Il sipario del suggestivo teatro “Nicola degli Angeli” è pronto ad alzarsi per una nuova, imperdibile stagione teatrale che unisce risate, emozioni e grandi interpreti. Grazie alla collaborazione tra il Comune di Montelupone e la Pro Loco, il cartellone propone cinque appuntamenti di altissimo livello, capaci di incantare il pubblico con spettacoli che spaziano dalla commedia brillante al dramma, dalla poesia alla celebrazione del grande cinema.
A inaugurare la stagione, il 9 febbraio alle 17, sarà l'irresistibile comicità di Leonardo Manera con "Homo Modernus", uno spettacolo che fotografa con ironia le contraddizioni della nostra quotidianità. A seguire, il 23 febbraio alle 17, il Doppiatore Marchigiano porterà in scena "Ridi Poeta", un omaggio al dialetto e alla poesia marchigiana arricchito da momenti di pura comicità.
La stagione continua domenica 9 marzo, alle 21.15, con il fascino di Pamela Prati, protagonista di "Senza Respiro", un giallo a tinte noir tra ironia e colpi di scena, diretto da Francesco Branchetti. Un’avvincente trama che tiene il pubblico con il fiato sospeso, tra realtà e immaginazione, fino a un finale inaspettato.
Il palcoscenico del “Nicola degli Angeli” si illuminerà ancora venerdì 21 marzo, alle 21.15, con la magia di Shakespeare e la sua commedia più brillante, "Molto rumore per nulla". Con un cast d’eccezione, tra cui Lorenzo Marziali e Stefano Tosoni, lo spettacolo offre un vortice di equivoci, passioni e comicità, trasportando gli spettatori in un mondo dove amicizia e amore si intrecciano tra ritmo e poesia.
A chiudere questa straordinaria stagione sarà giovedì 3 aprile, alle 21.15, Ornella Muti con "Racconti di cinema". Un viaggio emozionante nella sua prestigiosa carriera artistica, arricchito da aneddoti, segreti e ricordi di una vita dedicata al grande schermo. L’attrice sarà accompagnata da Espedito e Marta De Marino, per una serata che celebra l’arte e la cultura cinematografica.
«La stagione teatrale 2025 del teatro ‘Nicola degli Angeli’ si presenta come un vero fiore all’occhiello della nostra programmazione culturale. Siamo orgogliosi di offrire ai cittadini e a coloro che ne avranno piacere un cartellone di grande qualità, capace di unire divertimento e riflessione, leggerezza e profondità. Il teatro è il luogo dove le emozioni prendono vita e dove la comunità si incontra per condividere cultura e bellezza» commenta il sindaco Rolando Pecora che aggiunge: «La principale novità di quest’anno è il teatro per ragazzi: un’originale proposta di circo-teatro in quanto espressione avvincente e contemporanea che cattura piccoli e non con storie poetiche, comicità e numeri magici»
Oltre alla stagione per adulti, la programmazione si arricchisce con una rassegna dedicata alle famiglie, la domenica pomeriggio, dal titolo Il Bianconiglio, che vedrà andare in scena tre spettacoli con centinaia di repliche in tutto il mondo.
La rassegna partirà il 2 marzo con Alice e il Mago, uno spettacolo di magia, giocoleria e ventriloquismo. Si prosegue il 23 marzo con Gustavo la vita, storia di un clown virtuoso e dolcissimo che, con ironia mette in luce i fragili equilibri dell’animo umano e si chiude con il 6 aprile con Savoir-faire, spettacolo di clown contemporaneo e visual comedy, un esilarante viaggio tra follia, comicità, equilibrismo e le note di una fisarmonica innamorata.
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Dopo un inizio anno straordinario, con il successo e il riscontro televisivo come conduttore della quarta edizione di “Dalla Strada al Palco” (in onda in prima serata su Rai 1), Filippo Neviani, in arte NEK, è pronto a riabbracciare live il suo pubblico con “NEK HITS – LIVE 2025”, un attesissimo tour che farà tappa all’Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati il prossimo 25 luglio alle 21:30. Concerto organizzato da Elite Agency Group e Alhena Entertainment in collaborazione con l’amministrazione comunale.
I biglietti saranno disponibili dalle 16:00 di oggi, venerdì 24 gennaio, sui circuiti TicketOne www.ticketone.it, Ciaotickets www.ciaotickets.com e Vivaticket www.vivaticket.com.
Nell’attesa, Nek tornerà live per 3 appuntamenti all’estero: il 7 marzo a Malta, il 4 aprile ad Austin (Texas, US) e il 31 maggio in Estonia. Da luglio, invece, “NEK HITS – LIVE 2025” attraverserà l’Italia, per un vero e proprio viaggio attraverso i più grandi successi dell’artista, dove il pubblico potrà rivivere le emozioni di una carriera di oltre trent’anni che ha segnato la musica italiana.
A salire sul palco sarà un vero e proprio Power Trio, con Nek (che suonerà anche il basso) accompagnato da Emiliano Fantuzzi alla chitarra e Luciano Galloni alla batteria, per un Live dove l’essenza del suono e della musica saranno al centro di tutto.
Durante il tour, NEK ripercorrerà tutte le più grandi hit della sua carriera, da brani indimenticabili come “Laura non c’è”, “Fatti avanti amore”, “Lascia che io sia”, “Almeno stavolta”, “Se io non avessi te”, “Unici”, “Sei grande”, “Se una regola c’è”, la cover di “Se telefonando”, eseguita per la prima volta sul palco del Festival di Sanremo nel 2015, e ancora “Sei solo tu”, “Uno di questi giorni”, “Ci sei tu” e “E da qui” e tante, tante altre.
Gli Afterhours tornano nelle Marche per un appuntamento imperdibile: il 25 luglio 2025, in occasione del NoSound Fest la storica band capitanata da Manuel Agnelli salirà sul palco del Parco della Pace di Servigliano per celebrare i 20 anni di uno degli album più iconici del rock italiano, “Ballate per Piccole Iene”.
La scelta di Servigliano non è casuale: il suggestivo Parco della Pace, noto per aver ospitato grandi eventi musicali, si conferma ancora una volta come una delle location più prestigiose per concerti di livello nazionale e internazionale. Per questa speciale occasione, gli Afterhours proporranno l’intero album in versione live, accompagnandolo con altri brani che hanno fatto la storia della band.
