedici e Maura Gancitano partono invece da Black Mirror. La loro conferenza attraverserà l'evoluzione – o meglio l'involuzione – di una delle serie targate Netflix più amate degli ultimi tempi. Che ci prefigura un futuro-passato pieno di inquietudini. Colamedici e Gancitano conducono il progetto Tlon, da loro ideato. Si tratta di una scuola permanente di filosofia e immaginazione, che utilizza con forza i nuovi linguaggi di divulgazione.
Un nuovo grande appuntamento dell’estate fermana. Una tre giorni ricca di musica, buon cibo e incontri in un luogo significativo della città. È il Meetball Festival (il cui nome è la fusione di incontro e di polpette) in programma da domani, 4 luglio, fino al 6, nell’area dell’ex conceria a Molini Girola di Fermo. Ad organizzare la manifestazione l’Associazione Fabbrica delle Polpette, presieduta da Marco Torquati e composta da cinque ragazzi del quartiere Lucia Perticari, Miriana Moretti, Stefania Fagiani e Paolo Capancioni, con la collaborazione dei consiglieri comunali Massimo Tramannoni e Nicola Pascucci che seguono il progetto di riqualificazione della Conceria dal 2016, del consigliere comunale di quartiere Stefano Faggio e degli assessore Francesco Trasatti e Mauro Torresi. Coinvolti naturalmente la contrada Molini Girola e le associazioni di quartiere che tramite molti giovani parteciperanno fattivamente alla riuscita dell’evento.
Si passerà dal rap del giorno di apertura (ad ingresso libero) di Beba a e Velocy raptus, alla musica elettronica di Ingrid e Fabrizio Rat con il suo pianoforte a coda del venerdì, fino al grande party anni '90 di sabato 6.
Non mancheranno street food a base di polpette, piatto povero che serviva per riciclare gli avanzi di frigo, che oggi è stato nobilitato grazie alle tante ricette che si sono diffuse e agli svariati ingredienti con cui si possono preparare. Dalle ore 20 in poi, insieme alla Contrada Molini Girola, a Lo Scarrozzino e altri partner, verranno proposte polpette per ogni gusto, dall’aperitivo al dolce.
Il 6 luglio alle ore 18.30 ricetta di polpette con lo chef stellato Enrico Mazzaroni del Ristorante Il Tiglio che, ospite per la terza volta consecutiva, proporrà uno showcooking, all’insegna della buona cucina, del buon cibo e del divertimento.
Ma l’idea di fondo degli organizzatori è quella, attraverso questo festival, di porre l’attenzione sul sito dell’ex conceria e di riqualificarla con un evento “pop”, per tutti, come accade fin dal primo anno con street food di polpette e un festival musicale per tutti i generi, fino alla visita guidata gratuita del 6 luglio delle ore 19.30 che verrà condotta per far conoscere alle giovani generazioni e non solo ciò che è successo ed ha rappresentato quel sito, anche grazie al contributo di Giuseppe Millozzi vice Presidente della Casa della Memoria di Servigliano, di Ina Mc Carthy, Gianluca Valeriani e della dott.ssa Simona Corvaro.
Un evento che si svolge in un luogo simbolo per la città ed il territorio che dà il nome al quartiere stesso: dopo essere stato un linificio e prima di diventare una conceria di pelli al servizio del distretto calzaturiero della zona, è stato il PG70, un campo di prigionia.
Per non dimenticare, per fare memoria ecco una festa in un luogo in cui da sempre c’è l’impegno per valorizzarlo e perpetuarne il ricordo anche da parte della proprietà Adriatica spa che si mette a disposizione per la riuscita dell’evento e da parte dall’Amministrazione Comunale che ha condotto fino ad ora progetti come ad esempio OltreConceria che ha seguito l’avvio di diverse attività, il coinvolgimento dell’Università Politecnica delle Marche, dell’Ordine degli architetti, delle scuole con video, visite e realizzazioni artistiche.
Tra due mesi, il pubblico dell’opera tornerà allo Sferisterio per il weekend inaugurale del Macerata Opera Festival: in scena Carmen (venerdì 19 luglio) di Georges Bizet, Macbeth (sabato 20 luglio) e Rigoletto (domenica 21 luglio) di Giuseppe Verdi, i tre titoli scelti dal sovrintendente Luciano Messi, dalla direttrice artistica Barbara Minghetti e dal direttore musicale Francesco Lanzillotta per il 2019 #rossodesiderio, tema del Festival 2019.Quest’anno la platea del debutto sarà ancora più ampia, grazie a una novità: dopo tanti anni le prime di Carmen(19 luglio) e Macbeth (20 luglio) andranno in onda in diretta radiofonica su RAI Radio3.Come è tradizione, l’Associazione Arena Sferisterio adotta annualmente una causa sociale con l’obiettivo di sensibilizzare i propri spettatori verso a un tema o una realtà affine al Festival: per il 2019 il Charity partner è AVIS Associazione Volontari Italiani Sangue, che sensibilizzerà il pubblico non solo alle donazioni economiche ma soprattutto alla donazione di sangue: un progetto con una forte valenza di comunità e assolutamente in linea con il tema del Festival #rossodesiderio. Seguendo il motto “più Sferisterio”, aumentano le serate dentro l’Arena che accoglierà il pubblico come fosse un moderno spazio multifunzione a “platea modulabile”. «A seconda delle diverse esigenze di produzione e fruizione dello spettacolo proposto – sottolinea il sovrintendente Luciano Messi – lo Sferisterio diventerà sempre più protagonista scenografico della serata, con nuove soluzioni ed effetti. Il teatro nella sua interezza accoglierà le tre opere in programma sul palcoscenico più lungo d’Europa (Carmen, Macbeth e Rigoletto), come accadrà per altri spettacoli musicali; una porzione di sala più raccolta sarà destinata invece a manifestazioni che esigono maggior concentrazione espressiva. Le feste in palcoscenico e i nuovi appuntamenti di “palco reverse”, con artisti e pubblico in scena, completano la gamma di metamorfosi di fruizione della sala dello Sferisterio». Insieme alle molteplici attività per i social, viene rinnovata la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Macerata: condividendo le proprie foto del festival con #rossocomeopera, le immagini entreranno a far parte della videoinstallazione realizzata dall'istituzione di alta formazione artistica. Anche per il 2019, Francesco Lanzillotta ha composto il jingle ufficiale del Festival che contiene i motivi più rappresentativi delle tre opere in programma: Carmen, Rigoletto e Macbeth. La partitura sarà donata ai soci all’Associazione Amici dello Sferisterio e ai 100 Mecenati, sostenitori del Macerata Opera Festival. Il jingle invece – registrato dalla Filarmonica Marchigiana con Lanzillotta sul podio – sarà presto disponibile su tutti i canali social del MOF.
