Circa 1500 persone hanno partecipato, la sera del 19 giugno, alla “Marcia per la pace e per Gaza”. L’evento è stato organizzato con il patrocinio del comune di Tolentino e la collaborazione di ventotto associazioni, spinte dalla volontà di dar voce alla condanna del genocidio in corso a Gaza e per promuovere la pace nel mondo.
L’idea dell’incontro era nata prima dell’escalation degli ultimi giorni, un’escalation che rende ancora più urgente l’attenzione e la necessità di mantenere vivo il dibattito su ciò che sta accadendo a Gaza e più in generale in Medioriente. Hanno collaborato Acli, Agesci Gruppo Scout Tolentino 1, Aido, Amici Per, Anpi, Auser Circolo il Girasole, Avis, Avulss, Azione Cattolica Italiana, Bottega del Commercio Equo e Solidale, Cgil, Circolo Legambiente Il Pettirosso, Cisl, Cittadini dal mondo, Comunità Papa Giovanni XXIII, Emergency, Fabrica City, G.AL.T Gruppo Alzheimer Tolentino, Gas Tolentino, La Goccia, Hub 62029, I Ponti del diavolo, Libera, Memoria della resistenza, Prossimamente, Refugees Welcome, Sermit, Zagreus. Il corteo è partito da piazza della Libertà.
C’era chi sventolava bandiere, chi teneva teli bianchi per rappresentare i sudari, chi contenitori e bacchette per percuoterli e simboleggiare l’affamamento della popolazione di Gaza oppure le torce emblema della vita senza risorse primarie e vissuta nei modesti tunnel scavati con le mani. Prima della partenza è stato letto il documento con relativo appello approvato dal Consiglio comunale ed integrato con osservazioni emerse dal gruppo organizzatore. Mauro Mancini, Giulia Pranzetti e Manuel Rossi si sono alternati nella lettura. Ha poi preso il via il corteo aperto da un mega striscione “Per la pace e per Gaza” realizzato dai ragazzi di Legambiente Il Pettirosso.
Sono seguite due soste, ai giardini Lennon e al parco Isola d’Istria, dove sono state lette poesie e testi di scrittori palestinesi da Genny Ceresani, Raffaella Baratta, Barbara Salcocci, David Ballini e Carlo Cespi. Si è proseguito fino a piazza Togliatti dove, introdotti della giornalista Carla Passacantando, sono state ascoltate la testimonianza diretta di Michela Paschetto, infermiera, direttore delle professioni infermieristiche e sanitarie della ong Emergency e la lettura di un testo di un rifugiato palestinese affidata a David Ballini. Ringraziamo tutti per aver camminato insieme avendo dimostrato che la giustizia non ha confini, che l’umanità non ha bandiere e che il silenzio non è mai un’opzione. Convinti della trasversalità del messaggio - e la partecipazione l’ha ampiamente dimostrato - non ci fermeremo e continueremo a far sentire la nostra voce a sostegno e difesa del diritto di ciascuno alla pace. Gli organizzatori invitano ad esporre la bandiera della pace o della Palestina per continuare a lanciare un messaggio chiaro di rifiuto della guerra.
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