“Ballate per Piccole Iene” è un disco che ha segnato una svolta per il gruppo, riuscendo a condensare intensità emotiva, testi profondi e sonorità potenti, diventando un punto di riferimento per il rock alternativo italiano. Come raccontato dallo stesso Manuel Agnelli: “Continuavo a ricevere richieste per ascoltare di nuovo questo album dal vivo, integralmente. È bastata una telefonata ai compagni di quella stagione e, in poche ore, la band era di nuovo riunita. Questa è la magia degli Afterhours: ogni volta si riparte con energie nuove, senza nostalgia".
Il concerto di Servigliano sarà molto più di una celebrazione: sarà un viaggio nel tempo e nelle emozioni, un’occasione per ritrovare il filo che lega passato e presente attraverso la musica. Un momento per lasciarsi travolgere dall’intensità di brani che hanno segnato una generazione, ma che riescono ancora oggi a parlare con forza a chi sa ascoltarli.
«Sarà un sabato speciale per Pieve Torina: inaugureremo il Museo della Nostra Terra e saremo capoluogo del ciclismo con la sfilata di campioni del calibro di Giulio Pellizzari e altri ospiti e personalità eccellenti nel nome della cultura e dello sport».
È il sindaco, Alessandro Gentilucci, a presentare il ricco programma della giornata del 25 gennaio, che restituirà alla cittadinanza pievetorinese, grazie al Museo, un senso profondo di appartenenza al territorio e un’apertura verso il mondo sportivo con la premiazione di atleti e società protagoniste della stagione 2024. «Questa è la nostra storia, un patrimonio di tradizioni e folklore che metteremo a disposizione di tutti, con la straordinaria novità della sala immersiva dove proietteremo filmati dell’Istituto Luce che raccontano com’eravamo.
Guardiamo al passato ma ci proiettiamo al futuro, con l’utilizzo di tecnologie innovative che renderanno l’esperienza museale ancor più esclusiva e coinvolgente. «Un pensiero-prosegue Gentilucci- voglio dedicarlo al “maestro” Mattioni, colui che ha curato la raccolta delle tante collezioni che compongono il museo, oggi affidato alla cura della dottoressa Antonella Marcaccini».
Dopo l’inaugurazione e la visita del polo museale «ci trasferiremo al Palazzetto dello Sport per la cerimonia di premiazione dei campioni ciclisti: Pieve Torina ha una lunga tradizione anche in questo ambito, avendo ospitato più volte gare di rilievo nazionale. Siamo onorati che il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana ci abbia scelto per questo importante evento sportivo».
Grande orgoglio per la città di Matelica, che celebra la vittoria dell’Associazione Folklorica "Città di Matelica" al prestigioso evento delle Pasquarelle, che si è svolto domenica 19 gennaio a Cascia. Il gruppo matelicese, insieme ad altri nove partecipanti, ha conquistato il primo posto, aggiudicandosi lo stendardo di Sant'Antonio, un risultato che ha reso onore alla tradizione folkloristica locale e che ha suscitato entusiasmo in tutta la comunità.
La manifestazione ha visto l’impegno e la passione del gruppo matelicese, che ha saputo interpretare con grande maestria la tradizione delle Pasquarelle, una delle espressioni più caratteristiche del nostro folklore. Il direttivo e tutti i membri dell’associazione, a partire dai bambini fino agli adulti, sono orgogliosi di questo successo, un traguardo che è il frutto di un lavoro di squadra e di una preparazione costante.
Un ringraziamento speciale va anche ai genitori dei bambini, che da sempre accompagnano e supportano i piccoli partecipanti, contribuendo in modo fondamentale al buon esito dell’iniziativa. "Mi congratulo sinceramente con l'Associazione Folklorica Città di Matelica per questo straordinario risultato - ha commentato il sindaco Denis Cingolani a nome di tutta l’amministrazione comunale -. La vittoria alla manifestazione delle Pasquarelle a Cascia non solo premia l'impegno e la passione del gruppo, ma rappresenta anche un importante riconoscimento per la nostra città e per la tradizione culturale che da sempre ci contraddistingue. È grazie a iniziative come questa che la nostra identità viene celebrata e tramandata alle nuove generazioni. Il mio applauso va a tutti i partecipanti e a tutti coloro che contribuiscono a mantenere viva questa tradizione".
C’è tempo fino al 31 gennaio per aderire alla Giuria dei Lettori e delle Lettrici del Premio Annibal Caro alla traduzione, giunto all'ottava edizione. Lo scorso anno furono più di 200 gli iscritti, provenienti da tutta Italia e non solo. Diversi i gruppi di lettura, provenienti dalle Marche, dalla Germania, dalla Francia, nutrita la sezione Under 24, grazie alla collaborazione con l’Istituto Da Vinci di Civitanova.
Attraverso il loro voto lo scorso giugno i lettori hanno decretato vincitrice Barbara Teresi per la traduzione dall'arabo di "La casa dei notabili" di Amira Ghenim, edito da e/o. Per questa edizione agli iscritti alla Giuria si chiede di leggere, in un tempo definito ma agevole che va da febbraio a maggio, i 3 libri finalisti, scelti dal Comitato Tecnico tra le migliori traduzioni in italiano di narrativa pubblicate nel 2024.
Saranno poi chiamati a esprimere il proprio voto e decretare così la traduzione vincitrice della ottava edizione che sarà svelata durante la cerimonia di premiazione che si svolgerà a Civitanova Marche il prossimo 6 giugno 2025, nel giorno in cui si ricorda la nascita di Annibal Caro. Alla Giuria ci si iscrive inviando una mail a premiocaro@gmail.com
Il Premio Annibal Caro conferma in ogni edizione l’intento di valorizzare in chiave contemporanea il grande lavoro di mediazione culturale svolto dal letterato civitanovese, dando il giusto riconoscimento alla figura e al ruolo del traduttore che ci permette oggi di conoscere autori e autrici di altri paesi e di aprirci ad altre culture. Si avvale di un prestigioso Comitato Tecnico- scientifico che garantisce alla Cara Giuria di leggere traduzioni di qualità.