Macerata Opera Festival 2019: programma e calendario completo
Le opere«Il filo che unisce le tre opere in cartellone – sottolinea la direttrice artistica Barbara Minghetti – è proprio il desiderio, anche nelle sue accezioni più controverse: rosso-gelosia per Carmen, rosso-potere per Macbeth e rosso-possesso per Rigoletto. Il rosso è un colore doppio: sangue, sesso, rivoluzione, violenza, fuoco, gelosia, potere ma anche vita, energia e amore. E proprio sull’energia si basano i tanti appuntamenti partecipativi, in cui musica, opera, performance incontrano il pubblico. Il Macerata Opera Festival che immaginiamo apre il suo sguardo oltre confine, ospita artisti di rilievo internazionale, ha un ruolo in importanti coproduzioni ma soprattutto vuole accogliere sempre più un pubblico che arriva da lontano, facendo conoscere il territorio attraverso il coinvolgimento della comunità locale. Dopo l’esperienza indimenticabile del Flauto magico 2018, proseguono dunque i progetti partecipativi, comprese le feste in palcoscenico, affinché le luci della scena non si spengano mai e tutti possano vivere la magia dello Sferisterio; e ancora l’invasione dei 100 Cellos e il fascino di un tango clandestino nella Notte dell’Opera, per le strade di Macerata». La 55a edizione del festival maceratese si apre con una nuova produzione del capolavoro di Georges BizetCarmen, che andrà in scena il 19 e 28 luglio e il 3 e 10 agosto: sul podio il direttore musicale Francesco Lanzillotta con la regia affidata a Jacopo Spirei, fra i migliori talenti italiani della generazione dei quarantenni. Protagonisti vocali: Irene Roberts (Carmen), Migran Agadzhanyan (Don José), David Bizic (Escamillo), Valentina Mastrangelo (Micaëla). Spazio poi a due allestimenti di grande successo per altrettanti titoli capitali del catalogo di Giuseppe Verdi:Macbeth con la regia di Emma Dante – spettacolo vincitore dell’Angel Herald Award di Edimburgo nel 2017 –, coprodotto dall’Associazione Arena Sferisterio insieme al Teatro Massimo di Palermo e al Regio di Torino, che vedrà sul podio Francesco Ivan Ciampa (20 e 26 luglio; 4 agosto); quindi un riallestimento dell’acclamatoRigoletto andato in scena a Macerata nel 2015 con la regia di Federico Grazzini e la direzione di Giampaolo Bisanti (21 e 27 luglio, 2 e 9 agosto). Interpreti vocali di Macbeth – che ha le scene di Carmine Maringola, i costumi di Vanessa Sannino e le luci di Cristian Zucaro – saranno Roberto Frontali (Macbeth), Saioa Hernandez (Lady Macbeth), Giovanni Sala (Macduff) e Alex Esposito (Banco). Per Rigoletto invece, con le scene di Andrea Belli, i costumi di Valeria Donata Bettella e le luci di Alessandro Verazzi, ci saranno Amartuvshin Enkhbat (Rigoletto), Claudia Pavone (Gilda), Enea Scala (Il duca di Mantova), Simon Orfila (Sparafucile) e Martina Belli (Maddalena). «Nel nostro progetto – afferma il direttore musicale Francesco Lanzillotta – c’è l’idea che alcuni artisti vengano allo Sferisterio per più anni consecutivi, legando così la loro carriera all’arena maceratese: ecco perché le voci più interessanti del 2018 torneranno nel 2019; è il caso del tenore Giovanni Sala e del soprano Valentina Mastrangelo – già protagonisti nel 2018 del Flauto Magico – che, nell’estate 2019 saranno impegnati come Macduff in Macbeth e Micaëla in Carmen. Quindi ci sarà il debutto di Alex Esposito come Banco nel Macbeth(altro ritorno dopo il successo in Elisir nel 2018). Vogliamo poi presentare al pubblico alcuni interpreti già famosi all’estero o comunque in ascesa sui nostri palcoscenici come il mezzosoprano statunitense Irene Roberts nel ruolo di Carmen, il soprano Saioa Hernandez che, dopo l’Attila inaugurale alla Scala, debutterà come Lady Macbeth, e il tenore Enea Scala come Duca di Mantova nel Rigoletto, o ancora Migran Agadzhanyan (Don José) e Amartuvshin Enkhbat (Rigoletto)». Per tutte le opere, l’Orchestra sarà sempre la Filarmonica Marchigiana insieme alla Banda “Salvadei”, al Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto per il festival da Martino Faggiani e da Massimo Fiocchi Malaspina (altro maestro del Coro) e ai Pueri Cantores “Zamberletti” diretti da Gian Luca Paolucci. RAI Radio3L’attenzione e la curiosità rivolta agli avvenimenti che animano la vita culturale e artistica fanno di Radio3 un punto di riferimento per chiunque ami seguire i principali eventi musicali non solo nel nostro Paese ma nel mondo interoDopo un periodo di assenza, il Macerata Opera Festival torna su Radio3: Carmen e Macbeth, le prime due opere, saranno trasmesse in diretta nella programmazione che Radio3 dedica alla musica dal vivo.La platea radiofonica inoltre allargherà i propri confini grazie alla diffusione in diretta e in differita che Euroradio proporrà a un più vasto pubblico internazionale. Grazie alla collaborazione con il Macerata Opera Festival, Radio3 rafforza la sua vocazione musicale e rinnova il suo legame di fiducia con un pubblico sempre più numeroso e sensibile alle proposte di qualità. InclusivOpera / Feste sul palcoscenicoAi tre titoli operistici sono legate due attività che esprimono chiaramente lo spirito del Macerata Opera festival, radicato nel rapporto col territorio, basato sull’apertura, la condivisione e il coinvolgimento di un pubblico sempre più ampio e diverso per provenienza, storia e formazione. InclusivOperaIl 28 luglio e poi ancora nel weekend 2-3-4 agosto sono i giorni di InclusivOpera in cui lo Sferisterio organizza, grazie a un gruppo di esperti da oltre dieci anni e in collaborazione con l’Università di Macerata, il Museo Omero di Ancona e la University of Pittsburgh (Pennsylvania), una serie di attività per rendere l’opera accessibile a non vedenti e non udenti che arrivano per questo motivo al festival da tutta Italia e ai quali viene proposto – caso originario e divenuto esempio per altri teatri – un programma di descrizioni LIS e di percorsi tattili alla scoperta del dietro le quinte, della sartoria, degli strumenti musicali; novità 2019 un percorso per non udenti innovativo, alla scoperta dei suoni e dei rumori legati alla preparazione di uno spettacolo.Nelle quattro recite d’opera saranno come sempre predisposte le audio-guide per aiutare i non vedenti nella fruizione della parte scenica da una sezione riservata della platea dello Sferisterio. Feste sul palcoscenicoDopo la felice esperienza 2018, in tre repliche delle opere l’ultimo applauso non coinciderà con la chiusura del teatro, ma ci sarà la possibilità (solo per 200 persone) di trascorrere ancora qualche ora allo Sferisterio non in platea ma sul palcoscenico, grazie all’organizzazione di tre singolarissime “feste a tema” alle quali è possibile partecipare con un biglietto aggiuntivo (10 euro):
il 26 luglio Macbeth. Festa con le streghe spazio alle danze e ai travestimenti ispirati al mondo delle streghe con un dj-set verdiano e tenebroso, in collaborazione con FAT FAT FAT Festival;
il 2 agosto Rigoletto. Festa del circo piccole acrobazie in cui cimentarsi e numeri circensi sul palcoscenico dello Sferisterio, in collaborazione con El Grito;
il 10 agosto Carmen. Festa del tango lo Sferisterio si trasforma in una milonga per ballare il tango sino a notte inoltrata e degustare i vini marchigiani proposti da IMT-Istituto Marchigiano di Tutela Vini.