Per questa edizione il Comitato Tecnico è composto da: Massimo Arcangeli, linguista, docente UniCa; Rita Baldoni, traduttrice; Elisabetta Bucciarelli, scrittrice; Francesca Chiusaroli, linguista, docente UniMc; Paolo Di Paolo, scrittore; Scilla Forti, traduttrice; Giovanni Giri, traduttore; Elvira Grassi, traduttrice; Filippo La Porta, critico letterario; Bruno Mazzoni, traduttore, docente UniPi; Anna Mioni, traduttrice; Marina Morbiducci, traduttrice, docente UniRoma; Fabio Pedone, traduttore; Daniele Petruccioli, traduttore; Francesca Raffi, traduttrice, docente UniMc; Stella Sacchini, traduttrice; Evelina Santangelo, scrittrice; Lucilio Santoni, traduttore, Anna Maria Scaiola, docente UniRoma; Enrico Terrinoni, traduttore, docente UnistraPg; Nicola Verderame, traduttore e da questa edizione la vincitrice Barbara Teresi.
Il Teatro Rossini di Civitanova Marche ospiterà il prossimo 30 marzo alle 21:15 la Data Zero di “Fiorella Sinfonica-Live con Orchestra”, l’emozionante tour di Fiorella Mannoia, prodotto e organizzato da Friends & Partners e Oyà, che torna dopo aver incantato il pubblico nelle località all’aperto più belle e nei teatri più suggestivi.
Dopo il successo ottenuto nel 2024, che ha fatto registrare sold out data dopo data, la fortunata tournée riparte a grande richiesta con un fitto calendario di concerti: un’occasione irrinunciabile per vivere un’esperienza unica dove la potenza della musica dal vivo si unisce alla sensibilità artistica della cantante romana.
Ma gli appuntamenti con Fiorella non finiscono qui: l’artista ha infatti annunciato il ritorno nella propria città il prossimo 3 e 4 giugno con “Semplicemente Fiorella” alle Terme di Caracalla di Roma ad un anno esatto dal successo dei due straordinari concerti-evento del 2024. Due incredibili live ricchissimi di tanti ospiti eccezionali e amici che si alterneranno sul palco, con duetti inediti e performance irripetibili che offriranno, in un’atmosfera unica, un’esperienza preziosa e indimenticabile.
Accompagnata dall’Orchestra Sinfonica Saverio Mercadante di Altamura diretta dal Maestro Rocco De Bernardis, Fiorella Mannoia ripercorre in scaletta i grandi successi del suo repertorio declinati con nuove sfumature, ma nella set list non mancano anche brani più recenti come Disobbedire, il singolo che dà il titolo al nuovo album uscito lo scorso 29 novembre (Oyà/Columbia Records/Sony Music). Un disco racchiude 9 canzoni - alcune delle quali firmate da Fiorella in prima persona - che fondono amore e consapevolezza, speranza e denuncia, e in cui la musica si fa portavoce di impegno culturale e sociale
I biglietti della Data Zero, organizzata da Elite Agency Group in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e l’Azienda Teatri di Civitanova Marche, sono in vendita sul circuito TicketOne e la biglietteria del Teatro Rossini
Martedì 04 febbraio 2025 il Parco Archeologico di Urbisaglia sarà il palcoscenico della fase provinciale di Atletica leggera campestre, evento sportivo che vedrà la partecipazione di numerosi istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado della provincia di Macerata. L’iniziativa è organizzata dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Macerata, dal Comune di Urbisaglia, dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal) e dall’Asd Crazy Sport, con l’obiettivo di promuovere lo sport giovanile e valorizzare le bellezze naturali e storiche del territorio.
Un evento che unisce sport e storia. L’evento si terrà nel cuore del Parco Archeologico di Urbisaglia, un sito che, con la sua ricca storia romana, fornisce una cornice unica per la manifestazione. Urbisaglia, famosa per le sue rovine antiche, si prepara a ospitare centinaia di studenti e famiglie che parteciperanno o assisteranno alla gara di atletica, unendo così la passione per lo sport alla scoperta del patrimonio culturale locale.
Il sindaco di Urbisaglia esprime entusiasmo. Il sindaco di Urbisaglia Riccardo Natalini, sentito per l’occasione dell’evento, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di ospitare un evento così importante nel nostro parco archeologico. Questo rappresenta non solo un’occasione per promuovere lo sport tra i giovani, ma anche per far conoscere il nostro territorio e la sua storia. L’atletica leggera campestre è una disciplina che ben si adatta al nostro paesaggio, e siamo certi che gli studenti che parteciperanno avranno l’opportunità di vivere un’esperienza unica".
La partecipazione delle scuole. La fase provinciale di atletica leggera campestre coinvolgerà studenti di diversi istituti scolastici della provincia di Macerata, che si sfideranno in diverse categorie, per poi accedere alla fase regionale. Un’opportunità importante per i giovani atleti, che potranno mettere alla prova le proprie abilità in una competizione che richiede determinazione, impegno e passione. Con il supporto del Comune di Urbisaglia, che ha collaborato con le varie realtà coinvolte, e della Fidal, la manifestazione si preannuncia come un grande successo non solo sportivo, ma anche culturale.
Un’occasione per il territorio. L’organizzazione di eventi di tale portata rappresenta una risorsa importante per il territorio di Urbisaglia, che grazie alla sua storia e al suo patrimonio archeologico, si conferma come una meta ideale per iniziative culturali e sportive. Il Parco Archeologico, infatti, non è solo un luogo di valore storico, ma anche uno spazio ideale per eventi all’aperto, che attirano appassionati e turisti da tutta la provincia e oltre. L’appuntamento del 04 febbraio 2025, dunque, non sarà solo una sfida atletica, ma anche un’occasione per valorizzare le ricchezze naturali e storiche di Urbisaglia, creando una sinergia tra sport e cultura che arricchirà tutta la comunità locale.
Un evento da non perdere. L’invito è rivolto a tutti i cittadini di Urbisaglia e della provincia di Macerata: unitevi per sostenere i giovani atleti in questa entusiasmante gara e scoprire la bellezza del territorio di Urbisaglia.