Palco reverseUn nuovo format, “palco reverse”, per spettacoli che necessitano una platea più raccolta e una maggiore vicinanza fra artisti e pubblico, insieme in scena e con lo Sferisterio a fare da scenografia.Il 25 luglio l’attore e regista Sergio Rubini e il chitarrista Giampaolo Bandini saranno i protagonisti di Macbeth Solo, tratto da Shakespeare, con le musiche originali di Nicola Jappelli (chitarrista e compositore milanese) da John Dowland (sommo esponente del repertorio elisabettiano). Rubini ha costruito un monologo sui passi per lui più significativi del testo shakespeariano in cui sono riuniti tutti i personaggi che diventano proiezioni del protagonista, sue voci interiori, suoi doppi, interpretazioni dei loro stati d’animo: la paura e la bramosia, il terrore, la gioia e la follia.Quindi l’8 agosto per il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio, compagine multiculturale nata nel 2002 nel rione Esquilino a Roma per creare un’occasione di riscatto per molti artisti stranieri a Roma, vittime di emarginazione sociale e culturale. L’Orchestra di Piazza Vittorio suona spesso l’opera “a modo suo” e, per Macerata, impagina un programma con brani tratti da Il flauto magico e Don Giovanni di Mozart, Carmen di Bizet, ma anche nuovi arrangiamenti da Giuseppe Verdi e Kurt Weill. Danza e Concerti allo SferisterioIl 23 luglio lo Sferisterio tornerà indietro nel tempo per ospitare un particolare “evento sportivo” con Play, spettacolo simbolo dei Kataklò, la più celebre compagnia italiana di teatro acrobatico, che omaggerà Macerata inserendo nella performance un nuovo numero dedicato proprio alla palla al bracciale. Il progetto di Play ha origine nel 1995 per celebrare i cento anni della «Gazzetta dello Sport»: da allora nello stesso lavoro, presentato in tutto il mondo, si sono alternate cinque generazioni di performer; gli attuali sei provengono tutti dal percorso formativo di Accademia Kataklò Giulia Staccioli, la prima accademia di formazione e avviamento professionale dedicata a performer di Athletic Dance Theatre, nata a Milano nel 2010 per volontà dell’ex ginnasta olimpionica, fondatrice del gruppo. Play è composto da una serie di “cartoline” di sport che accompagnano lo spettatore in luoghi ed epoche lontani: dal senso di spensierata libertà di una gara in bicicletta nelle campagne del dopoguerra, a una delle prime stelle internazionali del tennis femminile, fino ad indagare il significato della circolarità della vita, della ricerca perpetua di ogni essere umano attraverso il ritmo incalzante di una corsa. E poi ancora una pallavolo magica e ipnotica, un rugby che si apre con una haka Maori, un podio che conferma la fatica della costruzione della vittoria sul quale si muovono corpi dalla mitologica classica bellezza. Fa tappa allo Sferisterio anche il nuovo tour della cantautrice canadese Loreena McKennitt, che presenta un nuovo album dal titolo Lost Souls (Quinlan Road, 2018). A circa dieci anni dalla pubblicazione del suo ultimo album di inediti, la cantautrice ritorna con un grande tour europeo presentando le sue nuove canzoni, ispirate come di consueto alle sonorità celtiche a cui aggiunge un tocco internazionale, con un risultato sorprendente e apprezzato in tutto il mondo. Accanto a lei Brian Hughes (chitarra, oud e bouzouki celtico), Caroline Lavelle (violoncello), Hugh Marsh (violino), Dudley Philips (contrabasso) e Robert Brian (batteria). Il concerto è realizzato in collaborazione con Best Eventi. Per la prima volta allo Sferisterio, il 7 agosto arriva il pianista e compositore urbinate Raphael Gualazzi, con alle spalle i primi dieci anni di carriera in costante ascesa: dalla canzone Follie d’amore presentata al Festival di Sanremo del 2011, vincitrice della categoria Giovani e contenuta nell’album Reality and Fantasy, ai tour internazionali ricchi di date sold-out. Gualazzi ha saputo mantenere negli anni uno stile originale e personale, riscuotendo il plauso incondizionato del pubblico e gli elogi dalla critica in centinaia di concerti in giro per il mondo. Protagonista della data di chiusura del festival è l’artista marchigiano Neri Marcorè, che l’11 agosto omaggia Fabrizio De André, nel ventennale della sua scomparsa, con lo spettacolo “Come una specie di sorriso” – celebre verso del brano Il pescatore – vestendo i panni meno abituali del cantante e del chitarrista per un viaggio fra i successi del cantautore genovese. Compagni di viaggio di Neri Marcorè saranno lo Gnuquartet, le voci di Flavia barba etto e Angelica Dettori con l’Orchestra dell’Accademia Reatina Teatro Musica (ARTeM) diretta da Carlo Moreno Volpini, alla chitarra Domenico Mariorenzi e alle percussioni Simone Talone; arrangiamenti e orchestrazione di Stefano Cabrera. Giovanni Sollima è uno dei più interessanti e versatili compositori e violoncellisti del nostro tempo: sarà anche lui allo Sferisterio il 31 luglio insieme a Enrico Melozzi, violoncellista, compositore, direttore d’orchestra (impegnato anche a Sanremo 2019 con la sua orchestrazione e conduzione di “Rolls Royce” di Achille Lauro) con il quale ha fondato il progetto dei 100Cellos: un gruppo amplissimo di violoncellisti volontari che si riuniscono per occasioni specifiche e che, dall’esperienza romana del Teatro Valle occupato nel 2012, si sono esibiti in molte città non solo italiane. Con Sollima, Melozzi e i 100Cellos, il 31 luglio allo Sferisterio ci sarà anche l’attesissima presenza sul palco di Mahmood, il vincitore del Festival di Sanremo 2019 che, con la sua ventata di originalità, ha saputo conquistare un pubblico trasversale. La reunion dei 100Cellos a Macerata è in programma dal 29 al 31 luglio: la città sarà invasa da tantissimi musicisti provenienti da tutto il mondo, i quali – attraverso momenti anche di esibizioni estemporanee per le vie del centro – si prepareranno per il concerto allo Sferisterio del 31 luglio sera. Il progetto dei 100Cellos, pensato per promuovere la cultura musicale come bene comune, non coinvolge però soltanto il pubblico dello Sferisterio ma tutta Macerata: c’è infatti un appello ai cittadini affinché ospitino in casa uno o più violoncellisti, così da condividere questa nuova esperienza di comunità. Saranno gli Amici dello Sferisterio a coordinare l’ospitalità in città dei 100Cellos: per aderire o per informazioni si può scrivere a amicidellosferisterio@gmail.com. Teatro musicale contemporaneo: Can you HearT me? Can you HearT me? è il titolo dello spettacolo vincitore della seconda edizione del concorso rivolto agli under 35 Macerata Opera 4.0, basato sul progetto Giriamo in tondo nella notte e veniamo consumati dal fuoco di Maddalena Massafra in team con Lorenzo Ponte, Clio Saccà, Marco Sinopoli, Eleonora Paris, che ha vinto sugli oltre trenta inviati. In prima assoluta, andrà in scena al Teatro Lauro Rossi sabato 20 luglio, martedì 30 luglio e martedì 6 agosto con una anteprima giovedì 18 luglio. Si tratta di una coproduzione dell’Associazione Arena Sferisterio con RomaEuropa Festival, in collaborazione con Opera Europa e la Rassegna di Nuova Musica. Notte dell’Opera 2019Guardare l’opera da un altro punto di vista, condividere la passione per essa, festeggiare insieme nel segno del più noto genere d’arte italiana, sono tra gli obiettivi che animano la Notte dell’Opera (giovedì 1 agosto), organizzata dal Comune di Macerata in collaborazione con l’Associazione Arena Sferisterio e Confcommercio Marche Centrali, come main sponsor, serata attesissima del festival in cui tutta la città di Macerata e l’intero territorio si impegnano ad animare il Centro storico, Corso Cavour e Corso Cairoli declinando il tema del festival e le opere in scena allo Sferisterio. In programma anche otto spettacoli vincitori di un bando realizzato con il sostegno di Banco Marchigiano Credito Cooperativo.E ancora “Cittadini del mondo vol. 2 – Passione e Tango”, un laboratorio che nasce sull’esperienza partecipativa del Flauto magico con la regia di Graham Vick del 2018: gli iscritti saranno guidati nella creazione di un momento di aggregazione e coinvolgimento nel segno della danza che farà parte del programma della Notte dell’Opera. Opera CampusNovità del 2019 è Opera Campus, iniziativa che prenderà il via il 26 giugno e che per due settimane coinvolgerà tutti gli artisti scritturati dal Macerata Opera Festival come cover dei cantanti che compongono i cast delle tre opere in cartellone. Non una vera e propria masterclass di canto ma un’esperienza metodologica di approfondimento interpretativo dei ruoli che ogni partecipante potrebbe ricoprire in caso di indisposizione imprevista degli artisti in locandina. Responsabili di Opera Campus sono il baritono Bruno Taddia e il pianista Simone Savina; la supervisione è affidata al direttore musicale del Macerata Opera Festival Francesco Lanzillotta e al segretario artistico Gianfranco Stortoni. Opera Campus ha il sostegno del progetto Sferisterio Experience finanziato dalla Regione Marche FESR 2014-2020 ASSE 3 - OS8 - AZIONE 8.1 – “Sostegno all’innovazione e aggregazione in filiere delle pmi culturali e creative, della manifattura e del turismo ai fini del miglioramento della competitività in ambito internazionale e dell'occupazione”. Bambini e ragazziNon può mancare durante il festival una sezione Education per i più giovani, momento conclusivo di varie iniziative che hanno coinvolto nei mesi scorsi tutti gli ordini scolastici. Accanto alle attesissime Anteprime delle tre opere allo Sferisterio (16, 17 e 18 luglio), che annualmente richiamano migliaia di under30, l’1, 2 e 3 agosto, durante la Notte dell’Opera, nei comuni del cratere del terremoto e al Centro Commerciale “Cuore adriatico” di Civitanova, sarà messo in scena Carmensita, spettacolo di teatro musicale per bambini dai 3 ai 6 anni. In scena, ad interagire con la platea di bambini un attore, una cantante, dei bizzarri burattini e un pianoforte, per uno spettacolo con la regia di Luana Gramegna e le scene e i costumi di Francesco Givone, liberamente tratto dallaCarmen di Bizet. I bambini della scuola primaria (6-11 anni) saranno invece coinvolti in una nuova attività laboratoriale fra letteratura, narrazione e musica, nei martedì del festival (23 e 30 luglio, 6 agosti), in luoghi della città in qualche modo legati alle opere in scena: “Giullari, streghe ed altre storie: ti racconto… Carmen,Macbeth e Rigoletto” è un nuovo progetto 2019 dell’Associazione Amici dello Sferisterio in collaborazione con CTR Compagnie Teatrali Riunite.Inoltre, grazie a TreValli Cooperlat che è il Children Partner del Festival, i bambini entrano agli spettacoli d’opera con un biglietto che costa 1 euro, se accompagnati da un adulto. Altri appuntamenti in programmaIl programma del Festival comprende inoltre una serie di altre iniziative come ad esempio il ciclo di conferenzea cura di Life Strategies (lunedì sera); quindi nei weekend dell’opera gli Aperitivi culturali a cura di Cinzia Maroni e i Fiori Musicali a Villa Cozza a cura di Cesarina Compagnoni. Spazio ai libri e alla letteratura con una serie di incontri realizzati in collaborazione con la casa editrice maceratese Liberilibri che avranno per oggetto storie e libri legati naturalmente alla tematica #rossodesiderio.Tornano, con più disponibilità di posti, gli Aperitivi in loggione, grazie a IMT (Istituto Marchigiano di Tutela Vini) e alla collaborazione con AIS, con l’obiettivo di superare la quota dei 500 aperitivi: al tramonto, nelle undici serate d’opera, gli ospiti potranno degustare le DOC marchigiane, godendo del magnifico panorama che si ha dal loggione dello Sferisterio, che copre dai Monti Sibillini al Mare Adriatico. Gli Aperitivi in loggione si realizzano anche grazie al sostegno del progetto Sferisterio Experience finanziato dalla Regione Marche FESR 2014-2020 ASSE 3 - OS8 - AZIONE 8.1 – “Sostegno all'innovazione e aggregazione in filiere delle pmi culturali e creative, della manifattura e del turismo ai fini del miglioramento della competitività in ambito internazionale e dell'occupazione”.Disponibili anche nel 2019 i VIP package: acquistando un palco da sei posti, si può scegliere l’esclusiva formula VIP con parcheggio riservato, tour del teatro e catering durante l’opera. Una novità invece è il programma corporate: prova aperta guidata da uno degli artisti del Macerata Opera Festival e viaggio sensoriale attraverso le Marche a cura di IMT.È riservato a solo venti spettatori, il tour del backstage nei pomeriggi delle opera a partire dalle ore 18, per scoprire il segreti dello Sferisterio che si prepara allo spettacolo.
Saranno due giornate all’insegna di due vini bianchi cult delle Marche, quelle di domani e di venerdì 5 luglio, che vedono protagonisti al festival agrirock di Barolo il Verdicchio e il Bianchello del Metauro, tra eventi business e gourmet a cura dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt).
Ad aprire il calendario sarà il Verdicchio, Re bianco del vigneto regionale, con le Doc Castelli di Jesi e Matelica al centro di un seminario per stampa e operatori di settore a cura di Ian D’Agata nel Tempio dell'Enoturista del Castello di Barolo (9.30-12.00). Spazio ai mercati esteri con i ‘Focus group’, tavoli di approfondimento e formazione per conoscere l’evoluzione delle piazze internazionali più strategiche per il vino italiano (Enoteca Regionale di Barolo, 13.30-16.00).
Non solo business, a Collisioni Barolo il Verdicchio giocherà in cucina in abbinamento al pesce in una cena-degustazione nel cortile del Castello di Barolo, per le aziende produttrici e gli esperti internazionali del Progetto Vino di Collisioni. Dal Verdicchio al Bianchello del Metauro, l’altra denominazione simbolo delle Marche settentrionali che quest’anno celebra il cinquantesimo anniversario della Doc. Venerdì 5 infatti, saranno 10 le etichette di Bianchello sotto la lente della masterclass di Ian D’Agata presso l'Enoteca Regionale del Barolo (9.00-12.00), rivolta agli ospiti internazionali del festival e con la presenza dei produttori.
Popsophia si avvicina all'estate civitanovese con “Verso l'infinito e oltre”. L'edizione che animerà la città alta dal 18 al 28 luglio vedrà un susseguirsi di installazioni, performance, conferenze, con una grande attenzione rivolta ai Philoshow serali. Produzioni originali e cuore del festival del contemporaneo, sono un contenitore esclusivo, che usa frammenti cinematografici incorniciati dalla musica live della band Factory composta da 11 musicisti. Importante poi la presenza di tanti ospiti italiani e stranieri che giungeranno in città seguendo il filo tracciato dalla direttrice artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli.
Così, il celebre motto di Buzz Lightyear – il leggendario personaggio/ giocattolo di Toy Story, cult targato Pixar – è base per strutturare la città alta, che si troverà trasformata in una sorta di nuovo mondo grazie a Space Oddity, ambiziosa mostra urbana sul tema velocità.
Proprio l'apertura del festival, giovedì 18 luglio, vede il vernissage di Space Oddity, che è accompagnato dall'ex pilota e talento della Formula 1 Jarno Trulli. In serata Umberto Curi tiene invece una lectio magistralis su “La filosofia dell'Infinito”.
Venerdì 19 luglio, nel pomeriggio, Giuliano Ferrara viene intervistato da Michele Silenzi sul tema di questa edizione, per arrivare la sera al primo Philoshow con Philippe Daverio e “La bellezza della velocità, il futuro del Futurismo”.
Sabato 20 luglio, giorno esatto dell’allunaggio di 50 anni fa, un pomeriggio dedicato alla pop-mitologia lunare con Luciano De Fiore e Ivo Germano, mentre alle 21.30 torna il Philoshow in uno spettacolo filosofico-musicale con il critico d'arte Luca Beatrice e il filosofo Simone Regazzoni. Il titolo, “Fly me to the Moon, viaggi nello spazio e incontri alieni”.
Il pomeriggio di domenica 21 luglio ha come ospiti il filosofo belga di fama internazionale, Laurent de Sutter, esperto di pop'philosophie francese e il tanatologo Davide Sisto. La sera poi c'è un Philoshow esclusivo, dedicato proprio alla filosofia Disney/Pixar e a quel “Verso l'infinito e oltre” manifesto del nostro 2019. Con l'intervento di Andrea Tagliapietra e Riccardo Dal Ferro. Ma parliamo anche di Beatles con Massimo Donà.
Si riparte con gli appuntamenti giovedì 25 luglio con la lectio magistralis serale di Marcello Veneziani su “Uccidiamo il chiaro di luna”, a 110 anni dal manifesto di Marinetti.
Venerdì 26 luglio si inizierà con Riccardo Dal Ferro e da appuntarsi prima di sera c'è l'incontro con Salvatore Patriarca su uno degli argomenti cult della cronaca estiva, la vita “segreta” di Mark Caltagirone. Così alle 21.15 la lectio pop del linguista Massimo Arcangeli apre il Philoshow con Tommaso Ariemma su “Un grande futuro dietro le spalle”.
La serata di sabato 27 luglio è tutta dedicata alla moto, con il campione Franco Uncini e il Philoshow “Rossi&Rossi, Vasco e Valentino: un'amicizia di note e motori”. Con il giornalista Leo Turrini.