Si è conclusa ieri sera al teatro Lauro Rossi la cerimonia dedicata alla festività per il patrono della polizia locale San Sebastiano, durante la quale sono stati assegnati encomi agli agenti che si sono distinti per il loro coraggio e senso del dovere. A curare l'intrattenimento musicale è stata l'orchestra dei fiati, "Insieme per gli Altri".
Tra i momenti più emozionanti, il riconoscimento attribuito al sostituto commissario Ilaria Ferranti, al vice ispettore Fabrizio Ghergo, all’assistente Attilio Bonito e all’agente Samuele Pantanetti, protagonisti di un intervento straordinario andato in scena lo scorso 12 luglio.
Durante un normale controllo del territorio, gli agenti hanno notato del fumo provenire da un’abitazione nella località di Vallebona. Giunti sul posto, hanno immediatamente verificato la presenza di un incendio che stava avvolgendo parte della casa, minacciando di propagarsi a causa della vicinanza di un deposito di gas.
Con grande sangue freddo e professionalità, gli agenti si sono adoperati per evacuare i due residenti, mettendoli in salvo e allontanandoli dalla zona di pericolo. Contemporaneamente, hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, che sono intervenuti per domare le fiamme. L’intero scenario è stato gestito in tempi rapidissimi, grazie alla prontezza e al coraggio del personale, che non ha esitato a rischiare la propria vita per mettere in sicurezza le persone e l’area circostante.
La motivazione dell’encomio sottolinea il "particolare spirito di servizio" e lo "sprezzante pericolo" con cui gli agenti hanno affrontato la situazione, dimostrando "professionalità e competenza". Un esempio di dedizione che non solo ha evitato una possibile tragedia, ma ha anche confermato il valore imprescindibile della polizia locale nel garantire la sicurezza della comunità.
A ricevere l'encomio è stato anche l'agente Paolo Borroni con la seguente motivazione legata a fatti avvenuti lo scorso 2 novembre: "Nel corso dei servizi di viabilità nei pressi del cimitero, svolti durante la ricorrenza dei defunti, l’operatore interveniva per salvare la vita ad una persona che si stava recando al cimitero ed aveva accusato un malore cadendo a terra. Con grande prontezza e coraggio poneva in essere tutte le misure per salvare l’anziana signora con manovre di rianimazione cardio-polmonare utilizzando anche il defibrillatore". Era successo il due novembre. Inoltre, Samanta Tirocchi da agente è diventata assistente.
Nabucco di Giuseppe Verdi andrà in scena sabato 25 gennaio, alle ore 21:15, al teatro Rossini per la sesta edizione della stagione lirica "Civitanova all’Opera". Fervono i preparativi per quello che rappresenta un grande evento: oltre centoventi professionisti tra orchestra, coro, artisti e tecnici daranno vita ad uno spettacolo unico e suggestivo.
Nabucco, infatti, è una delle opere più amate del melodramma italiano, non solo perché contiene celeberrime pagine come il Va’ pensiero, ma perché ha segnato l’avvio di Verdi verso il successo.
Ad esibirsi, artisti di primissimo piano come il soprano georgiano, ma ascolano di adozione, Iano Tamar, il baritono Elia Fabbian e il basso croato Luciano Batinic, tutti con alle spalle una carriera nei teatri più importanti del mondo.
"Il tema dei legàmi e delle divisioni - ha sottolineato il direttore artistico Alfredo Sorichetti -, prende spunto dalla storia antica per parlare della contemporaneità, visto che oggi rappresenta una vera e propria emergenza sociale: in un’era in cui siamo tutti interconnessi tramite i social, siamo però sempre più soli e più divisi. Il nostro Nabucco è una esortazione a superare le divisioni e all’unione per popoli".
Si esibiranno l’Orchestra Sinfonica dell’Adriatico e il Coro Ventidio Basso. La regia è curata dal giovane regista Marco Fragnelli, mentre le scene sono di Sauro Maurizi. I biglietti sono disponibili online su www.ciaotickets.com, nei punti vendita del circuito e alla biglietteria dei Teatri, aperta: giovedì (17.30-19.30 al Rossini), venerdì (10-12 Annibal Caro e 17.30-19.30 Rossini) e sabato (10-12 e dalle 18.30 al Rossini).
Grande successo per lo spettacolo "La vittoria è la balia dei vinti" interpretato da Cristiana Capotondi, domenica 19 gennaio, a Tolentino. Ancora un "tutto esaurito" per il Politeama, che si conferma un polo d’eccellenza per lo spettacolo e la cultura di tutto il territorio.
Un racconto avvincente che ha fatto rivivere la storia di una Firenze scossa dai bombardamenti dell’ultima guerra, intrecciata con le sensazioni e le vicende dei civili che l’hanno vissuta. "Uno spaccato di vita che vale la pena ricordare alle giovani generazioni - ha detto alla fine dello spettacolo la Capotondi -. Un racconto che ci è stato tramandato dai nostri nonni e che abbiamo voluto mettere in scena con Marco Bonini, che ha curato il testo e la regia, per ricordare e far riflettere".
Cristiana Capotondi, sola in scena per oltre 70 minuti, ha dato di sé una grande prova d’attrice, con momenti drammatici ma anche ironici, supportata da una bella messa in scena fatta di proiezioni e un ottimo disegno luci. Le musiche originali di Jonis Bascir hanno arricchito lo spettacolo facendoci conoscere la Capotondi anche come una brava interprete di alcune canzoni.
"La vittoria è la balia dei vinti" ha conquistato il pubblico del Politeama che, ancora una volta, pur senza abbonati, ha visto una sala sold-out e tanti applausi. I prossimi appuntamenti del Politeama vedono in programma, sabato 1 febbraio, il concerto Jazz dedicato alle canzoni di Caterina Valente con il quartetto di Patty Lo Muscio e domenica 16 febbraio Giorgio Pasotti con lo spettacolo teatrale "Io Shakespeare e Pirandello".
Il regista Damiano Giacomelli, fondatore di Officine Mattòli e già noto per il suo lavoro nel campo del documentario e dei cortometraggi, è stato inserito tra le nomination finaliste della categoria “Miglior esordio alla regia” ai prestigiosi Ciak d’Oro 2024. Il suo film Castelrotto ha già superato i primi due turni di selezione, raggiungendo le ultime 5 posizioni in lizza per il grande premio popolare del cinema italiano, che sarà assegnato direttamente dal pubblico.