Domenica 28 luglio l'ultimo Philoshow con Alessandro Alfieri ci parla dei cinquant'anni di Woodstock, evento che possiamo definire come il concerto infinito, che ha segnato uno spartiacque nella musica. Sarà aperto dalla lectio pop di Carlo Massarini. Chiuderà il festival un inedito spettacolo, Rock’n’philo, con il filosofo-musicista francese Francis Métivier.
Il week end di chiusura è ricco di altre partecipazioni, con Andrea Colamedici e Maura Gancitano e il loro Tlon, scuola permanente di filosofia e immaginazione, il filosofo Antonio Lucci, che da Berlino arriva a Civitanova per parlare di Easy Rider e l'antropologa Patrizia Giancotti.
Ma Popsophia non è solo questo. Il programma è ricco di molte altre rassegne che esplorano discipline e arti, dalla scienza alla musica. Scrigni preziosi, che presenteremo presto.
“Dieci anni di pop filosofia a Civitanova sono un anniversario importante - le parole dell’assessore Maika Gabellieri - con un festival nato per Civitanova e che con Civitanova crea una cornice meravigliosa. Tutto questo può accadere solo nel borgo della nostra città alta, che si trasformerà quest’anno in spazio esperienziale. Sarà un cammino importante “Verso l’infinito ed oltre”, visto come ricerca dell’uomo che esce dal conosciuto per trovare le risposte al senso della propria vita. Popsophia, con la sua pluralità di linguaggi freschi e attuali, arriva subito alla gente e ci sostiene nella mission del turismo culturale di Civitanova. Aprirsi a un pubblico più ampio, alzando la qualità”.
“Verso l'infinito e oltre” è promosso dall'Amministrazione Comunale di Civitanova Marche, l'Azienda Speciale dei Teatri ed è organizzato dall'associazione Popsophia. Idea e direzione artistica di Lucrezia Ercoli. www.popsophia.it
Mogliano 1744 è una manifestazione che offre al visitatore un viaggio nel tempo, un’immagine diretta di uno spaccato di vita settecentesca e del modo in cui i moglianesi vivono la novità del passaggio di ben quattro reggimenti delle truppe di Maria Teresa d’Austria, diretti verso il Regno di Napoli al fine di contrastare le forze spagnole. Superato il timore e la diffidenza iniziale, i moglianesi trascorrono in compagnia dei soldati austriaci un mese all’insegna dei festeggiamenti, della conoscenza reciproca e della mescolanza di culture.
E’ un’affascinante manifestazione storica e culturale, unica nel suo genere in quanto per la prima volta il cosiddetto “secolo dei lumi” diviene oggetto di rievocazione. Anche nella spettacolare corsa delle bandiere che precede la sontuosa sfilata delle nobili famiglie moglianesi con le loro piccole corti e delle truppe austriache nelle fastose divise degli ufficiali si realizzano e si esaltano l’orgoglio e lo spirito di competizione delle contrade, con i loro stemmi ed i loro colori.
Quanto accade a Mogliano è la storia di una perfetta accoglienza, dettata da un forte senso di ospitalità, che riesce a legare in amicizia popoli lontani fra loro e di culture diverse. Siamo nel 1744, l’Italia è percorsa da un corpo di spedizione austro-ungarico diretto verso il Regno di Napoli e contrastato da forze spagnole; il Venerdì Santo giungono, a disturbare la quiete del borgo marchigiano e a diffondere un naturale timore di saccheggi e prepotenze, i soldati austro-ungarici di quattro reggimenti. Sono oltre 5.000 persone che si acquartierano nella parte alta di Mogliano in attesa di un ordine di movimento. Il loro comandante, generale Bruone, viene ospitato in Casa Forti, un altro generale è alloggiato in Casa Cosimi.
Superato il primo impatto i moglianesi sono incuriositi da quella che, in effetti, è una “pacifica invasione” e danno il via a una serena convivenza con un mese d’incontri, di relazioni e di festeggiamenti. Questo incontro viene rievocato con l’organizzazione di un grande corteo che sfila per le strade del paese con un susseguirsi di eventi enogastronomici, musicali e teatrali.
Il 30 aprile giunge l’ordine di partenza per le truppe, la cittadinanza tutta e i militari stessi sono addolorati e l’addio viene reso solenne da un corteo generale. Nello stesso giorno, in segno di gratitudine per l’accoglienza prestata, dal quartier generale di Macerata giunge un “Diploma della Regina d’Ungheria”, firmato dal comandante principe imperiale Giorgio Cristiano Lobkowitz, che attribuisce a Mogliano il titolo di “Città”.
Il fascino del Settecento rivive a Mogliano ed il suo centro storico si trasforma in un borgo in cui dal più piccolo dettaglio ai più grandi eventi i visitatori possono assaporare l’autentica atmosfera del secolo dei lumi, all’insegna della cultura a tutto tondo, partendo innanzitutto da quella enogastronomica con l’apertura delle tradizionali taverne d’epoca, in cui si potranno gustare piatti squisiti locali anche all’aperto. Da venerdì 5 luglio fino a domenica 7 luglio si susseguiranno animazioni, balli popolari, artisti di strada, acrobati, tamburini e musica tra le vie del paese, che sarà minuziosamente ricostruito come un tempo.
Lusso, stendardi, abiti di dame e cavalieri sfileranno sabato 6 luglio dalle ore 20, quando presso l'Auditorium di San Nicolò il Concerto Estro armonico dell'Orchestra barocca delle Marche con musiche di Vivaldi alla presenza delle cinque famiglie nobili moglianesi farà da cornice alle ore 23,30 di sabato 6 luglio e alle ore 21 di domenica 7 luglio alla celebrazione di un matrimonio settecentesco, fedelmente ricostruito e caratterizzato dal susseguirsi di riti e simboli del tempo. Seguirà alle ore 22, dopo una serenata alla presenza di altri figuranti, la tradizionale Corsa delle Bandiere in cui si affronteranno in una avvincente sfida le cinque contrade del territorio.
Per quanto riguarda domenica 7 luglio il gran finale di questo evento spettacolare sarà nuovamente accompagnato dall’apertura delle taverne con animazione dei borghi mediante il mercato, i musici, i giocolieri, gli artisti di strada e gli acrobati, che anticiperanno il corteo in cui sfileranno le cinque nobili famiglie moglianesi del tempo.
Domenica 7 alle ore 24 il suggestivo spettacolo pirotecnico su musiche settecentesche concluderà la manifestazione come da tradizione.
Mogliano 1744 può essere altresì considerato un evento plastic free in quanto il Comune, d'intesa con la Proloco e Legambiente Marche, si impegna alla riduzione del materiale plastico.
Non saranno utilizzati piatti e stoviglie in plastica non compostabili, ma alternative in Mater-bi compostabile, per contribuire a difendere la salute del pianeta ed a sensibilizzare anche le generazioni future sulla concreta possibilità di fare a meno della plastica.
Saranno due giorni di eventi dedicati all’arte, alla tradizione, al talento nel segno dell’amicizia ormai consolidata tra le città di Taicang e Macerata. Fervono i preparativi per il “Taicang Festival” in programma a Macerata dal 5 al 7 luglio grazie alla collaborazione tra Comune di Macerata e Associazione Via Soccer. Per la prima volta una delegazione composta di 13 artisti e 6 fotografi porterà a Macerata i migliori talenti della cultura cinese selezionati accuratamente dall’amministrazione della città legata al Capoluogo da un patto di amicizia e scambio firmato il 28 gennaio 2016.
Il programma ufficiale prevede l’arrivo della delegazione cinese a Macerata e il benvenuto del sindaco Romano Carancini nel pomeriggio del 4 luglio. “È il tempo di restituire la festa che Taicang ha dedicato a Macerata ad aprile Ritroviamoci con entusiasmo in piazza con tutta la città e le associazioni. Sarà l’occasione per raccontare la bellezza dell’amicizia che cresce”, è l’invito del sindaco Romano Carancini che già ad aprile ha rappresentato la città di Macerata al Taicang Festival dove il Macerata Opera Festival, i Pistacoppi, l’alberghiero di Cingoli, le scuole di Macerata hanno potuto presentare le proprie eccellenze. “Benvenuti ai nostri amici di Taicang – è il saluto dell’Assessora Alla Cultura Stefania Monteverde - Festeggiamo la nostra amicizia nata nel 2016 sulle orme di padre Matteo Ricci. È una festa con la città di Macerata e con tutta la Marca Maceratese. Abbiamo invitato i Comuni per far conoscere MaMa a Taicang. Sulla via della conoscenza crescono sempre nuove opportunità per tutti”
Venerdì 5 luglio, durante la mattinata, i fotografi cinesi verranno guidati dai membri del Circolo fotografico della Provincia di Macerata in un photowalking per immortalare piazze, vie monumenti e palazzi della città.