I Ciak d'Oro, che rappresentano un'importante vetrina per il cinema italiano, mantengono la tradizione di essere il “premio del pubblico”, con spettatori e lettori di Ciak Magazine chiamati a votare i propri preferiti direttamente sul sito ufficiale della rivista, ciakmagazine.it. Un'opportunità unica per i fan del cinema di esprimere la loro preferenza e influenzare il destino dei film e dei registi in gara.
Damiano Giacomelli ha percorso un lungo cammino nel mondo del cinema, iniziando con gli studi universitari in comunicazione e un master in scrittura cinematografica. Dopo aver lavorato come filmmaker indipendente su inchieste televisive a tema sociale, Giacomelli ha fondato nel 2010 il centro di formazione Officine Mattòli a Tolentino, dove ha dato vita a numerosi progetti cinematografici che spaziano dal documentario al cortometraggio, con un’attenzione particolare per temi sociali e culturali.
Nel corso della sua carriera, ha ricevuto riconoscimenti in festival nazionali e internazionali, consolidando la sua reputazione nel panorama cinematografico. Il successo ottenuto con il documentario Noci sonanti e con i cortometraggi La strada vecchia e Spera Teresa ha preparato il terreno per il suo esordio alla regia, avvenuto nel 2023 con il film Castelrotto. Questo progetto ha suscitato l'interesse di pubblico e critica, portando Giacomelli a essere candidato a uno dei premi più ambiti del cinema italiano.
Il regista di Castelrotto invita tutti gli appassionati di cinema e i suoi sostenitori a partecipare al voto per i Ciak d’Oro 2024. È possibile esprimere la propria preferenza per Damiano Giacomelli nella categoria “Miglior esordio alla regia” visitando il link ufficiale della votazione. Ogni utente può votare una sola volta al giorno, un’opportunità che consente di sostenere concretamente il talento di un regista che, partendo dalla sua terra, ha saputo portare la sua visione artistica a un pubblico sempre più vasto.
L’ingresso di Castelrotto tra le nomination ai Ciak d’Oro è un segno del crescente apprezzamento per il lavoro di Giacomelli, che ha saputo raccontare una storia che tocca temi universali con uno stile unico e autentico. Il film è il frutto di anni di esperienza e passione per il cinema, e rappresenta un importante passo avanti per un regista che ha sempre puntato su una narrazione profonda e coinvolgente.
Un assegno benefico dell’importo di 600 euro è stato consegnato alla Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche. I fondi sono stati raccolti in occasione della quinta edizione del torneo di pallanuoto “Il cuore della pallanuoto” tenutosi presso la piscina Blugallery di Taccoli.
Il torneo ha visto la partecipazione di sei squadre: il Blugallery Team di San Severino Marche, la Jesina Pallanuoto, gli Osimo Pirates, il Gryphus Perugia, la Pallanuoto Riccione e la Service 2000 Bologna. Un’occasione speciale non solo per celebrare lo sport, ma anche per promuovere i valori della solidarietà.
La cerimonia di consegna dell’assegno si è svolta alla presenza dell’assessore comunale allo Sport della Città di San Severino Marche, Paolo Paoloni, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, e del presidente del Blugallery Team, Gianluca Pecchia. L’assegno è stato simbolicamente consegnato nelle mani del presidente dell’Azienda per i Servizi alla Persona, Teresa Traversa, che è stata accompagnata dal vice presidente Cesare Cruciani e dalla direttrice Laura Taccari.
“È un grande piacere constatare come eventi sportivi di questa portata possano diventare anche uno strumento per aiutare concretamente la comunità. Ringraziamo tutti i partecipanti e gli organizzatori per questo bellissimo gesto” - ha dichiarato l’assessore Paoloni.
Anche il presidente del Blugallery Team, Gianluca Pecchia, ha espresso la propria soddisfazione.
La Casa di riposo "Lazzarelli" utilizzerà i fondi raccolti per migliorare i servizi e le attività dedicate agli ospiti della struttura, che rappresenta un pilastro importante per il territorio.
Sabato 18 gennaio, presso l’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche, si è svolto il convegno “Sport e disabilità”, organizzato dall’Anmic di Macerata in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Civitanova Marche e la video rivista online QCC Magazine.
L’evento ha rappresentato un momento cruciale di confronto e riflessione, riunendo istituzioni, atleti paralimpici e cittadini. Le autorità presenti, tra cui il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, l’assessore Barbara Capponi, la senatrice Elena Leonardi, il consigliere regionale Pierpaolo Borroni e il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Marche Luca Savoiardi, hanno offerto il loro sostegno, sottolineando l’importanza di valorizzare lo sport come strumento di inclusione sociale.
"Ringrazio i nostri partners organizzatori e tutti gli intervenuti al bel convegno su sport e disabilità – ha detto l’assessore Barbara Capponi -. È stato un momento di vero dialogo e confronto, con una grande partecipazione, ed è con gratitudine che ringrazio anche le diverse associazioni auditrici presenti, i genitori, le famiglie, per essere venute ad ascoltare e a fare rete, facendosi conoscere e portando il proprio sguardo, nel solco della costruzione di una cera comunità educata ed educante. Lo sport è veicolo potente non solo di inclusione ma anche di salute, inclusa quella mentale, troppo spesso dimenticata quando si parla di attività motoria. L'importanza della salute psicofisica è grande per chiunque, ciascuno nelle proprie necessità, ed è fondamentale continuare a lavorare in squadra, affinché tutti, indipendentemente dalle proprie necessità, abbiano accesso a percorsi motori che garantiscano integrazione, divertimento, benessere e valorizzazione della propria persona”.
Di grande impatto le testimonianze degli atleti paralimpici, che hanno condiviso le loro storie di resilienza e successo. Attraverso lo sport, molti di loro hanno riscoperto sé stessi, dimostrando come l’attività fisica possa essere non solo un veicolo agonistico, ma anche un mezzo per accrescere la consapevolezza delle proprie potenzialità e favorire la piena integrazione sociale.
Tra i contributi istituzionali più significativi, spiccano il videomessaggio del governatore delle Marche Francesco Acquaroli, la lettera del ministro per la Disabilità Alessandro Locatelli e il saluto del presidente nazionale del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, che hanno ribadito il loro impegno a sostegno dello sport come diritto di tutti.
Il convegno “Sport e disabilità”, inclusivo e partecipativo per tutti grazie alla presenza di interpreti Lis, si è concluso con un appello corale: continuare a investire nello sport come strumento per abbattere barriere e costruire una società più equa e consapevole.
Quando l’inaugurazione del nuovo campo sportivo riunisce decine e decine di famiglie e i giocatori che hanno fatto la storia di una società calcistica, significa che lo sport - soprattutto nei piccoli centri dell’entroterra - è uno dei veri collanti della comunità e che investire negli impianti sportivi è la scelta giusta che va oltre il numero degli abitanti di un paese.
È stato così per Cessapalombo dove ieri pomeriggio è stato inaugurato il campo sportivo rinnovato grazie ai fondi ottenuti dal Comune attraverso il Bando “Sport e periferie”. Circa 650mila euro di finanziamento che ha permesso di installare il nuovo manto in erba sintetica, le panchine per i giocatori e la messa in sicurezza dello spazio circostante. Al taglio del nastro hanno partecipato il sindaco Giuseppina Feliciotti insieme alla sua giunta, i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Simone Livi, il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti e i vertici dell’Usd Palombese che per l’occasione hanno invitato i giocatori dell’attuale compagine e le vecchie glorie della squadra che nel tempo hanno lasciato la loro impronta nella storia della realtà calcistica locale.
Prima dell’inaugurazione è stata scoperta la targa che dedica il campo ad Aureliano Petetta, uno dei soci fondatori della Usd Palombese che si è speso in prima persona affinché la società potesse crescere sempre di più. «Il nome del bando “Sport e periferie” dice tutto - ha detto il sindaco Giuseppina Feliciotti - evidenziando soprattutto l’importanza dello sport nei piccoli centri dell’entroterra. Quello che la Palombese rappresenta per la nostra comunità viene confermato dalla presenza di tantissime famiglie a questa cerimonia: la squadra di calcio locale non è solo un punto di riferimento, ma un luogo di crescita, confronto e socializzazione. Il nuovo campo riporta così la squadra nella sua terra. Un tassello per la ricostruzione sociale del nostro territorio». Le ha fatto eco Borroni nel rimarcare gli investimenti fatti sul piano della ricostruzione non solo materiale: «Lo sport è un traino importante per ripartire socialmente - ha spiegato -. La volontà di riuscire a portare avanti realtà come queste è fondamentale ed è un piacere per la Regione essere presente alla cerimonia di inaugurazione». «È importante essere vicini alle comunità colpite dal sisma - ha detto Livi - e dare loro la forza di cui hanno bisogno. Il governatore Acquaroli è molto vicino alle zone dell’entroterra e lo dimostra quotidianamente con le iniziative che porta avanti per i borghi. Si parla di ricostruzione fisica ma, come ricorda il commissario Guido Castelli, serve anche quella sociale per le comunità e questa ne è un segno tangibile».
A proposito di rinascita sociale, Giampiero Feliciotti ha evidenziato come «tutti ne parlano ma sono le azioni quelle che testimoniano come si possa davvero investire su questa strada. La Regione ha fatto molto per i piccoli borghi e anche riportare una attività sportiva nella propria terra significa investire nella socializzazione. I Comuni dell’Unione Montana sono stati tutti ammessi e finanziati dal Bando dei Borghi e io ho investito molto su Cessapalombo che è l’unico paese dell’Unione Montana che rientra totalmente nel Parco dei Sibillini». Emozionato l’assessore allo Sport e ai Lavori pubblici di Cessapalombo, Ermanno Micucci, per anni anche presidente dell’Usd Palombese che ieri ha lasciato il testimone della guida della società al nipote Demis Petetta: «Ho spinto molto per ottenere i fondi per il nuovo manto - ha detto Micucci - consapevole dell’importanza che il calcio riveste nella nostra comunità. Tutti i giocatori presenti oggi, che sono tornati per una giornata di festa, sono la conferma che avevamo ragione. Un grazie particolari agli ingegneri Sodio Ruggeri e Katiuscia Faraoni che hanno lavorato al progetto».
Prima della partita amichevole tra l’Usd Palombese e le vecchie glorie, la società ha omaggiato tutti i giocatori presenti con cappello e sciarpa dei colori sociali. Un pensiero è poi volato verso il cielo per coloro che hanno fatto parte della squadra e che sono scomparsi prematuramente: Lorenzo Lambertucci, Luciano Cicconi e Michele Gironella. Anche il momento conviviale è stata una “partita in casa” grazie alle prelibatezze preparate da Fabiana e Patrizio del Giardino delle Farfalle dí Cessapalombo.
La stagione del circolo CAEM/Lodovico Scarfiotti ha preso avvio da Macerata, con la prima prova del campionato Formula Crono ASI, regolarità per auto d’epoca a cronometri liberi.
E’ stata una positiva 18esima edizione di “240 minuti sotto le stelle” ma anche sotto la pioggia e al freddo..., tutto normale ma se n'era persa l’abitudine. L’Amministrazione Comunale di Macerata con l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi ha salutato tutti gli equipaggi partecipanti assieme al commissario delegato ASI Alessandro Forcelli e al presidente del club Mirko Recanatesi, prima del via da Piazza della Libertà, come di consueto dato al crepuscolo.
A misurarsi con le 66 prove di abilità suddivise in sei sezioni, sono stati 53 equipaggi provenienti da numerose regioni d’Italia, che hanno dovuto coprire un percorso di circa 100 km nel maceratese, misurandosi con la precisione a cronometro prima nel parcheggio del palasport di Fontescodella a Macerata poi a Montelupone presso la sede della GM Meccanica, successivamente nella Zona Industriale di Porto Recanati, prima di un’apprezzata sosta ristoro nella cittadina conosciuta per il turismo balneare, che ha spezzato piacevolmente il ritmo dell’impegno sportivo prima della ripartenza per l’itinerario di ritorno verso Macerata.