Nel pomeriggio, alle 17, nella Galleria degli Antichi Forni via al festival con la cerimonia di apertura, durante la quale verranno presentati i progetti nel settore dell’istruzione, dello sport, dell’architettutura, dell’agraria e della fotografia che vedono in sinergia le due città. L’inaugurazione coinciderà con il taglio del nastro della mostra fotografica “This is Taicang” con le opere dei fotografi provenienti da Taicang. All’evento, che verrà impreziosito dalle dimostrazioni di cerimonia del tè a cura di Li Hai Yan e di calligrafia cinese con Wang Si Fei, sono stati invitati gli amministratori di Mama (Marca Maceratese), il progetto che vede insieme tutti i Comuni della Provincia per la promozione turistica integrata del territorio. L’intento è instaurare relazioni con i professionisti cinesi per la realizzazione di tour fotografici che raccontino alla Cina la bellezza del territorio della Marca Maceratese. Durante la cerimonia inoltre chi vorrà potrà indossare gli abiti e provare il tipico trucco degli artisti dell’Opera cinese.
Alle 20 in Piazza Battisti, “Macerata e Taicang amiche nelle arti”, spettacolo con esibizioni di canto con il talento Jin Yu Ling, opera con Jin E e Zhou Jibing, Chinese Kun Opera con Zhi Qiaohong e Pan Yiwen, Kung fu con Wu Jianrong e Shen Baofa, danze popolari con il gruppo composto da Yi Yan, Chen Jing, Shao Mingdi, ZhouYanan, folk story e moda con il gruppo di abiti tradizionali Qipao. Lo spettacolo, introdotto dall’esibizione del gruppo folkloristico Li Pistacoppi si concluderà con arie liriche cinesi e italiane con il tenore Augusto Celsi e il baritono Zhao Zhenyu accompagnati dal maestro Adamo Angeletti.
Il 6 luglio il gruppo verrà guidato ad una visita dei luoghi della cultura cittadini. Dallo Sferisterio, alla Scuola Civica di Musica fino al pranzo in un’azienda vitivinicola locale. La sera, alle 21, “Incontro di tradizioni” alla 34^ rievocazione storica della Trebbiatura in collaborazione con Pro Loco di Piediripa, nella splendida location di Villa Lucangeli. Il lungo week end dedicato a Taicang si chiuderà domenica 7 luglio alle 14 con un abbraccio virtuale tra le due città in piazza della Libertà dove le famiglie maceratesi che vorranno partecipare verranno ritratte in compagnia della delegazione di ritorno a Taicang
Grande successo per la serata dedicata alla storia del Cantapiccolo. Oltre duemila persone si sono emozionate con le immagini selezionate da Edoardo Mattioli, Luca Romagnoli e Riccardo Seri che hanno raccontato alcuni dei momenti più belli delle passate edizioni di questa manifestazione che dal 1970 fino ai primi anni del 1990 ha fatto cantare intere generazioni di bambine e bambini.
In apertura di serata la prima sorpresa. Tante ex mini cantanti e coriste, oggi mamme e professioniste affermate, hanno riproposto la “storica” sigla del Cantapiccolo “Come Vorrei”. A rendere ancora più emozionante la loro esibizione il lancio di tanti coriandoli colorati. Sul palco Valeria Venanzetti, Valentina Gregori, Emanuela Pisani, Salerni Monica, Manola Gottardi, Morena Gottardi, Monica Muscolini, Romina Eleonori, Michela Eleonori, Loredana Scarpacci, Tamara Capradossi, Federica Carfagna, Federica Binotti, Claudia Migliorelli, Arianna Alfei, Laura Barabucci, Marina Migliorelli, Federica Pantanetti, Letizia Lucarini, Catia Mizioli, Maria Grazia Furia, Sabrina Vallesi, Mita Bassani e Matteo Paciaroni. Con grande simpatia e autoironia si sono rimesse in gioco e per una sera hanno rivissuto i “mitici” anni di quando facevano parte del Cantapiccolo.
Sul palco, nella prima parte della serata, i video sono stati alternati con le canzoni interpretate dal nuovo coro composto da oltre 100 bambine e bambini provenienti da tutto il maceratese, diretti magistralmente dal Maestro Tiziana Muzi che, in tempi record, ha insegnato loro ben dieci canzoni del repertorio dello Zecchino d’Oro tra cui anche “L’anisello Nunù” interpretato dalla piccola Nicole Marzaroli.
Entrambi i cori sono stati accompagnati dal vivo da una orchestra composta da Emanuele Evangelisti tastiere, David Padella contrabasso, Andrea Canzonetta tromba, Giacomo Seri chitarra, Marco Postacchini flauto, Francesco Zacconi batteria, Carlo Vecchioli basso, Ares Midiri violino, Direzione artistica Roberta Biagiola.
Ospite d’onore la delegazione arrivata da Isola d’Istria e che per tanti anni ha partecipato alla manifestazione sia con i solisti che con un coro, gemellata dagli anni ’80 con Tolentino, guidata dal Sindaco Danilo Markocic, dal Vicesindaco Agnese Babic e formata tra gli altri dalle giornaliste Rita Burzio, Claudia Raspolic e da Lorena Babic.
Sul palcoscenico, a presentare la serata Patrizia Ginobili e Luca Romagnoli coadiuvati in platea per le interviste agli ospiti da Gabriella Accoramboni e Carla Passacantando.
Nella seconda parte tanti applausi coinvolgimento pieno del pubblico con l’esibizione di Cristina D’avena che ha fatto cantare a squarcia gola intere generazioni, interpretando diverse sigle dei cartoni animati televisivi.
Al termine della serata Edoardo Mattioli ha ricordato che da diversi anni si stava pensando, soprattutto su sollecitazione di tantissime persone, di organizzare una serata dedicata al Cantapiccolo, una sorta di edizione zero che facesse ripartire la complessa macchina organizzativa, cominciando a pensare a un coro e successivamente al concorso di canzoni inedite per bambini. Intanto – ha dichiarato soddisfatto – abbiamo proposto questa serata per celebrare più di ventiquattro anni di storia con la partecipazione di Cristina D’avena. Una serata particolarmente gradita dal pubblico delle grandi occasioni che si è molto divertito e che ha accumunato intere famiglie nel nome del Cantapiccolo. Ringraziamo il Sindaco Pezzanesi, il Vicesindaco Luconi e tutta l’Amministrazione comunale e quanti hanno collaborato e lavorato per la buona riuscita dell’evento.
Giovanni Caccamo, cantautore di grande fama, in qualità di volontario speciale della Fondazione Andrea Bocelli, terrà un concerto il prossimo venerdì 5 luglio nella piazza del nuovo polo scolastico, “E. De Amicis” alle ore 21.30.
Questa iniziativa è parte del progetto ABF Summer Camp (in programma dall’1 al 13 luglio), che accoglie studenti di Muccia e dintorni con lezioni di Musica, Teatro, Inglese e affiancamento nello svolgimento dei compiti per le vacanze.
Il concerto sarà gratuito ed aperto a tutti .
Domenica 7 luglio la Città di San Severino Marche ricorderà, con una celebrazione ufficiale, gli eccidi di Chigiano e Valdiola. Il Comune e la sezione Anpi “Cap. Salvatore Valerio” hanno organizzato una commemorazione che si terrà, con ritrovo alle ore 17, al Monumento ai Caduti, in località Chigiano.
Dopo una santa messa, che sarà celebrata dal cardinale Edoardo Menichelli, seguiranno gli interventi del sindaco, Rosa Piermattei, e del presidente dell’Anpi, Sergio Gironi, delle altre autorità presenti e l’orazione ufficiale. Presterà servizio il Corpo filarmonico bandistico “F. Adriani”. Al termine verrà allestita una merenda sui prati.