Effettuato il secondo passaggio sulle prove di Porto Recanati e di Montelupone, l’ultima sezione al Centro Fiere di Villa Potenza ha chiuso l’interessante confronto tra gli specialisti della regolarità, che hanno di nuovo riempito di colore Piazza della Libertà con le loro belle auto d’epoca costruite tra gli anni sessanta e l’inizio degli anni novanta.
Ad aggiudicarsi il primo posto assoluto sono stati i giovani romani Alessandro Formiconi e Luigi Ruggeri su A112 Abarth del 1980, capaci di contenere gli errori entro i 5 centesimi di secondo in ben 47 delle 66 prove. Con 510 penalità hanno preceduto i perugini Alessandro Valentini e Gemma Ciabilli su Innocenti Mini Cooper 1300 del 1972, reduci dal successo del 2024. Al terzo posto i settempedani Paolo Pieroni e Sokol Rica su A112 del 1970, al quarto gli assisani Francesco Marchetti e Tim Pellegriti su A112 del 1972 e quinti i viterbesi Fabio Gregori e Cristina Maggio Aprile su A112 del 1978. Ad aggiudicarsi la classifica femminile l’equipaggio Loredana Bonfigli e Maurizio Di Luca, marchigiani di Servigliano, su Alfa Romeo Alfetta GT del 1974, mentre il premio come migliore equipaggio Young è andato ai molisani Daniele Corona e Giovanni Felice su Lancia Fulvia Montecarlo del 1975.
Al termine tutti soddisfatti, grazie allo staff del CAEM/Scarfiotti che si è prodigato al massimo con il responsabile Andrea Carnevali ad allestire i dettagli dell’evento e la squadra che ha assicurato uno svolgimento lineare dell’intera manifestazione com’è stato ribadito a più voci durante le premiazioni nella splendida cornice del Teatro della Società Filarmonico-Drammatica messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Macerata. I ringraziamenti vanno estesi anche a Tecnostampa, Water M, Pigini Group, BCC Recanati e Colmurano, Autofficina F.lli Zacconi, GM Meccanica, Concessionaria Emilcar, Ca.Bi. Gomme, Papa Nicola impresa edile, Falegnameria Salvucci, TEC Antifurti e RC Impianti Termosanitari.
Un tuffo nel passato, un viaggio tra i sapori autentici di un tempo. La Delegazione di Macerata dell’Accademia Italiana della Cucina ha dedicato la prima conviviale del 2025 ad un prodotto simbolo del territorio: le paccucce di Colmurano.Un’iniziativa che ha permesso di riscoprire una tradizione culinaria antica e genuina, legata indissolubilmente all’identità di un intero paese.
Le paccucce, spiegano il delegato Pierpaolo Simonelli e la simposiarca Mara Gasparrini, non sono semplici spicchi di frutta secca. Rappresentano un vero e proprio rituale, tramandato di generazione in generazione, che affonda le radici in un’epoca in cui l’autoproduzione e la conservazione degli alimenti erano fondamentali per la sopravvivenza.
La presidente dell’Associazione delle Paccucce di Colmurano, Monica Erodiade e il l vice presidente e fondatore, Emilio Seri, hanno raccontato come le paccucce sono tornate alla ribalta nella tradizione colmuranese; il 1978, è l’anno di nascita dell’Associazione che da allora valorizza e promuove questo prodotto tutto locale: mele rosa dei Sibillini, vino cotto di Loro Piceno e la paziente conservazione prima di gustarle.
Un dato storico importantissimo: nella biblioteca di Forlì è custodito un documento datato 1385 che riporta la ricetta delle paccucce.
Ma quale è la ricetta? Anticamente, a Colmurano, le mele venivano raccolte in anticipo, tagliate a spicchi e poi essiccate al sole o nel forno. Successivamente, venivano conservate in barattoli di vetro, ricoperte di vino cotto o mosto. Un metodo ingegnoso che permetteva di gustare la frutta durante tutto l’anno, soprattutto nei lunghi e freddi mesi invernali. E’ così che grazie a tale maestria i Colmuranesi sono anche chiamati “Paccuccià”
Ma le paccucce di Colmurano sono molto più di un semplice dolce. Sono un simbolo di un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente, un patrimonio culturale da tutelare e valorizzare. Non a caso, hanno ottenuto la prestigiosa denominazione comunale (DECO), diventando un prodotto bandiera del territorio.
La riscoperta delle paccucce rappresenta un’opportunità unica per promuovere il turismo enogastronomico nel maceratese. Questo prodotto tipico, infatti, è un elemento distintivo dell’offerta turistica locale, e può attirare visitatori nazionali ed internazionali alla scoperta dei sapori autentici del territorio.
Come sottolineano gli esperti, le paccucce possono essere utilizzate in numerose ricette, sia dolci che salate, e abbinate ad altri prodotti tipici del territorio, come i formaggi, i salumi e i vini locali.
La storia delle paccucce è un esempio di come la tradizione possa essere un punto di partenza per innovare e creare nuove opportunità di sviluppo. Grazie all’impegno delle istituzioni, degli operatori del settore e dei cittadini, le paccucce di Colmurano sono destinate a un futuro radioso, portando con sé i profumi e i sapori di un passato che non vogliamo dimenticare.
Chiude domani la mostra agli Antichi forni “La guerra Addosso”, tanti i visitatori insieme alle classi del Liceo Artistico Cantalamessa e del Liceo Linguistico Leopardi di Macerata.
L’ evento promosso dall'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra in collaborazione con l'Istituto storico di Macerata e il Centro Studi Carlo Balelli e con il patrocinio del Comune di Macerata vuole ricordare l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915 e la mostruosità ancora attuale dei conflitti. La mostra ha messo a disposizione dei visitatori un vasto materiale fotografico e documentario sulla Grande Guerra e delle fonti d’archivio custodite presso enti e organizzazioni, tra le quali la Croce Rossa Italiana, l’Ospedale San Lazzaro di Reggio Emilia, l’Istituto Ortopedico Rizzoli.
Come sottolineato alla presentazione dai curatori Ludovico Testa, studioso di storia contemporanea e Costantino Di Sante Università del Molise. la mostra intende fornire un quadro generale sull’impatto traumatico del conflitto e focalizzare l’attenzione sulle tracce lasciate dalla guerra nel corpo e nella mente di decine di migliaia di soldati. “Una mostra necessaria” come dice la presidente dell’Anmig di Macerata, Gilda Coacci.