Lo spettacolo racconta l’icona di Diana Spencer nelle sue vicende umane, esistenziali e sociali, dando voce alla sua figura in una sorta di memoriale post-mortem in cui la Principessa, ripensando alla propria vita, narra di sé, dei suoi amori e dolori, dei suoi affetti più cari perduti.
Un prato nero immenso. Ci sono dei tratti in cui si fa più sottile e i morti possono bussare e farsi sentire al di là. Li chiamano “palpebre di Dio”. Lady Diana attraverso una di queste botole ci invita ad ascoltare la sua voce finché riusciremo a sentirla.
I figli Henry e William, l’incidente a Parigi, la gabbia d’oro di Kensington Palace, la fragilità di Carlo, le incomprensioni con la Regina, tutto si sussegue in un gioco teatrale alternato tra passato e presente, tra intime confidenze e dialoghi violenti: Carlo e Diana-Medea sul comportamento sconveniente per la madre dei figli di un principe e Elisabetta II e Diana-Antigone sulle leggi eterne non scritte della natura.
Il popolo inglese si identificò con Diana e con la favola del matrimonio felice, ma divenne tutt’uno con lei anche quando seppe la storia del suo dolore. I due corpi della principessa: in scena con Diana un’altra Diana, raffinata musicista jazz con la sua tromba; atmosfere lussuose, calde e sofisticate per sottolineare il profondo senso di solitudine che l’ha contraddistinta per l’intera sua breve vita.
Nel monologo, Lady D. dialoga con voci che sente giungere dal regno dei vivi: quelle dei due figli William e Henry, quella della Regina Elisabetta, quella del suo ex-consorte Carlo. Mentre racconta di sé, l’immagine di Lady D. si sovrappone a quella di alcune eroine della mitologia classica – Medea, Arianna, Antigone e Artemide – e il testo del monologo si interseca con estratti da Euripide, Ovidio, Sofocle, Seneca.
Quello che lo spettacolo restituisce è il ritratto, fiabesco e psicologico a un tempo, di una delle figure di donna più amate, controverse e celebri del Novecento. Un ritratto dal sapore “neo-shakespeariano”, che getta una luce originale e commossa su uno spaccato della recente storia inglese ed europea.
In scena Paola Giorgi nel ruolo di Diana Spencer, con lei Chiara Orlando alla tromba esegue dal vivo le musiche di scena. Sonia Barbadoro e Gian Paolo Valentini danno la voce a Elisabetta II, Regina d’Inghilterra e Carlo, Principe del Galles. Scena e costumi di Stefania Cempini.
La regia dello spettacolo è affidata a Luigi Moretti.
L’evento è inserito nel progetto Marche in Vita, lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma in collaborazione con MIBAC, Regione Marche, AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali, in collaborazione con il Comune di Esanatoglia.
La serata del 5 luglio sarà ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Perché uno spettacolo su Lady D.
"Ho sempre ammirato Lady Diana Spencer, quella sua impronta di donna libera e ho sempre desiderato portarla in scena. Non mi interessa il gossip, mi interessano le tante sfaccettature di una donna di nobile famiglia, coraggiosa, anticonvenzionale, elegante, moglie, ma soprattutto madre - afferma l'attrice Paola Giorgi - .
C’è un punto di contatto forte tra me e Lady Diana, una esperienza comune, il disturbo del comportamento alimentare, che si è manifestato con la bulimia in lei, con l’anoressia in me; ma ancora più forte c’è la consapevolezza di averlo superato. Entrambe.
E questa consapevolezza mi ha fatto andare oltre nella scoperta di Diana. Quando penso a Diana penso ad Antigone, al suo atto di insubordinazione, al suo essere idealista e romantica e decisa ad affermare il primato della libertà. Con questa suggestione mi sono rivolta a Cesare Catà, uno scrittore profondo, coltissimo, sportivo, tenero e folle che ha fatto sbocciare la mia idea di Diana connettendola alle vicende di Medea, di Antigone, di Arianna; creandone un mito che Cesare ci permette di conoscere attraverso la sua palpebra di Dio.
Un lavoro così intimo e potente non potevo che affidarlo alle mani di Luigi Moretti, amico, collega ma soprattutto grande regista di profonda sensibilità e raffinatezza".
D la principessa Diana e la palpebra di Dio, è la storia di una Donna, con tutta la meraviglia che questo termine racchiude.
2° edizione del Vintage Motorcycle Club organizzato dal gruppo Riders Douhet che ha nuovamente permesso di raccogliere fondi in favore di Caldarola.
Il Moto club marchigiano infatti, come lo scorso anno, è tornato a fare visita al comune terremotato in occasione del motoraduno iniziato sabato presso la Cantina Casalis-Douhet di Potenza Picena e proseguito domenica con una visita nell’entroterra. Quest’anno addirittura con una delegazione proveniente d’oltre oceano, più precisamente dal Messico, i bikers del Motoclub OGT’s.
Il gruppo di centauri ha trascorso l’intera mattinata a Caldarola visitando centro storico e il Castello Pallotta con il sindaco Luca Maria Giuseppetti come singolare cicerone e consumando il pranzo presso il Ristorante Tesoro. Poi nel pomeriggio hanno salutato il primo cittadino con la promessa di tornare ancora una volta.
Con l’occasione i due moto club si sono simbolicamente scambiati le loro bandiere ed hanno ricevuto dal Sindaco i gagliardetti e libri di Caldarola. Una bella giornata accompagnata dai motori rombanti di ogni tipo che hanno animato tutto il paese sempre scortati dalle instancabili Forze dell’Ordine.
Oltre ai Carabinieri, sempre presenti e sensibili, il Sindaco Giuseppetti ci tiene a ringraziare anche la Proloco e i tanti volontari delle varie frazioni per l’eccezionale lavoro svolto anche in questo fine settimana con iniziative culturali, culinarie e divertenti che hanno richiamato un cospicuo numero di persone.
Venerdì uno spettacolo di favole marchigiane tradizionali, musicate ed illustrate dal vivo, nell’area del mini centro commerciale. Domenica pomeriggio la Magnalonga dei 5 castelli, una passeggiata panoramica gastronomica divisa in 5 tappe, tante quante le bellissime frazioni caldarolesi, a base di prodotti locali. Manifestazione che, nonostante fosse alla prima edizione, ha riscosso notevole successo ed ha visto un’organizzazione impeccabile anche grazie ai numerosi volontari.
A concludere la domenica la bella festa organizzata in palestra dall’ADUS Caldarola Volley le cui squadre, sia maschile che femminile, hanno ottenuto la vittoria in campionato nelle rispettive categorie guadagnando il doppio salto in serie D. Un traguardo che gratifica per tutti gli sforzi fatti il Presidente, la Dirigenza, gli allenatori, gli atleti e ovviamente tutta la cittadinanza.
A loro un sentito ringraziamento da parte del Sindaco che non ha potuto prendere parte alla manifestazione ma che ha inviato il Vice Sindaco con delega allo sport, Giovanni Ciarlantini, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale.
"Orgoglio delle Marche" è l'appuntamento andato in scena ieri sera, sabato 29 giugno, presso villa Gentiloni a Filottrano.
L'evento, ideato e organizzato dallo stilista e sarto filottranese Luca Paolorossi, ha voluto tributare un riconoscimento ai personaggi del territorio che portano alto il nome delle Marche in Italia e nel mondo. La serata è stata promossa anche dall’associazione Octo Club di Filottrano ed ha il patrocinio del Comune, presente ieri sera il Sindaco Lauretta Giulioni.
Di seguito i premiati di questa prima edizione: lo jesino Roberto Mancini, allenatore della nazionale di calcio ed ex calciatore; Carlotta Maggiorana, Miss Italia nativa di Montegiorgio; la contessa Olimpia Leopardi, nipote del celebre poeta recanatese; Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale; il duo satirico tolentinate del Doppiatore Marchigiano composto da Riccardo Lombardelli e Alberto Barabucci; l’imprenditore di Ancona Claudio Ceresi, inventore della robotica in Italia e distributore tramite Emac di Ekso l’esoscheletro robotico per uso medicale e l’imprenditore di origine veneta Mauro Canil, oggi stabilitosi a Matelica, proprietario della squadra di calcio Acotel di Matelica.