All’inaugurazione presenti anche la presidente Regionale Silvana Giaccaglia che ricorda il Concorso Pietre della Memoria e Daniela Meschini della Direzione Nazionale che porta i saluti del Presidente Nazionale. Il saluto dell’Amministrazione Comunale è stato portato dalla vicesindaca Francesca D’Alessandro che ha sottolineato come la mostra ha un forte valore didattico.
La mostra diventa un’occasione per riflettere e pensare ai conflitti in corso e ribadire ancora una volta come la guerra sia solo orrore e per scoprire, come scrive un visitatore, nel quaderno delle presenze “cose che non conoscevo. Grazie”.
La mostra infatti si snoda tra i numeri della prima Guerra moderna con costi incredibili sulla pelle dei soldati, all’uso di mezzi sempre più aggressivi e violenti e l’inizio dello stravolgimento del paesaggio per terminare con lo scempio dei corpi e della mente dei soldati dopo un attacco. Un percorso quanto mai attuale pensando a Gaza e all’ Ucraina, all’esodo forzato e alla morte dei civili e ai soldati che portano e porteranno ferite profonde nella loro mente. La nevrosi da guerra, da shock da bombardamento, da disturbo post traumatico e da stress bellico dopo la Grande guerra, venne riconosciuta tardi ma riguardò centinaia di soldati che pur integri nel corpo rimasero menomati nella mente, quelli che vennero definiti “gli scemi di guerra”. In questo percorso si incontra anche la nascita della chirurgia estetica per la ricostruzione dei volti sfatti dai bombardamenti, la ricerca di nuove soluzioni in campo ortopedico e l’uso delle protesi con la riabilitazione e il graduale inserimento nella vita sociale e lavorativa dei giovani soldati.
Una mostra che tocca i nodi centrali che gli invalidi italiani dovettero affrontare al concludersi della guerra. La mostra è stata un grande contributo alla conoscenza di quei fatti dolorosi che toccarono le famiglie italiane e stravolsero il tessuto sociale del primo novecento e da quella guerra, non va dimenticato, prenderanno origine i totalitarismi e le atrocità del secondo conflitto Mondiale. L’esposizione si è avvalsa anche di un bellissimo catalogo ed è arricchita da alcune foto di Carlo Balelli grande fotografo di guerra.
Riprende nel 2025 la serie di incontri sul tema "La filosofia nel cinema" che la Scuola Popolare di Filosofia propone con la collaborazione e il supporto di valenti professori liceali e universitari.
L'anno viene inaugurato dalla professoressa Silvia Pierosara dell'Università di Macerata con il film "Sorry, we missed you" di Ken Loach. Lo sguardo del regista, che ha sempre rivolto la sua attenzione ai temi sociali, si concentra sulla realtà esasperata, impietosa dei lavori della "gig economy", sulle vite di persone sfruttate, impoverite, disperate.
Un film di denuncia duro, amaro , in cui si vede come l'alienazione di riverberi, inesorabilmente, nche sugli affetti e sulle famiglie, disgregandole. L'opera intreccia i vari temi politici, filosofici, morali in un quadro che lascia senza fiato. L'appuntamento è per giovedì 23 gennaio, alle ore 21, agli Antichi Forni.
Come vuole la tradizione, da più di cinquanta anni, la domenica successiva al 17 gennaio, giorno in cui si festeggia Sant’ Antonio Abate protettore di tutti gli animali, in occasione della Benedizione si sono dati appuntamento a Tolentino, in piazza della Libertà, malgrado il maltempo, tantissimi cavalli di diverse razze e con vari tipi di monta con fantini e amazzoni che hanno indossato abiti tipici, oltre a tanti altri animali come cani, gatti, criceti, tartarughine.
Ad aprire la sfilata dei gruppi a cavallo la pattuglia della Polizia di Stato proveniente da Firenze e giunta a Tolentino grazie alla collaborazione con la Questura di Macerata. A seguire le Giacche Verdi, l’associazione di volontari che svolgono attività di protezione civile ambientale. Come tutte le edizioni presenti i cavalieri e le amazzoni di tante associazioni ippiche provenienti da tutte le Marche e gli organizzatori dell’associazione "I Cavalleggeri" di Tolentino.
A portare il saluto della città a tutti i partecipanti il sindaco Mauro Sclavi e a benedire gli animali il Priore della Comunità Agostiniana della Basilica di San Nicola, padre Massimo Giustozzo.
La tradizionale “Benedizione di Sant’Antonio” è stata organizzata dall’Associazione Ippica Dilettantistica “I Cavalleggeri” di Tolentino, in collaborazione con la Pro Loco Tct e con il patrocinio del Comune di Tolentino che, oltre a sostenere l’iniziativa con un finanziamento, cura la logistica dell’evento, mettendo a diposizione personale, il montaggio di un palco con amplificazione, il gruppo comunale di protezione civile e gli agenti di Polizia Locale per la viabilità.
In questi anni alla manifestazione di Tolentino hanno partecipato alla benedizione mucche, pecore, conigli, piccioni, cani, gatti, uccellini, pappagalli, merli, piccoli criceti, animali esotici come l’iguana e persino pesci rossi nelle loro bocce di vetro, tutti ornati con fiocchi rossi e cappottini all’ultima moda.
Ma i veri protagonisti sono sempre i tanti cavalli provenienti da tutta la regione e che arrivano in città su invito dei Cavalleggeri di Tolentino. Sfilano stupendi e superbi esemplari arabi, inglesi, italiani, andalusi, appaloosa, murgesi, lusitani, cavalli altissimi e pony, tutti fieri delle loro bardature “a festa” o del calesse che trainano. Mascotte dell’edizione 2025 della benedizione degli animali il piccolo pony falabella "Jack Sparrow" per via degli occhi di colore diverso, montato dal piccolo Enea.
L’Associazione Ippica Cavalleggeri, nata a Tolentino tra la fine degli anni novanta e il 2000, è presieduta da Giammario Paparoni e conta oltre 30 soci tutti appassionati di equitazione.