Ad esibirsi e ad allietare i presenti durante la serata il Complesso di Fiati Città di Filottrano, che ha eseguito in prima assoluta il brano “Trombe d’argento”, scritto dal nobile e musicista italiano Domenico Silverj Gentiloni.
Al termina della consegna dei riconoscimenti, Luca Paolorossi ha accompagnato gli ospiti alla scoperta delle bellezze della storica dimora che sorge sul colle Bartoluccio, immersa in un parco secolare. In chiusura di serata chef Marco Braconi ha preparato un finger-food di saluto accompagnato da drink.
L'evento è stato anche l'occasione per festeggiare il compleanno di Sonia, moglie dello stilista di Filottrano. La meravigliosa serata si è conclusa con lo spettacolo dei fuochi d'artificio.
Si è celebrata oggi pomeriggio, la cerimonia per il 75° anniversario della Liberazione di Civitanova Marche da parte delle truppe del II Corpo Polacco del Generale Wladyslaw Anders.
Una data che quest’anno il Comune ha voluto ricordare invitando una delegazione polacca di Skawina, città gemellata con Civitanova Marche dal 2005 e rappresentata per l’occasione dal sindaco Norbert Rzepisko e dal Console Onorario Cristina Gorajski.
Presenti autorità civili e militari tra cui il maggiore Enzo Marinelli, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Civitanova, il capitano della Polizia Municipale Eugenio Autiero, il deputato Mirella Emiliozzi. L’Amministrazione comunale era rappresentata dall’assessore ai gemellaggi Pierpaolo Borroni, con la fascia Tricolore nelle veci del Sindaco Ciarapica, dal presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi e dall’assessore Ermanno Carassai. Accanto al civico Gonfalone, gli agenti della Polizia Municipale in alta uniforme e gli uomini della Protezione civile con il coordinatore Aurelio Del Medico.
Una giornata che si deve alla determinazione di George Dernowski e della sua famiglia, che hanno donato la lapide che ricorderà per sempre quei tragici eventi e il legame indelebile tra due popoli e due città. Ma dai quei giorni di guerra, drammatici e pieni di sofferenza, sono emersi nei ricordi storie di toccante umanità che legano il popolo polacco a quello delle Marche e a quello civitanovese in particolare.
Nelle parole del console e del sindaco polacco un profondo ringraziamento alla famiglia Dernowski e all’Amministrazione comunale per questa cerimonia alla cui realizzazione hanno collaborato il professor Alvise Manni del Centro studi civitanovesi, l'Archeoclub, l'Accademia di Oplologia e Militaria di Ancona, la Biblioteca comunale Silvio Zavatti, il Consolato polacco di Ancona e la nuova associazione Italo polacca delle Marche.
“L’amicizia con Skawina nasce formalmente nel 2005 – ha ricordato Borroni. Civitanova ringrazia e ringrazierà sempre il popolo polacco che ha lottato per la liberazione. Riconoscenti per il passato, volgiamo lo sguardo ad un futuro di pace e fratellanza in Europa”.
La giornata si è aperta con il convegno presso la Biblioteca comunale Zavatti e la presentazione del libro di Claudio Bernacchia "E venne la guerra...”. Nel pomeriggio, al Monumento ai Caduti sul Lungo Mare Sud la deposizione della corona d’alloro, l’adunata generale e la scopertura della lapide in memoria alle truppe del II Corpo Polacco comandate dal Generale Władysław Anders, dopo le musiche degli inni nazionali eseguiti dalla banda della Città di Civitanova Marche presso i giardini di piazza Gramsci, che ha chiuso le celebrazioni con la Marcia di Civitanova.
Domenica mattina, la delegazione di Skawina andrà a Loreto per visitare la Santa Casa e il cimitero Polacco. Alle ore 18,00 a Civitanova Alta santa Messa in Piazza della Libertà per celebrare la Festa di San Paolo. Alle ore 21,15, presso il Teatro Anibal Caro, concerto di musiche Polacche “I Papaveri Rossi” con il mezzo soprano Laura Marzola e pianista Danilo Torquati. Il Concerto sarà preceduto dal Canto “Gaude Mater Polonia” interpretato da Dawid Kownacki e Aneta Kownacka. Durante l’intervallo del concerto gli stessi interpreti intoneranno il Canto “Czerwone Maki Na Monte Cassino”.
Pollenza si appresta a celebrare due ricorrenze di ampio respiro culturale e artistico: i 200 anni dalla prima stesura dell'Infinito di Giacomo Leopardi (1819) e i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci (Amboise, Francia,1519). Due importanti eventi storici che trovano collocazione nella mostra di pittura, grafica e scultura "Leonardo, Scipione, Mafai e ... L'Infinito" ed hanno come tema conduttore l'idillio leopardiano più famoso al mondo: "Sempre caro mi fu quest'ermo colle ...” e così via. “Oltre che un gioiello della nostra letteratura - rileva il poeta Davide Rondoni -, L’Infinito è una poesia prodigiosa, evocativa, in cui il vento tra le piante si alza, sollevando un sogno biblico.
Siamo fatti d’infinito , per l’infinito; è soltanto guardando ciò che non si vede che si può fare l’esperienza dell’abbandono all’eterno”. Ecco spiegato come il pensiero dell'infinito sia presente nel cuore di ogni essere umano e come tale ispiri gli artisti di ogni tempo e luogo. Oltre a pregevoli riproduzioni artistiche dei capolavori di Leonardo (Autoritratto, Uomo vitruviano, Gioconda e Dama con l'ermellino) la mostra presenta opere storiche di Gino Bonichi noto come Scipione (il dipinto giovanile "In memoria di un mattino", 1926, e il disegno acquerellato "Adamo ed Eva", 1925), e di Mario Mafai ("Uomini oranti", 1930, un olio che risulta dipinto anche sul retro con una natura morta).È la prima volta che Pollenza ospita opere di questi due grandi esponenti della Scuola di via Cavour, primo nucleo della Scuola romana, legati da profonda amicizia e da comuni finalità artistiche.
Da rilevare che Scipione (Gino Bonichi) è nato a Macerata nel 1904, poi si è trasferito a Roma all’età di 5 anni, e che Mario Mafai ha prestato la prima parte del servizio militare proprio a Macerata. I due Dioscuri si conosceranno in seguito a Roma nel 1924. In mostra sono presenti anche opere dei maestri del Novecento italiano: Luigi Bartolini, Renato Birolli, Remo Brindisi, Domenico Cantatore, Arnoldo Ciarrocchi, Franco Gentilini, Alberto Gianquinto, Renato Guttuso, Pierluigi Lavagnino, Carlo Levi, Anton Zoran Music, Giovanni Omiccioli, Paolo Pace, Tino Stefanoni, Orfeo Tamburi, Mario Tozzi, Valeriano Trubbiani, come pure degli artisti Angelino Balistreri, Mauro Capitani, Giorgio Ciommei, Gionata Copparo, Sesto Americo Luchetti, Marco Luzi, Rolando Sampaolesi, Vittorio Tessaro e degli indimenticabili pittori pollentini Fabio Failla, Giuseppe Fammilume, Manrico Marinozzi e Vincenzo Monti. Nell’insieme una esposizione molto ricca e suggestiva che viene a nobilitare il doveroso omaggio a Leonardo da Vinci e Giacomo Leopardi, due figure di altissimo livello, l’uno come “genio universale” per antonomasia, l’altro come sublime interprete del sentimento umano. La mostra, curata dal critico d’arte Alvaro Valentini, si terrà nella Sala Convegni del Palazzo Municipale di Pollenza dal 6 al 21 luglio, nell'ambito della 28^ Esposizione di Antiquariato, Restauro e Artigianato artistico, una manifestazione di successo che ormai ha varcato i confini delle Marche, terra dell'armonia e dell'Infinito leopardiano. Orario visite: da lunedì a venerdì dalle 20,30 alle 24,00, sabato e domenica dalle 17,30 alle 24,00. Un’occasione da non perdere.